Unità d`Apprendimento 2014/2015 della Scuola dell`Infanzia di Vado

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Unità d`Apprendimento 2014/2015 della Scuola dell`Infanzia di Vado
Istituto Comprensivo di Vado Monzuno
Scuola dell'Infanzia di Vado – A.S. 2014/2015
Programmazione Didattica
Insegnanti:
Abate Elena – Oppidi Erica – Scaccuto Giulia – Di Carlo Anna Maria –
Cinnante Giovanna – Guidetti Nicola – Formicola Luigi
1) PATTO EDUCATIVO
Gli obiettivi educativi e didattici sono stati individuati e trascritti a livello collegiale e saranno
adattati alle varie fasce d'età. Essi sono elencati in modo specifico nel Piano dell'Offerta
Formativa e in generale insistono sui seguenti aspetti:
OBBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
* Acquisire la coscienza e il rispetto di sé, degli altri e del mondo circostante.
* Favorire la cultura della pace, della cooperazione, dell'accoglienza, della disponibilità al
confronto con altre identità culturali (Educazione alla pace).
* Acquisire la conoscenza dell'ambiente in cui viviamo per sviluppare
sentimenti di identità, di appartenenza, rispetto e valorizzazione (Educazione ambientale).
* Sensibilizzare al rispetto delle norme di sicurezza a scuola, nella strada (Educazione alla
sicurezza).
* Ricercare condizioni di pari opportunità formativa per tutti i bambini e le bambine (Educazione
alle pari opportunità).
* Realizzare percorsi formativi in continuità tra le scuole del territorio, in orizzontale e tra i
diversi livelli scolastici (Continuità).
* Far acquisire al bambino le condizioni che favoriscono lo stato di salute (Educazione alla
salute).
* Suscitare il piacere della lettura e abituare all'utilizzo delle biblioteche.
* Creare occasioni di comunicazione e di manifestazione delle proprie potenzialità
espressive e potenziare la creatività personale.
* Rafforzare la motivazione all'apprendimento attraverso tecniche d' insegnamento e
tecnologie diverse (Nuove tecnologie per la didattica).
Queste finalità saranno perseguite nei seguenti ambiti secondo quanto indicato nel Piano
dell'Offerta Formativa.
Area affettiva e relazionale
*
*
*
*
accrescere la propria identità in rapporto agli altri e a se stesso
controllare le emozioni e l'aggressività
riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti
sviluppare un'immagine positiva del sé
Area comportamentale
*
*
*
*
rispettare le regole della scuoia
sviluppare capacità di attenzione
usare in modo appropriato il materiale scolastico
acquisire autonomia nella cura della propria persona
Area cognitiva
*
*
*
*
*
sviluppare le capacità di: intuizione, interpretazione ed uso di linguaggi diversi
arricchire il lessico e la struttura della frase
elaborare il contenuto di un'informazione e i suoi elementi
tradurre conoscenze e dati in elaborazioni grafiche, manipolative e ludiche
utilizzare con padronanza ed efficacia materiali diversi
Area operativa
*
*
*
imparare ad utilizzare gli spazi della sezione (vari angoli per l'attività didattica) e
conseguente uso dei materiali presenti
imparare l'uso adeguato del tempo dedicato alle attività didattiche
acquisire i meccanismi propri di ogni attività didattica
METODOLOGIA
Gli insegnanti concordano sull'opportunità di attenersi alle seguenti indicazioni metodologiche:
a)
PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI DI TIPO EDUCATIVO
* Attività e conversazioni per l'interiorizzazione di regole.
* Organizzazione di attività di gruppo che favoriscano la corretta acquisizione di regole
comportamentali.
b)
PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI DI TIPO DIDATTICO
* verificare con attività ludiche l'apprendimento e il possesso dei prerequisiti cognitivi
* suscitare la consapevolezza del lavoro da svolgere esplicitando
* a cosa serve
* come si svolge nel tempo
Sarà cura degli insegnanti:
* creare un'atmosfera serena (star bene a scuola) mostrando di attendere risultati positivi da
ciascun bambino/a
* comunicare in modo chiaro e adatto alla fascia d'età a cui ci si rivolge
* fare in modo che tutti i bambini (anche quelli in difficoltà) si sentano gratificati e possano
partecipare con successo alle attività educativo-didattiche, tenendo presente che successo e
motivazioni sono interdipendenti
* utilizzare l'errore come stimolo alla riflessione, al rinforzo e all'apprendimento
* individualizzare gli interventi
* far vivere il momento della mensa come una situazione educativa, chiedendo ai
bambini di comunicare con un tono di voce che non dia disturbo, maneggiare le
posate in modo corretto e assaggiare i cibi presentati
* cercare di coinvolgere le famiglie sottolineando l'importanza di seguire i processi
educativi dei propri figli e a collaborare con la scuola
CRITERI DI VERIFICA
La verifica dei processo di apprendimento sarà sistematica ed attuata secondo le forme stabilità
da ogni docente con attività:
*
*
*
*
verbali
grafiche
pratiche
in grande gruppo, piccolo gruppo, individuali
Verranno inoltre utilizzate le informazioni emerse da colloqui con le famiglie
2) ORGANIZZAZIONE (dettagliare le voci indicate)
orario settimanale
- Vedi allegato
docenti e ambiti
- ogni docente cura indifferentemente i progetti della sezione
utilizzo delle ore di compresenza (percorsi individualizzati,
laboratori,..)
*
Le ore di compresenza vengono utilizzate per la realizzazione di progetti, laboratori e
per la mensa
attività educative (mensa, dopo-mensa, laboratori opzionali...)
progetti
*
1) Progetto Senza Zaino
*
2)Progetto Philosophy for Children
*
3) Progetto Natale
*
4) Progetto Carnevale
*
5) Progetto Feste
uscite
*
13/02/2014 Teatro Testoni di Casalecchio di Reno (3-4-5 anni)
*
11/03/2015 Libreria Mondadori “Meridiana” Casalecchio di Reno (5 anni)
*
Viaggio d'Istruzione (da definire – aprile/maggio)
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
ORE 8.00-9.00
Abbinamento delle tre sezioni nell'aula accoglienza giochi liberi
ORE 9.00-9.45
Colazione
ORE 09.45-10.00
Calendario-Attività specifiche
ORE 10.00-11.30
Conversazione guidate relative ai diversi progetti e attività specifiche;
A seguire giochi liberi
ORE 11.30
A turno in bagno a lavarsi le mani accompagnati dall'insegnante del turno
pomeridiano
ORE 12.00
Uscita
ORE 12.05
Pranzo in refettorio
ORE 13.15
Uscita e rientro dalla porta di emergenza
ORE 13.25
I bambini che rimangono a riposare vanno in bagno
ORE 13.35
I bambini della I° °sezione vanno nel dormitorio, i bambini della II° e III°
sezione proseguono le attività
ORE 15.50
Tutte le sezioni nell'aula accoglienza
ORE 15.55-16.10
I° uscita dalla porta d'emergenza
ORE 16.10
Uscita bambini 1° giro scuolabus
ORE 16.25-16.30
II° uscita: preventivamente vestiti, i bambini vengono consegnati ai genitori
davanti alla porta d'emergenza
ORE 16.29
I bambini del 2° giro dello scuolabus e post-scuola vengono ritirati dall'Auser
per essere accompagnati alla scuola primaria
Insegnante di Religione: Formicola Luigi insegnerà per ore 1.30 a settimana tutti i lunedì dalle ore 09.15 alle ore 10.45 nella
III° sezione tutti i mercoledì dalle ore 09.15 alle ore 10.45 nella II° sezione tutti i venerdì dalle ore 09.15 alle ore 10.45 nella I°
sezione .
I bambini che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica si recheranno con l'insegnante di sezione nell'aula
accoglienza per attività alternative.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI VADO
Anno Scolastico 2014/2015
I^ SEZIONE
Insegnanti: Abate Elena - Oppidi
Erica Insegnante di Religione:
Formicola Luigi
SCHEMA ORARIO
I° SETTIMANA
II° SETTIMANA
ELENA
ERICA
ELENA
ERICA
LUNEDI'
8,00-12,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,00-12,30
MARTEDI'
8,00-12,30
10,30-16,30
MARTEDI'
10,30-16,30
8,00-12,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,00-13,00
MERCOLEDI' 8,00-13,00
11,30-16,30
GIOVEDI'
10,30-16,30
8,00-12,30
GIOVEDI'
8,00-12,30
10,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,00-12,30
VENERDI'
8,00-12,30
11,30-16,30
III° SETTIMANA
IV° SETTIMANA
ELENA
ERICA
ELENA
ERICA
LUNEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MARTEDI'
8,30-13,30
10,30-16,30
MARTEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,00-13,00
MERCOLEDI' 8,30-13,30
11,30-16,30
GIOVEDI'
11,30-16,30
8,00-12,30
GIOVEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,00-12,30
VENERDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
V° SETTIMAMA
VI° SETTIMANA
ELENA
ERICA
ELENA
ERICA
LUNEDI'
8,30-16,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MARTEDI'
8,30-16,30
11,30-16,30
MARTEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 8,30-13,30
11,30-16,30
GIOVEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
GIOVEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
VENERDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
L'insegnante di Religione sarà presente in sezione tutti i Lunedi dalle ore 09.15 alle ore 10.45.
I bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica,
si recheranno con l’insegnante di sezione nell’aula accoglienza per attività
alternative.
SCUOLA
DELL’INFANZIA DI
II^ SEZIONE
VADO A.S. 2014-2015
Insegnanti: Scaccuto Giulia- Di Carlo Anna
Insegnante di religione: Formicola Luigi
SCHEMA ORARIO
II°settimana
I°settimana
Anna
Lunedì
8.30-13.30
Martedì
8.30-13.30
Mercoledì 11.30-16.30
Giovedì
11.30-16.30
Venerdì
11.30-16.30
Giulia
11.30-16.30
11.30-16.30
8.30-13.30
8.30-13.30
8.30-13.30
Lunedì
Martedì
Mercol
Giovedì
Venerdì
Anna
8.00-12.30
8.00-12.30
11.30-16.30
10.30-16.30
11.30-16.30
Giulia
11.30-16.30
10.30-16.30
8.00-13.00
8.00-12.30
8.00-12.30
Anna
Giulia
Lunedì
11.30-16.30
8.00-12.30
Martedì
10.30-16.30
8.00-12.30
Mercoledì 8.00-13.00
11.30-16.30
Giovedì
8.00-12.30
10.30 -16.30
Venerdì
8.00-12.30
11.30-16.30
V°settimana
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Giulia
8.30-13.30
8.30-13.30
11.30-16.30
11.30-16.30
11.30-16.30
IV°settimana
III°settimana
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Anna
11.30-16.30
11.30-16.30
8.30-13.30
8.30-13.30
8.30-13.30
Anna
Giulia
8.30-13.30
11.30-16.30
8.30-13.30
11.30-16.30
11.30-16.30
8.30-13.30
11.30-16.30
8.30-13.30
11.30-16.30
8.30-13.30
VI° settimana
Anna
Giulia
Lunedì
11,30-16,30
8,30-13,30
Martedì
11,30-16,30
8,30-13,30
Mercoledì
8,30-13,30
11,30-16,30
Giovedì
8,30-13,30
11,30-16,30
Venerdì
8,30-13,30
11,30-16,30
ORARIO
I° SETTIMANA
II° SETTIMANA
GIOVANNA
NICOLA
GIOVANNA
NICOLA
LUNEDI'
8,30-16,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MARTEDI'
8,30-16,30
11,30-16,30
MARTEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 8,30-13,30
11,30-16,30
GIOVEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
GIOVEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
VENERDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
III° SETTIMANA
IV° SETTIMANA
GIOVANNA
NICOLA
GIOVANNA
NICOLA
LUNEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MARTEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
MARTEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,30-13,30
MERCOLEDI' 8,30-13,30
11,30-16,30
GIOVEDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
GIOVEDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,30-13,30
VENERDI'
8,30-13,30
11,30-16,30
V° SETTIMANA
VI° SETTIMANA
GIOVANNA
NICOLA
GIOVANNA
NICOLA
LUNEDI'
8,00-12,30
11,30-16,30
LUNEDI'
11,30-16,30
8,00-12,30
MARTEDI'
8,00-12,30
10,30-16,30
MARTEDI'
10,30-16,30
8,00-12,30
MERCOLEDI' 11,30-16,30
8,00-12,30
MERCOLEDI' 8,00-12,30
11,30-16,30
GIOVEDI'
10,30-16,30
8,00-12,30
GIOVEDI'
8,00-13,00
10,30-16,30
VENERDI'
11,30-16,30
8,00-13,00
VENERDI'
8,00-12,30
11,30-16,30
L’insegnante di religione sarà presente in sezione al venerdì dalle ore 09.15 alle ore 10.45, i
bambini che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C saranno affidati all’insegnante di turno
della sezione per A.A.
VI RACCONTO…LA MIA SCUOLA
La prima parte dell’anno scolastico è caratterizzata dalla necessità di accogliere e conoscere i
bambini per creare un ambiente comunitario finalizzato al “prendersi cura”, alla gestione di un
processo di crescita e allo “star bene” a scuola.
Per questo gli insegnanti, nelle prime due settimane di settembre, hanno dedicato gli incontri di
programmazione congiunta per operare scelte educative e didattiche in sintonia con gli obiettivi
di sperimentazione in virtù del nuovo metodo Senza Zaino al quale l’Istituto Comprensivo e la
scuola dell’Infanzia di Vado hanno deciso di aderire (vedi anche Piano dell’Offerta Formativa:
POF).
COMINCIAMO…INCONTRIAMOCI
Inizialmente si è svolta un’assemblea con i genitori per promuovere il dialogo tra la scuola e le
famiglie: ciò costituisce un elemento fondamentale per realizzare azioni costruttive di
accoglienza e collaborazione. In questa sede sono state presentate alcune nuove proposte per
l’anno scolastico 2014/2015 e individuate strategie per facilitare l’inserimento dei nuovi iscritti,
promuovere il coinvolgimento di tutti i bambini nelle attività di routine e nelle esperienze libere
e organizzate oltre che nella costruzione ed interiorizzazione del sistema delle regole per la
convivenza.
- Gli insegnanti hanno diviso gli alunni in tre gruppi indicativamente all’età: i bruchi – i bozzoli –
le farfalle e hanno preparato i relativi simboli applicati sul pavimento, a partire dall’ingresso:
seguendo il tragitto creato, i bambini e i genitori sono stati guidati alla corrispondente aula.
Questi “sentieri” aiutano quotidianamente i bambini a disporsi in fila e ad orientarsi nello
spazio scuola.
