CAPITOLO 7
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Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento CAPITOLO 7 L’analisi dell’investimento 7.1 Analisi dell’investimento La definizione di un progetto di e-business non può prescindere da un'attenta analisi degli aspetti economici e finanziari legati a tale progetto. Spesso, le aziende percepiscono la presenza sul Web come una nuova e interessante fonte di reddito e tendono a valutare la convenienza ad investire in Internet confrontando l’investimento richiesto con l'incremento di fatturato atteso. Tale approccio risulta essere limitativo in quanto trascura tutta una serie di potenzialità del nuovo strumento non immediatamente quantificabili in termini economici (brand awarness, qualità del servizio offerto, fidelizzazione, aumento di efficienza, ecc.) Chi realizza un progetto di e-commerce dovrebbe considerare non solo il possibile incremento delle vendite di breve periodo, ma anche promuovere lo sviluppo di una visione più ampia che porti a valorizzare tutti gli aspetti legati alla presenza on line. Solo così potrà far percepire il reale valore dell'operazione e giustificare investimenti anche rilevanti. Lo sviluppo di un progetto Internet richiede che vengano fissati precisi obiettivi da raggiungere e definiti dei parametri che permettano di valutarne ex ante la raggiungibilità e verificarne ex post l’effettivo conseguimento. Le risorse umane e finanziarie necessarie per realizzare un certo progetto e i risultati attesi andranno definiti considerando le specificità del singolo progetto e non potranno far riferimento ad un generico investimento: non si può parlare del costo di un sito senza considerarne i fattori caratterizzanti. Il progetto analizza i concorrenti di www.dettaglidilusso.it per avere un confronto sui risultati attesi, inoltre definisce la natura dei costi e dei ricavi per analizzare la convenienza economica del progetto. www.dettaglidilusso.it 271 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.1.1 Indagine di mercato Al fine di valutare la dimensione e le caratteristiche del mercato in cui si inserirà il negozio virtuale www.dettaglidilusso.it, è stata svolta un’indagine di mercato nei mesi di maggio, giugno, luglio e settembre 2004. La ricerca è stata svolta per avere un’indicazione di massima di quelli che sono i costi ed i ricavi di siti dedicati al commercio elettronico nei settori del progetto, cioè di siti che vendono on line accessori per l’abbigliamento, accessori per auto, moto e per la nautica, tenendo conto della sostanziale differenza tra i siti indagati, infatti il progetto www.dettaglidilusso.it è il primo sito in Italia per la vendita allargata di tutti gli accessori. In particolare si è ritenuto necessario stimare alcune grandezze fondamentali, quali: fatturato, numero accessi unici/mese, propensione all’acquisto degli utenti, spesa media degli utenti, costi di progettazione e sviluppo, costi di marketing, costi di gestione e aggiornamento, costi dell’hardware e del software. A tale scopo è stato inviato un form tramite e-mail, che riportiamo in allegato, a siti che si occupano della vendita di prodotti e servizi attinenti al mondo degli accessori, in Italia e all’estero, concorrenti potenziali del mall del progetto. Per la selezione di tali siti ci si è avvalsi dell’uso dei principali motori di ricerca, portali, directory (tra gli altri Google, Yahoo!, Altavista, Virgilio, Lycos), usando come parole chiave della ricerca: accessori lusso, accessori auto, accessori nautica, accessori moto, accessori on line, accessori abbigliamento on line. Il limite principale dell’indagine svolta è l’esiguo numero di siti di che vendono on line il prodotto accessorio in tutte le sue sfumature, ma anche l’assenza di grandi portali e di marchi famosi che hanno intrapreso l’iniziativa, questo limite ha comportato difficoltà nella raccolta dei dati. Il tasso di risposta è stato di circa il 10%: il campione di analisi che ne è risultato è comunque rappresentativo dei siti di partenza. 7.1.1.1 Analisi dei dati Il progetto analizza i dati disponibili sui risultati economici dei principali merchant concorrenti di www.dettaglidilusso.it per tracciare una stima dei clienti, delle entrate e dei ricavi del portale. I dati sono ricavati da questionari on line inviati ai principali operatori del settore. I dati evidenziano una caratteristica di fondo molto importante: dietro a un grande successo on line è indispensabile una pianificazione dei costi, del progetto, dei servizi www.dettaglidilusso.it 272 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento messi a dispozione del cliente-utente, infatti i piccoli operatoti hanno risultati soddisfacenti in base ai loro investimenti effettuati. 7.1.1.1.1 Analisi dei dati ramo moda Dall’analisi dei questionari e dall’analisi dei dati disponibili sul mercato si conclude che la vendita on line di prodotti di abbigliamento, gioielleria, intimo, scarpe e calzature dà buoni risultati per tutti i merchant. Si nota una caratteristica di fondo fondamentale: i merchant che vendono esclusivamente on line investono grosse somme di denaro nella comunicazione e nella promozione, mentre i merchant che utilizzano la rete come canale di integrazione delle vendite investono ridotte somme, se non nulle, di denaro in comunicazione e promozione e si affidano principalmente ai motori di ricerca. L’analisi dei dati ramo moda si articola in due filoni di analisi: portali che investono in comunicazione e promozione; portali che utilizzano la rete per integrare le vendite del mercato tradizionale. Tra i primi vi compaiono i portali più famosi del commercio elettronico italiano, i quali hanno un’adeguata strategia di sviluppo del progetto, investono in pubblicità e in comunicazione ed ottengono risultati soddisfacenti per realizzare un’iniziativa solo on line, tra i secondi compaiono i portali meno conosciuti al grande pubblico, i quali non avendo un’adeguata strategia di comunicazione ottengono risultati economici sufficienti, ma che non rendono possibile un’iniziativa strettamente basata sul canale on line. Il progetto analizza i seguenti portali: yoox.com e Oliviero.it per il primo filone di analisi, marcobracci.com, gioie.it, glam.it, dianasport.it e numerosi altri portali per il secondo filone di analisi. La tabella 7.1 e 7.2 analizzano i risultati economici dei due portali appartenenti al primo filone. Tra i secondi compaiono i portali meno conosciuti al grande pubblico, i quali non avendo un’adeguata strategia di comunicazione ottengono risultati economici sufficienti, ma che non rendono possibile un’iniziativa strettamente basata sul canale on line. www.dettaglidilusso.it 273 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.1 evidenzia i principali risultati del sito web yoox.com1. Portale Caratteristiche iniziativa www.yoox.com Il portale per l’abbigliamento leader in Europa Durata attività 4 anni Fatturato 2000: 1 milione di euro 2001: 7 milioni di euro 2002: 12 milioni di euro Capi venduti 650.000 Numero clienti 120.000 Investitori Fondi e privati Visitatori 2003: 12 milioni 2004: 20 milioni Spesa media annuale cliente 360 euro Tabella 7.1 La tabella 7.2 evidenzia i principali risultati del sito web oliviero.it2. Portale Caratteristiche www.oliviero.it Il web store per gli articoli sportivi Fatturato mensile da vendite on line Oltre 80.000 euro Numero accessi mensile 300.000 utenti Importo spesa media unitaria Tra i 150-200 euro Investimenti in pubblicità on line Tra 20.000-50.000 euro Investimenti in pubblicità off line Tra 20.000- 50.000 euro Investimenti in infrastrutture Tra 30.000-50.000 euro Costi di progettazione Tra 20.000-60.000 euro Tabella 7.2 1 2 Fonte: [email protected]. Su autorizzazione e concessione di www.oliviero.it www.dettaglidilusso.it 274 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Le figure 7.3 e 7.4 indicano le caratteristiche principali dell’analisi dei dati ottenuta tramite l’invio di questionari on line. 10% 10% Numero accessi mensile Fatturato mensile da vendita on line 10% 10% 80% 5000-20000 20000-40000 80% 40000-60000 < 10.000 20.000-40.000 Importo spesa unitaria 80% 10% 10% 40-80 euro 10% 10.000-20.000 80-120 euro 120-150 euro Costi per l' infrastruttura Spese di promozione mensili 40% 60% 90% M otori di ricerca 500-2000 euro < 5000 euro 5000-10000 euro Costi di progettazione e sviluppo 10% 90% < 2500 euro 2500-5000 euro Figure 7.3 e 7.4 Fonte: mia elaborazione da sondaggio (allegato 1) www.dettaglidilusso.it 275 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.1.1.1.2 Analisi dei dati ramo oltre moda L’analisi dei risultati economici dei siti web che vendono on line accessori e prodotti per la nautica, le automobili e le motociclette si allinea ai risultati dei siti web del ramo