Modulo 5: L`invecchiamento patologico delle persone

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Modulo 5: L`invecchiamento patologico delle persone
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Modulo 5: L’invecchiamento patologico
delle persone con disabilità intellettiva
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 1: I moduli di formazione AGID
Slide 1 I moduli di formazione AGID
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Autori: Stefano Grassi (CADIAI), Christine Melon (CADIAI), Lara Furieri
(CADIAI), Marco Domenicali (MD/ CADIAI)
Sviluppatori: Steve Mackenzie (De Montfort University), Jonathan Yaseen
(Northumbria University)
25 febbraio 2014
AGID - PROJECT NUMBER - 518175-LLP-1-2011-1--LU-LEONARDOLMP
AGREEMENT n. 2011 – 4000/001-001
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 2: Diritti d'autore e Avviso di scarico di
responsabilità
Slide 2 Diritti d'autore e Avviso di scarico di responsabilità
Diritti d’autore: I moduli di formazione AGID sviluppati dal consorzio AGID
sono sotto la licenza “Attribuzione-Non Commerciale-Condividi allo stesso
modo 3.0 Unported” di Creative Commons. Basato sul lavoro di http://agidproject.eu. Le autorizzazioni oltre lo scopo di questa licenza sono
disponibili su http://agid-project.eu. Questa licenza esclude qualsiasi
elemento mediatico usato da Microsoft (foto e Clip Art). Questi sono stati
usati con l’autorizzazione di Microsoft e sono sotto la licenza originale di
termini e condizioni (per maggiori informazioni andare su
www.microsoft.com/permission).
In sintesi, uno è libero di condividere (copiare, distribuire e trasmettere il
lavoro) questa risorsa attribuendo sempre il lavoro nel modo specificato
dall’autore o dal concessore di licenza; è vietato usare questo lavoro per
fini commerciali e alterarlo, trasformarlo o incrementarlo. Si prega di
leggere i dettagli della licenza su: http://creativecommons.org/licenses/bync-sa/3.0/deed.it.
Attribuzione: Si prega di attribuire come segue:
Consorzio AGID (2014) Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle
persone con disabilità intellettiva, Moduli sull’invecchiamento e la disabilità
intellettiva. Lussemburgo.
Scarico di responsabilità: Questi moduli sono destinati ad aumentare la
consapevolezza sull’invecchiamento di persone con disabilità intellettiva e
a migliorare la qualità dei servizi forniti. Si consiglia di unire questa
formazione iniziale introduttiva con ulteriori formazioni adatte per
incrementare le abilità, conoscenze e competenze usate quando si lavora
con persone anziane o che invecchiano con disabilità intellettive.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 3: Benvenuti
Slide 3 Benvenuti
Benvenuti a questo modulo di formazione. Questo è il quinto di sei moduli
di formazione che hanno come argomento l’invecchiamento e la disabilità
intellettiva.
Questo gruppo di moduli è stato sviluppato dal consorzio AGID: un gruppo
europeo composto da università e fornitori di servizi nel settore
dell’assistenza sociale. Il socio principale e coordinativo è La Fondation
A.P.E.M.H. (Association de Parents d’Enfants Mentalement Handicapés)
(LUX)
Altri soci sono:
ARFIE- (Association de Recherche et de Formation sur l’Insertion en
Europe) (BE)
CADIAI (Cooperativa Assistenza Domiciliare Infermi Anziani Infanzia) (IT)
De Montfort University (GB)
Les Genêts d’Or (Association Médico-sociale pour personnes handicapées
et/ou dépendentes) (FR)
University of Vienna (AUT)
Zonnelied vzw (Dienstverleningscentrum voor volwassen personen met
een handicap) (BE)
Speriamo che questi moduli di formazione vi sembrino utili. Dopo il riuscito
compimento dei moduli, si potrà conseguire un certificato di ottenimento di
tutti i moduli che fanno parte di questa serie. Se questo non è il primo
modulo della serie, si possono saltare le sezioni introduttive e si può
passare direttamente alla sezione “A proposito del modulo”.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 4: Definizioni chiave e Comprensione – Parte 1
Slide 4 Definizioni chiave e Comprensione – Parte 1
Prima di esaminare i materiali, ci è sembrato utile definire con chiarezza il
significato di alcuni termini.
Disabilità: L’Organizazione Mondiale della Salute definisce “disabilità”
come termine ombrello, includendo invalidità, limitazioni di attività e
restrizioni di partecipazione. Una invalidità è un problema nella funzione del
corpo o nella struttura; una limitazione di attività è una difficoltà incontrata
da un individuo mentre svolge un lavoro o un’azione; mentre una
restrizione di partecipazione è un problema risentito da un individuo in
situazioni quotidiane. In questo modo la disabilità è un fenomeno
complesso, che riflette un’interazione tra caratteristiche del corpo di una
persona e caratteristiche della società nella quale lui o lei
La convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità fornisce una
definizione di una persona con disabilità:
Le persone con disabilità includono coloro che hanno una minorazione di
lungo periodo fisica, mentale, intellettiva o sensoriale che in interazione con
varie barriere impedisce la loro piena ed effettiva partecipazione alla
società sulla base di eguaglianza con gli altri.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 5: Definizioni chiave e Comprensione – Parte 2
Slide 5 Definizioni chavi e Comprensione – Parte 2
La definizione di “disabilità intellettiva” usata in questa serie di moduli è
quella fornita dall’Associazione americana di disabilità intellettive e dello
sviluppo (AAIDD):
La disabilità intellettiva è una disabilità caratterizzata da limitazioni
significative del funzionamento intellettivo (ragionamento, apprendimento,
risoluzione di problemi) e del comportamento adattivo, il quale include una
serie di abilità quotidiane sociali e pratiche. Questa disabilità ha origine
prima dei 18 anni.
Altre definizioni chiave utilizzate in ogni parte di questa serie di moduli
sono:
Persona anziana con una disabilità: Le persone anziane con disabilità
includono coloro che hanno sentito gli effetti di disabilità prima di sentire
quelli dell’età avanzata.
Professionisti: Personale pagato e specificamente allenato coinvolto nel
provvedere di salute, assistenza sociale o educazione. Per esempio,
dottori, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, personale
educativo di sostegno e terapisti di lingua e parola.
Operatori: Persone che lavorano ogni giorno direttamente nel ruolo di
badanti, lavoratori di salute, educatori per fornire sostegno nella vita
quotidiana e nelle attività delle persone che invecchiano con disabilità
intellettive ovunque vivano.
Parenti badanti: Membri della famiglia dell’individuo che partecipano
direttamente al sostegno della persona con disabilità.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 6: Definizioni chiave e Comprensione – Parte 3
Slide 6 Definizioni chiave e Comprensione – Parte 3
Bisogna fare attenzione a non attribuire erroneamente alcuni sintomi di
patologie a carenze intellettive o invecchiamento.
Qualunque cambio significativo di atteggiamento, gusto o comportamento
dev’essere comunicato al dottore per aiutarlo a diagnosticare
correttamente il problema.
Sotto ci sono qualche esempi (lista non esaustiva) di possibili sintomi che
sono spesso attribuiti all’invecchiamento, ma che, in realtà, possono essere
una manifestazione di una patologia (per maggiori informazioni consultare
il modulo 5, Invecchiamento Patologico):
Isolamento, indifferenza, stanchezza = sintomi di depressione
Impazienza, deficit di attenzione, dimenticanza = sintomi di demenza
Incoerenza, stanchezza, perdita di appetito = sintomi di disidratazione
Perdita di appetito, irritabilità, isolamento = sintomi di dolore
Isolamento, incoerenza, aggressività = sintomi di sordità
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 7: Struttura del modulo
Slide 7 Struttura del modulo
Come usare il modulo di formazione
A proposito del modulo
Esercizio di conoscenza pre modulo
Sezione 1: L’invecchiamento patologico in persone anziane con disabilità
intellettive
Sezione 2: Prevenzione delle complicanze
Sezione 3: Gestione delle emergenze mediche
Sommario ed esame post modulo (Valutazione finale)
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 8: Come usare il modulo di formazione
Slide 8 Come usare il modulo di formazione
Se non avete ancora usato questo modulo di formazione o un modulo di
formazione similare in questa serie, vi consigliamo di prendervi il tempo per
esaminare l’informazione nella sezione “Come usare il modulo di
formazione”. Troverete informazione sui seguenti temi:
A chi vanno destinati i moduli di formazione AGID?
Analizzare un modulo di formazione AGID
Navigazione e Ricerca
Links
Esercizi di riflessione e di tipo quiz
Valutazione e Certificazione
Accessibilità e Fruibilità
Requisiti di software
Requisiti di hardware
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 9: A chi vanno destinati i moduli di formazione
AGID?
Slide 9 A chi vanno destinati i moduli di formazione AGID?
I moduli di formazione sono soprattutto destinati a:
Badanti professionisti che lavorano con persone con disabilità intellettiva.
Tuttavia possono anche essere utili per:
Altri professionisti che lavorano con persone anziane con disabilità
intellettiva, come per esempio dottori, infermieri, psicologi, ecc.
Parenti badanti – genitori, fratelli, sorelle, zii… che si prendono cura di una
persona anziana imparentata.
Questo modulo di formazione può essere analizzato individualmente. Avrà
più valore se potete discutere i temi degli esercizi con altri, particolarmente
con colleghi con cui avete lavorato da vicino.
Vi consigliamo di fare gli esercizi di riflessione di questo modulo di
formazione in gruppo, con un collega o con l’aiuto e il sostegno di un
mentore.
Questo modulo di formazione può essere usato:
Semplicemente come una risorsa online.
Come parte di un primo seminario con continuo accesso online alla risorsa.
Come parte di una serie di seminari continui.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 10: Analizzare un modulo di formazione AGID
Slide 10 Analizzare un modulo di formazione AGID
Questo modulo è composto da una sezione introduttiva, una serie di
sezioni di contenuto e una sezione riassuntiva. Ogni sezione, codificata
con colori, è composta da diapositive contenenti una serie di nozioni
intercalate da esercizi di auto-aiuto, di riflessione o di tipo quiz per
rinforzare l’apprendimento.
Per ottenere il massimo da questo modulo di formazione, vi incoraggiamo
di lavorare lentamente e metodologicamente durante tutto il modulo,
facendo particolare attenzione agli essercizi di riflessione che sono
programmati per permettervi di riflettere attentamente sulle questioni
rillevate in questo modulo.
Vi consigliamo inizialmente di lavorare in modo sequenziale durante il
modulo, una diapositiva dopo l’altra. Comunque, potrete rivedere
qualunque sezione del modulo a qualsiasi momento usando il menù di
sinistra.
Le immagini di persone utilizzate in tutto il modulo hanno soltanto uno
scopo illustrativo e non sono intese come una rappresentazione reale.
Oltre all’informazione e ai links in questo modulo, sono disponibili altri links
e fonti utili sul sito di AGID (http://agid-project.eu/).
Dopo aver finito il modulo di formazione, potrete facilmente avere accesso
a tutti i links e materiali mediatici di questo modulo sul sito di AGID
(http://agid-project.eu/).
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 11: Navigazione e Ricerca
Slide 11 Navigazione e Ricerca
Navigazione
Il modo principale per navigare è cliccando con il mouse sul menù di
navigazione (parte sinistra dello schermo). Cliccando con il tasto sinistro
del mouse i tasti
“precedente” e “seguente” nell’angolo inferiore
destro dell’area di contenuto, potete passare alla diapositiva precedente o
seguente. (nota: Nelle diapositive degli esercizi dovete usare il menù di
navigazione o i tasti “finire”, “continuare” o “seguente” per passare alla
seguente diapositiva).
I seguenti tasti della tastiera possono anche essere usati per navigare nel
modulo:
Freccia sinistra, Freccia sù o Pagina sù: Diapositiva precedente.
Freccia destra, Freccia giù o Pagina giù: Diapositiva seguente.
S/T/T – Selezionare linguette: Struttura, Thumbnails, Trova.
Tasto Tabulatore: muove all’utente sequenzialmente attraverso la
navigazione e scorre links che sono visibili sulle diapositive. Usare questo
tasto per avere accesso agli allegati e ai links per mandare e-mails.
Tasto Invio: apre un link in un nuovo browser o in una nuova scheda.
Home: Prima diapositiva e Fine: Ultima diapositiva.
Ricerca
Il menù di navigazione è elencato sotto la linguetta “Struttura”. A destra di
questa linguetta vedrete la linguetta “Trova”. Potete usarla per cercare
qualsiasi parola o frase nel modulo. Un link di qualsiasi diapositiva che
contiene questa parola o frase sarà elencato sotto la linguetta “Trova”.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 12: Links
Slide 12 Links
Il modulo è stato sviluppato in modo che potete esaminarlo senza usare i
links di internet e fonti utili che sono forniti. Tuttavia, questi links e fonti vi
permeteranno di esplorare più profondamente il tema del modulo.
Tutti i links di questo modulo, compresi i links di internet sono di colore blu.
I tipi di links di questo modulo sono:
Links di siti web o links di pagine web. Per esempio: http://agid-project.eu/
o Agid Project website .
Links di documenti conservati in siti web esterni o nel sito web del progetto
AGID.
Links di esercizi.
Links di altre diapositive in questo modulo.
Links di e-mails.
Se il vostro modulo contiene un glossario, ci sono anche dei links di
glossari colorati in azzurro.
Al momento della loro pubblicazione, tutti i links erano validi e accessibili.
Nel caso che qualche link non si trovi disponibile, si prega di inviare una
mail a A.P.E.M.H. all’indirizzo [email protected] con il numero di
diapositiva e il URL. Cercheremo di aggiornarlo il prima possibile.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 13: Esercizi di riflessione e di tipo quiz
Slide 13 Esercizi di riflessione e di tipo quiz
Ci sono esercizi di riflessione e di tipo quiz inframmezzati per tutto il
modulo di formazione.
Potete stampare e salvare le vostre risposte dei quiz. Se decidete di “rifare
le domande” (sia di riflessione che di tipo quiz), le risposte originali
verranno perse.
Per gli esercizi di riflessione, avete la possibilità di stampare un foglio di
esercizi per lavorarci sopra.
Nota: Si consiglia di usare un block notes per annotare le vostre idee e
riflessioni.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 14: Valutazione e Certificazione
Slide 14 Valutazione e Certificazione
L’apprendimento
Durante tutto il modulo di formazione, sarà continuamente richiesto di fare
esercizi corti di riflessione o di tipo quiz. Questi esercizi hanno uno scopo
puramente di apprendimento e non hanno peso sulla valutazione finale e
sulla successiva certificazione.
È permesso discutere il contenuto del modulo con altri colleghi finché state
studiando il modulo, anzi vi incoraggiamo a farlo. Quando poi fate l’esame
di valutazione finale, dovete dichiarare che avete completato
individualmente la valutazione finale post modulo.
