Il Richiamo - parrocchia Ognissanti Milano

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Il Richiamo - parrocchia Ognissanti Milano
Il Richiamo
Parrocchia Ognissanti Milano
Domenica 22 settembre
a
4 DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI S. GIOVANNI BATTISTA
Vangelo del giorno: Giovanni 6,51-59
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Io sono il Pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che io darò è la mia carne
per la vita del mondo». Allora i giudei si misero a discutere aspramente fra loro:
«Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in
verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo
sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha
la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo
e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane
in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il Pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
La Chiesa come una mamma
Papa Francesco, udienza di mercoledì 18 settembre
A me piace tanto questa immagine della Chiesa come madre. Questa immagine mi sembra che ci dica non solo come è la Chiesa, ma anche quale
volto dovrebbe avere sempre di più la Chiesa, questa nostra madre Chiesa. Vorrei sottolineare tre cose, sempre guardando alle nostre mamme, a tutto quello che fanno, che vivono, che soffrono per i propri figli. Che cosa fa una
mamma?
1. Prima di tutto insegna a camminare nella vita, insegna ad andare bene
nella vita, sa come orientare i figli, cerca sempre di indicare la strada giusta
nella vita per crescere e diventare adulti. E lo fa con tenerezza, con affetto,
con amore, sempre anche quando cerca di raddrizzare il nostro cammino
perché sbandiamo un poco nella vita o prendiamo strade che portano verso
un burrone. Una mamma sa che cosa è importante perché un figlio cammini
bene nella vita, e non l’ha imparato dai libri, ma l’ha imparato dal proprio cuore. L’università delle mamme è il loro cuore! Lì imparano come portare avanti i
propri figli. La Chiesa fa la stessa cosa: orienta la nostra vita, ci dà degli insegnamenti per camminare bene. Pensiamo ai dieci comandamenti: ci indicano
una strada da percorrere per maturare, per avere dei punti fermi nel nostro
modo di comportarci. E sono frutto della tenerezza, dell’amore stesso di Dio
che ce li ha donati. Voi potrete dirmi: ma sono dei comandi! Sono un insieme
di “no”! Io vorrei invitarvi a leggerli – forse li avete un po’ dimenticati – e poi di
pensarli in positivo. Vedrete che riguardano il nostro modo di comportarci verso Dio, verso noi stessi e verso gli altri, proprio quello che ci insegna una
mamma per vivere bene. Ci invitano a non farci idoli materiali che poi ci rendono schiavi, a ricordarci di Dio, ad avere rispetto per i genitori, ad essere
onesti, a rispettare l’altro… Provate a vederli così e a considerarli come se
fossero le parole, gli insegnamenti che dà la mamma per andare bene nella
vita. Una mamma non insegna mai ciò che è male, vuole solo il bene dei figli,
e così fa la Chiesa.
2. Quando un figlio cresce, diventa adulto, prende la sua strada, si assume
le sue responsabilità, cammina con le proprie gambe, fa quello che vuole, e, a
volte, capita anche di uscire di strada, capita qualche incidente. La mamma
sempre, in ogni situazione, ha la pazienza di continuare ad accompagnare i
figli. Ciò che la spinge è la forza dell’amore; una mamma sa seguire con discrezione, con tenerezza il cammino dei figli e anche quando sbagliano trova
sempre il modo per comprendere, per essere vicina, per aiutare. Noi – nella
mia terra – diciamo che una mamma sa “metterci la faccia” per i propri figli.
Penso alle mamme che soffrono per i figli in carcere o in situazioni difficili:
continuano ad amarli e spesso subiscono umiliazioni, ma non hanno paura,
non smettono di donarsi. La Chiesa è così, è una mamma misericordiosa, che
capisce, che cerca sempre di aiutare, di incoraggiare anche di fronte ai suoi
figli che hanno sbagliato e che sbagliano, non chiude mai le porte della Casa;
non giudica, ma offre il perdono di Dio, offre il suo amore che invita a riprendere il cammino anche a quei suoi figli che sono caduti in un baratro profondo, la Chiesa non ha paura di entrare nella loro notte per dare speranza; la
Chiesa non ha paura di entrare nella nostra notte quando siamo nel buio
dell’anima e della coscienza, per darci speranza! Perché la Chiesa è madre!
3. Una mamma sa anche chiedere, bussare ad ogni porta per i propri figli,
senza calcolare, lo fa con amore. E penso a come le mamme sanno bussare
anche e soprattutto alla porta del cuore di Dio! Le mamme pregano tanto per i
propri figli, specialmente per quelli più deboli, per quelli che hanno più bisogno, per quelli che nella vita hanno preso vie pericolose o sbagliate. Quante
preghiere ha elevato a Dio S. Monica per il figlio S. Agostino, e quante lacrime ha versato! Penso a voi, care mamme: quanto pregate per i vostri figli,
senza stancarvi! Continuate a pregare, ad affidare i vostri figli a Dio; Lui ha un
cuore grande! Bussate alla porta del cuore di Dio con la preghiera per i figli.
E così fa anche la Chiesa: mette nelle mani del Signore, con la preghiera, tutte le situazioni dei suoi figli. Confidiamo nella forza della preghiera di Madre
Chiesa: il Signore non rimane insensibile. Sa sempre stupirci quando non ce
l’aspettiamo. La Madre Chiesa lo sa!
La Parola del giorno
Lunedì 23 - Luca 18,28-30
In quel tempo. Pietro disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti abbiamo seguito». Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o
moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel
tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Martedì 24 - Luca 18,35-43
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto
lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di
Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché
tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù
allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò:
«Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E
Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Mercoledì 25 – Matteo 7,24-27
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Chiunque ascolta queste
mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua
casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque
ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che
ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono
i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Giovedì 26 - Luca 19,37-40
In quel tempo. Il Signore Gesù era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi,
quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce
per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel
nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la
folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico
che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Venerdì 27 - Luca 20,1-8
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù istruiva il popolo nel tempio e annunciava
il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato
questa autorità». E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi: il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?». Allora essi ragionavano fra loro
dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”. Se
invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che
Giovanni sia un profeta». Risposero quindi di non saperlo. E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Sabato 28 – Luca 5,29-32
In quel tempo. Levi preparò al Signore Gesù un grande banchetto nella sua casa.
C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I
farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate
e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani
che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti,
ma i peccatori perché si convertano».
La vita della nostra comunità
Domenica 22 settembre - Giornata per il Seminario
- 9.30-16.30 Incontro educatori decanato a Ognissanti
- 11.00 Volontari per la preparazione dei “pacchi viveri”
Martedì 24 settembre
- 15.30 "Guardaroba" su appuntamento
Giovedì 26 settembre
- 9.30 Gruppo “S. Marta”, pulizie dell’oratorio
- 17.00 Confessioni 5a elementare
Venerdì 27 settembre
- 17.00 Confessioni 1a media
Sabato 28 e domenica 29 settembre - Festa dell’oratorio (vedi volantino)
Sono stati battezzati sabato 14 e domenica 15 settembre
- Alessandro Chiorazzo
- Julia Luvarà
- Sineth Nethsara Perera Kiripitige
- Anthony Felix Herrera Alcivar
PARROCCHIA OGNISSANTI MILANO
www.ognissantimilano.org
Parroco: don Federico Cretti
parrocchia
don Federico
Orari SS. Messe:
telefono
02.57404150
347.4926996
e-mail
[email protected]
[email protected]
Dal lunedì al venerdì:
Sabato (prefestiva):
Domenica (festive):
8.15 (il mercoledì anche alle 18.30)
18.30
8.30 10.00 18.30