All’ingresso è stato affisso il cartellone con i tre personaggi che davano il “benvenuto e
bentornato”.
-Accoglienza ed inserimento per sezioni: i primi due giorni la scuola ha accolto i bambini
più grandi che avevano già frequentato negli anni precedenti. In questo modo, è stato possibile
dedicare loro una speciale cura: hanno potuto ritrovare gli insegnanti, scambiare con calma i
saluti e rinnovare l’amicizia con i compagni. Inoltre i bambini sono stati coinvolti nella
preparazione per l’arrivo dei nuovi compagni e quindi coinvolti nell’accoglienza. Ad alcuni
alunni tutor è stato affidato l’incarico di accompagnare i più piccoli alla scoperta del nuovo
ambiente. Altri si sono dedicati alla preparazione di una canzoncina “Tutti a scuola” che poi
durante l’anno, quotidianamente, fungerà da routine del buongiorno. Nella giornata scolastica
infatti, sono presenti attività e momenti che si ripetono ogni giorno e offrono, così, un
indispensabile supporto di tipo organizzativo oltre che costituire un importante contesto di
apprendimento a livello psicologico e cognitivo: la ripetizione quotidiana rassicura i bambini,
fornisce punti di riferimento; attraverso il coinvolgimento sistematico in attività di tipo pratico, i
bambini si avviano a diventare maggiormente autonomi, capaci di assumersi compiti e piccole
responsabilità. Saper fare da solo e diventare progressivamente indipendente dall’adulto oltre a
contribuire alla scoperta e realizzazione della propria identità favorisce il consolidamento dei
concetti logici e spazio-temporali.
Nei primi due giorni si sono svolti i colloqui individuali, un primo momento di conoscenza
reciproca, fra gli insegnanti e i genitori dei nuovi iscritti: quest’ultimi hanno raccontato la storia
del bambino, parlato delle sue abitudini di vita, dato informazioni e notizie utili per
l’inserimento a scuola, hanno posto domande; gli insegnanti hanno presentato la scuola e il suo
funzionamento e a tutti i genitori è stato consegnato copia del regolamento.
I bambini di tre anni, nei tre giorni successivi, sono arrivati a piccoli gruppi, concordati con i
genitori e le loro esigenze: questo per garantire gradualità di inserimento e il maggior rispetto
possibile per i tempi personali e consentire loro di trovare insegnanti e compagni più rilassati e
disponibili. Inoltre nelle prime due settimane hanno frequentato solo di mattina. La gradualità
dell’inserimento è da preferire quando possibile; occorre rispettare i tempi del bambino e
consentirgli di affrontare un problema alla volta perciò è bene non forzarlo a fermarsi subito per
l’intera giornata.
L’ambiente scelto per l’arrivo e l’accoglienza dei bruchi è stata l’aula accoglienza comune a tutte
le sezioni, aula che è utilizzata quotidianamente per la routine: di mattina dalle ore otto alle
nove gli alunni al loro arrivo si riuniscono per il saluto iniziale e successivamente si recano in
mensa per la colazione. Così come per il pranzo, grande importanza è attribuita a questo
momento del pasto che diviene un’occasione per verificare il livello di inserimento e di
accettazione di tutto ciò che la scuola propone. Pranzare a scuola permette di affrontare cibi
diversi e di ampliare la gamma degli alimenti conosciuti; ciò contribuisce alla conquista di una
maggiore autonomia personale e di una vasta capacità di scelta e pone le basi per una sana
educazione alimentare. Gli insegnanti e i collaboratori hanno organizzato il contesto in modo da:
- favorire la scelta di amici con i quali pranzare e consentire una collaborazione tra grandi
e piccoli (i tavoli sono stati disposti in fila in modo da creare un’unica tavolata e i bambini
sono liberi di sedersi dove credono senza distinzione di sezioni; gli insegnanti si siedono
con i bambini non solo per una finalità di controllo e aiuto ma, soprattutto, per creare
l’ambiente comunità).
- stimolare una graduale autonomia nelle varie azioni connesse al pasto (servirsi del cibo,
versare l’acqua, assaggiare alimenti nuovi…); gli insegnanti invitano i bambini a provare
ad assaggiare tutti i cibi e a “fare da soli”.
A turno i bambini che assumono il ruolo di camerieri indossano un grazioso grembiulino, al
termine del pranzo ogni alunno sparecchia il proprio coperto separando, in due diversi appositi
contenitori segnalati, i resti del cibo dalle vettovaglie: questo non solo per avviare i bambini al
corretto smaltimento dei rifiuti e alla raccolta differenziata ma anche per far acquisire loro il
giusto rispetto e attenzione a non sprecare il cibo (gli avanzi di cibo vengono destinati
all’alimentazione degli animali).
Per un’evacuazione in sicurezza, si è stabilito un segnale di uscita e un percorso ordinato che
viene provato e realizzato ogni giorno.
Anche lo spazio del bagno rappresenta un “luogo educativo” che diviene un’occasione per far
sì che i bambini si avviino ad acquisire una maggior consapevolezza del proprio corpo e una
corretta cura di esso oltre che ad imparare a rispettare le norme igieniche in autonomia.
Per l’uso del bagno si è introdotto il semaforo in ogni sezione: i bambini non chiedono il
permesso per andare al bagno, si va da soli, uno per volta, sotto la sorveglianza del personale,
segnalando sul semaforo la propria uscita (se il semaforo è rosso bisogna attendere il ritorno del
compagno, se è verde si può andare). Anche il pesciolino del silenzio e il serpente fanno parte della
segnaletica ideata ed utilizzata per rendere i bambini autonomi e responsabili, attivi nella
gestione della classe. Attenzione va riservata anche al rumore, elemento primario per il
benessere di tutti: fondamentale l’uso della voce dell’insegnante e dei bambini; si dovrebbe
cercare di parlare a bassa voce (il serpente lo richiede) e, nei momenti di ascolto, il pesciolino
richiede il silenzio. Ogni sezione ne ha in dotazione una coppia che è stata realizzata dagli
insegnanti con il legno.
Quotidianamente, quando il tempo lo consente, i bambini si riuniscono nel piccolo cortile della
scuola: il gioco all’aperto non è solo un momento di libertà per i bambini ma è anche l’occasione
per scoprire e sperimentare gli stimoli e le risorse che lo spazio e gli elementi consentono, in
maniera costantemente rinnovata dallo scorrere delle stagioni e dalle condizioni atmosferiche. Il
cortile permette molteplici e differenti esperienze:
- il contatto con la natura che educa all’interazione con l’ambiente e sviluppa la sensibilità
ecologica
- le possibilità di libero movimento
- la sperimentazione di un ambiente con confini meno definiti e strutturati
- il gioco con materiali naturali (sassi, acqua, sabbia, foglie, legnetti…)
- l’incontro e la condivisione con i bambini di tutte le sezioni
- le situazioni che suscitano emozioni, sensazioni, curiosità, voglia di esplorare e di vivere
ciò che non è possibile in un ambiente chiuso.
L’area cortile accoglie attrezzi per il movimento (scivolo, tubi, tunnel…), una casetta per il gioco
simbolico, due sabbiere per le quali è stato predisposto l’acquisto, con palette, secchielli camion,
carriole.
Alcune sperimentazioni riguardano anche la modalità del riposo: i bambini più piccoli (di tre
anni) nel pomeriggio riposano; e fra i più grandi il riposo verrà consentito a coloro per i quali
dovesse invece insorgere tale necessità. Per tutti comunque in sezione è predisposto un angolo
morbido dove poter dedicare un spazio pomeridiano al rilassamento anche con il supporto della
musica.
ORGANIZZIAMOCI…
Predisporre il contesto per l’accoglienza significa inoltre assegnare un grande rilievo
all’organizzazione degli spazi scolastici da allestire nelle sezioni e dei materiali: il modo in
cui sono strutturati gli spazi incide in maniera significativa sulla qualità delle esperienze,
favorisce il benessere: è quindi necessario predisporre contesti rassicuranti e allo stesso tempo
accattivanti in modo da stimolare atteggiamenti di scoperta e ricerca e che consentano ai
bambini, in un ambiente caldo e funzionale, di:
- elaborare serenamente i processi di distacco dalla famiglia
- mettersi in gioco con le proprie potenzialità
- sperimentare nuove relazioni positive e di collaborazione
Lo spazio scolastico costituisce un potente mediatore didattico, tutto quello che esso include (gli
arredi, gli spazi comuni, i colori…) è mediatore di messaggi e può incidere sulla formazione
degli alunni.
Nelle sezioni sono predisposti appositi angoli organizzati e allestiti spazi nei quali i bambini
possano compiere esperienze di gruppo o autonomamente (è importante che i bambini vedano
rispettata anche la legittima esigenza di appartarsi e di ritrovare una dimensione individuale
caratterizzata dalla calma).
Per aiutare i bambini ad orientarsi si utilizzano immagini e simboli, cartellini distintivi; i giochi,
i libri e i materiali sono collocati in modo che i bambini possano prenderli da soli.
- Angolo lettura con piccoli scaffali e libri di vario genere, tappeto e divanetto
- Angolo della cucina con grandi mobili, tavolo e sedie, pentole, pentolini, bicchierini,
piattini, frutta e alimenti in plastica, bambole…
- Angolo dei giochi sul tappeto con mobile a cassetti, materiale di vario genere strutturato e
non
- Angolo del calendario e delle conversazioni
- Angolo delle osservazioni scientifiche sul quale troveranno posto oggetti che raccontano
la natura (foglie, fiori, frutti, conchiglie, sassi, farine…) e il susseguirsi delle stagioni
- Angolo della pittura e della manipolazione. Angolo del ritaglio
- Angolo della musica con piccoli e diversi strumenti
- Piccola palestra per le attività motorie (in dotazione presso la Scuola Primaria ogni
martedì e giovedì mattina)
Angolo dei pensieri rilassanti con il vassoio delle sabbie colorate da “ricamare” e
travasare
- Angolo della biblioteca in aula accoglienza che, fungendo da agorà, ospiterà anche il
laboratorio di Philosophy for Children e sarà utilizzato quindi non solo per la lettura ma
anche per la comunicazione, il dialogo, l’espressione spontanea e la rielaborazione dei
vissuti e delle esperienze oltre che delle prime riflessioni.
- Angolo della riflessione con un piccolo orologio o timer per consentire di ritrovare la
calma e poter “pensare” al proprio comportamento per qualche minuto.
In ogni sezione inoltre, ogni bambino ha un posto per le proprie cose connotato dal nome e
dal simbolo.
Il bambino si potrà muovere nell’ambiente a proprio agio e secondo i suoi desideri, spinto dal desiderio di soddisfare i propri interessi: insieme a loro occorrerà “visitare” i posti delle cose, parlare delle
funzioni degli oggetti, di come utilizzarli, di come riporli con cura (Il riordino dei giochi costituisce
una delle attività più significative dal punto di vista educativo: a questo proposito si utilizza la musica
del riordino: William Tell, Ouverture); lo si potrà fare attraverso giochi guidati ed attività didattiche
che riguardano il rispetto dello spazio altrui e dello spazio dedicato agli oggetti affinché siano conservati nel modo migliore e nell’occasione ritrovati. Ogni angolo è contrassegnato da alcuni cartellini da
“indossare” che indicano quanti bambini alla volta possono giocare con un certo materiale.
Anche tutto il materiale di cancelleria è utilizzato in comune fra tutti i compagni senza distinzione di
tipologia o appartenenza.
Per consentire alla scuola di dotarsi di alcune attrezzature e materiali necessari oltre che di effettuare
alcuni acquisti funzionali alla realizzazione del progetto “Senza Zaino” molte famiglie hanno versato
un contributo volontario.
-
Per stare bene a scuola è anche necessario imparare ad osservare le regole di convivenza.
strumenti di gestione della classe indispensabili per promuovere il
coinvolgimento e la cooperazione dei bambini e stabilire un produttivo ambiente di
lavoro, sono i cartelloni delle regole (facendo attenzione a scegliere frasi che esprimano
concetti positivi e ricordino i comportamenti corretti più che sottolineare quelli inadeguati) e
Altri
degli incarichi settimanali: il sistema delle responsabilità vede i bambini
protagonisti attivi della sezione; ciascuno svolge un incarico a rotazione (CAPOFILA E
CHIUDIFILA – CONTROLLORE DEL RIORDINO – ESECUTORE DEL CALENDARIO –
CAMERIERE). Ogni bimbo è responsabile di un compito per un tempo stabilito e, a
rotazione, tutti ricoprono i diversi incarichi. Un apposito pannello indica la rotazione degli
incarichi rappresentati dal simbolo della sezione che svolge il compito indicato (per i più
grandi si utilizzano le parole). Questa è un’attività che consente ai bambini di sviluppare la
capacità di essere autonomi e di autogestirsi, li responsabilizza e li mette in grado di
assumersi degli impegni e di portarli a termine; l’attesa del turno settimanale li aiuta a
superare progressivamente l’egocentrismo e a divenire capaci di aspettare; affina le
competenze temporali., logiche e matematiche.
TUTTI PER UNO…
Quando i bambini hanno superato le difficoltà del periodo dell’inserimento e mostrano di
sentirsi maggiormente sereni e di sapersi orientare meglio nei vari momenti della giornata
scolastica, si sono avviati i laboratori misti (a partire da novembre) per approfondire i
linguaggi propri dei diversi campi del sapere: i laboratori infatti risultano particolarmente
efficaci perché attivano ulteriori possibilità educative e di crescita arricchendo le esperienze
compiute all’interno delle sezioni: ciò che muta sono i ruoli e le competenze in una situazione di
scambio che valorizza le differenze e le mette al servizio della realizzazione di progetti condivisi.
Il bambino ha la necessità di vivere molte esperienze dirette, a contatto con la realtà, i materiali,
le persone e le situazioni; l’apprendimento avviene attraverso un processo articolato in due fasi:
- l’esperienza compiuta in contesti predisposti
- la successiva rielaborazione simbolica di quanto concretamente vissuto rappresentandolo
nei diversi linguaggi
I laboratori si svolgeranno in angoli comuni predisposti nelle varie sezioni e toccheranno tutti i
campi d’esperienza.
I bambini delle tre sezione sono stati divisi in quattro piccoli gruppi eterogenei: il gruppo delle
MACCHIE BLU, quello delle MACCHIE FUCSIA, il gruppo delle MACCHIE VERDI e quello
delle MACCHIE GIALLE: ognuno composto da 14-15 elementi che si alternano e che lavorano
ogni martedì e giovedì mattina a turno con tutte gli insegnanti nei vari spazi e scenari: l’angolo
della NATURA, quello del MOVIMENTO, quello della BIBLIOTECA, quello dell’ARTE e quello
della MUSICA. Ogni gruppo e attività è contrassegnato da simboli e colori. Nell’aula
accoglienza un lungo cartellone con tutte le foto dei bambini segna le presenze alle attività
laboratoriali.
