VISIRUN, UNO SGUARDO COMPLETO SULLA DI DISTRIBUZIONE
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VISIRUN, UNO SGUARDO COMPLETO SULLA DI DISTRIBUZIONE
protagonisti Incontro con Fabio Previato, responsabile delle attività Selyon Software, Selyon Servizi ICT e Mobivision di Gruppo Selyon, e con Enrico e Paolo Ferraresi, titolari di Niinivirta-Transport SpA Visirun, uno sguardo completo sulla rete di distribuzione Già pionieri del mercato con un sistema RFID per la tracciabilità delle spedizioni, i responsabili di Niinivirta hanno aggiunto un ulteriore tassello al loro quadro tecnologico. Oggi ogni veicolo che viaggia per loro è tracciato e monitorato con il sistema Visirun di Mobivision. E i vantaggi – precisione, efficienza e controllo dei costi - sono sia per i committenti, che per gli autisti stessi Logistica Management: Cominciamo, come è prassi, con un breve quadro dell'azienda Niinivirta e delle sue principali attività. Da sinistra: Fabio Previato, Paolo Ferraresi, Enrico Ferraresi. Enrico e Paolo Ferraresi: Siamo nati nel 1998, principalmente come spedizionieri; oggi siamo anche distributori e operatori della supply chain. Nel 2003 abbiamo rilevato il nome Niinivirta Transport dal nostro corrispondente finlandese; un nome che ci identifica in modo importante, dato che la nostra principale attività è quella delle spedizioni 30 da e per i paesi scandinavi. Il nostro network di distribuzione si avvale di magazzini di transito, situati a Copenhagen, Malmö, Stoccolma, Oslo, Helsinki, e in Italia, a Torino, Brescia, Parma, Roma, Firenze, Genova e Pordenone. >aprile 2013< Logistica Management L'azienda fattura 23 milioni di euro, di cui 6 milioni corrispondono alla distribuzione, 10 milioni alla spedizione via camion, il resto è costituito dai traffici mare/aereo e dai magazzinaggi. La rete di trasporto non è di nostra proprietà: sono tutti padroncini, ma lavorano in esclusiva per noi. I nostri clienti provengono da tutti i settori dell'industria: si va dal design di Kartell, ai dispositivi medici per studi dentistici, fino all'impiantistica di sicurezza. protagonisti molto più contenuti rispetto ad altre soluzioni, ma soprattutto era anche la complessità del sistema a ridursi notevolmente. Le gare automobilistiche di classe Ibiza Cup, di cui Enrico e Paolo Ferraresi sono piloti e sponsor. Dal 2003 abbiamo iniziato la nostra collaborazione con il gruppo fashion H&M (che è una realtà svedese, la Hennes & Mauritz AB). Oggi gestiamo per H&M tutta la logistica dell'impiantistica, cioè della realizzazione dei negozi, e tutto il refilling giornaliero, negozio per negozio: il giorno prima preleviamo al loro magazzino di Casalpusterlengo, dove la logistica è gestita internamente, ed entro le 6-6.30 siamo in consegna in tutta Italia. Seppure non l'unico, il servizio che svolgiamo per H&M è certamente prioritario nell'ambito della nostra attività di distribuzione. La collaborazione con H&M è ben consolidata e quindi, ci impone anche di rispettare le loro specifiche aziendali, innanzitutto quelle che riguardano la sostenibilità ambientale: ogni trimestre infatti dobbiamo fornire ad H&M i numeri relativi a tutti gli automezzi che lavorano per loro, in termini di consumo di carburante e tonnellate di CO2 emesse. Fabio Previato: Nel caso di Niinivirta, vi è innanzitutto un apparato di bordo, denominato Black Box, che viene posizionato sul veicolo in modalità nascosta. Questo dispositivo trasmette il dato di posizione via rete cellulare, alimentando un software estremamente versatile e potente, che calcola tutti i dati relativi all'attività quelle legate al livello di sicurezza, come il blocco dell'avviamento motore, il sensore di apertura portelloni o l'allarme in caso di allontanamento