il farmaco per diagnosi precoci e malattie rare

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il farmaco per diagnosi precoci e malattie rare
GIORNATA PUGLIESE su FARMACO e PRODOTTI per la SALUTE
II Edizione
venerdì 25 febbraio 2011
“ il farmaco per diagnosi precoci e malattie rare”
INTERVENTO del PRESIDE in APERTURA dei LAVORI
Innanzitutto saluto e dò il benvenuto a tutti i convenuti, ringrazio il Magnifico Rettore Petrocelli
che con la sua presenza in questa giornata testimonia, come sempre, la sua sensibilità ed
interesse per le iniziative che vedono l’Università di Bari aperta verso il territorio e non posso
fare a meno di ringraziare anche il proRettore Garuccio per il suo costante e convinto impegno
in tutti i processi che riguardano il trasferimento tecnologico.
Come avete notato dal programma, tre sono gli attori pugliesi che hanno contribuito ad
organizzare la Giornata Pugliese del Farmaco, mondo dell’Accademia con la Facoltà di Farmacia
dell’Università di Bari, mondo della professione più strettamente correlata al mondo del
farmaco quale gli Ordini dei Farmacisti di Puglia, e mondo delle imprese del territorio nel
settore del farmaco rappresentate da Confindustria Puglia; tre realtà che insieme si
confrontano con le autorità istituzionali del territorio regionale e con Enti ed Associazioni del
settore a livello nazionale. Convinti come siamo della necessità di fare sinergia a tre e
dell’utilità di un ampio confronto a tutti i livelli in un settore così importante per lo sviluppo
culturale, economico ed occupazionale quale quello del farmaco abbiamo costruito i lavori di
questa giornata chiamando a raccolta in questa aula e ringraziamo loro per aver accettato
l’invito:
la Regione Puglia: con la vice-Presidente ed Assessore allo Sviluppo Economico avv.
Loredana Capone; l’assessore alla Salute prof. Tommaso Fiore; il presidente dell’Agenzia
Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, prof.ssa ing. Giuliana Trisorio Liuzzi.
le Facoltà di Farmacia di tutta Italia, rappresentate dal Prof. Giuseppe Ronsisvalle che ha
voluto convocare per oggi pomeriggio qui a Bari la Conferenza dei Presidi, dando quindi
a Colleghi la possibilità di partecipare all’evento odierno.
Le imprese farmaceutiche del territorio rappresentate dal presidente di Confindustria
Puglia dr. Piero Montinari, Associazione di categoria che con l’Università di Bari
esattamente un anno fà sottoscrisse il protocollo di intesa per la costituzione del
Distretto del Farmaco in Puglia.
La Professione, gli Ordini dei Farmacisti di Puglia, rappresentata dal Senatore dr. Luigi
d’Ambrosio Lettieri, Segretario della XII Commissione Igiene Sanità al Senato della
Repubblica
Il Ministero per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, il Ministro on.
Raffaele Fitto
La Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA, rappresentata dal Direttore Generale prof. Guido
Rasi
Farmindustria nazionale rappresentata dal vice-Presidente dr. Daniel Lapeyre, nonché
Presidente e Amministratore Delegato dell’industria farmaceutica sanofi-aventis.
E poi salutiamo e ringraziamo:
per la nuova frontiera della ricerca, le biotecnologie per la salute, il prof. Leonardo
Santi, Presidente del Comitato nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie nonché
Presidente del Centro Nazionale Risorse Biologiche ed anche il dr. Leonardo Vingiani,
direttore di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie.
La Fondazione Telethon rappresentata dalla dr.ssa Lucia Monaco, presidente del
Comitato Scientifico Telethon
alcune delle imprese farmaceutiche presenti sul territorio pugliese: l’amministratore
delegato di Merck-Serono dr. Antonio Messina, il direttore dello Stabilimento sanofi
aventis di Brindisi dr. Aziz Benrebbah, il dr. Sergio Fontana di Farmalabor, l’ing.