L’organizzazione dei gruppi si connota come una situazione funzionale alla maturazione
dell’identità e alla conquista dell’autonomia, consente di costruire progressivamente relazioni
stabili e di cooperazione tra bambini e tra bambini e insegnanti, inoltre dà la possibilità ai
bambini di apprendere attraverso lo scambio con i coetanei o i compagni che presentano età,
competenze e abilità differenti. Il gruppo misto e di età eterogenea è infatti la situazione nella
quale si attivano più facilmente relazioni di aiuto tra i bambini e processi di imitazione ed
emulazione dei compagni più grandi; gli apprendimenti si riferiscono anche a modi di fare,
strategie, tecniche che possono essere già noti ai compagni più grandi i quali possono così porsi
come guida dei piccoli; ognuno potrà apprendere dagli altri con l’ulteriore rinforzo positivo
dell’insegnante.
PRIMA DI TORNARE A CASA
Anche la fase finale della giornata scolastica va vissuta con consapevolezza e con tempi
adeguati. Così come è importante incontrarsi al mattino e predisporsi a trascorrere insieme in
modo attivo e sereno le ore che seguiranno, anche il momento del saluto a domani
acquisisce un maggior significato a seconda delle modalità che utilizziamo per salutarci e darci
appuntamento per il giorno dopo. A questo scopo verrà utilizzata come routine la canzone del
saluto: “Di fiaba in fiaba” da cantare e mimare tutti insieme nell’aula accoglienza qualche
minuto prima del ritorno a casa.
Competenze in chiave europea
Obiettivi d’apprendimento
□ competenze sociali e civiche
□ comunicazione nella madre lingua
□ consapevolezza ed esperienza culturale
□ competenze matematiche e
competenze di base in scienza e
tecnologia
□ competenza digitale
□ imparare ad imparare
□ spirito di iniziativa ed imprenditoria
□ comunicazioni nelle LLSS
Il sé e l'altro
□ rafforzare l'autonomia, la stima di sé,
l'identità personale
□ percepire le proprie esigenze e i propri
sentimenti, esprimerli in modo sempre più
adeguato; comprendere i momenti e le
situazioni che suscitano paura, stupore,
sgomento,
diffidenza,
ammirazione,
disapprovazione, compiacimento estetico,
gratitudine, generosità, simpatia, amore;
interrogarsi e discutere insieme sul senso che
hanno per ciascuno questi sentimenti e come
sono di solito manifestati
□ rispettare e aiutare gli altri cercando di
capire i loro pensieri, azioni e sentimenti;
rispettare e valorizzare il mondo animato e
inanimato che ci circonda
□ giocare in modo costruttivo e creativo con
gli altri; lavorare in gruppo, discutendo per
darsi regole di azione, progettando insieme e
imparando sia a valorizzare le collaborazioni,
sia ad affrontare eventuali defezioni
□ riconoscere la propria realtà famigliare e
territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e quella
di altri bambini (vicini e lontani); confrontarle;
raggiungere una prima consapevolezza dei
propri diritti e dover, delle regole del vivere
insieme
□ soffermarsi e porre domande sul senso
della nascita e della morte, delle origini della
vita e del cosmo, della malattia e del dolore,
del ruolo dell'uomo nell'universo, a partire
dalle
diverse
risposte
elaborate
e
testimoniate in famiglia e nelle comunità di
appartenenza
Obiettivi d’apprendimento
Il corpo e il movimento
□ rappresentare in modo completo e
strutturato la figura umana: interiorizzare e
rappresentare il proprio corpo, fermo e in
movimento;
maturare
competenze
di
motricità fine e globale.
□ muoversi con destrezza nello spazio
circostante e nel gioco, prendendo
coscienza della propria dominanza
corporea e della lateralità, coordinando i
movimenti degli arti
□ muoversi spontaneamente e in modo
guidato, da soli e in gruppo", esprimendosi in
base a suoni, rumori e musica, indicazioni, ...
□ curare in autonomia la propria persona, gli
oggetti personali, l'ambiente e i materiali
comuni nella prospettiva della salute e
dell'ordine
□ controllare l'affettività e le emozioni in
maniera adeguata all'età, rielaborandole
attraverso il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
Obiettivi d’apprendimento
□ utilizzare oggetti simbolo per
identificarsi
□ associare forme e colori a espressioni
verbali
□ manipolare materiali plastici
□ esplorare i materiali a disposizione e
utilizzarli con creatività
□utilizzare in maniera creativa i vari
materiali
* sperimentare nuove forme di
rappresentazione
* ricercare soluzioni cromatiche
* affinare il senso estetico
* rispondere in modo adeguato agli
stimoli sonori
* collaborare alla realizzazione di
interpretazioni collettive vocali e
strumentali
* disegnare, dipingere, modellare, dare
forma e colore all'esperienza,
individualmente e in gruppo, con una
varietà creativa di strumenti e materiali
"lasciando traccia di sé”
* comunicare, esprimere emozioni,
raccontare utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo
consente
□ utilizzare il corpo e la voce per imitare,
riprodurre, inventare suoni, rumori e
melodie anche con il canto, da soli e in
gruppo; utilizzare e fabbricare strumenti per
riprodurre suoni e rumore, anche in modo
coordinato col gruppo
□ incontrare diverse espressioni di arte visiva
e plastica presenti nel territorio per scoprire
quali corrispondono ai propri gusti e
consentono una più creativa e soddisfacente
espressione del proprio mondo
□ sperimentare diverse forme di espressione
artistica del mondo interno ed esterno
attraverso l'uso di un'ampia varietà di
strumenti e materiali, anche multimediali
(audiovisivi, tecnologie) per riproduzioni
singole e collettive
I discorsi e le parole
□ parlare, descrivere, raccontare, dialogare,
con i grandi e con i coetanei usando la
lingua italiana, arricchendo e precisando il
proprio lessico scambiandosi domande,
informazioni,
impressioni,
giudizi
e
sentimenti, comprendendo parole, discorsi e
Obiettivi d’apprendimento
significati
□ ascoltare, comprendere e riesprimere
narrazioni lette o improvvisate di fiabe e
favole; sperimentare rime, filastrocche,
drammatizzazioni
□ conoscere testi della letteratura per
l'infanzia, letti da adulti o visti attraverso i
mass media (dal computer alla televisione) e
motivare gusti e preferenze
□ individuare su di sé e per gli altri, le
caratteristiche che differenziano gli atti
dell'ascoltare e del parlare, del leggere e
dello scrivere, distinguendo tra il segno
della parola, dell'immagine, del disegno e
della scrittura, tra significato e significante
□ capire come è fatto un libro
□prendere consapevolezza dei suoni
prodotti dalla voce
□ usare il linguaggio verbale per
esprimere stati d'animo
□ scoprire le relazioni esistenti fra le
parole; inventare nuove parole, cercare
somiglianze
e analalogie tra suoni e
significati, fare ipotesi sui significati
□ leggere immagini e descriverle
□ ragionare sulla lingua, scoprire l'esistenza di
codici linguistici diversi dal proprio□
avvicinarsi alla lingua scritta, esplorare e
sperimentare prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media
La conoscenza del mondo
Obiettivi d’apprendimento
□ osservare con attenzione il proprio corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti;
sperimentare e scoprire, coltivare con
continuità e concretezza i propri interessi e
le proprie inclinazioni
□ osservare chi fa qualcosa con perizia per
imparare, aiutare a fare e realizzare lavori e
compiti a più mani e con competenze
diverse
□ toccare, guardare, ascoltare, fiutare,
assaggiare qualcosa e dire cosa si è toccato,
visto,..., ricercando le proprietà dei termini
contare
oggetti,
immagini,
persone,
aggiungere, togliere e valutare le quantità,
ordinare e raggruppare per colore, forma,
grandezza,...
□ usare simboli numerici
□ costruire insiemi
□ collocare persone, fatti ed eventi nel
tempo, ricostruire ed elaborare successioni
e contemporaneità, registrare regolarità e
cicli temporali
□ localizzare e collocare se stesso, oggetti e
persone in situazioni spaziali, eseguire
percorsi o organizzare spazi, sulla base di
indicazioni verbali e/o non verbali, guidare
in maniera verbale e/o non verbale il
percorso di altri, oppure la loro azione
organizzativa riguardante la distribuzione di
oggetti e persone in uno spazio noto
□ manipolare, smontare, piantare, legare,
seguendo un progetto proprio o di gruppo,
oppure istruzioni d'uso ricevute
□ elaborare progetti propri in collaborazione,
da realizzare con continuità e concretezza
□ adoperare lo schema investigativo del "chi,
che cosa, quando, come e perché" per
risolvere problemi, chiarire situazioni,
raccontare fatti, spiegare processi
commentare,
individuare
collegamenti,
operare semplici inferenze, proporre ipotesi
esplicative di problemi
□ negoziare con gli altri spiegazioni di
problemi e individuare i modi per verificare
quali risultino, alla fine, le più persuasive e
pertinenti
□ ricordare e ricostruire attraverso diverse
forme di documentazione quello che si è
UNA STORIA PER SOGNARE E PER …. PENSARE
DESTINATARI: I BAMBINI DI 5 ANNI
DOCENTI IMPEGNATI NELL' U.dA: L’ INSEGNANTE ABATE ELENA
Caratteristiche:
coinvolge più campi d'esperienza (vedi obiettivi prima parte)
MODALITA’ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
E’ un progetto fantasioso e divertente perché ricco di spunti per molteplici attività.
Ha lo scopo di favorire un percorso educativo didattico che accomuni i bambini delle tre fascia
di età 3 - 4 e 5 anni.
Leggere e proporre libri ai bambini consente loro di sviluppare la propria personalità, affinando
capacità e competenze attraverso un linguaggio espressivo che permette ad ognuno di
apprendere, progettare e inventare con creatività.
L’insegnante non si dovrebbe mai stancare di leggere e raccontare, leggere per leggere,
raccontare per raccontare, per stare insieme e per trasmettere il gusto della lettura.
L’ ascolto e la comprensione di un racconto potrà favorire l’arricchimento lessicale e momenti di
conversazione, confronto e drammatizzazione.
Per questa esperienza utilizzerò la pubblicazione di storie “ I QUATTRO AMICI DEL BOSCO “
di D.Volpi e A. Catalani Editrice la Scuola.
Queste allegre storie raccontano le avventure di quattro amici: lo scoiattolo CODALUNGA,
UGA la tartaruga, SPIN il riccio e CIOP il passero.
Ogni testo, del resto, suscita grande interesse nei piccoli perché riguardano per lo più gli animali
che sono sempre una grande scoperta per i bambini.
Ogni racconto, come tutte le storie, ha una trama divertente ed un significato profondo che può
essere scoperto per gradi. Il racconto che ho scelto s’ intitola “ GLI STRANIERI “ e verte sul tema
dell’amicizia e della solidarietà.
Gli animaletti protagonisti sono come i bambini: hanno curiosità, paure, stupori gioie, cercano di
andare d’accordo, fanno delle scoperte, giocano…. Le situazioni sono semplici vicine alla vita di
ogni giorno.
I bambini si riconoscono e si identificano nei personaggi, nelle situazioni e nei sentimenti, e con
l’aiuto dell’adulto possono conoscere meglio se stessi e trovare gli atteggiamenti giusti; alcune
domande serviranno a stimolare intelligenza e l’affettività del bambino, a indurre curiosità, a
fare riferimento alla propria esperienza personale.
ATTIVITA’ E CONTENUTI
Il percorso è basato su una didattica strutturata.
Il gruppo è formato dai bambini delle tre età per un numero massimo di 15.
Prima tappa del percorso è l’allestimento dello spazio. Con il gruppo mi reco
nell’angolo lettura dove esistono tappeti e morbidi cuscini affinchè i bambini
stiano comodi durante l’ascolto.
Una musica di sottofondo creerà un’ atmosfera piacevole e rilassante. Se poi una
parte della storia è ambientata di notte, ad esempio un bosco, la stanza potrà
essere oscurata per creare una atmosfera più coinvolgente, propongo ai bambini il
racconto scelto.
Durante la narrazione saranno sistemati in cerchio o semi cerchio davanti a me,
dopo la lettura inviterò i bambini a raccontare le proprie emozioni.
In un secondo momento, sempre con il gruppo misto, si realizzeranno attività e in
particolare:
- attività grafiche, pittoriche, manipolative, costruttive e di drammatizzazione
della storia.
- Interviste
- realizzazione dei burattini “ I QUATRRO AMICI DEL BOSCO “
- Disegno dell’animale preferito
- Giochiamo con il dado dei personaggi, a turno il bambino lancia il dado
nelle cui facce sono disegnati i personaggi della storia. In base al
personaggio che esce il bambino sarà invitato a parlarne
- Preparazione di un grande cartellone
- Con gli elaborati prodotti durante le attività, impariamo a costruire un libro
usando il maggior numero di tecniche grafico-pittoriche: disegno,
spugnature, spruzzo, stampa (con tappi di sughero, patate intagliate, ecc…)
collage ( con spugna carta stoffa pasta ecc….)
- Uscita didattica alla libreria Mondadori di Casalecchio di Reno (solo per i
bambini di 5 anni)
- Il progetto ha come titolo “in libreria con la classe” e fa parte di una
iniziativa Nazionale riservata alle scuole dell’ Infanzia. Il percorso prevede la
visita in libreria arricchita da letture animate e laboratori per scoprire il
piacere di leggere e divertirsi, per stimolare la fantasia e la curiosità.
L’esperienza insegna che si tratta di un momento educativo di grande valore
che permette agli alunni di prendere confidenza con il mondo dei libri e
alimentare la loro curiosità per la lettura.
- In occasione dell’incontro è previsto un regalo per la classe
- Alla fine del percorso ogni bambino porterà a casa il libro che ha realizzato
TEMPI
L’ intero anno scolastico
SPAZI
Laboratori di: “ lettura “, “ arte “, “ natura “, “ musica “,
STRUMENTI
Libri, carta, tempere, pennarelli, pennelli, colori a cera, spugna, stoffa, tappi,
fotografie, cartoncino e materiale vario di recupero, stereo, macchina fotografica
VERIFICA
Rielaborazione verbale e grafica a breve, medio e lungo termine.
Documentazione individuale
PHILOSOPHY FOR CHILDREN: “Pensare Insieme”
IL RE DELLA FORESTA
Livello Scolastico: Scuola dell'Infanzia
Insegnante: Oppidi Erica
Età dei destinatari/Sezione: 3-4-5 anni. Gruppi eterogenei di circa quindici elementi.
