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2_schede:piede_scarpa
20-11-2009
16:59
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Via dei Savorelli,n. 3 - 00165 Roma
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Nelle scarpe scollate, si utilizza la punta delle dita come punto di contrascesa, il piede scivola in avanti sotto l’effetto della gravità e si arresta solo quando le dita raggiungono la punta della scarpa. Il piede smette di scivolare, è vero, ma è troppo tardi, le
dita sono compresse, e anche le teste metatarsali subiscono forti pressioni, il piede comincia a deformarsi.
Queste che abbiamo elencato sono regole generali che una calzatura considerata strumento per camminare dovrebbe sempre
rispettare.
Tuttavia, quando la calzatura viene progettata su misura e su prescrizione medica, non è più solo uno strumento per camminare, ma un dispositivo medico ed in quanto tale sarà frutto di una serie di valutazioni che il Tecnico Ortopedico dovrà effettuare
per rendere tali dispositivi in forma prototipica ad uso esclusivo di quel paziente.
La progettazione esecutiva del Tecnico Ortopedico dovrà tener conto di diversi elementi fondamentali:
1. La valutazione delle problematiche progettuali in attinenza alla patologia accertata dal medico prescrittore. Quasi sempre le
indicazioni che emergono dalla prescrizione medica (progettazione tecnica) non sono esaustive delle problematiche che deve
andare poi ad affrontare il Tecnico Ortopedico
2. La sussistenza di eventuali altre patologie non menzionate nella prescrizione. Così ad esempio le condizioni generali scadenti, il soprappeso, uno scarso trofismo muscolare, una particolare morfologia del piede, esiti di accidenti cerebrali, il diabete
etc. possono aggravare la situazione e determinano ulteriori problemi in sede di progettazione
3. Le condizioni ambientali di utilizzo. Acquista rilevanza se l’utilizzatore fa attività deambulatoria limitata, o moderata, ovvero
sportiva, se le calzature sono impiegate in ambienti sfavorevoli per fattori termici, acidi, elettrici, perforanti o di sovraccarico etc.
4. Se sono disponibili ed adeguati i materiali a disposizione
Il rispetto delle regole generali, il rispetto della prescrizione medica e il rispetto degli elementi fondamentali sopra menzionati,
fanno della calzatura prima uno strumento per camminare, poi un dispositivo medico su misura.
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Le calzature, per essere dei sani strumenti, debbono rispettare precise regole, quando non le rispettano, danno luogo a disturbi,
algie ed infine a deformazioni del piede.
Nella progettazione di una calzatura il primo passo sta nell’individuare i punti d’applicazione delle forze per garantire alla stessa
il mantenimento di un preciso rapporto con la zona anatomica interessata. La calzatura non deve salire, scendere o ruotare.
Normalmente le calzature da donna, sono scollate, con tacco alto, non rispettano le regole, provocano sicuramente disturbi,
dolori ed infine deformazioni.
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche indispensabili di una calzatura corretta:
1. Deve essere costruita in materiali adatti a varie esigenze, naturali o sintetici, purché traspiranti e di prima qualità.
2. La tomaia deve essere irrigidita posteriormente, con un contrafforte, in modo da garantire un efficace contenimento ed una
buona stabilizzazione del retropiede.
L’assenza di rinforzi posteriori nella tomaia, provoca
dislocazioni laterali o mediali del calcagno con conseguente supinazione o pronazione del piede.