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Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
____________________
SOMMARIO
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ANNO XXX
Numero 13/07/2012
PORTI
-
Algeciras valuta potenziali sviluppi ...........................................................… Pag. 3
TRASPORTO MARITTIMO
-
Aumenta di 844.000 TEU la flotta dei primi 20 vettori marittimi ..................
“
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7
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8
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TRASPORTO FERROVIARIO
-
Lavori in corso per il nuovo hub di trasporto merci ferroviario
nei Paesi Bassi ....................................................................................
TRASPORTO INTERMODALE
-
Collegamento ferroviario per il nuovo London Gateway ..............................
INDUSTRIA
-
La Bromma elettrifica l’Asia ....... ..........................................................
LOGISTICA
-
Stop nel 2011 alla ripresa della logistica ..................………………….....
LEGISLAZIONE
-
La Commissione Europea avvia un’indagine sulle attività dei porti
in vista del pacchetto portuale III ..................................................................
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
2
PROGRESSO E TECNOLOGIA
-
Amburgo lavora alla fattibilità delle operazioni con navi LNG ....................... Pag. 13
STUDI E RICERCHE
-
La MAN pubblica un rapporto sulla lenta navigazione …………….....
IN CALENDARIO ……………………………………………. ......... .
“
14
“
16
13 LUGLIO 2012
Il contenuto del Notiziario C.I.S.Co. viene anche pubblicato sul quotidiano “inforMARE” raggiungibile su
Internet all’indirizzo http://www.informare.it
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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PORTI
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Algeciras valuta potenziali sviluppi
Il Total Terminal International Algeciras, che appartiene alla Hanjin, ha movimentato
650.000 TEU l’anno scorso e potrebbe raggiungere il milione di TEU nel 2012.
Tuttavia, nessuna decisione è stata ancora presa rispetto a come procedere con lo
sviluppo del terminal denominato Fase B.
Circa il 92% del traffico attuale è di trasbordo.
Il dirigente in capo Alonso Luque sottolinea come l’espansione del terminal rappresenti
perciò “un obbligo” per raggiungere la massa critica necessaria a rendere questa attività
una fonte di profitti.
“I margini nel trasbordo sono minimi.
Occorrono un sacco di volumi per
conseguire ritorni ragionevoli od
almeno per coprire i costi.
Dopodiché, è il traffico di import-export
che fa la differenza fra profitto e
perdita” afferma Luque.
Ma perché la Hanjin sembra riluttante
ad impegnarsi in altri investimenti?
La risposta, in parte, risiede nel fatto
che i costi per le linee di navigazione
ad Algeciras sono del 50% maggiori di
quelli al Tanger-Med.
“Noi, pertanto, dobbiamo fare uno sforzo maggiore per bilanciare questa differenza.
Dobbiamo attirare altre linee di navigazione ed il modo migliore per farlo consiste
nell’offrire buoni prezzi, assicurando nel contempo il servizio e la produttività.
Tuttavia, se non potessimo offrire i prezzi di cui le linee di navigazione sono alla ricerca, in
realtà, sarebbe inutile parlarne!” dichiara Luque.
L’autorità portuale ha già fatto un sacco di lavoro per far diminuire le tariffe, ma c’è ancora
un differenziale del 10-15% da colmare.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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Il TTIA perciò punta a tagliare i costi del lavoro.
Al momento attuale la forza-lavoro consiste di 1.200 portuali a tempo indeterminato, con
420 altri lavoratori occasionali che cercano di aggregarsi ai primi.
Peraltro, le squadre di lavoro, che consistono di 14-15 membri, sono più grandi di quelle di
Barcellona o Valencia, mentre Luque sostiene che al TTIAA ne occorrono solo 10.
“Non c’è nulla più di quello che per noi costituisca un costo aggiuntivo” afferma Luque.
A meno che non si riesca a conseguire questa riduzione, è dubbio che lo sviluppo della
Fase B possa indurre profitti.
“Per andare avanti, occorre sia la garanzia che le dimensioni delle squadre si riducano, sia
– almeno – uno standard di funzionamento stabile che sia accettabile per la nostra attività;
ciò potrà ottenersi solamente attraverso un accordo con i lavoratori” dichiara Luque,
aggiungendo che il fattore in più di Algeciras è finora consistito nel fatto di aver goduto
della pace sul luogo di lavoro.