Spazi e ambienti: l'angolo della biblioteca (Agorà). Un grande angolo con un grande e morbido
tappeto dove potersi sedere in cerchio in tranquillità.
Tempi: il laboratorio è previsto con cadenza quindicinale a partire da gennaio il martedì e/o il
giovedì mattina dalle 10,30 alle 11,30.
Premesse - Philosophy for Children
Philosophy for Children è un curricolo educativo pensato da Matthew Lipman, professore di
Logica negli anni ’70 presso la Columbia University.
Le basi pedagogiche del curricolo prendono il via dagli studi di logica e pedagogia di Peirce,
Dewey e Vygotskij.
Lipman propone una nuova e diversa chiave di accesso al pensiero e alla filosofia intesa come
l’unica disciplina che, insieme, "assume il pensiero come proprio contenuto e come metodo di
ricerca".
Secondo Lipman, l’esercizio critico del pensiero, l’incontro con temi e problemi che stimolino
una ricerca di conoscenza, il confronto con diverse ipotesi d’interpretazione del mondo e con
diversi percorsi logici e l’apertura alla dimensione filosofica dell’esperienza, sono elementi
essenziali in ogni percorso di formazione; è necessario che tali elementi siano offerti ai giovani
molto precocemente, attraverso strumenti e materiali che propongano problemi, inducano
perplessità, stimolino l’interrogazione coinvolgendo in una dimensione euristica.
Lipman si propone d’incentivare il pensiero autonomo dei giovani, di svilupparne la
componente riflessiva e ciò che viene da lui definito il “pensiero complesso”: l’insieme del
pensiero logico-critico, creativo ed emozionale.
Da qui l’idea di scrivere racconti strutturati in forma dialogica, tali da costituire una base di
lavoro per esperienze educative nelle quali siano messi in gioco il pensiero di tutti e di ciascuno
in una dimensione comunitaria; attraverso il co-pensare, l’argomentazione, il ragionamento a
più voci, la ragionevolezza, la razionalizzazione condivisa e il dialogo, ogni gruppo di
apprendimento diverrà "Comunità di Ricerca" volta alla co-costruzione democratica del sapere,
dell’apprendimento e della formazione.
La didattica della P4C quindi, non agisce sul singolo studente ma sul contesto sociale inteso
come necessario per stimolare le disposizioni ad apprendere del soggetto ivi inserito. Si agisce
principalmente all’interno di ciò che Vygotskij definisce “zona di sviluppo prossimale”: la
distanza tra il livello di sviluppo mentale attuale così determinato dalla capacità del bambino di
risolvere problemi in modo autonomo e lo sviluppo potenziale, così come determinato dalla
capacità di risolvere problemi sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i pari. (M.
Santi, Ragionare con il discorso, Liguori Editore).
La filosofia si fa pratica nel tentativo di restituire, così come avveniva nell’agorà dell’antica Atene,
la possibilità a ognuno di riappropriarsi e interrogarsi sui grandi temi dell’esistenza e della
riflessione umana.
La Philosophy for Children, che, sperimentata inizialmente in alcune scuole negli Stati Uniti, si è
poi diffusa a diversi livelli formativi, coinvolgendo bambini ma anche adolescenti e adulti. Nel
giro di un trentennio sono stati pubblicati nove racconti che compongono il curricolo con i
relativi manuali per gli insegnanti e sono stati attivati presso l'Institute for the Advancement for
Philosophy for Children alla Montclair State University, nel New Jersey, periodici workshops
internazionali. Ormai in tutto il mondo esistono, oggi, centri che si occupano della diffusione del
programma e della formazione di formatori. Il curricolo di Philosophy for Children è inoltre
molto diffuso in Cina e in Corea. Anche in Europa ne esistono numerosi centri di divulgazione:
Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo,
Romania, Spagna, Ungheria (Maura Striano, La filosofia come educazione del pensiero. Una
conversazione pedagogica con Matthew Lipman).
Il progetto nella provincia di Bologna è ancora di nuova attuazione mentre è già stato
sperimentato in altre realtà scolastiche e non solo, delle province nazionali.
Come funziona – obiettivi e finalità
I percorsi di Philosophy for Children si articolano in alcuni incontri della durata di un’ora. In
ogni incontro si esaurisce una sessione di lavoro con la classe.
Tra i racconti scritti da M. Lipman e dalla sua collaboratrice Ann Sharp, sei sono stati tradotti in
italiano: non sono favole ma storie filosofiche, situazioni narrate in cui il bambino può
riconoscersi, costruite con lo scopo di suscitare interrogativi e introdurre temi rilevanti.
A partire dalla lettura condivisa di uno o più episodi del racconto, i bambini sono stimolati a
formulare domande che serviranno per impostare il lavoro di dialogo e argomentazione della
sessione in corso.
Il ruolo del facilitatore, colui che prepara e gestisce la sessione, non è portare contenuti ma
aiutare la Comunità di Ricerca nella propria indagine a partire dalle suggestioni e dagli
interrogativi emersi dai temi trattati; attraverso domande stimolo, richiesta di spiegazioni, di
buone ragioni, di argomentazioni coerenti e razionali, egli facilita il corretto funzionamento
della discussione e del ragionamento; modera il dialogo affinché divenga ascolto attivo,
riflessione, rielaborazione e crescita, nel tentativo di pervenire ad una formulazione di criteri di
valore e di giudizi condivisi, con conseguenze positive nell’agire quotidiano del soggetto..
Il progetto attraverso il metodo della P4C, intende essere una nuova e diversa proposta didattica
nel tentativo di rispondere alle richieste e perseguire gli obiettivi auspicati nelle Indicazioni
Nazionali 2012, nel Documento Tecnico Dm n. 139/2007 (Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione) e nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio dell’Unione europea 962/2006 (Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento
permanente): la scuola oggi ha fra i suoi importanti compiti quello di “insegnare ad apprendere”,
“insegnare ad essere”, “insegnare il saper stare al mondo”, “educare alla convivenza… deve
formare cittadini italiani che siano nelle stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo”.
Supportando “lo sviluppo di un’identità consapevole e aperta”, della responsabilità personale e
sociale e dell’autonomia, lontano dai dogmatismi e dagli indottrinamenti, Pensare Insieme
intende favorire l’acquisizione delle capacità di auto-definizione e auto-orientamento affinché
ogni individuo possa divenire sempre più protagonista di un “proprio progetto di vita”, così
come auspicato nella Risoluzione del Consiglio europeo del 2008 (Integrare maggiormente
l’orientamento permanente nelle strategie di orientamento permanente) e nelle Linee guida in materia
di orientamento lungo tutto l’arco della vita, allegate alla Cm n. 43/2009.
Sollecitando il ruolo attivo dello studente, dedicandosi alla formazione della classe come
gruppo, alla formazione di legami cooperativi fra i vari componenti e alla gestione dei conflitti,
orientandosi verso esperienze didattiche di tipo laboratoriale come la P4C e ispirandosi al ruolo
del docente come “docente facilitatore” (Karl Rogers), Pensare Insieme può divenire con la scuola
veicolo di formazione, accoglienza e integrazione e divenire strumento per stimolare una
maggiore motivazione al piacere dello studio e allo “stare bene a scuola”, nel tentativo di
affrontare e arginare il problema della dispersione scolastica, andando incontro alle finalità
auspicate dalla Cm n. 29/2012 e dalla strategia Europa 2020.
La didattica della P4C intende infine offrire un approccio trasversale alle singole discipline non
solo stimolando la curiosità, l’interrogazione e il maturare di un pensiero critico e autonomo ma
anche promuovendo l’insorgere delle capacità di dare senso alla varietà delle esperienze
scolastiche ed extra scolastiche, di filtrare e ricomporre la frammentazione dei saperi e delle
informazioni, nel tentativo così di unificare lo sviluppo della formazione personale.
Ambiti di svolgimento e contenuti e strumenti
Quali sono le abilità prodotte dalla filosofia e trasmesse ad altri ambiti disciplinari? Eccone
alcuni:
abilità di ragionamento (induttivo, deduttivo, analogico...)
abilità di ricerca (osservazione, descrizione, narrazione...)
abilità di formazione concettuale (definizione, classificazione...)
abilità di “traduzione” (comprensione, ascolto, scrittura...)
disposizioni critiche (meravigliarsi, chiedere ragioni, giudicare facendo uso di criteri, porre
domande...)
Il percorso di Philosophy for Children che si svolge alla Scuola dell’Infanzia utilizzerà il testo
per l'ingagine filosofica: Stefania Nardone, Il re della foresta, Liguori Editore.
Il materiale necessario agli incontri consisterà in uno spazio adibito alla formazione del cerchio e
in una lavagna o un cartellone da appendere oltre al materiale del curricolo fornito dal
facilitatore.
Monitoraggio
Ogni sessione produrrà una “agenda”, una mappatura del percorso intrapreso.
La prima valutazione che l’insegnante deve effettuare è quella dell'osservazione
dell’atteggiamento dei bambini che devono mostrare divertimento, curiosità e coinvolgimento,
predisposizione sempre maggiore all'ascolto e acquisizione crescente della capacità di esprimere
e riferire il proprio vissuto e il proprio pensiero con spirito riflessivo.
DOREMI': DIRETTORE D'ORCHESTRA!
Livello Scolastico: Scuola dell’infanzia
Insegnante: Oppidi Erica
Campo di esperienza: Il traguardo per lo sviluppo della competenza: SPERIMENTA E
COMBINA ELEMENTI MUSICALI DI BASE, PRODUCENDO SEMPLICI SEQUENZE
SONORO-MUSICALI è contenuto nelle Indicazioni Nazionali 2012, nel campo di esperienza
Immagini, suoni, colori ma, come risulterà, nel pieno rispetto e condivisione di una visione
globale dell’essere e della sua formazione, le attività andranno a coinvolgere tutti gli altri diversi
ambiti del fare e dell’agire del bambino e a tentare di svilupparne le diverse competenze.
Principali scelte metodologiche: Didattica laboratoriale, approccio ludico-narrativo.
L’itinerario didattico che si propone, si articola in una serie di attività capaci di stimolare
l’alunno sul piano dell’operatività concreta, collocando appunto la situazione di apprendimento
in un contesto “laboratoriale”, nell’ottica di una didattica attiva e costruttivista. Costantemente
volta a valorizzare la dimensione ludica e creativa dell’esperienza ed esplorazione musicale,
fortemente motivante per l’alunno, attraverso un percorso progressivo e graduale, s’indirizza al
traguardo delle competenze che l’alunno deve raggiungere al termine del suo cammino
educativo e formativo: competenze relative alla percezione (ascoltare, analizzare, interpretare,
contestualizzare gli eventi sonoro-musicali) e competenze che riguardano anche aspetti legati
alla produzione (utilizzare il linguaggio dei suoni come possibilità di espressione emotiva e
come mezzo di comunicazione creativa). L’esplorazione del mondo dei suoni avviene attraverso
una costante ed esplicita interazione con le altre forme di linguaggio (iconico, motorio, verbale).
Le modalità didattico-operative principalmente interessate con spiccata valenza interdisciplinare
sono quelle del fare, osservare, immaginare, ascoltare, disegnare…a queste attività di
apprendimento si associano compiti più specifici connessi alle forme espressive del linguaggio
sonoro-musicale quali imitare con la voce, recitare, cantare, produrre sonorità con il corpo, con
oggetti di uso comune, con piccoli strumenti, esercitati sia in forma spontanea sia in forma
strutturata.
Età dei destinatari/Sezione: 3-4-5 anni. Gruppi eterogenei di circa quindici elementi.
Tempi: la sezione funziona con un monte orario di 45 ore settimanali. Per avvicinare il bambino
alla scoperta del mondo dei suoni e al piacere dell’ascoltare e fare musica, il laboratorio è
previsto con cadenza settimanale (2 ore: il martedì e giovedì mattina dalle 10,30 alle 11,30 – ogni
incontro si svolge con un gruppo diverso) per tutta la durata dell’anno scolastico. Via via
l'insegnante sceglierà stimoli e attività diverse e progressive che si succederanno e, a volte,
alterneranno, nel tentativo di completare il percorso di ciascuno.
Spazi e Ambiente: l'angolo della musica e gli altri angoli realizzati nelle aule della scuola.
E’ importante costruire uno spazio dove il bambino imparerà ad amare la musica, a creare un
ambiente di legami emotivi e ad acquisire la capacità e la piacevolezza di stare insieme per uno
o più scopi comuni. L’ambiente destinato deve essere al tempo stesso tranquillo e stimolante: da
una parte deve offrire silenzio, intimità, comodità ma deve essere anche abbastanza ampio e
privo d’ingombri e pericoli per offrire ai bambini libertà di movimento. Nei momenti in cui si
ascolta si ha bisogno di calma e anche di tenere il proprio corpo in una posizione comoda che
ognuno deve poter scegliere; quindi l’angolo della musica è arredato con un bel tappeto e un
paio di morbidi divanetti, con un contenitore dove lasciare a disposizione dei bambini piccoli
strumentini e materiale anche non strutturato ma idoneo a divenire fonte sonora. Alla parete
uno scaffale colmo di strumentini, un tavolino con una piccola pianola, xilofono, tamburo... non
mancano rappresentazioni grafiche, personaggi, cartelloni costruiti almeno in parte dai bambini
stessi. A disposizione anche un piccolo scaffale con un lettore cd e alcuni cd da poter ascoltare
insieme. Purtroppo la scuola non dispone della possibilità di utilizzare una LIM.
Valutazione: La valutazione sarà effettuata dall'insegnante in itinere lo svolgersi del laboratorio,
non solo per la valutazione delle competenze e la registrazione degli auspicabili progressi ma
soprattutto per intervenire in possibili variazioni e correzioni metodologiche o per arricchire e
diversificare i materiali. La prima valutazione che l’insegnante deve effettuare è quella
dell'osservazione dell’atteggiamento dei bambini che devono mostrare divertimento, curiosità e
coinvolgimento! Può essere utile registrare e raccogliere le informazioni con l’aiuto di una
tabella in vari momenti a intervalli regolari.
Finalità – Traguardi per lo sviluppo delle Alunno1 2
3
4
competenze
Partecipa alle attività proposte
Si lascia coinvolgere nell’esplorazione della realtà
sonora e copre il paesaggio sonoro attraverso attività
di percezione e produzione musicale utilizzando voce,
corpo, oggetti.
Accetta di muoversi con la musica
Diventa sempre più consapevole del proprio corpo,
vive la propria corporeità, inizia a percepirne il
potenziale comunicativo ed espressivo. (IL CORPO E
IL MOVIMENTO)
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi
posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di
gruppo adattandoli alle situazioni ambientali.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,
interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella
musica, nella danza e nella comunicazione espressiva.