dal percorso previsto. Il cuore del sistema però rimane la scatola nera, che trasmette i dati ai nostri server: vi sono due datacenter in Italia, ridondati e replicati, in modo da garantire un servizio costante ai nostri clienti. I quali poi accedono al sistema interamente via web: un aspetto interessante Abbiamo scelto Visirun per avere uno strumento in grado di fornirci un controllo sugli spostamenti dei mezzi. Così, nel 2008 è cominciata la nostra collaborazione con Mobivision LM: È stato a questo punto che avete cercato un sistema di tracciamento dei veicoli e di gestione delle flotte? Che cosa avete scelto, e per quali ragioni? EePF: Abbiamo scelto Visirun proprio per avere uno strumento in grado di fornirci un controllo sugli spostamenti dei mezzi. Così, nel 2008 è cominciata la nostra collaborazione con Mobivision, che ci ha convinto grazie ad una serie di caratteristiche molto interessanti. Non solo per i contenuti della soluzione, ma anche per una formula commerciale che al tempo era molto innovativa: quella del noleggio. Non dovendo acquistare nessuna apparecchiatura, i costi risultavano del mezzo: ora di partenza o di arrivo, posizione istantanea, velocità, tempi di guida e intervalli di sosta e così via. È calcolato anche, sempre via software, il consumo di carburante congruo con il percorso previsto, e quindi gli eventuali scostamenti. Se il veicolo lo consente (di solito nel caso di veicoli più sofisticati o recenti, come Euro 4 ed Euro 5), e se il sistema viene configurato di conseguenza, c'è anche la possibilità di acquisire i dati direttamente dalla centralina di bordo, potendo anche attivare una serie di funzionalità ulteriori che via via abbiamo aggiunto al sistema, anche se non tutte ancora attivate nel caso specifico. Per esempio soprattutto in una struttura aziendale articolata come quella di Niinivirta, dove diversi partner trasportatori hanno il proprio accesso al portale, potendo visualizzare i dati relativi ai loro autisti, con tutte le conseguenze del caso. EePF: Tra i tanti vantaggi che abbiamo riscontrato con il nuovo sistema, vi sono poi delle possibilità che prima erano semplicemente irrealizzabili. Sicuramente l'uso del cellulare ha migliorato le cose, ma non per questo potevamo sapere con certezza a quale punto del percorso si trovasse l'autista: questo sistema invece fornisce tali informazioni in modo automatico. In più, nel sistema si crea un collegamento fra il Logistica Management >aprile 2013< 31 protagonisti LM: Dunque il sistema Visirun vi garantisce precisione nella distribuzione. E per avere precisione nelle spedizioni, quali meccanismi di controllo avete implementato? veicolo e il numero di cellulare dell'autista, quindi si possono generare sul software stesso sms o avvisi sul telefono stesso della persona. Cosa molto utile nel caso in cui subentrino delle richieste urgenti – si potranno dirottare verso una destinazione gli autisti che sono più vicini al luogo – o si debbano gestire ritardi o modifiche di programma. In più, abbiamo introdotto un sistema di tracciamento dei mezzi che effettuano il navettaggio dal magazzino di Casalpusterlengo a questa sede: essi inviano un allarme quando sono ad un chilometro da qui, in modo che i nostri operatori al carico/scarico si facciano trovare pronti al ricevimento. Ma non solo. Vi erano delle ZTL che registravano i nostri ingressi in area urbana sempre un paio di minuti prima dell'orario consentito. Oggi possiamo replicare alle autorità cittadine con i dati del nostro GPS, risparmiandoci multe copiose e certamente non giustificate. Infine, abbiamo anche la possibilità di inserire dei parametri operativi: l'automezzo può muoversi solo in questi giorni, in queste fasce orarie. Diventa in