Specifiche Tecniche
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Specifiche Tecniche
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa 1° Settore 2° Servizio Progettazione ed Esecuzione OO.PP. AVVISO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER AFFIDAMENTO APPALTO FORNITURA E POSA IN OPERA DI “MACCHINE ARREDO” DA INSERIRE ALL’INTERNO DELLA GALLERIA TECNOLOGICA PRESSO IL CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LABORATORI, AULE E SALA CONFERENZE NEL COMUNE DI PONTEDERA. CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA Di seguito vengono riportate per ciascuna delle quattro macchine arredo e dei due laboratori interattivi una sommaria descrizione comprendente: • Una prima parte descrittiva, pur sintetica, per consentire di comprendere le motivazioni per l’utilizzo dell’Auditorium all’interno del cerfit. • Una scheda con l’elenco dei componenti costituenti l’assieme del sistema elettromeccanico. MACCHINE ARREDO STRUMENTAZIONE COMPLETA PER OTTENERE LA FUSIONE DI UN BLOCCO IN LEGA LEGGERA PER MOTORE O PER CAMBIO DI VELOCITÀ DI VETTURA DA COMPETIZIONE. Descrizione: E' prevista la realizzazione di un laboratorio di modellazione per fonderia, comprese le "casse d'anima" in terra per i condotti interni, le canalizzazioni dell'olio di lubrificazione, dell'acqua di raffreddamento, i condotti di aspirazione e scarico, le materozze e i canali convogliatori di colata del metallo fuso. Per consentire al visitatore la comprensione della tecnica fusoria utilizzata presso le aziende che producono complessi componenti strutturali in lega leggera (alluminio o magnesio) questa sezione della Galleria Tecnologica sarà corredata di un componente significativo (ad esempio un cambio di velocità) tale da rendere ben comprensibili le varie fasi "percorse" dal pezzo prima di ottenere il suo completamento, effettuato sotto macchine a controllo numerico per asportazione di truciolo. Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa prima sezione della Galleria Tecnologica 1) Un componente significativo realizzato in fusione, proveniente da una vettura ad alte prestazioni o da corsa, in lega leggera o magnesio (ad esempio un cambio di velocità o blocco motore). 2) Casse d'anima per la formatura degli elementi da inserire nella conchiglia ed ottenere i condotti interni (acqua di raffreddamento, olio di lubrificazione parti rotanti..) del getto. 3) Materozze e canali di colata. 4) Terra da fonderia, in diverse gradazioni, e sua matrice legante. 5) Utensili specifici utilizzati dai fonditori e, prima, dai modellisti a supporto. B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare i componenti, sottogruppi e attrezzature mostrate al visitatore sarà approssimativamente di 3000 x 2500 mm. AREA DI MODELLAZIONE CARROZZERIA. Descrizione: Questa area serve a mostrare come si lavorava, a partire dagli anni '50, in ambito carrozzeria ad opera dei battilastra del tempo. Non si tratta di un'area interattiva, ma si reputa molto importante inserirla all'interno della Galleria per preparare il visitatore all'utilizzo del laboratorio materiali compositi. Qui saranno inseriti: Wireframe (cioè "manichino") di vettura da competizione o da alte prestazioni, fedelmente riprodotto nella geometria esterna della pannelleria. Attrezzature di formatura di lamiere in lega leggera da imbutitura. Due pannelli di carrozzeria significativi, come ad esempio parafango e fiancata laterale, a diverso livello di finitura (sbozzato grezzo e particolare pre-fìnito) che saranno alternativamente posizionati sul Wireframe così da verificare la correttezza delle forme ottenute. Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa seconda sezione della Galleria Tecnologica 1) Wireframe (cioè "manichino") di una vettura da competizione o da alte prestazioni, od anche parte significativa di essa, realizzato in profilato d'acciaio pieno o tubolare centinato e saldato a formare un reticolo geometrico sufficientemente fitto da poter essere usato dai battilastra come calibro per il controllo del lavoro di formatura dei pannelli di alluminio della carrozzeria. 