20140604_A_f_pro loco, perno delle comunità

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20140604_A_f_pro loco, perno delle comunità
Trento
l'Adige
SCUOLE
«A suon
di parole»
Oltre 600 studenti in gara
per sviluppare le capacità
dialettiche e «civili»: oggi
la finale sulle diversità
culturali. Nel 2013, brava
la ragazza del Da Vinci
mercoledì 4 giugno 2014
21
Sfida di controversia
nel segno di Chiara
ALLE 15 A «LEGGE»
Oggi siamo inquinati da polemiche,
frecciate, insulti, sfottò. Dai salotti tv
ai consigli comunali, è difficile trovare la voglia di discutere, di dialogare
con argomenti ben delineati. Convincenti. Razionali. Non urlati.
«A suon di parole», torneo di controversia tra i giovani delle superiori, è
una bella iniziativa in controtendenza,
arrivata alla quarta edizione: riservata alle classi terze e quarte, hanno partecipato oltre 600 studenti e circa un
centinaio di docenti ed esperti, come
«tutores» degli alunni, giudici e formatori. 41 gare, 37 argomenti, 7 gli istituti coinvolti: liceo scientifico Galilei, linguistico Scholl, Ite Tambosi - Battisti di
Trento, artistico Depero e classico Rosmini di Rovereto, classico Maffei di Riva e scientifico Da Vinci di Trento. Gli
ultimi due hanno espresso le squadre
finaliste: IV A del Da Vinci e II A del Maffei. Oggi alle tre, la civile disfida finale
su un tema di alta temperatura civica:
«Per i cittadini europei le diversità culturali rappresentano una risorsa/rappresentano una criticità» .
Gli studenti si sono affrontati - per vincere in modo nonviolento - in partite
basate sulla capacità di argomentare
e controargomentare attorno a tematiche di carattere civico e sociale, scelte anche in base ai loro interessi. L’attività si è svolta in un percorso messo
a punto dall’Iprase insieme a facoltà
di giurisprudenza e assessorato alla
cultura di Trento, con il patrocinio della Società filosofica del Trentino-Alto
Adige e del Comune di Rovereto.
«Il progetto - spiega Chiara Tamanini
dell’Iprase - nasce dalla constatazione
di una debolezza oggettiva del dibattito pubblico nella nostra società e dell’invadenza dei mezzi di comunicazione di massa. Da questo dato di fatto
nasce, per converso, l’esigenza di educare i giovani a formulare ragionamenti in maniera autonoma e sorvegliata.
Lo sviluppo di competenze chiave sociali e civiche e di spirito di iniziativa
e intraprendenza è richiamato, peraltro, dai documenti europei (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio relativa a competenze chiave, 2006), nazionali e locali». Ecco allora che «A suon di parole» intende svi-
La IV A del Da Vinci
contro la II A Maffei
La finale si svolge oggi, dalle 15
alle 18, a Giurisprudenza, Aula
B, via Verdi 53. Tema della
partita: «Per i cittadini europei
le diversità culturali
rappresentano una risorsa / una
criticità». Le due squadre
finaliste: classe IV A scientifico
Liceo Da Vinci, Trento; classe II
A classico Liceo Maffei, Riva.
La squadra del Da Vinci. Studenti:
Lorenzo Betti, Mattia Bosetti,
Francesca Bottura, Ana Caushi,
Gabriele Luigi Cavazzani,
Emiliano De Giovanelli, Stefano
Demozzi, Yarin Facchini, Selene
Ghezzi, Valentina Grosselli,
Andrea Hueller, Luca Martinelli,
Francesca Mazzalai, Selly
Montibeller, Noa Ndimurwanko,
Martin Paissan, Chiara Paris,
Daniele Pedrotti, Chiara
Scotton, Emiliano Simula, Anna
Strada, Riccardo Tonelli,
Francesca Trentini. Docente:
Michele Dossi.
