Questa è la ricetta originale tratta da: “cucina di strettissimo magro
Transcript
Questa è la ricetta originale tratta da: “cucina di strettissimo magro
CAPPON MAGRO Questa è la ricetta originale tratta da: “cucina di strettissimo magro“scritto da Padre Gaspare Dellepiane dei Frati Minimi di San Francesco. Edito nel 1880 Dosi per dodici porzioni: Salsa: 1 mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, 42g di pinoli, 20g di capperi, 10g di pistacchi, 4 acciughe salate, 50g di mollica di pane, 10 olive di Spagna, sale quanto basta. Dosi per dodici porzioni: Intingoli 125g biscottini di semola, 1 cavolo fiore piccolo, 150g fagiulini verdi, 1 sedano bianco, 2 carote, 1 mazzetto di scorzonera, 1 mazzetto di asparagi, 6 carciofi, 800g di pesce, 1 arigusta, 36 olive di Spagna, 8g di acciughe salate, 20g di musciamme di tonno, 36g di capperi, 36g di funghi genovesi in addobbo, 24 ostriche, 30 gamberi di mare, 200g di pesce merluzzo, 300g di anguilla. Pestate nel mortaio le foglie tenere d’un mazzetto di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, quarantadue grammi di pinoli, venti grammi di capperi, dieci grammi di pistacchi, quattro acciughe salate, un pezzetto di mollica di pane inzuppata in aceto bianco generoso, la polpa di dieci olive di Spagna, e ponetevi il sale necessario. Passate questo battuto allo staccio; unitevi poscia un mezzo bicchiere di aceto, e uno d’olio finissimo, e rimescolatelo bene prima di servirvene. Inoltre prendete centoventicinque grammi di biscottini di semola, stofinateli alquanto con aglio; bagnateli poscia in acqua, in cui avrete posto aceto e sale; poneteli tra due piatti a rinvenire. Fate bollire un piccolo cavolo fiore, centocinquanta grammi di fagiulini verdi, un sedano bianco, due carote, un mazzetto di scorzonera, ed un altro di asparagi, non che sei carciofi a cui avrete tolto tutte le squame dure. Cotti tutti questi erbaggi, tagliate il cavolo fiore a pezzetti non tanto piccoli, le carote in quattro parti, e poi a pezzetti lunghi mezzo dito; tagliate pure la scorzonera in pezzetti così lunghi, e i carciofi in otto parti. Così tagliati, condite separatamente in piatti diversi tutti questi erbaggi con olio, sale e aceto. Lessate quindi un pezzo di pesce da taglio, il quale può essere un ragno, un’ombrina o merluzzo, oppure anche milandro o altro. Lessate pure un’arigusta, sgusciatela, tagliatela a fette, e conditela come il pesce con olio, sale e limone. Preparate trentasei olive di Spagna, otto acciughe salate, dislicate e divise in quattro schiappe; venti grammi di musciamme di tonno, tagliato a fette sottilissime; trentasei grammi di capperi, trentasei grammi di funghi genovesi, conservati sott’olio e due dozzine d’ostriche. Preparato che abbiate tutte queste cose, in piattini separati; prendete un piatto tondo o bislungo di mezzana grandezza, stendetevi un suolo di biscottini, come sopra; distribuite su di essi con ordine alcune fettine di musciamme, alcuni pezzetti di carota, di sedano, di scorzonera, di carciofi, alcuni fagiulini, alcuni asparagi, alcuni capperi, alcune schiappe di acciugha salata, alcuni pezzetti di pesce a lesso; avvertendo di restringere sempre i suoli, affinchè il tutto riesca accuminato. Finalmente stesi così tutti i suoli, copritene ben di salsa tutta la superficie, in modo da farla comparire come un prato vellutato di verde. Ciò fatto, friggete dei gamberi di mare, in numero di trenta, ed altra trentina di pezzi di pesce merluzzo, ed altrettanti pezzetti di anguilla, che infilzerete in stecchi, e che piantati sulla superficie del cappon magro con altrettante olive di Spagna e funghi sott’olio, pure infilzati in stecchi, faranno bella mostra in ragione dell’ordine col quale li avrete disposti. In ultimo finirete col disporre i pezzettini di arigusta all’intorno del cappon magro; sul fondo e sull’orlo del piatto, le ostriche aperte.