Se i ragazzi disabili non possono studiare

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Se i ragazzi disabili non possono studiare
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Se i ragazzi disabili non possono studiare
In Lombardia per il 2012-2013 è a rischio il loro diritto fondamentale a costruirsi un
futuro migliore. L'allarme della Ledha
15/05/2012
15/05/2012
L'appello è di quelli che fanno paura: come è possibile che nell'accogliente e
sviluppata Lombardia, con tutte le parole che in modo più o meno retorico
L'appello è di quelli che fanno paura: come è possibile che nell'accogliente e
vengono spese sullanecessità di "inclusione" sociale delle persone con
sviluppata Lombardia, con tutte le parole che in modo più o meno retorico
disabilità, proprio per queste sia a rischio nel prossimo anno scolastico il
vengono spese sullanecessità di "inclusione" sociale delle persone con
diritto allo studio? Accettare il "risparmio" come unica spiegazione non basta
disabilità, proprio per queste sia a rischio nel prossimo anno scolastico il
anche perché la lettera aperta di Fulvio Santagostini, presidente Ledha, è
diritto allo studio? Accettare il "risparmio" come unica spiegazione non basta
un macigno che ora pesa senza possibilità di nascondersi ulteriormente sulle
anche perché la lettera aperta di Fulvio Santagostini, presidente Ledha, è
teste dei rappresentanti istituzionali in Comune, Provincia e Regione. Noi lo
un macigno che ora pesa senza possibilità di nascondersi ulteriormente sulle
abbiamo intervistato ma prima spieghiamo l'antefatto: tra Province e
teste dei rappresentanti istituzionali in Comune, Provincia e Regione. Noi lo
Comuni lombardi c'è da tempo in atto un conflitto di attribuzione delle
abbiamo intervistato ma prima spieghiamo l'antefatto: tra Province e
competenze, altresì detto "scarica varile", sul servizio di assistenza educativa per gli studenti con disabilità che
Comuni lombardi c'è da tempo in atto un conflitto di attribuzione delle
frequentano le scuole superiori. Già nel 2011-2012 non sono mancati i problemi poi risolti ad anno scolastico già
competenze, altresì detto "scarica varile", sul servizio di assistenza educativa per gli studenti con disabilità che
avviato grazie all'assunzione di responsabilità dei Comuni stessi che però, per il 2012-2013, hanno già fatto sapere
frequentano le scuole superiori. Già nel 2011-2012 non sono mancati i problemi poi risolti ad anno scolastico già
alle famiglie che non dispongono dei fondi necessari per assicurare il pieno godimento del diritto allo studio. Le
avviato grazie all'assunzione di responsabilità dei Comuni stessi che però, per il 2012-2013, hanno già fatto sapere
famiglie dei ragazzi con disabilità si sono rivolte alla magistratura per avere giustizia e l'hanno ottenuta: il servizio
alle famiglie che non dispongono dei fondi necessari per assicurare il pieno godimento del diritto allo studio. Le
legale della Ledha ha infatti ottenuto che venisse definitivamente assegnata la competenza in questione, e la
famiglie dei ragazzi con disabilità si sono rivolte alla magistratura per avere giustizia e l'hanno ottenuta: il servizio
decisione del Tribunale ha stabilito che toccasse alla Provincia che però continua a dichiararsi estranea al problema.
legale della Ledha ha infatti ottenuto che venisse definitivamente assegnata la competenza in questione, e la
decisione del Tribunale ha stabilito che toccasse alla Provincia che però continua a dichiararsi estranea al problema.
