Pavia e provincia: Pavese, Oltrepò Pavese, Lomellina
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Pavia e provincia: Pavese, Oltrepò Pavese, Lomellina
giovedì, 16 marzo 2017 (293) Cinema Teatri Manifestazioni Qual Buon Vento, navigante! » Entra Monumenti Musei Oasi Associazioni Gruppi musicali Ricette tipiche Informazioni utili Inserzioni Pagina inziale » Università » Articolo n. 4859 del 16 novembre 2006 Ricercatori pavesi su Nature Articoli della stessa rubrica Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Pavia (il prof. Roberto Bottinelli ed il dr. Giuseppe D’Antona della sezione di Fisiologia Umana e il dott. Maurilio Sampaolesi e la Prof. Gabriella Cusella De Angelis della sezione di Anatomia Umana Normale) insieme a ricercatori del San Raffaele e in collaborazione con la Scuola Veterinaria francese di Maisons-Alfort, ha pubblicato su “ Nature” l’articolo “ Mesoangioblast stem cells ameliorate muscle function in dystrophic dogs". È l’esito di anni di lavoro - finanziato da Telethon e coordinato dal prof. Giulio Cossu, direttore dell’Istituto di ricerca sulle cellule staminali del San Raffaele - dedicati a dimostrare l’efficacia di particolari cellule staminali adulte, dette “mesoangioblasti”, nella cura della distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica degenerativa dei muscoli che dipende da difetti nel gene della distrofina. La distrofia muscolare di Duchenne è una malattia ereditaria senza cura e che limita la motilità e l’aspettativa di vita nei bambini affetti da questa patologia. I ricercatori dell’ Università di Pavia e del San Raffaele che in precedenza avevano ottenuto notevoli successi utilizzando i mesoangioblasti nei topi distrofici, hanno ora dimostrato che queste cellule iniettate per via sistemica migliorano la funzione muscolare anche nei cani affetti da distrofia muscolare. La sperimentazione sui cani affetti da distrofia - portata avanti presso la Scuola Veterinaria francese di Maisons-Alfort - è particolarmente rilevante. Infatti, i cani della razza Golden Retriever, che si ammalano spontaneamente di una distrofia da mancanza di distrofina - sovrapponibile dal punto di vista genetico e clinico alla distrofia muscolare di Duchenne umana - pongono problemi terapeutici molto più complessi di quelli posti dai topi distrofici ed in tutto simili a quelli che si dovranno affrontare nell’uomo. Sono state utilizzate cellule staminali, ottenute da biopsie muscolari, sia da donatore sano che dallo stesso animale distrofico che si intendeva curare. In quest’ultimo caso le cellule staminali, prima di essere utilizzate, sono state oltre che espanse in vitro anche corrette geneticamente mediante utilizzo di vettori virali codificanti per la microdistrifina, una forma ridotta della distrofina ma biologicamente funzionale. » Da antibiotici ad armi contro il cancro » Gardenia per la Festa della Donna » La mela di AISM » Meet Me Tonight, La Notte dei Ricercatori » Alimentare il rispetto per far crescere la democrazia » Da Pavia un passo avanti nella lotta ai tumori cerebrali » Sulla barca Turisti per caso per la tutela dell’ambiente marino » E pur si muove! » Un'altra medaglia d’oro al MIT » Pavia sfida i grandi Atenei all'MIT di Boston » Il batterio "artificiale": la parola ai microbiologi » Alla scoperta del cervello e del suo funzionamento » Oro per "Ethanol? 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Dopo cinque iniezioni a distanza di un mese l’una dall’altra, i cani distrofici hanno mantenuto o migliorato significativamente la deambulazione e la forza muscolare; inoltre, una percentuale delle loro fibre muscolari, variabile tra il 10 ed il 70%, ha prodotto la versione normale della distrofina e ha recuperato interamente la forza contrattile. Questi esperimenti qualificano i mesoangioblasti come candidati ideali per future applicazioni cliniche di terapia cellulare nei pazienti affetti da distrofia muscolare. Questo non significa che la terapia possa essere tasferita immediatamente all’uomo e occorre molta cautela. Ulteriori studi sono infatti necessari per l’analisi dei mesoangioblasti umani per verificarne la sicurezza, le capacità migratorie e differenziative prima di procedere a sperimentazione clinica sull’uomo. Il Ruolo dell’Università di Pavia “ Da diversi anni - spiega il prof. Roberto Bettinelli - il mio laboratorio di Fisiologia e Biofisica muscolare collabora strettamente con il laboratorio del Prof. Giulio Cossu con il compito di valutare l’efficacia terapeutica delle cellule staminali nel migliorare la struttura e, soprattutto, la funzione del muscolo scheletrico di modelli animali di distrofia muscolare umana. In questi anni, sia affinando tecniche sviluppate in precedenza che mettendo a punto nuove tecniche, abbiamo definito un approccio integrato che ci permette di valutare la funzionalità del tessuto muscolare in modo molto completo sia in vivo che in vitro. In questo studio, frutto di una intensa attività sperimentale durata un triennio e a cui hanno dato un contributo determinante anche la dott. Orietta Pansarasa e la dott. Chiara Rinaldi, abbiamo valutato in vivo la forza sviluppata dai muscoli dell’arto posteriore di cani sani, distrofici e distrofici trattati con cellule staminali ed in vitro la forza sviluppata da singole cellule muscolari isolate da biopsie muscolari degli stessi cani. Entrambe le determinazioni hanno indicato un miglioramento funzionale significativo e strettamente dipendente dalla espressione della distrofina indotta dai mesoangioblasti confermando a livello cellulare e molecolare i significativi miglioramenti della motilità degli animali in vivo” . “ L’articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature” - aggiunge il dott. Maurilio Sampaolesi - è il frutto di frenetica attività sperimentale durata tre anni. Il mio laboratorio, inserito nella Sezione di Anatomia Umana del Dipartimento e che prepara e forma scientificamente gli studenti di Biotecnologie dell’Università di Pavia, ha fornito l’apporto e le competenze di biologia cellulare e ingegneria tissutale per l’analisi delle cellule staminali di cane, la preparazione di costrutti lentivirali utilizzati per trasdurre le cellule distrofiche e l’analisi morfologica dei tessuti muscolari trapiantati. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con il laboratorio tessuti ibridi cellularizzati della Prof. Gabriella Cusella De Angelis coinvolto di recente nella creazione del Centro di Ingegneria Tissutale”. Comunicato Stampa Pavia, 16/11/2006 (4859) MiaPavia è una testata giornalistica registrata, © 2000- 2017 Buon Vento S.r.l. - P.I. 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