automatico un sistema di antifurto. Tra parentesi, ci è già servito: poco tempo fa 32 hanno rubato un veicolo non lontano da qui. Abbiamo detto noi ai Carabinieri dove l'avrebbero trovato. (Tra l'altro lo abbiamo installato anche sulle nostre auto!) LM: Vi sono dei vantaggi percepiti anche dagli autisti, oltre che dai loro committenti? O meglio: come è stato accolto il nuovo sistema, come un miglioramento, o come un obbligo? EePF: Ricordiamo innanzitutto che, pur non essendo nostri dipendenti, questi trasportatori sono strettamente legati a noi dalla normativa 286/2008, che attribuisce al committente la responsabilità di tutto ciò che si svolge per conto suo. Per noi è tutta l'esecuzione del servizio di trasporto, dalle condizioni della merce sul mezzo, alla velocità, al lavoro dell'autista. Proprio per questo era necessario per noi avere uno >aprile 2013< Logistica Management strumento di controllo fisiologico degli orari di arrivo e di partenza. Altrimenti ogni trasportatore non fa che rivalersi su di noi per tutte le spese e gli oneri che dice di aver sostenuto. Con questo sistema invece abbiamo elementi certi da utilizzare in sede contrattuale. Ora, coloro che hanno percepito questo nuovo sistema come un'imposizione da parte nostra - ed è successo – hanno ben presto cambiato idea. Perché in definitiva sono i primi a trarre vantaggio dalla disponibilità di queste informazioni. Dopotutto anche loro possono dare la colpa con certezza a chi o che cosa li ha trattenuti fuori orario e ha impedito loro di soddisfare il compito atteso nei nostri confronti. La ragione di fondo di questo sistema sta insomma in una miglior qualità del servizio, su tutti i fronti: per chi lo chiede, e per chi lo effettua in concreto. EePF: Un sistema RFID, che utilizziamo ormai stabilmente da sette anni, con tecnologia Feig Electronic fornita e installata da Softwork. È stato un investimento notevole soprattutto inizialmente (anche perché si è cominciato con tecnologia HF, molto più costosa, per poi passare alla UHF dopo la liberalizzazione delle frequenze), ma i vantaggi sono stati consistenti. In pratica l'etichetta RFID viene applicata manualmente in sede di ingresso dei colli. Una volta effettuata correttamente questa operazione, si eliminano tutti gli errori in fase di spedizione, dato che le uscite sono tutte gestite con RFID: sul monitor in alto appare l'elenco dei colli e se ci sono discrepanze rispetto alla lista di carico, parte un inequivocabile segnale di allarme. Presto saranno attrezzati tutti gli ingressi e le uscite del nostro principale corrispondente in Finlandia: abbiamo già tutti i dispositivi pronti per l'installazione. All'inizio avevamo preso anche dei palmari con modulo RFID, ma l'uso di un dispositivo manuale è in contrasto con l'elevato automatismo che la RFID offre (e infatti non eliminava del tutto gli errori, dovuti alla movimentazione manuale, più che all'identificazione RFID). Si tratta di un sistema che per noi funziona già bene, ma che protagonisti sione alimentata; ma ci stiamo già confrontando con Mobivision su un nuovo dispositivo, dotato di maggior autonomia e quindi in grado di trasmettere il punto anche quando il carico viene trasportato sul treno o via nave. E questo ci permetterà di operare un ulteriore, in- Coloro che hanno percepito questo nuovo sistema come un’imposizione, hanno ben presto cambiato idea. Perché in definitiva sono i primi a trarre vantaggio dalla disponibilità di queste informazioni potrebbe aprire un fronte molto interessante se i nostri clienti cominciassero ad applicare i tag in produzione. Avendo noi già l'infrastruttura pronta, ne conseguirebbe un beneficio immediato in sede di movimentazione logistica. Non ci resta che augurarci al più