moda che investono poche risorse in pubblicità e comunicazione. Le figure 7.5 e 7.6 indicano le caratteristiche principali dell’analisi dei dati ottenuta tramite l’invio di questionari on line. Risultati economici e visibilità Fatturato mensile da vendita on line 15% 5% 80% < 10.000 euro 10.000-20.000 euro 20.000-40.000 euro Accessi mensili 10% 5% 85% 5.000-20.000 20.000-60.000 > 60.000 Figura 7.5 Fonte: mia elaborazione da sondaggio (allegato 1) www.dettaglidilusso.it 276 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 5% 5% Investimenti in infrastrutture Spese in pubblicità 5% 10% 90% 85% 500-2.000 euro 2.000-5.000 euro > 5.000 euro < 5.000 euro 5.000-10.000 euro >10.000 euro Costi di progettazione 10% < 2.500 euro 5% 2.500-5.000 euro 85% > 5.000 euro Figura 7.6 Fonte: mia elaborazione da sondaggio (allegato 1) 7.1.2 I costi del progetto Come è già stato sottolineato la valutazione delle risorse necessarie per realizzare un progetto di e-business e dei benefici conseguiti è un processo complesso e strettamente legato alle sue specificità. In ogni caso è necessario definire: i costi del progetto, distinguendo tra costi emergenti e costi cessanti; i ritorni economici e non economici, ossia i risultati positivi legati al progetto. Le spese di creazione e mantenimento di un negozio virtuale sono molto inferiori rispetto a quelle relative alle loro controparti fisiche. Il vantaggio rispetto a un punto vendita tradizionale si accentua se si tiene conto del fatto che è sufficiente un solo negozio virtuale per servire la clientela situata in ogni parte del globo, ed è inoltre possibile ridurre il numero di magazzini ed evitare la duplicazione delle scorte. Altri risparmi di costi derivano dal fatto che possono essere lasciate direttamente al cliente molte operazioni, quali l’effettuazione dell’ordine e la compilazione dei www.dettaglidilusso.it 277 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento questionari, ottenendo una riduzione degli errori e una diminuzione del tempo medio necessario a condurre a termine la transazione. 7.1.2.1 I costi emergenti I costi emergenti sono i nuovi costi che l'impresa è chiamata a sostenere nel caso in cui decida di sviluppare un progetto di e-business. E’ necessario distinguere cinque tipologie di costo: i costi di progettazione; i costi per l’acquisto delle infrastrutture; i costi di realizzazione; i costi di gestione; i costi di promozione. 7.1.2.1.1 I costi di progettazione La progettazione rappresenta una fase fondamentale per la realizzazione di un portale dedicato al commercio elettronico. Essa può essere gestita internamente, se ci sono le competenze necessarie, o esternalizzata, comunque sarà pertanto indispensabile definire l’impegno e il costo della risorsa interna dedicata alla gestione della relazione. Già in fase di progettazione sarà necessario conoscere e rispettare il budget a disposizione per tarare le diverse voci di costo in funzione della spesa complessiva: non ha senso prevedere l’acquisto di un canale di comunicazione ad alta velocità per supportare un alto traffico se non si dispone di budget sufficiente per promuovere il sito adeguatamente. 7.1.2.1.2 I costi per l’acquisto delle infrastrutture La stesura di un financial plan richiede che vengano definite le infrastrutture hardware e software necessarie per implementare il progetto, sono possibili diverse soluzioni, in particolare l’azienda potrà decidere di stipulare contratti di: housing: rappresenta la soluzione più versatile ma anche più costosa, infatti l’azienda potrà disporre di suo server e utilizzarlo secondo le sue esigenze ma dovrà sostenere il costo di gestione tecnica del server, del sistema operativo e del software utilizzato; hosting: con tale soluzione l’azienda non deve sostenere il costo d’acquisto dell’hardware necessario e non ha bisogno di disporre di personale tecnico www.dettaglidilusso.it 278 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento in grado di gestirlo; inoltre a parità di banda disponibile il costo dell’hosting è generalmente molto più basso di quello dell’housing, tuttavia l’azienda che stipula un contratto di hosting non ha la stessa libertà di gestione prevista con l’housing; inserimento in shopping mall: rappresenta la soluzione più costosa e semplice da gestire in quanto permette di inserirsi in un negozio virtuale già strutturato, tale soluzione non è completamente personalizzabile, è importante quindi valutare attentamente il livello di servizio offerto, la personalizzazione possibile, gli strumenti di fidelizzazione previsti e quelli che non sono compatibili con il prodotto e la coerenza di immagine. 7.1.2.1.3 I costi di realizzazione Definita la progettazione e acquisite le infrastrutture, la realizzazione operativa sarà affidata ad un team di grafici e sviluppatori html, eventualmente affiancati da esperti di comunicazione; il team, che potrà essere interno o esterno all’azienda, dovrà implementare il progetto rispettando fedelmente quanto riportato nei documenti di progettazione. 7.1.2.1.4 I costi di gestione I costi di gestione non sono solo i costi di start up ma anche i costi necessari per la gestione costante del progetto, infatti il sito una volta implementato non deve essere abbandonato a se stesso ma continuamente gestito, monitorato e aggiornato. Un sito non aggiornato è come una vecchia rivista, nessuno la riprende in mano per leggerla più volte, dovranno perciò essere individuate delle risorse interne o esterne dedicate alla gestione del sito, il loro impegno e il relativo costo. Nel caso in cui la gestione venga affidata a personale interno diventa indispensabile prevedere un piano di formazione adeguato per i soggetti coinvolti e la definizione del relativo costo. 7.1.2.1.5 I costi di promozione La rete non va considerata come un semplice mezzo o canale di comunicazione, ma deve essere percepita come un reale strumento di business. Si tratta veramente del "nuovo mercato": questo implica anche la progettazione e la realizzazione, fin dall'inizio del rapporto, di una strategia di marketing che nel caso specifico definiamo Web Marketing. www.dettaglidilusso.it 279 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Il problema di Internet oggi è che contiene troppe informazioni: l'utente si perde come in un labirinto, senza trovare ciò di cui ha bisogno, per ovviare a questi inconvenienti, per essere sicuri di essere visibili nel marasma di Internet, diventano indispensabili alcune strategie di promozione sia on-line che off-line, da predisporre chiaramente già nella fase di progettazione e pubblicazione del sito. 7.1.2.2 I costi cessanti Nella valutazione di un progetto è necessario considerare non solo i costi emergenti ma anche i costi cessanti, ossia i costi che l’azienda non dovrebbe più sostenere se decidesse di investire in un progetto di e-business. Per esempio, se un’azienda decidesse di sostituire parzialmente la struttura di call center tradizionale con un servizio di supporto al cliente gestito attraverso la rete, non dovrebbe limitarsi a considerare i costi legati alla creazione del nuovo servizio ma anche la minor spesa sostenuta per il mantenimento del call center. Spesso i progetti Internet determinano rilevanti costi cessanti, in quanto il nuovo strumento permette di automatizzare la gestione di processi ripetitivi, rendendo disponibili risorse umane e finanziarie da dedicare alla gestione di servizi che permettono un rapporto più diretto e personalizzato con l’utente, aumentando la clientela potenziale e fidelizzando quella attuale. I costi cessanti hanno un andamento crescente nel tempo: nella prima fase di implementazione di un progetto di e-business i risparmi di costi sono abbastanza limitati, in quanto è necessario ridefinire i processi con conseguenti ingenti investimenti di risorse umane e finanziarie; nel medio lungo periodo invece i risultati positivi sono più evidenti. 7.1.2.1.6 La qualità del servizio offerto Risulta essere priva di significato la valutazione del costo di un progetto di e-business basata esclusivamente sul confronto dei “listini prezzi” contenenti il costo della costruzione di pagine web, senza considerare tutti gli aspetti fondamentali della creazione di un sito e della qualità del servizio offerto. In particolare nella valutazione di un servizio offerto dall’esterno non potranno non essere considerati: razionalità di progettazione; velocità del sito; www.dettaglidilusso.it 280 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento compatibilità. La razionalità di progettazione è l’organizzazione delle informazioni all’interno del sito in sezioni omogenee facilmente consultabili dal visitatore, che rispecchiano la realtà aziendale, infatti l’aspetto grafico, i contenuti e la struttura del negozio sono elementi fondamentali ma poco quantificabili per il successo di un sito. La velocità di un sito comprende diversi aspetti: la qualità dei collegamenti offerti dal provider presso il quale risiede il sito; hardware e software della macchina su cui è installato il sito in termini di velocità del processore, quantità di memoria, velocità dell’hard disk, ecc; peso delle pagine, ossia dei file che contengono il codice html e di tutti i file aggiuntivi che vengono caricati dal browser; compatibilità del sito con i diversi browser, ossia la possibilità di vedere il sito sia con Microsoft Explorer che con Netscape Navigator, infatti esistono dei software che permettono di verificare se il sito può essere visualizzato nelle differenti versioni. 