Comune di Montodine

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Comune di Montodine
Comune di Montodine
Provincia di Cremona
26010 Piazza XXV Aprile n.10 - tel. 0373/66104 - tel. 0373/242447 - fax 0373/242274 - P.I. 00304960198
VERBALE DELLA PRIMA ASSEMBLEA
PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS).
SALA ASSEMBLEE DEL COMUNE DI MONTODINE, 1° agosto 2008.
Amministrazione Comunale di Montodine
Autorità Proponente ed Autorità Procedente
Arch. Riccardo Barbaglio, responsabile del servizio tecnico, urbanistico, ambientale
Autorità Competente
Sono stati invitati alla Conferenza i Seguenti Enti e/o soggetti:
Regione Lombardia, direzione del territorio;
Regione Lombardia sede di Cremona;
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia;
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Brescia, Cremona e Mantova;
Soprintendenza Archeologica per la Lombardia;
Provincia di Cremona;
Provincia di Lodi;
Azienda Sanitaria Locale;
ARPA u.o. Sistemi Ambientali;
ENEL Distribuzione;
ENEL SOLE S.r.l.;
THUGA PADANA S.r.l.;
Società Padania Acque S.p.A.;
TELECOM ITALIA S.p.A.;
Parco Adda Sud;
Parco Regionale del Serio;
AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po);
Società Cremasca Servizi;
Società Cremasca Reti e Patrimonio;
SNAM CREMONA;
Consorzio Roggia Comuna Bocchello di Montodine;
Consorzio Roggia Pallavicina Bocchello di Montodine;
Consorzio Roggia Comuna Marchesana Bocchello di Montodine;
Comune di Ripalta Guerina;
Comune di Ripalta Arpina;
Comune di Bertonico;
Comune di Moscazzano;
Comune di Gombito;
Comune di Castelleone;
Comune di Madignano;
Comune di Fiesco;
Comune di Formigara;
Ing. Silvio Borlenghi – estensore del PGT;
Dott. Geol. Giuseppe Malerba – estensore dello Studio Geologico.
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Si sono presentati i seguenti Enti e/o soggetti:
Provincia di Cremona – Arch. Nicola Azzini;
Azienda Sanitaria Locale – Geom. Alzani Luciano;
Parco Adda Sud – Sig. Gori Silverio (Presidente del Parco);
Parco Regionale del Serio – Arch. Laura Comandulli;
Consorzio Roggia Comuna Bocchello di Montodine – Sig. Boffini Giovanni;
Consorzio Roggia Pallavicina Bocchello di Montodine – Sig. Piloni Luigi;
Comune di Ripalta Guerina – Sig. Denti G. Pietro (Sindaco);
Comune di Ripalta Arpina – Sig. Torazzi Pietro (Sindaco);
Comune di Moscazzano – Arch. Luigi Meanti;
Ed inoltre:
Il tecnico estensore del Piano
Il tecnico estensore dello Studio Geologico
Collaboratore al P.G.T.
Collaboratore V.A.S.
il Sindaco di Montodine
l’autorità competente
Ing. Silvio Borlenghi estensore del P.G.T.
Dott. Geol. Giuseppe Malerba
Arch. Marco Antonelli
Dott. Biologo – Naturalista Eugenio Carlini
Sig. Omar Bragonzi
Arch. Riccardo Barbaglio (responsabile del
servizio tecnico del Comune di Montodine)
Ai partecipanti è già stata trasmessa unitamente alla convocazione il Documento di Scoping.
Si procede alla raccolta delle firme di presenza e degli indirizzi e-mail;
Introduce il Sindaco, Omar Bragonzi
Porge i saluti ai presenti e lascia la parola all’estensore del P.G.T.
Intervengono:
 Ing. Silvio Borlenghi;
Sono l’Ing. Silvio Borlenghi tecnico estensore del P.G.T.; sono il tecnico che ha già redatto
anche il P.R.G. vigente; questa prima riunione è finalizzata ad illustrare e discutere il
documento di “scoping” relativo alla V.A.S. (Valutazione ambientale Strategica) del P.G.T.
(Piano di Governo del Territorio); non potendo svolgere una attività multi disciplinare come la
V.A.S. da solo, mi sono rivolto ad un gruppo di lavoro composto tra gli altri dal Dott. Eugenio
Carlini, biologo ed esperto naturalista ed alla Società Gruppo HS engigneering di Crema che si
occupa d’impatto ambientale; di fatto il gruppo di lavoro inizia ora a svolgere la propria
attività, anche se qualcosa ha già cominciato a vedere; Il documento di scoping è stato
confezionato semplicemente riportando in forma sintetica le aree interessate dalle
trasformazioni, affinché gli Enti interessati possano comprendere i propositi di sviluppo del
P.G.T.; ovviamente tale documento non è la versione definitiva ma quella posta al vaglio dei
partecipanti per avviare il processo di elaborazione; l’Amministrazione Comunale di
Montodine in questi mesi ha provveduto ad effettuare diversi incontri pubblici, parte mirati a
specifiche categorie, parte rivolti a tutta la cittadinanza, precisamente si sono tenuti, un primo
incontro in data 14.02.2007 rivolto a tutta la cittadinanza, un secondo incontro il 12.07.2007
rivolto alle attività produttive, un terzo incontro in data 18.07.2008 con gli imprenditori
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agricoli, che è stato quello da cui si sono avute le maggiori indicazioni, un quarto incontro in
data 25.10.2007 con i commercianti ed un quinto incontro il 13.12.2007 con tutta la
cittadinanza, finalizzato ad illustrare gli orientamenti iniziali del P.G.T. e le indicazioni
recepite a seguito degli incontri precedenti; detto questo cominciamo oggi 1° agosto 2008 ad
effettuare la V.A.S., dopo avere effettuato i precedenti incontri al fine di consentire la
partecipazione delle associazioni di categoria e del pubblico già dalle fasi iniziali di formazione
del P.G.T.; cedo ora la parola al Dott. Eugenio Carlini, direttore di una società che si occupa di
ambiente, il quale illustrerà il percorso metodologico e la procedura per la V.A.S.
