Milan-Verona di gennaio Pugno duro contro la Sud

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Milan-Verona di gennaio Pugno duro contro la Sud
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VIII
ATTUALITA’
VENERDÌ 20 GIUGNO 2014
LA CITTÀ NEL PALLONE
L’ALLARME
LA POLIZIA A FINE MARZO: «AL MOMENTO
I ROSSONERI APPAIONO I PIÙ ATTIVI
PER EPISODI DI VIOLENZA E INTEMPERANZA»
NEL MIRINO
All’andata
Alla prima di campioanto
tra Verona e Milan
scontri sugli spalti
del Bentegodi: 24 Daspo
di cui 15 agli scaligeri
e 9 agli ultras rossoneri
Milan-Verona di gennaio
Pugno duro contro la Sud:
confermati altri 19 Daspo
Nel prepartita
di Milan-Verona
la polizia nota alcuni
tifosi rossoneri nei pressi
dell’ingresso riservato
ai sostenitori ospiti
Il Tar: «La Digos ha visto giusto». Divieto al capo ultrà
I provvedimenti
di NICOLA PALMA
— MILANO —
ARRIVA IL DIVIETO da stadio. L’ultrà si oppone. Ma il Tar
conferma lo stop. Ormai è un copione consolidato. Era già andato
in scena tre mesi fa, quando il Tribunale amministrativo aveva negato la sospensiva del Daspo da
un anno chiesta da 21 tifosi rossoneri accusati di aver «cercato lo
scontro con un gruppo di sostenitori friulani» al 10’ della ripresa di
Milan-Udinese. Qualche giorno
fa, stessa decisione per altri 19 sostenitori del Diavolo (30 in totale
i «daspati»), compreso Luca Lucci, portavoce della Curva Sud, per
Milan-Verona di metà gennaio
2014. Pure in questo caso, i legali
Giovanni Adami e Jacopo Cappetta hanno provato a ottenere la sospensiva temporanea, in attesa
dell’udienza di merito. Niente da
fare. «I provvedimenti impugnati
— scrivono i giudici del Tribunale amministrativo — non appaiono prima facie (a prima vista, ndr)
irragionevoli, avendo la Questura
tenuto conto delle particolari circostanze in cui si è svolta la vicenda e dei precedenti episodi di violenza accaduti nella partita di andata tra le stesse squadre».
SÌ, PERCHÉ il 24 agosto 2013,
prima giornata di Serie A, al Bentegodi c’erano stati scontri tra le
due fazioni, con sediolini lanciati
da una gradinata all’altra: per quegli episodi, la polizia scaligera aveva individuato 24 persone, 15
dell’Hellas e 9 del Milan. E al ritorno a San Siro? Ecco la ricostruzione di via Corridoni: «La Digos
— si legge nell’ordinanza — non
pare aver travisato i fatti, avendo
dapprima intimato ai ricorrenti
di allontanarsi dalla zona attigua
ai cancelli dedicati all’accesso del-
BOTTA E RISPOSTA
I giudici negano la sospensiva
Il legale dei tifosi: «Andremo
subito in Consiglio di Stato»
la tifoseria avversaria e, successivamente, constatato il loro repentino riavvicinamento a quegli ingressi proprio in concomitanza
con l’arrivo dei tifosi del Verona».
Conclusione: gli agenti hanno
scorto «una situazione di obiettivo pericolo per l’ordine pubblico», pur senza contatto fisico. Da
qui il Daspo, cioè il divieto di accedere alle manifestazioni sportive nazionali ed europee,
nonché all’intera zona del Meazza (da via Piccolomini fino a via
Novara) e alla stazione Centrale.
«Ormai siamo arrivati a una soglia di discrezionalità davvero eccessiva: questo verdetto rischia di
essere un precedente pericoloso,
anche perché non c’è alcuna denuncia a carico dei miei assistiti
— attacca l’avvocato Cappetta —.
Impugneremo subito in Consiglio di Stato».
Al ritorno
La Digos notifica
30 Daspo ad altrettanti
tifosi del Diavolo:
tra loro c’è anche
il capo della curva
Luca Lucci (foto)
[email protected]
Il ricorso
19 tifosi colpiti da Daspo
di dodici mesi
chiedono la sospensiva
ma il Tar nega lo stop:
«Situazione di pericolo
per l’ordine pubblico»
Gli altri casi
Notificati 21 Daspo
per il match con l’Udinese
e altri 32 ai tifosi
che minacciarono
i giocatori al termine
di Milan-Parma
Maxischermi ai Navigli
e in via Procaccini
NON SOLO al Castello Sforzesco. I maxischermi per guardare
in compagnia la partita della Nazionale saranno accesi anche sui
Navigli, dov’è in programma fino
al 13 luglio «Naviglio Mundial»,
iniziativa promossa da Navigli
Lombardi. Tornei, giochi (in palio le maglie dei campioni della
Nazionale di calcio autografate),
vip e tre megaschermi posizionati
verso Ripa Ticinese, sul palco galleggiante e nei pressi del Ponte di
Pietra. Un altro villaggio mondiale è stato allestito alla Fabbrica
del Vapore di via Procaccini 4,
all’interno del programma di «(R)
Estate in Fabbrica»: per gli amenti della tintarella, c’è una spiaggia
di 600 metri quadrati attrezzata
con sdraio e ombrelloni.
Video-wall sull’acqua
all’Idroscalo
ALL’IDROSCALO ecco il palco
sull’acqua con video-wall a tecnologia led da 50 metri quadrati per
guardare le partite della Nazionale in una location insolita. In programma anche tornei di calcio,
corsi, allenamenti, con la partecipazione di associazioni sportive.
Senza dimenticare la possibilità
per i più giovani di partecipare al
Talent Lab, un «salotto tecnico»
in cui i più baby giocatori più talentuosi potranno essere valutati
da procuratori sportivi e allenatori.
Solo 30 costaricani
tra Milano e provincia
NIENTE a che vedere con le
grandi comunità che popolano da
anni Milano e provincia: tra metropoli e hinterland, sono appena
33 i costaricani (su un totale di
quasi 400mila stranieri), stando ai
dati aggiornati al primo gennaio
2011 sul sito www.tuttitalia.it; se
allarghiamo il discorso all’intero
territorio lombardo, il numero sale a 92 (417 nel resto del Belpaese). Altro che ecuadoregni e peruviani, tanto per intenderci. Al civico 16 di via Meravigli, a due passi
da piazza Cordusio, ha invece sede il consolato onorario dello stato centroamericano, che ha sedi
diplomatiche anche a Roma (ambasciata), Torino (consolato generale), Venezia, Bologna, Genova e
Firenze.