E dunque? «La sofferenza si avverte ovunque - dice Santagostini. I tagli alla scuola per quanto riguarda il sostegno e
più in generale i tagli al sociale che negli ultimi quattro anni sono stati ridotti brutalmente del 90%: se viene meno
E dunque? «La sofferenza si avverte ovunque - dice Santagostini. I tagli alla scuola per quanto riguarda il sostegno e
l'assistenza, è difficile ipotizzare un percorso di inclusione sociale per i ragazzi con disabilità». Il messaggio arriva
più in generale i tagli al sociale che negli ultimi quattro anni sono stati ridotti brutalmente del 90%: se viene meno
forte e chiaro, e il quadro, se possibile, è anche peggiore: «Uno degli aspetti più inquietanti di questa faccenda è il
l'assistenza, è difficile ipotizzare un percorso di inclusione sociale per i ragazzi con disabilità». Il messaggio arriva
fatto che, oltre a non essersi compiuti passi avanti, c'è la possibilità concreta di fare diversi passi indietro tanto
forte e chiaro, e il quadro, se possibile, è anche peggiore: «Uno degli aspetti più inquietanti di questa faccenda è il
che si è ricominciato a parlare di classi differenziate e si stanno creando percorsi di formazione "alternativi" alla
fatto che, oltre a non essersi compiuti passi avanti, c'è la possibilità concreta di fare diversi passi indietro tanto
scuola tradizionale, pubblica o privata. In questo modo, una condizione di inclusione che costituiva un vanto per il
che si è ricominciato a parlare di classi differenziate e si stanno creando percorsi di formazione "alternativi" alla
nostro Paese, presa a modello da tante realtà straniere, potrebbe essere cancellata». Restando sul tema scuola, una
scuola tradizionale, pubblica o privata. In questo modo, una condizione di inclusione che costituiva un vanto per il
delle emergenze principali è la disponibilità di un numero sufficiente di insegnanti di sostegno e la necessità che il
nostro Paese, presa a modello da tante realtà straniere, potrebbe essere cancellata». Restando sul tema scuola, una
progetto di inclusione non ricada esclusivamente su questi ultimi ma preveda il coinvolgimento di tutto lo staff di
delle emergenze principali è la disponibilità di un numero sufficiente di insegnanti di sostegno e la necessità che il
insegnanti: in caso contrario, si andrebbe incontro a sorte di "ghetti" all'interno della stessa classe. «Proporre
progetto di inclusione non ricada esclusivamente su questi ultimi ma preveda il coinvolgimento di tutto lo staff di
programmi specifici ben integrati nel progetto didattico è possibile riducendo, per esempio, il numero degli studenti
insegnanti: in caso contrario, si andrebbe incontro a sorte di "ghetti" all'interno della stessa classe. «Proporre
di ogni classe».
programmi specifici ben integrati nel progetto didattico è possibile riducendo, per esempio, il numero degli studenti
di ogni classe».
«Le risorse devono essere garantite dagli enti locali: in Lombardia, per quanto riguarda l’assistenza agli studenti
disabili delle scuole elementari e medie, l’impegno è assunto, con sporadici casi di malfunzionamento, dai
«Le risorse devono essere garantite dagli enti locali: in Lombardia, per quanto riguarda l’assistenza agli studenti
Comuni. Il problema grave esiste rispetto ai ragazzi che frequentano le superiori: il servizio di carattere integrativo
disabili delle scuole elementari e medie, l’impegno è assunto, con sporadici casi di malfunzionamento, dai
non viene loro garantito o viene garantito in modo complicato a causa di un balletto di competenzetra Comuni e
Comuni. Il problema grave esiste rispetto ai ragazzi che frequentano le superiori: il servizio di carattere integrativo
Province»: per Giovanni Merlo, direttore Ledha, nell’anno scolastico in corso il rischio è stato concretissimo perché
non viene loro garantito o viene garantito in modo complicato a causa di un balletto di competenzetra Comuni e
per mesi abbiamo ricevuto segnalazioni quotidiane di disservizi, sul prossimo si sono addensate nubi nerissime sia
Province»: per Giovanni Merlo, direttore Ledha, nell’anno scolastico in corso il rischio è stato concretissimo perché
