parco didattico intercomunale - Comunità Collinare del Friuli

Transcript

parco didattico intercomunale - Comunità Collinare del Friuli
COMUNITA’ COLLINARE DEL FRIULI
Colloredo di Monte Albano
( Udine )
______________________________________________________________________________
“parco didattico intercomunale”
pea - programma di educazione ambientale
anno scolastico 2006-2007
____________________________________________________
mete di interesse naturalistico
mete di interesse storico
musei e strutture didattiche
mete di interesse tematico-ambientale
laboratori sperimentali
agenda 21 locale
elenco guide e operatori
informazioni utili
settembre 2006
mete di interesse naturalistico
Il Tagliamento
Alla scoperta del più importante fiume della regione. Per le sue piene improvvise e l’elevato grado di naturalità è
considerato il maggiore fiume a regime torrentizio europeo e come tale viene studiato da importanti ricercatori. Data
l’impossibilità di visitarlo nella sua completezza, dalla sorgente alla foce, ci limiteremo alla zona mediana, la meno
compromessa, per il momento, e la più suggestiva dal punto di vista paesaggistico, in particolare le zone della Piana di
Osoppo e della stretta di Pinzano con le vicine zone dei territori di Forgaria nel Friuli, Ragogna, S. Daniele del Friuli e
Dignano. Se l’uscita viene programmata in ambito forgarese o comunque per l’intera giornata è possibile prevedere la visita
con l’utilizzo sia del Laboratorio Didattico Naturalistico “Vita, forme e colori, oltre il Tagliamento”, realizzato nelle exscuole di Cornino (vedere descrizione nella parte musei e strutture didattiche) che una visita alle strutture della Riserva
Naturale del Lago di Cornino.
Sorgive dei Bars (Osoppo)
Con semplici esempi e simulazioni sul posto verrà introdotto il concetto di ghiacciaio e di glaciazione quali fenomeni
naturali responsabili della morfologia del territorio: la vasta piana di Osoppo e le tre cerchie moreniche. Scopriremo come si
sono formate le risorgive, faremo l’analisi tattile della acqua, conteremo le polle ed osserveremo le piante più caratteristiche
che si adagiano sulle rive dei vari rii ed illustreremo, per quanto possibile, la fauna tipica del luogo.
Altipiano di Monte Prat (Forgaria nel Friuli)
Vasto altipiano collocato tra i 600 e i 900 metri di altitudine. La sua accessibilità è garantita dalla viabilità che sale dagli
abitati di Forgaria e S. Rocco e da una estesa e capillare rete sentieristica. La componente naturale viene evidenziata dalla
particolare morfologia del territorio, dalla sua formazione carsica e dalla conseguente presenza di numerose doline. Oltre
alla descrizione della vegetazione e della fauna locale, l’area si presta all’approfondimento del rapporto uomo-natura, visto
il ricco patrimonio insediativo basato sul tradizionale “stavolo”: tipico edificio in sasso, sviluppato su uno o due piani,
utilizzato in origine per l’alpeggio del bestiame. Patrimonio architettonico ora in gran parte recuperato a scopo turisticoresidenziale.
La casa per ferie “San Lorenzo” (ex Colonia alpina) si è specializzata nell’organizzazione di settimane verdi in ogni
omento dell’anno e per ogni tipo di scuola; sono a disposizione due ampie sale per l’apprendimento e lo svago; le attività
possono essere svolte anche all’esterno. Sia la casa per ferie “San Lorenzo” che la “Casa Pratica” (biblioteca, tv, sala giochi,
etc.) fanno parte integrante del “Parco Comprensoriale dell’Altipiano Monte Prat”.
Monte di Muris ( Ragogna )
Itinerario collinare-montano molto comodo per la sua centralità geografica regionale e la sua facile raggiungibilità. Dalla
sommità, collocata ad oltre 500 metri di quota, lo sguardo spazia dal sottostante Tagliamento al Lago di Ragogna,
dall’Anfiteatro Morenico all’alta pianura friulana fina alla laguna e al mare. L’aspetto naturalistico può essere integrato con
il più complesso approccio geografico, fino a strutturare l’itinerario con la meta del vicino Museo Archeo-Naturalistico di
Ragogna riallestito presso il Centro Culturale “Battistig” (vedere descrizione nella parte musei e strutture didattiche).
Laghi del Medio Friuli
Viaggio alla conoscenza di alcuni dei principali laghi del territorio: Ragogna (l’unico lago intermorenico rimasto collocato
tra i territori comunali di Ragogna e S. Daniele del Friuli con una superficie di circa 20 ettari ), Cornino ( laghetto di frana
collocato nella fascia pedemontana in territorio comunale di Forgaria e oggetto di specifica tutela tramite la Riserva
Naturale Regionale ) e Cavazzo ( lago di origine glaciale, ancora molto esteso e collocato all’interno dei territori dei tre
Comuni di Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis - pur essendo all’esterno del comprensorio collinare risulta importante
conoscere la sua genesi e l’attuale stato anche in funzione delle restanti tipologie lacustri ). Si analizzeranno e si
confronteranno le cause naturali delle loro origini, l’ evoluzione e le principali caratteristiche ecologiche ed ambientali dei
vari ecosistemi.
1
Riserva Naturale del Lago di Cornino (Forgaria nel Friuli).
