presentazione - giornata di apertura
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presentazione - giornata di apertura
31 Ottobre: Presentazione Novembre al femminile Saluto e ringrazio gli amici e le persone che sono venute per conoscerci e sostenerci. Ringrazio la Regione del Veneto, il Comune e la Provincia di Treviso, l’OMCeO di Treviso e le tre ULSS di Asolo, Pieve di Soligo e Treviso che hanno concesso il patrocinio. Saluto e ringrazio le autorità presenti. Ringrazio la Fondazione Veneto Banca per il contributo finanziario che assieme a quello di altri generosi amici hanno permesso questa organizzazione. Saluto e ringrazio relatori, coordinatori e artisti che vi partecipano, tutti a titolo gratuito. Saluto e ringrazio le colleghe della commissione scientifica e organizzativa e le consigliere della Sezione AIDM Treviso che hanno tanto lavorato per la realizzazione di questa iniziativa. Saluto e ringrazio le presidenti di Sezioni e di commissioni pari opportunità che si sono mosse dal generoso Sud per sostenerci. Vedere la sala ricca di tante preziose presenze mi emoziona. Grazie Due brevi premesse prima di presentare la manifestazione: 1. Dai dati forniti dal Consiglio di Europa la violenza del marito, del fidanzato o del padre risulta essere la prima causa di morte e invalidità permanente per le donne tra i 14 e i 44 anni, ancor prima del cancro o degli incidenti stradali. In Italia abbiamo un omicidio in famiglia ogni 40 ore, con la Lombardia al primo posto, e le donne vittime in ben due terzi dei casi. All’interno della coppia episodi di stupro costituiscono il 28% nel Veneto mentre la media Italiana è del 26,6%. In genere e nella stragrande maggioranza delle violenze perpetrate contro la donna, l’aggressore è una persona ben conosciuta dalla vittima, che può essere il marito o convivente (20,2% dei casi), un amico (23,8%), il fidanzato (17,4%), un conoscente (12,3%); solo il 3,5% non ha mai visto la sua vittima prima di uno stupro. 2. L’AIDM Treviso è impegnata dal 2005 in iniziative di educazione informazione e formazione volte alla gente e al personale sanitario ed è impegnata per la valorizzazione della cultura di genere a favore della salute delle donne. Da queste premesse l’organizzazione della manifestazione “Novembre al femminile: un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne”. che accompagnerà la cittadinanza, con un appuntamento al giorno, nel mese della giornata internazionale contro la violenza. La manifestazione, gratuita e aperta a tutti, nata dopo alcuni anni di collaborazioni con realtà attive nel territorio, vuole valorizzare le risorse presenti e cercare nuove risposte attraverso la sperimentazione di modalità aggregative e linguaggi diversi per trattare una questione vitale con/tra la gente, promuovendo un fronte comune contro la violenza, nel superamento della lotta fra i sessi. Questo complesso programma vedrà interagire una esperti fra seminari, tavole rotonde, cinema espressivi. quarantina di e laboratori La manifestazione è nello stile eclettico del femminile perché è la modalità della donna riuscire ad accudire e nel contempo dirigere, ascoltare e agire, attendere e soccorrere. E così, Novembre al femminile passa dai laboratori al giornalismo, dalla filosofia alla scienza, dai concerti alle mostre e al confronto tra referenti dei vari Servizi e delle Associazioni che avvicinano e trattano la problematica della violenza. Tutti interverranno alla luce dei loro saperi ed esperienze. Le serate di apertura e di chiusura, celebrate con concerti, le seminariali e cinematografiche si svolgeranno alla Fondazione Benetton Studi Ricerche "Spazi Bomben per la cultura”; i laboratori espressivi si terranno in un luogo accogliente e accudente, l’Hotel Boscolo Maggior Consiglio. Oltre 20 artisti (uomini e donne), emergenti e professionisti, esporranno opere pittoriche e grafiche nelle mostre “ la bellezza contro la violenza” e “ oltre il silenzio” presenti nelle due sedi. In ogni sede, artisti professionisti espongono insieme agli emergenti. Non