daipl - GVV Lombardia
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diocesi Domenica 31 ottobre 2010 «Il Segno». L’allarme: questo non è un tempo per i bambini La testimonianza: sindaco e futuro diacono permanente lle prese con impegni scolastici ed extra-scolastici sempre più pressanti, costretti in spazi urbani decisamente indifferenti alle loro esigenze, alla mercé di ambienti inquinati e di cattive abitudini alimentari: decisamente questo «Non è un tempo per bambini», come titola la copertina del numero di novembre de Il Segno, in distribuzione nelle parrocchie ambrosiane a partire da domenica 7 novembre. Il mensile diocesano prende spunto dalla Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia (20 novembre) per «raccontare» i bambini oggi, raccogliendo le opinioni di una psicologa (Silvia Vegetti Finzi), di un urbanista (Gabriele Rabaiotti), di un pediatra (Aurelio Nova) e di un nonno famoso (Bruno Pizzul), senza dimenticare gli osservatori privilegiati A La copertina di novembre costituiti dalla scuola e dall’oratorio. Il Segno dedica poi ampio spazio all’attualità diocesana, con l’avvio del cammino di preparazione all’Incontro mondiale delle famiglie che Milano ospiterà nel 2012, le celebrazioni di San Carlo e il «punto» sui lavori di restauro in corso sul Duomo. Inoltre prende avvio una nuova rubrica, «Testimoni del Vangelo», una serie di ritratti di persone normali, accomunate dalla volontà di vivere la fede nel quotidiano secondo quella vocazione alla «santità» richiamata dall’Arcivescovo nella sua ultima lettera pastorale: il primo profilo è quello di Fabrizio Valsecchi, sindaco di Cremeno e futuro diacono permanente. Su Il Segno di novembre, infine, l’inserto di otto pagine «Farsi Prossimo», curato dalla Caritas Ambrosiana. «Martesana sul Palco». A Gorgonzola, Inzago e Melzo da domani la prima rassegna di teatro amatoriale a domani al 20 novembre, si terrà la prima rassegna di teatro amatoriale «Martesana sul Palco», promossa dal Teatro Argentia di Gorgonzola, dal Teatro Giglio di Inzago, dal Teatro Trivulzio di Melzo e i rispettivi Comuni. Le compagnie che saliranno sul palcoscenico sono state scelte dalla direzione artistica del festival tra le proposte pervenute. Questo è il programma (inizio spettacoli ore 21): - 2 novembre, Teatro Argentia, «GtTempo» in «La cena dei cretini»; - 3 novembre, Teatro Trivulzio, «Quarta parete» in «Arsenico e vecchi merletti»; - 4 D La locandina della rassegna novembre, Teatro Giglio, Associazione teatrale di Besana in Brianza in «Ora no, tesoro»; - 9 novembre, Teatro Argentia, «Panvil» in «Il mistero dell’assassino misterioso»; - 10 novembre, Teatro Trivulzio, «Gost» in «Le sorprese del divorzio»; 11 novembre, Teatro Giglio, «Il Prologo» in «Il signor di Pourceaugnac». A decretare il vincitore una giuria di esperti (tra questi anche la Uilt, Unione Italiana Libero Teatro) che il 20 novembre, in una serata di gala che si terrà a Melzo (Palazzo Trivulzio, ore 21) comunicherà il vincitore della rassegna. Info: cell. 335.1739661. Fillia, «Natività, Morte, Eternità» (olio su tela, 1931, collezione privata) con il Piams Ambrosianeum: quando i Futuristi si «convertirono» all’arte sacra V olevano uccidere il «chiaro di luna», distruggere i musei, chiudere le accademie. Esaltavano la velocità, le conquiste tecnologiche, la guerra come «igiene del mondo». Detestavano il passato, vivendo il presente solo come anticipo del futuro. E per questo si facevano chiamare Futuristi. La loro avversione per tutto ciò che era «tradizione» li portò, politicamente, a sostenere il fascismo, la loro fede nel progresso ad abbracciare posizioni laiciste, quando non anticlericali. Eppure anche questi «avanguardisti» dell’arte ebbero la loro illuminazione sulla via di Damasco... Una «conversione» poco nota, contrastata e contestata, e per questo, forse, per lo più ignorata, eppure testimoniata da diverse opere, oggi presentate in una mostra da non perdere per il suo taglio pressochè inedito. La propone, fino al 10 novembre, la Fondazione Ambrosianeum, con un allestimento a Milano presso la sua sede di via Delle Ore 3, promosso dai Gruppi di volontariato Vincenziano, non nuovi a questi connubi fra carità e cultura: l’intero ricavato dell’iniziativa, infatti, sarà devoluto a iniziative assistenziali. Il titolo della rassegna, «Arte sacra e Futurismo: un incontro ad alta quota», evoca, al contempo, la passione di Marinetti e soci per gli spazi aerei ma anche la loro attrazione per la sfera celeste, l’una e l’altra espresse in Madonne svettanti, in Crocefissi