IO NON VOTO NEWS 107

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IO NON VOTO NEWS 107
Edizione speciale
(continua da pag. 1)
Si è fatto tanto lavoro, si cerca di tenere puliti
gli alvei e i tombini, ma non sempre lo si fa, e
non basta. È a monte che si deve lavorare ».
Lei
dice,
costruire
vasche:
come?
«Si tratta di frazionare e rallentare l’apporto di
acqua dall’alto. Se in tutti i complessi collinari,
siano poche case o molte, l’acqua che cola dalle
grondaie, che s’incanala nei rigagnoli, si
concentrasse in vasche anziché riversarsi, tutta
insieme, a valle, cominceremmo a ragionare.
Basta poco tempo e non ci vogliono grandi
finanziamenti: basta costruire vasche di raccolta
di acqua piovana».
Gli esperti assicurano che non sono aumentati
i millimetri anni pioggia: cosa succede allora?
«In effetti non credo che piova di più, credo
invece che piova in modo diverso. In modo
molto più concentrato intendo. Ma non credo
che in passato ciò non sia mai successo. Era
completamente diverso però il territorio che
recepiva queste bombe d’acqua. Un campo
zappato, ad esempio, è molto più poroso e
ricettivo di un campo incolto. Le nostre colline
sono o incolte o cementificate. Dunque,
completamente impermeabili. Credo però che
qualcosa cominci a cambiare, tra chi amministra
il territorio».
Malgarotto,
appena
eletto
presidente
dell’ordine regionale, un anno fa, era pessimista
sul futuro del territorio, adesso ha cambiato
idea?
«Guardi, nonostante tutto si sta cominciando a
fare prevenzione. Non si fa solo con le opere,
ma, innanzitutto, con le cosiddette buone
pratiche. Un esempio? Alle Cinque Terre,
qualche giorno fa, abbiamo siglato un protocollo
d’intesa tra il nostro ordine e il Parco, per la
nascita di un centro studi geologico sul
territorio. Non è l’ennesimo carrozzone. Lì ci
lavoreranno sei colleghi a titolo gratuito, come
volontari. Conoscere criticità ed emergenze
serve per ottimizzare le risorse: i finanziamenti
possono essere convogliati sulle effettive
fragilità del territorio. Ne nascerà un’esperienza
sperimentale pilota in Italia».
Da dove bisogna cominciare a cambiare?
«Ci sono due ordini di azioni. Le prime, che
cominciano a funzionare, riguardano le norme.
Sono appena stato nominato coordinatore del
Consiglio nazionale dei geologi che organizza le
proposte normative per la difesa del suolo. Per
la prima volta, grazie alla nostra azione, sarà
previsto nel collegato ambientale in discussione
alla Camera, un finanziamento per delocalizzare
le abitazioni costruite in zone rosse, a rischio di
alluvioni o frane. Se ci saranno, d’ora in poi,
leggi più restrittive, e decisive per la salvaguardia del territorio, le cose miglioreranno.
Innanzitutto però ci vogliono le norme. L’Anci
ha appena creato una commissione Protezione
A Roma dicono:
«Piove, governo ladro!»
Belin, allora qui a Genova
il comune cosa è!!!
civile ed è stato chiamato, unico elemento
esterno, l’ordine dei geologi, che ha accettato,
sempre a titolo gratuito».
E poi?
«Poi il cemento. Vanno stappati i rivi, e dove si
può va invertita la rotta, rompendo e liberando i
fiumi dai tombamenti. È un elemento non
considerato di primaria pericolosità, nei piani
urbanistici, invece lo è: i tombamenti sono tappi
alle bombe d’acqua che cadono dal cielo, ma
soprattutto scendono dalle colline. Infine, le
zone rosse vanno liberate da abitazioni, scuole e
strade: ecco perché ci servono le leggi,
altrimenti continueremo a veder passare gli anni,
e le alluvioni, senza che nulla cambi».
Dialogo sopra i massimi sistemi
Ma Galileo non c'entra, al massimo Gianni
Brera che soleva in questo modo intitolare una
parte del suo Arcimatto del Guerin Sportivo,
giornale ormai estinto come il gioco del pallone.
Brera, tra una ricetta su come fare la polenta e
un commento sul miglior barbaresco mai
bevuto, disquisiva sui massimi sistemi parlando
del ragioniere barbisino (Mazzola), dell'abatino
(Rivera) e di rombo di tuono (Riva). A noi, al
giorno d'oggi, resta invece il commento sul
derby di Genova, partita tra le più brutte di
sempre decisa da un mezzo tiro involontario. E
per quel mezzo tiro, l'autore, che in tutta la
partita non aveva combinato nulla, si è anche
preso il premio Sky per il miglior giocatore in
campo (oh perbacco!!). Mezzo tiro di un mezzo
giocatore anche perché se fosse intero, la lunga
vista di Marotta (detto senza nessuna intenzione
di offendere) se lo sarebbe già accaparrato in
toto. Se resta e resterà lì vorrà dire che sarà
sempre un mezzo giocatore. Una cosa tuttavia
mi ha colpito. Ho ascoltato le dichiarazioni
dell'allenatore del Genoa alla fine e di un quasi
mio conterraneo (Scuraro) ed entrambe avevano
un minimo comun denominatore: Dobbiamo
tirarci su presto perché vogliamo raggiungere e
superare la Sampdoria. Sono rimasto stupito e
indispettito, diciamolo, da queste identiche
dichiarazioni. Il giorno dopo incontro per caso
un mio parente in compagnia di un tifoso
rossoblu, si parla della pessima partita e
gli chiedo il perché di tale affermazioni.