Attua condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Comunica, racconta, esprime emozioni, utilizza le
varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo
(teatrali, musicali, visivi, di animazione…)
Comincia a sviluppare il senso dell’identità personale,
comincia a percepire i propri sentimenti e tenta di
esprimerli (IL SE’ E GLI ALTRI.)
Inizia a riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti
e gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande. (I DISCORSI E LE PAROLE).
Usa semplici strumenti musicali
Interiorizza i ritmi musicali
Partecipa volentieri a sperimentare rime, filastrocche,
drammatizzazioni…cerca analogie tra suoni.
Riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si
misura con la creatività e la fantasia.
Osserva e ascolta con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali. (LA CONOSCENZA DEL MONDO)
PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
Fasi di realizzazione dell’attività
Prima di descrivere il nucleo centrale della lezione, ritengo importante prevedere una fase
preparatoria concepita per facilitare l’approccio iniziale di accoglienza e conoscenza (perché
alcuni bambini sono di tre anni e hanno iniziato ora il loro percorso alla Scuola dell’Infanzia) e
partecipazione attiva, attraverso una prima stimolazione ludico-motoria e un’attività più
sedentaria sul tappeto che stimoli ugualmente l’attenzione, l’ascolto ma anche il gioco. E’
importante che l’insegnante sia calata nella situazione, che in primo luogo lei stessa sperimenti
le attività con piacere e divertimento affinché gli alunni siano disposti, con entusiasmo, a
imitarla nei gesti e nelle parole. L’insegnante deve essere attore a sua volta, usando
sapientemente voce e corpo e mantenendo un atteggiamento fresco e giocoso.
1 – FASE PREPARATORIA E DI PRESENTAZIONE. Arriva Doremì, il direttore d’orchestra!
(tempo previsto: mezz’ora)
Mentre i bambini sono impegnati nelle loro attività si sente bussare alla porta della sezione,
l’insegnante fa entrare Doremì, un piccolo serpentello, il personaggio mediatore che,
inizialmente sta cercando i pezzettini della sua codina ma che, una volta ritrovati, si fermerà per
conoscere i bambini e far conoscere loro il mondo fantastico della musica e dei suoni.
L’insegnante propone al serpentello di raccontare la sua storia, in questa prima fase i bambini
sono lasciati liberi all’interno della sezione, anche se si saranno certo raccolti intorno al nuovo
arrivato attratti e incuriositi.
“Questa è la storia del serpente
Che scese giù dal monte
Per ritrovare la sua coda che perdette un dì”
E rivolgendosi ad uno ad uno ai bambini: “Sei proprio tu quel pezzetin del mio codin? Io sono doremì
e tu chi sei?” I bambini risponderanno con il proprio nome e si uniranno alla maestra che anima
il personaggio mediatore, a formare un trenino che si allungherà sempre più, ogni volta il
serpentello e i bimbi accodati ripeteranno la canzoncina e andranno a prendere uno ad uno gli
altri compagni. Una volta terminata la presentazione e raccolti tutti i bambini, il trenino si
chiuderà a formare un cerchio che si siederà sul tappeto pronto ad iniziare l’attività vera e
propria. La disposizione in cerchio e l’approccio giocoso e non competitivo favoriscono l’ottica
inclusiva.
L’uso del serpentello e della sua storia mi sembra un espediente molto divertente ed interessante
anche per i bambini più timidi o di lingua madre diversa dall’italiano che, pur avendo difficoltà
di comprensione o di relazione, dovrebbero essere comunque in grado spontaneamente di
comprendere la domanda del proprio nome e trovare semplice rispondere.
Col procedere delle settimane, quando i bambini si saranno ben conosciuti tra loro, avranno
superato una possibile fase di timidezza iniziale, e famigliarizzato un po’ con l’uso dei ritmi, si
potrà tentare di arricchire la frase di presentazione con nuove ed altre attività: ad esempio i
bambini al riconoscimento della marcetta che introduce l’arrivo di Doremì potranno radunarsi in
cerchio e giocare con i loro nomi: uno alla volta si sposteranno al centro e cercheranno con l’aiuto
dell’insegnante essendo bambini molto piccoli, di scoprire il ritmo del loro nome che poi tutti
ripeteranno insieme (“Ni-co-la: Che gesti facciamo? NI = UNA BATTUTA DI MANI, CO= UN
SALTELLO, LA = UN INCHINO…). Questo gioco si può cercare di arricchire ulteriormente col
tempo e la maggior acquisizione di abilità da parte dell’alunno, cercando ritmi e movimenti per i
nomi dei compagni, o cercando nomi con lo stesso ritmo o inventando nomi…anche con l’aiuto
dei compagni più grandicelli, delle altre sezioni. Questo per favorire la conoscenza, la
collaborazione, l’accrescimento delle conoscenze per imitazione o attraverso l’aiuto dei pari che
possono fungere da tutor.
Lavorare con i ritmi oltre a sperimentare un elemento base della musica aiuta anche i bambini a
sperimentare il silenzio: concentrati nel tentativo della corretta ripetizione del ritmo proposto
dall’insegnante, e curiosi nei confronti delle sue variazioni, i bambini sono in situazione di
ascolto. L'insegnante gioca insieme a loro con i ritmi, in cerchio e in silenzio, proponendone di
semplici da imitare con il corpo e modificandoli non appena vede che tutti i bambini hanno
compiuto lo sforzo di adeguarvisi, il gruppo concentratissimo, inizierà a scoprire il silenzio.
Un espediente efficace e divertente per continuare a giocare con i ritmi e le sonorità, invitando i
bambini all’attenzione necessaria per iniziare l’attività o per passare ad un’altra attività
(passaggio e transizione) è l’uso di filastrocche: ad esempio la filastrocca Per ascoltar storie o quella
de Il bambino rumorino ben si prestano a far calmare e far sedere i bambini preparandoli
all’ascolto.
La filastrocca proposta dall’insegnante deve essere animata e mimata. Questo non solo per
coinvolgere i bambini in prima persona stimolando l’azione e la ripetizione ma anche per aiutare
nella comprensione tutti gli alunni, non solo i bambini di madrelingua straniera. Queste o altre
filastrocche possono divenire un leit motiv che scandisce la routine o essere usate per richiamare i
bambini in modo simpatico quando fanno troppo chiasso.
Per ascoltar le storie
Il bambino rumorino
Freme l’aria, ferma il passo
Il bambino rumorino
Piega gamba verso il basso.
pim pum pam gioca a pallone;
Suona voce incanto muto
che tremenda confusione,
Ti puoi mettere seduto.
non ne posso proprio più.
Sulle orecchie un massaggino
Il bambino rumorino
Vieni voce più vicino.
miao, miao, miao, con tanto affetto
Fai sugli occhi una carezza
accarezza il suo micetto
Ma leggera come una brezza.
che si mette a pancia in su.
Fresca mente e la memoria
Il bambino rumorino
Pronta a cogliere una storia.
drin, drin, drin, va in bicicletta,
Chiudi gli occhi e lei si impiglia
gnam, gnam, gnam, mangia la bistecca
Sulla punta delle ciglia.
e poi beve glu, glu, glu!”
Chiara Cherminati
da Nuovo Gulliver, settembre 2007
2 – REALIZZAZIONE DEL CUORE DELL’ATTIVITA’. Stiamo in ascolto! Suoni e rumori.
(tempo previsto: 45 m.)
La filastrocca del bambino rumorino può essere utilizzata per introdurre il tema dei rumori del
quotidiano. E’ assolutamente necessario partire dalle esperienze quotidiane del bambino,
dall’ambiente a lui esterno e dal contesto di appartenenza e tentare poi di agganciare e creare
nuovi input, di ampliare le esperienze e le conoscenze.
L’insegnante stimola una discussione: “Quali rumori o suoni sentite a casa? A scuola? Quali suoni
compie la mamma in cucina? Quali oggetti rumorosi avete in casa o a scuola? Quali suoni fuori sentite
dalla finestra della vostra cameretta? Quali rumori sentite ora? ...”
E’ inoltre essenziale stimolare l’uso del corpo e del movimento quale veicolo di percezione,
comprensione e riproduzione ritmica. Per avvicinare i bambini alla conoscenza e consapevolezza
di sé e del proprio corpo si può partire dal far sperimentare loro i suoni che il corpo può
produrre o riprodurre. L’insegnante fa ascoltare ai bambini il battito del loro cuore cercando di
farli concentrare con la mano sul petto: “Che cosa fa il cuore? Vi sembra che assomigli a qualcosa che
conoscete? Proviamo a imitarlo con le mani, con i piedi, con il battito delle mani sulle gambe, con i salti,
con i movimenti della testa…”.
“Quali altri suoni possiamo fare con il nostro corpo? Con La bocca? (parlare, cantare, piangere, urlare,
fischiare, mandare baci…); con le mani? (battere, scioccare le dita, battere le nocche…) …”
Questo approccio è ancora più essenziale per il bambino affetto da autismo: l’elemento ritmico
deve essere fatto passare attraverso il corpo, il contatto fisico, il ritmo deve essere “fatto sentire”.
(musico-terapeuta: tic e movimenti continui=utilizzo come ritmo per favorire l’integrazione e la
partecipazione).
Si può provare con i bambini a sperimentare le possibilità di produrre suoni con un ritmo dato
molto semplice e approcciarli alla scoperta dell’intensità, altro elemento base della musica,
l’insegnante chiede: “Non sento…più forte, fortissimo, urlato, piano, pianissimo, sottovoce per non
svegliare nessuno, solo con il movimento delle labbra…”
Inoltre, per approcciarli all’elemento della durata, si faranno ascoltare e poi produrre ai bambini
suoni lunghi, lunghissimi e continui o corti, cortissimi e a intervalli regolari. Si potranno anche
osservare figure di animali con andature diverse e opposte: uccellini, elefante, tartaruga,
cavallo… “Osserva gli animali delle figure: vanno veloci o lenti? Quanto dura il loro andamento? E
quanto è forte il suono che producono?”
L’insegnante propone ai bambini di giocare con la voce per approcciarli alla scoperta del
timbro, usando il loro nome o quello di un compagno, o chiamando la mamma, il papà con toni
e modalità diversi: “Con una vocina dolce da principessa, con voce arrabbiata, con voce normale, con
voce spaventata, con voce dolorante, con un vocione da orco…”
Questa fase dell’attività si ripeterà ad ogni incontro durante tutto l’arco dell’anno con modalità
simili ma contenuti possibilmente ogni volta diversificati e ampliati. Sarebbe utile ascolatare, con
l'uso del computer, suoni, rumori di vari ambienti naturali o artificiali, versi di animali…oppure
utilizzare INTERNET per scaricare immagini e iniziare a far conoscere e discriminare effetti
sonori in base alla fonte e ai contesti. Si potrebbero vedere filmati, immagini da associare a
rumori e suoni, immagini intruse da eliminare. Andranno bene anche altri strumenti per la
riproduzione come i CD: ce ne sono davvero molti fra gli strumenti didattici che contengono ad
esempio le voci degli animali, i suoni d’ambiente (mare, il torrente, la fontana, la montagna, la
fattoria, la campagna, il traffico della città, i rumori della scuola, i rumori della notte…), i suoni
legati alle stagioni (la pioggia, camminando nella neve…). L’insegnante deve stimolare e
animare la discussione: “Che rumori sono? Dove li avete sentiti? Quali vi sembrano gradevoli?
Quali fastidiosi?”. Successivamente l’insegnante invita i bambini ad imitare attraverso il
movimento e la voce i versi degli animali o i suoni ascoltati.
Si potrebbero utilizzaresemplici schede cartacee per abbinare i suoni alle sensazioni e descriverle
tramite le “faccine sorridenti o meno” da collegare alle immagini.
Un giorno, arriverà Doremì con un grande sacco o una scatola magica dalla quale estrarre piccoli
strumenti: tamburelli, triangolo, legnetti sonori, trombetta, campanellini…Inizialmente
l’insegnante lascerà i bambini liberi di sperimentare e usare gli strumentini che potranno in un
secondo momento essere utilizzati per produrre semplici ritmi. Doremì regalerà i piccoli
strumenti ai bambini e questi rimarranno ben visibili in un cesto colorato e a disposizione dei
bambini nell’angolo musicale.
Possiamo anche dare la possibilità ai bambini di arricchire il cesto degli strumenti invitando i
genitori a dare loro vecchi oggetti casalinghi che possono essere usati a scuola come materiale
non strutturato per la realizzazione di sonorità: cucchiai di legno e non, tegami o padelle,
coperchi…
Con un semplice cilindro di cartoncino, forbici colla, carta colorata, riso o altro cereale, perline…
si potrà poi realizzare un divertente laboratorio, dove costruire un semplice strumento musicale
ma di molto effetto: le maracas con le quali imitare il suono delle cicale d’estate!
L’uso degli strumentini può essere usato anche per imitare suoni, andature degli animali (ad
esempio l’elefante è pesante, si usa il tamburo; la farfalla o l’uccellino sono leggere, usiamo il
triangolo, la rana saltella, usiamo suoni brevi, il serpentello striscia, usiamo suoni lunghi)
potrebbe essere un po’ di difficile realizzazione per i bimbi di tre anni che però potrebbero
avvalersi ancora della collaborazione e dell’aiuto dei bimbi delle sezioni più grandi.
Col procedere dell’anno scolastico, questa fase l’attività potrebbe essere utilizzata per laboratori
di psicomotricità e riflessione emotiva. L’insegnante proporrà ai bambini l’ascolto di brani
musicali o brevi parti di brani vista la tenera età degli alunni, tratte anche dal vastissimo
patrimonio di musica classica, jazz, rock…: musiche allegre e ritmate, musiche melodiche, arie
più cupe. L’insegnante chiederà ai bambini di muoversi naturalmente, come viene loro
spontaneo, al suono della musica, di saltellare, correre, ballare in maniera spontanea in modo da
liberare così le proprie sensazioni e attitudini. Quest’attività di libera espressione corporea è
davvero utile per cominciare a sviluppare la conoscenza e consapevolezza del sé, oltre che per
offrire davvero opportunità d’inclusività a tutti gli alunni della sezione che, nel linguaggio
corporeo e musicale possono esprimersi in perfetta equità. L’espressione della propria
individualità e personalità veicolata dal movimento e dal linguaggio universale della musica
può oltrepassare anche i limiti e le difficoltà. In un secondo momento l’insegnante stimolerà
l’autoriflessione: “Come ti fa sentire l’ascolto di questa musica? Sei felice, allegro, triste, impaurito?” .
