Il Lacey Act statunitense Domande frequenti relative al
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Il Lacey Act statunitense Domande frequenti relative al
Il Lacey Act statunitense Domande frequenti relative al primo divieto al mondo sul commercio illegale di legname 1. Cos’è il Lacey Act statunitense e perché è importante? Il 22 maggio 2008 il Congresso statunitense ha promulgato una legge innovativa che vieta il commercio illegale di piante e relativi prodotti, compresi il legname e i prodotti in legno. La nuova legge è un emendamento ad uno statuto redatto 100 anni fa, denominato Lacey Act, dal nome del membro del Congresso che lo sostenne per primo. Mentre il Lacey Act è da tempo uno degli strumenti più potenti per le agenzie statunitensi che combattono contro il traffico illecito transfrontaliero di specie di fauna e flora, il suo potenziale per contrastare il traffico illegale di legname è rimasto ad oggi poco sfruttato. Oggi il Lacey Act stabilisce un precedente innovativo per il commercio mondiale delle piante e dei prodotti vegetali, in quanto riconosce e sostiene l'impegno di altri paesi volto a gestire le proprie risorse naturali, inoltre mette in atto efficaci incentivi per spingere le aziende che commerciano in questi articoli ad agire nello stesso modo. 2. In cosa consiste la nuova legge statunitense per contrastare il taglio illegale di alberi? Per contrastare il taglio illegale di alberi e il commercio illecito di piante, il Lacey Act ora prevede tre principali disposizioni: • vieta il commercio di ogni tipo di pianta e prodotto vegetale (ad es. mobili, carta o legname) procurato illegalmente da qualsiasi stato americano o paese estero; (si veda la domanda 3 per comprendere cosa s’intende per “procurato illegalmente”) • prevede che gli importatori dichiarino il paese di origine del raccolto e il nome delle specie di tutte le piante contenute nei loro prodotti; • stabilisce sanzioni per la violazione della Legge, compresi il sequestro delle merci e delle navi, ammende e reclusione. 3. Cosa s’intende per “illegale” nel Lacey Act? Esistono due elementi per la violazione del Lacey Act. In primo luogo, per pianta “procurata illegalmente” s’intende una pianta che viene prelevata, raccolta, posseduta, trasportata, venduta o esportata in violazione della legge vigente in un paese straniero o negli Stati Uniti. L’ambito d'azione delle suddette leggi vigenti che potrebbero portare alla violazione del Lacey Act è limitato alle leggi che proteggono i vegetali o prevedono la regolamentazione di quanto segue: 1. furto di piante; 2. prelievo di piante da un’area ufficialmente protetta, quale ad es. un parco o una riserva; 3. prelievo di piante da altri tipi di "aree designate ufficialmente”, riconosciute dalle leggi e dalle normative del paese in questione; 4. prelievo di piante senza l'autorizzazione necessaria o in violazione della stessa; 5. mancato pagamento di royalty, imposte o commissioni correlate al raccolto, trasporto o commercio di una determinata pianta, o 6. violazione delle leggi che disciplinano le esportazioni o il trasbordo, come ad es. il divieto di esportazione dei tronchi. In secondo luogo, si ha violazione quando una persona o un’azienda commercia la pianta procurata in modo illegale all’interno degli Stati Uniti o all’estero o, utilizzando le parole del testo della legge, la "importa, esporta, trasporta, vende, riceve, acquisisce o acquista". E’ solo questa seconda fase che innesca la violazione del Lacey Act. E’ importante notare che il Lacey Act non impone una legge statunitense agli altri paesi. L’espressione “procurato illegalmente” è definita dal contenuto delle leggi proprie degli stati sovrani. La legge si applica alla stessa stregua per piante prelevate, raccolte, trasportate o esportate in violazione anche delle leggi pertinenti di uno dei 50 stati degli USA. 4. Quali sono le informazioni da dichiarare e perché? Il Lacey Act impone agli importatori di fornire una dichiarazione di base che accompagni ogni spedizione di piante o prodotti vegetali. L’obiettivo di tali dichiarazioni è quello di incrementare la trasparenza del commercio del legname e dei vegetali e permettere al governo statunitense di applicare meglio la legge. La dichiarazione deve contenere: 1. il nome scientifico di ciascuna specie utilizzata, 2. 