7.1.2.1.7 I costi emergenti di www.dettaglidilusso.it Il progetto comporta i seguenti costi: costi di progettazione; costi di promozione; costi di sistema; costi per la sicurezza; costi del processo. I costi di progettazione comprendono i costi relativi allo sviluppo del progetto: sviluppo idea, analisi di mercato, definizione della strategia di marketing, studio dell’architettura di sistema, studio della grafica del sito web, progettazione del processo logistico, piano per la sicurezza del sito e test finale. I costi di promozione comprendono i costi relativi all’acquisto di spazi di promozione on line ed off line, costi necessari per il lancio del sito web. I costi di sistema comprendono i costi relativi all’architettura del sito web, cioè l’insieme di software e hardware che formano l’architettura del sito web. I costi per la sicurezza comprendono i costi relativi alla sicurezza del portale, sicurezza di sistema e sicurezza da attacchi esterni. I costi del processo comprendono i costi relativi alla distribuzione dei beni, dalla gestione del magazzino alla spedizione ai clienti finali. www.dettaglidilusso.it 281 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.7 descrive le voci di costo elencate. Voci di costo 1° anno 2° anno 3° anno 41.070 euro 41.070 euro 41.070 euro Posizionamento motori di ricerca 8.160 euro 8.160 euro 8.160 euro Acquisto spazi carta stampata Ita 258.630 euro 258.630 euro 258.630 euro Acquisto spazi carta stampata EU - 76.025 euro 76.025 euro 8.000 euro - - Web server: Apache Server Nessuno Nessuno Nessuno Database: MySQL Nessuno Nessuno Nessuno Linguaggio di scripting: PHP Nessuno Nessuno Nessuno Hardware: Server Pentium 7.000 euro - - Sistema operativo: Linux Nessuno Nessuno Nessuno 1.600 euro 2.600 euro 3.600 euro 210 euro 210 euro 210 euro 5.400 euro 900 euro 900 euro 550 euro 550 euro 550 euro 8.000 euro 9.000 euro 9.000 euro 1.260,35 euro 260,35 euro 260,35 euro 150 euro 150 euro 150 euro 368 euro 368 euro 368 euro 5.600 euro 37.700 euro 77.930 euro 345.998,35 euro 435.623,35 euro 476.853,35 euro Costi di progettazione 3 Piano per lo sviluppo del progetto Costi di promozione Costi di sistema 4 5 Realizzazione grafica Connessione Soluzione Infomail Soluzione Mail Center Soluzione Analizer Aggiornamento GestPay di Banca Sella Costi per la sicurezza 6 BizGuardian Norton Antivirus Costi del processo 7 Outsourcing magazzino e spedizione TOTALE Tabella 7.7 3 I costi di progettazione ammontano a 123.211 euro e vengono ammortizzati in tre quote costanti pari ad 1/3 del valore totale in tre anni. I costi di promozione sono definiti dalle tabelle 3.18 e 3.19. 5 I costi di sistema sono definiti in tabella 4.11 ed in tabella 5.14. 6 I costi per la sicurezza sono definiti in tabella 5.15. 7 I costi del processo sono definiti in tabella 6.18. 4 www.dettaglidilusso.it 282 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.8 indica i costi di progettazione del sito web, le risorse interne utilizzate dal progetto, le ore e le retribuzioni sono state diffuse da Alfa Layer. Attività Ore Costo in euro Sviluppo idea e analisi mercato 242 14.050 euro Progettazione sito web 180 5.242 euro Piano di marketing 274 16.408 euro Architettura di sistema 1.060 68.571 euro Sicurezza 36 2.007 euro Logistica 102 5.924 euro Test finale 180 11.009 euro Totale progetto www.dettaglidilusso.it 2.074 123.211 euro Tabella 7.8 Il costo orario delle risorse utilizzate è stato fornito da Alfa Layer, la tabella 7.9 ne riporta i valori. Risorsa Retribuzione Project manager 80 euro/ora Content manager 43 euro/ora Web designer 43 euro/ora Sistemista 75 euro/ora Analista programmatore 43 euro/ora Marketing & communication manager 54 euro/ora Security manager 75 euro/ora Traduttore 30 euro/ora Formatore 53 euro/ora Tabella 7.9 www.dettaglidilusso.it 283 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Le risorse utilizzate per la realizzazione del progetto: Project manager: è il responsabile della realizzazione e gestione di progetti Internet, Intranet ed Extranet; Content manager: si occupa di scrivere, sviluppare, gestire e pubblicare i contenuti di un sito; Web designer: è il responsabile dell'ideazione e sviluppo dell'aspetto grafico di un sito Web, sia sotto il profilo creativo sia sotto il profilo tecnico. Gestisce l'impaginazione, la struttura di navigazione, le immagini, l'audio e i video dei siti Internet; Sistemista: è il responsabile della gestione e della configurazione hardware e software del sito; Analista programmatore: il suo compito è quello di analizzare ed interpretare le esigenze degli utenti per incaricarsi della progettazione, codifica e documentazione, collaudo e manutenzione dei programmi (software) creati in risposta a tali esigenze; Marketing & Communication manager: il suo compito e quello di scrivere comunicati stampa; scrivere i discorsi per i top manager; scrivere i testi per la pubblicità istituzionale; scrivere i testi di documentazione; gestire il sito Internet; mantenere le relazioni interne; sistemare, riscrivere e titolare testi prodotti da altri per il rapporto annuale e per la “lettera agli azionisti”; parlare in pubblico in occasione di riunioni, convegni, convention; mantenere e sviluppare i contatti con gli organi di informazione; organizzare e dirigere un servizio di informazioni verso l’esterno; Security manager: è colui che governa la sicurezza del sito, dagli attacchi dei virus agli aspetti legali; Traduttore: è colui che si occupa della traduzione dei contenuti del sito; Formatore: sono tutti coloro che operano per l'apprendimento di competenze lavorative (di base e sul lavoro). www.dettaglidilusso.it 284 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.10 riassume i costi di sistema di www.dettaglidilusso.it: l’architettura del negozio e le soluzioni utilizzate, evidenziando i costi e le modalità di utilizzo. Infrastruttura8 Modalità utilizzo Web server: Apache Server Open Source9 Database: MySQL Open Source Linguaggio di scripting: PHP Open Source Hardware: Server Pentium Acquisto Sistema operativo: Linux Open Source Connessione Abbonamento Soluzione Infomail ASP10 Soluzione Mail Center Acquisto Soluzione Analizer ASP Aggiornamento - GestPay di Banca Sella Licenza11 BizGuardian Acquisto Norton Antivirus Acquisto Tabella 7.10 8 Indica l’insieme dell’hardware, del software e dei protocolli che compongono un sistema informatico o di rete fra computer (networking) 9 Modalità di distribuzione di software che rende accessibile il codice sorgente di un applicativo in maniera che altri possano modificarlo e migliorarlo. Open Source significa (codice) sorgente aperto, cioè leggibile. Questa concezione del software sottende la possibilità che più persone possano guardare il codice sorgente e, eventualmente, apporre delle modifiche che consentano di migliorarlo, permettendone uno sviluppo più veloce e ottimale. 10 Un ASP (Application Service Provider) è un’azienda che fornisce in “affitto” l’accesso e l’utilizzo tramite internet a programmi applicativi che risiedono in remoto presso i server del provider, l’utente, via web, può utilizzare tutti i programmi che ha acquistato attraverso un qualsiasi pc senza bisogno di installare nessuna applicazione o software. 11 E’ quel contratto che rende lecito l’utilizzo di un pacchetto software o di un servizio in cui vengono esposte le condizioni d’uso che devono essere accettate dall’utente. www.dettaglidilusso.it 285 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento www.dettaglidilusso.it 286 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento www.dettaglidilusso.it 309 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.1.2.2.1 I costi cessanti di www.dettaglidilusso.it Il progetto non ha costi cessanti all’inizio dell’attività perché l’iniziativa di vendita on line non è supportata da una precedente iniziativa nel mercato tradizionale, quindi il progetto non ha costi cessanti per sostituzione di strutture. Il progetto ha nei tre anni successivi e nel lungo periodo numerosi costi cessanti, i costi cessanti vengono ammortizzati nei tre anni, essi sono: i vari piani di progettazione sono costi da sostenere una volta sola, il progetto decide di ammortizzarli nei tre anni con quote costanti pari ad 1/3; alcuni software necessari per la infrastruttura del sistema comportano il pagamento di un canone negli anni successivi al primo. 