La valutazione
Quando avrete finito di esaminare il modulo di formazione, alla fine potrete
fare l’esame di valutazione. Per passare l’esame, il voto minimo richiesto è
80%. Se superate l’esame di valutazione, potrete stampare un diploma di
laurea del corso. Potete fare l’esame tanto quanto volete.
Il valore
Ottenere un diploma di laurea i) significa fare un’auto dichiarazione di aver
investito il tempo necessario per acquisire una conoscenza basica e
preliminare del contenuto del modulo che vi aiuterà nel vostro lavoro di
badante e ii) offre un riconoscimento ufficiale di infatti aver investito quel
tempo.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 15: Accessibilità e Fruibilità
Slide 15 Accessibilità e Fruibilità
Tecnologia primaria
La tecnologia primaria per visualizzare e lavorare con questo modulo di
apprendimento on-line è ADOBE Flash. La versione più recente dev’essere
installata nel vostro browser di internet. È soprattutto una presentazione
visiva con la possibilità di usare i tasti del mouse o della tastiera per
navigare per tutto il modulo (Consultare Navigazione e Ricerca).
Modi alternativi per la visione di questo materiale.
Per approfittare della tecnologia di assistenza, può darsi che gli utenti
preferiscano i seguenti formati alternativi. Uno o entrambi formati saranno
disponibili nel sito internet di AGID:
Microsoft PowerPoint: Le diapositive di PowerPoint vengono usate per
immagazzinare testi. Molti pacchetti di software di assistenza hanno la
capacità di aumentare le opzioni di accessibilità.
Adobe PDF format: Adobe Reader ha un numero di funzioni di
accessibilità, come per esempio ingrandire testi e cambiare colori. Per
avere più dettagli, potete consultare il file di aiuto nella vostra versione di
Adobe Reader.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 16: Requisiti di software
Slide 16 Requisiti di software
La tecnologia primaria usata dai moduli AGID per lanciare l’apprendimento
on-line è Adobe Flash. Questo dev’essere installato nel browser di internet
che userete per avere accesso al sito web di AGID e successivamente per
vedere i moduli AGID.
Scaricare Adobe Flash
I browsers di internet più diffusi che potete usare sono:
Microsoft Internet Explorer 7.x o superiore (per scaricare: Internet Explorer
download page)
Mozilla Firefox 3.x o superiore (per scaricare: FireFox Download page).
Google Chrome (per scaricare: Google Chrome Download page)
Safari (per scaricare: Safari Download page)
Opera (per scaricare: Opera Download page)
Se usate opzioni alternative per vedere il contenuto del modulo, gli esercizi
o alcune fonti, dovrete scaricare e installare uno dei due software:
Adobe reader per il formato Adobe PDF: (per scaricare: Adobe Reader
Download page) o il
Microsoft PowerPoint Viewer per il formato Microsoft PowerPoint:
(scaricare su Microsoft PowerPoint Viewer download page)
Si avvisa che il consorzio AGID non accetta nessuna responsabilità per
perdita o danno di qualsiasi natura ed estensione causati dall’utilizzo di
questo modulo di apprendimento on-line o di qualunque dei software citati.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 17: Requisiti di hardware
Slide 17 Requisiti di hardware
Avrete bisogno di una connessione internet.
Adobe ha testato Adobe® Flash® Player 9 estensivamente nelle seguenti
configurazioni minime di hardware:
Windows®, Intel® Pentium® II 450MHz o processore più veloce (o
equivalente), 128MB di RAM
Macintosh, PowerPC® G3 500MHz o processore più veloce o Intel Core™
Duo 1.33GHz o processore più veloce, 128MB di RAM
Linux®, Processore moderno (800MHz o più veloce), 512MB di RAM,
128MB di memoria grafica
Fonte: Pagina Requisiti di sistema sul sito web di Adobe
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 18: A proposito del modulo
Slide 18 A proposito del modulo
Prima di esaminare il contenuto del modulo, si prega di leggere questa
sezione “A proposito del modulo”
In questa sezione troverete:
Una Visione d’insieme del modulo
Un abbozzo della struttura del modulo
Gli scopo del modulo
Gli obiettivi e i risultati di apprendimento del modulo
Tempo approssimativo per completare questo modulo: 4-6 ore.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 19: Visione d’insieme
Slide 19 Visione d’insieme
Nel modulo seguente imparerai quali sono le più comuni patologie che si
possono sviluppare con l’invecchiamento in persone con disabilità
intellettive, e come il team assistenziale dovrebbe prevenire e gestire
ognuna di queste condizioni.
Nella prima sezione imparerai quali sono i segni clinici tipici delle patologie
associate all’invecchiamento in persone con disabilità intellettive. Nella
seconda sezione verrai a conoscenza di alcune utili strategie di
prevenzione delle patologie legate all’invecchiamento in persone con
disabilità intellettive. Nella terza sezione sarà invece trattato il tema delle
“emergenze mediche”, con alcune indicazioni su come gestirle.
In sintesi:
Assicurati di aver pienamente compreso le informazioni di ciascuna
sezione prima di passare a quella successiva; se necessario, ripeti la
presentazione.
Puoi ottenere ulteriori informazioni sugli argomenti di tuo interesse
utilizzando i collegamenti suggeriti e la bibliografia fornita.
Prima della presentazione, ti viene richiesto di compilare un breve
questionario di auto-valutazione. Ti verrà chiesto di ricompilarlo al termine
del modulo, per poter valutare i progressi e l’apprendimento degli
argomenti trattati.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 20: Struttura del Modulo
Slide 20 Struttura del Modulo
La prima sezione – Invecchiamento patologico in persone anziane con
disabilità intellettive, contiene una breve rassegna di alcune delle più
comuni patologie dell’invecchiamento che colpiscono le persone con
disabilità intellettiva, ponendo particolare enfasi sui sintomi che differiscono
da quelli della popolazione generale e sono quindi più difficili da
riconoscere, difficoltà che è ulteriormente esacerbata dai problemi di
comunicazione che sono frequenti nelle persone con disabilità intellettiva.
In questa sezione vi sono anche alcuni casi-esempio ed esercizi che
completano la trattazione dei seguenti argomenti:
- Patologie legate all’invecchiamento, raggruppate in tre categorie
principali: patologie neurologiche e vascolari, patologie legate ad una
insufficienza d’organo e patologie legate ai disturbi del movimento.
- La condizione nota come multipatologia, in cui alcune delle
summenzionate patologie possono coesistere allo stesso tempo nella
medesima persona.
La valutazione multidimensionale della persona anziana con disabilità
intellettive, con accenni ad alcuni dei più utili test validati per il monitoraggio
della presenza e dell’evoluzione dei sintomi che devono essere
attentamente controllati.
La seconda sezione – La prevenzione delle complicanze, introduce alcune
utili modalità per la prevenzione delle complicanze di salute legate
all’invecchiamento patologico. In particolare vengono discussi I seguenti
argomenti:
Quali sono i più comuni rischi per la salute in persone anziane con
disabilità intellettive, cioè
21
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 21: Struttura del Modulo continuazione
Slide 21 Struttura del Modulo continuazione
disturbi della deglutizione, malnutrizione, lesioni da decubito e cadute. Per
ognuno di questi rischi
verranno fornite indicazioni utili per aiutare i
professionisti del team assistenziale ad evitare ulteriori complicanze
sanitarie.
- In cosa consiste un approccio efficace alla prevenzione, in particolare per
il team assistenziale che gestisce persone con disabilità intellettive e
multipatologia. Insieme a questo argomento verrà anche discussa
l’importanza della valutazione delle priorità di trattamento e dell’adozione di
strategie di prevenzione da parte di tutto il gruppo di lavoro.
- Quali sono i comportamenti che promuovono la compliance e quelli che la
ostacolano, dato che, affinchè un approccio orientato alla prevenzione sia
efficace, è essenziale promuovere la compliance nelle persone con
disabilità intellettiva e nei loro famigliari. Adottando alcune semplici regole
per una comunicazione efficace, sia con la famiglia sia ad un livello di
équipe di lavoro, si può infatti raggiungere una effettiva compliance.
La terza sezione – La gestione delle emergenze mediche, spiega la
differenza tra una emergenza medica, una urgenza ed una conseguenza
ordinaria della patologia esistente, suggerendo alcune utili modalità da
adottare per riconoscere e gestire queste situazioni:
- Quali sono le più efficaci strategie di comunicazione con i servizi di
emergenza, in particolare nel gestire una situazione di potenziale pericolo
di vita.
- Quali informazioni di base sono essenziali nel trattamento dell’arresto
cardiaco: verranno descritte anche alcune tecniche utilizzabili da
professionisti non-sanitari.
- Quali sono le tematiche più importanti rispetto alle reazioni emotive nel
gestire una emergenza.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 22: Struttura del Modulo continuazione
Slide 22 Struttura del Modulo continuazione
Il modulo si conclude con un sommario degli argomenti più importanti.
Inoltre, un questionario di autovalutazione al termine del modulo ti fornirà la
possibilità di mettere alla prova le conoscenze che hai acquisisto nel corso
del modulo.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 23: Obiettivi
Slide 23 Obiettivi
L’obiettivo di questo modulo è di presentare le principali problematiche che
le persone con disabilità intellettiva possono dover affrontare nel corso del
loro processo di invecchiamento.
Il modulo mira a descrivere quali sono le caratteristiche distintive di queste
problematiche e come gestire ciascuna in maniera adeguata, sia adottando
un approccio orientato alla prevenzione per evitare ulteriori complicanze,
sia rispondendo tempestivamente appena il problema viene identificato,
come nel caso delle emergenze mediche.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 24: Obiettivi e Risultati di apprendimento
Slide 24 Obiettivi e Risultati di apprendimento
Gli obiettivi che dovete raggiungere in questo modulo sono:
Introdurre alcune delle più comuni patologie legate all’invecchiamento che
le persone con disabilità intellettiva possono dover affrontare, con una
particolare attenzione ai sintomi principali ed alle loro conseguenze.
Passare in rassegna gli approcci maggiormente utilizzati nella gestione
delle funzioni fisiche e cognitive causata da patologie legate
all’invecchiamento in persone con disabilità intellettiva.
Esaminare le strategie pratiche che si sono rivelate più efficaci nel
prevenire ulteriori complicanze delle patologie legate all’invecchiamento,
anche considerando la loro applicabilità al contesto delle persone con
disabilità intellettiva.
Discutere i concetti di emergenza medica e di conseguenza ordinaria della
malattia in persone anziane con disabilità intellettive, così da stimolare una
migliore comprensione delle priorità di trattamento e delle possibili strategie
di intervento per persone con esigenze sanitarie complesse.
Potete trovare altri specifici risultati di apprendimento nel titolo della
diapositiva di ogni sezione. Si prega di vedere i temi e risultati di
apprendimento per la:
Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 25: Glossario dei Termini A-Dis
Slide 25 Glossario dei Termini A-Dis
Glossario dei termini più importanti utilizzati nel modulo
- Acuto: Caratterizzato da una marcata gravità e ben definito <dolore
acuto>; che ha un esordio improvviso, un veloce peggioramento ed un
breve decorso <malattia acuta>.
- Cianosi: uno stato di colorazione bluastro o violaceo della pelle, causato
da una insufficiente ossigenazione del sangue.
- Cronico: caratterizzato da una lunga durata o che ricorre frequentemente
in un lungo arco di tempo, spesso con una lenta progressione
ingravescente: <non acuto>.
- Delirium: uno stato acuto di disturbo delle funzioni cognitive, che può
insorgere durante uno stato febbrile, una intossicazione o altre condizioni
mediche; è uno stato caratterizzato da agitazione, allucinazioni e/o deliri ed
incoerenza dei processi di pensiero e della comunicazione.
- Demenza: Condizione solitamente progressiva (ad esempio nella malattia
di Alzheimer) caratterizzata dallo sviluppo di molteplici deficit cognitivi.
- Depressione: disordine psiconeurotico o psicotico, caratterizzato da
tristezza, inattività, difficoltà di concentrazione, un significativo aumento o
diminuzione nell’appetito e nel tempo totale di sonno, oltre a sentimenti di
disperazione e di rifiuto, con a volte anche tendenze suicide.
- Disfagia: difficultà nella deglutizione. Deglutire: far passare un bolo di cibo
o liquido attraverso la bocca e l'esofago fino allo stomaco
- Dispnea: respiro difficile o faticoso.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 26: Glossario dei Termini Dis-Sac
Slide 26 Glossario dei Termini Dis-Sac
Disturbo comportamentale: insieme di comportamenti maladattivi
(solitamente riferiti da una terza persona) che interferisce con il
funzionamento tipico della persona. Può essere collegato ad un altro
disturbo mentale nella persona, ad una sua vulnerabilità biologica, a
comportamenti appresi nel lungo periodo, oppure ad una differenza tra le
aspettative dell’ambiente e le risorse dell’individuo, comprendenti le sue
capacità e desideri.
Down, o sindrome di Down: condizione ereditaria caratterizzata da un
ritardo mentale moderato o severo e caratterizzata da una trisomia del
cromosoma 21.
Hungtington, o malattia di Huntington: sindrome progressiva
neurodegenerativa ereditaria, usualmente con esordio nell’età adulta e
caratterizzata specialmente da movimenti coreiformi, disturbi della sfera
emozionale e deterioramento cognitivo che può portare a demenza.
Ictus: diminuzione improvvisa o perdita di conoscenza, sensibilità o
movimento volontario, dovuta ad una rottura o ad una ostruzione (ad
esempio per un coagulo) di un vaso sanguigno del cervello
Ipotiroidismo: una condizione in cui la ghiandola tiroidea non produce
sufficiente ormone.
- Inalazione, o polmonite da inalazione: è definita come l’inalazione di
contenuto orofaringeo o gastrico nella laringe e nel tratto respiratorio
inferiore.
Insufficienza d’organo: una condizione di inabilità nel performare funzioni
vitali <arresto cardiaco>.
Ipotensione ortostatica: conosciuta anche come ipotensione posturale,
ortostasi; è una forma di ipotensione in cui la pressione sanguigna di un
individuo diminuisce improvvisamente quando la persona si alza in piedi o
distende i muscoli.
Sindrome di Parkinson: malattia degenerativa del sistema nervoso
centrale, che spesso causa significativi deficit nelle capacità motorie,
espressive ed in altre funzioni.
27
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Sacro o zona sacrale: area relativa o prossimale al sacro, la parte
terminale della colonna vertebrale
28
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 27: Glossario dei Termini Sin-Z
Slide 27 Glossario dei Termini Sin-Z
- Sinovite: infiammazione della membrana sinoviale, solitamente
accompagnata da dolore e rigonfiamento dell'articolazione.
- Tosse: espulsione di aria dai polmoni accompagnata da una forte
vibrazione sonora; solitamente è costituita da una serie di sforzi <colpi di
tosse>.
