Facciamo che fiocca la neve?
Transcript
Facciamo che fiocca la neve?
ISTITUTO COMPRENSIVO “D’AOSTA” Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo (Rodari) Facciamo che fiocca la neve? Attività di sezione della scuola dell’Infanzia Bianca cosa luminosa cala silenziosamente, leggermente si riposa sulle cose sulla gente. Bianca meraviglia muta che si guarda con stupore, luce in terra ricaduta che ti fa battere il cuore. Oggi con i bambini abbiamo provato ad esplorare la stagione fredda dell’Inverno e, nello stesso tempo, ci siamo dette che poteva essere un’occasione unica per provare a toccare la farina, l’ovatta e ad operare con la colla, i gessetti, i pennarelli. Avevamo già progettato, nell’unità di apprendimento di questo periodo, un’attività riguardante la collaborazione e l’operatività laboratoriale. Generalmente nei mesi di dicembre gennaio e febbraio accompagniamo i bambini attraverso la scoperta di ciò che caratterizza l’inverno e quale elemento più naturale e più simbolico della neve? Abbiamo così concentrato l’attenzione dei bambini sulla rilevazione dei colori di questa stagione particolare: il bianco, il grigio, il nero sono quelli che caratterizzano le nostre giornate con il cielo nuvoloso, con la neve, con la pioggia, a volte con la nebbia, con il buio, con la brina. Per i bambini il bianco è la neve, il tetto delle case coperto di neve, anche se raramente noi che facciamo scuola ad Ottaviano siamo testimoni di una bella nevicata. Il grigio è I.C. “D’AOSTA” viale O. Augusto, 1 80044 Ottaviano tel fax 081 8278046-NAIC8CG00G www.icdaosta.gov.it c.f. 84005830637 Istituto in Rete collaborativa con le Università di Salerno, Napoli “L’Orientale” e di Macerata Rete Scuole Associate Unesco il colore del cielo quando si addensano le nuvole e l’azzurro il colore delle schiarite e l’annuncio del sole. Quando dal cielo poi cade la pioggia, allora tutti vicino ai vetri delle finestre a guardare le gocce, prima timide e poi a scrosci che bagnano tutte: la signora con l’ombrello, il papà che si ripara con il cappotto, la nostra amichetta che arrriva in ritardo e in braccio alla mamma si ripara dall’acqua; Rocco il nostro collaboratore che borbotta per la pioggia e i bambini a guardare e a guardare la maestra Natura che insegna senza parlare. Facce di farina. Sono state tante le attività su questi temi, svolte in vari momenti e in vari giorni. Una di esse ha visto i bambini seduti intorno ai tavoli a preparare facce di farina; prima noi maestre abbiamo disegnato delle immagini sulla farina, poi i bambini si sono divertiti a disegnare altre immagini: facce buffe, assonnate, sorridenti, spaventate. Non poteva mancare, inoltre, il disegno del pupazzo di neve e le dita piccoline scorrevano sul tavolo attorno e dentro alla farina. Seduti intorno al tavolo, ciascuno con il suo corredo di farina, discutevano sulle probabilità che la testa fosse somigliante al loro amico o che fosse proprio così il pupazzo che avevano visto alla televisione. Lo specchio. Un arricchimento dell’attività è stata quella dello specchio, perché i bambini della sezione hanno disegnato se stessi allo specchio; provando a contornare i visi o a ricrearli, imparando ad esplorare il loro viso, le mani, la bocca. I bambini, pennarello alla mano, hanno guardato a lungo se stessi e poi hanno disegnato direttamente sullo specchio figure ed oggetti. Fiocchi ricchi di neve. Un’altra attività ha riguardato invece i fiocchi di neve, che sono stati creati a partire dai batuffoli di ovatta, attaccati con la colla su una base; ma anche si sono divertiti a farla volare, a spargerla in giro e non si sono mostrati mai stufi di toccarla e farsi accarezzare dalla sua morbidezza. In questa maniera il mondo circostante assumeva altri connotati, I.C. “D’AOSTA” viale O. Augusto, 1 80044 Ottaviano tel fax 081 8278046-NAIC8CG00G www.icdaosta.gov.it c.f. 84005830637 Istituto in Rete collaborativa con le Università di Salerno, Napoli “L’Orientale” e di Macerata Rete Scuole Associate Unesco prendeva altri aspetti e i bambini apprendevano le meraviglie del mondo che li circonda. E’ proprio vero che “L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012). Il paesaggio di neve. Non poteva mancare nel contesto di queste attività un paesaggio di neve, con relativo pupazzo, creato attraverso vari materiali assemblati tra loro. Le tirocinanti che ci hanno aiutato sono state molto brave a seguire i bambini in tutte le fasi: prima i fiocchi sparsi sulla base e poi incollati uno a uno; poi tanti, tantissimi ritagli di carta bianchi, sminuzzati e incollati; infine con i gessetti abbiamo tracciato tante strade, sembravano fili intensi, strisce lunghe lunghe; esse alla fine sono diventate il terreno su cui si posano dolci e silenziosi i fiocchi. Fuori è gennaio, c'è freddo c'è gelo, nuvole nere attraversano il cielo È la mattina, mattina presto, quando mi sveglio, mi lavo e mi vesto. Sono contento, di buonumore, sette risate mi ballano in cuore. (B. Tognolini) ed ecco il risultato finale. I.C. “D’AOSTA” viale O. Augusto, 1 80044 Ottaviano tel fax 081 8278046-NAIC8CG00G www.icdaosta.gov.it c.f. 84005830637 Istituto in Rete collaborativa con le Università di Salerno, Napoli “L’Orientale” e di Macerata Rete Scuole Associate Unesco