 Dott. Biologo – Naturalista Eugenio Carlini;
Buongiorno a tutti, questo tipo di valutazione è per noi (Italiani), una novità, ma in realtà in
America ed in Europa è attuata da molti anni, precisamente dagli anni 1970; viene effettuata
per valutare opere e progetti di pianificazione molto vasti in grado di provocare cambiamenti
ambientali significativi; il governo americano a predisposto per tali analisi un piano che
successivamente ha generato i metodi di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) e V.A.S.;
A metà degli anni ’80 l’Europa ha avviato un lungo percorso di recepimento di dette norme,
inizialmente per effettuare la V.I.A. di determinati progetti particolarmente importanti e poi per
effettuare la V.A.S. oltre che sui progetti anche sulle strategie per la programmazione del
territorio; uno degli scopi principali della normativa e delle convenzioni europee in questione è
l’informazione, la quale deve circolare in maniera libera ed accessibile a tutti, ragion per cui
vengono effettuati tutti questi incontri; a tal fine è stata sviluppata la procedura di V.A.S. che
ora si attua per i tantissimi Piani e Programmi tra cui il P.G.T.; Esistono poi altre normative
quali la direttiva habitat che ha creato una rete ambientale a livello europeo; questa direttiva del
2001 ha due obiettivi, il primo è di garantire la protezione ambientale (secondo principi che
sono differenti da quelli previsti dalle leggi italiane e che sono da vedere come quadro
conoscitivo delle esperienze degli stati europei); il secondo è di integrare le valutazioni
ambientali con gli studi di formazione dei piani e dei programmi avanzati della autorità
proponenti detti piani, per evitare possibili danni ambientali; tutto ciò deve svolgersi sotto il
“principio di precauzione”, il quale sostanzialmente afferma che, se è possibile valutare gli
effetti del piano o programma, si procederà alla valutazione, se viceversa non si riescono a
comprendere gli effetti del piano, si considera la valutazione comunque negativa, proprio per il
“principio di precauzione”; in effetti uno dei problemi principali è che spesso si approvano
programmi senza conoscerne bene le conseguenze; al fine di evitare tale situazione è stato
previsto il “monitoraggio”, che è uno strumento volto ha verificare periodicamente gli sviluppi
e gli effetti dei programmi e/o piani; passiamo ora alle norme della Regione Lombardia che,
con la legge 12.03.2005, n. 12, i successivi decreti e deliberazioni a reso operativa la V.A.S.; la
legge, riprende la formulazione europea, promuovendo lo “sviluppo sostenibile”, la tutela e
protezione dell’ambiente; sono delegati a svolgere tale attività, sia la Regione, sia gli Enti
Locali; da qui la necessità di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati interessati all’uso del
territorio; La V.A.S. è stata pensata come qualcosa che non va né a duplicare né a complicare le
procedure di approvazione dei piani e programmi, ma semplicemente si integra con esse
effettuando un percorso univoco; la regione Lombardia per raggiungere tale obiettivo ha redatto
dei protocolli procedurali, in data successiva all’avvio del procedimento di formazione del PGT
di Montodine, che in ogni caso possiamo comunque rispettare; la prima fase ormai svolta
riguarda l’individuazione degli orientamenti iniziali, degli obiettivi da raggiungere e dei modi
da seguire per avviare la procedura; la seconda che è in corso e quella di analisi del PGT che
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andiamo ad attivare con questa prima riunione; la terza fase si integra con la normale procedura
di adozione ed approvazione del PGT (adozione, pubblicazione, raccolta pareri ed
osservazioni, parere di compatibilità al PTCP da parte della Provincia, parere motivato finale,
approvazione) e la quarta che è costituita dall’attuazione e dai monitoraggi; la prima parte che
riguarda gli indirizzi politici, settoriali e sociali finalizzati alla definizione del documento di
scoping, cioè dell’ambito di influenza del piano; noi a questo punto dobbiamo capire quali sono
i livelli di dettaglio e le informazioni da inserire nel piano, nel rapporto ambientale collegato al
piano stesso e nella analisi; dobbiamo poi contestualizzare questi studi sulla specifica
situazione del Comune di Montodine; soprattutto bisogna individuare punti critici, i rischi e le
sensibilità; il tutto è finalizzato a guardare gli effetti sul comune sia al suo interno, sia nell’area
soggetta all’influenza comunale; per fare questo è necessario costruire, definire ed individuare
degli indicatori; riguardo a questo argomento la Provincia di Cremona nel proprio PTCP ha già
fatto un enorme lavoro di identificazione di indicatori e di sistemi di valutazione che, sebbene
riguardino un ambito territoriale ben più vasto di quello per noi oggetto di studio, possono
costituire un indirizzo fondamentale da utilizzare, ovviamente adattandoli al contesto di
Montodine, nella stesura del PGT comunale; con questo concludo, il mio intervento odierno.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Intervengo semplicemente per evidenziare che il Comune di Montodine è incluso per circa
82% del proprio territorio nei Parchi Adda Sud e Regionale del Serio, di conseguenza la
procedura di VAS del PGT dovrà tenere in considerazione non solo le valutazioni effettuate
dalla provincia, ma anche le VAS che stanno predisponendo i parchi; approfitto dell’incontro
per chiedere ai rappresentanti dei parchi cosa hanno già fatto od oggi.
