Codice sociale tedesco art 55 riconoscimento paternita alimenti

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Codice sociale tedesco art 55 riconoscimento paternita alimenti
Codice sociale – Libro VIII (SGB VIII)
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Legge relativa all’aiuto ai bambini e agli adolescenti1 -
Capitolo 3 – Altri incarichi della Jugendhilfe2 (artt. 42 – 60)
Parte 4 – Beistandschaft, curatela e tutela di bambini e adolescenti,
informazioni relative alla mancanza di dichiarazione sull’esercizio congiunto della cura genitoriale
(artt. 52a – 58a)
Articolo 55 - Beistandschaft 3, curatela e tutela
(1) Lo Jugendamt 4 diventa Beistand, curatore o tutore nei casi previsti dal codice
civile (Beistandschaft, curatela amministrativa, tutela amministrativa 5).
1 Il testo in lingua originale riporta : „Kinder- und Jugendhilfegesetz“. La nozione di aiuto (hilfe) non va intesa al punto di vista dei
genitori che otterrebbero l’aiuto dello Stato per educare liberamente i bambini, ma dal punto di vista di uno Stato, di una comunità
tedesca che considera ogni bambino come sua proprietà e che ne delega l’educazione e il mantenimento ai genitori biologici, nella
misura in cui l’educazione che questi ultimi conferiscono e il mantenimento al quale provvedono servono gli interessi della
comunità tedesca in tema di bambini, quelo del Kindeswohl. Questa comunità, che utilizza il bambino come mezzo di ricatto per
assogettare il genitore (straniero), ha l’obbligo di sorvegliare che l’educazione e il mantenimento di ciascuno dei genitori
corrisponda all’interesse generale (all’ordine tedesco) e di intervenire, cioè togliere tutti o una parte dei diritti genitoriali (togliere il
diritto all’educazione o gli assegni familiari), appena ritiene che il principio del Kindeswohl sia minacciato
(Kindeswohlgefährdung). Questo si produce sempre , quando un genitore straniero si separa da quello tedesco. Egli potrebbe
trasferire i bambini o dirottare gli assegni familiari all’estero e ciò costituisce una minaccia per l’interesse nazionale, un pericolo
per il Kindeswohl tedesco. Questo preteso “aiuto” va inteso nel senso indicato dall’articolo 6 della Legge fondamentale („darüber
wacht die staatliche Gemeinschaft“ - la comunità dello Stato sorveglia), cioè nel senso di una comunità locale che, rappresentata
dal suo Jugendamt, sorveglia e controlla genitori, bambini e adolescenti e apporta il suo aiuto ai magistrati locali, sia costruendo gli
argomenti giuridici o, come qui previsto, attribuendosi i diritti di genitori e bambini per condurre alla decisione giuridica che
garantirà l’interesse politico in tema di bambini, il Kindeswohl.
2 Preferiamo mantenere il termine Jugendhilfe per non indurre confusione ; infatti la traduzione letterale del termine è « aiuto alla
gioventù », ma non corrisponde per nulla all’idea di un aiuto educativo nel senso nel quale viene comunemente inteso, bensì ad un
controllo politico della gioventù, spesso alla germanizzazione forzata dei bambini di genitori stranieri, in modo generalmente
brutale e non di rado con l’impiego di farmaci.
3 Poiché non ha equivalente in nessuna altra giurisdizione, il termine Beistandschaft non può essere tradotto in un’altra lingua. La
definizione che più si avvicina per qualificare questo termine è : „curatela provvisoria imposta dallo Jugendamt al genitore
tedesco per il riconoscimento di paternità e/o per esigere il pagamento degli alimenti“. L’applicazione di questo
provvedimento permette allo Jugendamt di appropriarsi senza decisione giuridica dei diritti genitoriali di uno dei genitori per farli
valere in nome del minore contro il genitore straniero, collocando d’ufficio il genitore tedesco in una condizione di curatela. La
Beistandschaft è un provvedimento amministrativo arbitrario attuato dallo Jugendamt prima di un pronunciamento in diritto.
4 Lo JUGENDAMT è una entità politica locale plenipotenziaria che interferisce in ogni procedimento giuridico nel quale sono
implicati dei minori (art. 50 SGB VIII, art. 162 FamFG); agisce con la finalità di proteggere la relazione Stato-bambino a scapito
della relazione genitore-bambino, cioè inevitabilmente quella del bambino con il suo genitore non-tedesco. Poiché non esiste entità
equivalente in nessun altro paese dell’UE (tranne l’Austria), questo termine non va mai tradotto e sicuramente mai nella forma
eufemistica di “ufficio a protezione dell’infanzia” (lo Jugendamt protegge l’interesse nazionale relativamente ai minori, il
Kindeswohl). Il suo incarico consiste nel sorvegliare, in quanto rappresentante della comunità dei Tedeschi (staatliche
Gemeinschaft) l’obbligo (die Pflicht) dei genitori a educare i figli nel solo interesse della comunità tedesca. Lo Jugendamt prepara
la decisione del giudice costruendo gli argomenti (contro il genitore straniero). Interviene d’ufficio in qualità di terzo genitore,
genitore di Stato, parte in causa plenipotenziaria di fronte al giudice nel corso dei procedimenti tenuti a porte chiuse. E’ lui che può
applicare o meno la decisione del giudice in funzione appunto del suo compito (la protezione del Kindeswohl); in pratica questo si
traduce, per il genitore non-tedesco, nella rottura progressiva del contatto con i suoi figli, nella stretta sorveglianza delle sue visite
da parte dello Stato (lo Jugendamt) e nell’obbligo di pagare gli alimenti (l’organismo che riscuote è lo Jugendamt). Vero e proprio
genitore di stato e giudice politico, lo Jugendamt è un’istituzione occulta che sfugge al controllo demografico. Di fatto riunisce
estesi poteri di giustizia e polizia. E’ dissimulato sotto nomi diversi (Jugendamt, öffentlicher Träger der Jugendhilfe, lokaler
Träger, Amt für Kinder und Familie, ASF, Landeskasse, Vormund, Magistrat, Oberbürgermeister, Land, etc...) e questo lo rende
difficilmente identificabile per lo straniero.
5 Il testo in lingua originale riporta: Beistandschaft, Amtspflegschaft, Amtsvormundschaft ; il termine „Amt“ non designa una
amministrazione di giustizia, ma un servizio amministrativo (Jugendamt)
2
(2) Lo Jugendamt procede al trasferimento individuale dell’esercizio degli incarichi di Beistand,
curatore amministrativo o tutore amministrativo ai suoi funzionari o ai suoi impiegati 6. Il
trasferimento è un atto amministrativo corrente7. Il funzionario o l’impiegato acquisisce così,
nell’ambito attribuitogli da detto trasferimento, la qualità di rappresentante legale del bambino o
dell’adolescente.
6 Così un qualsiasi funzionario dello Jugendamt, senza che sia richiesta qualificazione particolare, può divenire curatore o tutore di
uno o più bambini e decidere dalla vita dei figli di dottori e ingeneri che non sono tedeschi. Il numero di bambini a carico di un solo
tutore è stato recentemente (2011) limitato a 50 bambini per persona. Prima di allora non era raro che un tutore o curatore avesse
più di un centinaio di bambini a carico.
7 Il Beistand, il tutore o il curatore è designato dallo Jugendamt e non dal giudice.
© 2012 CEED Traduzione, interpretazione e commenti.