La nostra visita inizierà presentando l’ambiente nel quale ha preso vita il progetto di reintroduzione dell’avvoltoio Grifone.
Conoscendo il mitico Grifone e le altre specie di avifauna presente nell’area conosceremo anche le specie vegetali tipiche, le
confronteremo fra loro ed impareremo a riconoscerle. Nel corso della giornata è prevista anche una visita al vicino laghetto
di frana e/o al Laboratorio Naturalistico “Vita, forme e colori, oltre il Tagliamento” nel vicino abitato di Cornino.
Oasi naturalistica dei Quadris di Fagagna
Originale zona umida intermorenica bonificata dall’uomo a fini agricoli estesa per circa cento ettari, utilizzata in passato per
il prelievo della torba e dell’argilla. Sette ettari sono stati recuperati ed attrezzati come Centro Avifaunistico. Tale struttura,
operante dal 1989 e visitabile tutto l’anno, ospita i progetti sperimentali di reintroduzione della Cicogna bianca (un
centinaio di esemplari) e dell’Ibis eremita (una quarantina di esemplari).
Magredi e altre zone umide
Biotopi regionali e Siti di Importanza Comunitaria ( SIC - Natura 2000 ). L’alto valore naturalistico caratterizza alcune
piccole ma significative aree protette, quali: i Prati di Cooz in Comune di Flaibano estesi per dieci ettari, le Torbiere di
Casasola e Andreuzza nei Comuni di Majano e Buja estese per una ottantina di ettari, i Prati umidi di S. Floreano in
Comune di Rive d’Arcano estesi per venticinque ettari e la Torbiera di borgo Pegoraro in Comune di Moruzzo estesa per
oltre dieci ettari.
Corsi d’acqua
Oltre che dal Tagliamento, il comprensorio geografico morenico e dell’alta pianura è segnato dalla presenza di altri tre
importanti fiumi o torrenti: il Ledra che scorre prevalentemente nel comune di Buja, il Corno che scorre da Buja verso
Majano, S. Daniele, Rive d’Arcano e Coseano e il torrente Cormor che scorre all’interno dei Comuni di Buja, Treppo
Grande, Cassacco e Colloredo di Monte Albano. L’accessibilità verso questi habitat fluviali non è sempre agevole ma
comunque possibile e già ampiamente sperimentata.
Parchi scolastici e delle ville storiche
L’aspetto naturalistico, in particolare quello vegetazionale, potrà essere trattato e adeguatamente sviluppato anche partendo
dall’ambito esterno della scuola stessa ( servizio garantito solo per le scuole locali dei sedici comuni consorziati ) fino ad
arrivare alle potenzialità didattiche offerte da alcuni “parchi-storici”, quali veri e propri orti botanici esistenti presso l’area
della Fortezza di Osoppo o presso alcune ville storiche a S. Daniele del Friuli, Fagagna, Moruzzo, ecc.
2
mete di interesse storico
S. Daniele del Friuli
Di origine preistorica, fu probabilmente centro romano e fortificazione longobarda. Diventò poi feudo del Patriarca e dei
signori di Varmo e fu partecipe di tutti gli avvenimenti storici friulani. Dopo la sottomissione del Friuli, S. Daniele rimase,
per accordo speciale, giurisdizione feudale del Patriarca, assieme ad Aquileia e S. Vito al Tagliamento. Cittadina
dall’aspetto rinascimentale e settecentesco, possiede notevoli opere d’arte: da ricordare alcuni codici miniati presso la
Biblioteca Guarneriana (la più antica biblioteca pubblica della Regione) e gli splendidi affreschi di Pellegrino da S. Daniele
presso l’ex-chiesa di S. Antonio Abate, riaperto il Museo del Territorio con il riallestimento di tre delle cinque sezioni
previste.
Borgo storico di S. Margherita del Gruagno ( Moruzzo )
Insediamento abitato di origine probabilmente pre-romana, costituisce un insieme urbanistico interes-sante, sia per la
leggibile evoluzione delle fortificazioni che delle costruzioni all’interno della cinta muraria. Insieme ai tre castelli di
Brazzacco Superiore, Moruzzo e Villalta, fa parte integrante del gruppo delle fortificazioni di controllo e difesa della strada
che costeggia il versante meridionale dell’anfiteatro morenico.
Fortezza di Osoppo
Costruita su un enorme roccione dominante un largo tratto del fiume Tagliamento e della pianura friulana, conserva resti di
fortificazioni di varie epoche: romana, medioevale, quattrocentesca, veneziana, francese, austriaca, italiana, che si sono
sovrapposte nei secoli in uno dei siti più suggestivi e drammatici del Friuli. Monumento Nazionale e vero e proprio “museo
all’aperto” l’area risulta dotata di Centro Visite e strutture espositive permanenti che raccontano con foto, pannelli e mappe
la storia della fortezza.; importante anche per alcuni aspetti naturalistici. La visita del museo è su prenotazione. Inoltre, è
possibile usufruire del servizio bar e ristorante sempre su prenotazione.
Castello di Arcano Superiore ( Rive d’Arcano )
Il castello fa parte della linea munita sorta sulle colline moreniche verso il XII° secolo a difesa, sia dal nemico che veniva
dalle montagne, che da quello che veniva dalla pianura. Sorto presso un antico castelliere, fu feudo dei signori Tricano poi
d’Arcano che lo possedettero fino al 1961. E’ uno dei pochi castelli “collinari” in ottimo stato di conservazione, inserito in
un contesto paesaggistico ed ambientale di primaria importanza.