2) Attrezzature di formatura di lamiere in lega leggera da imbutitura. Essenzialmente incudine, ceppo in legno, sacchi di sabbia, serie di martelli da imbutitura a punta tonda e penna, cesoie, tenaglie. 3) Due pannelli di carrozzeria significativi, come ad esempio parafango e fiancata laterale, a diverso livello di finltura (sbozzato grezzo e particolare pre-finito) che saranno alternativamente posizionati sul wireframe così da verificare la correttezza delle forme ottenute. B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare i componenti, sottogruppi e attrezzature mostrate al visitatore sarà approssimativamente di 3000 x 2500 mm. SETTORE TRASMISSIONI MECCANICHE DEL MOTO. DESCRIZIONE: La Galleria Tecnologica, in questa sua terza sezione, sarà equipaggiata con due telai di vettura ad alte prestazioni, posti in verticale sia per motivi di riduzione dello spazio occupato in Auditorium, sia per rendere più facilmente visibile al visitatore la componentistica interna. I due essenziali telai saranno fondamentalmente costituti da: - blocco motore (ad esempio un motore con 8 cilindri a V, nell’ipotesi prospettata di autovettura Ferrari) gruppi ruote - asse posteriore (le Ferrari “2+2” sono caratterizzate da motore anteriore e trasmissione sull’asse posteriore) - motore elettrico e suo sistema di controllo elettronico per generare le oscillazioni torsionali dei due alberi di trasmissione a confronto, il primo in acciaio maraging e il secondo in carbonio. - sensoristica con relativo sistema di elaborazione dati e monitor di controllo tale da consentire al visitatore di rendersi immediatamente conto di come la soluzione di albero in carbonio realizza un effetto smorzante superiore rispetto a quello dell’acciaio armonico, il quale riflette addirittura amplificano le torsionali indotte dall’irregolarità del ciclo tipico del motore a combustione interna, riportando le irregolarità senza alcun damping effect sull’ingranaggeria del cambio di tipo tansaxle (una volta di più qui il riferimento è un modello Ferrai 2+2) Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa terza sezione della Galleria Tecnologica • • • • • • • • 1) blocco motore, come ad esempio un motore con 8 cilindri a V, nell’ipotesi tbc di autovettura Ferrari 2) gruppi ruote 3) asse posteriore (le Ferrari “2+2” sono caratterizzate da motore anteriore e trasmissione sull’asse posteriore) 4) motore elettrico di comando della trasmissione 5) sistema di controllo elettronico del motore elettrico, necessario per generare le oscillazioni torsionali dei due alberi di trasmissione a confronto, il primo in acciaio maraging e il secondo in carbonio 6) sensoristica con relativo sistema di elaborazione dati 7) monitor di controllo per il visitatore 8) computer di azionamento del sistema completo, dai motori elettrici di comando delle trasmissioni fino al controllo dei risultati ottenuti su monitor, a beneficio del visitatore B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare i due telai strumentati sarà contenuta in quanto, come spiegato nella precedente parte "Descrizione", prevede il montaggio di questi oggetti abbastanza ingombranti e pesanti in posizione verticale. Ne risulta la necessità di occupare un'area non superiore alle due precedenti, e tendenzialmenteridotta rispetto a queste, anche se si andrà ad occupare un'altezza maggiore. Superficie 3000 x 2000 mm. SISTEMA DI SICUREZZA PER ELICOTTERO O PER VELIVOLO AD ALA FISSA. DESCRIZIONE: Installazione di un elicottero, date le dimensioni notevoli di tale mezzo, per recuperare più spazio possibile e per rendere anche più visibile la macchina ai visitatori, si progetterà e realizzerà una sorta di "scivolo" sufficientemente robusto e con angoli perfetti per l'osservazione di ogni componente interno del velivolo. Dotato di un motore a combustione interna Rotax. Per la presentazione in Galleria occorre però aggiungere un secondo motore elettrico per rispettare le norme anti-inquinamento previste dall'attuale legislazione, e un controllo elettronico di questo motore tale da produrre lo stesso ciclo di momento