IL RICORDO
Il sorriso lieve di
Chiara Da Rugna
è morta a 18 anni
il 28 febbraio
scorso:
frequentava
il Liceo Da Vinci
L’anno scorso
era stata la più
brava oratrice
nella semifinale
per la fase
argomentativa nel
terzo «A suon
di parole»
luppare le abilità argomentative di carattere orale degli studenti, che oltretutto sono utili per l’esame di Stato,
per la prosecuzione degli studi e per i
loro rapporti con il mondo lavorativo.
Ma c’è anche uno scopo nobilmente
politico, che Tamanini riassume così:
«Promuovere una cittadinanza attiva,
in controtendenza rispetto a tipi di confronto fondato su logiche di “sopraffazione”, di difesa a tutti i costi di posizioni precostituite, di argomentazioni
basate prevalentemente su aspetti
emotivi e superficiali».
E l’esperienza si è diffusa anche nelle
classi del biennio: la formula del torneo, risultato di una ricerca, è in grado di innovare la didattica, come ha riconosciuto anche l’Indire (Istituto nazionale documentazione innovazione
e ricerca innovativa) che ha dedicato
l’area «Innovazione e ricerca: iniziative per la scuola» della sua homepage
all’esperienza trentina (www.indire.it).
La finale di oggi è dedicata a Chiara Da
Rugna, la studentessa del Da Vinci, che
amava Leopardi, volata via a 18 anni,
per una meningite fulminante, a fine
febbraio. L’anno scorso era arrivata in
finale con la IV E. I giudici se la ricordano bene. Il tema era il futuro che a
lei non è stato dato: «Per individuare
il proprio percorso dopo la Scuola prevale il desiderio personale/la prospettiva occupazionale». Chiara si era distinta come miglior oratrice per la fase argomentativa, con «sicurezza e precisione terminologica». Oggi, «A suon
di parole» risuonerà anche di quelle
pgh
che Chiara non può dire più.
La squadra del Maffei. Studenti:
Silvia Agnolin, Klesi Balliu,
Laura Bombardelli, Damiano
Crosina, Elisa Cuccaro,
Alessandro De Gaetano, Viola
Ducati, Ylenia Giordani,
Francesca Lutteri, Carola
Maino, Ilaria Mazzola,
Elisabetta Morbin, Elena
Francesca Musetti, Ilaria
Nardelli, Carolina Remia, Sofia
Rigotti, Fabiola Tarolli, Luca
Veronesi, Leopoldo Zampiccoli,
Anna Sofia Zanada. Docente:
Tiziano Dongilli.
L’intervento | L’assessore Dallapiccola promette meno burocrazia. «Tengono in piedi il turismo»
La festa | Quinta edizione a Varone, 7 e 8 giugno
«Pro Loco, perno delle comunità»
Locus Locorum a zero emissioni
L’appuntamento diventa «green»
GIUSEPPE FIN
Se in passato le Pro Loco del
Trentino avevano espresso
molta preoccupazione per la
riforma Mellarini del sistema
Apt che, secondo il
presidente Enrico Faes,
«avrebbe fatto mutare
radicalmente anche il ruolo
delle Pro Loco», oggi il
pericolo sembra non esistere
più. L’assessore provinciale
Michele Dallapiccola, colui
che ha assunto le redini del
Turismo al posto di Tiziano
Mellarini, ieri a margine della
presentazione dell’iniziativa
«Locus Locorum», ha fatto
capire di avere le idee chiare
ma soprattutto ben diverse
dal suo predecessore.
«Non mi interessa quello che
è stato detto in passato - ha
affermato Dallapiccola perché ritengo che il sistema
delle Pro Loco tenga in piedi
non solo il turismo ma anche
la socialità e la cultura,
raggiungendo in profondità
le nostre vallate dove spesso
“fare” non è così semplice.
Questi enti rappresentano
un anello fondamentale per
la nostra comunità».
