Distretto Città di Piacenza Orientamenti strategici per l`elaborazione

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Distretto Città di Piacenza Orientamenti strategici per l`elaborazione
Distretto Città di Piacenza
Orientamenti strategici per l’elaborazione del
Piano triennale di zona per la Salute e il Benessere sociale
Premessa
La nuova stagione di programmazione distrettuale si apre in uno scenario caratterizzato da
un lato da elementi di forte novità e di spinta al cambiamento, dall’altro dall’incertezza, in
un futuro molto prossimo, sulla quantità di risorse pubbliche destinate al welfare: rispetto al
Fondo Sociale Nazionale non esistono ad oggi certezze sull’effettiva quantificazione già per
l’anno 2008, mentre in relazione al fondo Sanitario Nazionale si profila fin dal 2010 una
drastica inversione di tendenza nei tassi di incremento, scenario che rischia di mettere in
difficoltà non solo lo sviluppo ma la stessa tenuta dei sistemi locali di welfare.
A livello regionale e locale siamo oggi di fronte non solo e non tanto ad un nuovo ciclo di
pianificazione distrettuale, ma ad un’impostazione completamente nuova sia sul piano
istituzionale che operativo, cui concorrono sia la recente normativa regionale in materia di
governance, che la nuova distrettualizzazione provinciale che, all’interno di questa, la
particolare condizione del distretto Città di Piacenza.
In questo senso la nuova triennalità dei Piani per la Salute e il Benessere Sociale rappresenta
per questo distretto l’occasione per sviluppare una vera integrazione delle politiche, delle
strategie, delle azioni, dei percorsi - tra sociale e sanitario, tra pubblico, privato sociale e
privato for profit, tra i professionisti – e per costruire un welfare di comunità all’interno del
quale ognuno degli attori sia un costruttore consapevole e responsabile.
Le parole chiave che devono ispirare questa nuova fase della pianificazione distrettuale non
possono che essere legate quindi alla progettazione di un welfare di comunità efficace,
efficiente, equo e sostenibile, che coniughi cioè lo sviluppo con la reale disponibilità di
risorse, in un’ottica di continua qualificazione delle persone e delle organizzazioni, e che
renda conto alla comunità rispetto alle scelte e ai risultati delle azioni intraprese.
All’interno di questa strategia complessiva, ed avendo come cornice di riferimento l’Atto di
Indirizzo e Coordinamento recentemente approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria, sono di seguito declinati gli obiettivi prioritari che il distretto intende perseguire, e
che costituiscono le coordinate sulle quali costruire il Piano di Zona per la Salute e il
Benessere sociale. Una prima tranche di obiettivi riguarda la stessa costruzione del sistema e
alcuni obiettivi generali, la seconda è organizzata per target di popolazione.
In riferimento infine alla partecipazione della comunità locale ai processi di
programmazione il Distretto intende rivedere nell’arco del triennio le forme e i meccanismi
di partecipazione a livello distrettuale, e contestualmente partecipare al processo di
costituzione del Forum provinciale del Terzo Settore, come luogo e strumento di
individuazione della rappresentanza.
1. Orientamenti di sistema
1.1 Contrasto alla vulnerabilità sociale
Sostenere le reti sociali e di prevenzione per i soggetti fragili in particolare nelle aree di
marginalità a rischio di deriva sociale;
Elaborare politiche e interventi integrati a contrasto della fragilità economico-reddituale, della
precarietà lavorativa e del disagio abitativo
1.2 Promozione della Sicurezza sul lavoro
Avviare, in una più generale ottica di qualità del lavoro, interventi mirati alla diffusione di una
cultura della sicurezza e regolarità del lavoro
Concorrere alla diminuzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
1.3 Consolidamento del sistema sociosanitario integrato
Costruire un sistema unificato di accesso ai servizi della rete, favorendo la connessione tra
sportelli sociali e sportelli unici distrettuali e predisponendo percorsi unificati e integrati di
accesso
Consolidare e rendere prassi comune forme di presa in carico integrata e processi di continuità
assistenziale, che in particolare garantiscano forme di protezione nelle situazioni di difficile
transizione, sia sul piano biografico (passaggio dall'età infantile all'età adulta, assenza o
debolezza della rete di supporto familiare, ...) che tra differenti risposte e livelli assistenziali
(dimissioni protette, ...)
Assicurare supporto alla funzione di cura delle famiglie, comprese quelle che non beneficiano
direttamente di interventi pubblici, con particolare riferimento alle situazioni di gravissima
disabilità acquisita
Perseguire la razionalizzazione, l’integrazione e lo sviluppo dei sistemi informativi per
supportare e qualificare la programmazione e la gestione delle attività e delle risorse
1.4 Orientamenti per la programmazione sanitaria
Presidiare la continuità assistenziale intra ed extraospedaliera, con attenzione particolare ai
percorsi di ingresso e in uscita dall’ospedale;
Consolidare la rete delle cure palliative, anche in previsione della realizzazione dell’hospice;
Promuovere e favorire l’associazionismo nella medicina generale, il governo clinico
nell’assistenza sanitaria di base in termini di equità, appropriatezza, sostenibilità;
Qualificare e valorizzare le professioni sanitarie, con particolare riferimento alla figura
dell’infermiere;
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2. Orientamenti per target di popolazione
2.1 Minori e responsabilità familiari
Sostenere la procreazione responsabile e la genitorialità attraverso interventi socio-sanitari
integrati, in primis la connessione tra attività consultoriali e centro per le famiglie.
