consigli utili per la progettazione in edilizia

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consigli utili per la progettazione in edilizia
CONSIGLI UTILI PER LA PROGETTAZIONE IN EDILIZIA
Nell’esame di abilitazione di cui alla Legge 75/1985 è previsto nella prima
prova scritto-grafica un progetto di un edificio. Il tema usualmente
richiede
che tale progetto sia corredato da calcoli statici di una struttura, da computo
metrico, calcolo e disegno di uno degli impianti tecnologici e da relazione
esplicativa.
Il candidato, dotato dell’attrezzatura necessaria, dedicherà all’elaborazione
progettuale grafica il suo maggiore impegno, in quanto riveste un ruolo di
maggiore importanza e significato.
La progettazione grafica dovrà essere composta da planimetrie, piante, una
sezione, un prospetto, e dovrà essere essenziale e leggibile; pertanto
l’accuratezza e la bellezza del disegno assumono, nell’insieme della prova di
esame, un valore secondario dato il breve tempo a disposizione.
Importante è anche la parte scritta del tema, consistente in una relazione
esplicativa
degli
elaborati
grafici,
motivando
le
scelte
progettuali
e
descrivendo l’iter del processo mentale che ha portato alla soluzione prescelta.
In essa si devono descrivere le scelte progettuali e tecniche come ad esempio
le scelte urbanistiche con i dati metrici, le scelte strutturali, le tecniche
costruttiva, l’impiantistica e quanto altro richiesto dalla prova.
Nella fase progettuale il candidato deve cercare di razionalizzare il problema
elaborando le scelte formali per successive approssimazioni senza definire
subito nel dettaglio alcuni aspetti del progetto che vanno verificati nella loro
globalità. La soluzione progettuale definitiva va decisa solo quando c’è armonia
tecnico-architettonica tra sezioni, piante, e prospetti.
Di sicura utilità per il candidato sarà la descrizione, di seguito riportata, di un
percorso di supporto alla progettazione utile per superare le incertezze che si
possono
presentare
nell’affrontare
una
proposta
progettuale
avendo
a
disposizione tempi di lavoro molto limitati.
Le descrizione ipotizza un approccio planimetrico-funzionale alla progettazione,
rivolto all’analisi distributiva, tenendo presente la continua e correlata verifica
degli interni e degli esterni.
Possiamo schematizzare tale percorso in tre fasi:
RICERCA, SINTESI, PROGETTO
Suddivisi a loro volta in più operazioni:
1) RICERCA ED ANALISI DEI DATI – In questa fasi si acquisiscono e si
elaborano le prime informazioni; essa si articola in:
1.1 Analisi funzionale
1.2 Analisi dimensionale
1.3 Analisi dell’area
1.1
Analisi funzionale – Si individuano le unità funzionali, elencandole
ordinatamente secondo un criterio che tenga conto dell’importanza delle
singole funzioni.
1.2
Analisi dimensionale – Si individuano le superfici delle singole unità
funzionali determinate in base a parametri dimensioni che fanno
riferimento all’utenza: ad esempio si possono ricavare le dimensioni di
una sala ristorante dai posti previsti, quelli di una sala lettura in base al
numero degli utenti di un’officina meccanica in base al numero delle
auto, e così via.
Altri fattori possono concorrere alla quantificazione delle superfici: il
deposito del ristorante è in funzione delle merci stoccate, la superficie
degli alloggi nell’edilizia residenziale pubblica è definita da norme di
legge.
Ora, in base alle funzioni ed ai parametri, possiamo tradurre i dati
numerici
valutando in rappresentazioni grafiche, operando su forme
semplici, valutando
le misure in considerazione dei requisiti degli
ambienti, che possono essere di
ecc.
tipo strutturale, igienico, funzionale,
1.3
Analisi dell’area – Individuate le prime rappresentazioni grafiche, prima
di procedere alla loro aggregazione, sarà opportuno esaminare le
caratteristiche del lotto che possono condizionare i criteri distributivi
dell’edificio. Tali caratteristiche sono relative:
- alla morfologia del lotto, come l’orografia, vedute panoramiche,
vegetazione, ecc. che può influenzare la posizione dell’edificio e la sua
articolazione all’interno del lotto stesso;
- alla normativa edilizia che regolamenta l’edificabilità in merito alla
cubatura, al numero dei piani, alle distanze dai confini, o più in generale
al contesto ambientale;
- alla localizzazione territoriale che tiene conto: della destinazione d’uso
dello strumento urbanistico, di leggi speciali, della presenza e della
tipologia delle infrastrutture.
- al soleggiamento, inteso come quota di irraggiamento solare che
interessa l’involucro degli edifici, è uno degli aspetti più importanti che si
presentano nella progettazione edilizia.
Sono infatti numerosi i benefici derivanti da una corretta esposizione di
un edificio alla radiazione solare diretta, tra i quali, in particolare: gli
effetti termici e luminosi, il risparmio energetico, il maggior valore
commerciale, all’ottimale posizionamento dei pannelli solari fotovoltaici.
2) SINTESI – Si raccolgono e si confrontano i dati acquisiti e si traducono in
schemi progettuali. Questa fase progettuale si articola in:
2.1) Schema planimetrico
2.2) Studio dei prospetti
2.3) Rapporto interno esterno
2.1) Schema planimetrico – La composizione degli elementi scaturiti
dall’analisi
conduce alla suddivisione del lotto in area dell’edificio, area
dei parcheggi e area a verde ecc. in relazione all’orientamento, agli accessi,
alla dislocazione delle funzioni più importanti.
Una prima ipotesi progettuale deriva dalla composizione di unità funzionali
raggruppate per destinazione d’uso, collegate fra di loro da percorsi che si
snodano in relazione ai flussi previsti ed ai punti di comunicazione verticale.
In
questa
fase
si
possono
affrontare
le
problematiche
relative
all’integrazione tra sistema planimetrico e sistema strutturale; questa
operazione
può
portare
ad
adeguamenti
e
modifiche
dello
schema
planimetrico, in un processo di progressivo affinamento,compatibilmente
con le esigenze distributive.
2.2) Studio dei prospetti – Lo studio dei prospetti può suggerire anche
eventuali
correttivi alla planimetria, in quanto lo studio di essi deriva
dalle forme dei corpi di fabbrica e dalle principali suddivisioni interne che
può comportare anche una suddivisione in parti dei prospetti stessi.
Quanto detto e l’analisi dei materiali da costruzione che si intende usare,
costituisce elemento di studio per la composizione delle facciate.
2.3) Rapporto interno esterno – Le precedenti operazioni non istituiscono
specifici
rapporti
spaziali,
quindi
è
ancora
possibile
operare
delle
trasformazioni attraverso controlli effettuati con sezioni condotte per punti
particolarmente significativi.
3) PROGETTO – La definizione della struttura portante ha carattere di priorità
in quanto lo stesso impianto strutturale costituisce la geometria di base per
la stesura delle piante.
Le piante, le sezioni e i prospetti eseguiti finora schematicamente saranno
eseguite
più
consistenza agli
approfonditamente,
facendo
assumere
elementi di fabbrica rappresentati.
definitivamente