'Perché non abbiamo altro' la risposta della
persona. Riporto per puro dovere di cronaca
che il conoscente occasionale ha anche
aggiunto: 'Tra di noi ci sono molti disposti ad
andare in B pur di vincere i 2 derby'. 'Io, invece,
- ho risposto - ve li lascio tutti basta rivivere
il 1991, esattamente come nel ‘91.
Mi sono fatto una domanda e mi sono
subito risposto. Perché non si farà lo stadio
alla Fiera del mare e non si farà da nessuna
altra parte? Per 2 motivi ben precisi.
E' un'idea buonissima perché valorizzerebbe
una zona che, come tante a Genova, sta
degradando e darebbe lavoro a molte persone
creando un indotto
non da poco. Ed essendo
buona (tra l'altro le società che hanno uno stadio
di proprietà sono tutte in attivo) non si sposa
con Genova. Quale idea buona si è mai
sviluppata in questa città fino a poco tempo
fa ai vertici nazionali per le industrie e il
porto e ora diventata esclusivamente turistica?
Se poi diamo un'occhiata alla storia vediamo
la Corsica regalata ai Francesi per pochissimi
spiccioli e la Costa Azzurra e Savoia
idem in cambio degli antenati e de
pronipoti di Borghezio e Calderoli. Ma il
secondo motivo è ancora più assorbente.
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Savona Lunedì 13 Ottobre 2014
Fondato nel 2012 – Anno III NUMERO 107
http://www.iononvotonews.altervista.org/
EDIZIONE SPECIALE ALLUVIONE -GENOVA
Basta la parola!!!
E' un'idea della Sampdoria e quindi sarà
ostacolata e bocciata in ogni modo.Ditemi, per
favore, quale cosa ha mai portato a termine in
tutti questi anni, il governatore regionale
Burlando, quello che quando parla sembra
sempre che mastichi formaggio. Pensateci ...
come dite?: 'Nulla'. Siete in errore: una cosa
l'ha portata a termine. Ha fatto in modo,
riuscendoci pienamente, che al Consiglio di
Stato della Sicilia un giudice suo carissimo
amico abbia, in quel tale anno, fatto vincere la
causa al Catania contro il Venezia per dare
modo al Genoa di essere ripescato dalla C.
Quel campionato di B ebbe un numero
sproporzionato di squadre grazie a quella
sentenza. Burlando è riuscito in quello.
Se qualcuno me lo chiede sono in grado
di fornire il nominativo, comprensivo di
curriculum vitae, del giudice compiacente e
perché lo ha fatto. Burlando rappresenta una
delle massime autorità in Liguria e pensate
davvero che verrà costruito lo stadio della
Sampdoria alla Foce?
G. P.
L’angolo del Dottor A. C.
basta mugugno
adesso basta, noi a Genova siamo capaci
soltanto a mugugnare ma da che mondo è
mondo il "piove, governo ladro" è sempre stato
permesso in quanto assolutamente innocuo e
gattopardesco. In quel modo, dopo un po' tutto
viene dimenticato, fino alla prossima volta in
cui ci sarà l'indignazione generale, le solite
cazzate sparate da roma o da Genova per poi, di
nuovo, acquetarsi. In più, noi abbiamo nel
nostro modo di fare che ci rimbocchiamo le
maniche (anch'io sono stato, per nove giorni, un
angelo del fango dopo l'alluvione del 1970,
quando avevo 18 anni) e ci diamo d'attorno per
ricominciare. Non potremmo fare qualcosa di
diverso? Di più incisivo? Basti pensare che le
strombazzate dette dal quel grande statista che
era allora presidente del consiglio e che voleva
diventare "padre della patria", sulle case
prontamente erette a l'Aquila dopo il terremoto
sono state dichiarate inagibili perché cadono a
pezzi (la Magistratura che fa?). Nessuno dice
nulla, questa è la prova di quanto il popolo sia
bue: basta il campionato di calcio e i talk show
dove si fa a chi urla di più, per essere in pace.
Bravo furbo, così
è contento!!!
e se proprio devo … Voto Beppe Grillo
[email protected]
BURLANDO
Bisogna fare un culo
così al sindaco!
IO NON VOTO NEWS
Sono passati 44 anni, e la città si allaga
sempre negli stessi punti, perché non si è
intervenuti a monte
MA NON BASTA. OCCORRE ANCHE
CHIEDERE CON FORZA CHE QUALCUNO
PAGHI. Ci sono responsabilità grosse da parte
di politici (purtroppo di tutti i colori) e degli
speculatori edilizi. Ma non in galera (CHE
NON NE FANNO NEMMENO 1 GIORNO),
DEVONO INVECE TIRARE FUORI TUTTI
I QUATTRINI DEI DANNI, VANNO
LASCIATI IN MUTANDE!!!!!!!!!!!
GENOVA, TRA L'ALTRO AMMINISTRATA
PER SECOLI DALLA SINISTRA, E' UNA
DELLE CITTA' PIU' INVIVIBILI CHE
CONOSCO!!!! Un es. per tutti: l'ascensore (che
già è un errore averlo fatto....) del sottopasso x
l'accesso pedonale alla Fiera E' GUASTO DA
UNA VITA! MA c'è qualcuno che scende
in piazza? A cominciare dalle associazioni
disabili?
Un cittadino incazzatissimo!!!!!