presto un loro impegno su questo fronte. Per ora applichiamo noi le etichette sui cartoni che inviamo all'estero, superando anche le criticità che via via emergono. Per esempio Kartell utilizza dei bellissimi box in cartone nero, ma ci dev'essere una piccola percentuale metallica nella vernice, perché le etichette RFID non si leggono bene. Così dobbiamo applicarle "a onda", lasciando un po' di spazio sotto il tag, e questo risolve il problema. LM: E quali sviluppi pensate per il futuro? Ci sono delle evoluzioni previste in questo quadro tecnologico? EePF: Evoluzioni, sempre. Principalmente stiamo lavorando su due fronti. Uno è quello dell'estensione del sistema di tracciamento GPS anche alla modalità ferroviaria, che noi utilizziamo moltissimo. Innanzitutto perché è più facile, anche se non più economica; in compenso i limiti di peso sono molto più elevati rispetto a quelli dei singoli veicoli. E poi, lavorando con H&M non si scherza sulla sostenibilità. Abbiamo acquisito ultimamente altri dieci semirimorchi, che si aggiungono ai quindici già in uso, che utilizziamo in modalità intermodale: passano dalla strada alla ferrovia, grazie al servizio fornito da Hupac con treni blocco che partono tutti i giorni da Verona e Novara verso Lubecca e Rostock. Da qui poi si prosegue per le destinazioni successive, Svezia, Norvegia, Danimarca o Finlandia. Ad oggi la soluzione Visirun adottata è solo in ver- teressante ampliamento del sistema: integreremo il segnale fornito dal ripetitore satellitare, alle letture RFID, sia quelle effettuate in uscita in Italia, che quelle in entrata in Finlandia. In questo modo, la spedizione che viene gestita in automatico con il sistema RFID in partenza dall'Italia, si aggancia al percorso del camion, segue tutto il tragitto del carico sul treno, e quando arriva in Finlandia viene nuovamente rilevata dal sistema RFID in ingresso. Il sistema quindi mi avvertirà sia quando il carico arriva a destinazione, sia quando è di nuovo pronto per andare in consegna localmente. Il tutto senza premere un pulsante! LM: Ci piace questo vostro atteggiamento nei confronti della tecnologia. Sembra un po' in controtendenza con un comparto trasporti non troppo orientato all'innovazione. Che cosa ne pensate? EePF: Forse siamo proprio noi che dimostriamo che nei trasporti c'è più tecnologia di quella che si crede. Il fatto è che, ad oggi, c'è un obiettivo che risulta prioritario nel mondo dei trasporti: la ricerca di una maggior ecologia e sostenibilità. E questo si lega strettamente alle nuove politiche relative alle city logistics e all'accesso alle ZTL. In determinati comuni d'Italia ormai si può accedere solo con veicoli commerciali non termici (ovvero elettrici). Noi chiaramente ci stiamo già attrezzando. Non solo abbiamo ordinato una nuova serie di furgoni Iveco con motore ibrido a metano – a nostro avviso un ottimo compromesso fra livello di emissioni e capacità effettiva di svolgere un lavoro come carico e come autonomia – ma saremo i primi sul mercato ad avere un veicolo da carico totalmente elettrico. Si tratta di un modello di costruzione inglese, di Smith Electric Vehicles, da 120 quintali e con portata di 50, che verrà utilizzato per entrare senza limitazioni nel centro di Milano. È vero che oggi ogni città ha le sue regole, ma prevediamo che per il futuro si vada verso una sempre maggior restrizione, quindi ci sembra strategico metterci avanti anche su questo fronte. Insomma per noi l'innovazione è un metodo. Poi ci aggiungiamo un po' di sana voglia di eccellere, di arrivare primi. Come nelle corse automobilistiche a cui ci dedichiamo nel tempo libero, che affrontiamo con lo stesso entusiasmo e passione che mettiamo sul lavoro. Logistica Management >aprile 2013< 33