 Arch. Laura Comandulli (responsabile Parco Regionale del Serio);
Il PTC del Parco Regionale del Serio è appena stato oggetto di variante, in merito alla quale si è
ottenuta l’esclusione dalla VAS, pertanto ad oggi non abbiamo sviluppato tali analisi.
 Sig. Gori Silverio (Presidente Parco Adda Sud);
Il Parco Adda Sud sta affrontando la fase di studio del PTC ed ha appena richiesto alla
Regione, dalla quale stiamo aspettando una risposta, l’esclusione dalla VAS; per ora essendo il
nuovo Consiglio insediato solo da quattro mesi, stiamo cercando di comprendere la situazione
in atto per riavviare la procedura di variante al PTC del Parco; teniamo presente che il PTC
vigente è per l’aspetto gerarchico superiore ai PGT, ed anche al PTC della Provincia, che
pertanto non possono far altro che rispettarne i contenuti e le disposizioni.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Quindi il Comune di Montodine dovrà andare con le proprie gambe dato i tempi ristretti
rispetto a quelli dei parchi; la questione più rilevante, nel confronto con i Parchi, è costituita
dalla richiesta di modifica dei confini, in quanto il Comune chiederà che gli vengano
riconosciute ulteriori zone “riservate all’esclusiva pianificazione locale – IC”, rispetto a quelle
esistenti; i Parchi dovranno quindi esprimersi su questo argomento in merito al quale intravedo
fin d’ora una possibile opposizione od in ogni caso l’espressione di un parere sospensivo o di
differimento dei tempi di attuazione delle previsioni di PGT.
 Arch. Laura Comandulli (responsabile Parco Regionale del Serio);
in ordine a nuove zone di iniziativa comunale orientata ovvero a zone di trasformazione, queste
vanno valutate nell’ambito di un’istruttoria di nuova variante, pur nell’attenzione che il Parco
presta alle esigenze che emergono dal territorio: con i necessari adeguamenti alla l.r. 12/2005,
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vari comuni hanno manifestato esigenze diverse, compreso anche quelle di proporre
ampliamenti dell’area protetta.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Per il Comune di Montodine è prevista la retinatura di una zona agricola del parco quale area di
trasformazione, al fine di procedere al recupero e alla riqualificazione dell’area attualmente
degradata per causa della scarsità di servizi ed infrastrutture e per la presenza di strutture
agricole in parte dismesse ed parte attive; per tali aree provvederemo ad eseguire la VAS; il
parco poi farà la stessa cosa duplicando il lavoro svolto dal Comune o semplicemente ne
prenderà atto?
 Arch. Laura Comandulli (responsabile Parco Regionale del Serio);
In caso di richiesta, istruiremo l’istanza di modifica alla destinazione dell’area nella prossima
variante al PTC del Parco; in merito alla VAS o all’esclusione dalla VAS, preciso che; in
occasione dell’ultima modifica al PTC del parco, è stato possibile ottenere l’esclusione dalla
VAS in quanto si trattava di una variante minimale che non comportava grosse modifiche
all’uso dei suoli e che pertanto rientrava nella fattispecie per la quale è prevista l’esclusione.
 Ing. Silvio Borlenghi;
La scelta degli indicatori costituisce una fase importante, proprio per la presenza di due parchi
che tra l’altro sono gerarchicamente sovraordinati anche al PTC della Provincia, pertanto tale
lavoro impegnerà l’ufficio per circa un mese e mezzo; si potranno utilizzare gli indicatori ed il
sistema di monitoraggio predisposti per la provincia, che i comuni possono in ogni caso
modificare ed adattare alle situazioni locali; potrebbe essere opportuno ed estremamente utile
eseguire controlli e monitoraggi su alcuni elementi quali l’acqua e l’aria in modo coordinato ed
associato tra comuni, al fine di far fronte all’ingente impegno economico che tali verifiche
comportano; magari a tal riguardo potrebbero dare una mano anche i parchi in considerazione
del significato intercomunale degli indicatori.
 Arch. Nicola Azzini in rappresentanza della Provincia di Cremona;
Evidenzio la presenza di indicatori e di sistemi già definiti dalla PTCP della Provincia che
costituiscono un contributo ed una agevolazione in più per i comuni; gli estensori della VAS
potranno agevolmente riprendere ed adattare quelli che più si addicono alle caratteristiche dello
specifico territorio; la Provincia ha svolto un lavoro corposo e dettagliato su questo argomento.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Data la particolarità del Comune di Montodine sarebbe interessante studiare indicatori
specifici; ad esempio andrà valutata la dimensione delle celle di territorio da analizzare, sulla
base dello schema già studiato dalla regione; anche relativamente al monitoraggio sarà
opportuno sviluppare un metodo apposito che preveda ad esempio la redazione di un rapporto
ambientale con cadenza biennale; inoltre bisognerà affrontare il problema del recepimento di
tutti i tematismi dei due parchi, della provincia e della regione su un unico supporto
cartografico, cosa ben più semplice da dire che da mettere in atto data la complessità delle
cartografie e le difficoltà a riportarle tutte coerentemente ed in modo leggibile sulla base
costituita dalla CTR in scala 1:10.000 della Regione Lombardia.