Naturalmente non ci si deve demoralizzare se le risposte non arrivano o se il bambino ha
difficoltà a esprimerle…l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé sono un percorso
lunghissimo che continua per gran parte, a volte tutto l’arco della vita. Quello che intendiamo
fare e stimolare, sperimentare per far emergere il più possibile le potenzialità di ognuno. Grande
aiuto ci viene dall’espressione artistica e dalla produzione iconica: mettiamo a disposizione degli
alunni fogli e colori e lasciamo sia il linguaggio dei colori a veicolare le emozioni: dopo l’ascolto
chiediamo ai bambini di produrre un disegno…la produzione sarà quasi sicuramente
influenzata dalle percezioni interiori prodotte dall’esperienza musicale laboratoriale.
3 – FASE CONCLUSIVA. Giochiamo, balliamo e disegniamo!
(Tempo previsto: 15 m.)
A questo punto è necessario dedicarsi a un’attività più leggera e che permetta ai bambini di
muoversi più liberamente.
Sempre dal punto di vista del gioco si propone ai bambini il divertente GIOCO DELLE
SCATOLINE molto adatto e ben accettato dai bambini più piccoli e che aiuta ancora una volta a
conquistare il silenzio, un silenzio attivo perché carico di attesa: i bambini sono distribuiti in uno
spazio vasto e libero da oggetti; assumono una posizione rannicchiata, come chiusa in una
scatola. L’insegnante si assicura che le scatolette siano chiuse e silenziosissime, tutti aspettano di
sapere qual è il suo contenuto. L’insegnante a voce bassa, cercando di creare un momento
magico, dice: “Si apre la scatoletta ed esce…una rana!” A questo punto i bambini si alzano e
imitano i movimenti e i suoni dell’oggetto proposto; con un campanellino o l’aiuto del
serpentello Doremì che avrà voluto partecipare molto volentieri al gioco, si dà l’indicazione che
il personaggio deve tornare nella scatola: “Chiusa la scatoletta!”. I bambini si dovrebbero fermare
all’istante o, con il tempo impareranno a eseguire le consegne, e nuovamente si rannicchiano, in
attesa di una nuova proposta.
Il momento del gioco può essere anch’esso arricchito e diversificato con il tempo per proporre
varietà di proposte e stimoli: Si può realizzare il GIOCO DELLE BELLE STATUINE, O STREGA
GHIACCIO: i bambini si muovono liberamente nello spazio a disposizione il più possibile vasto
e soprattutto libero da ingombri, durante i loro spostamenti l’insegnante fa ascoltare loro una
musica (molto ritmate, con ritmo cadenzato sono quelle delle danze popolari). A un suono
concordato che può essere un battito di mani, il suono di un fischietto, un campanellino, il suono
di un tamburo, i bambini devono fermarsi e provare a rimanere immobili (Doremì potrebbe
aggirarsi tra di loro e controllare che siano davvero belle statuine). Si può utilizzare la variante
dell’interruzione della musica come comando di stop, questo sempre per un’educazione al
silenzio come pausa musicale.
Si potranno anche proporre facili e divertenti balli con consegne minime: ad esempio la base
“TWIST, ROCK E CHA-CHA-CHA” (da “Nuovo Allegretto) si presta molto bene allo scopo.
Molto divertente per i bimbi così piccoli è anche il girotondo . Per quest’attività utilizzerei questa
famosa canzoncina che è anche una filastrocca. Si può darne una copia a ogni bambino da
colorare.
A conclusione delle attività l’insegnante chiede a ogni alunno di produrre un disegno di ciò che
di questa esperienza di esplorazione musicale gli è risultato più gradito. In alternativa, di quello
che gli è risultato più sgradito.
Queste produzioni andranno poi ad abbellire l’angolo della musica e a ricordare le attività svolte
per rievocarle più volte con i bambini.
Al termine dell’anno scolastico si può sperimentare anche l’attività delle fiabe sonore dove ogni
personaggio è introdotto da uno o più strumenti particolari o del canto per insegnare i primi
rudimenti di notazione musicale sempre utilizzando l’approccio ludico, l’insegnante con una
piccola tastiera accompagnerà il canto delle note. Ne esiste una versione molto carina:
DO, l’amico di Dodo
Re, il re che c’era un dì
MI, la principessa Mi
FA, fai quello che vuoi far
SOL, il sole intorno a te
LA, quando non dici qua
SI, quando non dici no e
Poi torna ancora…DO
Laboratorio Progetto Senza Zaino
di Nicola Guidetti
“Storia di una lumaca…”
@ Motivazioni
“Siamo nell’epoca del tempo senza attesa. Questo ha delle ripercussioni
incredibili nel nostro modo di vivere. Non abbiamo più il tempo di
attendere, non sappiamo partecipare ad un incontro senza essere
disturbati dal cellulare, vogliamo tutto e subito,in tempo reale.[…]
Sapremo ritrovare tempi naturali? Sapremo attendere una lettera?
Sapremo piantare una ghianda o una castagna sapendo che saranno i
nostri pronipoti a vederne la maestosità secolare? Sapremo aspettare?
[…]Genitori,insegnanti e tutti colori che ruotano attorno al mondo della
scuola sono stimolati dalle suggestioni offerte dalla pedagogia della
lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo
e sulla necessità di adottare strategie didattiche di rallentamento, per
una scuola lenta e non violenta.”
(Gianfranco Zavalloni
“La pedagogia della lumaca” EMI
Editore 2008)
@ Obiettivi
o Giocare in modo costruttivo e creativo con gli altri
o Sviluppare il senso dell’identità personale, percepire le proprie esigenze e
i propri sentimenti, esprimerli in modo sempre più adeguato
o Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo
o Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori, applicarli nei giochi individualie di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi
o Provare piacere nell’oziare e scegliere di non fare
o Controllare l’esecuzione del gesto, valutare il rischio, interagire con gli altri nei giochi di movimento,nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva
o Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il corpo
fermo e in movimento
o Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
o Inventare storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative
o Ascoltare e comprendere narrazioni
o Saper esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni.
@ Itinerario metodologico
Prendendo come spunto il libro di “Storia di una lumaca che scoprì
l'importanza della lentezza”
di Sepúlveda Luis,
esploreremo la lentezza e tutte le sue connotazioni nei vari ambiti
esperienziali. Ogni incontro prevederà alcune routine di apertura e
chiusura dell’attività che rimarranno immutate per tutta la durata del
progetto.
@ Spazi
Ogni spazio usufruibile della scuola.
@ Tempi
Inizialmente i mesi di Novembre e Dicembre, fino ad estendersi
all’intero anno scolastico.
@ Materiali
o Materiali di riciclo e recupero, naturali
o Colori e colle di vario tipo
o Libri.
“SI…VIAGGIARE NEL MONDO DELLA MUSICA”(RUMORI E
SUONI)
DESTINATARI: i bambini della Ia, IIa, IIIa sezione
DOCENTI IMPEGNATI NELL’U.d.A: insegnante Cinnante Giovanna
Caratteristiche:
x coinvolge un solo campo d’esperienza
x coinvolge più campi d’esperienza
Traguardi sviluppo delle competenze
Stabiliti in base alle caratteristiche e livelli di
sviluppo dei bambini tenendo conto degli
obiettivi d’apprendimento e delle competenze
in chiave europea il bambino:
- Saper percepire, riconoscere e produrre le
diverse intensità sonore ( forte, piano,
crescendo, diminuendo)
- Saper utilizzare il proprio corpo per produrre
suoni e rumori
- Saper usare la propria voce per produrre
suoni, melodie
- Saper cogliere la differenza tra suono e
silenzio
- Saper riconoscere, denominare, discriminare
suoni e rumori
MOTIVAZIONI:
Nella scuola dell’infanzia, tra le finalità dell’educazione musicale è di
fondamentale importanza l’ educazione al suono e la stimolazione
acustica ,che permettono al bambino di scoprire suoni e rumori della
realtà circostante, di creare attività divertenti, di rappresentare fantasie
e di elaborare giochi immaginativi .Ebbene la musica è una fonte
preziosa di stimoli, svolge un ruolo importante nello sviluppo
dell’individuo. Agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni,
è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco,
strumento per sviluppare le potenzialità espressive e creative della
persona.
PERCORSO METODOLOGICO:
I bambini attraverso mezzi di trasporto (elicottero ,trenino,
auto, nave…) realizzeranno un viaggio immaginario ed
emozionante i quali saranno accompagnati alla scoperta della
musica.
Le modalità di proposte delle diverse attività aiuteranno i bambini a
scoprire le cose, i parametri, gli strumenti musicali, e anziché fornire
loro solo delle informazioni, li stimoleranno verso una propria
produzione creativa.
Elementi cardine dell’ esperienza saranno: il viaggio immaginario,
gli ambienti della scuola, il gioco, esplorare la realtà sonora, riprodurre
con il corpo rumori e suoni di diverso timbro, scoprire, manipolare ed
inventare semplici strumenti musicali ,esplorare la propria voce,
ascoltare e memorizzare canzoncine , muoversi a tempo di musica ,
ascoltando un brano musicale scelto dall’insegnante e non solo; infatti
potranno utilizzare cerchi, palle, teli .
Alla fine di tutte le esperienze rese possibili da questo laboratorio
diremo ai bambini: “il nostro viaggio è ormai finito…. per andare a
scoprire tanti paesi strani abbiamo volato per monti e per mari…. “
ATTIVITA’ E CONTENUTI:
-Scopriamo il paese del mago del silenzio: è un paese strano dove
nessuno parla, gli abitanti mimano le canzoncine e gli strumenti
musicali.
-Scopriamo il paese dei gufi neri: i bambini si muoveranno con
movimenti goffi e paurosi parlando con voce scura.
-Scopriamo il rumore dell’elicottero (è un rumore artificiale) e lo
coloriamo.
-Chiediamo ai bambini di cosa è fatta la musica…la musica è fatta di
rumori e di suoni.
-Disegniamo alcuni oggetti che producono rumori naturali e rumori
artificiali.
-Scopriamo le caratteristiche del suono: altezza, intensità, timbro,
durata.
-Filastrocca: le voci del bosco imitiamo alcuni versi di animali.
-Coloritura delle cose che fanno rumore.
-Coloritura solo delle cose che producono suoni.
-Coloriamo gli strumenti mascherati.
-Il suono della carta.
-Giochiamo con il nostro corpo: battiamo le mani, battiamo i piedi,
scopriamo la nostra voce.
-Giochiamo a far rumore con le pentole: cucchiai di legno, pentole,
coperchi, piatti, ecc.
-Ascoltiamo dei brani musicali (Le quattro stagioni di Vivaldi):
rappresentiamo la musica dolce con i colori caldi e la musica forte con i
colori freddi.
-Memorizziamo alcune canzoncine: Volare, La scimmietta ,Maestro
che sai suonare, Come un pittore ,Se sei felice, Farfallina bella e bianca,
L’elefante, Si accendono e brillano gli alberi di Natale.
-Scopriamo e coloriamo alcuni strumenti musicali: tamburo, maracas,
campanellini.
-Individuiamo ad occhi chiusi lo strumento suonato.
TEMPI:
Autunno/Inverno due volte a settimana (a seconda del turno
dell’insegnante).
SPAZI:
Saranno utilizzati tutti gli ambienti della scuola.
MATERIALI UTILIZZATI:
Pentole, bicchieri, cucchiai, strumenti musicali, CD, stereo, macchina
fotografica, colori, tempere, pennarelli, colori a cera, carta di vario tipo,
palle, cerchi, teli.
VERIFICA:
In itinere, osservandoli mentre giocano con il corpo, manipolano vari
materiali a disposizione, attraverso i loro elaborati.
COLORO E SCOPRO
Insegnante: Di Carlo Anna Maria Elena
Sezione: 3- 4-5 anni – Scuola dell’Infanzia di Vado
I colori sono presenti con diverse funzioni e valenze in ogni momento della nostra
vita.La scoperta dei colori è motivata dal desiderio di avviare i bambini alla
espressione creativa e personale , attraverso il piacere visivo e corporeo di
manipolare i colori e sperimentare tecniche cromatiche.Le attività di questo
laboratorio vengono finalizzate alla sperimentazione di tecniche, strumenti e
approcci diversi di rappresentazione in modo che ciascuno trovi la modalità che
gli consente di esprimersi meglio. Offriamo ai bambini un’ampia scelta di colori di
tipo diverso ( acquarelli , tempere , colori a dita pastelli, cere, pennarelli e altri
attrezzi, di carta e cartoni di diversa dimensione. Parliamo cosi i bambini come si
utilizzano i materiali e gli attrezzi e coinvolgiamo nella preparazione e nel riordino
di quanto necessario. Sperimentiamo le varie tecniche :la tecnica dello spruzzare e
sgocciolare, il collage, ecc… per produrre elaborati in un modo libero e su
consegna.
ATTIVITA’
Presentazione dei colori:
Primari e secondari e realizzazione Grafico –Pittorica individualizzata
Un Girotondo di mille colori
Impronte Digitali Animate
Sgocciolare il colore
Copia dal vero
Invento e realizzo con fantasia
Con la tecnica del collage costruisco.
TEMPI
L’attività viene proposta una volta a settimana per ogni gruppo di intersezione
Nella sezione, in spazio attrezzato per attività.
STRUMENTI
Carta e cartone di tutti i tipi, colori, di ogni genere –pennarelli, strumenti per
dipingere, schede predisposte.
VERIFICA
In Itinere attraverso
L’utilizzo diverse tecniche grafico – pittoriche- manipolative e costruttive.
La produzione di elaborati utilizzando le tecniche apprese in modo libero e su
consegna.
I VIAGGI DEL SEME (Laboratorio Natura)
DESTINATARI: tutti i bambini della I^,II^ e III^ sezione
DOCENTI IMPEGNATI NELL’U.d.A: Scaccuto Giulia
Caratteristiche:
 coinvolge un solo campo d’esperienza
 coinvolge più campi d’esperienza
Traguardi sviluppo delle competenze
Stabiliti in base alle caratteristiche e livelli di
sviluppo dei bambini tenendo conto degli
obiettivi d’apprendimento e delle competenze
in chiave europea il bambino:
- osserva con attenzione l’ambiente e i
fenomeni naturali accorgendosi dei loro
cambiamenti.
- Usa alcuni termini specifici legati al
contenuto dell’esperienza
- Utilizza diverse forme espressive per
rielaborare le proprie osservazioni e per
comunicare ciò che si è appreso.