Leonardo Rescio di Liofarmaceutici e di Pierre, il dr. Roberto La Forgia di Itelpharma ed
il prof. Nicola Colabufo del neonato spin-off Biofordrug, i quali nella tavola rotonda per
oggi programmata saranno magistralmente coordinati nei loro interventi dal prof.
Federico Pirro del Centro Studi Confindustria Puglia, che ringraziamo.
Ed infine salutiamo e ringraziamo i colleghi relatori della Facoltà di Farmacia di Bari che
esporranno oggi in modo breve e sintetico alcune delle linee di ricerca in atto nella Facoltà sul
tema della giornata, contributi che sono stati inseriti, insieme a tutta la produzione scientifica
pubblicata dalla Facoltà nel 2010, sulla pen-drive che abbiamo avuto piacere di donarvi come
gadget della giornata.
Mi piace in apertura dei lavori di questa giornata, che sta diventando ormai l’appuntamento
annuale del farmaceutico pugliese nella CASA DEL FARMACO, ricordare quanto dissi
esattamente un anno fà in questa stessa aula in occasione della I edizione della GIORNATA su
FARMACO e PRODOTTI per la SALUTE del 28 gennaio 2010 avente come tema “La FACOLTA’ di
FARMACIA verso il DISTRETTO PUGLIESE del FARMACO”. In quell’occasione dissi che si dava inizio
ad un percorso nuovo dove la Facoltà di Farmacia di Bari, nella quale sono presenti le
competenze necessarie per la progettazione, lo sviluppo, l’uso ed il controllo di qualità del
farmaco, si apre al mondo esterno per mettere a disposizione il suo know how didattico e
scientifico per contribuire allo sviluppo economico ed occupazionale del territorio ed ad un
costante arricchimento culturale dei PROFESSIONISTI DEL FARMACO, così come a noi piace
chiamare i nostri laureati in Chimica e tecnologia farmaceutiche ( CTF) ed in Farmacia (FA).
Ci fa piacere sottolineare l’inizio di questo percorso nuovo intrapreso dalla Facoltà, perché
abbiamo visto bene in avanti, solo da poco invece ora si è convinti che le Università devono
assolvere oltre alla mission della didattica e della ricerca anche ad una terza mission:
contribuire allo sviluppo economico ed occupazionale del territorio dove esse insistono. La
ricerca deve essere intesa non solo come ampliamento delle frontiere della conoscenza e
mezzo per qualificare l’attività formativa ma anche come strumento di relazione con il proprio
territorio.
E’ questa la terza mission dell’università che solo recentemente ha fatto il suo ingresso nei
temi di politica scientifica e di riflessione sull’università. Per il settore farmaceutico, e più in
generale nell’area delle scienze della salute dell’uomo, questo approccio è di fondamentale
importanza per i continui processi innovativi che caratterizzano il settore. Per intervenire
credibilmente a sostegno dell’innovazione in tale settore un approccio a “tripla elica” basato
sul contributo sinergico di imprese, ricerca e soggetti istituzionali deve costituire il primo
passo per poi passare alla fase di reperibilità di risorse per sostenere lo sviluppo economico
ed occupazionale di un territorio. Per il settore del farmaceutico si deve considerare che
trattasi di un settore anticiclico nel senso che l’esigenza di salute è abbastanza costante nel
tempo, se non addirittura in crescita con l’allungamento della vita media dell’uomo. E’
fondamentale quindi avere su un territorio una struttura pubblica didattico-scientifica di
riferimento per il settore del farmaco dove si concentrano molte delle competenze
multidisciplinari necessarie per lo studio del farmaco: lo è ora la Facoltà di Farmacia di Bari
per tutto il territorio pugliese, lo sarà nel prossimo futuro, alla luce della nuova legge Gelmini
che vede scomparire le Facoltà, un DIPARTIMENTO di SCIENZE del FARMACO che stiamo in questi
giorni costruendo dove continueranno a coesistere tutte le competenze che finora hanno
interagito fra di loro in Facoltà. Stiamo ristrutturando la CASA DEL FARMACO. Ci piace
immaginare per il 2012 quando il processo di riorganizzazione di tutto il sistema università sarà
completato salutare la chiusura della Facoltà di Farmacia festeggiando il suo 80° anno, essa
fu fondata nel 1932, e battezzeremo il nuovo DIPARTIMENTO di SCIENZE del FARMACO con la
stessa mission che da qualche anno abbiamo messo come sottotitolo al nome della Facoltà:
Struttura didattica e di ricerca per imparare a conoscere, progettare, preparare ed usare il
Farmaco. Sarà forse il tema della III edizione della Giornata del Farmaco, inserendo il tutto in
un contesto più ampio quale quello della Federazione tra sei atenei presenti nelle tre regioni
del Sud-est e che nel frattempo si sarà consolidata.