Mario Repetto
Il 10.10.2014 - 09:57 'M. S..' ha scritto:
vi faccio una proposta:
domani dalle 16:00 alle 19:00 stiamo tutti in
largo Pertini vestiti a lutto, immobili e in
silenzio (vi ricordate Gezi Park?), ci portiamo
dei cartelli (formato A4, massimo A3) con
scritto
- stop ttip (magari aggiungendo, in piccolo:
patto
transatlantico
su
commercio
e
investimenti)
- stop cementificazioni
- stop privatizzazioni
- sì tutela del territorio
- sì beni comuni
- sì diritto di vivere
... altre parole di questo genere, ognuno si scrive
la sua
che ne dite?
Marina
Il 10.10 2014 - 9:39, A. B. ha scritto:
di nuovo pioggia, di nuovo lutti, di nuovo danni.
L'allerta non pervenuta dall'Arpal, i piani di
emergenza che esistono sulla carta e, forse, nei
social network, l'attenzione spasmodica per
opere da oltre 6 miliardi di euro per collegare
Fegino a Tortona (già collegate d'altronde), non
possono far dimenticare quello che dichiara oggi
sulle pagine genovesi di repubblica il presidente
dei geologi liguri Carlo Malgarotto ("servono
interventi a monte per mitigare la violenza
dell'acqua").
Niente di nuovo, a fine degli anni ottanta si
prevedeva di costruire negli affluenti del
Bisagno dei Bacini di laminazione (piccole
dighe che avrebbero rallentato l'immissione
dell'acqua nel Bisagno). Queste opere, insieme
al rifacimento (o scoperchiatura) del tratto
terminale del Bisagno e alla riforestazione dei
versanti avrebbe potuto essere una risposta
economica e rapida alle alluvioni.
Invece, i poteri forti hanno scelto la politica dei
deviatori - scolmatori dei torrenti, opere costose
e, come si vede, neanche iniziate.
Non mi piace avere ragione.
A. B. ( genovese)
La ricetta del geologo “Partiamo dall’alto le
vasche ci salveranno”
Carlo Malgarotto, presidente dell’Ordine
“Raccogliamo l’acqua, la rallenteremo”
MICHELA BOMPANI - Genova Repubblica
10.10.2014
«DOBBIAMO cominciare dall’alto»: Carlo
Malgarotto, presidente dell’ordine dei geologi
della Liguria, ha passato la giornata di ieri a
raccogliere dati e segnalazioni. L’ennesima
giornata di banalità del male. Piogge torrenziali,
allagamenti, terra che non riesce più a deglutire
e rigurgita acqua, che spaventa e che distrugge.
Malgarotto però non è pessimista: indica la
crescita di una nuova sensibilità delle istituzioni.
E l’ordine dei geologi sta entrando,
gratuitamente,
nell’amministrazione
della
Regione: è appena nato a Monterosso il primo
Centro studi geologici per proteggere un
paesaggio fragile, caso pilota in Italia, sei
scienziati volontari daranno linee di indirizzo
per la salvaguardia del Parco e monitoreranno
l’area.
Non solo: il Comune di Genova, nelle
prossime settimane, con il dipartimento di
Protezione civile, formerà 60 “geologi
d’emergenza”, volontari, che saranno in prima
linea in caso di crisi.
Presidente Malgarotto: sono passati 44 anni
dall’alluvione del 1970.
Tre anni dall’alluvione“del Fereggiano”. E la
città si allaga negli stessi punti, va in crisi nelle
stesse zone. Perché?
«Perché non si è intervenuti là dove si
dovrebbe: a monte. Bisogna cominciare dall’alto
ad agire. Con delle vasche. L’acqua, per come è
formata Genova, defluisce tutta, velocemente,
dalle colline al centro, i rivi si ingrossano
rapidamente con le grosse quantità d’acqua che
si riversano dal cielo.
(continua a pag. 2)
Sindaco, come impieghiamo i
fondi? Per interventi sull’ambiente
o per speculazioni edilizie?
Assessore mi meraviglio di lei?
C’è forse da domandarlo?
€0
L’ANGOLO DEL RELAX
Il Podio
Campionato mondiale dei cessi
?
1
?
2
a.
?
3
b.
c.
Stabilisci la classifica finale
La risposta sul prossimo numero
Serie: Quel genio di presidente
Su un filo elettrico sono disposti in fila
22 uccelli. Un cacciatore ne uccide 9 e
13 volano via. Quanti restano vivi?
Nessuno!
Solito “pirla”!!!
Sarò l’uomo della
ripresa dell’Italia!
Tipi come voi dovrebbero uscire solo di
notte, per evitare di mostrare alla gente
per bene tutta l’arroganza e la
prepotenza di cui sono imbottiti.
a pag. 2
· Continua da pag. 1
· Dialogo sopra i massimi sistemi
· L’angolo del Dottor A. C.
a pag. 3
· Berlinguer, quante cose di sinistra
· Il personaggio
a pag. 4
· L’angolo della fantascienza
· Storia della fantascienza
· Rassegna di URANIA
a pag. 5
· Quesiti di matematica
· Chirurgia genetica
· L’angolo della cucina
a pag. 6
· Due canzoni per voi
Berlinguer, quante cose di sinistra
Il personaggio
Mi rivolgo ai lavoratori e alle lavoratrici:
nessuna conquista vi è stata regalata. Avete
lottato e sostenuto duri sacrifici perché vi siete
trovati contro il grande padronato, le destre, i
governi della Democrazia cristiana. Per ogni
lotta è stata decisiva la presenza e l’azione del
Partito comunista: dare voti alle destre
significherebbe compromettere le conquiste
raggiunte e rendere più aspre le lotte per nuovi
miglioramenti che sono necessari. Dare più voti
al Pci significa creare le condizioni per nuove
avanzate della classe operaia, dei braccianti, dei
contadini, degli impiegati, dei tecnici, del
popolo del Mezzogiorno, dei pensionati. Ai
pensionati la Dc ha saputo solo promettere
aumenti di poche decine di lire. I pensionati
sanno che l’avanzata del Pci può garantire la
soddisfazione della loro aspirazione che non è
quella di ricevere elemosine, ma aver diritto a
una vecchiaia serena.”