dal punto di vista dell’assistenza in aula, sia della possibilità di raggiungere la scuola stessa. Il 2011-2012 alla fine è
per mesi abbiamo ricevuto segnalazioni quotidiane di disservizi, sul prossimo si sono addensate nubi nerissime sia
stato in qualche modo garantito grazie a un atto di responsabilità unilaterale dei Comuni che, pur considerandosi
dal punto di vista dell’assistenza in aula, sia della possibilità di raggiungere la scuola stessa. Il 2011-2012 alla fine è
non competenti in materia, hanno “tirato” un altro anno. Il punto è che la magistratura ha già detta la sua
stato in qualche modo garantito grazie a un atto di responsabilità unilaterale dei Comuni che, pur considerandosi
investendo la Provincia che però non ha alcuna intenzione di assolvere il proprio dovere. Al di là delle competenze è
non competenti in materia, hanno “tirato” un altro anno. Il punto è che la magistratura ha già detta la sua
però impensabile che venga negato il diritto allo studio ai ragazzi disabili che proprio in questi mesi stanno magari
investendo la Provincia che però non ha alcuna intenzione di assolvere il proprio dovere. Al di là delle competenze è
progettando il loro futuro. «Si tratta chiaramente di un problema economico, nato da quando i ragazzi disabili
però impensabile che venga negato il diritto allo studio ai ragazzi disabili che proprio in questi mesi stanno magari
hanno iniziato a frequentare in modo massiccio le scuole superiori, e aggravato dal drastico taglio sociale dei fondi
progettando il loro futuro. «Si tratta chiaramente di un problema economico, nato da quando i ragazzi disabili
destinati agli enti locali: in Lombardia è una partita che vale circa 15 milioni di euro». Ancora Merlo: «Questi
hanno iniziato a frequentare in modo massiccio le scuole superiori, e aggravato dal drastico taglio sociale dei fondi
ragazzi, attraverso l’istruzione, si costruiscono un futuro anche lavorativo migliore perché la scuola offre loro gli
destinati agli enti locali: in Lombardia è una partita che vale circa 15 milioni di euro». Ancora Merlo: «Questi
strumenti per rendersi un giorno più competitivi». E poi c’è il discorso della socializzazione: togliere a questi
ragazzi, attraverso l’istruzione, si costruiscono un futuro anche lavorativo migliore perché la scuola offre loro gli
adolescenti la possibilità di mettersi alla prova con i loro coetanei in un’età determinante per le persone che
strumenti per rendersi un giorno più competitivi». E poi c’è il discorso della socializzazione: togliere a questi
diventeranno è un vero delitto. La riduzione dei fondi destinati alla scuola pubblica ha costretto gli istituti ad
adolescenti la possibilità di mettersi alla prova con i loro coetanei in un’età determinante per le persone che
aumentare il numero di studenti per classe: e in presenza di ragazzi con disabilità è impensabile che un insegnante,
diventeranno è un vero delitto. La riduzione dei fondi destinati alla scuola pubblica ha costretto gli istituti ad
anche con tutta la buona volontà del mondo, possa mettere in pratica il benché minimo percorso individualizzato.
aumentare il numero di studenti per classe: e in presenza di ragazzi con disabilità è impensabile che un insegnante,
«La scuola italiana - prosegue Merlo -, facendo una battuta che non è una battuta, nel mondo non è conosciuta per
anche con tutta la buona volontà del mondo, possa mettere in pratica il benché minimo percorso individualizzato.
come siamo bravi a insegnare la matematica ma viene apprezzata e presa a modello per il modo in cui includiamo i
«La scuola italiana - prosegue Merlo -, facendo una battuta che non è una battuta, nel mondo non è conosciuta per
ragazzi con disabilità: come operiamo noi non lo fa nessuno, anche in termini di risultati». Una battuta che pare una
come siamo bravi a insegnare la matematica ma viene apprezzata e presa a modello per il modo in cui includiamo i
sentenza… inapplicata.
ragazzi con disabilità: come operiamo noi non lo fa nessuno, anche in termini di risultati». Una battuta che pare una
sentenza… inapplicata.
Alberto Picci
Alberto Picci