Ciononostante, Luque tiene a sottolineare che è difficile dire quanta affidabilità potrà
presentare nelle trattative con le linee di navigazione potenziali nuovi clienti.
(da: portstrategy.com, 25.06.2012)
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TRASPORTO MARITTIMO
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Aumenta di 844.000 TEU la flotta dei primi 20 vettori marittimi
Secondo la Alphaliner, i primi 20 vettori marittimi del mondo hanno incrementato le proprie
flotte di portacontainer di 844.000 unità equivalenti a 20 piedi negli ultimi 12 mesi,
intensificando la concorrenza pur avendo accumulato grosse perdite.
A detta della ditta esperta del mercato containerizzato, le due maggiori linee di
navigazione, Maersk e Mediterranean Shipping Co., hanno rappresentato più della metà
della nuova capacità, aggiungendo rispettivamente alle proprie flotte 232.000 e 218.000
TEU da luglio del 2011.
La flotta mondiale ha raggiunto i 16,53 milioni di TEU lo scorso 1° luglio, 16,05 milioni dei
quali sono consistiti in navi completamente cellulari.
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La capacità complessiva è cresciuta del 6,5% ed i primi 20 vettori hanno spinto in alto la
propria capacità aggregata del 6,4%.
Le aggiunte di capacità sono oscillate dal 2 al 19 per cento, mentre la cilena CSAV e la
linea israeliana Zim sono stati i soli fra i primi 20 vettori a far registrare un calo nel corso
dell’anno.
Mitsui OSK, CSCL e COSCO hanno riportato i
maggiori incrementi percentuali con il 19,4, il 18,2 ed il
16% rispettivamente, a causa di una combinazione di
consegne di nuove navi e di recupero di capacità
noleggiata.
La capacità della Maersk è cresciuta del 9,8%, quella
della MSC è salita fino al 10,9%.
La francese CMA CGM, il terzo vettore in classifica a
livello mondiale, ha incrementato la capacità del 4,4%,
ovvero 56.200 TEU, nel corso dell’anno.
La CSAV, che ha perso 1,5 miliardi di dollari USA
dall’inizio del 2011, ha visto scivolare la propria flotta
sino a 269.000 TEU da 544.000 TEU e dal momento di punta per 588.000 TEU nel primo
trimestre del 2011.
La Zim, che ha perso 559 milioni di dollari USA nel corso del periodo in questione, ha
ridotto la propria flotta di appena 10.700 TEU, ma non dispone di nessun piano di crescita
a breve termine dal momento che – come nota Alphaliner – essa si concentra sul
risanamento delle proprie finanze.
La Maersk ha gestito operazioni con una flotta di 2,61 milioni di TEU, con una quota di
mercato del 15,8% al 3 luglio scorso, seguita dalla MSC con 2,22 milioni di TEU (13,4%) e
dalla CMA CGM con 1,34 milioni di TEU (8,1%).
(da: joc.com, 03.07.2012)
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TRASPORTO FERROVIARIO
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Lavori in corso per il nuovo hub di trasporto merci ferroviario nei Paesi Bassi
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I lavori sono appena iniziati per la costruzione di un terminal da 15,5 milioni di euro
dedicato al trasporto merci ferroviario a Geleen, nel sud dei Paesi Bassi, in cui il porto
belga di Anversa è un azionista.
Anversa fa parte di un consorzio che comprende altresì l’operatore belga Ewals
Intermodal ed il trasportatore locale olandese Meulenberg.
Il sostegno al terminal da parte della APA (Autorità Portuale di Anversa) riflette l’obiettivo
chiave di ampliare i collegamenti con l’hinterland naturale del porto e di attirare carichi da
un’area più estesa.
“La partecipazione a questo nuovo terminal di Geleen si attaglia perfettamente a questa
sfida” afferma Eddy Bruyninckx, c.e.o. della APA.
“Più specificamente, il terminal ferroviario servirà ad incrementare la quota della ferrovia
nel contesto della suddivisione modale complessiva del trasporto fra i Paesi Bassi
meridionali ed Anversa.
