I figli? Chiudiamoli in colonia

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I figli? Chiudiamoli in colonia
I figli? Chiudiamoli in colonia
Paolo Crepet vuole salvare l’estate
di adolescenti e genitori con le tre a:
autorevolezza, autonomia, autostima
partire? «Guardi che spesso sono le mamme che non
vogliono far allontanare i ragazzi. Li abituano all’indolenza per egoismo e paura di restare sole.»
contrario, ma devono restare delle figure definite. Non
dei semplici “amici”. Padri e madri oggi sono più infantili dei ragazzi, cercano sempre la loro approvazione, e
per questa debolezza causano disastri.»
Dato che ci siamo, forse sarebbe il caso di riformare
il calendario scolastico: nessuno in Europa fa più tre
mesi di vacanze estive. «Nessuno tranne gli studenti
italiani. Ovviamente sarebbe meglio ridistribuire le vacanze durante tutto l’anno, invece che concentrarle nel
periodo estivo».
«L’assurdo della nostra società» conclude Crepet «è
che in Italia a nessuno è più concesso il privilegio di
essere giovane, e allo stesso tempo tutti possono rimanere ragazzi a vita. Ho ricevuto una e-mail. Una
mamma mi chiedeva aiuto e scriveva: “Sono una ragazza di 45 anni. Mia figlia tredicenne passa fuori la
notte e torna la mattina alle 10...”. Ma sei folle? Tua
figlia, ancora bambina, fa una vita da donna vissuta
proprio perché tu, a 45 anni, ti definisci una ragazza.
È ovvio che le appari penosa, senza alcuna autorità.»
LA FAMIGLIA NON È UNA DEMOCRAZIA: CI DEV’ESSERE CHI COMANDA E CHI OBBEDISCE
Contro il logorio della famiglia moderna i genitori non In realtà Paolo Crepet ha un disegno più ampio. Le
bastano più; soprattutto d’estate. Meglio le colonie. I colonie estive sono solo il primo passo di una vera riquindicenni, senza scuola e studio ad arginarli, diven- voluzione. «Si deve ristabilire la giusta gerarchia nella
tano incontrollabili per i genitori, che non hanno tre famiglia. Il nonno conta più del bambino perché è anmesi di vacanze estive. Secondo lo psicologo Paolo ziano. I genitori seguono con amore i figli, li fanno gioCrepet, «I ragazzi d’estate possono imparare cose care, ma dovrebbero anche scegliere ciò che è bene
che a scuola nessuno insegna, incontrarsi, mescolar- per loro. Non credo nella gestione democratica dei
si, stare insieme. Vorrei strutture dove tutto ciò diventi rapporti. Ci deve essere chi comanda, e se ne assume
realtà. Le potremmo chiamare colonie estive, laborato- la responsabilità, e chi obbedisce. Ognuno deve avere
ri o come ci pare». Immaginare i ragazzi che anziché un suo ruolo, solo così si cresce equilibrati. La famiglia
ciondolare per casa o di bar in bar si dedichino allo dovrebbe essere una palestra e invece è sempre più di
studio di uno strumento o a scalare pareti guidati da frequente una comitiva di persone che dividono lo stesun istruttore è suggestivo, ma come si fa a convincere so tetto.» Va bene, però poi, quando i figli crescono, i
adolescenti che non ne hanno voglia a fare la valigia e genitori devono per forza allentare le briglie. «Niente in (da Andrea Greco, in «Annabella», 9 luglio 2009, rid. e adatt.)
FAMIGLIA: ISTRUZIONI PER L’USO
Otto punti-chiave per una buona educazione secondo Paolo Crepet, direttore scientifico della Scuola dei genitori.
FORMA DI GOVERNO La famiglia non può essere una democrazia parlamentare in cui tutti hanno parità di diritti: i genitori
hanno la responsabilità dei figli e il diritto-dovere di prendere le decisioni per loro.
AMICI? NO GRAZIE I genitori sono genitori e non amici. Devono esercitare l’autorità, non limitarsi a dare “consigli utili”.
GENITORI, NON AUTISTI O CAMERIERI I genitori degli adolescenti non devono svegliare i figli la mattina, non devono
accompagnarli a scuola e non devono impegnarsi in sistematici ripassi delle materie di scuola. In sintesi: non devono fare
gli autisti, i camerieri e i portaborse, perché rischiano di scordarsi di fare i genitori.
AUTOSTIMA Educare significa principalmente far crescere il livello di autostima, autonomia e creatività dei propri figli.
Questo non può avvenire se non attraverso un percorso fatto di tentativi ed errori.
SENSI DI COLPA I sensi di colpa non aiutano a educare e, se non controllati, minano l’autorevolezza.
UNA SOLA VOCE, UNA SOLA PAROLA Per educare con efficacia ci vuole un solo capitano, una sola voce. Padre e madre devono tenere la stessa posizione: devono intendere l’educazione nella stessa maniera, altrimenti rischiano di fallire.
SOLDI I genitori non sono bancomat: ogni privilegio e libertà vanno meritati e conquistati.
AUTOREVOLEZZA La caratteristica principale di un educatore è l’autorevolezza. È essenziale sapere che si perde tanto
più quanto vogliamo somigliare ai ragazzi.
PER COMPRENDERE, RIFLETTERE,
CONFRONTARSI E DISCUTERE
1 Lo psicologo Paolo Crepet propone di organizzare colonie estive per adolescenti: con quali scopi?
Come si comportano le mamme di fronte alla partenza dei figli?
Come dovrebbero essere impostati i rapporti tra giovani e adulti?
Come vengono presentati i genitori di figli adolescen
ti?
Secondo te, l’immagine della famiglia che emerge
dall’articolo corrisponde alla realtà che conosci?
2 Rileggi attentamente gli otto punti-chiave consigliati
per una buona educazione. Li condividi? Quali ti sembrano i più importanti? Su quali non sei d’accordo?
Confronta le tue opinioni motivate con quelle dei
compagni.