torcente che si genera sulla trasmissione verso il rotore di coda a causa del funzionamento dei classici motori a combustione ciclo Otto. L'elicottero esposto in Galleria sarà quindi dotato di due motori funzionanti, a combustione interna ed elettrico, il secondo utilizzato quale generatore di sollecitazioni cicliche imposte alla struttura portante grazie al controllo elettronico custom di cui sarà dotato. Descrizione del fenomeno di propagazione della cricca indotto Costituito da un telaio in tubo d'acciaio altoresistenziale, conformato a gabbia tridimensionale. Il telaio porterà una difettosità nota, costituita da una criccatura generata intenzionalmente su una saldatura portante. Un sistema tipo locking device consentirà alle sollecitazioni generate dal motore di by-passare la zona difettosa, e questo finché lo stesso device sarà mantenuto perfettamente bloccato. Ma grazie a un opportuno attuatore che sarà azionato dal visitatore interessato allo studio del sistema di sicurezza, il locking device si allenterà per mezzo di un attuatore inserito al suo interno, e le sollecitazioni indotte dal motore elettrico andranno ad interessare la zona indebolita. Questo porterà come inevitabile conseguenza un aumento, ancorché impercettibile, delle vibrazioni indotte sulla struttura tubolate, di fatto il segnale di incipiente danno al velivolo. Anche se nella prima fase di propagazione della cricca l'aumento di vibrazione risulterà inapprezzabile per il pilota/occupanti, e per il visitatore che sta sperimentando, i sensori accelerometrici di cui si dovrà dotare l'elicottero monitorizzano come "sentinelle" la variazione dello stato tensionale della struttura portante, e indicano sul monitor del sistema di controllo (parte della fornitura) l'entità di aumento delle tensioni, longitudinali e tangenziali. Il software embedded nel sistema di controllo deve avere al suo interno una mappa completa di tensioni "nominali", per cui l'ultima fase del programma che si richiede sia fornito per equipaggiare il velivolo mostrerà la percentuale di innalzamento dello stress strutturale, e indicativamente il tempo di volo residuo, entro il quale il pilota dovrà gestire la fase di atterraggio anticipato, utilizzando il primo campo di volo disponibile. Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa quarta sezione della Galleria Tecnologica 1) elicottero Mini500 dell’americana Revolution Helicopters installato su apposita piattaforma inclinata per favorire l’osservazione della meccanica interna da parte del visitatore. 2) motore elettrico ausiliario di comando della trasmissione 3) sistema di controllo elettronico del motore elettrico, necessario per generare le oscillazioni torsionali dell’albero di trasmissione verso il rotore di coda 4) sensoristica con relativo sistema di elaborazione dati 5) monitor di controllo per il visitatore 6) computer di azionamento del sistema completo, dal motore elettrico di comando della trasmissione al rotore di coda fino al controllo dei risultati ottenuti su monitor, a beneficio del visitatore B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare l'elicottero suu piano inclinato e il rack per workstation industriale più suo monitor è di circa 7000 x 3000 mm. Come per le schede precedenti, anche la suddetta superficie prescinde dall'area che sarà necessaria a consentire la corretta deambulazione dei visitatori eventualmente in carrozzina a rotelle. LABORATORI INTERATTIVI Infine, segue la descrizione dei due laboratori interattivi offerti per l'utilizzo da parte dei visitatori della Galleria Tecnologica. Il primo laboratorio prevede l'utilizzo di workstation per la progettazione di un componente meccanico importante, quale il blocco motore fuso in lega leggera o la scatola cambio di una vettura. Il secondo laboratorio invece mette il visitatore alla prova per verificarne le capacità manuali, in quanto gli sarà richiesto di cimentarsi nella laminazione su stampo in carbonio, e successiva polimerizzazione, di un componente strutturale o aerodinamico di una vettura. LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PER