“Ci rivolgiamo a tutti coloro che amano la
libertà. La Dc ha gravemente ceduto a destra, ha
fatto ricorso ai voti fascisti per eleggere il
presidente della Repubblica, si dichiara pronta a
far rientrare nel governo il Partito liberale, non
si vergogna di mettere sullo stesso piano fascisti
e comunisti. Il Partito comunista è la più grande
forza antifascista che ripete oggi allo scherano
fascista le parole che Piero Calamandrei volle
incise nella lapide di Cuneo: “Su queste strade
se vorrai tornare?ai nostri posti ci
ritroverai,?morti e vivi, con lo stesso impegno,
popolo serrato intorno al monumento?che si
chiama,?ora e sempre,? Resistenza.”
“Ci rivolgiamo a tutti gli italiani che vogliono la
pace, l’indipendenza per il nostro popolo e per
tutti i popoli. Il presidente degli Usa afferma che
la guerra nel Vietnam minaccia la pace del
mondo. Ma da chi viene questa minaccia? Forse
dal popolo vietnamita? Esso non fa che opporsi
a un’aggressione atroce e crudele. Noi siamo al
suo fianco. La Dc sta dalla parte dell’aggressore
e si ostina a voler mantenere l’Italia in una
condizione di soggezione e di sovranità
limitata.”
“Ci rivolgiamo al cuore e alla ragione di tutti
gli italiani che vogliono una società più giusta,
liberata dalle discriminazioni di cui soffrono
milioni di lavoratori, di giovani e soprattutto di
donne. Mi sia consentito rivolgere un benvenuto
affettuoso ai nostri connazionali che vengono
dall’estero per votare: sono solo una parte dei
cinque milioni costretti dalla politica della Dc a
percorrere la via amara della ricerca di un lavoro
in terra straniera. Votiamo anche per loro.
Votiamo perché tutti gli italiani possano avere
un lavoro, vivere una vita libera e dignitosa
nelle loro terre, nella nostra patria”.
Scampoli d’una tribuna elettorale del 1972:
contesti lontani, circostanze diverse, quasi due
Repubbliche fa. Intanto Enrico Berlinguer è
scomparso da tutti i pantheon del centrosinistra.
Eppure questo suo appello al voto – oggi che il
Pd sceglie il candidato premier – non è solo un
omaggio all’incommensurabile statura politica,
ma soprattutto un piccolo ripasso della parola
“sinistra”.
Silvia Truzzi
Il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2012
Sappiamo tutti come è andata: prima Pierluigi
Bersani leader per la politiche 2013, poi Letta
primo ministro di un immondo governo
traghettatore per il peggiore dei democristiani
mascherato da persona seria, ma così non è: il
giuda Matteo Renzi!!
V. A.
sulla loro identità, arrivando a sospettare che
fossero agenti dell'FBI; a tutt'oggi la questione
non è stata chiarita). In seguito Dick partecipò a
una conferenza sulla fantascienza a Vancouver,
in Canada, e decise di stabilirvisi. Anche
l'esperienza canadese fu però un fallimento,
dovuto al consumo eccessivo di psicofarmaci
e alla mancanza di denaro. Dick si fece
ricoverare in una comunità di recupero per
tossicodipendenti, la X-Kalay, un'esperienza
breve che però lo aiutò chiudere con le
anfetamine. Molti eventi e situazioni risalenti al
suo percorso esistenziale di questo periodo
ebbero un ruolo importante nel suo strepitoso
romanzo Un oscuro scrutare.
Tornato in California, Dick si stabilì alla
periferia di Los Angeles e nel 1972 riprese a
scrivere, anche in seguito all'incontro con
Leslie (Tess) Busby (18 aprile 1973-1977), la
quinta moglie, dalla quale ebbe il terzo figlio,
Christopher Kenneth (25 luglio 1973).
Tra il febbraio e il marzo del 1974 Dick iniziò
a sentire voci e avere visioni in sogno e da
sveglio. Convinto di vivere un'esperienza
mistica, Dick prese a scrivere l'Esegesi, una
vasta raccolta di appunti a carattere teologicofilosofico a partire dai quali scrisse la celebre
Trilogia di Valis, punto d'arrivo della sua
esperienza letteraria.
Morì a Santa Ana, in California, per collasso
cardiaco, nel 1982, proprio quando i diritti delle
sue opere cominciavano a dargli per la prima
volta una certa sicurezza economica, e mentre
era in lavorazione il primo film basato su una
delle sue storie: «Blade Runner», di Ridley
Scott, che Dick non poté vedere completato,
anche se riuscì a visitarne il set.
Come molti scrittori americani Dick ha
cominciato la sua carriera scrivendo racconti,
moltissimi, che spesso hanno ispirato film
famosi (tutti, in varie ma spesso ampie misure,
poco fedeli allo spirito degli scritti originali)
come «Atto di forza», «Minority Report»,
«Impostor», «Screamers-Urla dallo spazio».