Esso ci metterà altresì in grado di attirare altri carichi dai Paesi Bassi meridionali ad
Anversa” ha aggiunto.
Circa il 10% dei traffici
containerizzati di Anversa
attualmente lasciano il porto
per ferrovia e la APA intende
incrementare
tale
percentuale sino al 15%
entro il 2020.
L’infrastruttura per le merci
trasportate su rotaia, che
secondo
i
programmi
dovrebbe entrare in servizio
ad aprile del 2013, sarà situata nel complesso industriale di Chemelot, che è sede di un
raggruppamento di industrie chimiche, fra cui la SABIC Polymers Europe, un’unità del
gruppo petrolchimico saudita SABIC.
“Unitamente ad un certo numero di altri caricatori con sede a Geleen, abbiamo lanciato
l’idea di un terminal ferroviario diversi anni fa nell’ambito di una politica concertata per
trasferire un numero sempre maggiore di nostri carichi dai camion ai treni” dichiara Raf
Bemelmans, direttore della filiera distributiva della SABIC Polymers Europe.
“Siamo pronti a generare i volumi di base del terminal ferroviario non appena esso entrerà
in servizio” afferma Bemelmans.
Il terminal manipolerà prodotti chimici non pericolosi, ma non esclusivamente quelli, dal
momento che i suoi servizi sono a disposizione di qualsiasi caricatore situato in prossimità
di Geleen ed operante in qualsivoglia settore.
“L’aumento degli intasamenti attorno ai principali porti dell’Europa occidentale significa che
devono essere sviluppate soluzioni di trasporto intermodale per l’esportazione e la
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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spedizione di merci e questo è il significato del progetto del terminal ferroviario di Geleen”
aggiunge Bemelmans.
La SABIC Polymers tiene d’occhio le trarre ferroviarie che collegano Geleen con la
Germania meridionale e l’Italia.
(da: lloydsloadinglist.com, 29.06.2012)
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TRASPORTO INTERMODALE
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Collegamento ferroviario per il nuovo London Gateway
La DB Schenker Rail assicurerà i servizi ferroviari intermodali da e per il nuovo porto ad
acque profonde DP World London Gateway, nonché il più grande parco logistico d’Europa,
in procinto di essere inaugurato alla fine del 2013.
Il nuovo hub è destinato a diventare il terminal di trasporto merci ferroviario più attivo di
tutto il Regno Unito.
La DB Schenker gestirà le operazioni di almeno quattro servizi di trasporto merci
ferroviario
al
giorno
diretti alla volta di
terminal
interni,
utilizzando
treni
di
lunghezza superiore a
700 metri, fra i più lunghi
di quelli che circolano nel
paese.
Ciò che è davvero
interessante è il fatto che
la DB Schenker Rail
porterà avanti anche lo
sviluppo dei servizi di
trasporto
merci
ferroviario dal London
Gateway al continente europeo mediante il Tunnel della Manica, che sarebbero
potenzialmente in grado di migliorare le movimentazioni delle merci per l’intero Regno
Unito.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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Il collegamento ferroviario rimuoverà oltre 4.000 movimentazioni camionistiche alla
settimana dalle strade nazionali, rendendo più sostenibile il futuro della logistica nel Regno
Unito.
Carsten Hinne, amministratore delegato della logistica alla DB Schenker Rail UK, ha
dichiarato: “ Il London Gateway è il progetto logistico maggiormente significativo nel
settore intermodale e sarà la sede del più grande terminal di trasporto merci ferroviario nel
Regno Unito.
I servizi che lanceremo al London Gateway saranno i primi di molti treni merci di cui
gestiremo le operazioni dal porto, realizzando una solida rete di trasporto merci in tutto il
Regno Unito ed il continente europeo per i clienti”.
Il gruppo DB Schenker nel suo complesso sta portando avanti una gamma di opzioni di
navigazione di linea per i suoi clienti internazionali mediante il London Gateway ed intende
cominciare a movimentare i container attraverso il porto non appena esso aprirà.
