La Seconda Guerra Mondiale - Il-Cubo

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La Seconda Guerra Mondiale - Il-Cubo
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La Seconda Guerra Mondiale iniziò l’1 settembre del 1939 quando Hitler invade la Polonia
e finì nell’agosto del 1945, con la resa incondizionata del Giappone. I principali paesi in
conflitto erano:
• Potenze dell’Asse (potenze fasciste, Germania, Italia e Giappone).
• Gli alleati (U.S.A., Francia, U.R.S.S. e Inghilterra).
La guerra ebbe due fasi distinte e anche due scenari distinti:
Per quanto l’Europa possiamo dividere due fasi:
1. Fino al 1941: Questa prima fase si conclude con la vittoria dell’Asse, che presero il
controllo di tutta l’Europa e fallirono solo nell’occupazione della Gran Bretagna.
2. 1941-1945: Hitler decide nel 1941 di attaccare l’ U.R.S.S. anche se non riuscirà mai a
sconfiggerla, anzi nel 1943 subisce la sconfitta di Stalingardo, che rappresenta anche
l’inizio del contraggo sovietico. Inoltre nel luglio del 143 gli alleati sbarcano in Sicilia e
iniziano a risalire, dunque l’Asse perde sempre più forze.
Per quanto riguarda l’altro grande scenario, questo si identifica con il Pacifico, anche qui
abbiamo due fasi:
1. Dal 1937-1941: Il Giappone è in guerra contro la Cina dal 1937 e aumenta sempre di
più le sue pretese e i suoi orizzonti, al suo interno vi è un governo militare che nel
dicembre del 1941 dichiara il bombardamento di Pearl Harlbor.
2. 1941-1945: Dopo il bombardamento di Pearl Harlbor gli U.S.A. dichiarano guerra alle
forze dell’asse e dunque anche la Giappone, che comincia piano piano a decadere
insieme alla Germania, mentre Italia aveva cambiato fronte; Il decadimento culmina
nell’agosto del 1945 quando Truman, presidente U.S.A., invia le due bombe atomiche
e dunque il Giappone firma la resa incondizionata.
La ragione ultima della vittoria degli alleati si identifica con la loro superiore capacità
economica: va tenuto presente che gli U.S.A., U.R.S.S e Inghilterra rappresentavano il
60% della capacità produzione mondiale, mentre le potenze dell’asse non arrivavano
neanche al 17%.
Per quanto riguarda gli U.S.A. Roosevelt nel 1941 fece un accordo con Churchill,
chiamato lena and lease, ossia prestito e affitto, e ciò permise agli U.S.A. di non entrare
direttamente nel conflitto così come permise di non imporre ai pese beneficari condizioni
economiche che non avrebbero potuto accettare.
Comunque sia la Seconda Guerra Mondiale è una guerra che si è combattuta sul fronte
economico, più precisamente durante la guerra:
• La spesa militare aumentò moltissimo tanto che in alcuni paesi belligeranti durante le
ultime fasi del conflitto supera il 50% del PIL.
• La moltiplicazione della spesa militare e delle risorse investite fu possibile grazie al:
- Riassorbimento e utilizzo dei fattori di produzione sottoutilizzati a causa della
depressione economica .
- Mobilitazione di risorse straordinarie (lavoro femminile, allungamento della giornata
lavorativa)
- Diminuzione del consumo.
La Seconda Guerra Mondiale fu più distruttiva e costosa di qualsiasi conflitto bellico
precedente, sostanzialmente per via:
• Della durata.
• Ampiezza dello scenario di battaglia.
• Alto potere di distruzione reso possibile dai progressi tecnologici.
Anche le perdite umane sono state impressionanti:
• 40 milioni di morti, 15 milioni di feriti e invalidi, di cui il 40% sono civili; inoltre quasi il
50% delle vittime è appartenenti all’U.R.S.S. seguita da Polonia, Germania e
Jugoslavia.
Inoltre dopo la guerra si verificarono massimi spostamenti di popolazione, sopratutto di
tedeschi che vivevano fuori dalla frontiere della Germania del 1945; di polacchi che si
spostarono in Russia.
Per quanto riguarda i costi possiamo dire che:
• Non c’è molto accordo sul costo della guerra, le stime vanno dai 730 ai 3000 milioni di
dollari, ossia più che il triplo della Prima Guerra Mondiale.
• L’Europa dell’Est ha più perdite e soffre di più rispetto all’Europa Occidentale.
Per quanto riguarda i danni nell’industria e nell’agricoltura possiamo dire che nella:
• Industria: i danni sono concentrati nei settori chiave: energia, carbone e acciaio.
• Agricoltura: i problemi erano legati alla mancanza di fertilizzanti artificiali e la perdita del
bestiame e del lavoro
Infine possiamo dire che tutti gli stati Europei, eccetto quelle neutrali, insieme con
l’Inghilterra persero reddito, la caduta fu di quasi la metà sia in Polonia che in Austria e di
circa il 40% in Francia, Olanda e Jugoslavia; Infine il reddito decrescente era inghiottito
sempre di più dalle crescenti spese belliche.
È importante ricordare, inoltre, che la guerra modificò ed influenzò molto anche:
A. Il commercio.
B. Il mercato del lavoro.
C. Le innovazione tecnologiche.
A. La guerra produsse mutamenti anche nel commercio, vediamo il perché:
• Interruzione delle relazioni mercantili tra i paesi belligeranti.
• Interferenza tedesca negli scambi dei paesi occupati.
• Vantaggi che poterono ottenere i paesi neutrali.
Negli U.S.A. c’è una crescita commerciale e produttiva.
B. La guerra toccò fortemente anche il mercato del lavoro:
• Uso di manodopera femminile da parte dei paesi belligeranti.
• Uso dei lavoratori stranieri, più o meno forzati, da parte dei paesi belligeranti.
• Pesante disoccupazione nei paesi occupati a causa della mancanza di materie prime e
delle difficoltà di trasporto.
C. La guerra e l’intensificazione della ricerca negli armamenti influenzò molto anche
l’innovazione tecnologica che avrebbe avuto importanza in futuro; vediamo ora sotto quali
aspetti la tecnologia migliorò:
• Energia nucleare ( i benefici in ambito civile si contrappongono all’enorme spesa
realizzata in armamento atomico e al pericolo che questo comporta).
• Aviazione (radar, pilota automatico, miglioramento delle prestazione degli aerei).
• Razzi.