29
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 28: Questionario di auto-valutazione pre modulo
Slide 28 Questionario di auto-valutazione pre modulo. In questa slide
troverai un esercizio di auto-valutazione pre-modulo, consistente in un quiz
vero-falso. Rispondi alle seguenti 20 domande
Introduzione
Riempi questo questionario di auto-valutazione pre modulo sugli argomenti
relativi a questo modulo.
Farai questo esercizio solo una volta. Dovrai completarlo prima di andare
avanti. Puoi tornare e rivedere le tue risposte e le risposte giuste in
qualsiasi momento.
Ripeterai lo stesso esercizio o uno simile alla fine del modulo. Clicca sul
pulsante ’SEGUENTE’ per andare avanti con le domande.
Una persona con disabilità intellettive invecchia molto più lentamente di
una persona senza disabilità
Le persone con disabilità intellettive non vivono abbastanza da contrarre le
stesse malattie degli anziani della popolazione generale.
La disfagia è molto comune tra gli anziani con disabilità intellettive
Le persone anziane con disabilità intellettive hanno più bisogni educativi e
sociali, e meno bisogni sanitari.
E’ possibile fare prevenzione su alcune malattie tipiche dell’invecchiamento
Un buon professionista sanitario sa sempre cosa fare e non si lascia
influenzare dalle esitazioni della persona che assiste.
Per evitare confusioni, è auspicabile che, in un team di professionisti sociosanitari ognuno guardi al suo compito, senza intromettersi in cose di cui
non è responsabile.
Un aumento nelle ossessioni può essere uno dei sintomi tipici dell’esordio
di una demenza in una persona anziana con disabilità intellettiva.
E’ vero che la demenza e la depressione sono manifestazioni tipiche della
sindrome di Down e non c’è nulla che si possa fare per prevenirle?
30
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Un contesto tranquillo e libero da fonti di stress, che sia al contempo
famigliare e significativo per la persona, può essere considerato come
avente due importanti caratteristiche di quello che viene definito “ambiente
supportivo” per la demenza.
E’ corretto dire che, in seguito ad una diagnosi di demenza, le persone con
disabilità intellettive dovrebbero smettere di fare le cose da sole ed essere
invece assistite in ogni loro azione per evitare cadute ed incidenti?
Svariati interventi utilizzati nella demenza nella popolazione generale
possono essere efficaci per rallentare il progredire della malattia anche in
persone anziane con disabilità intellettive, oltre a migliorare la loro qualità
di vita, riducendo il carico dei loro caregivers.
Una significativa perdita di interesse in attività precedentemente piacevoli
può essere uno dei tipici segni con cui si manifesta una depressione in
persone anziane con disabilità intellettive.
E’ vero che I comportamenti aggressivi ed auto-lesionisti in persone
anziane con disabilità intellettive scompaiono spontaneamente se vengono
ignorati da tutto il gruppo di lavoro?
Si può dire che l’improvviso manifestarsi di una difficoltà respiratoria sia
un’emergenza?
Quando si tossisce dopo i pasti, è vero che non ci si dovrebbe
preoccupare?
E’ normale cadere a terra per una persona anziana con disabilità
intellettive? Ed è vero che non può essere evitato?
E’ vero che in una persona con disabilità intellettive è difficile riconoscere i
segni di un invecchiamento patologico, visto che spesso la disabilità rende
questi segni “nascosti”?
E’ impossibile dire se una persona incapace di esprimersi stia provando
dolore.
Il riconoscimento precoce di una lesione da pressione è utile per
prevenirne il peggioramento?
Answers 1 False, 2 False, 3 True, 4 False, 5 True, 6 False, 7 False, 8 True,
9 False, 10 True 11 False, 12 True, 13 True, 14 False, 15 False, 16 False,
17 False, 18 True, 19 False, 20 True
31
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
RISULTATI DEL QUESTIONARIO
L’obiettivo del questionario era di aumentare la consapevolezza circa gli
argomenti trattati nel modulo. Ripeterai lo stesso o un esercizio simile
anche alla fine del modulo. Puoi tornare indietro e rivedere le tue risposte
in qualsiasi momento.
Puoi cliccare sul bottone “Rivedi le tue risposte” per rivedere le tue
risposte. Per stamparle, clicca invece il bottone “Stampa risposte”.
32
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 29: Sezione 1: L’invecchiamento patologico in
persone anziane con disabilità intellettive
Slide 29 Sezione 1: L’invecchiamento patologico in persone anziane con
disabilità intellettive
Temi ed obiettivi di apprendimento
Considerando anche i casi esempio e gli esercizi, in questa sezione
riceverai importanti informazioni sui seguenti argomenti:
Le più comuni patologie legate all’invecchiamento che le persone con
disabilità intellettiva possono dover affrontare, con una particolare
attenzione ai loro sintomi principali ed alle loro conseguenze.
Gli approcci più utilizzati nel gestire il declino delle capacità cognitive e
fisiche, legato alle patologie dell’invecchiamento in persone con disabilità
intellettiva.
Gli strumenti validati per la valutazione funzionale e la loro applicazione
alle persone anziane con disabilità intellettiva.
Obiettivi di apprendimento
Dopo aver esaminato le informazioni e completato gli esercizi in questa
sezione, si intende che sarai in grado di:
Riconoscere i principali sintomi della demenza e della depressione in
persone anziane con disabilità intellettiva, includendo anche i cambiamenti
osservabili nel funzionamento quotidiano.
Applicare un approccio centrato sulla persona che ha l’obiettivo di
mantenere le capacità e creare un ambiente supportivo per la demenza,
per aiutare le persone anziane con demenza e disabilità intellettiva.
Spiegare le maggiori conseguenze delle patologie legate
all’invecchiamento in persone con disabilità intellettiva, considerando il loro
impatto sulla riduzione delle funzioni cognitive e fisiche della persona.
Descrivere i più utilizzati metodi per la valutazione ed il monitoraggio delle
condizioni funzionali delle persone anziane con disabilità intellettive.
33
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 30: 1.1 Caso esempio: Giovanni
Slide 30 1.1 Caso esempio: Giovanni
Caso esempio: fallimento nel riconoscere un sintomo
Giovanni ha 58 anni e una severa disabilità intellettiva. Negli ultimi giorni è
stato notato che tossisce spesso: i suoi famigliari pensano sia un normale
raffreddore ma dopo poco gli viene anche la febbre e la tosse inizia a
peggiorare. In seguito ad una radiografia del torace a Giovanni viene
diagnosticata una polmonite ed inizia il trattamento con antibiotici: la febbre
scompare e lui inizia a stare meglio ma la tosse rimane.
Giovanni continua dunque a soffrire di febbri ricorrenti e la tosse non
scompare mai del tutto. Finalmente, un assistente si accorge che la tosse
peggiora dopo ogni pasto e si procede ad una valutazione accurata della
sua deglutizione, che rivela la presenza di una grave disfagia.
34
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 31: 1.2 Caso esempio: Margherita
Slide 31 1.2 Caso esempio: Margherita
Case esempio: interpretazione errata di un sintomo
Margherita ha 62 anni ed una severa disabilità intellettiva. Negli ultimi due
anni ha avuto un forte declino nelle sue capacità funzionali. Ultimamente
ha sviluppato un eritema nell‘ area sacrale, interpretata dai suoi famigliari
come un'allergia al sapone utilizzato nella sua igiene quotidiana. Per
questa ragione le viene applicata una crema al cortisone nell'area
interessata.
Inizialmente la situazione migliora significativamente, ma poco dopo
appare una profonda lesione della cute, simile ad una escoriazione. Solo a
questo punto viene correttamente diagnosticata una lesione da decubito
sacrale e il trattamento appropriato viene intrapreso.
35
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 32: Sezione 1: Esercizio 1
Slide 32 Sezione 1: Esercizio 1
Caso esempio: fallimento nel riconoscere un sintomo
Leggi il testo seguente e procedi poi alla slide successiva.
Giovanni ha 58 anni e una severa disabilità intellettiva. Negli ultimi giorni è
stato notato che tossisce spesso: i suoi famigliari pensano sia un normale
raffreddore ma dopo poco gli viene anche la febbre e la tosse inizia a
peggiorare. In seguito ad una radiografia del torace a Giovanni viene
diagnosticata una polmonite ed inizia il trattamento con antibiotici: la febbre
scompare e lui inizia a stare meglio ma la tosse rimane.
Giovanni continua dunque a soffrire di febbri ricorrenti e la tosse non
scompare mai del tutto. Finalmente, un assistente si accorge che la tosse
peggiora dopo ogni pasto e si procede ad una valutazione accurata della
sua deglutizione, che rivela la presenza di una grave disfagia.
Caso esempio: interpretazione erronea di un sintomo
Leggi il testo seguente e poi procedi alla slide successiva per rispondere
alle domande.
Margherita ha 62 anni ed una severa disabilità intellettiva. Negli ultimi due
anni ha avuto un forte declino nelle sue capacità funzionali. Ultimamente
ha sviluppato un eritema nell'area sacrale, interpretata dai suoi famigliari
come un'allergia al sapone utilizzato nella sua igiene quotidiana. Per
questa ragione le viene applicata una crema al cortisone nell'area
interessata.
Inizialmente la situazione migliora significativamente, ma poco dopo
appare una profonda lesione della cute, simile ad una escoriazione. Solo a
questo punto viene correttamente diagnosticata una lesione da decubito
sacrale e il trattamento appropriato viene intrapreso.
In riferimento ai due casi esempio: cosa si può apprendere da queste
situazioni?
A) Il declino funzionale in persone con disabilità intellettiva che invecchiano
è inevitabile.
36
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
B) La valutazione dei sintomi da parte di un professionista è fondamentale
per migliorare la qualità dell'assistenza ad una persona anziana con
disabilità intellettiva
C) Febbre e tosse sono comuni e frequenti in persone anziane con
disabilità intellettiva.
Correct Answer: B
Risultati dell’esercizio
Hai ora acquisito competenze su alcuni argomenti relativi al mancato
riconoscimento o all’errata interpretazione di un sintomo; nelle slides
successive osserveremo più attentamente l’invecchiamento patologico in
persone con disabilità intellettiva, così da comprendere meglio questo
argomento.
Puoi cliccare su “Rivedi le tue risposte” per rivedere le tue risposte o su
“Stampa risposte” per stamparle.
Nota che se clicchi su “Ripeti l’esercizio”, ripartirai dall’inizio perdendo le
risposte già date.
37
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 33: 1.3 Invecchiamento patologico in persone
anziane con disabilità intellettive
Slide 33 1.3 Invecchiamento patologico in persone anziane con disabilità
intellettive
L' invecchiamento di persone con disabilità intellettive è un fenomeno
relativamente nuovo, che può essere considerato da due punti di vista:
Analizzando le modificazioni che l'invecchiamento produce nella persona;
Cercando di comprendere le modalità con cui la persona si percepisce
invecchiare..
La persona con disabilità intellettive può non essere generalmente
consapevole della sua età anagrafica e dei problemi di salute che possono
derivarne: potrebbe continuare a sentirsi giovane e a vivere la sua vita con
entusiasmo spirito giovanile.
Nonostante ciò, la sua fragilità, che è una condizione esistenziale
permanente per le persone con disabilità intellettive, tenderà ad aggravarsi
con l'età.
38
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 34: 1.3.1 Accesso ai servizi sanitari
Slide 34 1.3.1 Accesso ai servizi sanitari
Nella persona con disabilità intellettive che sta invecchiando, la perdita
delle abilità, della autonomia funzionale e delle capacità cognitive avviene
prima che nella popolazione generale: questo può essere ricondotto sia
alla sindrome che causa la disabilità intellettiva che al fatto che spesso
queste persone mancano di un adeguato supporto sociale, educazionale e
sanitario.
L'accesso ai servizi sanitari è infatti più difficoltoso per le persone anziane
con disabilità intellettive, poiché:
Si esprimono con maggiore difficoltà e anche la comprensione può essere
compromessa.
Spesso non è semplice definire precisamente di chi sia la responsabilità
clinica per la loro assistenza
Le informazioni rilevanti per l'assistenza spesso non sono adeguatamente
condivise tra i professionisti sanitari, anche a causa di carenze formative in
questo ambito.
La famiglia può fare fatica ad accettare l'invecchiamento e la malattia di
persone con disabilità intellettive.
39
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 35: 1.3.2 Riduzione della performance fisica e
cognitiva
Slide 35 1.3.2 Riduzione della performance fisica e cognitiva
Mano a mano che la persona invecchia, possono svilupparsi malattie che
riducono la sua performance cognitiva e fisica.
Esempi di malattie gravemente invalidanti sono l’insufficienza d’organo - in
particolare cardiaca e respiratoria - e le malattie degenerative del sistema
muscolo-scheletrico, come l'artrite o la malattia di Parkinson.
L'abilità cognitiva è spesso limitata dall'insorgere di una demenza (che può
essere ad origine degenerativa, vascolare, secondaria ad una depressione
o ad un ictus).
Se riconosciute precocemente, queste malattie possono essere trattate per
ridurne la progressione: è sopratutto in questa fase che possono infatti
essere fatti numerosi tentativi per migliorare la qualità di vita della persona.
Il riconoscimento precoce è però particolarmente difficile in persone
anziane con disabilità intellettive: alcune utili strategie che possono essere
adottate saranno illustrate brevemente in questo modulo formativo.
40
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 36: 1.3.3 Le patologie più comuni
Slide 36 1.3.3 Le patologie più comuni
Le più comuni patologie dell’invecchiamento
Una riduzione nel funzionamento cognitivo (causata ad esempio da
demenza, delirio e depressione) ed una riduzione nel funzionamento fisico
(ad esempio causata da una insufficienza d'organo, una artrosi o un
Parkinson), possono portare ad un aumento della disabilità ed ad una
conseguente riduzione della qualità di vita.
41
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 37: 1.4 Demenza in persone anziane
con disabilità intellettiva
Slide 37 1.4 Demenza in persone anziane con disabilità intellettiva
Le problematiche da considerare rispetto alla demenza in persone con
disabilità intellettiva sono varie e molteplici. Nelle slides seguenti si
cercherà di fornire una rassegna il più possibile esaustiva di questo
argomento.
42
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 38: 1.4.1 Demenza: una patologia comune
Slide 38 1.4.1 Demenza: una patologia comune
La demenza è una patologia comune in persone anziane con disabilità
intellettive:
Le persone con disabilità intellettive hanno un rischio maggiore di
sviluppare una demenza con il progredire della loro età, se paragonato a
quello della popolazione generale.
Le persone con sindrome di Down, hanno un maggior rischio di sviluppare
una demenza di Alzheimer e ad un'età più precoce rispetto alla
popolazione generale.
In particolare in persone con sindrome di Down, l’ipotiroidismo è spesso
confuso con la demenza.