c’e una mostra di serie A e una di serie B. Vedo in seconda fila Alda Boscaro, artista professionista e moglie del Dott.Trinca della Fondazione Veneto, Banca che saluto e ringrazio, che ha prestato una sua opera. La manifestazione che propone un appuntamento al giorno, è strutturata in modo che ciascuno possa costruire il proprio percorso di sensibilizzazione con uno o più incontri, in orari congeniali. Le mostre e i laboratori espressivi mirano a migliorare la percezione delle tante forme di violenza, imparare a riconoscerne la frequenza e a interrogare il silenzio della violenza in famiglia, che nella nostra cultura appartiene all'ordine del non pensato, non detto e non ammesso. Mirano a sottolineare come l’interiorizzazione della violenza subita, con produzione di vergogna e colpa, porta alla perdita del rapporto con l'altro e del senso di sé, verso un isolamento senza parola che non consente protezione e riparazione. Solo due esempi per i laboratori, nel cerchio delle voci una cantante jazzista proporrà come articolare e dare autorevolezza alla voce nella dimensione dell'incontro con gli altri; nel laboratorio delle performance sonore si riscopre il soffio come segno della vita attraverso il suono in un flauto, in un’ocarina, o anche il soffio in una bottiglia vuota o nel tappo di una penna. I seminari trattano della promozione del percorso dall’assoggettamento all’autorevolezza per contrastare la violenza, nelle ottiche della filosofia, psichiatria e psicoanalisi, dell’arte e del giornalismo, dell’architettura, cinematografia, giurisprudenza e della sanità. E’alle radici della violenza la difficoltà di accesso all’autorevolezza: le donne arrivano a essere brave e buone, angeli del focolare e/o lavoratrice, quasi mai autorevoli. La nostra epoca che privilegia le veline ha bisogno di scoprire il valore dell’autorevolezza e di riconoscere come anche la donna vittima di violenza può trasformare la sofferenza in esperienza e, da protagonista di una nuova conoscenza e di un nuovo sapere, farsi autorevole. Conclusioni La ricerca dell’autorevolezza, da autori, interpreti e attori del proprio progetto di vita, è un obiettivo sostanziale del percorso di sensibilizzazione che proponiamo, perché si può contrastare e riparare la violenza solo all'interno di una cultura che attraverso condivisione, partecipazione e pariteticità valorizzi le differenze di genere. E per la valorizzazione delle differenze di genere ho l’onore e il piacere di cedere la parola ad un uomo, anche ginecologo, assessore al Comune di Treviso e nostro amico: il dott. Vittorio Zanini E ora passo la parola ad un altro uomo, segretario provinciale della federazione dei MMG, Vicepresidente dell’OMCeO e nostro amico: Il Dott. Brunello Gorini Concludo la presentazione della manifestazione con un invito a voi tutti di leggere con attenzione il programma e di partecipare agli incontri che si terranno in questa sede, ad ingresso libero e gratuito. Vi invito a partecipare ai laboratori, espressivi che si terranno all’Hotel Boscolo Maggior Consiglio. Anche nei laboratori l’accesso è gratuito, ma necessita la prenotazione da effettuare al mio indirizzo mail. Vi invito a visitare le mostre aperte tutti i giorni: l’orario lo trovate sul programma. Un ultimo invito: se ne avete la possibilità mettete un vostro dono nella busta che vi è stata consegnata. Ci trovate un segna libro che speriamo vi accompagni nelle buone letture che vi auguriamo. Ora faremo un po’ di pausa che potrete utilizzare anche per mettere i soldini nella busta da consegnare all’uscita , a fine spettacolo. Seguirà la parte più elevata della serata, dove saranno eseguiti brani musicali accuratamente scelti. Sarà coordinata da una musicista , la professoressa Raffaella Chiarini, docente al Conservatorio Steffani di Castelfranco, che saluto e ringrazio. E concludo con un saluto e un ringraziamento speciale ai giovani musicisti e ai colleghi medici che si esibiranno per regalarci l’occasione di fare esperienza di bellezza contro la violenza. Grazie, grazie a tutti.