Vipassana dipendenze e salute

Vipassana
dipendenze e salute
Seminario promosso dal
Vipassana Research Institute
Dhamma Giri, Igatpuri, India, dicembre 1989
Vipassana e psicoterapia*
di Jyoti Doshi
medico e psicoterapeuta
La funzionalità del paziente - Che cos’è Vipassana? Rimedio per ansie e conflitti - I territori della mente
Stress e disorientamento
Le moderne terapie sono collegate a sistemi religiosi
e a teorie scientifiche. Ambiti in passato considerati
mistici come la meditazione e le terapie psichedeliche
sono ora considerati con maggiore rispetto, come
si deduce dalla serietà degli studi condotti su MT
Meditazione Trascendentale e terapia con LSD.
Ci sono tre gruppi di terapie. Il primo si basa sui
processi cognitivi ed emozionali, e include la terapia
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In web: www.vridhamma.org/ Vipassana and psychotherapy
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Vipassana dipendenze e salute - Vipassana e psicoterapia
emotivo - razionale e la terapia di sentimenti. Il
secondo privilegia la sfera dell’attività e dei processi
comportamentali, e comprende la meditazione
trascendentale, la terapia implosiva, il training per
la modificazione dei comportamenti e l’assertività,
mentre il terzo gruppo si basa sui processi biologici.
La funzionalità del paziente
L’obiettivo della maggior parte delle terapie è il
miglioramento della funzionalità del paziente. Ma
la funzionalità ritenuta rilevante in termini di mutamento terapeutico è molto variabile. Ad esempio
per Cohen, la cui terapia con LSD è associata alla
psicanalisi, l’obiettivo può consistere nel ritrovare
materiali inconsci per modificare il funzionamento
del super ego. I terapisti comportamentali invece,
hanno di solito un obiettivo più specifico, come
l’eliminazione della paura o la diminuzione della
stizza infantile, come anche nella terapia del condizionamento operante. Le mete si collocano nella
gamma che va da mutamenti astratti e generali, a
quelli pratici e definiti. Ad esempio, Yontef, terapista
Gestalt si adopera perché i suoi clienti raggiungano
la consapevolezza; Karle, Woldenberged, Hart sperano che i loro pazienti vivano dei loro sentimenti;
Glasser incoraggia l’affermazione dell’identità; Ellis
persegue l’eliminazione del pensiero disordinato e
Cotler aiuta i pazienti ad affermare i loro diritti.
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Vipassana dipendenze e salute - Vipassana e psicoterapia
Che cos’è Vipassana?
Vipassana significa vedere le cose come sono in
realtà; vedere le cose nella loro giusta prospettiva,
nella loro vera natura. E’ una tecnica di autoosservazione e auto-esplorazione. Suo obiettivo è
la purificazione della mente. Tutte le azioni umane
sono emanazioni della mente e una mente pura è
per natura piena di amore e compassione. La pratica
continuativa di Vipassana porta alla trasformazione
della personalità.
Dal punto di vista psicologico Vipassana può
essere descritta come una tecnica non verbale e autogestita di psicanalisi, che mette in moto il processo
di disintegrazione e di scarico della tensione. Con
essa, si apprende come gestire la propria mente
e come osservarla, fino al punto di maturare un
atteggiamento equanime, di rallentare e smettere la
creazione di condizionamenti psicologici. I risultati
sono rilassamento delle tensioni, pace e purificazione
mentale da bramosia e avversione. Credo che
Vipassana offra un’alternativa, non necessariamente
per sostituire l’incontro interpersonale che costituisce
il nucleo della psicoterapia, ma come utile metodo
per ridurre la tensione, ampliare la consapevolezza,
e rendere la vita più ricca e piacevole, perseguendo
dunque gli obbiettivi di tutte le terapie. La chiave per
un’efficace terapia consiste nel creare le condizioni
psicologiche che ottimizzino la tendenza naturale
del sistema nervoso ad auto-stabilizzarsi, e con
Vipassana questo obiettivo può essere conseguito.
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Rimedio per ansie e conflitti
Vipassana può offrire un rimedio nei casi di
ansia e conflitto, senza la verbalizzazione e l’interpretazione del terapeuta. Allo studente è insegnato
come sviluppare il giusto distacco da sentimenti e
sensazioni, grazie all’esperienza diretta della loro natura impermanente. La psicoterapia può aiutare la
conoscenza intellettuale delle origini dello stress, ma
troppo spesso le paure persistono a livello viscerale,
e il paziente si scoraggia; Vipassana invece dà l’opportunità di liberarsene anche a livello viscerale.