43
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 39: 1.4.2 La valutazione – sindrome di Down
Slide 39 1.4.2 La valutazione – sindrome di Down
La valutazione della demenza in persone con disabilità intellettiva potrebbe
richiedere strumenti testistici diversi da quelli tradizionalmente usati nella
popolazione generale, come ad esempio il MMSE; alcuni autori ritengono
infatti che questo test potrebbe non essere applicabile in questo contesto
(ad esempio, Strydom et al., 2003)
Tra i test sviluppati specificatamente per persone con disabilità intellettiva,
il Dementia Questionnaire for Mentally Retarded Persons (DMR) è un
questionario che deve essere completato da un caregiver che conosce
bene la persona osservata, e valuta il suo comportamento per un periodo
di circa 2 mesi prima della valutazione.
In persone con sindrome di Down è possibile usare test generici come:
-il Test for Severe Impairment (TSI).
-il Dementia Questionnaire for Mentally Retarded Persons (DMR).
oppure tests sviluppati specificatamente per persone con sindrome di
Down, come:
-il Down Syndrome Mental State Exam (DSMSE).
-il Dementia Scale for Down syndrome (DSDS).
Fonte: Hermans, 2010
44
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 40: 1.4.3 Le conseguenze della malattia di
Alzheimer
Slide 40 1.4.3 Le conseguenze della malattia di Alzheimer
Secondo molti studi, le conseguenze della malattia di Alzheimer (ad
esempio infezioni toraciche o polmoniti) costituiscono le più importanti
cause di morbilità e di mortalità tra le persone anziane con sindrome di
Down.
Inoltre, coloro che hanno una demenza hanno maggiori comorbilità rispetto
a chi non ne è affetto, specialmente disordini gastro-intestinali, e difficoltà
visive ed uditive; spesso tendono anche a perdere peso.
Similmente alla demenza di Alzheimer nella popolazione generale, le
difficoltà di memoria sembrano essere uno dei primi sintomi anche nella
sindrome di Down, prima ancora che siano raggiunti tutti i criteri clinici per
la diagnosi di demenza.
Durante la fase iniziale ed intermedia della malattia, il declino cognitivo
coinvolge progressivamente più aree del funzionamento cognitivo,
iniziando dalle funzioni più complesse.
45
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 41: 1.4.4 I disturbi comportamentali
Slide 41 1.4.4 I disturbi comportamentali
I disturbi comportamentali possono essere un problema frequente:
Eccessi comportamentali, come irritabilità, aggressività o comportamenti
autolesionistici.
Deficit comportamentali, come rallentamento ideomotorio, apatia o perdita
di interesse e diminuito coinvolgimento sociale.
In particolare, in alcune ricerche erano proprio gli eccessi comportamentali,
più che i deficit, che portavano ad attivare un percorso di accertamenti
diagnostici per rilevare una demenza: molti anziani con sindrome di Down
possono presentare i sintomi della demenza ma non essere accuratamente
diagnosticati fino a che il loro comportamento non diventa problematico per
i loro caregiver.
Svariati autori suggeriscono, a causa dell'aumentato rischio di demenza e
della prevalenza di malattie trattabili non rilevate:
di condurre una valutazione iniziale di riferimento intorno ai vent'anni
e di valutare poi regolarmente tutti gli adulti con sindrome di Down sopra i
40 anni
46
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 42: 1.4.5 I sintomi precoci
Slide 42 1.4.5 I sintomi precoci
Sintomi precoci che possono presentarsi in persone con sindrome di Down:
Tendenza a dimenticarsi (ad esempio un peggioramento della memoria per
gli eventi recenti)
Confusione (ad esempio mettersi gli abiti all'incontrario)
Difficoltà a seguire più di una istruzione alla volta
Rallentamento (ad esempio nel cammino, nell'alimentazione o nel parlare)
Modifiche nelle capacità linguistiche (ad esempio, domande ripetitive)
Modifiche nelle abitudini del sonno (ad esempio, affacendamento o
wandering notturni)
Perdita di abilità (ad esempio usare lo stereo o il telecomando)
Perdita di sicurezza (ad esempio, difficoltà a camminare su superfici
particolari o non piane)
47
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 43: 1.4.6 Altri sintomi precoci - continuazione
Slide 43 1.4.6 Altri sintomi precoci – continuazione
Altri sintomi che possono presentarsi sono:
Problemi nella sfera sociale (ad esempio diventare più ritirato e solitario)
Maggiori comportamenti ripetitivi
Alterazioni della personalità (ad esempio minor disponibilità ad uscire o
cambiamenti negli interessi e nelle preferenze personali)
Problemi di equilibrio (ad esempio cammino instabile)
Difficoltà emotive (ad esempio pianti o urla apparentemente inspiegabili)
Maggiore tendenza a mascherare le difficoltà (ad esempio chiedere “scusa”
quando non si riesce a ricordare qualcosa)
Allucinazioni visive
Presenza di dolore o malori riferiti apparentemente non spiegabili
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 44: 1.4.7 Altre disabilità intellettive
(non-sindrome di Down)
Slide 44 1.4.7 Altre disabilità intellettive (non-sindrome di Down)
Le caratteristiche ed il decorso della demenza in persone con lievi disabilità
intellettive sono simili a quelle della popolazione generale.
Al contrario, in persone con più severe disabilità intellettive:
- la demenza può inizialmente presentarsi in maniera atipica, con maggiori
cambiamenti a livello comportamentale, ed è per questa ragione che
inizialmente può non essere immediatamente diagnosticata.
- con il progredire della malattia diventano identificabili anche le difficoltà di
memoria e funzionali.
Rispetto a coloro che soffrono di demenza e hanno una sindrome di Down,
l'aggressività è maggiormente frequente: questi ultimi hanno però una
maggiore prevalenza di altri cambiamenti comportamentali.
Fonti: Deb, 2009; Dodd, 2009; Evenhuis, 2000
49
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 45: 1.4.8 Mantenere le capacità
Slide 45 1.4.8 Mantenere le capacità
Nell'assistenza di una persona con demenza si deve porre maggiore
attenzione al mantenimento delle abilità presenti, più che all'insegnamento
di nuove abilità: questo obiettivo si può raggiungere incoraggiando sempre
la persona a fare quanto più possibile in autonomia.
Il mantenimento delle abilità legate alla dignità personale, all'igiene ed alla
alimentazione, così come alle attività preferite dalla persona, dovrebbe
essere l'obiettivo primario.
Riguardo alle abilità non collegate alle attività della vita quotidiana (ADL), si
possono invece facilitare nuovi apprendimenti: ad esempio attività creative
o artistiche possono essere nuove per la persona ma tuttavia ora
apprezzate.
Le persone dovrebbero essere messe nella condizione di continuare a
usufruire, il più a lungo possibile, delle risorse della comunità a loro più
famigliari, così come delle attività ricreative maggiormente preferite.
50
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 46: 1.4.9 Perseguire l’autonomia
Slide 46 1.4.9 Perseguire l’autonomia
L'autonomia dovrebbe essere perseguita ricorrendo a modalità stimolanti,
prevedibili, e non declinate nei termini di successo/fallimento di una certa
attività.
- I compiti non dovrebbero essere eseguiti con un tempo limite e
dovrebbero avvenire in un ambiente calmo e libero da concitazione e
distrazioni
- Se un certo compito deve essere eseguito, bisogna prima accertarsi che
la persona abbia a disposizione tutti gli oggetti necessari.
- Il compito in sé dovrebbe essere scomposto in diverse azioni ed
insegnato con una modalità che favorisca il mantenimento delle capacità:
ad esempio per mantenere le abilità di vestizione gli indumenti possono
essere preparati precedentemente nell’ordine in cui devono essere
indossati.
- I compiti che sono diventati più difficili per la persona dovrebbero essere
accompagnati da indicazioni e rassicurazioni: ad esempio potrebbe essere
utile mostrare il corretto gesto da eseguire per spazzolarsi i denti, più che
provare a spiegarlo a parole.
51
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 47: 1.4.10 Creare un ambiente supportivo per la
demenza
Slide 47 1.4.10 Creare un ambiente supportivo per la demenza
La maniera migliore di mantenere l'indipendenza di una persona consiste
nel permetterle di agire autonomamente in un ambiente:
- Familiare e significativo per la persona.
- Il più possibile calmo e libero da fonti di stress .
- Organizzato in maniera da poter ricordare facilmente dove sono le cose.
- Disegnato in base a quelli che sono i deficit cognitivi e sensoriali della
persona, ad esempio:
-Immagini e segnali possono essere usati per aiutare la persona ad
orientarsi
-Gli specchi possono essere rimossi o coperti, dato che la persona può non
riconoscere la sua immagine riflessa.
-Le luci non dovrebbero essere abbaglianti.
52
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 48: 1.4.11 Interventi ambientali
Slide 48 1.4.11 Interventi ambientali
Altre considerazioni includono:
- Le routines quotidiane dovrebbero essere mantenute il più possibile.
- Se possibile, dovrebbero essere inoltre proposte altre attività stimolanti,
adeguate all’attuale livello di funzionamento della persona.
- Svariati interventi adottati per la popolazione generale possono essere
efficaci nel rallentare il declino cognitivo della demenza, migliorare la
qualità di vita e ridurre il carico del caregiver.
Un recente studio italiano ha confermato la praticabilità e l'efficacia di un
approccio centrato sulla persona e di interventi ambientali e psicosociali da
esso derivati, in un gruppo di adulti con disabilità intellettive e demenza (De
Vreese, 2012).
53
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 49: 1.4.12 Gli interventi raccomandati
Slide 49 1.4.12 Gli interventi raccomandati
Tra gli interventi raccomandati che sono considerati avere una base
scientifica:
- Fornire educazione, tramite lezioni o gruppi di supporto ai caregiver o alle
persone che vivono insieme ad una persona con demenza
- Programmi di attività fisica e di esercizio
- Terapia della reminiscenza
- Stimolazione e training cognitivo
- Aroma-terapia
- Musico-terapia
- Pet Therapy
Inoltre, sarebbe auspicabile che gli amici e i conoscenti con cui la persona
trascorre la maggior parte del suo tempo, compresi altri con disabilità
intellettive, siano aiutati a comprendere la sua condizione e come possano
essere coinvolti nel supportarla.
Fonte: Kitwood, 1997
54
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 50: 1.5 Demenza e depressione in persone
anziane con disabilità intellettiva
Slide 50 1.5 Demenza e depressione in persone anziane con disabilità
intellettiva
La combinazione di demenza e depressione è un altro aspetto comune che
richiede di essere attentamente considerato. Nelle slides seguenti si
cercherà di offrire una trattazione esaustiva di questo argomento.
55
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 51: 1.5.1 Distinguere la demenza da altre
patologie
Slide 51 1.5.1 Distinguere la demenza da altre patologie
Distinguere la demenza da altre patologie comuni in persone anziane con
disabilità intellettive può essere complicato, ed è in particolare reso più
difficile a seconda del livello di disabilità della persona e delle difficoltà nella
comunicazione.
Un delirium può manifestarsi insieme ad una demenza nelle persone con
disabilità intellettive, e viene spesso trascurato.
Le malattie mentali come la depressione devono essere valutate ricorrendo
a specifici strumenti ed ad una valutazione clinica.
I sintomi della demenza e della depressione possono essere simili
(pseudo-demenza), ma può essere anche sorgere in persone già
diagnosticate con una demenza.
Una valutazione specialistica condotta da un professionista sanitario è
necessaria per differenziare una demenza da una depressione in persone
anziane con disabilità intellettive.
56
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 52: 1.5.2 Il processo diagnostico
Slide 52 1.5.2 Il processo diagnostico
Il processo diagnostico deve comprendere una valutazione specialistica,
ma una buona conoscenza delle manifestazioni cliniche e del decorso della
malattia sono essenziali per i caregiver nell'identificare il problema e nel
gestirne le conseguenze.
Per lo screening della depressione in persone con disabilità intellettive, una
recente rassegna (Hermans, 2010) raccomanda questionari di
autovalutazione, come ad esempio la “Glasgow Depression scale for
people with a Learning Disability” o test basati su resoconti dei caregivers,
come la “Assessment of Dual Diagnosis”, il “Reiss Screen for Maladaptive
Behaviour”, ed il “Children's Depression Inventory”, nonostante nessuno di
questi ultimi tre strumenti sia stato sufficientemente studiato per questa
popolazione.
57
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 53: 1.5.3 Riconoscere i segnali
Slide 53 1.5.3 Riconoscere i segnali
Una valutazione globale condotta da un professionista sanitario indagherà
la storia recente della persona per identificare la presenza di due o più dei
sintomi seguenti (di cui almeno uno dei primi due dell'elenco deve essere
presente):
Umore depresso o irritabile: Apatia, o mancanza di reazioni emotive;
espressioni del volto tristi o di rabbia; irritazione, pianti, reazioni di protesta
che possono sembrare “capricci”; aggressività verbale e fisica non
adeguata alla situazione
Marcata diminuzione degli interessi e del piacere mostrato: Rinuncia a gran
parte delle attività abituali; perdita di interesse in attività precedentemente
gradite; modifiche nella capacità di guardare la TV o ascoltare la musica;
maggiore difficoltà nel lasciarsi rincuorare o tirare su di morale.
Significativa perdita di perso: Diminuzione o aumento dell'appetito; reazioni
di protesta e “capricci” ai pasti; rifiuto ad alimentarsi o perdita di interesse
nel cibo; tendenza a nascondere o “accaparrare” il cibo.
Difficoltà nel sonno o aumento delle ore di sonno: Cambiamenti significativi
nelle abitudini del sonno; difficoltà ad addormentarsi; tendenza a rimanere
svegli e attivi durante la notte; difficoltà nello svegliarsi o risvegli molto
precoci nella mattinata; sonnellini frequenti durante il giorno; reazioni di
protesta o “capricci” durante la notte; maggiore sonnolenza durante il
giorno.
Pensieri e movimento rallentati o accelerati: Iperattività, irrequietezza,
minore energia; marcato rallentamento nell'esecuzione delle attività
quotidiane, minor disponibilità al dialogo.
Stanchezza o mancanza di energie: Maggiore affaticabilità; rifiuti e proteste
nell'eseguire la propria igiene personale, le attività ricreative o il lavoro;
graduale perdita delle capacità ad eseguire le attività quotidiane;
incontinenza causata da mancanza di energie e motivazione a recarsi in
bagno; perdita di interesse nel partecipare alle attività.
Sentimenti di inadeguatezza e di indegnità: Affermazioni pessimistiche
come “sono stupido”, “sono cattivo”, “non piaccio a nessuno”; marcata
58
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
tendenza ad incolparsi; frustrazione e depressione possono spesso
esprimersi con atteggiamenti aggressivi etero o autodiretti.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 54: 1.5.4 Il ruolo di chi si prende cura
Slide 54: 1.5.4 Il ruolo di chi si prende cura
Il contesto in cui la persona vive deve essere il più possibile a misura
d'uomo, favorire relazioni interpersonali che non si basino sulla
prevaricazione e la coercizione, e sintonizzarsi sui bisogni delle persone
residenti; ambienti simili hanno maggiori probabilità di promuovere il
benessere e prevenire i disturbi dell'umore. Il coinvolgimento in attività
piacevoli e la minimizzazione delle fonti di stress ambientali hanno infatti un
valore protettivo e possono portare ad una aumentata aspettativa di vita e
mantengono il buono stato di salute della persona.
