Per schiacciare il brigantaggio, fu necessario il pugno di ferro del

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Per schiacciare il brigantaggio, fu necessario il pugno di ferro del
Per schiacciare il brigantaggio, fu necessario il pugno di ferro
del Manhès. Che le critiche mosse anche dal Colletta all'opera di
questo generale francese siano ben fondate, molte cose lo dimostrano. L o provano pure certe lagnanze dell'Intendente di Basilicata,
Flach, un corso, una cui lettera del 9.3.1811 (documento III) è
significativa. E solo il 24.V.1811 — il giorno in cui si presentò spontaneamente Taccone (che la fantasia del Manhès e dei suoi paladini fanno protagonista di un'inesistente e fantasmagorica occupazione di Potenza ! *) — l'Intendente, forse nell'euforia dell'avvenimento, scrisse al Ministro dell'Interno : « Questo felice successo
che promette l'imminente perfetta tranquilità della Provincia, ha pienamente giustificate e coronate le misure del generale Manhès ».
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La natura dell'argomento — ricchissimo di fattori politici, sociali e religiosi — e la brevità del tempo a nostra disposizione ci
hanno costretto, com'è evidente, ad una limitata e frammentaria
scelta tra il ricco materiale che abbiamo sinora ricavato dagli archir
vi. E perciò pili che un quadro generale, questo nostro è un riepilogo dei fattori più rilevanti del brigantaggio in Basilicata nel decennio.
Dire qui che, alla luce di tali considerazioni, non è prudente
un tentativo di generalizzazione è superfluo. Se un difetto — in
parte giustificato dalle condizioni della ricerca storica del tempo •—
v'è nelle interpretazioni più interessanti di queste vicende intricatissime, deve appunto ricercarsi nella troppa affrettata generalizzazione di aspetti particolari, di fatti isolati, comunque non tipici
per poter essere assunti a paradigma di tutto il fenomeno. Ci pare
urgente e, comunque, fondamentale una completa esplorazione degli
uno scontro a fuoco con la guarnigione polacca a Botonda ; con
l'aiuto degli abitanti di Pietrapertosa e della banda del magg. Necco
pose a sacco Viggianello, Terranova, Oriolo, Episcopia ed Alessandria del Carretto, non ostante l'attività delle truppe comandate
dal col. Gallone, idem, cart. 21, fase. 84.
« Notizia storica del conte Carlo Antonio Manhès... scritta da
un antico ufflziale dello Stato Maggiore del sudetto Generale Manhès
nelle Calabrie, Napoli 1840, p. 80 : « I l famigerato capo banda Taccone... si presentava nel Capoluogo, Potenza, e costringeva le intimorite autorità a venirgli incontro, processionalmente, oltre le
porte della città, e accompagnarlo, fecendogli corteo, nella Cattedrale, ad intuonare l'inno Ambrosiano... » ecc. I l racconto è ripetuto da altri, tra cui il M O U N I E R , cit., pp. 15-16. Invece , tutti i documenti — tra i quali il rapporto del commissario del Be, Giuseppe
Poerio, in data 16. I X . 1809 (in ASN) — attestano che i briganti, nel
tentativo di assalire Potenza, furono respinti, battuti e dispersi!
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