I territori della mente
La psicoterapia tradizionale o psicoanalisi tende
a occuparsi del lato ombra della natura umana,
riportando a livello conscio desideri edipici e
impulsi primitivi. Il rammentarli, però, può avere
come effetto un calo della consapevolezza: verso la
fine della vita, Freud scoprì che l’atto di verbalizzare
pensieri spiacevoli offriva resistenza alla loro
interpretazione. Piuttosto che “scavare nel fango
di un passato di sofferenza”, Vipassana si colloca in
una diversa prospettiva, dove la visione di noi stessi
dovrebbe essere “il genio e l’acume dell’intelligenza
creativa dell’uomo”.
Praticando Vipassana si scopre che i territori
della mente umana sono molto più vasti di quanto
Freud avesse pensato. Le ricerche sul cervello
hanno identificato enormi capacità nel sistema
nervoso. Questo potenziale non sfruttato può essere
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riconosciuto attraverso Vipassana.
Vipassana forse costituisce un eccellente supporto
per terapie individuali, di gruppo o famigliari.
Come altre forme di psicoterapia, favorisce
l’allentamento delle tensioni e l’ottimizzazione della
crescita psicologica e dell’integrazione. Come spiega
il noto psicoterapeuta Fritz Perls: “Se si è centrati,
allora non ci si deve adattare più, allora si assimila,
si comprende, ci si rapporta a qualsiasi cosa avvenga.
Essere ben radicati in se stessi, è più o meno lo stato
più alto che un essere umano possa raggiungere;
senza un centro, non c’è un luogo da cui si possa
lavorare.” Se intendiamo, dunque, sperimentare
questo centro, la prima cosa da fare è chiudere gli
occhi, volgere l’attenzione all’interno e quindi trarre
vantaggio da questa tecnica di Vipassana per ricentrarci, tornare in noi stessi.
Stress e disorientamento
Alvin Toffler ha reso popolare il termine shock
da futuro per descrivere i disastrosi effetti sulla vita
causati dal passo accelerato indotto dal mondo
moderno. Il ritmo incalzante del cambiamento,
produce stress e disorientamento devastanti, e molti
sono spinti ben oltre la loro capacità di resistenza.
Un eccesso di cambiamenti veloci indebolisce la
condizione psicologica e provoca un deterioramento
del benessere emozionale e mentale; non c’è
compensazione materiale che possa controbilanciare
questo danno. E l’ansia è un denominatore comune
a quasi tutti i disturbi mentali.
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Sebbene la psicoterapia costituisca il trattamento
principale per le nevrosi da ansia, da sola o
combinata da tranquillanti, è costosa, richiede
tempo, ed è disponibile solo nelle città. Oggi
moltissimi individui, non malati mentali, soffrono
non riuscendo a realizzarsi. Per costoro Vipassana
funzionerà sia come strumento di prevenzione
sia di cura. E’ facile da praticare, non necessita di
continua assistenza ed è gratuita. Andrebbe inclusa
nei protocolli terapeutici, perché rispetto ad altre
tecniche terapeutiche offre molti vantaggi:
∗ Insegna come diventare osservatori distaccati,
consapevoli dell’impermanenza delle sensazioni,
e della felicità e infelicità a esse connesse.
∗ Riduce:
ansia e tensione
violenza e rabbia
il bisogno di tranquillanti
i disturbi del sonno.
∗ Accresce:
le capacità ricettive, percettive e cognitive;
la tolleranza e la capacità di gestione in situazioni
difficili;
le attività costruttive; l’efficienza lavorativa
la capacità decisionale e d’azione appropriata;
la capacità di comunicare;
la qualità delle relazioni interpersonali;
la pratica di una corretta introspezione;
l’equilibrio, riducendo lo stress ed ottimizzando
il piacere di vivere.
∗ Può efficacemente costituire un’alternativa sana
e plausibile alla dipendenza.
∗ Incoraggia la soluzione di conflitti emozionali e
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favorisce l’integrazione di aspetti non accettati
della personalità.
∗ Dà la percezione della propria forza interiore e
una sensazione interiore di leggerezza e felicità.
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