Alcuni interventi utili possono includere:
- Aumentare lo sforzo nell'apprendere abilità di comunicazione adeguate
alla persona e nell'identificare i deficit sensoriali.
- Aumentare la disponibilità di attività gratificanti e la possibilità di prendere
decisioni in autonomia.
- Fornire agli operatori assistenziali una formazione adeguata per
comprendere e gestire i bisogni emotivi e le sensibilità alle situazioni
stressanti delle persone che accudiscono.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 55: 1.5.5 Come aiutare
Slide 55 1.5.5 Come aiutare
Un gruppo di esperti australiani ha recentemente messo a punto un “Piano
di azione per la salute mentale ed il primo soccorso a persone con
disabilità intellettiva e depressione”, che può essere diviso in 5 fasi:
Avvicinarsi alla persona, valutare la sua difficoltà e assisterlo nella crisi
Ascoltare in maniera non giudicante
Offrirgli supporto ed informazioni
Incoraggiare e supportare la persona nel rivolgersi ad un aiuto
professionale
Incoraggiare il supporto delle altre persone nel contesto
Fonte: Kitchener, 2010
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 56: 1.6 La riduzione delle funzionalità
Slide 56 1.6 La riduzione delle funzionalità
La riduzione delle funzioni cardiache e respiratorie è molto comune durante
l’invecchiamento. Una delle più frequenti manifestazioni cliniche può
essere una ridotta tolleranza all’esercizio fisico.
Inoltre, la funzionalità renale si riduce anch’essa con l’invecchiamento, con
svariate conseguenze: ad esempio, i cambiamenti nella capacità di
eliminare attraverso i reni i famaci assunti possono alterare la normale
risposta ai trattamenti farmacologici.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 57: 1.6.1 Le gravi insufficienze d‘organo
Slide 57 1.6.1 Le gravi insufficienze d‘organo
Una grave insufficienza d’organo può avere un impatto significativo sulla
qualità di vita di persone anziane con disabilità intellettive:
- Insufficienza cardiaca: Si verifica quando per un danno causato da un
infarto, dall'ipertensione o da altri eventi il cuore non pompa più sangue in
quantità sufficiente per soddisfare i bisogni metabolici dell'organismo.
- Insufficienza renale: Si definisce malattia renale cronica ogni condizione
patologica che interessi il rene e che possa provocare perdita progressiva
e completa della funzione renale e che perduri da almeno 3 mesi.
- Insufficienza respiratoria: E’ l’impossibilità del polmone di assorbire
ossigeno ed eliminare anidride carbonica secondo le necessità
metaboliche dell’organismo.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 58: Sezione 1: Esercizio 2
Slide 58 Sezione 1: Esercizio 2
Quali sono i sintomi più importanti nell'evoluzione di una grave insufficienza
d'organo? Scegli le quattro risposte che pensi possano essere corrette:
Febbre
Astenia
Dispnea (*)
Tremori
Edema periferico(*)
Cianosi (*)
Tosse (*)
Risultato dell’esercizio
In questo esercizio hai avuto la possibilità di riflettere in maniera più
approfondita sulle gravi insufficienze d’organo in persone con disabilità
intellettiva. Ora continuiamo a vedere più da vicino le patologie associate ai
disturbi del movimento.
Puoi cliccare su “Rivedi le tue risposte” per rivedere le tue risposte o su
“Stampa risposte” per stamparle.
Nota che se clicchi su “Ripeti esercizio” ripartirai dall’inizio perdendo le
risposte date.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 59: 1.6.2 Le patologie con disordini del
movimento in persone con disabilità intellettive
Slide 59 1.6.2 Le patologie con disordini del movimento in persone con
disabilità intellettive
Tra le principali patologie che comportano disturbi del movimento:
- Artrosi: L'artrosi è una malattia cronica degenerativa delle articolazioni,
basata su: la degenerazione della cartilagine delle articolazioni e la
modifica conseguente della superficie dell'osso e della articolazione, la
formazione di osteofiti marginali, la deformazione dell'articolazione e lo
sviluppo di una moderata sinovite.
- Malattia di Parkinson: La malattia di Parkinson è un disturbo degenerativo
del sistema nervoso centrale.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 60: 1.6.3 I sintomi della malattia di Parkinson
Slide 60 1.6.3 I sintomi della malattia di Parkinson
I più comuni sintomi della malattia di Parkinson sono:
- Bradicinesia: rallentamento nel movimento volontario. Difficoltà
nell'iniziare un movimento e difficoltà a portarlo a compimento una volta
iniziato. La bradicinesia e la rigidità che colpisce i muscoli facciali possono
portare ad una inespressività del volto, rendendolo quasi simile ad una
maschera.
- Tremori nelle mani, dita, avambracci o piedi, che si verificano quando
l'arto è a riposo ma non quando la persona sta eseguendo una azione.
- Rigidità muscolare, che può produrre dolori muscolari o inespressività del
volto. La rigidità tende ad aumentare durante il movimento.
- Scarso equilibrio, dovuto ad una diminuzione dei riflessi che aggiustano la
postura. Le cadute sono un problema comune nelle persone con malattia di
Parkinson.
- Andatura parkinsoniana: tendenza a inclinarsi in maniera non naturale in
avanti o indietro durante il cammino, sviluppando una andatura china, con
la testa e le spalle abbassate. L'oscillazione del braccio è diminuita o
assente ed i passi sono brevi e ravvicinati.
Adattato da Health Communities: http://www.healthcommunities.com
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 61: 1.7 Strumenti validati per la valutazione
funzionale
Slide 61 1.7 Strumenti validati per la valutazione funzionale
Alcuni strumenti validati a livelllo internazionale per la valutazione dello
stato funzionale dell’anziano sono:
- Scala Tinetti: predice il rischio di caduta ma può essere applicata solo in
soggetti in grado di camminare. Viene somministrata solitamente da un
fisioterapista formato (Tinetti, 1986).
- Scala di Braden: predice il rischio di sviluppare lesioni da pressione, e
viene somministrata da un infermiere professionale (Bergstrom, 1987).
- Scala MRC per la dispnea : definisce l’evoluzione della dispnea, ed è
applicabile solo nella dispnea cronica. Viene somministrata da un medico.
Se questo sintomo è acuto e/o appare quando la persona è a riposo,
contatta un professionista sanitario urgentemente!!!
- Mini Nutritional Assessment: predice il rischio di malnutrizione.
Somministrata direttamente da un operatore sanitario con l’aiuto di un
infermiere professionale (Guigoz, 1994).
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 62: 1.7.1 Scala Tinetti: equilibrio
Slide 62 1.7.1 Scala di valutazione di Tinetti: Equilibrio
L’immagine mostra il tipico formato del modulo che dovrebbe essere usato
per la valutazione con la Scala di Tinetti: Equilibrio – Il modulo indica i
compiti da valutare – Equilibrio da seduto, Alzarsi dalla sedia, Tentativo di
alzarsi, Equilibrio nella stazione eretta, Braccia in avanti (test di Romberg),
Braccia in avanti e occhi chiusi (Romberg sensibilizzato), Girarsi di 360°,
Sedersi
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 63: 1.7.2 Scala Tinetti: andatura
Slide 63 1.7.2 Scala di valutazione di Tinetti: Andatura
L’immagine mostra il tipico formato del modulo che dovrebbe essere usato
per la valutazione con la Scala di Tinetti: Andatura – Il modulo indica i
compiti da valutare – Inizio del cammino, Lunghezza e altezza del passo,
Simmetria del passo, Continuità del passo, Traiettoria, Controllo del
Tronco, Cammino.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 64: 1.7.3 Scala di Braden per il rischio di lesioni
da pressione
Slide 64 1.7.3 Scala di Braden per la valutazione del Rischio di Lesioni da
Pressione
L’immagine mostra il tipico formato del modulo che dovrebbe essere usato
per la valutazione del rischio di lesioni da pressione con Scala di Braden
– Il modulo indica i fattori che devono essere valutati – percezione
sensoriale, umidità cutanea, attività, mobilità, nutrizione, frizione e
sfregamento.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 65: 1.7.4 Scala MRC per la dispnea
Slide 65 1.7.4 Scala MRC per la dispnea
La figura mostra il formato tipico del questionario MRC per la dispnea,
graduato da 0 – Il paziente presenta dispnea solo sotto sforzo fisico intenso
a 4 - Il paziente presenta una difficoltà respiratoria tale da non poter uscire
di casa o una dispnea che si manifesta già vestendosi o svestendosi.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 66: 1.7.5 Applicazione al contesto delle persone
anziane con disabilità intellettiva
Slide 66 1.7.5 Applicazione al contesto delle persone anziane con disabilità
intellettiva
Le seguenti considerazioni sono importanti:
- La variazione nel tempo dei punteggi ottenuti applicando le scale è molto
più importante del loro valore assoluto, che può essere influenzato dalla
disabilità più che dal peggioramento dovuto all’età.
- Se vi sono dubbi sull’interpretazione dei test, è meglio che due operatori
somministrino lo stesso test separatamente per poterli confrontare.
- Coinvolgere i familiari o chi conosce da tempo la persona con disabilità
intellettive e controllare se in passato aveva presentato cambiamenti simili,
per capire se è un peggioramento o una variazione spontanea della
sintomatologia.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 67: 1.8 Sommario della Sezione 1
Slide 67 1.8 Sommario della Sezione 1
In questa sezione abbiamo provato a mostrare come le più comuni
patologie dell’invecchiamento si manifestano in persone con disabilità
intellettive, e come I sintomi siano leggermente diversi da quelli della
popolazione generale, e quindi più difficili da riconoscere. Questa difficoltà
viene esacerbata dai deficit di comunicazione delle persone con disabilità
intellettiva.
Le patologie legate all’invecchiamento possono essere raggruppate in tre
grandi categorie:
Patologie neurologiche e vascolari.
Patologie legate a gravi insufficienze d’organo.
Patologie legate ai disordini del movimento.
E’ molto comune che queste patologie coesistono nella stessa persona,
una condizione che viene comunemente definita multipatologia.
Abbiamo poi provato a mostrare come i sintomi di queste condizioni
possano essere riconosciuti, e presentato alcuni test validati per monitorare
la presenza e l’evoluzione di questi sintomi.
Nella prossima sezione passeremo in rassegna alcune modalità di
prevenzione delle complicanze sanitarie legate all’invecchiamento
patologico.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 68: Sezione 2: Prevenzione delle complicanze
Slide 68 Section 2: Prevenzione delle complicanze
Argomenti e risultati attesi
Sulla base di casi clinici ed esercizi, in questa sezione troverete
approfondimenti sui seguenti temi:
- Strategie pratiche che si sono dimostrate efficaci nel prevenire ulteriori
complicanze di patologie comunemente legate all'età e loro applicabilità nel
caso di persone con disabilità intellettiva che sono diventate anziane.
- Come identificare le corrette priorità di trattamento per una persona
anziana con multipatologia.
- Migliorare la compliance (adesione alla cura) in persone con disabilità
intellettiva.
Risultati attesi
Dopo aver studiato le informazioni e completato gli esercizi di questa
sezione dovreste essere in grado di:
Descrivere alcuni dei rischi più comuni associati alle patologie età-correlate
in persone con disabilità intellettiva e descrivere anche le conseguenti
strategie di minimizzazione dei rischi.
Spiegare le tecniche di prevenzione che possono essere adottate con le
persone anziane con disabilità intellettiva affette da multipatologie.
Discutere comportamenti comunicativi reciproci che ostacolano la
compliance (adesione alla cura) nelle persone anziane con disabilità
intellettiva e nei loro familiari (o assistenti familiari).
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 69: 2.1 Caso clinico: Andrea
Slide 69 2.1 Caso clinico: Andrea
Andrea ha 62 anni, la Corea di Huntington, una grave disabilità mentale e
un disturbo del comportamento del comportamento caratterizzato da
frequenti vocalizzazioni e urli. Al momento del pasto il disturbo
comportamentale peggiora.
Dopo qualche tempo le vocalizzazioni si riducono e il personale pensa che
il disturbo stia migliorando. Invece compaiono difficoltà di respiro, febbre e
tosse: una radiografia permette di scoprire che Andrea ha avuto ripetuti
episodi di polmonite da inalazione.
Domande rilevanti
Perché Andrew si è ammalato?
Era possibile prevenire la malattia?
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 70: 2.2 Disturbi della deglutizione: disfagia
Slide 70 2.2 Disturbi della deglutizione: disfagia
Una persona con disfagia ha difficoltà nella deglutizione e può provare
anche dolore durante l'atto deglutitorio.
Alcune persone possono essere completamente incapaci di deglutire, o
avere maggiori difficoltà con i liquidi, il cibo o la saliva.
Questo rende l'alimentazione un compito difficoltoso. Spesso, assumere
sufficienti calorie e liquidi per nutrire il corpo può diventare un problema.
Chiunque può sviluppare un disturbo della deglutizione, ma è molto più
frequente nella popolazione anziana.
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 71: 2.2.1 Swallowing Problems
Slide 71 2.2.1 Disturbi della deglutizione
I problemi nella deglutizione spesso si verificano a causa di altre
condizioni, tra cui:
Malattie del sistema nervoso centrale, come Parkinson e paralisi cerebrale
Problemi con l'esofago, come il disturbo da reflusso gastro-esofageo
Lesioni cerebrali o della colonna vertebrale
Tumori cerebrali, del collo o dell'esofago
Adattato da Med Line plus.
77
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 72: 2.2.2 Swallowing Disorders
Slide 72 2.2.2 Disturbi della deglutizione
Un disturbo della deglutizione si può presentare con:
Tossire, vomitare o strozzarsi con il cibo
Perdita di peso
Tenere il cibo in bocca
Salivazione eccessiva, che cola dai lati della bocca
Scarsa o nessuna salivazione
Interno della bocca rosso, lucido o gonfio
Piaghe e ferite nella bocca
Dolore alla gola o al torace durante la deglutizione
Sentire come se il cibo si attacchi alle pareti della gola mentre scende giù
Chiazze o rivestimento bianco nell'interno della bocca
Fonte: American Cancer Society: www.cancer.org
78
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 73: 2.2.3 Diet for Swallowing Disorder
Slide 73 2.2.3 Dieta corretta per i disturbi della deglutizione
Le indicazioni dietetiche per le persone disfagiche dovrebbe includere i
seguenti consigli :
Assumere cibi morbidi o a consistenza cremosa, ma carichi di calorie e
proteine (come budini, gelatine, gelati, yogurt e milk-shakes).
Ingerire piccole quantità alla volta, deglutendo completamente prima di
ogni nuovo boccone.