7.1.3 I ritorni economici e i ritorni non economici del progetto La costruzione di un financial plan richiede che vengano valutati attentamente i ritorni economici e non economici legati a un progetto di e-business. La positività di un investimento in Internet non va valutata esclusivamente in termini di ROI (return on investment), anche se talvolta le aziende tendono a misurare i risultati di un investimento considerandone esclusivamente gli utili di breve periodo, che in realtà spesso non dovrebbero essere il principale obiettivo che un‘azienda si prefigge di raggiungere con un progetto di e-business. Pertanto per una corretta valutazione di un investimento è indispensabile definire in modo chiaro tutti gli obiettivi strategici e ordinarli gerarchicamente tenendo conto di tutte le potenzialità del nuovo mezzo e distinguendo gli obiettivi di breve da quelli di medio e di lungo periodo. La valutazione dovrà verificare non tanto l’utile o la perdita conseguita nel breve termine ma il conseguimento di tutti gli obiettivi prefissati. L’azienda potrà accettare di operare in perdita per la prima fase del progetto se viene evidenziato che gli obiettivi da conseguire in tale fase non sono di tipo economico ma di altra natura, per esempio aumento della fidelizzazione del cliente, acquisizione di quote di mercato, creazione di un nuovo servizio, ecc. In particolare un progetto di e-business può determinare: introiti economici; introiti non economici. www.dettaglidilusso.it 286 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Gli introiti economici derivano da: introiti da vendite, cioè ricavi effettuati tramite la vendita di prodotti in rete; altri introiti, per esempio derivanti da sponsorizzazioni on line, vendita di spazi banner, servizi di mailing list o newletter ecc; tali introiti sono possibili solo se il sito ha un traffico molto elevato e comunque non devono essere considerati il business principale dell’azienda, ma una fonte di reddito addizionale. Gli introiti non economici derivano da: marketing di relazione; marketing di conoscenza. Riguardo al marketing di relazione internet permette di stabilire una relazione con l’utente che consente di accrescere il valore della marca e fidelizzare i clienti. Tuttavia non è sufficiente considerare la quantità dei contatti, ma bisogna valutarne anche la qualità per esempio durata, profondità, intensità, ecc., ossia è necessario analizzare per quanto l’utente è rimasto collegato, quanto è andato in profondità nel sito, quante volte è ritornato se e come ha interagito, ecc. Riguardo al marketing di conoscenza internet consente di aumentare il know how interno grazie alla possibilità di condurre ricerche di mercato on line, distribuire materiale formativo o erogare corsi, favorire la condivisione della conoscenza, aggiornare velocemente i cataloghi, trasferire documenti aggiornati, ecc. In questo caso non è facile definire una valutazione oggettiva in quanto entrano in gioco variabili non quantificabili univocamente e quindi diventa difficile confrontare il nuovo media con quelli tradizionali. Per evitare che un progetto che non porta dei risultati economici positivi nel breve periodo venga considerato un fallimento, sarà pertanto indispensabile definire in modo chiaro che gli obiettivi da raggiungere non sono solo valutabili in termini di ROI, ma anche considerando altri parametri quali per esempio traffico atteso, area geografica raggiunta, numero di utilizzatori di un certo servizio, numero di utilizzatori che hanno iniziato il processo di acquisto senza terminarlo, numero di persone che hanno richiesto informazioni su un determinato prodotto, ecc. 7.1.3.1 I ritorni economici di www.dettaglidilusso.it Le forme di ricavo del progetto sono: ricavi da vendita di prodotti; ricavi da attività di agenzia. www.dettaglidilusso.it 287 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.1.3.1.1 Ricavi da vendita di prodotti La missione del sito web è di diventare il primo portale in Italia per la vendita on line di prodotti definiti dal progetto accessori. Il progetto ritiene come principale fonte di ricavo i ritorni dalla vendita di accessori del ramo moda, infatti per il ramo oltre moda le stime di ricavi da vendite sono più pessimistiche, ma sono compensate dai relativi ricavi dovuti all’attività di intermediazione del portale, il progetto considera gli altri ricavi esposti nel proseguo come fonti di ricavo integrative. 7.1.3.1.2 Ricavi da vendite ramo moda La tabella 7.12 esprime il numero di clienti stimato di www.dettaglidilusso.it in base all’indagine di mercato effettuata. Stima clienti progetto www.yoox.com www.dettaglidilusso.it Finanziamenti pari a 15.000.000 di euro Finanziamenti stimati pari a 800.000 euro12 Clienti 1° anno: 3.000 Clienti 1° anno: 159 Clienti 2° anno: 20.000 Clienti 2° anno: 1.060 Clienti 3° anno: 42.000 Clienti 3° anno: 2.226 Tabella 7.12 I clienti sono stimati in base ai risultati di vendita del sito www.yoox.com, l’unico vendor on line italiano che ha avuto successo nel mercato dell’e-commerce, il numero dei clienti è calcolato in base ad un rapporto tra i due siti web che utilizzano lo stesso core business, cioè la vendita in rete di prodotti di fine collezione o invenduti. Il progetto ipotizza le stesse condizioni di vendita del portale yoox.com e lo stesso ambiente di riferimento, in base ai finanziamenti ottenuti si stimano i clienti del progetto: yoox.com grazie ad investimenti pari a 15.000.000 di euro ottiene i risultati definiti in tabella 7.12, il progetto in base ad investimenti che toccano il 5,3% di quelli del portale di riferimento stima di ottenere una quantità di clienti pari al 5,3% di quelli di yoox. 12 Si ipotizza un finanziamento sotto forma di prestito bancario di 800.000 euro, pagabile in cinque anni ad un tasso del 10%. www.dettaglidilusso.it 288 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento I clienti stimati sono descritti in tabella 7.12, rappresentano una stima reale di un sito web di piccole dimensioni13. La tabella 7.13 esprime i ricavi stimati di www.dettaglidilusso.it in base all’indagine di mercato effettuata. Stima ricavi progetto www.yoox.com www.dettaglidilusso.it Ricavi 1° anno: 1.000.000 Ricavi 1° anno: 114.480 euro Ricavi 2° anno: 7.000.000 Ricavi 2° anno: 763.200 euro Ricavi 3° anno: 12.000.000 Ricavi 3° anno: 1.602.720 euro Tabella 7.13 I ricavi sono stimati in base ai risultati di vendita del sito www.yoox.com, le ipotesi sono le seguenti: yoox.com ha un valore-cliente di 360 euro; il progetto stima un valore-cliente di 720 euro, in quanto il valore unitario dei beni è superiore; i ricavi stimati ammontano a circa il 10% di quelli conseguiti da yoox.com. Il progetto utilizza una stima pessimistica sulla spesa on line di ogni singolo cliente, infatti l’ammontare di 720 euro annui per la spesa di abbigliamento e di accessori è un ammontare inferiore alla spesa che ogni singolo cliente effettua per il proprio abbigliamento sul canale tradizionale. Nei relativi ricavi sono compresi quelli relativi alla vendita di prodotti di abbigliamento, di orologeria e gioielleria del ramo moda. Il progetto stima il numero di ordini e i visitatori di www.dettaglidilusso.it utilizzando la stessa metodologia di calcolo ipotizzata per la stima dei clienti, il numero dei visitatori rispecchia il 10% dei visitatoti di yoox.com in quanto il progetto ha deciso di impiegare ingenti risorse finanziarie in promozione e pubblicità. 13 L’allegato 2 propone ulteriori dimostrazioni a favore della stima effettuata. www.dettaglidilusso.it 289 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.14 e 7.15 definiscono i risultati stimati. Stima ordini progetto Stima visitatori progetto www.yoox.com www.dettaglidilusso.it www.yoox.com www.dettaglidilusso.it 5.250 280 200.000 20.000 35.000 1.855 2.080.000 208.000 73.500 2.896,5 6.000.000 600.000 Tabella 7.14 e tabella 7.15 Il progetto non prevede la vendita di spazi banner, in base alle scelte effettuate da tutti i principali competitor del sito web, infatti l’utilizzo di questa tipologia di pubblicità on line è considerata una possibile causa di rinuncia agli acquisti da parte degli utenti-clienti, in quanto fa diminuire l’attenzione verso il possibile acquisto 7.1.3.1.3 Ricavi da vendite ramo oltre moda Il progetto considera i ricavi da vendite del ramo oltre moda i ricavi ottenuti dalla vendita di accessori riguardanti strumentazioni, arredamenti interni, tappezzeria, selle e applicazioni per la nautica, le motociclette e le automobili, la stima dei clienti e dei ricavi è un’operazione non semplice da pianificare dovuta al fatto delle scarse informazioni presenti sul mercato e dei produttori di accessori. In base all’analisi dei risultati descritti nelle figure 7.5 e 7.6, il progetto stima che i ricavi da vendite di prodotti oltre moda ammontino al 10% dei ricavi da vendite di prodotti moda, il progetto indica le stime dei clienti e dei ricavi nella seguente tabella 7.16. 