A partire dalla metà degli anni cinquanta Dick
iniziò a scrivere romanzi, anche in ragione del
successo di vendite della sua prima opera
narrativa lunga, Il disco di fiamma (1955); ma
è negli anni sessanta che crea capolavori
considerati oggi pietre miliari della letteratura
contemporanea e non solo fantascientifica, come
La svastica sul sole (The Man in the High
Castle nell'originale, pubblicato anche come
L'uomo nell'alto castello), una distopia
che raffigura un mondo dove gli Alleati hanno
perso la seconda guerra mondiale, dominato da
nazismo e imperialismo giapponese; l'allucinato
Le tre stimmate di Palmer Eldritch
(prefigurante tra l'altro, in qualche misura, i
giochi di ruolo e la loro diffusione); il geniale e
a suo modo epico Noi marziani; la complessa
allegoria sociopolitica de I simulacri e il
famoso Il cacciatore di androidi, che ispirò il
film culto «Blade Runner».
Philip Kindred Dick
E’ nato a Chicago il 16 dicembre 1928 ed è
morto a Santa Ana il 2 marzo 1982. E’ stato uno
scrittore statunitense.
La fama di Dick, noto in vita esclusivamente
nell'ambito
della
fantascienza,
crebbe
notevolmente nel grande pubblico e nella critica
dopo la sua morte, in patria come in Europa (in
Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un
vero e proprio scrittore di culto), anche in
seguito al successo del film «Blade Runner»
del 1982 liberamente ispirato a un suo romanzo.
In vita pubblicò quasi solamente opere di
narrativa fantascientifica - un genere all'epoca
considerato "di consumo" - ed è stato
successivamente rivalutato come un autore
postmoderno precursore del cyberpunk e, per
certi versi, antesignano dell'avantpop. Gli sono
stati dedicati molteplici studi critici che lo
collocano ormai tra i classici della letteratura
contemporanea Temi centrali dei suoi visionari
romanzi sono la manipolazione sociale, la
simulazione e dissimulazione della realtà, la
comune concezione del "falso", l'assuefazione
alle sostanze stupefacenti e la ricerca del divino.
L'incontro con la fantascienza avvenne, forse
per caso, e forse nel 1949 (ma il suo primo
racconto, "Stability" Stabilità, pubblicato
postumo, fu scritto nel 1947), quando invece di
una rivista di divulgazione scientifica ne
acquistò per sbaglio una di fantascienza (la
circostanza non è certa). Esordì nel 1952 sulla
rivista Planet Stories. Lasciata la prima moglie,
si risposò con Kleo Apostolides (dal 14 giugno
1950 al 1959), militante comunista di origini
greche. In questo periodo pubblicò i primi
romanzi e una notevole quantità di racconti. Il
matrimonio con Kleo andò in crisi quando Dick
si trasferì nella zona rurale di Point Reyes, a
nord di San Francisco, in quella Marin County
che fu l'ambientazione di diverse opere (tra tutte
Cronache del dopobomba). Lì conobbe Anne
Williams Rubinstein, che diventò la sua terza
moglie (rimasero sposati dal 1º aprile 1959
all'ottobre 1965). Era una donna colta e di forte
personalità, vedova e madre di tre figlie, che gli
diede una figlia: Laura Archer (25 febbraio
1960). Dick si trasferì a casa di Anne, e per
mantenere la famiglia e il tenore di vita della
moglie abbandonò la fantascienza, poco
remunerativa e per niente prestigiosa, per tentare
di occuparsi di narrativa mainstream. Ma Dick
visse ciò come una sconfitta, di cui considerò
responsabile la moglie. Il fallimento come
"nuovo" autore fu la goccia; il matrimonio andò
a pezzi, Dick si convinse che la moglie avesse
assassinato il precedente marito e che avrebbe
fatto lo stesso con lui. Divorziarono nel 1965, e
Dick si trasferì a San Francisco.
L'uso di stupefacenti portò Dick alla
dipendenza dall'anfetamina, il che tuttavia non
ostacolò l'impegnativa stesura di alcune sue
opere più notevoli (Il cacciatore di androidi e
Ubik). A questi successi seguì un periodo di
depressione, in parte addebitabile all'abuso di
anfetamine e in parte alla rottura con la quarta
moglie, Nancy Hackett (sposata dal 6 luglio
1966 al 1972), che lo abbandonò assieme alla
figlia Isolde Freya (ora Isa Dick Hackett )
(15 marzo 1967). Dick si trovò a vivere in una
casa di sbandati, e la situazione arrivò al punto
critico quando, in assenza (presumibile) degli
Un tema frequente nelle opere di Dick è il
abitanti, l'abitazione subì un'effrazione durante
la quale sconosciuti forzarono il suo schedario confronto tra esseri umani e non umani:
blindato (Dick fece innumerevoli ipotesi alieni, creature soprannaturali, androidi.
L’angolo della fantascienza
ll libro «Ma gli androidi sognano pecore
elettriche?» di Philip Dick è pubblicato nel
1968 con il titolo originale "Do Andrids
Dream of Electric Sheep?" e viene tradotto
in italiano con tre titoli diversi (l'ultimo è
quello giusto). Vince il premio nebula
come miglior romanzo. Da esso viene tratto il
film «Blade runner» considerato un capolavoro
dalla critica cinematografica internazionale.
Recensione del Dottor A. C.
del romanzo
«Ma gli androidi sognano
le pecore elettriche?»