slanciati, in fiamme guizzanti come roveti ardenti... Una sensibilità religiosa che rivendicava una sua orgogliosa originalità, e che tuttavia, come scriveva Fillia, appariva sempre «investita dalla luce di verità eterne». (L.F.) Inedito Poesia di Alda Merini dedicata a don Giuseppe Vegezzi il giorno del suo ingresso in parrocchia (2002) E’ un giorno in cui tu darai il tuo pane a tutti e le tue mani toccheranno infiniti pensieri. Volevi questo, la somma delle nostre anime e il calore del nostro amore, ora tu pronuncerai la Parola Santa che terremo sempre nel nostro cuore, cammineremo vicino a te come pecore con il pastore. Il pubblico in un concerto Musica sacra all’ora di pranzo memorial. Alda Merini: a un anno dalla scomparsa la sua parrocchia la ricorda con un grande evento DI LUCA FRIGERIO «L a mia poesia è alacre come il fuoco, trascorre tra le mie dita come un rosario». È passato già un anno da che Alda Merini ci ha lasciato, e Milano non se n’è ancora consolata. Tanto le manca, a questa città, e forse al mondo intero, quella sua voce fragile eppure salda, quella sua ansia quieta di verità, quelle sue invocazioni a un Dio che è prima di tutto amore di madre... Nata il ventuno a primavera, come diceva Alda di Alda Merini se stessa, morta nella festa dei santi tutti, a 78 anni, nella sua casa sul Naviglio Grande ingombra di carte e di memorie, stretta come una tana, calda come un nido. Oggi la ricordano in tanti, la Merini, con quell’affetto, forse, che così forte si prova soltanto per ciò che si scopre tardi, e con il rammarico di averlo già perduto. Ma la ricorda soprattutto la sua parrocchia, quella di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, dove la poetessa ha vissuto la sua vita di lotte quotidiane, piccole e grandi, di crisi e di gioie, passeggere o profonde, di fede cercata, strappata, conquistata. Lo sa bene il «suo» parroco, don Giuseppe Vegezzi: «Telefonava spesso - ricorda -, anche tre o quattro volte al giorno, ogni tanto di notte, perché, mi era chiaro, cercava soprattutto qualcuno con cui parlare...». Incontri fatti di voci, a volte agitati, talora turbolenti, com’era nel carattere di Alda, spontanea fino alla ruvidezza, sincera fino alle lacrime, e con dentro, nell’intimo, quel bisogno che è di tutti, e in lei forse più di tutti, di sfogarsi, di farsi comprendere, di non sentirsi sola. E chi, meglio di un prete, padre, fratello, amico, poteva ascoltare, confessare, perdonare... Alla sua parrocchia, rammenta ancora don Vegezzi, la poetessa Merini faceva spesso arrivare liriche e versi, sempre nuovi, sempre diversi. Non erano omaggi fatti cadere dall’alto di chi concede qualche briciola del suo superiore sapere, ma i messaggi, intimi e accorati, di chi voleva condividere la propria sensibilità con i vicini di casa, con i comparrocchiani, sentendosi parte, e parte viva, di una comunità. Testi pressoché inediti per il grande pubblico, affidati all’immediatezza di un bollettino parrocchiale, che presto saranno raccolti in un nuovo volume. Nel frattempo, la parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Naviglio commemora Alda Merini, la «poetessa de la Riva», con un evento di grande spessore artistico, che si terrà proprio oggi, domenica 31 ottobre, alle ore 15.30, in Alzaia Naviglio Grande 34 (info, 02.8372887). «Un Memorial - come spiega il parroco don Giuseppe Vegezzi - che ha ricevuto anche il patrocinio e il contributo del Comune di Milano (Consiglio di Zona 6) e che si svolgerà con l’avvicendarsi delle poesie di Alda Merini, recitate da Laura Bagarella, in un excursus storico che attraversa tutta la sua vita, alternate da musiche eseguite dall’orchestra Nuova Cameristica di Milano e dal coro Jubili Cantores, quale simbolo dell’affetto di tutta la comunità dei Navigli». A Marco Garzonio, presidente dell’Ambrosianeum, è stato affidato il compito di introdurre l’evento, mentre l’editore Arnoldo Mosca Mondadori, anch’egli fortemente legato all’Alda (come affettuosamente ancora la chiamano su questa parte del Naviglio) disegnerà i suoi ritratti artistici sul sagrato della chiesa. Chiuderà il pomeriggio una video-intervista inedita alla poetessa. E sarà una festa, semplice e commossa, emozionante e vera. Com’era Alda Merini, com’è, ancor oggi e sempre, il mondo poetico che ci ha lasciato: perché, come scriveva, «i poeti, nel loro silenzio, fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle». «Uomini di Dio», proiezione per i preti a Seveso n quest’anno pastorale dedicato particolarmente alla santità sull’esempio di San