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A.I.O.N.
ANNALI DELL’ISTITUTO UNIVERSITARIO ORIENTALE · NAPOLI
DIPARTIMENTO DI STUDI DEL MONDO CLASSICO
E DEL MEDITERRANEO ANTICO
SEZIONE FILOLOGICO-LETTERARIA
QUADERNI · 8.
SAMO
STORIA, LETTERATURA, SCIENZA
ATTI DELLE GIORNATE DI STUDIO
Ravenna, 14-16 novembre 2002
A cura di
Eleonora Cavallini
pisa · roma
istituti editoriali e poligrafici internazionali
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Il presente volume contiene i testi delle relazioni tenute
nel corso delle Giornate di Studio di Ravenna, 4-6 novembre 2002, sul tema Samo: storia, letteratura, scienza, organizzate dal Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali (Università di Bologna, sede di
Ravenna)
In tale occasione, studiosi di varia provenienza e estrazione, di Università italiane e straniere si sono riuniti per tracciare insieme, nel confronto di punti di vista diversi, una
‘mappa’ delle culture e dei saperi che verso l’isola dell’Egeo
sono confluiti, e da essa si sono diramati, nell’arco di molti
secoli, dalla fase pregreca all’età bizantina, trasmettendo fino
a noi un’eredità culturale preziosa e affascinante.
Samo, isola dell’Egeo, appartenente al gruppo delle Sporadi meridionali, dista solo pochi chilometri dalle coste dell’Asia Minore, da cui si distaccò in età immediatamente successiva al Pliocene. Abitata in origine da stirpi mediterranee – probabilmente i Lelegi, vicini dei Carii e, come questi
ultimi, alleati dei Troiani nell’Iliade – fu in seguito occupata
dagli Ioni. L’origine geologica, nonché la strategica ubicazione, giustificano l’importante ruolo svolto da Samo nella storia greca fino al tardo-antico e all’età bizantina: un ponte
culturale tra Oriente e Occidente, crocevia di genti e culture, di scambi commerciali, di tradizioni mitiche e cultuali,
di forme di organizzazione dello Stato.
Con il tiranno Policrate, in particolare, e poi con l’intensificarsi dei rapporti con Atene, Samo – assieme a quella parte dell’Egeo che si trova intorno all’isola – diventa un luogo
‘cruciale’, quasi baricentrico, fra mondo ellenico e mondo
orientale. Alla corte di Policrate, fiorito nella seconda metà
del vi secolo, convergono poeti della statura di Ibico e Anacreonte, ma si progettano anche grandiose opere architettoniche (il santuario di Era) e ingegneristiche (l’acquedotto
di Eupalino), destinate a suscitare profonda impressione in
Erodoto e nello stesso Aristotele.
Nel v secolo, nell’ambito della lega Delio-Attica, Samo,
Chio e Lesbo assumono la strategica funzione di «custodi
dell’impero», secondo un’affermazione di Aristotele (Costituzione degli Ateniesi, 24,2); e ancora dopo il putsch oligarchico
ad Atene del 4, Samo, dove era ancorata la flotta ateniese,
diventerà il luogo geopolitico di resistenza, prima, e poi di
restaurazione della democrazia attica.
Con l’età ellenistica Samo non perde la sua rilevanza culturale: al contrario, essa continua a mantenere un ruolo di
primo piano sia per quel che riguarda la produzione letteraria, sia per quanto attiene alle ricerche scientifiche: si deve
infatti ad Aristarco di Samo la precoce intuizione di quello
che, molti secoli più tardi, verrà chiamato «sistema copernicano».
*
T
his volume contains the papers presented during the
meeting held in Ravenna, 4-6 November 2002, on the topic
Samos: History, Literature and Science, organized by the Department of History and Methods for the Preservation of
Cultural Heritage (University of Bologna/Ravenna).
Under this circumstance, specialists in many fields, from
Italian and foreign universities, came together to share
knowledge and various points of view. Thus a ‘map’ was
traced of the cultures which had once converged on this
Aegean island over the centuries, from the pre-Greek to the
Byzantine phase, which has left us a precious and fascinating
cultural heritage.