Constatiamo con soddisfazione che con tutte le azioni che negli ultimi due anni la Facoltà ha
messo in atto si è contribuito a sviluppare in Puglia un interesse sempre più sentito e
partecipato nel campo del farmaco. Abbiamo infatti presentato il 28 febbraio scorso in Regione,
insieme a Confindustria Puglia, un protocollo di intesa per la costituzione del Distretto del
Farmaco in Puglia e siamo in attesa del primo riconoscimento da parte della Giunta Regionale;
abbiamo istituito, tra i pochi in Italia, il Master di II livello in “Radiofarmacia”; appena una
settimana fà abbiamo avviato il Corso di Perfezionamento in “Farmacista di Reparto”, secondo
in Italia oltre Torino; stiamo ora progettando il Master Reach; abbiamo favorito la costituzione
dell’Associazione ex-allievi della Facoltà, EXAF, che sta svolgendo un’opera meritoria nei
confronti dei nostri laureandi e neolaureati per ben orientarli nel trovare un adeguato lavoro.
Poi da pochi giorni si è legalmente costituito il primo spin-off nella Facoltà, BIOFORDRUG nel
settore biotecnologie salute, che si è classificato 1° al concorso Start Cup Puglia 2010, poi
premiato al Festival dell’Innovazione 2010 a Palermo con il prestigioso premio UK Trade and
Investment ed infine gratificato da una lusinghiera lettera di congratulazioni del Ministro della
Salute prof. Ferruccio Fazio che nella sua lettera dice testualmente “ la progettazione, e sintesi
di radiofarmaci da utilizzare per una diagnosi precoce mediante PET di malattie
neurodegenerative rappresenta un sicuro passo in avanti per la ricerca e per il futuro delle
biotecnologie orientate al farmaco e fa dell’eccellenza barese motivo di profondo orgoglio,
costituendo anche una opportunità di sviluppo del territorio in termini tanto economici quanto
occupazionali”
Poi abbiamo avuto il piacere e l’onore, noi della Facoltà di Farmacia di Bari, forse proprio per la
convinta e fattiva apertura verso il mondo esterno e per le competenze specifiche nel settore
del farmaco, ad essere stati individuati, tra le strutture pubbliche di ricerca, per partecipare ai
lavori, in Sala Stampa Esteri in Roma la scorso 2 dicembre, in occasione dell’evento
organizzato da MercK Serono sul tema “ Connubio tra pubblico e privato: la formula vincente
per l’innovazione” durante la quale Merck Serono nell’annunciare la nuova politica dell’azienda
di scendere in campo a fianco delle Università italiane e scommettere sull’eccellenza ha
presentato una importante e nuova iniziativa nata dalla collaborazione con quattro Università
italiane tra cui, abbiamo il piacere, la Facoltà di Farmacia dell’Università di Bari. L’iniziativa
consiste nel mettere a disposizione di studenti meritevoli di queste quattro realtà universitarie,
tra cui Bari, una serie di grant formativi.