1° anno 2° anno 3° anno 20 110 230 Acquisti 2 all’anno 2 all’anno 3 all’anno Importo spesa media 150 euro 200 euro 250 euro TOTALE RICAVI 8.000 euro 44.000 euro 172.500 euro N° di clienti Tabella 7.16 www.dettaglidilusso.it 290 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.1.3.2 Ricavi da attività di agenzia Il progetto ritiene redditizie l’attività di intermediazione per i prodotti del ramo oltre moda che prevedono l’installazione o la creazione di parti su misura, l’attività di intermediazione si articola nelle seguenti fasi: il produttore di componenti paga al sito web un canone per l’utilizzo di uno spazio “vetrina”; www.dettaglidilusso.it, essendo l’unico portale in Italia che vende on line prodotti accessori per la nautica, le motociclette e le automobili, mette in contatto il produttore con il cliente; www.dettaglidilusso.it ricava una percentuale sulle transazioni avvenute. Il progetto non considera la vendita di accessori oltre moda pronta per essere gestita totalmente on line, infatti prevede solo la vendita degli accessori che non necessitino di installazioni su misura. Il progetto stima i seguenti ricavi: canone per utilizzo vetrina; percentuale sulla vendita. La tabella 7.18 indica i ricavi stimati dal pagamento del canone. N° produttori interessati Importo canone Totale ricavi 1° anno 2° anno 3° anno 80 100 130 200 euro 300 euro 350 euro 16.000 euro 30.000 euro 45.500 euro Tabella 7.18 La tabella 7.19 indica i ricavi stimati dalla percentuale sulle vendite. 1° anno 2° anno 3° anno 200 400 800 Importo spesa media 400 euro 800 euro 1.000 euro % sul volume transato 5% 7% 7,5% 4.000 euro 22.400 euro 60.000 euro N° clienti Totale ricavi Tabella 7.19 www.dettaglidilusso.it 291 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La tabella 7.20 indica i ricavi stimati dall’attività di agenzia. Ricavi 1° anno 2° anno 3° anno 20.000 euro 52.400 euro 105.500 euro Tabella 7.20 La tabella 7.21 riassume i ricavi stimati dal progetto in base alle ipotesi effettuate. Forme di ricavo 1° anno 2° anno 3° anno Ricavi vendita moda 114.480 euro 763.200 euro 1.602.700 euro Ricavi vendita oltre moda 8.000 euro 44.000 euro 172.500 euro Ricavi attività di agenzia 20.000 euro 52.400 euro 105.500 euro TOTALE RICAVI 142.480 euro 859.600 euro 1.880.700 euro Tabella 7.21 7.1.3.2 I ritorni non economici di www.dettaglidilusso.it I ritorni non economici del negozio virtuale si misurano in termini qualitativi e riguardano: creazione di un brand; fidelizazzione di clienti; creazione di uno strumento di vendita, di promozione e di comunicazione. Il sito web, raggiungendo gli obiettivi fissati come numero di clienti e numero di visitatori stimati in precedenza, diventerebbe il primo portale in Italia per la vendita di accessori di lusso made in Italy, quindi, oltre a strumento di vendita affermato, diventerebbe uno strumento di comunicazione e di promozione per gli operatori del settore. www.dettaglidilusso.it 292 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.2 Finanziamenti 7.2.1 Opportunità di finanziamento L'Unione Europea ritiene di fondamentale importanza lo sviluppo della Società dell'Informazione; a tal fine, ha predisposto sia un adeguato quadro normativo, sia piani d'azione e di finanziamento (particolarmente interessanti per le PMI) che integrano quelli nazionali a sostegno delle attività di e-commerce. La globalizzazione dei mercati impone d'altronde alle PMI di adottare modelli di business e soluzioni tecnologiche innovative per creare valore e fornire un servizio migliore attraverso la creazione di reti di imprese, che esaltano le diverse competenze distintive. La Commissione Europea ha predisposto programmi di finanziamento per attività di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST) rivolti in particolare alle PMI. Le risorse destinate alle imprese si concentrano su progetti innovativi di interesse , finanziati in collaborazione con altri organismi pubblici o privati, vi sono poi interventi strutturali a livello di singolo paese o area dell'Unione. L'Italia ha deciso di sostenere la diffusione dell'e-commerce principalmente tramite la legge finanziaria per l'anno 2000 (DPEF), che prevede la concessione di crediti d'imposta, contributi in conto capitale e sgravi fiscali per l'acquisto di infrastrutture e servizi relativi all'e-commerce. Esistono poi specifiche leggi regionali che regolano i finanziamenti erogati dalle singole Regioni; inoltre, le Camere di Commercio possono prendere decisioni circa propri interventi. 7.2.2 Agevolazioni italiane Tra i fattori che agevolano lo sviluppo dell'e-commerce in Italia vi è un quadro normativo molto avanzato, gli interventi del Governo in materia di finanziamenti sono conformi agli obiettivi individuati dall'Unione Europea che mirano a favorire lo sviluppo della Società dell'Informazione. La legge finanziaria per l'anno 2000, principale strumento di intervento, ha stanziato 330 miliardi da erogare nel prossimo triennio, destinati a sostenere lo sviluppo delle imprese attraverso l'adozione di ICT per iniziative di e-commerce. I finanziamenti riguardano progetti innovativi per l'introduzione di tecnologie informatiche, di collegamenti telematici e del commercio elettronico. www.dettaglidilusso.it 293 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Per quanto concerne l'e-commerce, gli incentivi coprono le spese e i costi da sostenere per avviare le attività, sono inoltre previste agevolazioni fiscali per le cessioni a titolo gratuito di dotazioni informatiche. Le Regioni erogano altre sovvenzioni sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto, agevolazioni e sgravi fiscali, in generale, queste agevolazioni sostengono lo sviluppo, l'innovazione tecnologica e l'internazionalizzazione delle imprese e in particolare delle PMI. Infine, le singole Camere di Commercio possono decidere di stanziare fondi da destinare alle imprese per specifici progetti e forniscono informazioni su programmi, modalità di partecipazione e scadenze. 7.2.2.1 Agevolazioni per il Commercio Elettronico Nel quadro normativo vigente le agevolazioni per il commercio elettronico si riconducono a due modalità: la legge 388; i finanziamenti delle camere di commercio. 7.2.2.1.1 La legge 388/2000 - art.103 commi 5 e 6: incentivi a favore del commercio elettronico e per il collegamento telematico La Legge Finanziaria del 2001 ha stanziato complessivamente 330 miliardi per il triennio 2001-2003 di cui 240 in crediti d'imposta e 90 a fondo perduto: questi ultimi però destinati alle sole imprese del settore tessile. La Legge concederà agevolazioni ad associazioni di imprese che presenteranno progetti per realizzazione di portali tematici o a supporto di filiere produttive. I beneficiari sono le aziende di qualunque dimensione, iscritte nel Registro delle imprese, appartenenti ai settori del tessile/abbigliamento e calzaturiero per il bando "quick-response", ovvero di qualunque comparto per il bando "e-commerce", localizzate nell´intero territorio nazionale. Le iniziative ammissibili sono: progetti finalizzati allo sviluppo delle vendite on-line di beni e servizi per il bando e-commerce; progetti finalizzati allo sviluppo di collegamenti telematici nelle filiere del settore del tessile, abbigliamento e calzaturiero per il bando quick-response. www.dettaglidilusso.it 294 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Il progetto deve riguardare tutte le imprese partecipanti e in entrambi i casi l´investimento deve essere di almeno 7.500 euro. Le spese devono essere sostenute successivamente alla data di pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale (28 dicembre 2002) e sono quelle connesse: all´acquisto di hardware e software; consulenze specialistiche; formazione del personale e spese di e-learning nel limite del 20% dell’investimento ammissibile. L´agevolazione consiste nella concessione di un contributo in conto capitale del 50% dei costi sostenuti da ogni impresa, nei raggruppamenti costituiti da 1 a 4 imprese, e del 60% nei raggruppamenti costituiti da 5 o più imprese per il bando quick-response. Per il bando e-commerce l´agevolazione consiste in un credito d´imposta nella misura del 50% dei costi ammessi se le imprese sono da 1 a 14, e del 60% se il raggruppamento conta 15 o più imprese. Le agevolazioni sono concesse nei limiti della