SCHEDE FAMILIARI

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SCHEDE FAMILIARI
SCHEDE FAMILIARI
L
56.
I Lambardi
Perugia-Gubbio
- Con questa denominazione troviamo indicati gruppi parentali e/o consortili, di condizione forse
non necessariamente signorile ma certamente di grado sociale superiore rispetto alle masse dei
laboratores delle campagne, per tradizione e stile di vita.
La rarità e l'episodicità con cui le fonti ci danno notizia di questo particolare tipo di nuclei
magnatizi è segno sicuro della loro marginalità rispetto alle forme con cui si andò prevalentemente
strutturando al suo interno la signoria rurale in area perugina ed eugubina.
AGELLO
56.1 - 1219. In un lodo arbitrale tra S. Maria di Valdiponte e Glutto di Munaldo, riguardante beni
nell'area di Monte Bitorno e Staffola, si eccettuano i beni che Abuiamonte e Aliotto, lambardi de
Agello, ebbero in enfiteusi dal monastero (VALDIPONTE 340).
56.2 - 1256. Tra i confinanti di un terreno nelle pertinenze di Agello in Corgnano, Rainuccio di
Abuiamonte (CENSI 2, c. 7v).
56.3 - 1268. Tra i confinanti di un terreno nelle pertinenze di Agello in Gegnano, Rainuccio di
Abuiamonte (CENSI 2, c. 28r).
CASALECOLE (Gubbio)
56.4 - 1202. Andrea di Pietro di Pagano refuta al priore di S. Mariano di Gubbio tutti i suoi diritti de
iure vel de usu in ipsa silva quam acquisita fuit a lambardis de Casalecole (ARMANNI, 1 VI 7).
CASTIGLIONE DI ATTO FILIORUM IOHANNIS
56.5 - 1190. Tra i confinanti di un terreno a Castiglion Fidatto, i lambardi cum consortibus suis (DE
DONATO II, n. 156).
56.6 - 1205. Tra i confinanti di un terreno in voc Cerclaioli, res lambardi (VALDIPONTE 211).
1
56.7 - 1207. In un contratto di enfiteusi vengono tra l'altro confermati i terreni de podere de
lambardi...in loco de Cornacleri, nei territori di Castiglion Fidatto e Montelabbate (VALDIPONTE
247).
56.8 - 1215. Di un casalino ed un orto a Colcello, dati in enfiteusi, si dice sicut fuit lambardi
(VALDIPONTE 299).
56.9 - 1236. Tra i confinanti di un terreno in Temptoraio, i lanbardi de Castilione (VALDIPONTE
483).
56.10 - 1239. Tra i confinanti di vari terreni a Castiglion Fidatto, i lambardi (VALDIPONTE 536).
56.11 - 1241. Tra i confinanti di vari terreni a Montelabbate, i lambardi de Castilione
(VALDIPONTE 573).
56.12 - 1256. Tra i confinanti di alcuni terreni a Castiglion Fidatto [?], i lambardi de Castilione
(VALDIPONTE 705, 707 e 712).
56.13 - 1258. Nel più antico elenco delle ville e dei castelli del contado perugino compare [castrum
o villa?] de Lambardis de Castilione Atti filiorum Iohannis (GROHMANN, p. 591).
56.14 - 1258. Tra i sindaci del contado che si presentano al podestà per dichiararsi tali, vi è Felutius
di Benvignate, della parr. di S. Lucia, sindicus et ballitor de Lanbardis de Castilione Acti filiorum
Iohannis (PODESTÀ 1258 [3], c. 388r).
56.15 - 1260. Nell'elenco dei castelli, delle ville e delle chiese, relativo all'impositio bladi, sono
menzionati i lanbardi de Castilione, distintamente da castrum Castilionis Ati filiorum Iohannis
(GROHMANN, p. 608).
56.16 - Sec. XIII. I lambardi de Castilione compaiono tra i confinanti di un terreno di cui non sono
indicate le pertinenze (VALDIPONTE 1138).