(da: porstrategy.com, 03.07.2012)
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INDUSTRIA
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La Bromma elettrifica l’Asia
La Bromma, ditta specializzata leader nel settore degli spreader per gru, ha conseguito
nuovi ed importanti contratti per la fornitura di spreader completamente elettrici Greenline
a terminal situati in Sri Lanka, Malaysia e Cina.
Il maggiore di questi ordini è un contratto relativo a 56 spreader per gru al Colombo
International Container Terminal nello Sri Lanka, 44 dei quali saranno spreader per gru
completamente elettrici YSX40E della Bromma.
Il Colombo International Container Terminal è un nuovo progetto di sviluppo terminalistico
ad acque profonde su terreno edificabile nello Sri Lanka.
Vikram Raman, vice presidente e direttore commerciale della Bromma, ha dichiarato: “Si
tratta di un progetto di sviluppo portuale assai importante nell’Asia del sud e la Bromma è
felice di essere stata prescelta per supportare il terminal con un equipaggiamento che sarà
decisivo per il suo futuro successo operativo”.
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Oltre all’ordine inerente a Colombo, la Bromma ha ottenuto altresì un nuovo contratto
relativo ai Greenline per la fornitura di 17 spreader per gru da piazzale YSX45E destinati
al Northport in Malaysia ed un nuovo contratto per 16
spreader Greenline YSX40E destinati a Nansha in
Cina.
Queste notizie fanno seguito alla consegna del
duemillesimo spreader completamente elettrico della
Bromma al porto di Ningbo Daxie in Cina.
La Bromma afferma che il boom degli spreader elettrici da piazzale è collegato
all’incremento dell’automazione ed all’esigenza di massima efficienza.
La società ha una visione verde per il futuro: i suoi spreader devono disporre di
un’impronta di carbonio minima possibile, ma anche di una tecnologia spreader che
preveda l’integrazione di spreader elettrici presso terminal automatizzati con software per
il rilevamento, la scansione e la rilevazione di produttività verde nel carico dei contenitori al
fine di migliorare le operazioni.
È previsto che tutti e 33 gli spreader per il Northport e Nansha possano essere consegnati
entro la fine del 2012.
(da: portstrategy.com, 04.07.2012)
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LOGISTICA
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Stop nel 2011 alla ripresa della logistica
Secondo un nuovo rapporto presentato a Londra il 27 giugno ai responsabili del settore, le
entrate delle 20 principali società a livello mondiale di trasporto e logistica quotate in borsa
si sono stabilizzate nel 2011.
Secondo il “2012 Transport & Logistics Financial Ratio Report”, i margini operativi delle
società più importanti – meno del 5% in media per gli ultimi cinque anni – sono aumentati
rispetto agli ultimi due anni ma restano sotto al livello del 2007 per 12 delle 20 imprese
valutate.
Malgrado ciò, metà delle società esaminatesono riuscite a conseguire notevoli
miglioramenti nei propri ritorni rispetto ai beni, il che rappresenta un’indicazione di
miglioramento della gestione dei beni, ma alcune di loro sono talmente indebitate che i
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ritorni riescono a stento a coprire gli ingenti mutui accesi al fine di effettuare le acquisizioni
antecedenti alla crisi.
Nel contempo, le divisioni di spedizione merci – il più volubile dei quattro segmenti di
attività presi in considerazione – hanno conservato margini superiori al 4,4% per tutta la
durata della crisi malgrado un drastico calo delle entrate nel 2009.
La media del settore si è adesso spostata al di
sopra del 5%.
L’autore del rapporto, l’esperto David Bagshaw
della Transport Intelligence, ha dichiarato: “I
margini di profitto nell’ambito del settore delle
spedizioni di merci sono per lo più sostenuti sin
dal 2007, senza significativi alti e bassi.
Malgrado un leggero declino delle entrate nel
2011, i margini operativi si sono mantenuti
stabili, in apparenza resistenti all’incertezza
economica: una peculiarità, questa, notata
anche nel corso della crisi economica del 2008-2009.
Gli spedizionieri di merci non dispongono di molto equipaggiamento e ce la fanno a
mettere assieme margini con un incremento dell’8% di margine da un anno all’altro.