Iniziativa dello stesso tenore dal titolo “ Un’alleanza per l’Innovazione, lo Sviluppo e la
Competitività” organizzata da sanofi aventis a Brindisi vede coinvolta ancora una volta la
Facoltà di Farmacia di Bari, tutte circostanze estremamente positive che ci vedono presenti e
coinvolti nei processi di innovazione che il nostro territorio sta perseguendo con tenacia.
Sono tutte attività queste che hanno contribuito, insieme a tante altre, a far sì che quest’anno
la Facoltà, nonostante il numero programmato, abbia avuto la maggiore percentuale di crescita
di immatricolazioni rispetto agli anni precedenti, dimostrando l’alto grado di appeal maturato.
Tutto questo però ha bisogno di essere valorizzato, coinvolgendo tutti gli attori e decisori
istituzionali per creare quella filiera del farmaco capace di generare le condizioni favorevoli
per attirare l’attenzione e l’interesse degli investitori e consentire occupazione in loco ai
giovani laureati, formati a spese del territorio regionale pugliese e attualmente costretti in
massa a migrare lontano per trovare occupazione nel settore. Vanno via dalla Puglia più della
metà dei duecento giovani che si laureano ogni anno in Facoltà di Farmacia. Ci piace sognare
che una risposta potrebbe venire nell’ambito delle risorse del “Piano per il Sud” dove una delle
otto voci riguarda proprio la ricerca e l’innovazione, per cui ci chiediamo e chiediamo: il
farmaceutico, e tutto l’indotto che esso genera, può rappresentare per il sud, per la Puglia, una
opportunità di sviluppo economico ed occupazionale? Il Ministro per i Rapporti con le Regioni,
On. Raffaele Fitto potrebbe dirci qualcosa di più preciso in merito. La Facoltà di Farmacia di
Bari sta svolgendo un ruolo attivo e propositivo sia per la costituzione del DISTRETTO
PRODUTTIVO DEL FARMACO, di competenza regionale, sia per la costituzione del DISTRETTO
TECNOLOGICO DELLA SALUTE DELL’UOMO E BIOTECNOLOGIE, bando Ministeriale MIUR per le
quattro regioni, tra cui la Puglia, dell’obiettivo 1; è vero che la strada attualmente praticata per
la costituzione di distretti, può rappresentare una opportunità per lo sviluppo del farmaceutico
in Puglia ma la limitazione, la difficoltà che si avverte nella costituzione di tali Distretti è
proprio nella scarsa presenza di industrie del settore sul territorio che fanno perpetuare il
profondo gap tra regioni meridionali e contesto nazionale nel settore farmaceutico. Si ricorda
che in Italia abbiamo 70.000 addetti al farmaceutico, ed altrettanti nell’indotto, in Puglia che
rappresenta il 7% della popolazione nazionale ci sono solo 700 addetti al farmaceutico.
Veniamo ora al perché del tema scelto per la giornata “ IL FARMACO per DIAGNOSI PRECOCI e
MALATTIE RARE”
Partendo dalle molteplici competenze ed interessi presenti in Facoltà tra cui anche quelli sulla
DIAGNOSI PRECOCE e quello sulle MALATTIE RARE, abbiamo pensato a questi due ambiti anche
per gli incroci ed intrecci che con essi vi sono con le linee strategiche del sistema sanitario
nazionale e regionale :
a) per quanto riguarda la diagnosi precoce riteniamo che l’argomento abbia una valenza
oltre che prettamente scientifica anche economica di interesse del sistema sanitario in
quanto è noto che 1 investito in prevenzione e diagnostica significa 3 recuperato nel
decennio che segue; infatti una delle linee strategiche del Ministero della Salute è
proprio potenziare la prevenzione e la diagnosi precoce per la salute ed il benessere
della popolazione.
b) Poi c’è anche l’aspetto etico delle malattie rare dove è fondamentale il ruolo della
ricerca pubblica proprio perché la limitata percentuale dei pazienti a cui è diretta la
terapia rende poco incoraggiante per il privato l’investimento.