E' ambientato nel 1992 sulla Terra sconvolta
dalla guerra nucleare, dove sono stati creati
degli androidi, che vengono utilizzati per i
lavori più rischiosi, del tutto simili, nell'aspetto,
agli umani. Essi sono a scadenza ed il
protagonista deve appunto eliminarne alcuni che
hanno terminato la loro funzione. Il problema
nasce nel momento in cui deve valutare se gli
androidi assomigliano agli uomini o viceversa.
Un tema caro all'autore è quello di un
indefinibile confine tra verità e fantasia. Il libro
è molto bello e la partecipazione emotiva è
importante: il lettore, facilmente, si immedesima
nel protagonista e lascia andare le sue emozioni
facendosi la domanda: gli androidi hanno dei
sogni? Delle aspettative? La creazione di essi
non ha confuso soprattutto noi? Senz'altro da
leggere.
Storia della fantascienza 5
Anni ottanta: il Cyberpunk
«Blade runner», è un film del 1982 con
Ridley Scott come regista ed Harrison Ford
A dominare la scena nel corso degli anni
come attore principale.
ottanta è decisamente l'ondata Cyberpunk.
Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello
Recensione del Dottor A. C. del film
esterno tra le stelle e quello interiore della
«Blade runner»
psiche, è quello virtuale delle tecnologie
In una Los Angeles del 2019 splendidamente
informatiche e di telecomunicazione. Si può ben
ambientata, squallida, piovosa, buia e
dire che Internet viene profetizzata (anche se già
pericolosa, Rick deve ritirare alcuni replicanti
ne esisteva una prima forma pionieristica) nel
"scaduti" ma si trova in difficoltà dovute al suo
1984 dal romanzo più celebrato del Cyberpunk,
particolare senso di umanità e non considera che
Neuromante di William Gibson con il suo
i replicanti sono poco più che macchine a
cyberspazio.
scadenza.... E' lui stesso un replicante?
Anche il Cyberpunk viene lanciato da
Risolverà il suo problema? Come? Il film è
un'antologia di racconti, Mirrorshades, curata
considerato da molti un capolavoro, uno dei
dall'intraprendente scrittore e giornalista Bruce
migliori che la Fantascienza ci abbia offerto.
Sterling. Sulla scia dell'ondata Cyberpunk si
E' stato preso da un romanzo del 1968.
assiste ad un rinnovato interesse accademico per
"Ma gli androidi sognano le pecore
la fantascienza (vista sempre più come un'area
elettriche?".
confinante con la letteratura postmoderna),
Il film, per le ambientazioni davvero
all'esplodere dell'immaginario fantascientifico
particolari, ricorda l'immortale "Metropolis" di
nel nuovo ambito dei videogiochi, ma
F. Lang del 1926.
soprattutto ad un rinnovato interesse da parte del
Tenete conto che il 2019 sarà tra cinque anni e
cinema di Hollywood, che comincia a
ciò rende le atmosfere del film assolutamente
realizzare, complici le nuove tecnologie digitali,
irreali. Ha avuto, nel tempo, degli aggiustamenti
film sempre più spettacolari spesso basati,
ed un remake, ma la prima stesura è certamente
direttamente o indirettamente, sui classici del
la più efficace.
genere. Esempio ne è la trasposizione
Da vedere assolutamente.
cinematografica di Fanteria dello spazio di
Robert
Heinlein,
riportato
nelle
sale
cinematografiche al suo titolo originale
«Starship Troopers». L'ondata Cyberpunk
tuttavia dura meno della New Wave, soprattutto
a
causa
dell'affievolirsi
dell'ispirazione
dell'autore più dotato, William Gibson.
Altri autori del movimento si affermano in
modo più o meno duraturo, come Lucius
Shepard, Kim Stanley Robinson, Rudy Rucker,
Lewis Shiner.
A margine del movimento cyber sta una tra le
più interessanti autrici che esordiscono in questi
anni, la sofisticata e letteraria Pat Cadigan,
mentre ne è del tutto al di fuori l'altra figura
di spicco della scrittura al femminile,
l'afroamericana Octavia Butler.
L'influsso di Philip Dick
Ed io chi sogno?
Certamente
qualche stronzo!!!
Pensate che sono passati appena 22 anni da
quello di ambientazione del romanzo di Dick e
nulla di tutto quello da lui narrato si è
minimamente avverato. D’altra parte è noto a
tutti quanto la fantascienza corra molto più
veloce della realtà.
V. A.
Un'altra novità del cinema post-millenario
sono le versioni cinematografiche di numerose
opere del romanziere fantascientifico Philip K.
Dick, che a partire dagli anni novanta era stato
progressivamente riscoperto dal grande pubblico
La recensione è breve ma esauriente e e dalla critica come uno dei più importati
puntuale come sempre è solito fare il Dottor scrittori americani del XX secolo.
Dick era a suo tempo divenuto noto al più
A. C..
V. A. vasto pubblico proprio grazie al capolavoro
Blade Runner (1982). Meno noto il film
Rassegna di URANIA
Screamers - Urla dallo spazio del 1996..
1. Sfere di fuoco
Trasposizioni come il film Minority Report
con Giuliano Ferrara e Sandro Bondi
(2002) di Steven Spielberg e il meno riuscito
Paycheck (2003), malgrado gli ottimi spunti,
2. La montagna degli orrori
privilegiano soprattutto l'azione e gli effetti
con R. Brunetta, R. Calderoli, G. Ferrara
speciali e non sembrano conservare granché
3. Nemica occulta
dell'originale carica visionaria, critica, eversiva
con Forza Italia
e un po' profetica di Dick. Un tentativo più
4. I proteiformi
ambizioso è costituito da A Scanner Darkly con M. Borghezio, F. Storace,R. Brunetta
Un oscuro scrutare, adattamento del libro
5. I fantasmi della radura, e altri racconti
Un oscuro scrutare (A scanner darkly), per la
con CGIL-CISL-UIL
regia di Richard Linklater, interpretato da star
6. Tele-Homo sapiens
quali Keanu Reeves, Winona Ryder e Robert
con Silvio Berlusconi
Downey Jr..