 Arch. Azzini Nicola in rappresentanza della Provincia di Cremona
Il principio da adottate e quello della cartografia di maggior dettaglio quindi in questo caso
dovrebbe essere il PGT a risolvere i problemi di sovrapposizione e definizione dei limiti tra
tematismi e sviluppare la cartografia a scala maggiore.
 Ing. Silvio Borlenghi;
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E’ in ogni caso opportuno effettuare un incontro specifico con i parchi per definire di comune
accordo gli indicatori; illustro ora le previsioni specifiche del nostro PGT (si rinvia alla
cartografia); gli obiettivi strategici ed irrinunciabili che si intende raggiungere, in accordo con
la Giunta comunale ed il gruppo di lavoro organizzato dall’Amministrazione sono in linea di
massima, il miglioramento della qualità ambientale del contesto urbano, la riduzione dell’uso
del suolo, la ricompattazione delle perimetro urbano ed il riuso del patrimonio edilizio
esistente, la valorizzazione ed ottimizzazione dei servizi, eventualmente ricercando sinergie
con i comuni confinanti, il miglioramento della fruibilità delle strutture pubbliche, la
valorizzazione del centro storico; si è cercato di dare una forma al centro abitato che possa
essere teoricamente e nel limite del possibile definitiva e caratteristica oltreché compatta; si
intende inoltre migliorare l’ubicazione rispetto all’abitato delle attività produttive mediante la
rilocalizzazione di quelle esistenti al PIP di Montodine ed il dirottamento di quelle esogene
verso il polo sovra comunale di Castelleone, denominato “La Fornace”, in osservanza anche del
protocollo d’intesa sottoscritto tra i comuni dell’ambito e la Provincia; tale scelta dovrebbe
favorire anche la definizione di zone omogenee per gli aspetti acustici, consentendo quindi di
regolamentare anche questo aspetto ambientale; particolare attenzione andrà attribuita anche
allo studio, alla ridefinizione ed alla chiusura delle zone di frangia con il proposito di
migliorare, tramite interventi di mitigazione, la qualità paesaggistica e di ridurre gli impatti
visivi; è previsto inoltre un potenziamento della connettività ecologica e delle ricostruzione
paesaggistica dell’ecosistema mediante la realizzazione di corridoi ecologici di connessione tra
i fiumi ed i relativi parchi; si promuovono politiche di incentivazione dell’attività agricola per
la costituzione di aree verdi cuscinetto tra l’abitato, le attività produttive (in particolare la zona
denominata ex SILA sita ad Ovest del paese) ed il contesto agricolo; si intende potenziare i
percorsi ciclabili, recependo quando già progettato dai parchi e quanto sviluppato negli accordi
sottoscritti in occasione della progettazione del nuovo tratto della SP CREMASCA, ex SS 591
Bergamo Piacenza; tali iniziative dovrebbero incentivare anche la fruizione turistica del
territorio.
 Arch. Marco Antonelli (studio HS engineering);
Il SIT integrato è uno strumento nuovo, previsto dalla legge regionale 12/2005 come elemento
aggiuntivo che si pone come obiettivo quello di condividere le informazioni di tipo territoriale
tra tutti gli Enti che operano sul territorio quali le ASL, l’ARPA, la Regione, le Province ecc.;
Tali Enti, tutti preposti e competenti in materia di gestione del territorio devono poter
raccogliere, produrre, leggere, mantenere e gestire le informazioni e le carte che riguardano il
territorio; I dati in possesso degli Enti devono quindi essere integrati recepiti e gestisti nel PGT;
L’iter di approvazione del SIT passa attraverso due atti che la regione a prodotto nel 2005 (le
modalità di coordinamento) e nel 2006 (le linee guida per la redazione del SIT); nel 2008 infine
è stato realizzato uno schema fisico della tavola delle previsioni di piano; questo schema è
estremamente importante dal punto di vista operativo perché definisce quali sono i tematismi
che il comune deve obbligatoriamente utilizzare per la stesura del PGT, i quali poi devono
tornare alla Regione per essere verificati ed assemblati per costituire il mosaico dei PGT; come
tutti gli strumenti nuovi si presentano momenti di incertezza e conseguentemente di confronto
tra Enti; I tematismi di suddividono in tipo “A2” predefiniti ed invariabili da utilizzare così
come sono (salvo possibilità di segnalare anomalie), in tipo “A1” modificabili dai comuni, e di
tipo “B” realizzabili sulla base delle specifiche esigenze del comune; concludo evidenziando
che il SIT non è un documento a se stante ma costituisce parte integrante del processo di
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approvazione PGT che diviene efficace solo successivamente all’accettazione dello stesso da
parte della Regione; per far comprendere l’importanza del SIT evidenzio che se non si redige
correttamente il SIT la Regione non pubblica il PGT che di conseguenza non diventa efficace.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Questo lavoro non è semplice come potrebbe sembrare, data la molteplicità dei tematismi da
riportare, da rendere coerenti gli uni con gli altri e da collocare correttamente sulla CTE al
10.000, che non è il supporto grafico ideale sul quale eseguire questa operazione; Inoltre la
presenza di due parchi con ognuno i propri tematismi rende più difficile il lavori; la presenza e
l’estensione delle are interessate dai parchi è una peculiarità di Montodine che contribuisce e
conferire una connotazione agraria al territorio; difatti la riunione pubblica più significativa è
stata quella rivolta agli imprenditori agricoli.
