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Alta Valle Belbo, la Patata Viola e le sue particolari proprietà nutrizionali Caratteristica singolare del tubero è la ricchezza di antociani o antocianine, evidenti nella colorazione intensa, che fa venire in mente uva e vino rosso di: Rosalba Paletta - Un cesto di Patate Viola esposto al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino, edizione 2012 Torino ancora una volta capitale mondiale del cibo. Sarà ricordata così dai 220.000 visitatori italiani e stranieri dell'edizione 2012 del Salone del Gusto e Terra Madre; dai 16.000 partecipanti a ben 56 conferenze; dagli 8.000 studenti e dai 3.700 bambini partecipanti alle attività educative; e, per finire, dai 650 delegati provenienti da 95 Paesi. Tra cui, appunto, l'Italia e le sue straordinarie venti regioni. Da quelle del ricco e produttivo Nord, a quelle del selvaggio, incontaminato e affascinante Sud. Ciascuna ricchissima di tesori ed eccellenze della terra e della tavola. Ciascuna memorabile per tradizioni, storie e saperi. Ciascuna, a suo modo, da difendere e preservare, con intelligenza. Con questo obiettivo sono stati allestiti molti degli stand che dal 25 al 29 ottobre scorsi l'hanno fatta da protagonisti al Lingotto. Già: quello di preservare e difendere la biodiversità dei territori, attraverso quelli che Slow Food chiama "presidi", cioè punti di difesa di produzioni particolarmente pregiate e di nicchia, che il mercato lascia ai margini, ma che la consapevolezza dei consumatori, prima di tutto, pagina 1 / 3 può contribuire a salvare. Non a caso lo slogan scelto in questa edizione della kermesse nella prima Capitale d'Italia è stato: "Noi ci mettiamo il cibo, voi metteteci la testa". Fra i tanti conosciuti e apprezzati, ad esempio, Local Genius oggi sceglie di parlarvi della Patata Viola dell'Alta Valle Belbo, nel Cuneese. Si tratta di un'antichissima varietà di tubero a pasta viola, appunto, coltivata ad un'altitudine di circa 900 metri, senza irrigazione artificiale, perché si ritiene che la brezza del mare che arriva dalla vicina costa ligure sia sufficiente. Le sue proprietà più note sono quelle antiossidante e antiradicalica, oltre alla ricchezza di sali minerali, potassio e carboidrati, questi ultimi in comune con gli altri tuberi. La caratteristica più singolare della patata viola è la ricchezza di antociani o antocianine, evidenti nella colorazione intensa, che fa venire in mente l'uva ed il vino rosso. Tali sostanze, contenenti pigmenti che vanno dal rosso al blu, infatti, sono contenute nei fiori e nei frutti rossi, come ciliegia, ribes e mirtillo, oppure negli ortaggi, come il cavolo rosso o la melanzana. Meno nota, ma non meno importante, è la loro presenza, appunto, nella patata viola. Grazie a questa loro peculiarità, un consumo regolare contribuisce a svolgere sull'organismo un'azione antiossidante e antiradicalica. Questi pigmenti sembrano, secondo la nutraceutica, proteggere dalla fragilità capillare, da vari processi di invecchiamento o modificazioni cellulari provocati dall'ossigeno, tra cui processi infiammatori e modificazioni cancerogene. Alcune di queste attività sono le stesse riscontrate nel vino. Ma sembra che il potere di 100 g. di patate viola sia addirittura superiore a due bicchieri di un gran rosso italiano. Chissà se il tubero dell'Alta Langa è in grado di battere anche il Gaglioppo, vitigno tradizionalmente prodotto in Calabria, alla base del famoso vino rosso doc Cirò, noto come il vino della Magna Grecia, offerto agli atleti vincitori delle Olimpiadi. Certo, anche nel caso del Cirò, come per la patata viola, una conoscenza approfondita delle componenti e della storia del prodotto, possono contribuire a salvaguardarlo e a difenderne l'eccellenza e le peculiarità nel mondo intero. Per tornare ai tuberi, quelli di cui ci siamo occupati in questo servizio possono essere utilizzati in cucina come una normale tubero bianco, ma necessitano di una cottura più lunga, pari a 40 minuti dopo l'inizio della bollitura. Ottime per preparare gnocchi e purè, oppure fritte. Ma i lunghi tempi di cottura le rendono poco pratiche per le cucine dei nostri giorni, e quindi automaticamente a pagina 2 / 3 rischio di estinzione. Pur rappresentando una tradizione antica, un gusto inconfondibile, le cui caratteristiche organolettiche le rendono inimitabili e non riproponibili in altre aree del Paese. Proprio per preservare la patata viola nel 1998 è stato costituito un consorzio, denominato appunto Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Patata dell'Alta Valle Belbo, all'interno del quale una quindicina di produttori praticano con costanza e metodo gli antichi metodi colturali, garantendo in tempi moderni, un prodotto dal sapore antico, che trova spazio nei mercati di Campagna Amica, promossi da Coldiretti. La loro presenza al Salone del gusto è senz'altro da segnalare, come la nostra testata ama fare, all'attenzione del suo qualificato ed esigente pubblico di lettori, poiché è proprio in questi innumerevoli esempi di operosità e impegno che risiede il segreto della straordinaria varietà e biodiversità che il mondo ci invidia e tenta di imitare. Un modello tutto nostro, che dobbiamo preservare ad ogni costo. Local Genius.eu, Giornale delle Identità Territoriali Data Notizia :31 ottobre 2012 Local Genius è una testata giornalistica: magazine cartaceo e giornale online pagina 3 / 3 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)