3. il paese in cui è avvenuto il raccolto la quantità, le dimensioni e 4. il valore Informazioni dettagliate sulla graduale introduzione della dichiarazione e relativa implementazione sono disponibili presso il Ministero dell'Agricoltura statunitense (USDA). 5. I requisiti della dichiarazione si applicano a tutti i prodotti vegetali? No. Innanzitutto, la legge prevede delle clausole speciali per prodotti complessi che generalmente utilizzano materiale proveniente da diversi paesi o specie. Se per una determinata spedizione non sono noti il paese o determinate specie, la legge ammette che le dichiarazioni contengano il nome di ciascuna probabile specie di pianta e/o ogni possibile paese di origine tra i quali il paese corretto. In secondo luogo, per le dichiarazioni dei prodotti in carta realizzati con fibre riciclate non è necessario l’elenco delle specie e la fonte del materiale riciclato. Devono invece essere elencate la percentuale media del contenuto riciclato, le specie e le informazioni originarie di eventuali materiali vegetali non riciclati contenuti anch'essi nei prodotti. Infine, gli importatori non hanno l'obbligo di dichiarare il materiale da imballaggio a base di prodotti vegetali, quali cartone o pallet, salvo che lo stesso imballaggio sia importato. Il governo ha l’obbligo di riesaminare l’implementazione dei requisiti previsti dalla dichiarazione dopo due anni. Sulla base di tale revisione il governo potrebbe emanare un regolamento che adegui l'ambito di applicazione dei requisiti. Ulteriori informazioni su quali prodotti vegetali sono contemplati nei requisiti della dichiarazione sono disponibili presso il Ministero dell'Agricoltura statunitense. 6. Quali potrebbero essere alcuni esempi di potenziale violazione del Lacey Act? • Un’azienda in California importa una spedizione per pavimentazione in legno dal paese X, il cui legname è stato raccolto senza autorizzazioni valide nel paese Y in cui è stato tagliato. • Un esportatore deliberatamente contrassegna scorrettamente una spedizione verso gli Stati Uniti classificandola come specie di valore inferiore a quello effettivo per evitare dazi doganali più elevati. • Una cartiera utilizza cellulosa proveniente da pratiche illegali di taglio di alberi ed esporta prodotti finiti in carta negli Stati Uniti. • Un importatore di piallaccio non indica il corretto paese (o potenziali paesi) di origine del raccolto relativamente alle specie oggetto dell'importazione. 7. In che misura il Lacey Act si differenzia dalle altre leggi esistenti o proposte, e dalle politiche vigenti nei paesi consumatori? Se da un lato il Lacey Act si fonda sul medesimo concetto finalizzato alla riduzione della domanda di legname procurato illegalmente, d’altro canto si differenzia dai programmi nazionali o volontari dell’UE o di altri paesi. Il Lacey Act è uno statuto basato sui fatti più che sulla documentazione. Dipende dal settore privato essere conforme allo stesso in base alle proprie esigenze. In altre parole, ad un'azienda non viene richiesto di essere conforme a tutta la documentazione prevista da qualsiasi norma o alla pratica di dovuta diligenza e, per contro, nessun documento rappresenta per se stesso una garanzia di legalità al 100%. 