 Dott. Geologo Giuseppe Malerba (tecnico estensore dello Studio Geologico);
La relazione geologica redatta per la formazione del PGT in questione, è molto differente da
quella che già era stata redatta per il PRG vigente; nel 1995 si utilizzavano ancora cartografie
redatte a mano e colorare con la matita; la relazione geologia odierna invece e fondata su un
esperienza decisamente più vasta, sia dal punto di vista geologico che geotecnico e della
conoscenza del territorio; i tematismi trattati sono stati otto; la carta storica sulla base delle
tavole dell’IGM che dalla fine del 1800 arrivano ai giorni nostri; tale tematismo ci ha permesso
di segnalare e commentare tutte le variazioni del territorio avvenute negli ultimi
centocinquant’anni; la carta geologica e morfologica con elementi di litologia di superficie,
raffigurante la tipologia dei terreni; la carta idrogeologica, che riguarda in particolare anche gli
aspetti idraulici del territorio, nel nostro caso rilevanti data la presenza della valle dell’Adda e
di quella del Serio che si intersecano con i relativi terrazzi; tali analisi portano poi a valutare
anche i risvolti inerenti alla sicurezza di alcune porzioni del territorio; a tal riguardo sono stati
considerati ed analizzati gli effetti degli ultimi eventi calamitosi del settembre 1979 e del
novembre 2002; hanno contribuito ad una maggiore conoscenza del territorio anche gli studi
geotecnici effettuati per la progettazione della nuova circonvallazione di Montodine (SP
CREMASCA ex SS 591 Bergamo Piacenza), da realizzarsi a cura della Provincia; è stata
inoltre determinata la vulnerabilità di tutte le porzioni del territorio, tramite metodi oggettivi,
che tengono conto del livello della falda freatica al fine di valutare la predisposizione
all’inquinamento della stessa; è stata realizzata la carta geologico tecnica che nel frattempo si è
arricchita di molte prove penetrometriche realizzate negli anni dal sottoscritto e da altri tecnici;
sulla base di tali dati abbiamo quindi potuto redigere anche la carta della pericolosità sismica,
sebbene tale tematismo per il Comune di Montodine che è in classe di pericolosità 4 sia di
modesta importanza; la di sintesi riassuntiva degli elementi salienti riscontrati attraverso i
tematismi sopra citati e che pertanto riporta tutti i vincoli (parchi, PAI ecc.); la carta delle classi
di fattibilità redatta sulla base delle precise indicazioni impartite dalla Regione, la quale in
conseguenza della tipologia del terreno impone vincoli ed analisi specifiche preordinate
all’edificazione; le scale cartografiche utilizzate sono state il 10.000 per il territorio e molti
5.000 per gli studi di dettaglio; ritengo quindi di avere redatto uno studio geologico,
ovviamente migliorabile, ma completo che ha preso in considerazione tutti gli aspetti di rilievo.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Probabilmente questi studi potranno essere recepiti anche dalla Provincia e dalla Regione che,
in genere in ragione delle loro dimensioni agiscono su scale di minor dettaglio;
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Presento ora le macro aree di trasformazione sulle quali è stato poi verificato quale tipo
d’impatto sia prodotto sull’ambiente; (si rinvia quindi alla cartografia; vengono illustrate le
aree di trasformazione residenziale; l’area di recupero a fini residenziali del consorzio agrario
e la delocalizzazione nell’ambito del comune del Consorzio stesso da trasferire in area
limitrofa al PIP; l’ampliamento del PIP in area Parco Adda Sud, ampliamento che sarà
commisurato sia alle esigenze di ricollocazione delle attività attualmente insediate in centro
abitato sia all’ampliamento di quelle già presenti al PIP in merito alle quali il comune è già in
possesso di richieste scritte da parte degli artigiani insediati; si tratta quindi di un
ampliamento riguardante solo la componente endogena, mentre quella esogena viene
concentrata in località Oriolo a Castelleone presso il polo sovracomunale denominato “La
Fornace” il tutto come concordato tra Comuni e Provincia con apposito protocollo d’intesa);
 Arch. Azzini Nicola in rappresentanza della Provincia di Cremona
Ricordo all’estensore del PGT che gli “ambiti agricoli strategici” che in corso di definizione da
parte della Provincia, pertanto invito a verificarne la congruenza con la previsione del PGT,
soprattutto relativamente alle aree di trasformazione residenziale e produttiva; qualora ci
fossero incongruenze è necessario presentare osservazione al PTCP entro il 14.09.2008.