56.17 - Sec. XIII. Tra i confinanti di un tereno in curia Castilionis, i lambardi (VALDIPONTE
1141).
COCETOLA (Coceto, Perugia)
56.18 - [1218]. Nella raccolta di testimonianze per dirimere una lite tra il monastero di S. Maria di
Valdiponte e Guido Zaconis, un testimone, a proposito degli homines di Colognola, presso Rance,
che il monastero rivendicava a sè, dichiara che, riguardo ad essi, non vi era stata mai alcuna disputa
sul possesso da parte del monastero, se si eccettua la questio avuta con i lambardi de Cocetola, ai
quali era stato dato torto nel placitum* (VALDIPONTE 1121. TIBERINI 1993, p. 67).
*Si fa probabilmente riferimento ad una sentenza del vescovo di Perugia a favore del monastero,
emessa intorno al 1197 (vedi Scarinci di Coceto, 97.5).
RANCE (Perugia)
56.19 - 1199. Tra i confinanti di un terreno a Rance, Orlando de Iohanne lambardo* (DE DONATO
II, p. 139).
Vedi Montanari, 64.4.
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57.
Lamberti
Perugia
Lamberto
q.1104?
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Ugo
1104?
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Tebaldo
1104?
57.1 - 1104[?]. Ugo filius q.Lamberti e sua madre Keiza donano al monastero di S. Bartolomeo di
Camporeggiano ciò che posseggono nel comitato perugino in loco qui dicitur l’Elciole…et
predictum castellum, con tutti gli annessi. Tra i testimoni, Tebaldo de Keiza* (CENCI, n. 435).
*Fratello di Ugo?
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Latini
Perugia
(Iacobus)
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Latino
<1201-q.1259
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Rainuccio
Mafeo
Benveniate
<1248-1269>
<1260-1286>
<1243-1283>
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Tinolo
<1286-1296>
Un Benvenuto Latini, iudex, notaio e patrocinatore, è documentato dal 1263 e risulta defunto nel
1295, quando lascia tre figli minorenni sotto la tutela del suocero (SBANDITI 2, cc. 172v, 173r,
174r, 203v, 216v, 259v, 265v, 294v. S. GIULIANA, p. 175. MASSARI 3, cc. 62v, 79v.
CAPITANO 1279-80 [5 b], reg. 5, c. 11r. CAPITANO 1279-80 [5 b], reg. 6, c. 27v. MASSARI 5,
c. 1r. PODESTA’ 1281-1282 [13], c. 72v. PODESTA’ 1281-1282 [13], c. 149r. CAPITANO 1283 I
[7 a], reg. 3, c. 13r. CAPITANO 1283 II [7 b] reg. 4, cc. 95v, 256v, 264v. CAPITANO 1283-84 I
[8], reg. 2, cc. 38v, 39r. CAPITANO 1284 II [9], reg. 1, c. 6v. LIBRA 1285, p. 227. CAPITANO
1289 [14], reg. 1, c. 33v. MASSARI 26, c. 48r. MASSARI 27, c. 41r. MASSARI 32, c. 3r.
PODESTA’ 1293-94 [22], reg. 2, c. 23r. CAPITANO 1295-96 [20], reg. 2, cc. 1v-3v. PODESTA’
1296-97 [26], c. 46r). E’ molto improbabile lo si possa identificare con Benveniate d. Latini, mentre
potrebbe invece essere un altro figlio di d. Latino iudex, come anche quel Fomagio d. Latini che, nel
1260, compare tra i testimoni di un locazione enfiteutica della canonica di S. Lorenzo di Perugia
(CENSI 2, c. 53v). Tuttavia le fonti non evidenziano alcun rapporto tra costoro e gli altri tre
personaggi, che si fregiano del patronimico “d. Latini” e che invece hanno indubitabilmente
rapporti di consanguineità.
