Allegato II – La spiritualità del Cooperatore come esperienza vissuta

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Allegato II – La spiritualità del Cooperatore come esperienza vissuta
ALLEGATO II
La spiritualità del Cooperatore
come esperienza vissuta dello spirito salesiano
(Da una presentazione di Don Antonio Martinelli)
Per esporre il modo concreto di vivere questa spiritualità ci soffermiamo sul Capitolo IV del
RVA che presenta lo spirito salesiano.
Per il RVA, come d’altronde per tutti quelli che si richiamano al carisma salesiano, la
spiritualità si collega con lo spirito salesiano che è una eredità preziosa, un dono di Dio che il
Cooperatore accoglie e fa fruttificare (art.26).
Lo spirito salesiano in quanto esperienza vissuta diviene spiritualità salesiana che ha la sua
sorgente nel Cuore stesso di Cristo (art.26).
E’ una esperienza di fede impegnata (art.27). Essa ha la sua radice in Dio che è Padre e
Amore (art.27) ed è vissuta nell’unità non nella dispersione poiché il centro e la sintesi dello
spirito salesiano è la carità pastorale (art.28).
E’ la spiritualità di un uomo di Chiesa che si sente parte viva della Chiesa (art.27)) e perciò
coopera con Dio nella realizzazione del suo disegno di salvezza;
E’ la spiritualità di un uomo con tre punti di riferimenti: Dio, Maria, la Chiesa (art. 27).
E’ la spiritualità di un credente nel mondo (art.29) con due preoccupazioni:
la solidarietà perché si sente intimamente solidale con il mondo in cui vive e nel quale è
chiamato ad essere luce e lievito (art.29);
la partecipazione poiché condivide i valori della propria cultura con ottimismo, coraggio e
costanza (art.29).
E’ la spiritualità di un apostolo salesiano che si poggia su tre colonne: fare, amare, pregare.
FARE: ciò vuol dire per il Cooperatore unità, coerenza, efficacia (art.30) sull’esempio di Don
Bosco, che era un uomo pratico e intraprendente, infaticabile e creativo, convinto del valore
dell’azione. Perciò il Cooperatore
ha il senso del concreto;
dà risposte alle urgenze;
affronta con serenità le fatiche e le difficoltà della vita (art.30).
AMARE: ciò vuol dire per il Cooperatore vivere l’amorevolezza (art.31) che diviene una
cosa concreta quando egli:
è aperto, cordiale
crea rapporti di fiducia e di amicizia
accoglie con bontà
crea clima di famiglia e operatore di pace.
Tutto questo presuppone in lui amore verso se stesso, gli altri, l’ambiente, le situazioni in cui
si trova.
PREGARE: cioè il Cooperatore ha una preghiera attiva, vive la liturgia della vita (art.33).
Questo implica che la sua preghiera sia
semplice e fiduciosa
gioiosa e creativa
di ardore apostolico
aderente alla vita e si prolunga in essa;
e che trasformi la sua vita in liturgia di lode cioè il lavoro il sollievo, la gioia, le
sofferenze, che tutto diventi un inno di lode.
GLI STRUMENTI PER ALIMENTARE LA SUA SPIRITUALITA’ (ART. 33, 34)
quotidiani: dialogo con il Signore
lettura della Parola
imparare a vedere e giudicare tutto secondo Dio;
frequenti: sacramenti
Eucarestia: fonte di carità pastorale
Riconciliazione: incontro con la misericordia di Dio.
Entrare nella dinamica di conversione, di crescita nell’amore
mensili: ritiro mensile: che è un momento:
di sosta e raccoglimento
di crescita della vita spirituale
di valutazione dell’efficacia nell’apostolato
annuali: ritiro spirituale: che è momento.
di conversione, di ripresa, di confrontare vita e Vangelo,
di rinnovare la testimonianza, di servizio più generoso
Il significato delle devozioni: devozione filiale a Maria che è Madre e Guida, sempre presente
e invocata con frequenza.
Questionario
1. In che senso è importante per il Delegato avere un’idea giusta della spiritualità laicale per
accompagnare il Cooperatore?
2. Perché è necessario conoscere bene per il Cooperatore il Cap. IV del RVA (“Lo spirito
salesiano”) in relazione con il tema della spiritualità?
3. Nei nostri Centri abbiamo esperienza di Cooperatori che un giorno o l’altro non si fanno
più vedere. Che cosa ha questo a che vedere con la spiritualità?
4. La centralità dell’amore apostolico è il titolo dell’art. 28 del RVA. Che cosa implica
questa espressione in relazione con il tema della spiritualità?