disciplina comunitaria per gli aiuti de minimis e non possono essere cumulate con altri incentivi. Le agevolazioni sono concesse tramite procedura automatica in base all´ordine cronologico di presentazione delle domande: il Gestore, entro 60 giorni dalla chiusura del bando, verifica la regolarità formale delle domande e le trasmette al Ministero per la prenotazione delle risorse. Entro 6 mesi dalla data di ultimazione del progetto l´impresa deve presentare l´istanza per la fruizione delle risorse con la documentazione allegata, verificata la quale il gestore provvederà all´erogazione dell´agevolazione. Modificazioni al d.m. 30 maggio 2003 recante la ripartizione del Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese di cui all'art. 52 della l. 23 dicembre 1998 n. 448 Il decreto, in corso di pubblicazione nella g.u., apporta modifiche al d.m. 30 maggio 2003 riguardante la ripartizione tra i vari interventi agevolativi dello stanziamento complessivo disponibile, nell'anno finanziario 2003, per gli interventi a favore delle imprese gestiti dal Ministero delle attività produttive. Il decreto in oggetto prevede una modifica in aumento degli stanziamenti per il 2004 destinati allo sviluppo delle attività di commercio elettronico (articolo 103, comma 5, della finanziaria 2001). www.dettaglidilusso.it 295 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.2.2.1.2 Finanziamenti delle camere di commercio I finanziamenti delle Camere di Commercio italiane hanno caratteristiche simili, le spese ammissibili e i limiti di spesa sono pressoché identici, il progetto analizza in dettaglio il finanziamento della Camera di Commercio di Milano. La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano offre una nuova opportunità di supporto alle piccole e medie imprese che vogliono adeguare i propri sistemi informatici al fine di realizzare, mantenere siti e sistemi web dell’azienda, erogare propri servizi web su internet e attivare le procedure di commercio elettronico. Gli investimenti ammissibili riguardano: le tecnologie informatiche; le applicazioni internet. Riguardo alle tecnologie informatiche sono ammissibili: acquisto sistemi informatici di gestione dell’azienda (hardware); acquisto e sviluppo di software in grado di gestire i processi aziendali (ERP, CRM); licenze d’uso; costi per la connessione ad internet; formazione del personale. Riguardo alle applicazioni internet: acquisto di hardware e software dedicati alla realizzazione, mantenimento, disponibilità di siti web; acquisto e sviluppo di software dedicato all’erogazione dei servizi web; costi sostenuti per rendere disponibili su internet i propri siti web (housing, hosting..) solo per il primo anno, registrazione del domino web, iscrizione del sito su motori di ricerca; servizi internet di commercio elettronico (transazioni on line con carte di credito, realizzazione di listini..); spese sostenute per l’adesione a iniziative di soggetti pubblici e privati, spese sostenute per la progettazione, la realizzazione, la gestione e l’aggiornamento del sito web e la progettazione di cataloghi on line collegati al sito web; formazione del personale. www.dettaglidilusso.it 296 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento I contributi offerti sono: per le tecnologie informatiche il contributo per le ditte individuali, per le società di persone e le cooperative è pari al 40% delle spese ammissibili al netto di Iva (max 4.000 euro), per le società di capitale è pari al 30% (max 4.000 euro); per le applicazioni internet il contributo per ogni impresa è pari al 40% delle spese ammissibili al netto Iva (max 8.000 euro). 7.2.3 Iniziative dell' Unione Europea L'Unione Europea è consapevole del ruolo fondamentale delle PMI e dell'importanza dell'e-commerce nell'economia comunitaria. Innovazione e e-commerce sono tra i temi principali delle politiche di intervento. Al fine di incoraggiare la ricerca e favorire l'adozione di nuove tecnologie e dell'ecommerce nelle imprese e nelle istituzioni, l'Unione Europea ha avviato numerosi progetti di intervento. I programmi di sostegno rivolti direttamente alle imprese prevedono finanziamenti per la realizzazione di soluzioni tecnologiche e organizzative che coinvolgano più settori e aziende, in particolare le PMI, con l'obiettivo di migliorarne la competitività nel mercato globale. Altre sovvenzioni sono destinate all'attività di ricerca e alla formazione, ed hanno l'obiettivo di definire in modo più preciso il quadro teorico di riferimento e di preparare le professionalità necessarie allo sviluppo della nuova economia digitale. Con il fine di aumentare la competitività del sistema Europa e rilanciarlo nella sfida con gli altri Paesi più industrializzati, l'Unione ha varato una serie di iniziative a supporto dello sviluppo della new economy: Tentelecom (Trans-european telecomunications networks). È un programma comunitario che stanzia 4.600 milioni di euro per il periodo 2000/2006 con lo scopo di realizzare progetti in materia di applicazioni, servizi generici e reti di telecomunicazione transeuropee, al fine di sviluppare la società dell'informazione, incrementare la competitività delle imprese dell'Unione e favorire una maggiore coesione sociale ed economica tra gli stati membri; Programma Tsi (Tecnologie per la società dell'informazione), che prevede l'erogazione di 547 milioni di euro sino al 2002 per lo sviluppo di attività www.dettaglidilusso.it 297 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento dedicate all'e-commerce, accrescendo le capacità di imprese e consumatori stimolando la collaborazione tra piccole e grandi imprese; Isis (Information society iniziative for standardisation), che destinerà circa 4 milioni di euro all'anno nei settori delle telecomunicazioni e della società dell'informazione per favorire l'integrazione del mercato interno; Pmi e commercio on-line, che nel 1999 ha stanziato sino a due milioni di euro per progetto; Consumatori, che prevede la distribuzione tra il 1999 e il 2003 di 88 milioni di euro con lo scopo di promuovere gli interessi dei consumatori europei e garantire loro elevati livelli di protezione attraverso attività di associazioni, persone fisiche o giuridiche e organismi pubblici indipendenti specializzati in materia. 7.2.4 Altri finanziamenti Oltre ai finanziamenti ed alle agevolazioni per il commercio elettronico statali e delle Camere di Commercio, esistono altri tipi di finanziamento, si può ricorrere a mezzi di terzi oppure a mezzi propri. I mezzi di terzi sono: mutui, obbligazioni, leasing, finanziamenti e breve e contributi di varia natura; i mezzi propri sono: aumento di capitale sociale, prestiti da parte di soci, nuovi soci e autofinanziamento. Il progetto ipotizza di utilizzare un prestito bancario dell’ammontare di 800.000 euro, rimborsabile in cinque rate costanti al tasso del 10% annuo, la tabella 7.22 definisce l’ammontare delle rate. Quota 1° anno Quota 2° anno Quota 3° anno Quota 4° anno Quota 5° anno 176.000 euro 193.600 euro 212.960 euro 234.256 euro 257.682 euro Tabella 7.22 www.dettaglidilusso.it 298 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.3 La valutazione economica e finanziaria del progetto Il piano finanziario è uno strumento necessario per valutare l'opportunità di un investimento in cui devono essere rappresentate le migliori stime delle operazioni che l'impresa sosterrà in un arco temporale determinato, generalmente si considerano i primi tre anni. Lo scopo del piano finanziario è indicare le potenzialità dell'iniziativa imprenditoriale e la strada per una corretta gestione finanziaria, per sviluppare un piano finanziario si deve provvedere a formulare due operazioni basilari: 1. proiezioni dei flussi di cassa in un arco di tempo di tre anni; 2. analisi del punto di pareggio. Dopo aver completato la preparazione di queste due analisi, si indicano brevemente le conclusioni più importanti che si possono trarre. 7.3.1 Il cash flow e gli indici del progetto Nella definizione di un progetto di e-commerce è necessario prevede i flussi di cassa, cioè prevedere i fabbisogni finanziari facendo previsioni su quando si verificheranno le entrate e le uscite e per quale importo. Definendo il flusso di cassa netto l’azienda prevede i periodi in cui ci saranno carenze di liquidità e sarà costretta a ricorrere al credito. Nella definizione di un progetto è necessario fare delle previsioni dei fabbisogni finanziari, ossia prevedere il flusso di cassa, facendo delle previsioni su quando si verificheranno le entrate e le uscite e per quale importo. Tale previsione permetterà di: evitare che momentanee carenze di liquidità compromettano il successo del progetto; definire con anticipo l’eventuale necessità di ricorrere a finanziatori esterni, con il vantaggio di poter concordare condizioni meno onerose. 