IL DIMENSIONAMENTO DI UNA FUSIONE IN LEGA LEGGERA E, A CONFRONTO, DI UN' ANALOGA STRUTTURA IN TITANIO. Descrizione; Il laboratorio a disposizione dei visitatori sarà costituito fondamentalmente da workstation dotate di software per il calcolo scientifico, e da plotter per la stampa degli elaborati ottenuti dal visitatore al termine dell'esercizio. In aggiunta saranno forniti tutti i classici accessori informatici per operare correttamente con le workstation. All'interno della memoria delle macchine si dovrà installare il modello matematico del pezzo scelto come "campione", e a fianco delle workstation, su apposito stand, sarà piazzato il pezzo vero. Il visitatore, usando i classici strumenti di misura, da mettere in dotazione (calibri digitali, micrometri da esterni, micrometri centesimali da interni...) effettuerà un rilievo del campione, il cui modello è memorizzato in macchina, e lo ottimizzerà variando spessori, caratteristiche del materiale. Infine, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione del progettista cercherà di migliorare il pezzo di partenza. Le macchine saranno dotate di foglio elettronico tale da consentire un immediato confronto tra i dati del campione originale offerto al visitatore, e quelli dell'oggetto modificato dallo stesso, nel suo tentativo di ottimizzazione (riduzione massa, aumento rigidezza e resistenza...). Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa quinta sezione della Galleria Tecnologica Questo primo laboratorio si compone di soli due macro-elementi, che sono: 1) Stand che sostiene una Fusione (magnesio / alluminio) di vettura da competizionesuddivisa in più parti così da consentire al visitatore di verificare come sono posizionati i rinforzi all'interno. 2) Postazione completa di lavoro costituita da tavolo, sedie, workstation completa di monitor, tastiera, ecc. che sarà utilizzata dal visitatore per effettuare i propri test. B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare i due macro-gruppi, e cioè sia lo stand con la fusione che la postazione competa di lavoro è circa 2000 x 1800 mm. LABORATORIO PER LA REALIZZAZIONE DI PARTICOLARI DI CARROZZERIA IN MATERIALI COMPOSITI A BASE DI FIBRA DI CARBONIO Descrizione: II laboratorio è dotato di opportuno banco di laminazione, sul quale viene posto uno stampo in materiale composito indeformabile. Inoltre è messo a disposizione pre-preg fresco da usare per la laminazione, e tutti gli strumenti e accessori necessari. A fianco del banco è presente un apparato di generazione del vuoto, e gomme siliconiche per sigillare il sacco sul laminato fresco. Per continuare col percorso tecnologico previsto viene anche installato un forno speciale di polimerizzazione in grado di far seguire al particolare aerodinamico in costruzione il ciclo termico richiesto dalla resina che costituisce la matrice di stabilizzazione del preirnpregnato. Infine sono da fornire gli opportuni utensili per la contornatura del pezzo stampato. Infine, si dovrà consentire, grazie a opportuni utensili posti in area laboratorio, la trimmatura del pezzo, il quale potrà infine essere consegnato al visitatore. Scheda tecnica Elementi principali costituenti questa quinta sezione della Galleria Tecnologica 1) Modello in resina poliuretanica o stampo in LTM di Carbonio di un opportuno componete aerodinamico di vettura da competizione. 2) Materiale grezzo, quale pre-preg in carbonio, distaccante, tessuto per assorbimento resina epossidica in eccesso, sacco a vuoto, mastice sigillante, prese ad attacco rapido per il vuoto, condotti alla pompa.. 3) Utensili specifici richiesti per l'attività di laminazione (noti ai tecnici del settore) 4) Pompa a vuoto 5) Tavolo di laminazione 6) Forno di polimerizzazione 7) Utensili per trimmatura da utilizzare a valle della post-cura del pezzo B) Superficie (approssimativa) richiesta: L'area necessaria per ospitare tavolo completo e gli accessori, pompa a vuoto è forno è circa 2000 x 2000 x 1600 (1600 mm è l'altezza max. nella zona del forno). Il Dirigente 1° SETTORE – 2° SERVIZIO OO.PP. Arch. Parrini Massimo