Utilizzare una cannuccia per i liquidi e i cibi semiliquidi.
Provare liquidi più densi (come frullati di frutta), dato che sono più agevoli
da deglutire rispetto all'acqua.
Schiacciare o frullare i cibi (come carne, cereali e frutta fresca), così che
siano morbidi come il cibo per i neonati. A volte è necessario aggiungere
liquidi ai cibi secchi prima di frullarli, per raggiungere la consistenza
desiderata.
Lasciare a bagno il pane nel latte per ammorbidirlo.
Usare cibi raffreddati in frigo (il freddo aiuta a sentire meno dolore). Se il
dolore all'esofago è peggiore con liquidi troppo freddi, servire a
temperatura ambiente.
Alcune medicine in pillole o tavolette (ma non tutte!) possono essere tritate
ed eventualmente mischiate a succo di frutta, gelatine o budini. Chiedete
informazioni al farmacista, vi sono alcune controindicazioni.
Evitare alcolici e cibi o liquidi troppo caldi o speziati.
Evitare cibi acidi, come gli agrumi o alcune bevande gassate.
Evitare cibi duri e secchi, come crackers, frutta secca o patatine.
Adottare una postura seduta non troppo inclinata, sia durante i pasti che
per alcuni minuti dopo ogni pasto.
79
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 74: 2.3 Malnutrizione
Slide 74 2.3 Malnutrizione
Le persone con disabilità intellettive e deficit neurologici associati a
difficoltà di deglutizione sono maggiormente a rischio di disidratazione e di
denutrizione.
Alcune persone sono severamente malnutrite, condizione che è associata
ad un più alto rischio di soffocamento, a maggiori interventi di aspirazione
di cibo e a maggiori infezioni del tratto respiratorio.
Le persone che sono in una condizione di sottopeso sono normalmente
alimentate con una dieta ricca di proteine: è invece spesso insufficiente
l'apporto di grassi e carboidrati.
Fornire alla persona del “cibo da prendere con le mani” può essere utile per
prevenire la malnutrizione.
80
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 75: 2.3.1 Evitare la malnutrizione
Slide 75 2.3.1 Evitare la malnutrizione
Molte persone riacquistano peso seguendo una dieta costituita da cibi
facilmente assimilabili, carichi di energia sotto forma di zuccheri e di grassi.
Quando non sia sufficiente l'adozione di queste misure, l'utilizzo di una
gastrostomia percutanea endoscopica (PEG), può significare la differenza
tra la vita e la morte, in particolare per le persone più giovani.
La supervisione ottimale di persone con gravi problemi di malnutrizione o di
disfagia richiede il supporto di una rete interconnessa di professionisti, che
colleghi i caregiver famigliari, gli operatori delle strutture residenziali, il
team di cure sanitarie primarie e l'ospedale attrezzato più vicino.
La malnutrizione è anche un importante fattore di riscio per le lesioni da
pressione.
Fonte: Kennedy, 1997
81
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 76: 2.4 Lesioni da pressione
Slide 76 2.4 Lesioni da pressione
Le lesioni da pressione sono danni alla pelle e al tessuto sottostante che
risultano da una pressione prolungata. Le lesioni da pressione (o da
decubito) si sviluppano spesso sulla pelle che copre le aree ossee del
corpo, come i talloni, le caviglie, i fianchi o le natiche.
Le persone maggiormente a rischio di sviluppare lesioni da decubito sono
quelle con una condizione medica che limita la loro capacità di cambiare
posizione nel letto o a sedere, che hanno bisogno di una carrozzina per gli
spostamenti o che sono allettati per lunghi periodi.
Le lesioni da pressione si sviluppano velocemente e sono spesso di difficile
risoluzione. Alcune strategie sono però efficaci nel prevenirle e nel
promuovere una loro guarigione.
Adattato da Mayo Clinic: http://www.mayoclinic.com
82
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 77: 2.4.1 Lesioni da pressione: Stadio I
Slide 77 2.4.1 Lesioni da pressione: Stadio I
Lo stadio iniziale di una lesione da pressione presenta le seguenti
caratteristiche:
La cute è intatta.
La cute appare arrossata in persone con un colore di pelle chiaro, e non si
sbianca brevemente neppure quando viene toccata
In persone con un colore di pelle più scuro, può non esserci alcun
cambiamento di colore. In alternativa, la pelle può apparire color cenere,
bluastra o violacea.
La zona può essere dolente, più rigida, molle, calda o fredda rispetto alla
pelle circostante.
83
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 78: 2.4.2 Lesioni da pressione: Stadio II
Slide 78 2.4.2 Lesioni da pressione: Stadio II
Un'ulcera di stadio II è una ferita aperta:
- Lo strato esterno della cute (epidermide) e parte dello strato sottostante
(derma) è danneggiato o mancante.
- L'ulcera da pressione può apparire come una ferita non profonda, di
colore rosa o rosso, simile ad un piccolo cratere.
- Può anche apparire come una vescica intatta o rotta ma piena di liquido.
84
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 79: 2.4.3 Lesioni da pressione: Stadio III
Slide 79 2.4.3 Lesioni da pressione: Stadio III
In questo stadio l'ulcera è una ferita profonda:
La perdita della pelle lascia intravedere solitamente il grasso sottostante.
L'ulcera ha le sembianze di un cratere profondo.
Il fondo della ferita può presentare del tessuto necrotico di colore giallastro
(detta «fibrina»)
La lesione si può estendere oltre la ferita primaria, sotto altri strati di cute
sana.
85
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 80: 2.4.4 Lesioni da pressione: Stadio IV
Slide 80 2.4.4 Lesioni da pressione: Stadio IV
Un'ulcera allo stadio IV presenta una perdita di tessuto su larga scala:
La ferita può lasciare intravedere tessuto muscolare, ossa e tendini.
Il fondo della ferita spesso contiene tessuto necrotico di tipo “fibrina” o più
scuro, detto “escara”.
La lesione spesso si estende oltre la ferita primaria, sotto altri strati di pelle
sana.
86
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 81: 2.4.5 Prevenzione delle lesioni da pressione
Slide 81 2.4.5 Prevenzione delle lesioni da pressione
I fattori di rischio per lesioni da pressione devono essere frequentemente
monitorati, per esempio valutando la persona con uno strumento come la
scala di Braden, almeno ogni 6 mesi. La cute delle persone valutate ‘a
rischio’ (cioè con un punteggio Braden minore o uguale a 18) deve essere
attentamente ispezionata ogni giorno.
Altre azioni utili includono:
L’attività fisica, che deve essere incoraggiata; se la persona non può
muoversi autonomamente, per esempio se è allettata, la sua posizione
deve essere cambiata all’incirca ogni due ore. In questi casi è consigliato
l’uso di presidi antidecubito (materassi e/o cuscini)
Usare indumenti di cotone o tessuti naturali (lana, seta).
Assicurarsi che l'alimentazione sia ricca di proteine e che l’idratazione sia
frequente e abbondante.
Durante l'igiene personale, la pelle deve essere accuratamente pulita, ben
asciugata e trattata con prodotti idratanti.
Ulteriori informazioni sono reperibili su:
http://publications.nice.org.uk/pressure-ulcers-cg29
87
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 82: 2.4.6 Strategie di prevenzione
delle lesioni da pressione
Slide 82 2.4.6 Strategie di prevenzione delle lesioni da pressione
Le strategie di prevenzione delle lesioni da pressione diventano ancora più
importanti quando la persona curata sviluppa una incontinenza urinaria o
fecale.
Alcune strategie utili a mantenere la continenza urinaria e fecale sono:
- Accompagnare la persona in bagno a intervalli regolari, non soltanto
quando lo chiede.
- Quando l’uso di presidi assorbenti diventa necessario, è meglio scegliere
pannoloni comodi e cambiarli frequentemente, piuttosto che impiegare
prodotti ingombranti ad elevata assorbenza e lasciarli indossare per lungo
tempo.
- Durante la notte può essere necessario controllare e cambiare
frequentemente il pannolone.
88
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 83: 2.5 Prevenzione delle cadute
Slide 83 2.5 Prevenzione delle cadute
Il rischio di cadute è uno dei maggiori problemi geriatrici. La prevenzione
delle cadute può prolungare la vita ed evitare gravi danni
Tuttavia, è anche molto importante evitare una condizione di ipocinesia
(severa riduzione del movimento), che nella persona che invecchia può
portare a seri problemi di salute.
Un processo di decisione strutturato, come quello presentato nella
diapositiva seguente, può aiutare ad identificare le migliori azioni da
intraprendere.
89
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 84: 2.5.1 Prevenzione delle cadute:
Grafico del processo decisionale
Slide 84 2.5.1Prevenzione delle cadute: Grafico del processo decisionale
UNO di questi problemi:
Due o più cadute nell’ultimo anno
Cadute traumatiche
Difficoltà nella marcia o nell’equilibrio
Se nessuno di questi problemi:
-se non hanno registrato una caduta nei 12 mesi precedenti inserirli in una
valutazione periodica
-se invece hanno registrato una caduta nei 12 mesi precedenti inserirli in
una valutazione sanitaria
Se almeno uno dei problemi suddetti valutare:
La vista
Le modifiche della terapia
I rischi ambientali (barriere?)
Controllare i piedi e le calzature
La marcia e l’equilibrio devono essere valutati da
un operatore sanitario
Dopodichè, rivalutazione periodica dopo gli interventi correttivi.
90
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 85: 2.6 Disabili intellettivi anziani con
multipatologia
Slide 85 2.6 Disabili intellettivi anziani con multipatologia
Che cosa significa la prevenzione in un anziano intellettualmente disabili
con patologie multiple?
- Individuare le priorità e gli indicatori di efficacia del trattamento.
- Verificare l’efficacia delle strategie adottate.
Fonte: Rimmer, 2011
91
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 86: 2.6.1 Caso clinico: Giorgio
Slide 86 2.6.1 Caso clinico: Giorgio
Giorgio è una persona di 75 anni con disabilità intellettiva e ipertensione
arteriosa, trattato con sedativi e farmaci ipotensivi. Recentemente Giorgio
ha presentato ripetute crisi di agitazione e la posologia del farmaco
sedativo è stata aumentata. Gli operatori notano che Giorgio ha difficoltà a
mantenere la stazione eretta e lo riferiscono all’infermiere. L’infermiere
misura la pressione in posizione sdraiata e in posizione eretta e si accorge
che Giorgio presenta ipotensione ortostatica.
Cosa si può imparare da questo esempio?
- Quando compare un problema nuovo in una persona con patologie
multiple, è importante identificare le corrette priorità di trattamento: in
questo caso, l’agitazione è stata identificata come una priorità e la terapia è
stata modificata di conseguenza, anche se un effetto di interazione tra
farmaci era probabile.
- E’ importante che lo staff sia informato di ogni variazione del trattamento
farmacologico, soprattutto perché gli operatori possono aiutare a
riconoscere gli effetti collaterali potenzialmente pericolosi dei farmaci (per
esempio, l’ipotensione ortostatica può aumentare il rischio di cadute
accidentali).
92
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 87: Sezione 2: Esercizio 1
Slide 87 Sezione 2: Esercizio 1
Nella seguente lista di problemi che possono presentarsi nella cura di
persone anziane con disabilità intellettiva e patologie multiple, identificate
le azioni che devono costituire una priorità di trattamento. Trascinate e
rilasciate gli items numerati nella posizione corretta, stabilendo un ordine
di priorità decrescente, da 1 a 9 (1 più importante, 9 meno importante) e
controllate poi le risposte corrette.
Verificare con l’aiuto dei professionisti la comparsa di effetti collaterali dopo
assunzione di una nuova terapia.
Evitare il dolore.
Condividere con i familiari quello che si sta facendo.
Controllare la regolare assunzione della terapia, annotare quando non è
possibile somministrare i farmaci e perché.
Assicurare una buona alimentazione.
Mantenere le capacità funzionali (camminare, svolgere attività che
permettono margini di autonomia).
Controllare insieme ai professionisti della salute se esistono strategie non
farmacologiche che possono migliorare i sintomi in collaborazione con
professionista della salute.
Assicurare la funzione respiratoria.
Verificare l’efficacia dei trattamenti effettuati. Se non efficaci, verificare con
i professionisti della salute la possibilità di sospenderli.
Ordine corretto
Assicurare la funzione respiratoria.
Assicurare una buona alimentazione.
Evitare il dolore.
Mantenere capacità funzionali (camminare, svolgere attività che
permettono margini di autonomia).
93
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Informare sempre i familiari di quello che si sta facendo.
Verificare, chiedendolo ai professionisti sanitari, la comparsa di effetti
collaterali dopo l’assunzione di una nuova terapia.
Controllare la regolare assunzione della terapia, annotare quando non è
possibile somministrarla e perché.
Consultarsi con un professionista della salute e controllare se è possibile
migliorare i sintomi con strategie non farmacologiche.
Verificare l’efficacia dei trattamenti che vengono praticati. Se non sono
efficaci, consultarsi con i professionisti sanitari per sospenderli.
CORRETTO/ERRATO/RISULTATI DELL’ESERCIZIO
In questa prova avete dimostrato buona considerazione di quelle che sono
le priorità quando si tratta di disabili intellettivi persone anziane con
patologie multiple. Passeremo ora ad esaminare il problema della
compliance in relazione alle persone anziane con disabilità intellettiva e
patologie multiple.
È possibile rivedere le vostre risposte facendo clic sul pulsante ‘Rivedi le
tue risposte'. Per stampare i risultati, fare clic sul pulsante “Stampa le
risposte'
Nota: Se si preme ‘Riprendi le domande‘, l’esercizio ricomincerà e le vostre
risposte iniziali andranno perdute.
94
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 88: 2.7 Migliorare la compliance in
persone con disabilità intellettiva
Slide 88 2.7 Migliorare la compliance in persone con disabilità intellettiva
La compliance è il grado di adesione della persona malata – o dei suoi
familiari, quando la persona non è autonoma – alle indicazioni dei
professionisti della salute su trattamenti e terapie.
Esistono due tipi di modelli:
- La compliance classica: il medico decide e dirige il trattamento, il malato
non deve capire, ma solo eseguire.
- La nuova compliance (adherence, concordance): il medico accompagna
(consiglia, indica, conferma) con le sue competenze il trattamento del
malato, che lo deve comprendere e condividere.
Nel caso di persone anziane con disabilità intellettiva, il secondo tipo di
approccio (nuova compliance) è sicuramente il più idoneo a garantire
efficacia e qualità alla prevenzione, che è un tipo di attività da svolgere con
costanza e regolarità, cosa che non è possibile senza la collaborazione
della persona con disabilità intellettive e dei suoi familiari.
Fattori chiave della possibilità di trovare una condivisione di obiettivi e
mezzi, tra l’anziano con disabilità intellettive e chi lo cura sono la qualità
della relazione terapeutica che il professionista sanitario riesce a stabilire e
il tipo di comunicazione che viene impiegata.