Carlo, l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, in collaborazione con il Seminario Arcivescovile e la Formazione permanente del Clero, offre ai sacerdoti e ai seminaristi della Diocesi di Milano la possibilità di assistere a una proiezione esclusiva del film «Uomini di Dio» («Des hommes et des Dieux») di Xavier Beauvois, uscito da pochi giorni nelle sale italiane. L’appuntamento è per mercoledì 10 novembre alle ore 20 presso il Seminario di Seveso. Il film sarà accompagnato dall’intervento di Gerolamo Fazzini (direttore di Mondo e Missione) e la testimonianza dell’abate Luigi Gioia (Monaci Olivetani di Seregno). L’opera, che ha avuto un enorme successo e che ha suscitato I La locandina della versione italiana del film Mercoledì 10 novembre alle 20 in Seminario, riservata a sacerdoti e seminaristi. Ingresso a inviti con prenotazione obbligatoria interessanti dibattiti in Francia e sta riscuotendo grande successo di critica (anche laica) in Italia, narra la drammatica vicenda dei sette monaci trappisti trucidati in Algeria nel 1996 in circostanze che restano ancora oggi misteriose. Memorabile il testamento spirituale lasciato dal Priore frére Christian. Il film, premiato a Cannes e candidato all’Oscar, è una interessante occasione di riflessione per la sua valenza simbolico-artistica e merita di essere proposto nelle comunità cristiane. La proiezione al Seminario di Seveso sarà introdotta da don Gianluca Bernardini, collaboratore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali per il settore «Sale della Comunità», che anticipa un suo commento: «Paura e coraggio, preoccupazione e determinazione, sofferenza e pace interiore sono gli ingredienti che si mescolano lungo la narrazione fino ad arrivare alla lirica e struggente scena “dell’ultima cena”, che di fronte alla drammaticità dell’evento, ben sottolineata dalla musica tratta da “Il lago dei cigni” di Ciaikovskij, sa comunicare con singolare delicatezza tutto il valore di un vita che si dona e si consuma». L’ingresso per mercoledì 10 è a inviti. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione entro lunedì 8 novembre (tel. 02.8556304; e-mail: [email protected]), fino ad esaurimento posti. er l’Anno Accademico 2010-2011, importante per la storia del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra (Piams) di Milano, in quanto 70° anniversario della sua istituzione canonica (e 80° anno di attività), il Piams organizza un nuovo ciclo di «Lunchtime concerts», che si tengono anche quest’anno in centro all’ora di pranzo. Sono in programma, il martedì alle ore 13 presso il Civico Tempio di San Sebastiano (via Torino, 28), sei appuntamenti musicali che vedono impegnati come musicisti i docenti e gli allievi del Piams. I concerti sono a ingresso gratuito e dureranno indicativamente 40 minuti. Il primo si è tenuto martedì scorso, il prossimo sarà martedì 2 novembre con Alessandro La Ciacera (docente di organo e composizione organistica presso il Piams, vice organista del Duomo di Milano) e Lorenzo Paini (clarinetto), con musiche di Gabriel Fauré e Felix Mendelssohn-Bartholdy. Gli appuntamenti seguenti sono programmati martedì 9, con Raffaela Ravecca (contralto); martedì 16, con Giorgio Merli (canto ambrosiano); martedì 23, con Stefano Borsatto (organo); martedì 30, con Margherita Tomasi (soprano). Questa iniziativa sarà anche l’occasione di toccare con mano il punto di arrivo, oggi, di una tradizione ormai quasi secolare che vede il Piams impegnato senza sosta nello studio, l’insegnamento, la ricerca e la tradizione della musica sacra e ambrosiana, repertorio peculiare della città. Informazioni: Piams, viale Gorizia 5, Milano (tel. 02.89406400). P sabato prossimo Convegno per la Giornata del quotidiano cattolico D omenica 14 novembre si celebrerà la Giornata del quotidiano cattolico Avvenire. «Per il bene della democrazia e per l’azione della Chiesa abbiamo bisogno di Avvenire» è il titolo del messaggio del cardinal Tettamanzi in occasione della Giornata, che si può già scaricare dal portale diocesano www.chiesadimilano.it. «Diamoci un avvenire. Il quotidiano dei cattolici, una fonte e un riferimento in rete», è invece il tema dell’incontro che si svolgerà sabato 6 novembre a Milano presso l’Università cattolica (largo Gemelli, 1 - Aula Sant’Agostino) a partire dalle ore 9.30. All’incontro verrà anche presentato il materiale per la Giornata del quotidiano cattolico. La partecipazione è libera. Per motivi organizzativi, la presenza va segnalata all’Ufficio per le comunicazioni sociali (tel. 02.8556240; fax 02.8556312; [email protected]).