disegno, progettazione ed organizzazione industriale - IIS Silva
Transcript
disegno, progettazione ed organizzazione industriale - IIS Silva
I.I.S. “G. SILVA-M.RICCI” LEGNAGO (VR) PROGRAMMA PREVENTIVO E PIANO DI LAVORO ANNUALE Classe III sez. AM – MECCANICA e MECCATRONICA Anno scolastico 2015-2016 Programmazione didattica preventiva di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Insegnanti: Prof. Nicola Tollin - Prof. Daniele Iraci 1. PREMESSA Il corso di disegno è finalizzato a sviluppare le capacità e gli interessi degli alunni in concordanza con le esigenze della società in rapida trasformazione e del mondo produttivo. Il raggiungimento di tale finalità si avrà nel corso dei tre anni di formazione. Nel primo anno di corso si dovranno acquisire le abilità di base per il disegno Tecnico e le Tecnologie per un’analisi dei meccanismi logici, mentre nel secondo anno si dovranno apprendere le fondamentali capacità operative e di linguaggio per una completa conoscenza dei processi produttivi-tecnologici. Nel terzo anno si dovranno acquisire, oltre alle capacità grafiche, anche le capacità per la progettazione di organi meccanici. 2. TRAGUARDI FORMATIVI L’insegnamento della disciplina si prefigge di: sviluppare le conoscenze acquisite nel biennio ed orientarle verso le applicazioni meccaniche, di raggiungere e consolidare le capacità di interpretare, di rappresentare e quindi esprimersi attraverso il linguaggio grafico. Acquisire conoscenze e capacità progettuali nell’ambito della meccanica tenendo conto dei condizionamenti tecnico-economici, conoscenze ed abilità del disegno tecnico, capacità progettuali e di analisi critica dei processi di fabbricazione e loro programmazione. Favorire l’approccio con le tematiche connesse alle strutture ed al funzionamento delle imprese industriali; infine sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi di produzione, della gestione delle scorte e sui problemi di scelta che ne conseguono. 3. OBIETTIVI. Questa disciplina presenta alcuni dei contenuti più innovativi della specializzazione meccanica. Gli argomenti specifici di base del disegno tecnico sono volti, oltre ad una comprensione dei principi specifici della disciplina e della sua applicazione in campo industriale, anche all’introduzione e allo sviluppo delle tecniche e per la formazione di una figura di base più connaturata alla veloce evoluzione tecnologica. Ci si propone di fornire il giusto equilibrio tra le competenze del settore tecnico e del settore meccanico, tale da permettere al futuro diplomato tecnico di poter interagire più naturalmente in un ambito industriale dinamico nel quale diverse competenze specifiche non possono essere più ripartite tra diverse figure professionali specialistiche. In particolar modo ci si propone di: Aver acquisito mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di complessivi, il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso dei materiali tecnici. Sviluppare cicli di lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di convenienza economica nell’uso delle attrezzature, delle macchine e degli impianti. Progettare le attrezzature speciali di lavorazione e/o montaggio previste nei cicli tipici di fabbricazione; avere una conoscenza generale della struttura dell’impresa nelle sue principali funzioni e negli schemi organizzativi più ricorrenti, con particolare riferimento all’attività industriale. Avere una conoscenza specifica dei principali aspetti della organizzazione e della contabilità industriale, con particolare riguardo a programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all’analisi e valutazione dei costi. Saper eseguire schizzi dal vero di oggetti, di semplici strutture e di impianti. Saper rappresentare graficamente secondo le convenzioni gli oggetti reali. Saper risolvere graficamente i problemi geometrici interessanti le varie applicazioni tecniche. Saper descrivere alcuni semplici procedimenti di lavorazione e le caratteristiche operative delle macchine fondamentali. Saper utilizzare a livello elementare le tecniche informatiche. Saper riconoscere e applicare le norme antinfortunistiche di sicurezza. 4. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine del corso l’allievo dovrà dimostrare di: Aver maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio di conoscenze acquisite. Saper interpretare le documentazioni tecniche del settore; Aver acquisito mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di complessi, il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso di manuali tecnici. Saper valutare le condizioni impiego dei vari componenti sotto l’aspetto della funzionalità e della sicurezza. Saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici. Progettare le attrezzature speciali di lavorazione e/montaggio previsti dai cicli di fabbricazione. 5. CONTENUTI TESTO: Dal Progetto al Prodotto – Calligaris – Fava – Tommasello Vol.1 Fotocopie fornite dall’insegnante. PROGRAMMA ANALITICO PREVENTIVO DI DISEGNO MECCANICO • Tolleranze dimensionali. • Illustrazione del materiale necessario per l’esecuzione grafica del disegno Meccanico. • Formato dei fogli da disegno, riquadro delle iscrizioni. • Tipi di linee e loro applicazioni. • Proiezioni ortogonali e viste. • Tratteggi e sezione. • Definizioni e principi di quotatura. • Linee di misura, di riferimento, criteri di indicazione delle quote. • Sistemi di quotatura e convenzioni particolari di quotatura. • Convenzioni particolari di rappresentazione delle sezioni. • Scale di rappresentazione. • Norme per l’indicazione dello stato delle superfici sui disegni tecnici (rugosità); • Conicità e inclinazione. • Considerazioni di funzionalità dei pezzi meccanici. • Gole di scarico. • Elementi di disegno computerizzato : autodesk Autocad ( 