tvd – test di valutazione del disagio e della dispersione scolastica di
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TVD – TEST DI VALUTAZIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA DI MANCINI – GABRIELLI ED. ERICKSON (EURO 24,50) A cura del dott. Giuseppe Esposito A COSA SERVE Come strumento per identificare la classe maggiormente disagiata Identificare soggetti con disagio Identificare le aree problematiche NB. Il test utilizzato da un professionista esperto, dà indicazioni più generali sul vissuto del soggetto in ambito scolastico e sul tipo di vissuto che l’alunno esprime. IL CONCETTO DI DISAGIO “Il disagio scolastico è un fenomeno specifico che nasce dall’incontro fra il ragazzo e la scuola, dal processo dialettico fra le richieste dell’istituzione scolastica e la risposta dell’alunno” (Baldaro Verde, 1989). È uno stato emotivo, non correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo. I COMPORTAMENTI DEL DISAGIO Il disagio si manifesta attraverso una serie di comportamenti disfunzionali: Scarsa partecipazione Disattenzione Comportamenti prevalenti di disturbo e di rifiuto Cattivo rapporto con i compagni Assoluta carenza di spirito critico I FATTORI DEL DISAGIO Fattori socio-economici e socio-culturali. Fattori intrinseci alla istituzione scolastica. Fattori legati alle dinamiche familiari. Fattori individuali. La relazione tra i diversi fattori. CON CHI VIENE UTILIZZATO Con gli studenti delle classi delle scuole medie inferiori; quindi ragazzi/e che rientrano nel range di età 11- 14 anni circa. IL TVD - CHI PUO’ UTILIZZARLO Il TVD è suddiviso in una parte A e in una parte B. La parte A può essere utilizzata da insegnanti, psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri. La parte B può essere utilizzata da psicologi, pedagogisti e neuropsichiatri infantili. LA STRUTTURA DEL TVD parte A PARTE A La parte A è composta di 28 frasi stimolo da completare da parte degli alunni. Il protocollo si suddivide in tre macroaree: 1. rapporto con il Sé; 2. rapporto con l’Istituzione scolastica; 3. rapporto con altre figure. È utilizzabile attraverso una analisi quantitativa e deve essere corretto attraverso l’uso del manuale e delle tabelle normative. LA STRUTTURA DEL TVD parte B È composto da 8 frasi stimolo. Le due parti insieme (A + B) permettono un’analisi qualitativa Complessivamente il test è diviso in 5 aree: 1. Concetto di Sé 2. Rapporto con i compagni 3. Rapporto con la scuola in genere 4. Rapporto con gli insegnanti 5. Rapporto con i genitori TABELLA STRUTTURA FRASI STIMOLO (tot. 36) PARTE A (analisi quantitativa) PARTE B (analisi qualitativa) 28 8 QUANTE AREE (MACROAREE) 3 5 (3+2) AREE 1 – Rapporto con il Sé 2 - Rapporto con l’istituzione scolastica 3 - Rapporto con altre figure 1 – Concetto di Sé (9) 2 – Rapporto con i compagni (8) 3 – Rapporto con la scuola in genere (7) 4 – Rapporto con gli insegnanti (6) 5 – Rapporto con i genitori (6). GLI ITEM DEL TEST SONO DISPONIBILI SUL SITO DELLA ERICKSON E PRESENTI IN ALLEGATO SUL SITO DELL’AREA FILES DEL CORSO NELLA CARTELLA “schede esempi” SUDDIVISIONE DEGLI ITEM La modalità di risposta è quella classica delle frasi da completare; al soggetto viene posta un l’item (la frase stimolo) e il soggetto è chiamato a completarla in maniera spontanea e senza eccessiva riflessione. Le aree di suddivisione degli item sono le seguenti: Aree Item N° frasi Concetto di Sé 3, 4, 5, 8, 13, 15, 25, 27, 31 9 Rapporto con i compagni 1, 17, 21, 24, 29, 30, 33, 36 8 Rapporto con la scuola in genere 7, 12, 16, 23, 28, 32, 34 7 Rapporto con gli insegnanti 2, 6 , 9, 10, 11, 22 6 Rapporto con i genitori 14, 18, 19, 20, 26, 35 6 CONSEGNA E SUGGERIMENTI DA DARE CONSEGNA “Qui sotto ci sono delle frasi incominciate ma non finite. Devi leggerle una alla volta e completarle scrivendovi accanto la prima idea che ti viene in mente”. SUGGERIMENTI (risposte e indicazioni per i soggetti) - La prova può essere redatta in forma anonima - Non chiedete delucidazioni poiché non possono essere date istruzioni ulteriori rispetto a quelle già date - Non c’è limite di tempo nella redazione della prova - Non è un test che misura la bravura o l’intelligenza, quindi ognuno deve fare per sé senza avere paura di sbagliare. CLASSIFICAZIONE DELLE RISPOSTE E RISULTATI Le risposte possono essere classificate in questo modo: Negative ( - ) Positive ( + ) Neutre ( = ) Rifiuto ( R ) Nella scheda per la siglatura (si vedano schede) è possibile valutare ogni singola risposta secondo la classificazione succitata. Nel manuale (Mancini, Gabrielli, pag. 33) sono indicati chiaramente i criteri per la siglatura per ogni singolo item. CRITERI DI VALUTAZIONE (valutare il rifiuto del test) Se le risposte rifiutate sono maggiori di 8 ( > 8) il test non può essere valutato quindi viene scartato; Quando le frasi stimolo sono state completate con risposte comuni fra più soggetti della stessa classe; Quando le frasi completate sono palesemente contraddittorie l’una con l’altra; Quando le risposte sono o tutte positive o tutte negative è possibile che il soggetto abbia voluto dare di sé una immagine contraffatta; Quando la somma dei neutri ( =) nella parte A del test è maggiore della somma dei segni negativi ( - ) più la somma dei segni positivi ( + ). VALUTAZIONE DEL DISAGIO Soggetto singolo Una volta valutati i rifiuti (R) si passa a conteggiare i segni negativi. Prima di tutto il conteggio si fa per la parte A del test. A seconda del numero di segni negati conteggiati si avrà iul grado di Disagio Individuale (D.I.). Se sono pari a 10-11 si ha un segnale di disagio Se sono pari a 12-13 si ha un disagio di grado medio Se sono pari a 14-21 si ha un disagio di grado grave È possibile ricavare anche il livello di disagio per ogni singola area (le 3 macroaree) associando il n° di segni negativi per l’item relativo alla specifica area (si veda diapositiva 11). VALUTAZIONE DEL DISAGIO DELLA CLASSE Per valutare il disagio della classe (collettivo) bisogna semplicemente fare la media del disagio ovvero dividere la somma dei segni “negativi” (nella parte A) di tutti i soggetti per la numerosità dei soggetti. Disagio collettivo = Somma dei segni meno Numero degli alunni ANALISI QUALITATIVA Si deve prima di tutto calcolare la percentuale dei segni – nelle singola aree. La formula è la seguente: Somma dei segni meno nella singola area X= % segni meno P x 100 N Somma complessiva dei segni meno in tutte le aree Dalle percentuali ottenute si avrà il dato quanti-qualitativo delle aree del disagio maggiormente importanti.