8. Cosa s’intende per “pianta" nel Lacey Act? Una pianta, secondo quanto previsto dalla legge, comprende qualsiasi parte o prodotto derivato di una specie selvatica della flora, inclusi alberi raccolti da piantagioni. Sono contemplati tutti i prodotti a base di legno, quali carta, mobili, manici di utensili o determinati tipi di tessuto. Tuttavia, vi sono alcune eccezioni: • alberi vivi o altre piante vive destinati ad essere ripiantati, salvo che non siano contemplati nell’elenco della Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (CITES), nell’Endangered Species Act (ESA) o in un elenco nazionale delle specie in pericolo; • campioni scientifici destinati esclusivamente ad uso di ricerca, salvo che non siano contemplati nella CITES, nell’ESA o in un elenco nazionale delle specie in pericolo; • raccolti alimentari comuni e cultivar (varietà coltivate), quali grano, cotone o fiori recisi. 9. In che modo il governo statunitense prevede di implementare le nuove disposizioni del Lacey Act? Il Servizio di Ispezione per la Salute delle Piante e degli Animali del Ministero Americano dell'Agricoltura (APHIS), che tradizionalmente ha la responsabilità dell'importazione dei vegetali, rivestirà un ruolo di primo piano nell'elaborazione delle dichiarazioni. L’APHIS unitamente al Fish and Wildlife Service (FWS), l’ente federale per la protezione della natura del Ministero degli Interni Americano che ha una lunga esperienza e competenza in materia di casi di traffico illecito sulla base del Lacey Act, si divideranno la responsabilità di verificare i casi di illegalità nel settore dei vegetali. Il Ministero di Sicurezza Nazionale che controlla le dogane statunitensi e si occupa del monitoraggio dei confini mediante l’Ufficio delle Dogane e della Protezione delle Frontiere sosterrà questo lavoro. Qualora gli ispettori federali dovessero scoprire od ottenere prove di attività criminale, verranno avviate ulteriori indagini. Se sono presenti prove sufficienti che indicano l’illegalità della merce, la spedizione potrà essere sequestrata. A questo punto, il caso potrà essere riferito al Ministero di Giustizia e/o potrà essere sottoposto a procedure di sequestro. 10. Quali sono le sanzioni previste dal Lacey Act per il commercio illegale o per dichiarazioni false? Le sanzioni civili e penali disposte dal Lacey Act variano in funzione del grado di consapevolezza dell’illecito da parte dell'azienda o del soggetto coinvolti, nonché del valore della merce o della spedizione in oggetto. Il grafico riportato di seguito presenta una descrizione delle categorie generali e le potenziali sanzioni; per una ripartizione precisa si consiglia la consultazione del testo integrale. Commercio di legname procurato illegalmente Adozione “consapevole” di condotta vietata Dichiarazione di importazione falsa Adozione “inconsapevole” di condotta vietata Sanzione per reato grave (fino a $500,000 per le aziende, $250,000 per i soggetti singoli, o il doppio del massimo di profitto/perdita della transazione). Possibile reclusione fino a cinque anni. Sequestro della merce Mancata adozione di “dovuta diligenza” Sanzione per reato grave come sopra, o sanzione civile fino a $10,000. Possibile detenzione fino a cinque anni. Sequestro della merce. Commercio di legname procurato illegalmente Sanzione per illecito penale (fino a $200,000 per le aziende, $100,000 per i soggetti singoli, o il doppio del massimo di profitto/perdita della transazione). Possibile reclusione fino ad un anno, O sanzione civile fino a $10,000. Sequestro della merce Dichiarazione di importazione falsa Adozione di “dovuta diligenza” Sanzione civile pecuniaria di $250. Possibile sequestro della merce. Commercio di legname procurato Dichiarazione di importazione falsa Sequestro della merce. Sanzione civile pecuniaria di $250. Possible forfeiture of goods. CHI HA PROMOSSO GLI EMENDAMENTI AL LACEY ACT? American Forest & Paper Association Amazon Watch Environmental Investigation Agency Forest Ethics International Brotherhood of Teamsters National Wildlife Federation Society of American Foresters Center for International Environmental Law Conservation International Friends of the Earth Natural Resources Defensi Council Rainforest Action Network The Nature Conservancy United Steelworkers Global Witness Defenders of Wildlife