Lonicera caprifolium L.

Transcript

Lonicera caprifolium L.
LONICERA CAPRIFOLIUM L.
14
Classe:
Magnoliopsida (Dicotyledoneae)
Ordine:
Dipsacales
Famiglia:
Caprifoliaceae
Specie e descrittore:
Lonicera caprifolium L.
Nome comune:
Caprifoglio comune, Madreselva comune,
Abbracciabosco, Legabosco, Uva di S.
Giovanni, Manicciola
Sinonimi:
Lonicera pallida Host
Forma biologica:
P lian
Parte balsamica:
Foglie, fiori e corteccia
Principi attivi:
Acido salicilico, glucosidi, tannini e oli
essenziali.
Usi etnobotanici:
Si usa come antisettico, espettorante,
antireumatico, antinfiammatorio, astringente,
sudorifero, antispasmodico, emolliente,
vulnerario, diuretico e lassativo.
Parte di interesse
profumiero:
Fiore
Gli oli essenziali vengono usati per produrre
un profumo molto dolce (Chiej, 1984)
Periodo di raccolta:
Maggio-Giugno
Potenzialità d'uso:
Elevata
Fiori di Lonicera caprifolium
(foto da www.calphotos.berkeley.edu )
Distribuzione e popolazioni
Globale e in Europa:
Corotipo: S-Europeo-Subsiberiano.
È diffusa nell’Europa sud-orientale, in Asia Minore fino al Caucaso; è introdotta in
America.
In Italia:
E’ presente in tutte le regioni con l’esclusione della Valle d’Aosta, la Sicilia e la Sardegna.
È più comune nelle regioni centro-settentrionali; rara in quelle meridionali. Secondo
alcuni studiosi questa pianta, in Italia, si sarebbe inselvatichita da alcuni esemplari
importati in tempi remoti; tuttavia il suo completo inserimento nella vegetazione naturale
del nostro territorio potrebbe indicare che si tratti di una pianta indigena come
normalmente viene considerata (Pignatti, 1982).
In Molise:
Comunemente diffusa nei boschi a caducifoglie della regione temperata e negli orli
forestali.
Territorio S. Elena Sannita:
Rinvenuta e localizzata in località Selvadonica e Vallone del Bosco.
Ecologia, coltivazione e materiale raccolto
Ecologia:
Vive nei boschi misti di caducifoglie (querceti e castagneti) e ai loro margini, nelle
boscaglie, nelle macchie e nelle siepi, fino s 1200 m (Pirone, 1995); può facilmente
formare delle siepi naturali in associazione al castagno o al cerro. Tollera sia suoli acidi
che alcalini ma predilige suoli ricchi, calcarei, con un certo grado di umidità (Davis,
1990).
È una specie autogama ed entomogama. La dispersione è zoocora.
64
Fenologia:
Fiorisce da Maggio a Luglio (Pignatti, 1982) e fruttifica ad Agosto – Settembre.
Tecniche di riproduzione moltiplicazione:
Si riproduce per semi e per via vegetativa. In condizioni naturali la riproduzione
vegetativa avviene attraverso la formazione di nuove radici che, a partire dai nodi del
fusto, si allungano fino a prendere contatto con il terreno (Biotto & Di Noi, 2001).
Frutti e semi:
I frutti sono bacche ovoidi di circa 8 mm, rosse o arancio a maturità, contenenti molti semi
discoidi.
Il peso di 1000 semi è risultato di 8,26 g e il valore dell’umidità relativa di 25,2 %.
Particolare delle bacche di Lonicera
caprifolium
(foto da www.farm1.static.flickr.com)
Semi di Lonicera caprifolium
(foto scattate nella Banca del Germoplasma del Molise)
Compilatori:
Paura, Izzi, Cancellieri, Salerno
65