Ci si aspetterebbe che la logistica contrattuale realizzasse margini ancora maggiori che
ripaghino i beni; invece, non succede.
Più generalmente, un sacco di società hanno un mucchio di prestiti stipulati prima della
crisi per finanziare le acquisizioni.
Se si prende ad esempio la CEVA, ebbene essa sta conseguendo margini relativamente
bassi, il che va bene quando i tassi di interesse sono bassi ma che a stento coprirebbero i
costi del prestito quando i tassi stessi dovessero aumentare.
Si spera che per allora i margini siano migliorati.
Se si guardano le cifre, alcune di queste società non stanno meglio di quanto non lo
stessero prima della recessione”.
In termini di entrate da attività da spedizioni di merci, la Deutsche Post DHL chiaramente
capeggia il settore con 14,3 miliardi di euro, seguita (nell’ordine) da Kuehne + Nagel,
Schenkers, CH Robinson, Expeditors, UPS, Panalpina, Agility, CEVA, UTi, DSV, Damco,
Toll e Logwin.
Parlando in occasione della presentazione del rapporto il 27 giugno scorso, il c.e.o. della
Transport Intelligence, John Manners-Bell, ha commentato: “I margini medi registrati dai
principali operatori nel settore sono molto bassi; i margini delle società relativi alla logistica
contrattuale sono in breve tempo caduti al di sotto del 2% nella recessione.
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Ci si dovrebbe tuttavia chiedere se i margini medi del 4% che adesso vengono conseguiti
siano sufficienti a sostenere un settore che è così importante per filiere della distribuzione
competitive”.
(da: lloydsloadinglist.com, 28.06.2012)
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LEGISLAZIONE
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La Commissione Europea avvia un’indagine sulle attività dei porti in vista del
pacchetto portuale III
La ETF (Federazione Europea dei Lavoratori del Trasporto) ha accolto favorevolmente
quanto si dice circa “il nuovo atteggiamento” della Commissione Europea in ordine alla
realizzazione di una politica portuale pan-europea.
Olivia Spera, segretario politico dei portuali alla ETF, ha affermato che la decisione della
Commissione Europea di consultare i soggetti
interessati, compresi i lavoratori portuali,
nell’ambito di un’indagine sulle attività del
settore avviata alla fine di giugno sulla qualità,
l’efficienza e la trasparenza delle attività
portuali
–
si
veda
il
sito
http://iaportenhancement.questionpro.com
–
riflette un “nuovo atteggiamento” in vista della
prevista realizzazione del pacchetto portuale
III.
“In precedenza eravamo considerati dalla
Commissione Europea come dei colli di
bottiglia, mentre ora siamo soggetti portatori di
interessi” afferma la signora Spera.
“Adesso consultano i lavoratori portuali, ma resta da vedere se le nostre opinioni saranno
prese in considerazione” aggiunge.
I lavoratori portuali si sono opposti con veemenza a due precedenti tentativi di introdurre
un pacchetto sui porti dell’Unione Europea che comprendesse l’auto-movimentazione per
determinati traffici e l’iniziativa di porre fine ai monopoli del lavoro nei porti.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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La signora Spera tuttavia riecheggia, in parte, l’opinione della ESPO (Organizzazione
Europea dei Porti Marittimi) circa l’indagine sulle attività.
“Noi accogliamo con favore l’iniziativa della Commissione di consultare i soggetti
interessati” ha detto Patrick Verhoeven, segretario generale della ESPO.
“I precedenti tentativi di regolamentare i porti europei sono stati criticati perché non si
basavano su un’analisi strutturale del settore” afferma Verhoeven.
L’indagine sulle attività si rivolge alle autorità portuali, ai fornitori di servizi portuali, alle
compagnie di navigazione, ai proprietari dei carichi ed ai lavoratori portuali.
Essa si occupa dei porti sia marittimi che interni e rappresenta un elemento-chiave per lo
sviluppo di un possibile nuovo e terzo “pacchetto sui porti” atteso per il 2013.
A ottobre, seguirà una seconda indagine nell’ambito della quale saranno presentate le
possibili opzioni politiche.