MOTIVAZIONI E PERCORSO METODOLOGICO
Il mondo della natura con la sua varietà e la sua ricchezza di manifestazioni affascina i bambini,
sollecita la loro curiosità e li stimola a porre domande e a formulare ipotesi. Inoltre fornisce
l’occasione di compiere esperienze legate allo scorrere del tempo, alla sua ricorsività, ai
cambiamenti che esso produce nella realtà che ci circonda. Attraverso le nostre proposte
avvicineremo i bambini a una prima scoperta del mondo naturale e tramite le esperienze i
bambini impareranno lentamente ad osservare, a descrivere e a mettere in relazione.Il
laboratorio è costituito da quattro tappe di lavoro, ciascuna delle quali propone le stesse
modalità operative: una prima osservazione non strutturata,l’analisi individuale che si
arricchisce con la rielaborazione di gruppo, l’integrazione dei contenuti attraverso l’uso di
molteplici canali espressivi.
Inizialmente vengono sistemati sul tavolo materiali diversi: conchiglie, sale,tante foglie, una
molteplice varietà di semi (legumi, semi di mela, di mais…), noci, mandorle, mele, arance,
castagne. Mettiamo a disposizione dei bambini vaschette, imbuti, bottiglie, cucchiai, lenti di
ingrandimento…
In questa fase del lavoro ci limitiamo a osservare quali materiali scelgono i bambini e come li
utilizzano.
Successivamente il materiale verrà diviso in due categorie: le foglie e tutto il resto. Costruiamo
tre mucchi e classifichiamo le foglie odorose (rosmarino, origano, salvia e alloro), altri tipi di
foglie ed analizziamo il mucchio che non contiene foglie. Chiediamo ai bambini i nomi dei
diversi elementi presenti e soffermiamoci in maniera particolare sui semi e sui frutti che hanno
trovato.
Chiediamo ai bambini di scegliere il frutto che li ha colpito, per osservarlo meglio e poi
rappresentarlo con il disegno “dentro e fuori”.
In gruppo cerchiamo le caratteristiche di alcuni frutti e semi.
Successivamente presentiamo solo i semi, specificandone il nome e poniamo domande;
Lasciamo liberi i bambini di raggrupparli secondo i loro criteri e poi utilizzarli per creare a
secondo della loro fantasia.
Durante le conversazioni ed osservazioni dei semi emerge che alcuni semi sono buoni da
mangiare e ci soffermiamo sul mais, per poi mangiare i popcorn.
Dopo aver usato i semi in molti modi, per osservare come nasce e cresce una pianta seminiamo
le lenticchie, i fagioli,il mais e ne registriamo i dati e le osservazioni.
In quasi tutti i materiali messi a disposizione dei bambini vengono individuati alcune
caratteristiche attraverso i cinque sensi.
ATTIVITA’ E CONTENUTI
“Scopriamo, osserviamo e manipoliamo liberamente tanti tipi di materiale: frutta, semi, foglie,
imbuti, bottiglie, lenti di ingrandimento, cucchiai…
-
Raggruppiamo le piante aromatiche, alcune vengono incollate dai bambini ed alcune
vengono disegnate e scriviamo le loro osservazioni; presentiamo la filastrocca “l’origano”
e il racconto “i quattro folletti”.
-
Facciamo disegnare a loro scelta un frutto come è dentro e come è fuori e poi glielo
facciamo descrivere.
-
In gruppo realizziamo un cartellone con tanti frutti e tanti semi e ne rileviamo le
caratteristiche.
-
Realizziamo tanti disegni fantasiosi utilizzando i semi, i colori…Proponiamo di tracciare
i contorni delle mani per poi farle diventare una farfalla o l’avambraccio e la mano farli
diventare un albero e poi riempirli di semi attaccandoli con la colla…
-
Semina delle lenticchie,dei fagioli e del mais.
-
Interviste, osservazioni e registrazioni sullo sviluppo e la crescita delle piante.
-
Lettura e illustrazione della poesia “ gli amici di un semino”.
TEMPI
L’attività viene proposta una o due volte la settimana. Alcune attività vengono svolte in autunno
e inizio inverno; le attività che riguardano la semina in primavera.
SPAZI
Gli ambienti della scuola
STRUMENTI
Foglie, semi di vario tipo, vaschette, lenti d’ingrandimento, terriccio, vasi, macchina fotografica,
colori, schede predisposte…
VERIFICA
In itinere attraverso:
-
la curiosità, l’interesse e la partecipazione nei confronti dell’ambiente
-
la partecipazione alle esperienze manipolative dei materiali e degli oggetti.
-
l’uso consapevole di termini specifici legati al contenuto dell’esperienza.
-
l’utilizzo di diverse forme espressive per rielaborare le proprie osservazioni e per
comunicare ciò che ha appreso.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 1
TITOLO: SETTIMANA IN FATTORIA
DESTINATARI: I BAMBINI DI 5 ANNI
DOCENTI IMPEGNATI NEL'U.d.A: LE INSEGNANTI DELLA SEZIONE
Caratteristiche:
Coinvolge più campi d'esperienza (vedi obiettivi condivisi nella prima parte)
MODALITA’ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
Proposta dell'attività al grande gruppo - esecuzione individuale dell'attività con osservazione e
rielaborazione verbale in grande gruppo.
Canzoncine e filastrocche per la conoscenza dei giorni e della settimana:
l'insegnante predispone un grande cartellone murale raffigurante l'ambiente della
fattoria e le immagini in sequenza della filastrocca del giorno della settimana.
Lunedì con gatto tutto rosso corre il gatto a più non posso; Martedì la pecora è
arrabbiata il contadino l'ha tosata; ecc.............
A turno i bambini apriranno una finestra in cui comparirà una sequenza della filastrocca relativa
al giorno della settimana.
Ogni bambino ha a disposizione, per ogni giorno della settimana, un uccellino con il proprio
nome medesimo colore della base della filastrocca; A turno i bambini attaccano il proprio
uccellino nel cielo e si osserverà poi la quantità di uccellini; primi approcci logico-matematici e
topologici: pochi, tanti, prima, dopo. Sopra al calendario della fattoria è posizionato un grande
cartellone raffigurante le caratteristiche della stagione e grandi palloncini illustrano i mesi di
riferimento. Una lunga striscia con il numero dei giorni del mese aiuterà i bambini ad orientarsi
nella successione settimanale; qui verranno segnalati i giorni di festa e le ricorrenze.
Ogni giorno un bambino, a turno, osserva dalla finestra che tempo fa: conversazioni e
considerazioni sui fenomeni atmosferici e sulle stagioni (primavera, estate).
Per ogni stagione: disegni ai vetri, allestimenti ' specifici per l'aula. Impariamo a costruire
un libro usando II maggior numero di tecniche grafico-pittoriche: disegno, spugnatura,
spruzzo, stampa (con tappi di sughero, patate intagliate, ecc....), collage (con spugna,
carta, stoffa, ecc..)
TEMPI PREVISTI
L'intero anno scolastico
SPAZI
Aula - Tappeto
STRUMENTI
Canzoncine, filastrocche, cartellone del calendario.
VERIFICA
Giornaliera con elaborazione verbale.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 2
TITOLO: DIAMO I NUMERI
DESTINATARI: I BAMBINI DI 5 ANNI
DOCENTI IMPEGNATI NELL' U.dA: LE INSEGNANTI DELLA SEZIONE
Caratteristiche:
Coinvolge più campi d'esperienza (vedi obiettivi condivisi nella prima parte)
MODALITÀ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
Proposta dell'attività al grande gruppo (giochi con materiale strutturato e non, canzoncine,
filastrocche); esecuzione individuale dell'attività con rielaborazione verbale e grafica.
Per i simboli e i concetti dalla quantità 1 alla quantità 10 memorizzazione di canzoncine e
filastrocche sulla sequenza numerica. Uso di materiale didattico strutturato in legno.
Filastrocca come filo conduttore per la presentazione de! numero e della relativa quantità.
Per ogni numero: presentazione del simbolo numerico al grande gruppo; giochi individuali di
manipolazione sul tappeto per l'approccio alla quantità; rielaborazione grafica con coloritura del
simbolo numerico e di un'immagine della sequenza della filastrocca relativa al numero
considerato. Esercizio di pregrafismo di riproduzione del numero sia come ripasso di tratteggio
che come ricopiatura.
Esercizi di corrispondenza simbolo-quantità: Completare un diagramma delle quantità.
TEMPI
L'intero anno scolastico
SPAZI
Aula
STRUMENTI
Libri, numeri in cartone, materiale didattico strutturato, materiale di recupero, cerchi, carta,
pennelli, pennarelli, tempere, forbici, colla, perle da infilare.
VERIFICA
A breve e lungo termine, a grande gruppo e individuali, grafiche, verbali e pratiche.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 3
TITOLO: A-B-C- IMPARA A LEGGERE COSI’
DESTINATARI: I BAMBINI DI 5 ANNI
DOCENTI IMPEGNATI NELL' U.dA: LE INSEGNANTI DELLA SEZIONE
Caratteristiche:
Coinvolge più campi d'esperienza (vedi obiettivi condivisi nella prima parte)
MODALITÀ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
Preparazione dello sfondo a tempera di un grande cartellone murale decorato con tecniche
grafico-pittoriche varie e raffigurante la filastrocca “noi siam le letterine”. Nel percorso delle
attività, il cartellone si arricchirà dei disegni inerenti ad ogni lettera dell'alfabeto considerata.
Per ogni lettera dell'alfabeto:
* Pensiamo a parole che iniziano con la lettera…………
* Indovinelli
* Dati una serie di disegni discriminare e colorare solo quelli il cui nome inizia con la
lettera……
* Colorare individualmente il disegno dell’animale considerato
* Cerco e ritaglia dai giornali la lettera considerata e la incollo sul foglio
* Puzzle: con gli acquerelli coloriamo l’immagine e l’habitat di un animale il cui nome inizia
con la lettera considerata, ritagliamo il disegno in otto parti tratteggiate in precedenza,
ricomponiamo di nuovo la figura e incolliamo i pezzi su un foglio all’interno di una cornice.
* In itinere verifiche varie sulla lettera considerata
TEMPI
L'intero anno scolastico
SPAZI
Aula
STRUMENTI
Fogli, tempere, acquerelli, pennelli, spugne, carta crespa, pennarelli, colla e materiale di consumo
vario.
VERIFICA
Verifiche in itinere verbali e grafiche, a grande gruppo e individuali.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 4
Progetto Lettura della I sezione
“Un pezzetto di Leo…”
 Motivazioni
Il progetto lettura della I sezione della scuola dell’infanzia di Vado nasce
dalla convinzione che la lettura abbia un ruolo decisivo nella formazione
culturale di ogni individuo. La capacità di leggere non è né innata né connaturata alla natura umana, anche se in essa si trovano le condizioni e i
mezzi per svilupparsi: questa capacità deve essere stimolata dall’educatore, che ha il compito di trovare strategie che avvicinino il libro ai piccoli
lettori.
La prima esperienza di lettura, da parte del bambino, è sentire leggere
l’adulto, e gli adulti che leggendo lo avvicinano positivamente ai libri. L’esperienza di lettura, quindi, va avviata fin dall’inizio della vita e va condivisa con il contesto familiare, perché il piacere di leggere nasce se gli
adulti consentono l’incontro precoce con ogni tipo di libro, se leggono ai
bambini e se offrono essi stessi un modello adeguato. E’ quindi fondamentale che la scuola dell’infanzia faccia scaturire la curiosità e l’amore
per il libro prima che il bambino impari la tecnica della lettura.
 Obiettivi
o Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura
o Favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al
libro
o Educare all’ascolto e alla comunicazione con gli altri
o Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un
rapporto, attivo, creativo e costruttivo con il libro
o Stimolare la fantasia, la creatività e l’immaginazione
o Favorire il piacere dell’ascolto e l’autonomia del pensiero
o Stimolare, consolidare e accrescere il piacere dell’ascolto
o Arricchire la capacità di comunicare
o Utilizzare la lettura come mezzo di comunicazione di informazioni e
di emozioni
o Acquisire fiducia nelle proprie capacità di esposizione
o Fornire ai bambini strumenti di conoscenza e di lettura anche visiva
delle storie proposte
o Sperimentare tecniche grafico-pittoriche
o Esprimere verbalmente e rappresentare graficamente parti di
una semplice storia
o Ascoltare e comprendere un racconto
o Verbalizzare gli elementi di una storia
o Riconoscere i personaggi di una storia
o Esprimere verbalmente sentimenti, sensazioni e stati d’animo
o Arricchire il proprio lessico
o Scoprire il libro e il suo contenuto
o Utilizzare linguaggi non verbali
o Vivere serenamente nuove esperienze con l’aiuto di un adulto
o Imitare correttamente movimenti osservati
o Eseguire semplici movimenti coordinati
o Scoprire il linguaggio visivo.
 Itinerario metodologico
Partendo dalla lettura del libro “Pezzettino”
di Leo Lionni, e quindi ricongiungendoci al
progetto colori della I sezione, condurremo
i bambini alla scoperta di molti e bellissimi
libri. La lettura non sarà offerta come un
fatto isolato, bensì come un insieme ricco
di esperienze positive e significative, di
possibilità creative ed espressive, in cui il risultato finale non sarà una
semplice fruizione passiva ma un vissuto attivo e coinvolgente. Non sarà
solo lettura, sarà drammatizzazione, rappresentazione grafico pittorica
con tecniche differenti, e molto altro ancora.
 Spazi
Ogni spazio fruibile della scuola.
 Tempi
L’intero anno scolastico.
 Materiali
o Libri
o Materiali di recupero e riciclo
o Colori e colle
UNITA' D'APPRENDIMENTO 5
(n.b.: in base alle caratteristiche dell’ U.d.A è possibile non compilare alcune voci)
TITOLO: “SCOPRIAMO E SPERIMENTIAMO I COLORI PRIMARI”
DESTINATARI: i bambini della Ia sezione
DOCENTI IMPEGNATI NELL’U.d.A: insegnanti Cinnante Giovanna e
Guidetti Nicola
Caratteristiche:
x coinvolge un solo campo d’esperienza
x coinvolge più campi d’esperienza
Stabiliti in base alle caratteristiche e livelli di
sviluppo dei bambini tenendo conto degli
obiettivi d’apprendimento e delle competenze
in chiave europea il bambino:
Traguardi sviluppo delle competenze
- Sa usare e manipolare con curiosità e
piacere il colore
- Sa realizzare elaborati sperimentando
materiali e tecniche diverse
- Saper riconoscere i colori primari e le loro
tonalità
MOTIVAZIONI
Il percorso espressivo-manipolativo nasce perché rappresenta uno
spazio privilegiato di lavoro, dove i bambini trovano un clima disteso
ed una serie di attività che si basano sulla conoscenza dei colori e delle
loro caratteristiche.
Inoltre li guida ad usarli in chiave ludica-creativa, legando così la
percezione visiva alla sensazione, alla corporeità, perché l’esperienza
possa essere attiva, intensa, lasciando un segno nello sviluppo cognitivo.
