la partenza l`albero della vita e il cardo il padiglione dell`unione
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la partenza l`albero della vita e il cardo il padiglione dell`unione
La gita a EXPO LA PARTENZA Il giorno Mercoledì 21 Ottobre 2015 siamo andati all’EXPO con alcune classi della nostra scuola. Siamo partiti alle 6:40 circa, insieme alla classe 2G. Sull’autobus eravamo tutti eccitati di questa gita “particolare”, ma, essendoci svegliati presto, eravamo stanchi e ci tenevamo svegli l’uno con l’altro. Il viaggio è stato abbastanza scorrevole, tranne per un po’ di traffico sull’autostrada tra Brescia e Bergamo. Una volta arrivati abbiamo preso gli zaini e siamo entrati per andare a fare il check-in. Arrivati ai tornelli, abbiamo fatto merenda; poi ci siamo messi in coda e, uno a uno, con l’aiuto dei professori siamo passati sotto il metal-detector. Infine, siamo partiti per entrare all’interno dell’EXPO. Il nostro tour era finalmente cominciato. L’ALBERO DELLA VITA E IL CARDO Arrivati al Cardo, una delle vie principali, lo abbiamo percorso fino a Piazza Italia, dove era situato l' Albero della vita. E’ alto 37 m, sorretto da un intreccio di legno e acciaio. L’albero è situato in mezzo al lago Lake Arena che su trova al termine del Cardo. Esso è il simbolo della natura primigenia, la grande forza da cui è nato tutto, è anche segno di un messaggio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. Ci siamo soffermati lì per assistere allo spettacolo di giochi d’acqua, che era molto suggestivo, con delle musiche di sottofondo molto particolari. Lo spettacolo si ripeteva ogni ora e ogni volta aveva particolari diversi. IL PADIGLIONE DELL’UNIONE EUROPEA Appena finito di visitare l’Albero della Vita, ci siamo messi in coda per entrare nel padiglione dell’U.E. che illustra la diversità delle nazioni europee e spiega che tutte hanno un cibo in comune: il pane. Dopo che siamo entrati, ci ha accolto una signora che ci ha spiegato cosa significava il nome del padiglione: la Spiga D’Oro. Tutto ciò ricordava il motto dell’U.E. (United in diversity, cioè uniti nella diversità). La Spiga D’Oro voleva significare il ringraziamento al lavoro e alla pace. Un significato molto bello, anche se il nesso non era molto comprensibile. Siamo entrati in una stanza dove vi erano dei quadrimonitor che raccontavano una storia: quella di Alex e Sylvya; è stato molto bello e ha spiegato, a modo suo, che l’unione fa la forza. Finito il filmato siamo entrati in un mini cinema in 4D dove proiettavano la continuazione della vita dei personaggi, è stato divertente perchè vi erano molti effetti speciali che aiutavano a capire il significato del padiglione (profumo di pane, pioggia, movimenti). Alla fine dell’animazione ci siamo recati in un’altra stanza con schermi interattivi che riassumevano tutta la storia. PADIGLIONE DELLA GUINEA EQUATORIALE Dopo aver visitato il padiglione dell'U.E , siamo andati nel padiglione della Guinea Equatoriale. Per arrivarci abbiamo percorso un pezzo di Decumano; abbiamo notato che i padiglioni dei paesi più poveri erano tutti uguali come dimensioni e come interno. Il padiglione della Guinea Equatoriale era l'unico padiglione senza coda e così siamo entrati. All'interno c'era un piccolo ristorante e alcune persone che vendevano piccoli bracciali, orecchini e statuette fatte a mano molto costose. Abbiamo visto che c'erano anche molti manufatti e piatti tipici del posto. Ci ha fatto riflettere il fatto che anche all'Expo si nota la differenza tra paesi poveri e paesi ricchi. PADIGLIONE ZERO Abbiamo visto il padiglione Zero che rappresentava la storia dell'uomo attraverso il cibo. E' un padiglione molto grande situato sul lato Ovest del Decumano. Siamo entrati verso le 15.00 dopo aver fatto venti minuti di fila; all'interno ci aspettava una maestosa biblioteca interamente in legno. Successivamente c'era una grande sala, dove veniva proiettato un filmato su come vivevano e lavoravano i contadini e gli allevatori del passato. Finito il video ci siamo spostai nella stanza successiva dove c'erano due grandi pareti, all'interno delle quali erano situati vari tipi di semi che rappresentavano i diversi tipi di coltivazioni nel mondo. Nell'altra stanza c'erano vari animali di acqua e di terra fatti in gesso. Siamo poi entrati in un'altra grande sala dove venivano mostrati gli attrezzi per lavorare la terra e c'era un "grande uovo" (in realtà un recipiente enorme di terracotta), dove si vedevano dei cibi da sotto che sembrava ti cadessero in testa. Poi siamo andati nella stanza più toccante perchè mostrava l'industrializzazione umana, si partiva dai campi coltivati e si arrivava a una grande metropoli modernissima. C'era anche un'altra grande sala dove si vedevano le quotazioni della borsa e del cibo in tempo reale. L'ultima sala rappresentava lo spreco umano in confronti del cibo, c'erano infatti, grandi mucchi di cibo-spazzatura e facevano capire quanto l'uomo spreca il cibo; un cartello spiegava che il 30% del cibo prodotto ogni giorno viene buttato per l'ignoranza e l'egoismo dell'uomo! Il padiglione Zero è un padiglione molto bello e suggestivo e fa capire che il cibo che noi sprechiamo ogni giorno potrebbe essere dato a persone che ne hanno più bisogno! PADIGLIONE DEL VIETNAM Uscite dal padiglione Zero ci siamo recati nel padiglione del Vietnam, che ci ha subito attratto per la sua forma. Per entrare ci sono voluti venti minuti di fila. Dentro c'era un palco con degli strumenti fatti a mano, al piano superiore c'era un mercatino che vendeva souvenir tipici del paese. Quasi metà classe si è comprata il cappello da agricoltore vietnamita e così abbiamo conosciuto una nazione orientale. Siamo usciti col nostro bel capellino in testa e ci siamo recati verso il punto d'incontro: Piazza Italia. CONCLUSIONE Dopo una giornata faticosa siamo andati al parcheggio degli autobus; abbiamo messo gli zaini nel porta bagagli, poi siamo saliti e ci siamo accomodati sulle confortevoli poltrone del pullman. Il viaggio di ritorno è stato molto lungo e quindi abbiamo dovuto trovare un passatempo, alcune ragazze chiacchieravano, altri ragazzi ascoltavano musica e parlavano tra loro e qualcuno dormiva. Arrivati davanti alla scuola abbiamo trovato i nostri genitori ad aspettarci; ci hanno portati a casa dove abbiamo mangiato velocemente e ci siamo addormentati. Questa gita è stata positiva perchè abbiamo imparato cose nuove sul cibo e ci siamo divertiti stando insieme, ma è stata anche per certi versi negativa perchè alcuni si aspettavano più informazioni sul cibo e di poter visitare un numero maggiore di padiglioni. LA CLASSE 2I DENISE DIMITRI GIOVANNI MASSIMO MARTA ANGELICA ZENO GIORGIA GIOVANNI MATTEO LUDOVICA ANGELA GIULIA MADDALENA SIMONE LORENZO SIMONE CHIARA ANDREA PATRIZIA ANNA