 Sig. Gori Silverio (Presidente Parco Adda Sud);
Prendo atto ora della richiesta di ampliamento della zona IC – riservata alla pianificazione
comunale da valutare nella futura variante al PTC del Parco.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Altra area importante destinata a fine ricreativo e sportivo è quella situata al confine con
Ripalta Guerina, in zona esterna ai parchi; in particolare è prevista la realizzazione di un
impianto da ciclocross e motocross, quest’ultimo assai presente in ambito provinciale e
relativamente al quale l’Amministrazione Comunale intende prestare attenzione; si tratta di un
attività in contrasto con le norme dei parchi, pertanto si è individuata quest’area ad essi esterna
e non interessata da tutele particolari; considerato l’impatto del tipo di attività occorrerà
concordarne e discuterne la realizzazione con il confinante Comune di Ripalta Guerina; Si
evidenzia che data la collocazione altimetrica dell’area è possibile realizzare la struttura
parzialmente interrata, anche per tre o quattro metri sotto il piano del terreno; tale scelta, voluta
dall’amministrazione comunale, va comunque discussa anche con la Provincia, tenendo in
considerazione il fatto che in ogni caso questo tipo di attività va collocato sul territorio, a meno
che non se e proibisca in toto l’esistenza.
 Sig. Denti G. Pietro (Sindaco del Comune di Ripalta Guerina);
Vorrei sapere qual è la distanza prevista per legge di tale impianto dalle abitazioni; comunque
manifesto fin d’ora il mio dissenso sulla proposta.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Questa scelta è da valutare tramite uno specifico tavolo di confronto con il Comune di Ripalta
Guerina, con la Provincia ed con il Parco Serio in quanto l’area sebbene esterna al Parco è in
ogni caso poco distante dallo stesso.
 Sig. Boffini Giovanni
Vedo che l’impianto è collocato sull’area si mia proprietà.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Illustro ora le principali infrastrutture stradali di interesse comunale previste dal PGT;
particolare attenzione merita il nuova tratto della SP CREMASCA, struttura questa che
sebbene abbia un forte impatto per il Comune ha ottenuto una esclusione dalla VIA da parte
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della Regione; (vengono individuate le aree verdi collocate nell’intorno dell’abitato, con
funzione di compensazione ambientale); si tratta di aree che rimarranno di proprietà privata ma
sulle quali saranno imposti vincoli che ne limiteranno l’utilizzo, al fine di conferire alle stesse
una valenza ambientale; saranno in sostanza fasce alberate a chiusura dell’abitato ma non a
ridosso dell’edificato, che avranno una funzione anche di filtro tra residenza ed attività
produttive; non essendo disponibili fondi per acquisto delle aree in questione si pensa di
procedere in accordo con le proprietà, eventualmente corrispondendo incentivi; anche l’utilizzo
a prato stabile, se non proprio a bosco è accettabile, si chiede almeno di evitare le coltivazioni
intensive tipo mais le quali, dopo il raccolto danno al paesaggio un aspetto desolante.
 Geom. Alzani Luciano (Azienda Sanitaria Locale);
Vorrei evidenziare la necessità di tener da subito in considerazione l’obbligo di rispettare le
reciproche distanze imposte dal regolamento locale d’igiene tra insediamenti residenziali,
produttivi ed agricoli; è opportuno che di tale argomento si tenga conto sin dalla fase di
impostazione del PGT.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Al riguardo, dobbiamo tener conto che queste situazione vengono ereditate e che sono tipiche
di molti comuni della nostra zona; come si può vedere sulla cartografia, qui a Montodine
abbiamo inserito una zona di trasformazione nell’area sita a Sud Est dell’abitato, (Via Roma –
Via Gombito), proprio al fine di recuperare all’uso residenziale un area in cui attualmente c’è
commistione tra attività agricola ed abitazioni; tale situazione si è creata perché in occasione
del primo trasferimento delle attività agricole all’esterno del Paese gli imprenditori non si sono
allontanati di un chilometro dall’originario centro aziendale ma l’hanno collocato al limite del
paese; ragion per cui il problema si ripresenta oggi; si prende atto che in tale situazione l’ASL
esprimerà parere diciamo sospensivo, che consentirà l’insediamento della residenza solo dopo
la delocalizzazione delle attività agricole; in questi si da la possibilità agli agricoltori di
trasformare le vecchie cascine in aree residenziali, perché l’attribuzione dell’edificabilità
costituisce l’incentivo necessario per stimolare il trasferimento delle aziende all’esterno
dell’abitato; nello specifico si provvederà all’edificazione mediante Piani di Recupero.
 Geom. Alzani Luciano (Azienda Sanitaria Locale);
E’ opportuno evidenziare nelle relazione e negli elaborati di PGT il rispetto di tutte le distanze
stabilite dal R.L.I.