Castello di Cassacco
Posto a controllo della via Julia Augusta, è di probabile origine romana: i primi documenti risalgono al XIII° secolo,
proprietari i signori di Cassimberg poi Cassacco, Della Torre e per ultimi i signori di Montegnacco. L’aspetto attuale,
simmetrico, caratterizzato da due splendide torri, risale probabil-mente al restauro compiuto nel 1480, come ricorda la
lapide murata nell’atrio di entrata. Dopo il terremoto del 1976 è stato completamente restaurato.
Castello di Colloredo di Monte Albano
Posto sulla via romana che da Concordia arrivava alla via Julia Augusta, è di probabile origine roma na, anche se i primi
documenti relativi al castello sono del XIV° secolo. Feudo dei potenti signori di Colloredo, fu teatro di scontri nelle varie
vicende della complicata storia del Friuli. Fino al terremoto del 1976 era abitato da numerose famiglie. Nell’ala ovest, in
origine di proprietà dei Ricardi, trova sede il Consorzio della Comunità Collinare del Friuli, con all’ interno del famoso
“studiolo” i resti degli affreschi di Giovanni da Udine. Dopo sette secoli di storia il complesso castellano di Colloredo di
Monte Albano, famoso grazie ad Ippolito Nievo che vi scrisse le Confessioni di un italiano, verrà completamente ricostruito
tramite un progetto che contempla il reisediamento di una ventina di unità residenziali private e la realizzazione di spazi
museali e attività culturali di interesse nazionale e internazionale.
Castello di Villalta ( Fagagna )
Sorto sul sito di un antico castelliere, poi torre di vedetta romana, si hanno notizie documentate intorno al XII° secolo.
Feudo dei potenti signori di Villalta, seguì le vicende delle lotte fra feudatari fino all’inizio della dominazione veneziana.
Divenuto proprietà dei signori Della Torre, fu testimone della ferocia di alcuni membri della famiglia. Venne in parte
restaurato dai successivi proprietari, anche dopo i gravi danni subiti in conseguenza del terremoto del 1976.
3
Castello di Ragogna
Situato su una collina a strapiombo sul Tagliamento, la rocca di Ragogna risulta abitata fino dalla tarda antichità. Sede di
una “fara” in epoca longobarda, feudo della famiglia tedesca dei Ragogna prima e dei Conti di Porcia dopo. Ricostruito e
restaurato in questi ultimi anni, racchiude all’interno della cinta muraria il mastio, le cucine, il pozzo e i magazzini con le
cantine. Poco distante sorge l’antica Pieve di San Pietro nel cui interno si possono vedere le fasi evolutive dell’edificio sacro
con due fonti battesimali ad immersione ed un ciclo di affreschi del XIII secolo.
Castello di Fagagna ( resti )
Castrum romano che in periodo feudale, sotto il controllo di un consorzio di nobili, “perde” il suo castello, di cui restano
solo un bastione, le torri maestre e la chiesetta di S. Michele, ma conserva parte dell’antico borgo medioevale.
Complesso castellano di Brazzacco Superiore ( Moruzzo )
Probabile origine del X° secolo. Formava con Gruagno, Moruzzo e Villalta un insieme di fortificazioni a guardia della
strada che attraversava l’anfiteatro morenico. Interessanti i resti castellani che conservano la struttura quattrocentesca, il
complesso residenziale delle ville e il grande parco storico con piante secolari.
Complesso castellano di Buja ( resti )
Insediamento castellano posto sul “Monte” da dove controllava gran parte dell’anfiteatro morenico e lo sbocco della valle
del Tagliamento. I resti del castello medioevale, la riaperta Pieve di S. Lorenzo con l’originale campanile a pianta
pentagonale e l’antica struttura urbanistica del borgo testimoniano dell’importante ruolo avuto dal castello di Buja, almeno
fino al XV° secolo.
Parco culturale di Castelraimondo - “Zuc di Schiaramont” ( Forgaria nel Friuli )
Itinerario di interesse storico-archeologico posto sopra l’abitato di Forgaria. Il sito collocato in posizione strategica domina
un largo tratto del fiume Tagliamento e l’imbocco della val d’Arzino. Fin dall’antichità, questa ubicazione favorisce prima
un insediamento preromano ( IV° sec. a. C.), trasformato poi in fortezza dai romani ( I° sec. a. C.- V° sec. d. C.). Nel
periodo altomedioevale è rifugio per le popolazioni di pianura, sede stagionale per i pastori e nel X° secolo adibito ad uso
agricolo. Continua ad essere abitato durante il medioevo e per volontà del Patriarca viene costruito un castello, ora
totalmente distrutto.
Nel corso dell’itinerario storico-archeologico risultano di notevole interesse i resti della grande casa romana riutilizzata
durante le successive fasi storiche.
Chiesetta di S. Giovanni di Gerusalemme a S. Tomaso di Majano
Originaria del XII° secolo, posta lungo l’importante via germanica, con affreschi di Nicolutto da Gemona e altri
cinquecenteschi in buono stato di conservazione. Conserva ruderi dell’antico Ospizio dei pellegrini che dal Nord andavano a
Roma o verso il Santo Sepolcro.