7.3.1.2.1 Il cash flow Il cash flow operativo fornisce informazioni sulla generazione di liquidità da parte della gestione operativa nel periodo in esame. Non tutti i costi ed i ricavi di competenza di un esercizio avranno la loro manifestazione monetaria nello stesso periodo di riferimento, ma anzi in generale esiste un differimento temporale tra il momento in cui si rivela un costo/ricavo ed il momento in cui avviene la definitiva monetizzazione. www.dettaglidilusso.it 299 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento I costi ed i ricavi che hanno manifestazione monetaria nel medesimo periodo in cui hanno la loro competenza economica sono detti costi/ricavi monetari, quelli non monetari sono ad esempio gli ammortamenti cioè gli acquisti di beni con pagamento differito oltre il periodo di riferimento. Dal disallineamento temporale tra il momento di imputazione dei costi/ricavi secondo il principio di competenza e l’effettiva manifestazione monetaria scaturisce la differenza tra il risultato economico di esercizio ed il flusso di cassa netto generato dalla gestione. Il cash flow infatti è la liquidità della gestione nel periodo in esame cioè la differenza tra gli introiti in quel periodo e gli esborsi del medesimo periodo, introiti ed esborsi monetari. 7.3.1.2.2 Gli indici di valutazione finanziaria Gli indicatori economico finanziari tendono a fornire una visione di sintesi delle caratteristiche economiche e finanziarie del progetto in esame, ma basano la loro determinazione sui flussi di cassa e sui metodi di calcolo finanziario. Essi consentono di riassumere il profilo finanziario in un unico indicatore di convenienza. Lo scopo dell’analisi è: valutare la convenienza economica di un progetto; confrontare le alternative di investimento. Gli indici di valutazione finanziaria sono: VAN, TIR, PBT e DPBT. Il VAN è il valore attuale netto, rappresenta il guadagno oggi derivante dall’investimento effettuato rispetto ad un impegno finanziario privo di rischio con un tasso di rendimento (i). Il TIR è il tasso interno di rendimento, rappresenta il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti i flussi negativi con i flussi positivi. Il PBT è il tempo di recupero, rappresenta l’epoca alla quale il saldo di cassa diviene definitivamente positivo, infatti indica il punto di pareggio temporale dell’operazione finanziaria. Il DPBT è il discounted pay back time, cioè l’epoca alla quale il saldo di cassa capitalizzato diviene definitivamente positivo, infatti indica il punto di pareggio finanziario temporale dell’operazione finanziaria. www.dettaglidilusso.it 300 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.3.1.2.3 Il cash flow di www.dettaglidilusso.it Il calcolo del cash flow può essere effettuato con due modalità di calcolo: il metodo diretto ed il metodo indiretto, Il metodo diretto contrappone i flussi di cassa positivi, ossia i ricavi monetarizzati interamente nell’esercizio, e i flussi di cassa negativi, ossia i costi che abbiano immediata manifestazione monetaria. Il metodo indiretto rettifica opportunamente il risultato economico dell’esercizio eliminando le componenti di costo non monetarie come gli ammortamenti, questo secondo metodo risulta più agevole per la determinazione del cash flow a partire dei dati di bilancio. Per il calcolo del cash flow il progetto utilizza il metodo diretto, infatti l’obiettivo del progetto è misurare la convenienza economica dell’iniziativa, ossia i flussi di cassa derivanti dalla vendita on line dei prodotti accessori. La tabella 7.23 sintetizza il cash flow di www.dettaglidilusso.it Cash flow 1° anno 2° anno 3° anno 122.480 euro 807.200 euro 1.775.200 euro 20.000 euro 52.400 euro 105.500 euro 800.000 euro 61.080 euro 42.844 euro 345.998,35 euro 435.623,35 euro 476.853,35 euro 176.000 euro 193.600 212.960 euro 420.481,65 euro 291.456,65 euro 1.233.730,65 euro Imposte (51%) 214.445,64 euro 148.642,89 euro 629.202,63 euro Flusso di cassa 206.036,01 euro 142.813,76 euro 604.528,02 euro Entrate Vendita di prodotti14 Attività di agenzia 15 16 Finanziamento / Investimenti 17 Uscite Costo realizzazione sito web18 19 Rata finanziamento Flusso di cassa lordo 20 Tabella 7.23 14 La stima dei ricavi da vendite prodotti è definita nelle tabelle 7.13 e 7.16. La stima dei ricavi da agenzia è definita in tabella 7.20. 16 Il finanziamento di 800.000 euro è considerato un flusso di cassa in entrata. 17 Gli investimenti sono quote di denaro investite dal progetto, ammontano al 30% dei flussi di cassa. 18 Il costo di realizzazione del sito web è definito in tabella 7.7, costo stimato in base alle risorse di www.Alfalayer.com. 19 Le rate sono calcolate in tabella 7.21. 20 Il 30% del flusso di cassa lordo viene reinvestito nel primo anno, la quota si riduce al 20% nel secondo anno. 15 www.dettaglidilusso.it 301 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.3.1.2.4 Gli indici di valutazione finanziaria di www.dettaglidilusso.it Il metodo di valutazione generalmente adottato per la valutazione degli investimenti è il VAN, cioè il valore attuale netto. n Il VAN si calcola con la seguente formula: VAN= -TS aS (1+i) S=0 Nella formula: S indica l’istante considerato (mese, semestre, anno); aS sono i flussi di cassa negli istanti S; i è il tasso di sconto; TS il tempo relativo all’istante considerato. Il VAN è un numero che dipende dal tasso i impiegato nella formula, se il VAN risulta positivo l’investimento è conveniente, se risulta negativo l’investimento non è conveniente, cioè un investimento è da fare se il flusso di cassa che genera copre almeno i costi che si dovrebbero sostenere per l’investimento. Le difficoltà per il calcolo del VAN sono legate all’attendibilità delle stime dei flussi di cassa futuri e alla definizione del tasso di attualizzazione o di sconto. Il calcolo del VAN è articolato in quattro fasi: 1. previsione dei flussi di cassa generati nel tempo; 2. scelta del tasso i; 3. attualizzazione dei flussi di cassa; 4. calcolo finale. La previsione dei flussi di cassa La previsione dei flussi di cassa generati nel tempo dal progetto è stimata in base ai ricavi attesi e ai costi necessari. La tabella 7.24 rappresenta i flussi di cassa del progetto. Cash flow 1° anno 2° anno 3° anno Flusso di cassa 206.036,01 euro 142.813,76 euro 604.528,02 euro Tabella 7.24 Stimati i flussi di cassa del progetto, per calcolare il VAN bisogna stimare un tasso di attualizzazione o di sconto. www.dettaglidilusso.it 302 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La scelta del tasso i Il problema della scelta del tasso i è importante per la valutazione economica di un progetto, poiché assumere un tasso troppo elevato comporterebbe la perdita di opportunità di business che sarebbero remunerative, mentre un tasso troppo basso renderebbe convenienti progetti che in realtà non lo sono. Come per i flussi di cassa, il tasso di sconto non esiste con certezza, generalmente si assume che il tasso di sconto sia quello presente sul mercato dei capitali anche se esistono molti tassi a seconda della durata e del rating dell’emittente, un modo corretto per affrontare la scelta del tasso consiste nel ricorrere al mercato del capitali e individuare il tasso richiesto dal mercato per un investimento di rischio identico a quello dell’investimento in esame. Il progetto decide di utilizzare il metodo del CAPM ( Capital Asset Pricing Model)21. Il CAPM è una metodologia di valutazione degli investimenti che fornisce al management dell’impresa un valido aiuto nella risoluzione del problema dell’allocazione ottimale delle risorse. L’approccio innovativo del CAPM è orientato maggiormente agli aspetti finanziaristrategici del problema, il vantaggio più importante sta nella qualificazione del rischio e nelle sue modalità oggettive e largamente applicabili che permettono di tradurre questa misurazione in una stima del rendimento previsto. La formula per il calcolo è la seguente: E(R)= Rf + BETA(µm-Rf); dove: E(R) è il rendimento atteso di un titolo; Rf è il tasso di rendimento dei titoli privi di rischio; BETA(µm-Rf) è il premio per il rischio; µm è il tasso di rendimento atteso dall’intero mercato azionario. Si vuole però osservare che il CAPM è un modello essenzialmente uniperiodale che quindi mal si adatta all’analisi di un fenomeno caratterizzato da una serie di flussi di cassa generati in un intervallo temporale generalmente ampio nei quale i tassi e lo scenario temporale possono cambiare molto, il progetto utilizzando il CAPM assume di supporre che la curva dei tassi a termine sia piatta. 