The Aegean island of Samos belongs to the group of the
southern Sporades, only a few kilometers from the coast of
Asia Minor, from which it had broken away soon after the
Pliocene. Originally inhabited by Mediterranean races –
probably the Leleges, neighbours of the Carians and likewise allies of the Trojans in the Iliad – it was subsequently
occupied by the Ionians. The geological origin of Samos, as
well as its strategic location, explains the important role it
played in Greek history up until the Late Antiquity and again
in the Byzantine era: it acted as a cultural bridge between
East and West, a crossroads of peoples and cultures, of trade,
of mythological and cultural traditions, and of diffe-rent
political organizations.
With the tyrant Polykrates in particular, and later as its
relationship with Athens grew stronger, Samos – along with
the surrounding region of the Aegean – became a crucial
point, nearly a baricenter, between the Hellenic and the
Oriental World. The court of Polykrates, which flourished
in the second half of the 6th century b.c., attracted great
poets such as Ibycus and Anakreon; here were also planned
those great architectural works (the Sanctuary of Hera) and
engineering projects (the aqueduct of Eupalinos) that would
so greatly impress Herodotus and Aristotle himself.
In the 5th century b.c., as members of the Delian-Attic
league, Samos, Chios and Lesbos assumed the strategic function of «keepers of the Empire», according to Aristotle (Constitution of the Athenians, 24.2). Again, after the oligarchy’s
takeover in Athens in 4, Samos, which harboured the Athenian fleet, became the geopolitical heart of resistance initially, and later of the restoration of Attic democracy.
Samos did not lose its cultural relevance during the Hellenistic era; on the contrary, it retained its place in the forefront
of literary production as well as scientific research. In fact,
Aristarkos of Samo’s early scientific insight aticipated the
so-called «Copernican System».
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SOMMARIO
Premessa
Antonio Aloni, L’ira di Era: tracce di committenza samia nell’Inno omerico ad Apollo.
Paola Bernardini, Etnografia e storia nell’epos di Cherilo di
Samo.
Pietro Giannini, Ibico a Samo.
Maria Grazia Bonanno, Come guarire dal complesso epico (l’Ode a Policrate di Ibico).
Domenico Musti, Policrate e Pisistrato: un confronto.
Carmine Catenacci, La figura di Policrate come archetipo culturale.
Giovanni Casadio, Hera a Samo.
Antonietta Gostoli, Tradizione astronomica a Samo.
Lucio Russo, Aristarco di Samo: uno scienziato isolato?
Manuela Mari, Il ‘culto della personalità’ a Samo, tra Lisandro
e Demetrio Poliorcete.
Maria Paola Funaioli, Linceo di Samo.
Donatella Restani, Tradizioni musicali in Duride di Samo.
Antonio Panaino, Silosonte ‘benefattore del re’ e la conquista
persiana di Samo.
Tommaso Gnoli, Samo in età ellenistica e romana: ricerche storiche ed epigrafiche.
Antonio Carile, Samo in età bizantina.
Monica Centanni, Thuc. VIII 21 ss.: Atene-Samo-Atene, prove
tecniche di rivoluzione.
Sergio Audano, L’exemplum di Policrate in Valerio Massimo:
una lettura romana tra retorica e ideologia.
Elisabetta Berardi, Triste fine di un tiranno: la morte di Policrate
nella Seconda Sofistica.
Eleonora Cavallini, L’‘isola delle Vergini’: tradizioni mitiche
di Samo arcaica nei lirici (Ibico, Anacreonte) e nella poesia
ellenistica.
Walter Burkert, Policrate nelle testimonianze letterarie.
Claudia Boni, Radina e Leontico a Samo (Stesicoro, Strabone,
Pausania).
Alessandro Iannucci, Asio ‘parodico’? Lettura di un frammento elegiaco.
Adele Teresa Cozzoli, Alcuni aspetti della storiografia di Duride
Samo.
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Formato (size): cm 7 x 24 · pp. 42
Euro 84,00
Prezzo di sottoscrizione
valido fino al 30 ottobre 2004
(Subscription price up to October 30th 2004)
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