Queste ultime potrebbero spaziare dai provvedimenti per l’assistenza ed il supporto alle
procedure di violazione ed alla normativa vera e propria.
Fra gli argomenti chiave attesi vi sono le concessioni, i finanziamenti e la trasparenza, i
monopoli di servizio pubblici e le modalità lavorative.
Lo sviluppo di una politica comune europea sui porti fino adesso non è riuscita a
concretizzarsi.
La Commissione Europea
ha tentato due volte di
produrre una normativa
sull’accesso al mercato dei
servizi portuali, nel 2001 e
nel 2004.
Entrambi i tentativi sono
stati
contrassegnati
da
sostenute
proteste
dei
sindacati e non sono riusciti
a conseguire il supporto di
una
maggioranza
al
Parlamento Europeo.
La ETF, sebbene abbia appoggiato la consultazione dei soggetti interessati da parte della
Commissione Europea, ha peraltro avvertito che si opporrebbe a qualsiasi provvedimento
finalizzato a peggiorare le attuali condizioni lavorative presso i porti.
L’ESPO, d’altro canto, ha dichiarato che una comunicazione della Commissione Europea
sulla politica portuale rilasciata nel 2007 resta una “buona base” per il futuro lavoro.
“Nel nostro recente manifesto sulla gestione e sulla politica portuale, abbiamo sottolineato
la necessità di istituire linee di assistenza chiare e proporzionate” afferma Verhoeven.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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“Allo stesso tempo, crediamo che la Commissione dovrebbe attentamente monitorare
l’implementazione di queste linee di assistenza ed agire laddove si verificassero manifeste
violazioni delle regole del Trattato” ha dichiarato.
L’indagine sulle attività è stata condotta dalla PriceWaterhouseCoopers e dalla NEA e
durerà sino al 24 agosto.
I risultati saranno discussi in occasione di una conferenza - cui prenderanno parte tutti i
soggetti interessati - che la Commissione Europea intende organizzare il 25 e 26
settembre di quest’anno.
(da: portfinanceinternational.com, 03.07.2012)
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PROGRESSO E TECNOLOGIA
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Amburgo lavora alla fattibilità delle operazioni con navi LNG
Il porto di Amburgo ha accolto con soddisfazione la propria prima nave LNG (a
propulsione con gas naturale liquido), la KV Barentshaw della Guardia Costiera
norvegese, in concomitanza con lo svolgimento della conferenza “LNG – L’esperienza
norvegese”, organizzata dalla Camera di Commercio Tedesco-Norvegese, dalla
Innovation Norway e della società di classificazione DNV Germany.
La suddetta visita conferma
l’impegno del porto ad andare
avanti in futuro con le infrastrutture
per navi LNG.
La HPA (Autorità Portuale di
Amburgo) ed il Linde Group
vorrebbero promuovere l’uso delle
LNG ed al momento stanno
elaborando uno studio di fattibilità
sull’uso commerciale delle LNG ad
Amburgo.
I ritrovati di questa ricerca
potrebbero essere utilizzati per
avviare concretamente progetti
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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infrastrutturali quali una infrastruttura di bunkeraggio per navi LNG.
“Il porto di Amburgo dovrebbe essere un leader per la sensibilità ambientale e l’efficienza.
In futuro, i sistemi propulsivi che utilizzano gas naturale liquido dovrebbero svolgere un
ruolo in questo ambito.
Mediante la collaborazione a livello mondiale adesso dobbiamo creare gli standard e le
fondamenta per le infrastrutture essenziali.
Il Porto di Amburgo svolge un ruolo estremamente importante quale porto feeder per il
Baltico e di conseguenza stiamo lavorando alle attività preliminari essenziali per le
infrastrutture LNG di cui c’è bisogno ad Amburgo.
Stiamo anche analizzando le opportunità di realizzazione di nuovi equipaggiamenti per la
nostra flotta dotata di tecnologia LNG” afferma Jens Meier, amministratore delegato della
HPA.
A questo fine e per aumentare la propria conoscenza riguardo alla costruzione ed alla
effettuazione di operazioni con la tecnologia LNG, il Porto di Amburgo sta lavorando in
stretta collaborazione con esperti norvegesi.