21 Fonte: Missione impresa, Il C.A.P.M. :una valida metodologia per la valutazione delle scelta aziendali, a cura di Alta Direzione S.r.L. www.dettaglidilusso.it 303 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Il BETA è il fattore critico nella formula del CAPM, mostra come varia la remunerazione dell’investimento rispetto alle variazioni che intervengono nell’ambiente esterno, per stimare il BETA due sono le metodologie più diffuse: si considerano le relazioni tra rendimenti complessivi del mercato e rendimenti dell’impresa in esame, tale approccio necessita di quotazioni ufficiali dei titolo dell’impresa o di realtà significative cui fare riferimento, si considerano i dati contabili dell’impresa, come i bilanci. In ogni caso tali metodologie permettono di riflettere sugli elementi che possono incidere sul BETA: l’indebitamento, il grado di leva operativa, il tasso di sviluppo, l’attivo investito, la variabilità dei risultati economici. Il BETA esprime la misura del rischio sistematico legato all’andamento del sistema economico di un titolo rispetto all’intero sistema azionario, un BETA pari ad 1 è considerato un indice medio di rischio sistematico. Sono possibili tre risultati: BETA=1: la variabilità è in linea con quella del mercato; BETA>1: alto rischio sistematico in quanto molto sensibile all’andamento del mercato, cioè il titolo tende ad aumentare o diminuire percentualmente in misura maggiore rispetto alla variazione del mercato; BETA<1: basso rischio sistematici in quanto poco sensibili alle variazioni del mercato. Dato che la rischiosità di un titolo è il riflesso di quella delle attività dell’impresa, il progetto utilizza la formula del CAPM per ricavare il tasso di attualizzazione dei sui flussi, dopo aver proceduto alla valutazione del BETA. Il progetto assume che il BETAinv sia pari al BETAaz, in modo tale da ricavare il BETA dall’analisi dei prezzi storici delle azioni espressi in relazione ai corrispondenti dati storici dell’indice di borsa, si intercetta con la retta verticale passante per quest’ultimo valore, la retta del CAPM ricavando così il costo medio del capitale aziendale che può usarsi come tasso di sconto. La figura 7.25 indica la definizione del costo del capitale aziendale. www.dettaglidilusso.it 304 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento La definizione del costo del capitale aziendale CAPM Costo capitale aziendale BETA aziendale Figura 7.25 Il progetto non essendo ovviamente un’azienda quotata in borsa e non potendo confrontare i prezzi di un titolo con quelli di mercato, considera un sito e-commerce quotato appartenente ai competitor del mercato on line. Si considera dunque un sito e-commerce quotato in borsa, che, anche se di dimensioni diverse dall’idea di business valutata in questo progetto, opera almeno nello stesso mercato, si nota la presenza di pochi siti di e-commerce dedicati all’abbigliamento quotati in borsa, infatti nessuno dei possibili competitor del progetto è quotato in borsa. Il progetto utilizza come riferimento la società BasicNet, il gruppo BasicNet è titolare dei marchi Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Jesus Jeans e Superga, tramite i quali opera nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e per il tempo libero. www.dettaglidilusso.it 305 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Il gruppo fa capo alla BasicNet S.p.A. con sede a Torino e quotata in Borsa Valori di Milano, la tabella 7.26 indica le principali caratteristiche della società. BasicNet S.p.A. Caratteristiche Settore Abbigliamento/tessile/pellame Area attività Nazionale ed internazionale Fatturato aziendale 203.000.000 euro Data inizio attività e-commerce 1995 Addetti attività e-commerce 60 addetti Investimento iniziale progetto 15.000.000 euro Investimenti seguenti 2.000.000 euro all’anno Tabella 7.26 L’obiettivo del gruppo è diventare un operatore leader a livello mondiale nel settore abbigliamento informale e sportivo, la sfida è di utilizzare le tecnologie legate ad internet non tanto per comunicare con i clienti, quanto per sviluppare gli affari, per gestire i magazzini e per scambiare le informazioni all’interno dell’azienda. L’indice preso come riferimento è il Numtel, a cui appartiene BasicNet. Il BETA di riferimento si calcola con la formula: BETA= COV( titolo, indice)/ VAR (titolo)22 Il BETA considerato dal progetto è uguale a 0,86, che indica una bassa sensibilità alle variazioni del mercato. Dal momento che le dimensioni del progetto sono più contenute rispetto a BasicNet si è voluto incorporare nel BETA un fattore che tenga conto del maggiore rischio di questa società incrementando di un 50% la rischiosità del titolo in questione. Il nuovo BETA definito dal progetto BETA’ si calcola nel modo seguente: BETA’= BETA+ = 1.5 Per valutare il µm il progetto ricorre alla stima effettuata da Gus Sauter23 managing director del Vanguard Group: secondo la sua prospettiva il rendimento del mercato 22 Fonte: www.spystocks.it, BETA relativo ad un anno. Gus Sauter in qualità di managing director del Vanguard Group, è alla guida del Quantitative Equity Group. Supervisiona la gestione di 215 miliardi di dollari in 29 index found, cioè in fondi comuni che seguono il mercato o i suoi indici, e di circa 4 miliardi di dollari in active founds, cioè fondi gestiti con maggior aggressività. Il Vanguard group ha assets per oltre 550 miliardi di dollari, 15 milioni di clienti e oltre 10000 dipendenti. Oltre a un centinaio di fondi comuni offre assets managements, servizi di brokeraggio e assicurativi. 23 www.dettaglidilusso.it 306 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento azionario in orizzonte di dieci anni potrà offrire rendimento annui tra l’8% e il 9%, a scopo cautelativo il progetto assume il valore massimo pari ad 9%. Infine il progetto considera come Rf il tasso nominale dei titoli di stato con durata di un anno, il Rf è uguale ad 3,25%. Il tasso i assunto dal progetto è sintetizzato in figura 7.27. Calcolo del tasso di sconto µm= 9% secondo Gus Sauter Rf=3,25% il tasso nominale dei titoli di stato BETA’= BETA+ = 1.5 E(R)= Rf + BETA(µm-Rf) i Figura 7.27 Il progetto stima il tasso di sconto pari a 11,875%. Attualizzazione dei flussi di cassa Il tasso di sconto ci permette di valutare i flussi di cassa scontati. La tabella 7.28 definisce i flussi di cassa scontati24. Cash flow attualizzato 1° anno 2° anno 3° anno Cash flow progetto 187.305,46 euro 118.027,87 euro 454.190,65 euro Tabella 7.28 24 L’investimento iniziale ammonta a 521.998,35 euro. www.dettaglidilusso.it 307 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento Il VAN del progetto Il calcolo del VAN è definito in tabella 7.29. Investimento VAN www.dettaglidilusso.it -521.998,35+187.305,46+ 118.027,87 +454.190,65 =237.525,6 Tabella 7.29 Essendo positivo l’investimento risulta profittevole. 7.3.1.2.3 Il punto di pareggio L'analisi del punto di pareggio è un metodo per determinare quel livello di vendite che riesce a coprire tutti i costi. La conoscenza di questo dato, e la facilità o le difficoltà per raggiungerlo, è molto importante sia per gli investitori che per il management: questo spiega il motivo per cui il livello atteso di vendite che è previsto sia sufficientemente più alto del livello necessario per ottenere il punto di pareggio, in modo tale che piccole perturbazioni non pregiudichino le performance dell’azienda e, soprattutto, non producano perdite. Il PBT o tempo di recupero indica l’istante di tempo necessario perché i flussi di cassa pareggino l’importo dell’investimento fatto. E’un indice molto usato nella pratica anche se soffre di alcune carenze che ne limitano il valore. Per il calcolo del PBT sono necessari: 1. i flussi di cassa stimati; 2. l’esborso iniziale. Il calcolo soffre di alcune carenze che ne limitano il valore, poiché i flussi di cassa non sono attualizzati e i costi e i flussi fuori dal periodo in considerazione non sono utilizzati nel calcolo, il calcolo del punto di pareggio è definito in tabella 7.30. Investimento PBT Punto di pareggio +206.036,01+142.813,73+604.528,02>521.998,35 Tabella 7.30 Il periodo di recupero avviene all’inizio del terzo anno. www.dettaglidilusso.it 308 Capitolo 7 – L’analisi dell’investimento 7.3.2 La fattibilità economica del progetto Visti i risultati stimati dell’analisi economica dell’iniziativa, ovvero gli indici di valutazione finanziaria, il progetto www.dettaglidilusso.it è remunerativo dal punto di vista economico. Il progetto di aprire un sito di e-commerce per la vendita di accessori made in Italy risulta conveniente, soprattutto investendo notevoli risorse in promozione pubblicità. Sicuramente il progetto ha messo in evidenza tutti i possibili svantaggi rispetto ad un’iniziativa di vendita sul mercato tradizionale ma il progetto ritiene che la vendita on line conquisterà un raggio d’azione più ampio. In allegato sono presentati il piano di cassa, il piano economico e lo stato patrimoniale del progetto. www.dettaglidilusso.it 309