Alcuni ritrovano anche in numerosi altri film
7. Sconfitta dei semidei
idee e spunti tratti dalle opere di Dick, tra questi
con Brasiliani e argentini
Matrix, The Truman Show, Vanilla Sky e
8 Il tempo si è fermato
Dark City.
con Giorgio Napolitano
a cura di V. A.
(continua)
Premessa
Quesiti di matematica
11. I capelli
Provare che esistono in Italia almeno due
persone che hanno il medesimo numero di
capelli.
12. Le cornici
«Con questa cornice - dice il negoziante - il
quadro costa € 8.75 e con quest'altra, più bella e
che costa il doppio, il prezzo è di €10».
Quanto costa il quadro senza cornice?
13. L’inserimento
Inserire fra i quattro 5 l'opportuno segno di
operazione e aggiungere, se necessario, delle
parentesi in modo che sia verificata la seguente
uguaglianza:
5... 5... 5... 5 = 55
Soluzione
11. I capelli
Il numero degli abitanti (X) in Italia è
certamente superiore al massimo numero di
capelli (Y) di ciascuno, per cui almeno due
abitanti hanno lo stesso numero, infatti associato
a ciascun numero Y capelli un diverso numero
X abitanti si avrà che quelli rimasti fuori
dall’associazione dovranno avere un numero di
capelli pari a uno dei primi abitanti associati.
12. Le cornici
Posto x il prezzo del quadro e y il prezzo
della cornice meno cara si ottiene il sistema di
1° grado:
 x + y = 8,75

 x + 2y = 10
sottraendo la 2 riga la prima si ottiene
(x + 2y) – (x + y) = 10 – 8,75 ⇒
x + 2y – x – y = 1,25 ⇒
 y = 1,25

 x = 10 − 1,25 = 8,75
Il quadro senza cornice costa 8,75 €.
13. L’inserimento
5 ⋅ (5 + 5) + 5 = 5 ⋅ 10 + 5= 50 + 5 = 55
a cura di V. A.
Cosa ne dici della mia
strategia politica?
Hai più capelli in
testa che idee!!
Per 4 persone
Scaloppine di vitello al marsala
Realtà o ... ancora Fantascienza
Questo quesiti di matematica richiedono
alcune conoscenze specifiche di un biennio di
un istituto superiore:
1. Conoscenza dell’algebra di base
2. Equazioni di 2° grado
3. Sistemi di 2°
oltre che a delle buone intuizioni logicomatematiche.
Ho tentato (non so se in modo efficace) di
dare una spiegazione ai passaggi eseguiti per
facilitarne la comprensione. Quando ho riletto il
tutto ha avuto la sensazione di aver peggiorato
la comprensione ... Auguri!
Chirurgia genetica
Dopo la pausa estiva il reperimento su internet
della foto sopra esposta mi ha ispirato un
articolo semiserio, anzi serio per nulla.
I due leader (quelli che io odio cordialmente di
più) degli schieramenti politici PDL e PD
ovvero gli illustrissimi imbonitori di popoli, al
secolo, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sono
stati fusi in un unico orrendo ibrido. L’essere ha
i caratteri somatici dei due massimi millantatori,
uniti, direi in modo perfetto, dallo sconosciuto
autore, tanto che, come nel peggiore degli
incubi, mi sogno la presenza delle due anime in
un unico corpo: anime malvagie in un corpo
orrendo, peggio di così non si poteva! Neanche
l’autore della serie di film dell’orrore Nightmare
ha saputo partorire un simile mostro.
Questo orrido essere è stato battezzato col
prevedibile nome di “Renzi-Berlusconi” e
racchiude in se tutte le doti, ovviamente solo
quelle negative (trovatene una positiva, voi
lettori!). La scienza nel campo della medicina
negli ultimi anni ha raggiunto punte eccelse,
quasi impensabili, anche se non ha ancora
imparato a curare il raffreddore, e questa opera
d’arte di fusione di due esseri umani (?) affini,
perché di opera d’arte si tratta, è stata
quasi perfetta. Il prodotto ottenuto è quanto di
peggio il genere umano potrebbe attualmente
immaginare, forse in passato le fusioni HitlerStalin e più recentemente quella Moggi-Giraudo
avrebbero potuto reggere il confronto!
In Renzi-Berlusconi convivono, con molte
sfumature diverse, due tipi di presunzione, di
arroganza, di falso buonismo e di millanteria.
Neanche una fusione serpente-scorpione
avrebbe dato risultati così eccellenti e nel
paragone fatto mi affretto a scusarmi con le due
razze. Che dite: «Sono solo animali»? Perché gli
altri due cosa sono? Appartengono anch’essi
alla razza animale, ma in più dovrebbero essere
dotati di positive doti umane, dovrebbero ...
Se l’esperimento dovesse andare a buon fine
dando i risultati previsti si potrebbe procedere
alla produzione in scala industriale della fusione
di altri soggetti del PD e di Forza Italia.
Difficoltà oggettive si avrebbero per la
produzione di un prototipo con Rosy Bindi, in
FI un soggetto con l’intelligenza, poca, come la
sua si troverebbe, ma così brutta come lei
sarebbe un’impresa insormontabile.