4
Musei e strutture didattiche
Antica Biblioteca “Guarneriana” di S. Daniele del Friuli
Nel quattro-cinquecentesco ex Palazzo Comunale è collocata la famosa “Guarneriana”, la più antica biblioreca pubblica del
Friuli, sorta nel 1466 per lascito di quel grande umanista che fu Guarnerio d’Artegna. Ai 160 codici iniziali si aggiunsero
altri preziosi volumi, soprattutto le migliaia che nel 1734 donò il sandanielese Giusto Fontanini. Tra i codici, una menzione
particolare merita una Divina Commedia del XIV secolo che contiene tut-to l’Inferno e i primi tre canti del Purgatorio,
adornati da alcune iniziali miniate che ripetono puntual-mente quelle eseguite da un miniaturista fiorentino in una Divina
Commedia conservata a Parigi.
Museo del Territorio di San Daniele del Friuli
In un ex convento costruito alla fine del ‘600 dai Domenicani si colloca la rinnovata e riaperta sede del Museo del Territori.
La struttura museale presenta numerosi oggetti di carattere eterogeneo proveniente da donazioni private, da depositi
conservativi e da scavi archeologici.
Il percorso culturale realizzato si articola su cinque sezioni, tre delle quali già allestite che seguendo un ordine cronologico
dall’epoca più recente a quella più antica, rappresentano: i personaggi ”Illustri Sandanielesi”, “l’Arte Sacra” e
“l’Archeologia”
Museo d’Arte della Medaglia - Buja
Dal 1998 è visitabile l’originale Museo d’Arte della Medaglia, sezione del più vasto Museo Civico della cittadina collinare,
ora collocato in un ristrutturato edificio ne borgo storico di Monte, nel quale trovano collocazione le opere più significative
dei maestri incisori e medaglisti buiesi, i numismi realizzati da artisti di tutta Italia per ricordare il terremoto del 1976 e la
sezione didattica “Come nasce una medaglia” allestita con la consulenza del maestro incisore Pietro Monassi.
Museo Archeo-Naturalistico di Ragogna
Nel rinnovato Centro Culturale di S. Giacomo ha trovato definitiva collocazione la sede del piccolo Museo Civico di
Ragogna. La sezione “naturalistica” si occupa della genesi dell’anfiteatro morenico in cui vengono presi in considerazione
vari aspetti: dalle formazioni geologiche alle descrizioni degli ecosistemi presenti nel territorio, illustrati attraverso pannelli
didattici, ricostruzioni di habitat e diorami. Una ricostruzione storica dell’evoluzione dell’uomo a partire dalla sua prima
comparsa sulla terra apre la sezione archeologica per poi evidenziare una serie di strumenti litici rinvenuti nel territorio ed
altri aspetti della storia locale più recente: le miniere, le cave e le attività collegate a queste.
Museo della vita contadina - “Cjase Cocel” di Fagagna
Cjase Cocel ( dal soprannome del vecchio proprietario ) è un’antica abitazione rurale ristrutturata salvaguardando e
recuperando le tipologie caratteristiche della casa friulana. L’acquisizione, il restauro e il successivo insediamento museale
sono stati eseguiti con il preciso scopo di rendere vive sia la struttura dell’edificio che le attività umane che in essa si
svolgevano. A fianco della “casa” sono realizzati il broili, la stalla, il mulino, la latteria ed altre strutture complementari.
Museo Casa della Manualità rurale “ Geis e Riscjei”di Cornino – Forgaria nel Friuli
Nei Locali del museo sono esposti , rastrelli e cesti, attrezzi e gerle, documenti testimonianze , oggettistica relativi alla
manualità rurale, La costruzione di gerle, cesti e rastrelli era un’attività molto diffusa fino a pochi decenni fa. Grazie alla
disponibilità di alcuni anziani del luogo, ancora attivi, cultori di quei mestieri, si potrà assistere alle varie fasi della
costruzione di questi oggetti.
Il museo si trova nella frazione di Cornino in Comune di Forgaria nel Friuli.
Il costo dell’ingresso al museo è di Euro 2,00/a persona.
Il “ Troi di Meni” di Flagogna – Forgaria nel Friuli
“Il Troi di Meni” è un “Sentiero Natura” che percorre antichi tracciati utilizzati dagli abitanti del luogo per le attività
agricole. Si sviluppa per circa 4 Km. E con un dislivello di 187 m. attraversando aree interessanti dal punto di vista
ambientale e paesaggistico. Il sentiero è dotato d aree di sosta attrezzate e pannelli esplicativi. Dispone inoltre, di un’aula
didattica con animali imbalsamati. Nel prossimo futuro saranno esposti anche minerali.
5
Laboratorio Didattico-Naturalistico di Cornino - Forgaria nel Friuli
“Vita, colori e forme, oltre il Tagliamento”
Il Laboratorio Naturalistico si colloca in un’area di notevole valore ambientale, in prossimità della riserva naturale del lago
di Cornino. Il Centro educativo realizzato permette di affrontare le varie tematiche ambientali attraverso le attività pratiche e
la sperimentazione diretta tipica del “laboratorio”.
Una sezione generale consente ai gruppi scolastici di conoscere il contesto territoriale e paesaggistico dove è inserita la
struttura; mentre tre laboratori mirati affrontano i temi legati alla geomorfologia (suolo), alla vegetazione e alla fauna.