PERCORSO METODOLOGICO
Prima di cominciare questa avventura nel mondo dei colori,
organizziamo tutto il materiale necessario che ci servirà per andare a
svolgere le attività programmate.
Questo tipo di percorso darà la possibilità ai bambini di conoscere i
colori primari, di sperimentare tecniche diverse usando i colori, di
sviluppare lavori usando il colore con creatività ed inventiva, di
manipolare i colori e giocare con soggetti colorati.
Essendo bambini di tre anni inizialmente vanno incoraggiati e stimolati
ad avvicinarsi ai vari materiali, presentandoli uno alla volta per non
confonderli, lasciare loro il tempo di toccarli e familiarizzare con essi .
Tra i diversi materiali si usano molto i colori a dita che consentono un
contatto sensoriale e percettivo diretto con diverse superfici e con il
colore stesso.
I bambini potranno lavorare sia individualmente che in piccoli gruppi a
seconda dell’attività proposta.
ATTIVITA’ E CONTENUTI
 Presentiamo ai bambini i colori primari attraverso tre filastrocche: la filastrocca del “Signor Rosso”, la filastrocca del “Signor Giallo”, la filastrocca
del “Signor Blu” .
Il Signor Rosso ci presenta i suoi amici:
 il pesce rosso giù nel fosso
 la mela rossa deliziosa
 la ciliegia rossa di Maggio
 il vestito di Cappuccetto Rosso
 la fragola rossa nel piatto
 un cuore rosso innamorato
Il Signor Giallo ci presenta :
 la farfalla svolazzante
 un sole accecante
 un fiore profumato
 un pulcino appena nato
 un gelato al limone
 una cresta gialla di un leone
Il Signor Blu ci presenta:
 una nuvola lassù
 un mare agitato
 un cielo stellato
 un fiocco sulla testa
 le candeline della festa
 la barca a vela









Macchie, schizzi e spruzzi
Spruzzare con la cannuccia
Spruzzare con spazzolini e spazzole
Stampe con le mani
Realizzazione di cartelloni con i colori primari
Ricerca in sezione di oggetti di colore rosso, giallo e blu
Disegnare tramite stampi di sughero (Arte del Timbro)
Disegnare scarabocchi (Colori e ghirigori)
Disegnare e colorare delle piccole macchie per poi sfumarle con il pennello
imbevuto d’acqua
 Giocare e ballare utilizzando cerchi di colore rosso, giallo e blu
TEMPI
Tutto l’anno scolastico escluso Settembre, mese dedicato all’inserimento
dei bambini.
SPAZI
La sezione e l’aula accoglienza.
MATERIALI UTILIZZATI
Tempere, pastelli, pennarelli, pennelli, cartelloni, colori a dita, cerchi, carta da
pacco, carta lucida colorata, colla, carta crespa, spazzolini, spazzole, cannucce,
spruzzini , pongo, gessetti, CD, stereo.
VERIFICA
In itinere attraverso l’osservazione dei bambini mentre partecipano e manipolano il colore, mentre interagiscono e collaborano con i compagni.
UNITA’ D’APPRENDIMENTO N. 6 2°sezione
TITOLO: Esploro e conosco ( LA CONOSCENZA DEL MONDO)
DESTINATARI: I bambini di quattro anni
DOCENTI IMPEGNATI NELL’U.d.A: Le insegnanti della sezione
Caratteristiche:
 coinvolge un solo campo d’esperienza
 coinvolge più campi d’esperienza
Traguardi sviluppo delle competenze
Stabiliti in base alle caratteristiche e livelli di
sviluppo dei bambini tenendo conto degli
obiettivi d’apprendimento e delle competenze
in chiave europea il bambino:
-osserva con attenzione i fenomeni naturali
accorgendosi dei loro cambiamenti
-confronta e valuta quantità e utilizza simboli
per registrarle
-raggruppa oggetti e materiali e ne identifica le
proprietà
-segue correttamente un percorso, lo
verbalizza e lo rappresenta graficamente.
MOTIVAZIONI E PERCORSO DIDATTICO
Le attività educativo-didattiche, nella Scuola dell’Infanzia sono improntate espandendo e dando
forme alle prime esplorazioni , intuizioni e scoperte dei bambini attraverso le situazioni di vita
quotidiana e il gioco.
I bambini attraverso l’esplorazione della realtà imparano a organizzare le proprie
esperienze attraverso azioni quali raggruppare, contare, riordinare, orientarsi.
Le attività proposte, l’osservazione dei fenomeni naturali , degli ambienti e
l’organizzazione spaziale consentono al bambino di confrontarsi con gli adulti e
con i pari e, proprio partendo dall’esperienza concreta, il bambino comincia a
costruire competenze quali osservare, manipolare , interpretare i simboli…
Iniziamo questo percorso “esplorando la scuola”; esploriamo e conversiamo sulla
sezione e gli altri spazi della scuola. Identifichiamo nello spazio- sezione gli angoli,
gli oggetti che vi sono contenuti e le azioni che vi si compiono e associamo un
simbolo all’oggetto o al luogo che rappresenta.Fra i tanti angoli organizzati, ci
soffermiamo sull’angolo della “conversazione” dove avvengono attività
quotidiane: l’appello, il calendario della settimana, il calendario del mese e gli
incarichi. Attraverso queste attività il bambino impara ad usare termini come
tanti, pochi, nessuno; inizia a contare, confrontare, raggruppare e simbolizzare,a
memorizzare la successione dei giorni, impara a distinguere tra ieri, oggi e
domani, osserva e registra gli eventi atmosferici.
Continua la nostra “ esplorazione” attraverso giochi e percorsi descritti con l’aiuto
di una favola o di una storia conosciuta per consolidare alcuni concetti topologici e
la capacità di orientarsi; sempre attraverso il gioco esploriamo e scopriamo che
tutto quello che ci circonda ha una forma, ci soffermiamo su alcune forme
geometriche(cerchio,quadrato e triangolo) ed effettuiamo analogie tra forme e
oggetti.
ATTIVITA’ E CONTENUTI
- Facciamo le presenze: quanti bambini sono presenti?Quanti assenti? Siamo più maschi o più femmine? (Per fare l’appello utilizziamo i cartellini con i nomi).
- I giorni della settimana con il BRUCO MAI SAZIO di Eric Karl (drammatizziamo la
storia)
- Compiliamo il calendario mensile ogni giorno con la data, il colore, la lettera, le ri levazioni atmosferiche e registriamo gli eventi particolari.
- Ogni settimana aggiorniamo il cartellone degli incarichi.
- Illustriamo con attività individuali la settimana del “ bruco mai sazio”
- Attività grafiche e pittoriche di alcuni simboli relativi ai fenomeni
atmosferici.
- Giochi motori e percorsi con rappresentazioni grafiche e verbali.
- Intervista: Cos’è la forma, filastrocca per effettuare analogie tra forme e
oggetti, attività con varie tecniche grafiche, pittoriche e costruttive, lettura e
drammatizzazione del racconto “ il paese che non rotola più”.
TEMPI
Tutto l’anno scolastico
SPAZI
La sezione e l’aula accoglienza
STRUMENTI
Fogli, colori, pennelli, materiale strutturato e non, schede predisposte, macchina
fotografica.
VERIFICA
In itinere attraverso:
- l’interesse e la partecipazione che il bambino mostra alla lettura di racconti e
filastrocche e durante le attività di routine
- la capacità di associare, classificare e mettere in relazione seguendo criteri
dati
- la capacità di effettuare percorsi
l’utilizzo delle tecniche manipolative, grafiche e pittoriche.
UNITA’ D’APPRENDIMENTO N. 7
TITOLO: Il mio corpo (CORPO E MOVIMENTO)
DESTINATARI: i bambini di quattro anni
DOCENTI IMPEGNATI NELL’U.d.A: Le insegnanti della sezione
Caratteristiche:
 coinvolge un solo campo d’esperienza
 coinvolge più campi d’esperienza
Traguardi sviluppo delle competenze
Stabiliti in base alle caratteristiche e livelli di
sviluppo dei bambini tenendo conto degli
obiettivi d’apprendimento e delle competenze
in chiave europea il bambino:
-prova piacere nel movimento,sperimenta
schemi motori e li applica nei giochi individuali
e di gruppo
-vive pienamente la propria corporeità,
riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti
e lo rappresenta
-matura condotte che gli consentono una
buona autonomia nella gestione della giornata
a scuola
-adotta pratiche corrette di cura di sé e di
igiene.
MOTIVAZIONI E PERCORSO DIDATTICO
Attraverso i propri spostamenti e le proprie attività esplorative il bambino impara
a misurarsi e a rapportarsi alle cose, agli oggetti ed agli altri. Il piacere di
esprimersi con il corpo e con il movimento permette al bambino di dare sfogo alle
sue emozioni, di esprimere e liberare la propria creatività ed acquisire la capacità
di socializzare.
Per attuare questi bisogni esplorativi e conoscere il mondo attraverso il
movimento vengono effettuate attività finalizzate a raggiungere competenze
motorie , sociali, cognitive e verbali.
Vengono proposti giochi ed attività per consolidare i legami tra i bambini, per
consentirgli una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola, per fargli
vivere la propria corporeità, riconoscere il proprio corpo , le sue diverse parti e
rappresentarlo.Le attività proposte aiutano il bambino ad interagire con gli altri
nella comunicazione espressiva e nei giochi di movimento. Le stesse attività di
routine e di vita quotidiana diventano occasioni per sensibilizzare il bambino
all’igiene personale e a star bene con il proprio corpo.
Per rendere coinvolgenti e divertenti alcune attività inerenti a questo percorso,
vengono utilizzati alcuni spunti narrativi tratti dal libro di Collodi “LE
AVVENTURE DI PINOCCHIO”. Il burattino Pinocchio è il personaggio che i
bambini hanno “conosciuto” l’anno scorso e che anche quest’anno ci
accompagnerà durante alcuni momenti del nostro cammino.
ATTIVITA’ E CONTENUTI
- Girotondo ed altri giochi supportati da filastrocche( la pecorella, il
leprottino, andiamo a spasso…)
- Giochi motori finalizzati alla sperimentazione corporea delle relazioni
spaziali (gli animali del circo, gli scoiattoli e la tana, Geppetto fa i piedi a
Pinocchio…)
- Rappresento lo schema corporeo con attività pittoriche, grafiche, collage,
schede,puzzle del corpo…
- Lettura e drammatizzazione di alcuni momenti della storia di Pinocchio, altri
racconti e filastrocche.
- Intervista ai bambini: perché ci laviamo, conversazione; la successione
temporale e le azioni per lavarsi le mani, regole per mantenersi sani,letture e
filastrocche.
- Giochi a squadre, percorsi, giochi di equilibrio…
TEMPI
Tutto l’anno scolastico
SPAZI
La sezione e l’aula accoglienza
STRUMENTI
Materiale di facile consumo (fogli, colori a tempera, acquerelli, colori a matita…,
vari tipi di carta, libri, schede, materiale strutturato e di recupero.
VERIFICA
In itinere attraverso:
- l’interesse e la partecipazione alle attività proposte
- il piacere che manifesta nel movimento e in diverse forme di attività e di
destrezza quali correre, stare in equilibrio eseguire un percorso…
- il rispetto delle regole e l’atteggiamento verso i compagni
- la conoscenza e l’uso dello spazio
l’uso delle tecniche grafico-pittoriche e manipolative proposte.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 8
TITOLO: NATALE: LA SCUOLA SI VESTE DI… ATTESA
DESTINATARI: I BAMBINI DI TUTTE LE SEZIONI
DOCENTI IMPEGNATI NELL' U.dA: LE INSEGNANTI DELLA SEZIONE
Caratteristiche: coinvolge più campi d'esperienza (vedi obbiettivi prima parte)
MODALITÀ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
Proposta dell'attività al grande gruppo: Conversazione sul tema del Natale (non nel suo aspetto
religioso) riguardante la pace, la convivenza tra i popoli di diversa nazionalità, la pace nella
famiglia l'accettazione della diversità ecc. Lettura di storie, canzoni, poesie, attività graficopittoriche con uso anche di materiali non convenzionali.
Il calendario dell'avvento:
Introduzione al periodo natalizio con l'utilizzo di un calendario dell'Avvento formato da 25
libricini; tutti i giorni, a partire dal 1° Dicembre, viene letta una storia e il libricino viene appeso
alle ali di un angelo costruito con cartoncino colorato. Conversazioni guidate di riflessione sugli
argomenti trattati nelle storie.
Gli addobbi per l'albero, la classe e gli altri ambienti della scuola.
Festa di Natale:
* Canzoni di auguri - Spettacolo teatrale
* Arriva Babbo Natale
TEMPI
Il periodo natalizio
SPAZI
Aula - aula polivalente - palestra comunale
STRUMENTI
Tempere, pennelli, pennarelli, cartoncino, spugne, brillantini, nastro colorato, cartone, strisce
argentate, forbici, colla, fogli, carta collage, libri, stampi, carta crespa argentata, spugna,
polistirolo, lenzuoli, stoffa, macchina fotografica, strumenti musicali, registratore, ed .
VERIFICA
Verbale, grafica e pratica a breve termine, individuale a piccolo e/o grande gruppo.
UNITA' D'APPRENDIMENTO 9
TITOLO: MASCHERE, CORIANDOLI E TANTA ALLEGRIA
DESTINATARI: I BAMBINI DI TUTTE LE SEZIONI
DOCENTI IMPEGNATI NELL' U.d.A.: LE INSEGNANTI DELLA SEZIONE
Caratteristiche:
coinvolge più campi d'esperienza (vedi obiettivi condivisi nella prima parte)
MODALITÀ ORGANIZZATIVA
PERCORSO DIDATTICO
Conversazione sul tema de! Carnevale.
Attraverso la conversazione stimolare nella classe la nascita di un'idea per il travestimento, con la
finalità che sia il medesimo per tutti, affinché questa omologazione dia la possibilità a tutti di
partecipare con pari opportunità alla festa (non c'è un costume più bello dell'altro). Costruzione del
costume in collaborazione con le famiglie. Memorizzazione di semplici poesie, filastrocche e
canzoncine. Realizzazione di addobbi per l'aula. Festa a scuola .
TEMPI
Il mese precedente il Carnevale
SPAZI
Aula - aula polivalente
STRUMENTI
Libri, carta, tempere, pennarelli, pennelli, spugne,stoffa, fotografie, cartone e materiale vario di
recupero, macchina fotografica.
VERIFICA
Rielaborazione verbale e grafica a breve termine, individuale a piccolo e/o grande gruppo