Le malattie rare ( 5 pazienti su 10.000 persone ) sono numerose e la loro patogenesi
ancora poco conosciuta da rendere non praticabile per qualsiasi industria del farmaco
un impegno precoce e su larga scala e d’altra parte la ricerca pubblica, per sua natura,
non possiede tutte le competenze e soprattutto le risorse necessarie per passare alla
industrializzazione di un prodotto. Constatiamo con piacere che in Puglia c’è molta
sensibilità ed attività da parte della Regione verso il settore delle malattie rare per il
quale si è da poco costituito un coordinamento specifico e proprio in questi giorni in
Ateneo è in atto una serie di eventi ed una interessante mostra fotografica
sull’argomento; riteniamo quindi che l’apporto da parte del settore farmaceutico,
diagnostico e terapeutico, accanto a quello medico, nel proporre nuove entità curative
sia necessario, ed è per questo che noi ci proponiamo nell’ambito delle malattie rare a
dare sempre con maggiore convinzione ed impegno il nostro contributo.
In conclusione investire in ricerca e sviluppo in campo terapeutico e diagnostico significa
fornire risposte sempre più efficaci e concrete alla sempre più complessa ed articolata
domanda di salute e di benessere della popolazione. Devono essere coordinate in modo unitario
le competenze ed eccellenze del territorio imprimendo una accelerazione alle collaborazioni tra
gli attori in campo, consolidando le relazioni, le collaborazioni e le condivisioni tra imprese,
università, start-up, spin-off, centri di ricerca, istituzioni, organizzazioni nazionali ed
internazionali strutturando un sistema stabile di scambio di informazioni, comunicazioni ed
esperienze e di trasferimento di best practice, know how, travalicando le barriere tra le
diverse discipline, integrando sempre di più il pubblico con il privato, l’università con l’industria,
la ricerca con la finanza.
La Facoltà di Farmacia dell’Ateneo di Bari è quindi interessata a seguire tutti i processi di
innovazione che accompagnano il farmaco per il quale emergono nuove tecnologie tra cui
quelle biotecnologiche, nuove regolamentazioni, nuovi sistemi di produzione. L’attenzione è
rivolta anche al nuovo ruolo che dovranno avere le farmacie territoriali nell’ambito del servizio
sanitario in termini di sevizi da erogare, ma anche verso nuovi settori emergenti e promettenti
tra cui quello dei prodotti nutraceutici e cosmeceutici, motivo per cui ci piace parlare di
Scienze del Farmaco e dei Prodotti per la Salute.
E per chiudere: negli ultimi anni è tradizione raccogliere tutti i lavori scientifici pubblicati
nell’anno dai docenti-ricercatori della Facoltà di Farmacia di Bari in un’opera cartacea proprio
per dare fisicità alla intensa attività di ricerca che si svolge in tutti i settori presenti in Facoltà.
Quest’anno gli 85 docenti-ricercatori, di cui 32 chimici farmaceutici, 12 chimici di base, 10
farmacologi, 10 tecnologi farmaceutici, e poi biologi farmaceutici, biochimici e altri hanno
prodotto 120 pubblicazioni scientifiche e riscontriamo con soddisfazione che rispetto all’anno
precedente abbiamo avuto un significativo aumento sia di numero di lavori pubblicati in un anno
che di aumento del livello del valore delle riviste scientifiche su cui si è pubblicato. Mi fa molto
piacere chiudere il mio intervento consegnando nelle mani del Magnifico Rettore il frutto del
lavoro di ricerca pubblicato nel 2010 dai docenti-ricercatori della Facoltà di Farmacia, raccolto
nell’Annuario Scientifico, giunto alla III edizione, e di cui doniamo al Magnifico la prima copia.
Buon lavoro ed un sincero saluto a tutti.