Beatrina Incorporella - Accademia della Felicità

Beatrina Incorporella
“Non c’è tempo né età per smettere di sopravvivere e
cominciare a vivere”
Accademia della Felicità
Accademia della Felicità 2014
Testi di Beatrice Dorigo
Immagine di copertina di Alessandro Pelissetti - http://aleroundyou.wordpress.com
Che fine ha fatto il Principe Azzurro ?
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Indice
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1 - Intro
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2 - C’era una volta una Principessa...
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3 - La più bella (e brava) del reame, ovvero amare te stessa con o senza specchio
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4 - Il drago nella pancia: sconfiggere le aspettative
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5 - Non baciare troppi rospi: imparare a conoscere chi hai di fronte
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6 - Non fare la strega! Disimparare l’arte della manipolazione
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7 - E se va male?
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8 - E se va bene ?
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9 - E vissero per sempre…
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- Cinque principi da evitare
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10 - Conclusioni
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Copyright
Che fine ha fatto il Principe Azzurro ?
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Intro
Parto subito con una domanda facile facile: quante volte in questi anni ti sei chiesta
che fine ha fatto il principe azzurro?
Una cattiva notizia: l’azzurro non va più di moda.
Una buona notizia: ci sono molte più sfumature a cui ambire.
Bando a calzamaglie e cavalli bianchi: i nuovi principi indossano abiti contemporanei,
spesso guidano utilitarie, e non devi più stare a dormire in un castello in paziente attesa: mentre aspetti che ne compaia uno all’orizzonte puoi uscire con le amiche, leggere dei bei libri, andare al cinema, fare sport e imparare il tedesco.
E va da sé che tu, da principessa dormigliona e paziente, devi scrollarti di dosso il ruolo preconfezionato con cui siamo cresciute e riappropriarti della tua identità sentimentale.
Diciamo la verità: è più divertente. Un principe azzurro canonico ti costringe ad essere una stereotipatissima principessa rosa, con contorno di scoiattoli e sorellastre. Rischi davvero di trovarti ad indossare un ruolo che magari non ti appartiene fino in fondo, proprio come se dovessi metterti addosso una divisa anziché vestirti nel modo
in cui ti senti più a tuo agio, con i tuoi colori, i tuoi accessori, il tuo stile personale.
Certo, a volte è più difficile. Perché significa abbandonare l’ideale romantico con il
quale siamo cresciute, e fare i conti con la fatica di costruire e mantenere una relazione che non è più bidimensionale e disneyana, ma ricca di mille sfaccettature – non
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sempre positive - e a volte più simile ad un documentario sui mufloni che non ad un
musical con Julie Andrews. Ma molto spesso accontentarci di quello che passa il convento, o lasciare che sia qualcun altro a scegliere la vita sentimentale che vorremmo
vivere, ha ripercussioni pesanti e dolorose su noi stesse, sulla nostra autostima e sulla qualità della nostra vita, di coppia e non.
Usciamo quindi dalla scenografia di cartone delle favole classiche, e torniamo nel
mondo reale: questa volta, però, cercando di partire con il piede giusto, e attuando
piccoli cambiamenti in positivo, in modo da arrivare, un passo alla volta, alla destinazione che ci eravamo prefissate. Che è poi in fondo molto semplice: amare ed essere amate, nel modo più sano e felice possibile.
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COSA FACCIAMO
Siamo una società di formazione e
coaching: il nostro principale obiettivo
è aiutare le persone a trovare la loro felicità, in ambito personale e professionale.
Siamo convinti che quel grande mistero chiamato felicità esista davvero, bisogna solo individuare quella più adatta a ciascuno di noi, con il coaching vi
diamo gli strumenti per cercarla e per
costruirvi una vita su misura.
noi pensiamo che per essere felici bisogna riaprire il cassetto dei sogni e scoprire quali segreti custodisce.
Il nostro percorso (e il vostro) parte da
lì, da quel cassetto chiuso. E per farlo,
abbiamo scelto un approccio pratico e
low cost.
Lo facciamo attraverso incontri individuali, corsi, seminari e conferenze.
Ognuno può trovare la modalità che
preferisce e più adatta alle proprie esigenze (ci sono anche i corsi on line, per
chi è distante geograficamente).
Abbiamo creato una realtà che ha al
centro le persone e i loro desideri. Anche se ci hanno insegnato che diventare adulti significa smettere di sognare,
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