2D) • Unioni, collegamenti e trasmissioni. • Le saldature: classificazione e illustrazione dei procedimenti di saldatura, tipi di giunti saldati, rappresentazione schematica delle saldature nei disegni, esempi di utilizzazione dei segni grafici. • Filettature ed unioni mediante bulloni: nozioni generali sulle filettature, filettature iso, filettature della bulloneria d’acciaio, classificazione e designazione della bulloneria d’acciaio(in particolare classi di resistenza per viti e per dadi), utilizzo delle tabelle delle filettature triangolari iso. • Rappresentazione unificata delle filettature nei disegni rappresentazione unificata di: prigionieri, viti, dadi, bulloni e rosette. • Utilizzo delle tabelle della normativa per l’impiego di: viti, dadi e rosette. • Giunto rigido e giunto elastico a pioli: funzionamento e rappresentazione. Saranno eseguite tavole di verifica sugli argomenti trattati con esercitazioni di quotatura e rilievi dal vero. LABORATORIO DI DISEGNO: • Esercitazioni sul proporzionamento di complessivi e disegni esecutivi di particolari; • Progetto di organi meccanici: relazione tecnico descrittiva e relativi disegni; 6. CRITERI DI VALUTAZIONE Formativa: controllo in itinere del processo di apprendimento La valutazione formativa verrà realizzata a mezzo di due prove orali e due prove scritte/grafiche. Criteri e griglie di valutazione Di seguito si riportano i criteri e la griglia di valutazione utilizzata per la correzione delle prove di verifica. CRITERI: obiettivi trasversali cognitivi a. conoscenze: conoscenza specifica degli argomenti richiesti; b. capacità/competenze: “capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione, anche in forma pluridisciplinare; capacità di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti”, con spunti di originalità/creatività; c. metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi culturali, di acquisire strumenti operativi; d. espressione/esposizione: padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare ULTERIORI ELEMENTI per la valutazione: obiettivi trasversali cognitivi e formativi. e. partecipazione, intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo: attiva/attenta, da sollecitare/discontinua, scarsa/di disturbo; f. impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi: costante, notevole/buono, soddisfacente/accettabile, debole, scarso/nullo, discontinuo; g. frequenza scolastica, intesa come presenza fisica a scuola: regolare, discontinua; assenze non giustificate; h. percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza, intendendo l’esperienza scolastica come il processo di cui i vari momenti (anno, quadrimestre o parte di esso) costituiscono segmenti che non possono essere scissi dagli altri pregressi: progressivo/positivo, lineare/uniforme, senza sviluppi/non evolutivo, irregolare/regressivo. LIVELLI E VOTI / PUNTI-E.S., INDICATORI E DESCRITTORI 9-10 . OTTIMO ( O ) (PUNTI /15: 15; PUNTI / 35: 32-35) a. preparazione esauriente e specifica, organica, oggettiva e critica; b. autonomia operativa, spiccate capacità di interpretazione e giudizio, sicurezza / efficacia nei collegamenti; c. metodo di studio sistematico / rigoroso; d. fluidità, ricchezza, efficacia espressiva. 8 . BUONO ( B ) (PUNTI / 15: 13-14; PUNTI / 35: 28-31) a. conoscenza ampia e sicura; b. rielaborazione precisa, anche critica e personale, dei contenuti, con particolare interesse per alcuni argomenti; c. metodo di studio positivo e personalizzato; d. esposizione sciolta, organica, sicura. 7 . DISCRETO ( D ) (PUNTI / 15: 11-12; PUNTI / 35: 23-27) a. conoscenza abbastanza articolata e precisa dei contenuti; b. rielaborazione con spunti personali di alcuni argomenti; c. metodo di studio ordinato; d. esposizione abbastanza appropriata. 6 . SUFFICIENTE ( S ) (PUNTI / 15: 10; PUNTI /35: 22) a. conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina; b. comprensione / considerazione semplice dei contenuti, senza particolare elaborazione personale; c. metodo di lavoro abbastanza ordinato; d. esposizione semplice ma sostanzialmente corretta e lineare. 5 . INSUFFICIENTE ( I ) (PUNTI / 15: 7-9; PUNTI / 35: 14-21) a. conoscenza incompleta o imprecisa / superficiale degli argomenti trattati; b. limitata autonomia nella elaborazione, valutazione e correlazione dei contenuti; c. metodo di lavoro non sempre ordinato / adeguato; d. esposizione incerta / imprecisa e poco lineare. 4 . GRAVEMENTE INSUFFICIENTE ( GI ) (PUNTI / 15: 4-6; PUNTI / 35: 9-13) a. conoscenza frammentaria e poco corretta dei contenuti fondamentali; b. limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento e nella comprensione / elaborazione; c. metodo di lavoro inadeguato d. esposizione poco corretta e coerente ≤ 3 . TOTALMENTE INSUFFICIENTE ( TI ) (PUNTI / 15: 1-3; PUNTI / 35: 1-8) a. preparazione inconsistente e scorretta, con carenze / lacune fondamentali e / o pregresse; b. notevoli difficoltà nell’acquisizione dei contenuti; c. metodo di studio totalmente inadeguato d. esposizione scorretta, stentata e confusa. MEDIE E FRAZIONI DI VOTO Nelle valutazioni delle singole prove o discipline va utilizzata l’intera scala numerica, con voto intero o, eventualmente, frazionato in parti due (mezzo punto). Se la media aritmetica tra prove o discipline diverse comporta un numero con decimali, la riduzione di questo a voto intero avverrà con arrotondamento per eccesso o difetto a seconda che l’entità decimale sia rispettivamente maggiore o minore del mezzo punto; il mezzo punto esatto confluirà nel voto / livello superiore o inferiore in considerazione di “ulteriori elementi di valutazione” come sopra (e-h). (Delibera del Collegio docenti I.T.I.S. “Silva” di Legnago del 01/10/2001). Legnago, 15 Ottobre 2015 I docenti Prof. Nicola Tollin Prof. Daniele Iraci