58.1 - 1201. Latinus iudex è tra i testimoni di un lodo arbitrale pronunciato dai consoli e dal
camerario perugini per comporre una discordia tra i comuni di Spoleto e Foligno (CDP, p. 60).
58.2 - 1202. D. Latino è assessor dei baili delle comunanze; a lui essi chiedono consiglio per
pronunciare una sentenza riguardo alla pretesa usurpazione di comunanze (CDP, p. 53).
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58.3 - 1202. Latino Iacobi è tra i testimoni della sommisione dei marchiones al comune di Perugia
(CDP, p. 69).
58.4 - 1203. D. Latino è tra i testimoni ad una sentenza pronunciata dai consoli (CDP, p. 81).
58.5 - 1203. Latino è tra i consoli perugini (CDP, p. 82).
58.6 - 1208. Latino iudex è tra i testimoni perugini del patto di alleanza tra i comuni di Perugia e di
Todi (CDP, p. 95).
58.7 - 1212. D. Latino è, tra i consoli, l'unico ad avere il titolo di dominus (CDP, p. 121).
58.8 - 1214. D. Latino è tra i consiglieri che approvano la donazione di un terreno sul Monte Tezio
per costruirvi un ospizio; anche in questo caso, nel gruppo di nomi in cui è inserito, è l'unico a
ricevere il titolo di dominus (CDP, p. 131).
58.9 - 1216. D. Latino iudex è tra i testimoni alla sommissione di Montone (CDP, p. 147).
58.10 - 1225. D. Latino iudex è tra i testimoni di un contratto di livello stipulato dall'abbazia di S.
Maria di Valdiponte e riguardante un terreno sito nelle pertinenze di Monte Nero Bernionum
(VALDIPONTE 385).
58.11 - 1230. D. Latino iudex è tra i 178 consiglieri che costituiscono un procuratore per stipulare
patti con Città di Castello; solo a lui ed a un altro personaggio, Ciacius, viene attribuito il titolo di
dominus (CDP, p. 246).
58.12 - 1234. Il notaio Carlevare autentica la copia di un atto relativo a S. Maria di Valdiponte
auctoritate domini Latini iudicis ordinarii (DE DONATO II p. 156).
58.13 - 1235. Il notaio Carlevare autentica la copia di un atto relativo a S. Maria di Valdiponte
auctoritate domini Latini iudicis ordinarii (DE DONATO II p. 162).
58.14 - 1236. Il notaio Carlevare autentica la copia di due atti relativi a S. Maria di Valdiponte
auctoritate domini Latini iudicis ordinarii qui in hoc in strumento suam auctoritatem interposuit
(DE DONATO II pp. 155 e 156).
58.15 - 1241. Tra le confinazioni di un casamentum sito in Perugia, P. S. Angelo in Viridario, già
concesso ad libellum dall'abbazia di S. Maria di Valdiponte ad Altomanno e Rengratiato Iohannis
Grassi, risulta una domus di proprietà del detto Altomanno da lui acquistata a domino Latino iudice
(VALDIPONTE 570).
58.16 - 1243. Benveniate d. Latini è tra i testimoni ad un contratto di compravendita effettuata
dall'abbate di S. Maria di Valdiponte e riguardante diritti su di un terreno sito nelle pertinenze di S.
Paterniano (VALDIPONTE 604).
58.17 - 1248. Rainuccio d. Latini è tra i testimoni del patto tra esponenti della famiglia dei signori
di Poggio Manente (CDP, p. 695).
58.18 - 1255. Tra i confinanti di un terreno in plano Caine, i figli di d. Latino (VALDIPONTE
686).
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58.19 - 1255. Tra i confinanti di un complesso edilizio con torre sito nella parr. di S. Martino del
Verzaro, res Rainutii d. Latini (S. GIULIANA, pp. 303, 305).
58.20 - 1256. Un uomo e due donne sono condannati a 25 l. ciscuno, su accusa di Rainuccio d.