Ricco materiale informativo e didattico pubblicato a supporto delle visite e delle relative uscite sul territorio.
Pinacoteca Majanese
Nel Centro Culturale Municipale, recentemente restaurato, trova sede la Pinacoteca di Majano , frutto delle molte iniziative
realizzate con lungimiranza negli ultimi trent’anni dall’Associazione Pro Majano e dal Comune.
Fra le numerose e prestigiose firme, questo patrimonio annovera alcuni dei nomi storici più importanti a livello regionale
quali Fred Pittino, Mario Zilli e Luigi Martinis, per citarne solamente alcuni. Folta è anche la schiera di giovani artisti
locali che hanno esposto a Majano.
Varcando i confini della Piccola Patria si scopre che anche Alberto Viveri, cittadino onorario di Majano, Michele Cascella,
Renato Guttuso, Salvador Dalì e Sebanstian Matta hanno lasciato testimonianza viva del loro rapporto con Majano, che
quindi può vantare una collezione invidiabile.
Le opere sono esposte nelle Sale del nuovo Centro Culturale, completo di sala per conferenze e collegato al prestigioso
Spazio d’Arte Ciro di Pers, la sala espositiva che ospita durante l’anno le varie mostre d’arte.
All’esterno, l’esposizione continua nei vicini giardini di piazza Italia: infatti ospitate sotto le grandi conifere che dominano
il parco e lungo il vialetto che conduce alla Biblioteca Comunale, il visitatore può trovare le sculture di Pablo Garella ,
Alessandro Canu e Alfredo Pecile, realizzate in occasione del primo Simposio di terra cotta organizzato
dell’Associazione Pro Majano.
Visite solo su appuntamento. Per informazioni rivolgersi All’associazione Pro Majano 0432 95 90 60 o alla Segreteria
comunale allo 94 84 55.
6
mete di interesse tematico-ambientale
La terra e il cielo
Far conoscere al giovane studente i mezzi e gli strumenti per l’osservazione astronomica e aiutarlo d identificarsi all’interno
dello spazio terra-universo. Visita alla specola privata del Sig. Gallino a San Floreano di Buia.
La terra trema
Far conoscere gli aspetti fisico-naturali con particolare riferimento alla struttura geologica del territorio.Visita guidata ad
una stazione di rilevazione dati sismologici (Monte Prat-Forgaria o Monte di Buja) collegati in rete con l’Osservatorio
geofisico sperimentale di Udine.
La protostoria in Friuli
Itinerario storico e antropologico-culturale alla scoperta dei castellieri e delle tombe a tumulo ancora presenti nei comuni
dell’alta pianura: Dignano, Flaibano, Rive d’Arcano o quelli più famosi ed integri del vicino Comune di Mereto di Tomba.
Passato e presente
Alla scoperta della geografia e della storia del Monte di Muris con la visita dei siti più significativi ed ai reperti naturalistici
e antropologico-culturali custoditi presso il Museo Archeo- Naturalistico di S. Giacomo a Ragogna.
La casa e il borgo rurale
Un viaggio alla scoperta delle radici della cultura contadina, attraverso la visita ad uno dei borghi rurali più significativi
presenti sul territorio: Saletti e Andreuzza in comune di Buja, Pozzalis in Comune di Rive d’Arcano, Miotti e Baiutti in
Comune di Cassacco, ecc.
Archeologia industriale
Stabilire la continuità dei processi economici, cogliere l’interazione uomo-energia-ambiente attraverso le strutture
produttive del recente passato, con visite guidate, in alternativa tra loro, ad una filanda (Dignano o Carpacco ), ad una
fornace ( Rive d’Arcano, Treppo Grande, ecc. ) ad un mulino (Nicli o Bazzarra a Giavons di Rive d’Arcano, Scabli a S.
Vito di Fagagna, Calligaro a S. Floriano in Comune di Buja, ecc. ).
Artigianato e “vecchi” mestieri
Un viaggio alla scoperta delle radici della cultura materiale e dei processi produttivi passati e presenti con visite guidate, in
alternativa o a integrazione tra loro, delle lavorazioni artigianali del ferro, del rame, del legno e della ceramica presso
laboratori nel territorio, in particolare operanti nei territori di Forgaria nel Friuli e Buia.
Agricoltura e ambiente rurale
Un insieme di esperienze per conoscere il territorio delle colline moreniche e dell’alta pianura, analiz zando le modifiche
produttive dell’attività agricola e del contesto ambientale in cui operano con visite guidate, in alternativa o in coerente
abbinamento tra loro, di alcune Aziende Agricole tradizionali o innovative poste nei Comuni di S. Daniele del Friuli,
Colloredo di Monte Albano, Moruzzo, Rive d’Arcano, ecc. o in riordini fondiari e/o canalizzazioni irrigue poste nei Comuni
di Flaibano, Coseano, Rive d’Arcano, ecc.
Territorio e attività produttive
Approfondimento delle ragioni storiche, sociali ed economiche dello sviluppo delle produzioni agro-alimentari tipiche del
territorio, con visite guidate, in alternativa o in coerente abbinamento ad un: prosciuttificio ( S. Daniele ), un allevamento
ittico ( Villanova di S. Daniele, Osoppo, ecc. ), una latteria tradizionale ( Fagagna, Muris di Ragogna, ecc. ), Forno
biologico ( Rive d’Arcano ), una antica distilleria ( De Mezzo a Rive d’Arcano ), ecc..