Promuovere interventi di sostegno al ruolo educante della famiglia attraverso strumenti di
supporto integrato e consolidare le attività socio-educative quali strumenti di prevenzione del
crescente disagio giovanile, qualificando le modalità operative e di presa in carico e rafforzando
la rete dei soggetti gestori.
Promuovere, sostenere e potenziare gli interventi a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza
assicurando l’integrazione tra i diversi soggetti della rete interistituzionale, con particolare
attenzione alla prevenzione e il contenimento del disagio in situazioni di multiproblematicità.
Potenziare, differenziare e qualificare la risposta accogliente per minori con provvedimento di
allontanamento dal nucleo d’origine disposto dalla magistratura minorile, sia in struttura che
tramite gli istituti dell’affidamento familiare e dell’adozione
Promuovere interventi a sostegno del sistema scolastico, con particolare riferimento ad azioni di
contrasto del disagio, ai processi di integrazione degli alunni disabili e alla valorizzazione della
scuola come luogo di socializzazione
Promuovere e sostenere di promozione della salute e del benessere della popolazione, con
riferimento specifico alle attività motorie e sportive per contrastare la sedentarietà
Promuovere uno spettro ampio di iniziative per una corretta informazione ed educazione alla
salute e alle cure appropriate nella quotidianità per una crescita armoniosa
2.2 Giovani e dipendenze
Valorizzare e promuovere forme di protagonismo e di assunzione di responsabilità da parte dei
giovani sul piano sociale e culturale, favorendo la realizzazione di esperienze di cittadinanza
attiva
Sostenere una crescente integrazione tra i servizi dedicati (servizi, consultori, spazi giovani)
esistenti sul territorio provinciale
Favorire la realizzazione di forme di coordinamento permanente e di esperienze di progettazione
condivisa tra gli attori della prevenzione
Promuovere iniziative di contrasto del consumo di alcool con particolare riferimento alle
tendenze emergenti nei profili e nei comportamenti dei consumatori (incremento significativo
della popolazione femminile e adulta tra gli utenti dei Ser.T.)
2.3 Adulti
Rafforzare la rete, i legami tra le varie realtà pubbliche e del privato sociale che intervengono
nel contrasto alla povertà: fra aree di intervento sociale e sanitario e fra politiche e servizi che si
occupano di aspetti diversi del bisogno (lavoro, casa, salute, …).
Potenziare, articolare e differenziare gli interventi di contrasto della povertà e dell'esclusione
sociale, sia sul piano delle risposte al disagio abitativo che sul versante dell’inserimento
lavorativo, nonché attraverso la rivisitazione delle forme di assistenza economica.
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Potenziare la collaborazione con i servizi sanitari finalizzata alla definizione, anche tramite
protocolli operativi, di una presa in carico integrata.
2.4 Immigrazione
Consolidare gli interventi di prima accoglienza e di tutela delle situazioni di particolare
vulnerabilità (vittime della tratta, richiedenti asilo, rifugiati, …)
Garantire l’effettività dell’esercizio dei diritti riconosciuti dalla legge ai cittadini stranieri, anche
attraverso la facilitazione nell’assolvimento di adempimenti burocratici
Consolidare i percorsi di rappresentanza finalizzati a valorizzare il protagonismo sociale dei
cittadini stranieri
Sostenere la completa integrazione delle seconde generazioni, promuovendone la partecipazione
alla vita sociale e culturale del territorio
2.5 Disabili
Proseguire la ridefinizione della rete distrettuale dei servizi per la disabilità adulta all’interno
della rete provinciale, con particolare riferimento ai centri residenziali e semiresidenziali, per
definire risposte al tempo stesso più specializzate e più flessibili nonché maggiormente adeguate
a rispondere ai nuovi bisogni.
Promuovere la scelta della domiciliarità attraverso la diversificazione e il potenziamento degli
interventi e servizi alternativi all’inserimento in struttura: iniziative per il tempo libero e la
socializzazione, assistenza domiciliare, accoglienza di sollievo e forme di domiciliarità
innovativa, assegno di cura, soggiorni e attività estive, servizi extra –time.
Promuovere un miglioramento del processo di presa in carico nel quadro dei servizi per la
disabilità adulta attraverso il consolidamento dell’Unità di valutazione multidimensionale
integrata e la definizione di protocolli operativi Comune – Ausl.
2.6 Anziani
Attuare le linee guida previste dalla CTSS per la programmazione del FRNA: riequilibrio posti
protetti, sviluppo assistenza domiciliare, posti semiresidenziali, posti di sollievo, assegno di
cura, interventi di sostegno al badantato, interventi di contrasto all'isolamento, …
Promuovere in modo crescente la scelta della domiciliarità, tramite la diversificazione e il
potenziamento di servizi, che possa permettere anche di avviare un progressivo contenimento
del ricorso all’inserimento in struttura.
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