Latini, quia dixit accesserunt ad quandam suam domum, turrim seu casaturrim positam in villa
Plebis S. Quirici, rubandovi 10 corbe di grano, due tuniche, due paia di sarabule, 2 camicie, un paio
di stibali e un paio di caligae (BANDITI, n. 394).
58.21 - 1257. Rizus di Acursolo è condannato a 25 l., su accusa di Rainuccio d. Latini, per aver
rubato 7 mine di orzo, 5 corbe di spelta e una mina di grano dalla casa di Giovanni di Brunolo,
homo del detto Rainuccio, posta in podio S. Iohannis de Poiesola (BANDITI, n. 464).
58.22 - 1258. Rainuccio d. Latini accusa Ventura di Rainerio di Simeone di aver rubato di notte
dalla casa di Giovanni di Brunolo, suo homo, posta nelle pertinenze del castello di Castiglione
Ugolino in podio S. Iohannis de Pelosola, 22 pecudes minute, una veges, 2 scrinee, una arcamatra,
4 corbe di spelta e 6 mensure di orzo. L'accusato è assolto (CAPITANO 1258-67 [2], c. 145v.
PODESTÀ 1258, c. 262r).
58.23 - 1259. Tra i confinanti di un terreno in curia S. Paterniani de Lepoiano, Benveniate d. Latini
(VALDIPONTE 749).
58.24 - 1259. Benveniate filius q.d. Latini cede e refuta a S. Maria di Valdiponte, pro anima et quia
scio et confiteor res infrascriptas esse proprietatis del detto monastero, cinque terreni nelle
pertinenze di S. Paterniano di Lepoiano (VALDIPONTE 756).
58.25 - 1259. Due fratelli sono condannati a 50 l. ciascuno, accusati da Ranuccio d. Latini quia
furtive surripuerunt et abstulerunt de sua turri posita ad [Plebem?] S. Quirici 10 corbe di grano, un
guarnazonus blandite, una cerveleria e un paio di oclee; i due avevano anche tentato di rubare il suo
cavallo (BANDITI, n. 595).
58.26 - 1260. Rainuccio d. Latini fa parte di una commissione di sapientes ed è eletto nel generale
Consilium per Porta S. Susanna (ANSIDEI, pp. 115, 247).
58.27 - 1260. Rainuccio e Mafeo d. Latini e un uomo di Capocavallo sono assolti dall'accusa di aver
occupato un terreno di Bartolomeo di Bonbarone (RIFORMANZE 4, c. 203v).
58.28 - 1261. Rainuccio d. Latini è tra i testimoni ad un atto di procura del comune di Perugia
(DIPLOMATICO IV 8 70. BARTOLI LANGELI 1969, p. 481).
58.29 - 1262. Benveniate notaio accusa Scanolo di Uguccione, homo di Rainuccio d. Latini, di
avergli distrutto una domus sive capanna posta in Monte Musclente, di avergli rubato 30 tra pecore
e capre, che si trovavano in una sua selva, nello stesso luogo, e di aver sottratto bladum dalla terra
che Scanolo aveva ricevuto da lui ad laborandum (PODESTÀ 1243-62 [2], c. 89r).
58.30 - 1262. Benveniate d. Latini è accusato di aggressione (PODESTÀ 1243-62 [2], c. 101r).
58.31 - 1262. Matteo, bailitor comunis Perusii, riferisce al giudice del podestà se peremporie
citasse omnes magistros quibus preceptum est ut sint in refectione castri Montonis, sicut denuntiati
fuerunt per Rainucium Latini potestatem ipsius castri die veneris (PODESTÀ 1243-62 [2], c. 182v).
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58.32 - 1263. I fratelli Ranuccio e Mafeo d. Latini, de Plebe S. Quirici, insieme ad altre tre persone
dello stesso luogo, sono accusati di essersi impadroniti di un terreno nelle pertinenze della detta
pieve, ma sono assolti (PODESTÀ 1243-62 [2], cc. 152r e 392r).