Maggiore è il numero di informazioni che il professionista sanitario riesce a
trasmettere, maggiore sarà la compliance nel seguire la terapia e le
indicazioni impostate.
95
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 89: 2.7.1 Promuovere una buona
compliance e l’alleanza terapeutica
Slide 89 2.7.1 Promuovere una buona compliance e l’alleanza terapeutica
Comportamenti che promuovono una buona compliance e una efficace
alleanza terapeutica:
- Adeguare sempre la comunicazione alla persona che ne è la destinataria.
- Adattare la velocità e il ritmo della comunicazione a quello della persona,
per diminuirne l'eventuale oppositività e per facilitare i processi di
cambiamento.
- Fare sempre attenzione alle emozioni, alle aspettative e alle motivazioni
che possono entrare in gioco nella condivisione del piano terapeutico, non
tralasciando le possibili ambiguità e i dubbi che possono insorgere.
L'esperienza soggettiva della persona e dei suoi caregivers deve essere
sempre tenuta in considerazione.
- Sviluppare buone capacità di comunicazione, non tralasciando nessuno
degli aspetti rilevanti in questo processo: le componenti verbali, nonverbali, pragmatiche e culturali.
96
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 90: 2.7.2 Errori di comunicazione
Slide 90 2.7.2 Errori di comunicazione
Gli errori di comunicazione possono ridurre o eliminare la compliance:
- Utilizzo di un linguaggio complesso o difficile
- Utilizzo di termini tecnici o troppo complicati
- L'avere convinzioni personali o preconcetti delle persone con disabilità
intellettive e delle loro famiglie, che possono renderli riluttanti ad accettare
prospettive differenti.
- Scarse o improprie domande o richieste di informazioni da parte della
persona o dei suoi caregivers, che possono portare il professionista
sanitario a credere di essere stato sufficientemente chiaro ed efficace.
- Richieste di cambiamenti drastici che possono non tenere in
considerazione le normali resistenze al cambiamento della persona e del
suo ambiente. Questa modalità possono portare all'elicitazione di
meccanismi difensivi che riducono la compliance.
- Per le persone che presentano alcuni specifici tipi di disabilità intellettiva –
com’è il caso dell’autismo - può essere più difficile che per altri adattarsi al
cambiamento e questo aspetto, se non considerato, può influenzare
l’adesione a diversi tipi di trattamento.
97
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 91: 2.7.3 Comunicazione efficace
Slide 91 2.7.3 Comunicazione efficace
Per la gestione della comunicazione tra i professionisti della cura, è sempre
necessario definire con precisione:
Il soggetto ricevente (chi è la persona a cui sto trasmettendo questa
informazione?)
L'intento della comunicazione (cosa voglio che la persona faccia, pensi o
ricordi, una volta finita la conversazione?)
Il contenuto della comunicazione (quali sono le informazioni importanti che
devo comunicare per raggiungere il risultato desiderato?)
Le modalità della comunicazione (quali sono le strategie comunicative
migliori per ottenere il risultato desiderato?)
98
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 92: 2.7.4 I comportamenti che
impediscono la comunicazione
Slide 92 2.7.4 I comportamenti che impediscono la comunicazione
Comportamenti che impediscono la comunicazione fra professionisti della
cura:
- Dare ordini, comandi o usare uno stile direttivo;
- Minacciare o avvertire;
- “Fare la predica”;
- Offrire soluzioni, consigli o avvertimenti;
- Discutere, persuadere con la logica;
- Giudicare, criticare o incolpare;
- Lodare o esprimere soddisfazione;
- Ridicolizzare o “etichettare”;
- Interpretare, analizzare o diagnosticare;
- Proporsi come rassicuranti;
- Investigare o interrogare;
- Cambiare argomento, minimizzare, essere ironici o sarcastici.
Fonti: Watzlawick, 1967, 1974 Beckman, 1996; Gordon, 2001; Murphy,
2006; Sigafoos, 2007; Tuffrey-Wijne, 2007.
99
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 93: 2.8 Sommario della Sezione 2
Slide 93 2.8 Sommario della Sezione 2
In questo capitolo abbiamo spiegato il significato della parola prevenzione
e identificato alcuni dei rischi più comuni per la salute delle persone
anziane: disturbi della deglutizione, malnutrizione, lesioni da pressione e
cadute. Per ognuno di questi rischi sono state fornite indicazioni utili
nell'aiutare i professionisti sanitari ad evitare le complicazioni collegate alla
salute.
Abbiamo poi discusso un approccio utile alla prevenzione nell'anziano con
disabilità intellettive e multipatologia: è importante valutare quali siano le
priorità del trattamento e adottare strategie di prevenzione con il supporto
dell'intero team assistenziale.
Perchè un approccio orientato alla prevenzione sia efficace, è essenziale
migliorare la compliance delle persone con disabilità intellettive e dei loro
famigliari. Abbiamo quindi descritto alcuni comportamenti che promuovono
la compliance e altri che invece la ostacolano. Sono state anche delineate
alcune regole per una comunicazione efficace tra professionisti sanitari, e
alcuni comportamenti da evitare nel lavoro in équipe.
Nella prossima sezione cercheremo di comprendere come i professionisti
sanitari e assistenziali possono reagire ad una emergenza medica.
100
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 94: Sezione 3: Gestione delle emergenze
mediche
Slide 94 Sezione 3: Gestione delle emergenze mediche
Temi e risultati dell’apprendimento
Sulla base di casi clinici ed esercizi, in questa sezione troverete
approfondimenti sui seguenti temi:
- Identificare le emergenze mediche.
- Tecniche di comunicazione in situazioni di emergenza.
- Il trattamento dell’arresto cardiaco per operatori non sanitari.
- La gestione delle emergenze mediche.
Risultati attesi
Dopo aver studiato le informazioni e completato gli esercizi di questa
sezione dovreste essere in grado di: :
Descrivere la differenza fra un’emergenza medica, un’urgenza e una
conseguenza ordinaria di una patologia in atto.
Spiegare le azioni che possono essere adottate da un operatore non
sanitario quando si tratta di un arresto cardiaco.
Applicare le tecniche per gestire le emergenze mediche.
101
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 95: 3.1 Caso clinico: Elena
Slide 95 3.1 Caso clinico: Elena
Elena è una persona di 50 anni con Sindrome di Down e una grave
epilessia sin dall’infanzia. All’età di 45 anni ha avuto un infarto e la sua
epilessia è cambiata, diventando meno sensibile al trattamento
farmacologico.
Le prime due volte che ha avuto un attacco di convulsioni nella struttura
residenziale dove vive, gli operatori si sono preoccupati moltissimo e hanno
chiamato il servizio di emergenza (118): entrambe le volte Elena è stata
ricoverata in ospedale per alcuni giorni. Dopo questi eventi, il geriatra della
struttura si è reso conto della ridotta efficacia del trattamento farmacologico
per l’epilessia e, determinato ad evitare ogni ricovero inutile, ha dato
indicazioni agli operatori di chiamare il servizio di emergenza solo dopo più
di 3 minuti di convulsioni e/o se fosse comparsa cianosi e se Elena fosse
apparsa particolarmente assopita al termine della crisi. Negli altri casi, gli
operatori avrebbero dovuto informare il personale sanitario della struttura, a
sua volta istruito sul trattamento farmacologico adeguato al bisogno e
dotato dei farmaci necessari.
Ora quando Elena presenta le sue ricorrenti crisi convulsive, gli operatori
l’assistono per tutti i 3 minuti in cui dura la crisi, avvertono l’infermiere e
questo provvede all’adeguato trattamento. Elena non è più stata ricoverata,
ma è stato richiesto l’intervento del suo neurologo per riadeguare la terapia
antiepilettica.
102
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 96: Sezione 3: Esercizio 1
Slide 96 Sezione 3: Esercizio 1
Memorizzate il caso di Elena, poi passate alla diapositiva successiva e
rispondete alle domande.
Caso clinico: Emergenze mediche
Elena è una persona di 50 anni con Sin drome di Down e una grave
epilessia sin dall’infanzia. All’età di 45 anni ha avuto un infarto e la sua
epilessia è cambiata, diventando meno sensibile al trattamento
farmacologico.
Le prime due volte che ha avuto un attacco di convulsioni nella struttura
residenziale dove vive, gli operatori si sono preoccupati moltissimo e hanno
chiamato il servizio di emergenza (118): entrambe le volte Elena è stata
ricoverata in ospedale per alcuni giorni. Le prime due volte che ha avuto un
attacco di convulsioni nella struttura residenziale dove vive, gli operatori si
sono preoccupati moltissimo e hanno chiamato il servizio di emergenza
(118): entrambe le volte Elena è stata ricoverata in ospedale per alcuni
giorni. Dopo questi eventi, il geriatra della struttura si è reso conto della
ridotta efficacia del trattamento farmacologico per l’epilessia e, determinato
ad evitare ogni ricovero inutile, ha dato indicazioni agli operatori di
chiamare il servizio di emergenza solo dopo più di 3 minuti di convulsioni
e/o se fosse comparsa cianosi e se Elena fosse apparsa particolarmente
assopita al termine della crisi. Negli altri casi, gli operatori avrebbero
dovuto informare il personale sanitario della struttura, a sua volta istruito
sul trattamento farmacologico adeguato al bisogno e dotato dei farmaci
necessari.
Ora quando Elena presenta le sue ricorrenti crisi convulsive, gli operatori
l’assistono per tutti i 3 minuti in cui dura la crisi, avvertono l’infermiere e
questo provvede all’adeguato trattamento. Elena non è più stata ricoverata,
ma è stato richiesto l’intervento del suo neurologo per riadeguare la terapia
antiepilettica.
I malori di Elena sono una reale emergenza medica o una conseguenza
ordinaria della sua attuale malattia?
Potete pensare a una situazione nella vostra esperienza lavorativa in cui è
stata scambiata come emergenza medica quella che era una normale
103
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
conseguenza della malattia in atto? Per favore, annotate le circostanze nel
testo qui sotto e le eventuali difficoltà che avete avuto in quella situazione.
Potete anche usare il Foglio di Esercizio 1 per annotare le vostre riflessioni.
Cosa si può imparare dal caso di Ellen?
Il fenomeno si ripete periodicamente e può essere solo una reazione
avversa alla medicazione.
Non c'è un pericolo di vita, ma i sintomi collegati alla malattia e la terapia
richiedono di essere rivalutati da un professionista sanitario. Una
rivalutazione più frequente porta ad un migliore aggiustamento del
dosaggio dei farmaci.
Correct Answer to 1. Ordinary consequence of the current disease
(conseguenza ordinaria della sua attuale malattia)
CORRETTO/ERRATO/RISULTATI DELL’ESERCIZIO
In questa prova avete dimostrato buona considerazione di quelle che sono
le priorità quando si tratta di disabili intellettivi persone anziane con
patologie multiple. Passeremo ora ad esaminare il problema della
compliance in relazione alle persone anziane con disabilità intellettiva e
patologie multiple.
È possibile rivedere le vostre risposte facendo clic sul pulsante ‘Rivedi le
tue risposte'. Per stampare i risultati, fare clic sul pulsante “Stampa le
risposte'
Nota: Se si preme ‘Riprendi le domande‘, l’esercizio ricomincerà e le vostre
risposte iniziali andranno perdute.
104
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 97: 3.2 Emergenze mediche in persone
con disabilità intellettive
Slide 97 3.2 Emergenze mediche in persone con disabilità intellettive
Cosa si può considerare una emergenza?
Emergenza è una condizione medica che, se non trattata efficacemente e
velocemente, compromette la salute del paziente in modo permanente.
Differenza tra emergenza ed urgenza
Una urgenza è una condizione medica per cui il trattamento non può
essere dilazionato, ma che di per sé non comprometterebbe
immediatamente la salute del paziente.
Quale è la differenza tra un'emergenza ed una conseguenza ordinaria della
malattia?
Una emergenza solitamente richiede una immediata attenzione da parte
dei servizi sanitari di primo soccorso, mentre un peggioramento dei sintomi
della malattia può essere gestito tramite un cambiamento del trattamento o
della terapia.
105
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 98: 3.2.1 Tecniche di comunicazione
Slide 98 3.2.1 Tecniche di comunicazione
E’ importante sapere quali sono le priorità della comunicazione quando
parliamo (specialmente al telefono) con il servizio di emergenza (118),
perchè una persona con disabilità intellettive non può descrivere i sintomi:
occorre sottolineare che cosa è cambiato rispetto alla situazione abituale.
Prima di tutto, descrivere lo stato di coscienza:
-La persona è vigile.
-La persona è assopita, ma può essere svegliata.
-La persona non risponde e non può essere svegliata.
Poi il respiro:
-Regolare.
-Difficoltoso.
-Assente.
Infine, i parametri vitali (temperatura corporea, polso, etc.).
106
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 99: 3.3 Trattamento dell’arresto cardiaco
per operatori non sanitari
Slide 99 3.3 Trattamento dell’arresto cardiaco per operatori non sanitari
Trattamento dell’arresto cardiaco per operatori non sanitari:
ATTENZIONE: le procedure illustrate di seguito possono realmente
contribuire a salvare una vita, ma non sostituiscono l'intervento dei
professionisti sanitari. In caso si sospetti un arresto cardiaco, contattare
immediatamente il pronto soccorso.
Quali sono gli aspetti fondamentali del supporto di base alle funzioni vitali
nell'adulto (BLS)?
Riconoscimento immediato dell' arresto cardiaco improvviso
Attivazione del protocollo per contattare il pronto soccorso
Rianimazione cardio-polmonare (CPR)
Defibrillazione rapida con defibrillatore automatico esterno (AED)
107
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 100: 3.3.1 Basic Life Support Semplificato
Slide 100 3.3.1 Basic Life Support Semplificato
Diagramma del Basic Life Support Semplificato
Se la persona non risponde, non respira o non respira normalmente
(boccheggia), allora attivare il servizio di emergenza, iniziare la CPR e
prendere il defibrillatore.
Nel praticare la CPR, applicare pressioni profonde e rapide, e controllare il
ritmo/applicare lo shock con il defibrillatore, se indicato - ripetere ogni due
minuti.
108
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 101: 3.3.2 La sequenza del Basic Life Support
per adulti
Slide 101 3.3.2 La sequenza del Basic Life Support per adulti
La sequenza del Basic Life Support per adulti è:
-Controllo delle pulsazioni.
-Rianimazione cardiopolmonare:
Compressioni toraciche.
Ventilazioni.
-Defibrillazione con defibrillatori automatici esterni.
Il soccorritore comune non dovrebbe controllare le pulsazioni ma deve
presumere un arresto cardiaco se la persona è collassata improvvisamente
o se una persona che non reagisce agli stimoli non sta respirando
normalmente.
Anche i professionisti sanitari potrebbero impiegare troppo tempo per
controllare le pulsazioni.