 Arch. Riccardo Barbaglio;
A questo proposito è opportuna la presentazione di una osservazione scritta da parte dell’ASL,
in modo da facilitare una risposta esaustiva e priva di lacune da pare del Comune.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Espongo ora il metodo di valutazione dell’impatto generato dalle aree di trasformazione
adiacenti al lato Nord del paese; particolare attenzione è stata riservata alla tutela reticolo idrico
minore che data la vocazione agricola del paese caratterizza il territorio; le aree di
trasformazione individuate dal presente PGT sono state collocate in aree che erano già destinate
a standard nel PRG vigente, pertanto non si è intervenuti sottraendo area ai parchi od ad
ambienti di particolare pregio ambientale, ma sono state previste nuove espansioni laddove era
già prevedibile una forma d’insediamento antropico; ovviamente lo standard non sparisce, anzi
sarà in ogni caso presente in misura adeguata, oppure verrà concentrato in altra sede a seconda
delle necessità; un altra area di trasformazione a fini residenziali è situata ad Ovest del paese,
oltre le Via Gramsci e Falcone; tale zona possiede una particolarmente vocazione
Comune di Montodine
Provincia di Cremona
26010 Piazza XXV Aprile n.10 - tel. 0373/66104 - tel. 0373/242447 - fax 0373/242274 - P.I. 00304960198
all’edificazione data la parziale preesistenza d’infrastrutture stradali e di sottoservizi;
quest’ambito di trasformazione si avvicina all’insediamento produttivo denominato “ex SILA”,
per il quale però non sono previste possibilità d’espansione, proprio perché la volontà e di
trasferite tutte le attività produttive al PIP e di promuoverne l’uscita dall’abitato; in ogni caso
tra quest’area produttiva e quelle residenziali viene interposta un area agricola inedificabile che
costituisce un cuscinetto di dimensione idonea ad evitare problemi di coesistenza; anche per il
consorzio agrario è previsto il trasferimento in area limitrofa al PIP; tale scelta permette di
recuperare un ampio contesto all’interno del centro urbano nel quale si vorrebbero realizzare
una piazza ed altre opere ed insediamenti polifunzionali, nell’intento di conferire carattere di
centro abitato anche alla parte Sud di Montodine; attualmente la Via Garibaldi è una strada
provinciale, interessata da un traffico potenzialmente intenso; taglia in due il centro Sud di
Montodine ed impedisce la costituzione di un nucleo compatto e vivibile; l’obiettivo è di
rendere questa strada comunale e di dirottare sulla SP Montodine – Castelleone, all’esterno del
paese, il traffico pesante; questa scelta, qualora se ne rendesse possibile l’attuazione,
consentirebbe di migliorare la qualità ambientale della zona e di conferire alche a Montodine
Sud le caratteristiche di vivibilità e fruibilità proprie dei centri abitati; torno brevemente
sull’impianto sportivo sito al confine Nord, con il Comune di Ripalta Guerina, e
sull’ampliamento del PIP in zona Parco Adda Sud per chiudere il quadro.
 Arch. Azzini Nicola in rappresentanza della Provincia di Cremona
Anche per queste previsioni di ampliamento delle aree di trasformazione è necessario fare
osservazione alla Provincia entro il termine del 14.09.2008, in quanto anche questi ampliamenti
incidono sulla definizione degli “ambiti agricoli strategici”.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Da ultimo evidenzio che abbiamo intenzione di permettere un parziale riuso a fini commerciali
dell’area denominata “ex Italrettle”; in ogni caso non è prevista la possibilità d’insediare grandi
strutture, ma semplicemente d’esercizi di vicinato; (conclude l’intervento).
 Sig. Boffini Giovanni;
Vorrei sapere perché avete inserito nell’individuazione del reticolo idrico minore la Roggia
Comuna; si tratta semplicemente di un fosso irriguo, nel quale l’acqua scorre non
perennemente ma dieci mesi l’anno è solo per fini irrigui; non si tratta di una sorgiva come può
essere la Fontana del Marmo.
 Arch. Riccardo Barbaglio;
La Roggia Comuna è stata inserita nel reticolo idrico minore per vari motivi; innanzitutto è
classificata corridoio ecologico di secondo livello dal PTC della Provincia; inoltre sulla stessa
sono stati eseguiti molteplici interventi di manutenzione straordinaria, di canalizzazione e/o
interramento da parte del Comune, in occasione dei quali sono state stipulate convenzioni con
la Regolatoria della Roggia che hanno posto a carico del Comune gli oneri di manutenzione del
corso d’acqua; si tratta poi di un canale che riveste particolare importanza anche per gli aspetti
relativi alla sicurezza, perché possiede una considerevole portata d’acqua ed una pendenza
rilevante, il che può creare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità e causare danni ai
beni pubblici e privati; è anche individuato nella CTR; per il resto nell’individuazione del
reticolo idrico minore abbiamo seguito il principio di non sovrapporci alle regolatorie nella
gestione delle rogge.
 Sig. Boffini Giovanni
Comune di Montodine
Provincia di Cremona
26010 Piazza XXV Aprile n.10 - tel. 0373/66104 - tel. 0373/242447 - fax 0373/242274 - P.I. 00304960198
La mia preoccupazione è di dover rispettare troppi vincoli o limitazioni regolamentari per gli
interventi di regimazione delle acque.
 Arch. Riccardo Barbaglio
Gli unici vincoli sono costituiti dalle fasce di rispetto che inibiscono la costruzione di fabbricati
a ridosso dei corsi d’acqua, mentre gli interventi di carattere idraulico finalizzati alla
regolazione delle acque possono in ogni caso essere eseguiti.
 Sig. Boffini Giovanni
Chiedo che siano maggiormente coinvolte in fase decisionale le persone che sono presenti sul
territorio e gli agricoltori in particolare, sia in merito al PGT sia in merito alle varianti ai PTC
dei Parchi; chi è presente conosce meglio il territorio è può dare un contributo importante;
inoltre tali iniziative possono ridurre le possibilità di incomprensione e contrasto tra le parti;
sarebbe opportuno che oltre al PGT, anche le varianti dei parchi fossero messe a disposizione
degli agricoltori per consentire la partecipazione al processo di formazione degli atti e per
evitare contrasti; infine faccio presente che anche gli addetti all’agricoltura hanno interesse alla
tutela dell’ambiente.