Poi, essendo le frontiere della scienza in
continua espansione, cosa ne direste di ibridi
del tipo Vendola-Formigoni, Fassino-Bossi,
Finocchiaro-Santanchè? Li pensate con terrore?
Sono d’accordo col vostro pensiero.
Per nostra fortuna siamo ancora in ambito
fantascientifico e, se, separato il duo delle
sporche meraviglie Renzi Berlusconi ha effetti
mortalmente deleteri sulla politica italiana e
quindi sul nostro fondoschiena, non oso pensare
quali sarebbero quelli generati se tale unione,
per somma disgrazia, dovesse mai realizzarsi.
V. A.
8 scaloppine di 50 g ciascuna; 20 g di farina;
un bicchiere scarso di marsala secco; 40 g di
burro; ¼ di bicchiere di olio di oliva, q. b. di
sale.
Tempo di cottura: 15-18 minuti.
Appiattire le scaloppine con un pestacarne ed
infarinarle debitamente dopo averle salate. Farle
saltare al burro ed olio spumeggianti, in una
capace padella. Mantenere alta la fiamma,
perché la carne abbia a rosolarsi bene sui due
lati. A cottura ultimata togliere la carne dal
fuoco e metterla in disparte. Lasciar ridurre il
fondo di cottura, quindi bagnare con il marsala e
ridurre il tutto a metà del volume iniziale. Salare
soltanto allora. Legare quindi, se necessario, con
pochissima farina e burro. Presentare la carne su
un piatto di portata caldo coperta della salsa che
dovrà risultare piuttosto densa e cremosa.
Cipolle glassate
0,800 kg di cipolle piccole o novelle; 40 g di
burro; 20 g di zucchero, q. b. di sale.
Tempo di cottura: 20 minuti circa.
Disporre le cipolle in una casseruola non
troppo grande. Coprirle d'acqua leggermente
salata; unire il burro e lo zucchero. Cuocere,
mantenendo il recipiente scoperto sino a che il
fondo di cottura si sia ridotto quasi
completamente, formando una glassa lucida e
filante. Le cipolle cotte in questo modo vengono
usate soprattutto come guarnizione di piatti.
$
Arista di maiale al forno
1kg di arista di maiale (carré), 3 spicchi
d’aglio, alcuni rametti di rosmarino; q. b di olio
di oliva, di sale e di pepe in grani.
Tagliare gli spicchi di aglio a filetti e
spezzettare il rosmarino. Con un coltellino
affilato e appuntito praticare sulla carne, dopo
aver spuntato le ossa, dei piccoli e profondi
tagli in modo da farvi entrare bene le erbe
aromatiche; quindi steccarla introducendo nei
taglietti i filetti di aglio e i rametti di rosmarino.
Condire la carne con sale e pepe e legarla con
l'apposito spago per tenerla in forma durante la
cottura.
Ungere una teglia con un po' di olio, adagiarvi
l'arista, cospargerla ancora con un filo di olio e
passarla in forno ben caldo lasciandovela per
circa 20 minuti. Quando la superficie è ben
dorata, abbassare la temperatura del forno e
farla cuocere ancora per un'ora circa, rigirandola
di tanto in tanto e cospargendola spesso con il
sughetto di cottura. Toglierla dal forno,
affettarla e disporla su un piatto di portata caldo.
Patate château
Per 4 persone: 0,800 kg di patate pelate,
tornite in forma di novelle; 50 g di burro; ¾ di
mazzetto di prezzemolo tritato; q. b. di sale e
pepe.
Tempo di cottura: 20-30 minuti.
Scolare le patate dopo averle sbollentate per
qualche minuto in acqua caldissima. Farle
saltare in una casseruola con abbondante burro e
spumeggiante; poi metterle in forno, salarle,
insaporirle con pepe e portarne a termine la
cottura per il tempo prescritto. Quando siano
pronte, versarle in una legumiera e spolverarvi
sopra abbondante prezzemolo tritato.
Per questi piatti gradisco un vino rosso: un
buon barbera di Asti non sarebbe male.
a cura di V. A.
D’amore di morte e di altre sciocchezze -Guccini
Cirano
(F. Guccini, G. Dati/G. Bigazzi)
1996
Venite pure avanti, voi con il naso corto
signori imbellettati, io più non vi sopporto!
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
chè il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco.
Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da tempo mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco.
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz’ora da sempre mi precede,
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana e bella, siamo cosi diversi;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi,
le parlerò coi versi.
Venite gente vuota, facciamola finita:
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
se c’è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l’avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco.
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo Cirano.
$
Due stupende canzone del repertorio di Francesco Guccini, il testo è qui
pubblicato, mentre la musica è tutta da sentire e gustare.
D’amore di morte e di altre sciocchezze
Vorrei
(Francesco Guccini)
1996
Vorrei conoscere l'odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell’aria sale e maggese,
l’odore della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo o dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci,
i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire i giochi di sguardi dietro agli scuri
e lo vorrei
perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io
[orchestra]
Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'e da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso di un rabbuiarsi o del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
pere farmi da te spiegare come è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l'universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell’appennino dove risuona
fra gli alberi un’usata e semplice tramontana
e lo vorrei
perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io
Vorrei restar per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare parlare parlare parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani
giocare con te un eterno gioco proibito
che oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all'infinito
e lo vorrei
perché non sono quando non ci sei
V. A. e resto solo coi pensieri miei ed io.
[orchestra]