Il professionista sanitario dovrebbe impiegare non più di 10 secondi in
questa azione e, se non riesce a sentire pulsazioni in quel lasso di tempo,
dovrebbe iniziare le compressioni toraciche.
Fonte: Koster, 2010
109
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 102: 3.3.3 Compressioni toraciche
Slide 102 3.3.3 Compressioni toraciche
Prima Rianimazione CardioPolmonare (CPR): Compressioni toraciche,
Ventilazioni
Immagine schematica
L’immagine mostra la corretta posizione delle mani nella CPR.
Superficie rigida, senza materassi o cuscini.
Se la persona è in sedia a rotelle, stenderla per terra o ribalta la carrozzina
con lo schienale sul pavimento .
NON TENERE LA PERSONA CHE HA PERSO CONOSCENZA IN
POSIZIONE SEDUTA.
Comprimere il torace di un adulto alla velocità di almeno 100 compressioni
al minuto, con una profondità di compressione di almeno 2-5 cm.
Lasciare che il torace ritorni in posizione normale dopo ogni compressione
(Classe II).
110
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 103: 3.3.4 Corretta posizione delle mani
Slide 103 3.3.4 Corretta posizione delle mani
Prima Rianimazione CardioPolmonare (CPR): Compressioni toraciche,
Ventilazioni
Rappresentazione grafica
L’immagine mostra la corretta posizione delle mani nella CPR, vista
dall’alto.
111
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 104: 3.4 Gestione delle Emergenze Mediche
Slide 104 3.4 Gestione delle Emergenze Mediche
Alcuni consigli utili da ricordare:
- Le informazioni essenziali (numeri di telefono, informazioni di contatto per
il medico, lista delle allergie, documenti sanitari importanti) devono essere
conservate in luoghi facilmente accessibili e noti a tutti. Il fascicolo sanitario
della persona dovrebbe essere prontamente disponibile per il personale
sanitario del pronto soccorso che risponde alla chiamata.
- Considera che le persone con disabilità intellettive e gravi difficoltà di
comunicazione potrebbero necessitare di un supporto maggiore quando
sono ricoverati: il personale assistenziale o i famigliari che accompagnano
la persona in ospedale potrebbero facilitare i processi comunicativi e fornire
immediatamente informazioni aggiornate sull'emergenza in atto e sulla
storia clinica pregressa.
112
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 105: 3.4.1 Emergenze mediche e reazioni
emotive
Slide 105 3.4.1 Emergenze mediche e reazioni emotive
Conoscere le proprie reazioni emotive:
- In una situazione di emergenza, le emozioni che affrontate possono
essere travolgenti: è importante non perdere il controllo della situazione;
segui attentamente le istruzioni del team del pronto soccorso o dei
professionisti sanitari presenti e cerca di rispondere in maniera chiara e
concisa a tutte le domande poste; esegui poi le azioni richieste
concentrandoti su una alla volta.
- Per provare a contrastare la sensazione di panico, provate a concentrarti
sulla tensione muscolare del collo, delle spalle e del volto, cercando di
rilassarli in maniera consapevole; fate attenzione al vostro respiro e
provate a inspirare ed espirare con un ritmo regolare; infine, dedicate
attenzione ad un solo compito per volta.
- Continuate a ripetere a voi stessi che la tua presenza in quel momento è
essenziale: il tempo giusto per lasciarsi andare arriverà una volta terminata
l'emergenza!
- Quando la scarica adrenalinica sta lentamente diminuendo, è importante
non sottostimare le conseguenze fisiche ed emotive dell'evento vissuto:
provate a trovare dei momenti per comunicare la vostra esperienza con
altri colleghi; se sospettiate che qualcuno possa avere delle difficoltà
nell'elaborare quanto accaduto, suggeritegli di ricercare un supporto
adeguato.
- Ripercorrere l'accadimento durante l'incontro settimanale di staff potrebbe
essere utile ma non sufficiente a permettere a ciascuno di tirare fuori i suoi
vissuti più negativi.
Fonti: Brown, 2005;
113
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 106: 3.5 Sommario della Sezione 3
Slide 106 3.5 Sommario della Sezione 3
In questo capitolo abbiamo mostrato come ci siano importanti differenze tra
una emergenza medica ed una urgenza e tra una urgenza ed una ordinaria
conseguenza di una malattia.
Abbiamo poi illustrato le più efficaci strategie per comunicare con i servizi
di emergenza in una situazione di pericolo di vita: è essenziale fornire
informazione sullo stato di coscienza, sul respiro e sui parametri vitali
(polso, temperatura corporea).
Sono state poi elencate alcune nozioni basilari sul trattamento dell'arresto
cardiaco e sono state spiegate alcune tecniche utilizzabili anche da
professionisti non medici.
Nell'ultima parte abbiamo poi discusso alcune tematiche concernenti la
risposta emotiva in queste situazioni: nell'affrontare un'emergenza è molto
importante mantenere il controllo su quanto sta accadendo e non lasciarsi
andare a reazioni di panico.
114
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 107: Sommario del Modulo
Slide 107 Sommario del Modulo
115
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 108: Che cosa hai imparato
Slide 108 4.1 Che cosa hai imparato
Per riassumere brevemente ciò che hai imparato in questo modulo :
Le più comuni patologie dell’invecchiamento che colpiscono le persone con
disabilità intellettiva possono essere raggruppate in tre categorie principali:
- Patologie neurologiche e vascolari.
- Patologie dovute ad insufficienze d’organo.
Patologie legate ai disturbi del movimento.
I sintomi di queste patologie sono leggermente diversi da quelle della
popolazione generale, e quindi più difficile da individuare, in particolare a
causa dei deficit di comunicazione delle persone con disabilità intellettiva.
Inoltre, è molto probabile che queste patologie coesistono nella stessa
persona: questa condizione è solitamente indicata come multi patologia.
La diagnosi di queste condizioni viene condotta da professionisti sanitari,
ma la raccolta di informazioni rilevanti da parte di tutto il gruppo di lavoro è
essenziale; inoltre, alcuni test validati a livello internazionale sono molto
utili per monitorare la presenza e l’evoluzione di questi sintomi.
116
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 109: Cosa hai imparato continuazione
Slide 109 Cosa hai imparato continuazione
Adottare un approccio volto alla prevenzione in queste condizioni è
necessario nel lavoro con persone anziane con disabilità intellettive. Alcuni
dei rischi più comuni sono I disturbi della deglutizione, malnutrizione,
lesioni da pressione e cadute. Per ognuno di questi rischi esistono utili
indicazioni che aiutano I professionisti sanitari ad evitare complicanze
sanitarie.
La condizione di multipatologia in persona anziane con disabilità intellettive
può essere un problema serio: nella gestione di persone con disabilità
intellettive e multipatologia, è necessario per I professionisti sanitari
valutare le priorità di trattamento e adottare strategie di prevenzione che
vengano applicate da tutto il gruppo di lavoro.
Perchè un approccio volto alla prevenzione sia efficace, è essenziale
promuovere la compliance nelle persone con disabilità intellettiva e nei loro
famigliari. Alcune ricerche mostrano che alcuni comportamenti sono utili nel
promuovere la compliance, mentre altri la ostacolano. Potrebbe essere
necessario conoscere bene le regole di una comunicazione efficace tra I
professionisti del team assistenziale e quali sono I comportamenti da
evitare nel lavoro in équipe.
117
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 110: Cosa hai imparato – continuazione 2
Slide 110 Cosa hai imparato – continuazione 2
Nella gestione di persone anziane con disabilità intellettive, è utile sapere
che esistono importanti differenze tra una emergenza medica, una urgenza
ed una conseguenza ordinaria della malattia attuale.
Nel gestire una situazione di pericolo di vita, potrebbe essere una misura
“salva-vita” quella di ricordarsi le più efficaci strategie nella comunicazione
con I servizi di emergenza: ad esempio è essenziale fornire informazioni
sul livello di coscienza, sul respiro e sui parametri vitali (polso, temperatura
corporea).
Inoltre, una conoscenza di base delle tecniche utilizzabili anche dai
professionisti non-sanitari potrebbe essere richiesta nel trattamento
dell’arresto cardiaco. Infine è importante non sottovalutare le reazioni
emotive che si verificano in queste situazioni: nel gestire una emergenza è
molto importante raggiungere un controllo su quanto sta accadendo, non
abbandonandosi a reazioni di panico, per non essere sopraffatti dalla
propria risposta emotiva.
118
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 111: Bibliografia: A-D
Slide 111 Bibliografia: A-D
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 114: Bibliografia: T-Z
Slide 114 Bibliografia: T-Z
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122
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 115: Valutazione post Modulo
Slide 115 Valutazione post Modulo
Per sottoporti alla valutazione post modulo devi andare al sito web AGID e
navigare fino alla pagina di questo modulo.
Troverai un collegamento alla pagina del modulo dove puoi partecipare alla
valutazione post- modulo.
Vai al sito web AGID: http://agid-project.eu/
Alcune importanti informazioni relative alla valutazione sono riportate di
seguito.
Introduzione
Questa è la valutazione post Modulo. Consiste in una serie di brevi
domande che richiedono di utilizzare il bottone di click o di cliccare sulla
risposta corretta.
Nel sottoporti a questo test, dichiari sotto la tua responsabilità che tu e tu
solo stai rispondendo alle domande. Il tuo onore e la tua integrità morale
sono in gioco, qualora si venga a sapere che hai colluso con un'altra
persona nel sostenere questo test (prima del test è considerato lecito
discutere con altri il materiale e gli esercizi presentati, dato che è parte del
processo di apprendimento. Nel questionario finale bisogna invece valutare
le competenze e la comprensione che hai raggiunto).
Per poter ottenere una certificazione di superamento del test devi ottenere
una percentuale di risposte corrette almeno dell’80%. Hai 30 minuti per
completare il test. Se non riesci a superare il test, sarai in grado di ripetere
la valutazione nuovamente dopo aver rivisto il materiale del modulo. Clicca
ora sul bottone “prosegui” per continuare con le domande.
Nota che, per assicurare che tu riveda interamente il materiale del modulo,
se non superi il test di valutazione non avrai l’opportunità di vedere le
risposte corrette del test.
Buona fortuna!
Una persona con disabilità intellettive invecchia molto più lentamente di
una persona senza disabilità
123
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Le persone con disabilità intellettive non vivono abbastanza da contrarre le
stesse malattie degli anziani della popolazione generale.
La disfagia è molto comune tra gli anziani con disabilità intellettive
Le persone anziane con disabilità intellettive hanno più bisogni educativi e
sociali, e meno bisogni sanitari.
E’ possibile fare prevenzione su alcune malattie tipiche dell’invecchiamento
Un buon professionista sanitario sa sempre cosa fare e non si lascia
influenzare dalle esitazioni della persona che assiste.
Per evitare confusioni, è auspicabile che, in un team di professionisti sociosanitari ognuno guardi al suo compito, senza intromettersi in cose di cui
non è responsabile.
Un aumento nelle ossessioni può essere uno dei sintomi tipici dell’esordio
di una demenza in una persona anziana con disabilità intellettiva.
E’ vero che la demenza e la depressione sono manifestazioni tipiche della
sindrome di Down e non c’è nulla che si possa fare per prevenirle?
Un contesto tranquillo e libero da fonti di stress, che sia al contempo
famigliare e significativo per la persona, può essere considerato come
avente due importanti caratteristiche di quello che viene definito “ambiente
supportivo” per la demenza.
E’ corretto dire che, in seguito ad una diagnosi di demenza, le persone con
disabilità intellettive dovrebbero smettere di fare le cose da sole ed essere
invece assistite in ogni loro azione per evitare cadute ed incidenti?
Svariati interventi utilizzati nella demenza nella popolazione generale
possono essere efficaci per rallentare il progredire della malattia anche in
persone anziane con disabilità intellettive, oltre a migliorare la loro qualità
di vita, riducendo il carico dei loro caregivers.
Una significativa perdita di interesse in attività precedentemente piacevoli
può essere uno dei tipici segni con cui si manifesta una depressione in
persone anziane con disabilità intellettive.
E’ vero che I comportamenti aggressivi ed auto-lesionisti in persone
anziane con disabilità intellettive scompaiono spontaneamente se vengono
ignorati da tutto il gruppo di lavoro?
124
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Si può dire che l’improvviso manifestarsi di una difficoltà respiratoria sia
un’emergenza?
Quando si tossisce dopo i pasti, è vero che non ci si dovrebbe
preoccupare?
E’ normale cadere a terra per una persona anziana con disabilità
intellettive? Ed è vero che non può essere evitato?
E’ vero che in una persona con disabilità intellettive è difficile riconoscere i
segni di un invecchiamento patologico, visto che spesso la disabilità rende
questi segni “nascosti”?
E’ impossibile dire se una persona incapace di esprimersi stia provando
dolore.
Il riconoscimento precoce di una lesione da pressione è utile per
prevenirne il peggioramento?
Superato/Fallito/Risultati del questionario
AGID Modulo 5: L’invecchiamento patologico
Superato
Fallito
Il tuo punteggio: punti
Il punteggio necessario per superarlo: punti
Congratulazioni, hai superato il test di valutazione di questo modulo. Puoi
tornare indietro e rivedere le tue risposte in qualunque momento.
Purtroppo non hai superato il test di valutazione. Ti preghiamo di rivedere il
materiale e riprovare di nuovo.
125
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 116: E adesso?
Slide 116 E adesso?
Ora che hai completato il modulo, cosa succede ora? Prima di tutto
apprezzeremmo molto il tuo feedback su ogni modulo che hai completato.
Se puoi visita la pagina dei commenti sul sito web (http://agidproject.eu/feedback) e compila il questionario che troverai lì: ti saremo per
questo molto grati.
Se non l’hai già fatto, prova gli altri moduli della serie:
Modulo 1: il processo di invecchiamento.
Modulo 2: La pianificazione centrata sulla persona in persone anziane con
disabilità intellettive.
Modulo 3: Le reti sociali e la comunicazione con persone anziane con
disabilità intellettive.
Modulo 4: La regolazione emotiva per lo staff assistenziale.
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva.
Modulo 6: Prendersi cura: Un atteggiamento professionale complesso.
Tutti questi moduli ed altre risorse collegate all’invecchiamento ed alla
disabilità intellettiva sono disponibili sul sito web AGID (http://agidproject.eu). Prova a visitare il sito e non esitare ad usare il modulo per
contattarci in caso tu abbia bisogno di ulteriore aiuto o consigli.
126
Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 117: Appendice: Foglio di esercizio
Slide 117 Appendice: Fogli di esercizio
Il seguente foglio di esercizio è utilizzato in questo modulo:
Foglio di esercizio 1: le emergenze mediche
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Modulo 5: L’invecchiamento patologico delle persone con disabilità
intellettiva
Slide 118: Foglio di esercizio 1: le emergenze mediche
Slide 118 Foglio di esercizio 1: le emergenze mediche
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