La Norvegia dispone di traghetti alimentati a gas da dieci anni e possiede le infrastrutture
necessarie a rifornire le navi che utilizzano gas naturale liquido.
Quattordici terminal norvegesi sono stati progettati con depositi di LNG come carburante
marittimo e quattro di loro sono già in uso quali stazioni di bunkeraggio.
(da: greenport.com, 26.06.2012)
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STUDI E RICERCHE
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La MAN pubblica un rapporto sulla lenta navigazione
La MAN Diesel & Turbo ha intrapreso un’indagine fra i propri clienti nei settori dei
contenitori, delle rinfuse e delle petroliere al fine di accertarne l’atteggiamento nei confronti
della lenta navigazione, in particolare riguardo al risparmio di carburante ed alle emissioni.
L’indagine basata sul web è stata strutturata su domande a scelta multipla.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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Su circa 200 interpellati, 149 hanno risposto di aver messo in pratica la lenta navigazione.
Trentotto di loro hanno apportato modifiche ai macchinari di propulsione al fine di meglio
adattarsi ad un regime di lenta navigazione.
Secondo la MAN, i risultati dell’indagine hanno indicato una chiara distinzione fra coloro
che hanno intrapreso un aggiornamento, quale il declassamento dei motori, la chiusura
delle valvole del carburante, l’eliminazione del turbocompressore o il miglioramento del
propellente, e coloro che non l’hanno fatto.
Entrambi i gruppi, tuttavia, si sono dichiarati d’accordo sul fatto che la ragione principale
della lenta navigazione è stata quella del risparmio di carburante.
Tuttavia, la MAN sottolinea come il risparmio di carburante comporti direttamente un
enorme impatto sulle emissioni, rendendo la lenta navigazione un importante fattore di
contributo alla conformità alla normativa ambientale.
La ricerca ha dimostrato che la metà di coloro che hanno risposto di aver considerato il
risparmio di carburante quale ragione principale per l’adozione della lenta navigazione, ha
citato anche le emissioni.
“Le flotte stanno facendo molto al fine di limitare
le emissioni, ma l’ipotesi più probabile in questo
caso è che le minori emissioni siano la
conseguenza naturale della lenta navigazione”
afferma il rapporto.
Secondo il rapporto, circa quattro su cinque di
coloro che hanno effettuato aggiornamenti ai
motori ritengono che essi abbiano dato un
contributo considerevole alla conformità alla normativa ambientale.
Coloro che hanno apportato modifiche ai motori hanno riferito che i guadagni in ordine
all’economia sul carburante sono stati anche maggiori in modo significativo di quanto non
si prevedesse.
È interessante notare come, da un punto di vista commerciale, la maggior parte delle
compagnie di navigazione abbia dichiarato che i loro clienti hanno reagito positivamente
alla lenta navigazione e che in molti casi essa ha avuto poco effetto sulle tariffe.
Il rapporto completo è disponibile presso la divisione PrimeServ della MAN Diesel &
Turbo.
(da: greenport.com, 20.06.2012)
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012
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IN CALENDARIO
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10th Intermodal Africa 2012
ICC Durban, South Africa
Thursday 06 and Friday 07 September 2012
1st Black Sea Ports and Shipping 2012
Bristol Hotel, Odessa, Ukraine
Thursday 18 and Friday 19 October 2012
8th Trans Middle East 2012
Gulf International Convention And Exhibition Centre, Kingdom of Bahrain
Tuesday 20 and Wednesday 21 November 2012
7th Indian Ocean Ports and Logistics 2013
Beira, Mozambique
Wednesday 27 and Thursday 28 February 2013
1st Med Ports 2013
Alexandria, Egypt
Wednesday 24 and Thursday 25 April 2013
9th Trans Middle East 2013
Beirut, Lebanon
Wednesday 23 and Thursday 24 October 2013
Intermodal Africa South 2013
Durban, South Africa
Wednesday 27 and Thursday 28 November 2013
La Segreteria del C.I.S.Co. è in grado di
comunicare
notizie
dettagliate
sui
programmi di tutte le manifestazioni nonché
sulle modalità di partecipazione.
Notiziario C.I.S.Co. 13 Luglio 2012