 Arch. Laura Comandulli (responsabile Parco Regionale del Serio);
Per rispondere al Sig. Boffini faccio presente che durante la formazione della Variante al PTC
del Parco e del Piano di Settore Agricoltura – stralcio della zootecnia, sono stati organizzati
incontri con le Associazioni di Categoria, dai quali è scaturita la necessità di una maggiore
snellezza della normativa, tutelando ciascuna le esigenze e le aspettative dei rispettivi territori
cremasco e bergamasco; in ogni caso, se si vuole e dal mondo agricolo viene avanzata la
richiesta, è possibile organizzare un incontro presso le Associazioni per illustrare l’ultima
variante approvata il 28 maggio scorso ed entrata in vigore il 25 giugno u.s..
 Sig. Boffini Giovanni
Si, potrebbe essere utile per aiutarci a capire le norme ed i miglioramenti apportati con l’ultima
variante rispetto alla situazione passata che era un po’ troppo restrittiva.
 Arch. Laura Comandulli (responsabile Parco Regionale del Serio);
E’ mia opinione che per arrivare ad avere un territorio con buone caratteristiche naturalistiche
ed ambientali, si debba passare necessariamente da un periodo di maggiore salvaguardia dello
stesso; se non ci fosse stato un differente trattamento tra aree interne ed esterne al parco forse
oggi non ci sarebbe nemmeno un parco di cui fruire; ora è venuto il momento di vivere un po’
di più il parco, infatti stiamo dando attuazione alla pianificazione della realizzazione delle
ciclabili e dei progetti di fruizione; inoltre entro la metà di ottobre presenteremo le linee di
indirizzo per il recupero delle cascine; questi indirizzi non sono da considerare vincoli, ma
“raccomandazioni” per intervenire con adeguata attenzione sugli immobili meritevoli di tutela.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Su questo argomento dovrebbe rispondere il Sindaco; io sono solo un esecutore, comunque il
progetto di PGT è in fase di costruzione, per cui è soggetto a miglioramenti e confronti; ora
facciamo questa VAS e poi sulla scorta dei risultati e dei pareri espressi dai partecipanti
provvederemo ad affinare il PGT; non troveremo un PGT completamente diverso dal PRG
vigente che già aveva tenuto conto della presenza dei parchi e della valenza ambientale del
territorio.
 Arch. Riccardo Barbaglio
Comunque una volta fatto, il documento di VAS viene depositato per trenta giorni in modo che
le parti possano prenderne visione e poi oltre alla seconda conferenza di servizi per la verifica
Comune di Montodine
Provincia di Cremona
26010 Piazza XXV Aprile n.10 - tel. 0373/66104 - tel. 0373/242447 - fax 0373/242274 - P.I. 00304960198
della VAS faremo ancora una riunione pubblica per rendere noto a tutti l’esito della valutazione
ambientale.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Relativamente alla questione degli incentivi agli agricoltori per la costituzione di aree di tutela,
sarebbe bello incontrare un apporto costruttivo da parte degli Stessi; diversamente io non posso
far altro che applicare le norme regionali.
 Sig. Denti G. Pietro (Sindaco del Comune di Ripalta Guerina);
Sul discorso del progetto dell’impianto sportivo collocato a confine con il Comune di Ripalta
Guerina confermo il mio parere contrario; inoltre la trovo sottodimensionato in considerazione
del tipo di affluenza che comporta questa attività; abbiamo l’esempio dell’impianto di
Casaletto Ceredano, da cui possiamo vedere che l’area necessaria per il parcheggio di auto e
camper è veramente vasta.
 Sig. Boffini Giovanni
E’ vero, l’anno scorso ho concesso io il campo per lo svolgimento della competizione sportiva
di motocross ed effettivamente ho potuto vedere che c’erano molte auto parcheggiate nei
terreni limitrofi.
 Sig. Denti G. Pietro (Sindaco del Comune di Ripalta Guerina);
In effetti tutto il campo adiacente a quello in cui si svolgeva la manifestazione, fino al confine
con la strada provinciale, era occupato dalle auto.
 Ing. Silvio Borlenghi;
In sostanza mi state dicendo che 45.000 metri quadrati di impianto sono pochi?
 Sig. Denti G. Pietro (Sindaco del Comune di Ripalta Guerina);
Si, 45.000 metri quadrati se si vogliono realizzare la pista con aggregati tutti i servizi e le aree
di sosta sono pochi.
 Ing. Silvio Borlenghi;
Le dimensioni sono quelle richieste da chi organizza queste attività, posso comunque verificare
il dimensionamento; io come riferimento penso a Crotta d’Adda dove l’impianto è forse
organizzato meglio ma non è più grande.
 Sig. Denti G. Pietro (Sindaco del Comune di Ripalta Guerina);
Le dico questo sulla base dell’esperienza vissuta lo scorso anno; in effetti si trattava di una gara
di importanza nazionale e ben organizzata; in quel caso però il terreno di fianco alla casa
cantoniere era strapieno di auto di camper di trattorini ecc.; la domenica quando si
effettueranno le gare credo si possa configurare una situazione simile; io del resto come ho già
detto sono contrario alla realizzazione dell’impianto.
 Arch. Riccardo Barbaglio
Ringrazio tutti i presenti e saluto a nome dell’Amministrazione Comunale.
La chiusura dei lavori avviene alle ore 12,15.