Greenpeace Rainforest Alliance Dogwood Alliance Hardwood Federation Sierra Club Sustainable Furniture Council Tropical Forest Trust Wildlife Conservation Society World Wildlife Fund 11. Com’è nata l'idea della nuova legge? Per anni gli esperti hanno sottolineato che l’assenza della voce "piante" dal Lacey Act era un'omissione evidente. Nel contempo, sono stati documentati in modo esaustivo gli effetti devastanti del taglio illegale di alberi e relativo commercio per le comunità locali, i preziosi ecosistemi e le pratiche di good governance nei paesi in via di sviluppo. Quando divenne chiaro che l'emendamento del Lacey Act avrebbe potuto costituire una misura efficace per affrontare tali problemi, nel 2007, il Rappresentante del Congresso Earl Blumenauer e il Senatore Ron Wyden, entrambi dello stato dell’Oregon, hanno proposto la legislazione al Congresso. Una coalizione costituita da gruppi di ambientalisti, esponenti del settore e lavoratori, che stabiliva così un precedente, aveva appoggiato i disegni di legge, riconoscendo la necessità di intervenire a livello nazionale nel mercato dei consumi più grande al mondo per ridurre le importazioni illegali di legname e di prodotti vegetali. 12. Che cosa s’intende per “dovuta diligenza”? Che cosa può fare un’azienda per tutelare se stessa o la propria attività da problemi che potrebbero insorgere in virtù del Lacey Act? La dovuta diligenza è un concetto sviluppato nel corso degli anni dal sistema legale statunitense. Dovuta diligenza significa “il grado di cura che una persona ragionevolmente prudente adotterebbe in circostanze analoghe o similari. Di conseguenza, si applica in modo diverso a diverse categorie di persone con gradi variabili di conoscenza e responsabilità" (Relazione del Senato 97-123). Data la mancanza di certezza in merito al modo in cui il tribunale potrebbe considerare “dovuta diligenza” rispetto alle nuove disposizioni in materia di piante, sarebbe opportuno per le aziende che trattano prodotti della silvicoltura e in carta avvalersi di un’ampia gamma di strumenti e risorse per l'identificazione e l'eliminazione di legname spesso proveniente da supply chain lunghe e complesse. Le strategie aziendali interne e le procedure di tracciabilità dei prodotti costituiscono al riguardo un elemento di fondamentale importanza. Tra le altre misure adottabili potrebbero esservi i sistemi basati sui codici a barre o altri sistemi di tracciabilità, controllo della legalità, programmi di certificazione ad opera di terzi, programmi graduali offerti da diverse organizzazioni e altri modelli innovativi di collaborazione tra pubblico e privato. 13. Quando entreranno in vigore le disposizioni previste dal Lacey Act? Le disposizioni del Lacey Act sono già in vigore dal 22 maggio 2008. Gli importatori dovranno fornire le dichiarazioni contenenti le dovute informazioni a partire dal 15 dicembre 2008. Il governo statunitense provvederà entro breve a rendere disponibili ulteriori istruzioni al riguardo. Controllare il sito web dell’APHIS per gli aggiornamenti. 14. Dove è possibile attingere ad ulteriori informazioni in merito alle disposizioni previste dal Lacey Act? Il governo statunitense sta preparando il materiale necessario per fornire indicazioni alle aziende su come essere conformi al Lacey Act. Nel frattempo, è possibile accedere alla versione integrale del testo della nuova legge e ad altre informazioni di base visitando le pagine concernenti la nuova legge statunitense sul sito www.eia-global.org/lacey. Il suddetto documento è esclusivamente a scopo informativo. Chi fosse interessato ad ottenere consulenza legale in materia di conformità allo statuto del Lacey Act dovrebbe rivolgersi direttamente ad un legale. Il presente documento è stato redatto dall’EIA con il supporto di un ampio gruppo di organizzazioni che sostengono un’efficace implementazione del Lacey Act. PER ULTERIORI INFORMAZIONI, SI PREGA DI VISITARE IL SITO: www.eia-global.org/lacey