7
Ciclo dell’acqua
Acquisizione del concetto di ciclicità dei fenomeni naturali ed educazione al risparmio ed al recupero delle risorse naturali
ed in particolare della risorsa idrica, con visita singola o preferibilmente abbinata all’Impianto di sollevamento e
distribuzione idrica dell’Acquedotto Friuli Centrale ( località Molin del Bosso nei comuni di Buia e Artegna ) e al vicino
Depuratore delle acque reflue della frazione di Avilla in Comune di Buia.
Ciclo dei rifiuti
Conoscenze e comportamenti legati ai valori ambientali, abitudine al recupero delle risorse utilizzate nei vari processi
produttivi e negli usi quotidiani dei vari consumi, con visita, singola o preferibilmente abbinata, all’ Impianto di discarica a
gestione controllata per lo smaltimento dei rifiuti urbani e industriali assimilabili di Fagagna e all’Impianto di stoccaggio e
selezione dei materiali di recupero di Rive d’Arcano.
La tematica dei rifiuti può essere inserita come Unità Didattica anche nella Scuola Materna e prime classi elementari, in
quanto il nostro intervento è diretto all’EDUCAZIONE AL RECUPERO DEI RIFIUTI che vengono considerati come
RESIDUI e quindi utili alla costruzione di materiali, giocattoli, ecc.
Far amicizia con l’ambiente…
Con questa proposta si stimola la classe interessata o l’intera scolaresca a scoprire le peculiarità esistenti attorno
all’istituzione scolastica, sia storiche che naturalistiche che antropologico-culturali del sito, offrendo all’insegnante la
possibilità di progettare il suo intervento educativo confidando sulla collaborazione di esperti nell’educazione ambientale.
Energia
Far acquisire allo studente della scuola dell’obbligo il concetto di energia dalla sua produzione, al suo utilizzo e al suo
risparmio, perseguendo i seguenti obiettivi:
- conoscere i processi fisico-chimici e tecnologici di produzione dell’energia che si manifesta sia attraverso i
principali fenomeni naturali che attraverso l’opera inventiva dell’uomo;
- comprendere il funzionamento di “UN MECCANISMO” di produzione energetica inserito all’interno del progetto
didattico della classe,
- fornire motivazione per assumere un atteggiamento rivolto al risparmio energetico.
Essendo il tema dell’ENERGIA ricco di significati e di connessioni interdisciplinari, la programmazione e dei contenuti
e dell’itinerario didattico verrà strutturata durante un primo incontro tra insegnate ed esperto.
In uno o più incontri in classe saranno fornite informazioni e motivazioni sia per l’apprendimento del concetto di energia
che attraverso costruzione di materiali e proiezioni audiovisive.
La visita o le visite guidate che verranno programmate forniranno strumenti e mezzi per far raggiungere al giovane studente
conoscenze e comportamenti legati al problema energetico e al suo risparmio.
8
laboratori sperimentali
Educazione all’orientamento e all’educazione stradale
Attivazione del “Laboratorio” finalizzato a favorire , fin dalla più tenera età scolastica, una progressiva consapevolezza di sè
e dello spazio circostante. Introduzione nelle attività didattiche tradizionali e/o in modo mirato, anche attraverso il gioco,
delle nozioni ed azioni in grado di perfezionare le capacità motorie e di “orientamento”. Sviluppo di tutte quelle attività
propedeutiche, da svolgersi in classe e nell’ambito scolastico, o come esercitazione mirata anche all’esterno delle scuole,
finalizzata alla capacità di comprendere e assimilare i comportamenti più corretti nei vari contesti urbani ed extra urbani, in
qualità di semplici fruitori dell’ambiente, in qualità di pedoni, ciclisti, futuri moto-ciclisti e automobilisti.
Educazione alimentare e alla salute
Attivazione del “Laboratorio” tramite introduzione e sviluppo del tema di una corretta e sana alimen-tazione tramite
incontro o incontri in classe e successiva visita esterna ad un produttore biologico presente nel comprensorio collinare (
forno di Rive d’Arcano, Arcania srl., la Corte di Nogaredo, ecc.) o presso una industria
tradizionale o innovativa del settore alimentare operante all’interno del Distretto Industriale Agroalimentare di San Daniele
del Friuli.
Educazione all’immagine o alla cultura visiva
Attivazione del “laboratorio” sviluppando uno o due incontri preliminari in classe per introdurre e sviluppare il tema e
successiva visita/e esterna/e ad uno o più beni culturali presenti nei comuni del comprensorio collinare opportunamente
individuati.
Attività proposte:
-La tecnica dell’affresco:i ragazzi verranno guidati alla realizzazione di un elaborato secondo i dettami degli antichi
ricettari medioevali, sia riguardo la più antica tecnica del “buon fresco” che l’uso e la preparazione dei colori utilizzata
anche in età contemporanea.
(visite consigliate: ciclo del “Pellegrino” a San Daniele del Friuli, Chiesa Parrocchiale di Cisterna di Coseano, ecc.)
- I quattro elementi indagati attraverso i cinque sensi: partendo dall’osservazione dell’elemento e indagandone le
caratteristiche proprie verranno eseguiti degli elaborati grafici e plastici inerenti al tema. (visite ai mulini storici, alle
vecchie fornaci e/o siti naturalistici).