58.33 - 1263. Rainuccio d. Latini è tra i testimoni citati in una controversia tra d. Rainaldo di
Gualfredo e Rigo di d. Orlando, da una parte, e la comunità di Villa Nova de Materno dall'altra
(PODESTÀ 1243-62 [2], c. 164r).
58.34 - 1263. Benveniate d. Latini è assolto da un’accusa di furto e di violenza (PODESTÀ 1243-62
[2], cc. 387r e 388r).
58.35 - 1263. D. Rainuccio d. Latini è fideiussore di d. Rainerio di Nercolo, condannato con altri a
100 soldi per essersi trattenuto in città contro l'ordine del capitano e del podestà (CAPITANO 126373 [1], reg. 1, c. 82r).
58.36 - 1266. Rainuccio d. Latini è sindaco della villa di Vicolo, citata in giudizio da Senso di d.
Ermanno per danni dati a sue proprietà nel territorio di essa (PODESTÀ 1265-66-67 [4], c. 58r).
58.37 - 1266. Rainuccio Latini, per P. S. Susanna, è tra gli uomini, designati in numero di due per
Porta, scelti per stimare i possedimenti del comune di Perugia presso Colle da cedere in
risarcimento al cardinale Giovanni di Toledo per i danni da questo subiti (S. GIULIANA, pp. 227,
234, 241).
58.38 - 1269. Rainuccio e Mafeo d. Latini accusano Ugolino di d. Ramberto de Castiliono, Contulo
di Bonconte di Villano ed altre persone di aver occupato e danneggiato un loro terreno in Peloscla
(CAPITANO 1263-73 [1], reg. 3, cc. 149r e 150r).
58.39 - 1273. Mafeo d. Latini è condannato per porto d'armi proibite (PODESTÀ 1270-73 [5], c.
59r).
58.40 - 1276. Mafeo d. Latini è tra i confinanti di un casalino a Perugia, in P. S. Susanna parr. di S.
Gregorio (VALDIPONTE 905).
58.41 - 1282. D. Benveniate Latini paga al camerario del comune un’ammenda per conto di un
abitante di Fossato (CAMERLENGHI 1, c. 335v).
58.42 - 1285. Mafeo d. Latini (P. S. S., parr. di S. Gregorio) è allibrato per 1100 l (LIBRA 1285, p.
167).
58.42a - 1286. Tinolo Mafei, della parr. di S. Gregorio di P. S. Susanna, deve avere dal comune di
Perugia: 7 libre per quattordici giorni di servizio, con un cavallo, nella guerra contro Foligno; 33
libre, 6 soldi e 8 denari pro equo sibi imposito de numero sexcentum militum, per sedici mesi; 15
libre pro residuo extimationis…sui equi venditi pro comuni; 10 libre quia…lusit in eventu d.Martini
pape (MASSARI, 23 c, c. 10r)
58.43 - 1286. Vegnatolo Iohannis, Paoluccio Benincase e […] Iovanelli, tutti e tre de Massa, sono
assolti dall’accusa di Mafeo d. Latini di essere entrati nello scorso mese di novembre in un terreno
del detto Mafeo, sito in pertinentiis S. Quirici. Vi è tuttavia una condanna per altri otto uomini dello
stesso luogo, accusati della medesima imputazione (CAPITANO 1286 II [11 b] reg. 4, c. 13r; reg. 5,
c. 152r).
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58.44 - 1296. Tinolo Maffei ser Latini è fideiussore di Ranalduccio di Antognolla, accusato di
danneggiamento da Laydus d. Elemosine (CAPITANO 1295-96 [20], reg. 2, cc. 61r-62r).
58.45 - Sec. XIII. Tra i confinanti di un terreno a Solfagnano, i figli di d. Latino (VALDIPONTE
1145).
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