Nessuno stravolgimento
quindi in vista per un
sistema di circa 180 Pro
Loco sparse sul territorio
che vedono la
partecipazione di oltre 20
mila persone. La prossima
riforma del sistema turistico
trentino, invece, vedrà come
obiettivo solo uno
snellimento del sistema dove
l’unica vittima dovrebbe
diventare la burocrazia. «Si
deve sancire definitivamente
- ha spiegato l’assessore
provinciale al Turismo
Dallapiccola - il legame che
abbiamo con questi
importanti enti attraverso
anche una forte presa di
coscienza collettiva
dell’importanza per la
collettività. Vogliamo solo
arrivare ad un accorpamento
delle funzioni gestionali e
amministrative dando alla
Federazione Trentina delle
Pro Loco un ruolo più
sostanziale».
Una rimodulazione, ha
spiegato Dallapiccola, che
prima di essere messa
all’interno della futura
riforma del turismo trentino,
deve passare attraverso il
territorio.
«Queste sono le nostre
proposte - spiega - e ritengo
siano ben accette anche dai
diretti protagonisti. Ci
saranno però dei momenti di
confronto con le diverse
comunità sul territorio per
avere una maggiore
condizione».
Parole, quelle dell’assessore
Dallapiccola, che a stretto
giro hanno raccolto il
commento positivo del
presidente della Federazione
Da sinistra: Zanoni, Marchi, Dallapiccola, Faes (foto Alessio Coser)
Trentina delle Pro Loco,
Enrico Faes.
«La proposta arrivata
dall’assessore - ha affermato
- ci pare essere mirata,
sensata e intelligente.
Ritengo che sia la strada
giusta da seguire per cercare
di dare nuovo impulso al
sistema delle Pro Loco
Trentine e per riportarle
nell’alveo del sistema
turistico provinciale».
Una strada che, se verrà
confermata, porterà la
Federazione delle Pro Loco
ad essere un perno
importante per i 180
organismi presenti sul
territorio e che consentirà la
possibilità di maggiori
risparmi in un momento di
ristrettezza economica.
«In un periodo di difficoltà ha spiegato il presidente - è
giusto trovare delle sinergie.
La strada proposta di un
accorpamento delle funzioni
e il far diventare strategica la
federazione sono elementi
cruciali. Tutto questo, infatti,
consentirà di creare
economie di scale ma anche
e soprattutto di rendere
ancora più efficiente il
servizio».
Si terrà a Varone di Riva del
Garda la quinta edizione di
«Locus Locorum» la festa
delle Pro Loco Trentine dal
7 all’8 giugno. Vedrà la
partecipazione di circa 23
Pro Loco e l’obiettivo è
quello di creare
un’occasione per far
scoprire i sapori e i tesori
dell’artigianato trentino ma
anche far conoscere
l’impegno messo da questi
enti nelle attività portate
avanti durante tutto l’anno.
La prima novità di questa
edizione è l’aspetto
«green». Alla
manifestazione, durante la
quale si potranno
assaggiare 20 piatti tipici
delle valli trentine, è stata
rilasciata la certificazione
«Green Innovation» per
contrastare le emissioni
inquinanti legate ad ogni
fase dell’evento. Ecco
allora che per rendere
«Locus Locorum» un
evento a «zero emissioni»
sono state stimate le
emissioni di CO2 prodotte
che saranno totalmente
compensate con
«l’acquisizione di crediti
volontari certificati,
riconosciuti a livello
internazionale, per un
totale di 20 tonnellate di
Co2». Testimonial
dell’evento sarà la piantina
di fragole del Trentino che
verrà data ad ogni pasto.
Il manifesto dell’iniziativa
L’evento «Locus Locorum»
avrà inizio sabato 7 giugno
con l’inaugurazione, alle
17.30, presso il parco del
Pernone a Varone.
Successivamente, alle 18, si
terrà l’assemblea della
Federazione trentina delle
Pro Loco e alle 19 ci sarà
l’apertura degli stand.
Domenica 8 giugno alle 11,
15 e 17.30 saranno
organizzate delle visite, a
pagamento, alla cascata del
Varone. Dalle 11.30 gli
stand saranno aperti e alle
18 ci sarà l’esibizione del
coro Castel di Arco. G.Fin