- L’importanza del colore nell’arte astratta: Partendo dalla consapevolezza che ogni colore possiede un proprio
significato, che può cambiare anche in relazione alla vicinanza o lontananza di cromie comple
- mentari, si daranno ai ragazzi opportune chiavi di lettura di un’opera d’arte contemporanea. (visita ad alcune opere
presenti nella “pinacoteca” in fase di allestimento presso il Municipio di Majano).
- Educazione alla conoscenza ambientale e alla meteorologia
Il “Laboratorio” sperimentale di meteorologia “Che tempo che fa”, destinato agli alunni e agli insegnati delle scuole
elementari e medie, si propone diversi obiettivi, sia generali che specifici:
- ampliare la conoscenza del territorio e delle sue varie componenti;
- seguire nuove metodologie di studio;
- sviluppare la capacità di lavoro di gruppo e individuali;
- saper lavorare con metodo scientifico;
- saper rispettare alcune regole svolgendo i compiti assegnati, etc.
In questo ambito è possibile l’utilizzo di una metodologia multimediale e pluridisciplinare, sviluppando e organizzando le
varie conoscenze, in riferimento ai fenomeni naturali, anche nell’arte, nella fisica, nella letteratura, nel cinema, nelle
tradizioni locali. etc.
Gli obiettivi generali di questo laboratorio sono:
° Ampliare la conoscenza del territorio;
Il programma si articola in due fasi: la prima fase prevede uno o due interventi in classe dell’operatore, la seconda fase
prevede l’uscita sul Monte di Muris - Ragogna o altro sito del comprensorio ritenuto idoneo con strumentazione
(pluviometro, manica a vento, rosa dei venti, grafici di temperature rilevate, computer portatile per l’acquisizione dei dati,
etc.) messa a disposizione dall’operatore.
9
Agenda 21 locale
Nell’ambito dei sei Comuni del Distretto Agroindustriale dell’Alimentare, di cui fanno parte San Daniele, Coseano,
Dignano, Fagagna, Ragogna e Rive d’Arcano, é stato attivato il processo di allargamento partecipativo previsti da “Agenda
21 Locale” per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. Questo processo, che ha avuto la durata di diciotto mesi , a partire
dall’ottobre 2004, ha puntato al coinvolgimento delle scuole del territorio come ad una necessità primaria per conseguire dei
risultati stabilmente positivi nel medio e lungo periodo.
Gli obiettivi generali del progetto risultavano:
accrescere negli studenti il senso di appartenenza alla comunità e la partecipazione alla sua evoluzione verso uno sviluppo
più equilibrato dal punto di vista sociale, economico e ambientale;
- rafforzare la consapevolezza sugli impatti delle scelte personali e collettive, ampliare la capacità di giudizio, offrire
opportunità per indirizzare le attività personali, familiari e produttive verso una maggiore compatibilità ambientale;
-offrire strumenti di analisi, di progettazione e di innovazione utili in diversi contesti operativi.
Le attività proposte e sviluppate sono quelle elaborate dall’equipe di “Agenda 21 locale” e possono essere integrate da
altre già in atto aventi lo stesso fine.
A) PER LE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE INFERIORI:
Progetto 1 – “Il tesoro nascosto” – indagine sui patrimoni della comunità locale (luoghi, attività, prodotti, manifestazioni,
ecc.) e sulle modalità di salvaguardia e valorizzazione. Gli alunni svolgono un vero e proprio progetto di ricerca, attraverso
osservazioni dirette, svolgendo interviste, raccogliendo documentazione da fonti primarie e secondarie. Seguirà
l’individuazione di linee guida e/o l’elaborazione di proposte operative.
Progetto 2 – “In equilibrio con il mondo”- ricerca sulle relazioni tra le scelte individuali, domestiche, scolastiche e le
risorse, nonché sulle modalità per migliorarle. Utilizzo di una più metodologie elaborate per misurare/analizzare le relazioni
delle attività con le risorse (impronta ecologica,TMR, cruscotto) ed individuazione/applicazione di linee guida e proposte
operative.
B) PER LE SCUOLE MEDIE SUPERIORI
Progetto 3 – “Innovatori per la sostenibilità “-ricerca sul rapporto input/output di una attività produttiva o di servizio e
studio delle modalità per migliorarne l’efficienza ambientale e/o sociale. Come ipotesi, due classi appartenenti a indirizzi
diversi potrebbero impegnarsi su ciascun caso studio con attività parallele, ma comunicanti, approfondendo aspetti
scientifici, tecnici, economici o sociali a seconda degli interessi e possibilità.
Iniziative complementari
- informazione e partecipazione alle altre iniziative previste da Agenda 21 Locale, anche come relatori, espositori;
- rete con altre esperienze di Agenda 21nelle scuole in Italia e all’estero.
Per il 2007 è in programma l’estensione del progetto realizzato nell’ambito del Distretto Industriale dell’Alimentare su tutto
il territorio della Comunità Collinare del Friuli che prenderà la denominazione di “Un Biel Vivi in Collina”.
10
informazioni utili
1. L’intero compendio castellano di Colloredo di Monte Albano non risulta ancora completamente “visitabile in quanto
soggetto a ricostruzione. Solo l’Ala Ovest, dove trovano sede gli uffici della Comunità Collinare del Friuli può essere
oggetto di tappa di un itinerario, previo accordo diretto.
2 Gli accessi all’Altipiano di Monte Prat in comune di Forgaria nel Friuli e al Monte di Muris in comune di Ragogna,
risultano possibili, comunque più agevoli per le corriere o gli scuolabus di piccole e medie dimensioni.
3- l’attività didattica proposta dal “Laboratorio Naturalistico di Cornino” Vita colori e forme, oltre il Tagliamento”
(Forgaria nel Friuli) risulta autonoma in quanto gestita da una Associazione l’eventuale prenotazione, con pagamento della
prestazione, va effettuata direttamente.
4- Si segnalano cinque comuni dotati di idonee Aree attrezzate poste all’interno delle zone “protette” o collocate in
prossimità di esse. adatte per la sosta ( pranzo al sacco) e/o la ricreazione: Dignano - aree attrezzate di Vidulis e Carpacco (
previa autorizzazione comunale ); Fagagna - parco urbano del Cjastenar posto su una collinetta in prossimità della strada
per Madrisio; Flaibano - parco urbano di S. Odorico in ambito Tagliamento; Osoppo - aree attrezzate lungo la strada dei
“lotti” e nei pressi dell’ex colonia; S. Daniele del Friuli - area attrezzata di Villanova in ambito Tagliamento.
5. In occasione delle visite organizzate durante l’intera giornata e volendo usufruire di strutture ade-guate per il pranzo (
anche al sacco ) e la ricreazione, si segnalano due aziende agrituristiche aperte tutto l’anno, anche se non in tutti i giorni
della settimana:
Comune di Fagagna: “Casale Cjanor” – Via Casali Lini 9 - tel. 0432-801810
Comune di Colloredo di Monte Albano: “Da Gabry” - Via S. Daniele 39 - tel. 0432-889057
6. Oltre alle mete precedentemente descritte, si possono effettuare anche delle visite guidate presso cinque Aziende Agricole
del Territorio Collinare, riconosciute dall’ERSA quali FATTORIE DIDATTICHE, per far conoscere la cultura rurale,
scoprire la vita nel bosco o degli animali in fattoria, l’allevamento del suino o della mucca, il ciclo lana oppure del latte,
l’orto biologico, la vita del cavallo oppure del cervo. Per le visite si prega di contattare le singole aziende:
Comune di Cassacco:
“AI FAETS”- Via Faet, 11 – Loc. Conoglano – tel. 0432/853332;
“LA’ DI MILANES” – Borgo Baiutti, 2 – Loc. Conoglano- tel. 0432 852394;
Comune di Fagagna:
“CASALE CJANOR” – Via Casali Lini, 9 - tel. 0432/810524;
“IL TIGLIO” – Loc Casali Campeis – tel. 0432/810705;
Comune di Forgaria
“Verde Friuli” – loc. Monte Prat – Via Mont, 6 – 0427/808101;
Comune di Majano:
“AL CERV” – Via Libiate, 39 – Loc. S. Tomaso - tel. 0432/942033;
Comune di Treppo Gr.: “I BENANDANTI” – Via Case Sparse – Borgobello, 1- tel. 347.4454203 – fax 0432/966994
7. Le visite ai Castelli e Ville private ( Villalta, Cassacco, Arcano Sup, ,ecc. ) risultano possibili durante i giorni feriali di
tutta la settimana, preferibilmente nei giorni di martedì e giovedì. Le tariffe scolastiche di entrata risultano di Euro 4,00 nei
castelli di Villalta e di Cassacco a persona e di Euro 3,00 a persona ad Arcano Sup. (escluse le insegnanti accompagnatrici).
Tale compenso può essere consegnato alla guida o alla persona direttamente incaricata dalla proprietà, può essere richiesta
ricevuta.
8. Per mete ed itinerari diversi da quelli presentati in questo programma, riguardanti esclusivamente il territorio dei sedici
comuni della Comunità Collinare del Friuli, è possibile strutturare delle visite calibrate e personalizzate sulle specifiche
esigenze delle scuole..
9. Per le uscite in zone di interesse naturalistico chi possiede un binocolo è bene che lo porti e lo stesso vale per i manuali
di riconoscimento delle piante e degli animali; piccoli sacchetti di plastica potrebbero tornare utili per raccogliere reperti
naturalistici. Chi possiede una macchina fotografica la potrà portare.
10. Per eventuali incontri e/o gemellaggi con scuole o gruppi di altre nazioni o per visite congiunte dove risulta necessaria e
opportuna la presenza di una guida bilingue è necessario preavvisare con un certo anticipo: almeno 15/20 giorni prima.
11
Elenco guide e operatori
area naturalistica:
CANDOLINI Arduino
STEFANUTTI Giovanni
GREGUOLDO Teresa
PREVARIN Michela
GASPARINI Chiara
area storica:
STRINGHER Giovanna
BINCOLETTO Mascia
DEL BIANCO Alessia
PIETRONIRO Patrizia
BRESSAN Roberta
PATAT Roberta
GUATTO Sandra
LIUT Renata
area tematico-ambientale:
ANTONIOLI Franco
DE COLLE Giuliano
CIVIDINI Tiziana
PIOVESANO Danusia
laboratori sperimentali:
MARZULLO Lucilla
BOLOGNESI Maddalena
BATTISTUTA Paola
VETERE ROSSI Aristide
12