MAGAZINE n.9 def - Puglia Imperiale Tourism
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MAGAZINE n.9 def - Puglia Imperiale Tourism
tradizione La Testi di Andrea De Palma Esperto in enogastronomia Fiduciario Slow Food - Condotta Castel del Monte Nella pagina a fronte: Frittura di mare 42 Tradizioni gastronomiche nella Puglia imperiale IL MENÙ NATALIZIO La cucina natalizia, della Puglia Imperiale, è frutto della grande abbondanza di prodotti che ci dona il nostro territorio; la Murgia con ortaggi e formaggi, e il litorale con le delizie del suo mare. Unendo le due tradizioni, di marinai e di pastori, nascono ricette che rendono unico il nostro Natale. Tra i piatti più diffusi possiamo indicare la frittura mista - fatta esclusivamente in olio extravergine di oliva - di ortaggi e pesci, come: cardi interrati, carciofi, lampascioni, polpi, calamari, baccalà e altro ancora; e i calzoni con farce di sponsali e acciughe, o come avviene nei paesi più a nord, con aggiunta d’uva passa. Il pranzo della Vigilia, molto frugale, si compone solitamente di verdure tipiche stufate con condimenti leggeri; panzerotti ripieni in vari modi, con ricotta forte (ascukuande), o sponsali (cipollot- to murgiano) con olive, o nel classico ripieno di mozzarella e pomodoro. Molto apprezzate sono focaccine vuote fatte con pasta di pizza, e fritte in extravergine, arricchite, a volte, con un intingolo a base d’uva passa, olive e pinoli. Immancabili i calzoni farciti. Nella cena del 24 - ovunque - non mancano il capitone e il baccalà cotti in vari modi. Il primo piatto più diffuso sono le tripoline (lagane) col ragù di baccalà o anche con solo pomodoro e acciughe salate. Per secondo la "spettacolare" frittura mista. Le fritture, in realtà, si replicano per quindici giorni di seguito in questo periodo; e poi cozze gratinate, olive in mille modi e sott'oli vari. I frutti di mare crudi aprono quasi tutti i pranzi di Natale. Il primo piatto è di solito al forno, semplice con mozzarella e sugo di pomodoro, o ricco alla puglie- Le ricette Tripoline con ragù di Baccalà Maltagliati in brodo di tacchino e cardi Timballo di melanzane con polpettine Ammollare e dissalare il baccalà e tagliarlo a pezzi. Dopo averlo asciugato bene infarinatelo e friggetelo in olio extravergine di oliva (abbondante). A parte rosolare la cipolla in poco olio. Unire il baccalà facendo insaporire, aggiungere il pomodoro pelato passato. Cuocere a fuoco lento fino a quando il pomodoro si sarà ristretto. Condite le tripoline con il sugo e servite con pezzi di baccalà e pepe fresco. Ricetta poco nota ma molto tipica. Cucinare il brodo di tacchino nel modo classico: mi raccomando non dimenticate l’osso. Preparare la pasta con farina e semolino in parti uguali e un uovo intero per ogni 100 g. Impastare il tutto, formare delle sfoglie che poi devono essere pizzicate in modo da formare tanti pezzettini di pasta. Bollire i cardi e sfilacciarli. Cuocere la pasta e i cardi nel brodo. Servire con formaggio canestrato con un filo di olio extravergine. Cuocere il sugo di pomodoro pelato con la cipolla rosolata nell’olio extravergine; friggete le melanzane, e preparate le polpettine di carne preparate con un impasto di carne, uovo, formaggio e mollica di pane ammollato: devono essere molto piccole. Infarinatele e friggetele: sono anche uno sfizioso stuzzichino per grandi e piccoli. A parte cuocere la pasta (grossa). Infine, in una teglia larga, formare degli strati alternando la pasta, il sugo pomodoro, le melanzane e il formaggio grattugiato e le polpettine. Continuare la cottura in forno. Gastronomic traditions in Puglia Imperiale In the Puglia Imperiale area, Christmas food reflects the great abundance of products which the local area provides; the Murgia with its fruits, vegetables and cheeses, and the coast with its outstanding seafood. By bringing together the seafaring and pastoral traditions, recipes have grown up that make our Christmas quite unique. Some of the most common dishes include “frittura mista” - a deep-fried mix (exclusively in extra-virgin olive oil) of vegetables and seafood, such as “cardi interrati” (cardoons), artichokes, “lampascioni” (grape hyacinth bulbs), octopus, squid, “baccalà” (dried cod) and much more; and the “calzone” pizzas stuffed with leeks and anchovies, or as is the custom in towns further north, also with raisins. Lunch on Christmas Eve is very frugal, usually being just a few typical vegetables baked in a light seasoning; “panzerotti” with various fillings, with “ricotta forte”, or “sponsali” (a type of leek from the Murgia) with olives, or with the classic tomato and mozzarella filling. A firm favourite are empty “focaccias” made with pizza dough, deep-fried in olive oil, sometimes with a sauce made from raisins, olives and pine nuts. And stuffed “calzone” is on every table. For the Christmas meal on the evening of the 24th, there will be baked eel and dried cod, in a variety of recipes. The most common starter is “tripoline” (also known as “lagane”) with “baccalà” ragout or just with tomato and salted anchovies. The main course is the “spectacular” “frittura mista”. In fact, deep fried foods are a daily occurrence for two whole weeks at this time of year; and then gratinéed mussels, olives in a thousand forms and various vegetables preserved in oil. Nearly everyone starts off Christmas lunch with raw shellfish. The pasta is usually baked, either a simple dish with mozzarella and tomato sauce, or a rich Apulian baked pasta, with aubergines and the exquisite “polpettine”, fried meatballs coated in breadcrumbs. In some towns, the tradition is to make a capon or turkey broth with vegetables, especially boiled cardoon cut into strips. The main course will be either fish or meat, roasted or char-grilled. Side dishes known as “sopratavola” are part of every meal over the festive period: inherited from the Magna Graecia tradition and from the Romans, they are a delicacy and a snack… Pride of place goes to raw vegetables: celery, fennel, sweet chicory tips, carrot, radish and cucumber. We have added other dishes, including dried fruit, toasted almonds, “canestrato” cheese with pears, milky “mozzarelle” and buttery “burrate”, and much more. On Boxing Day, after so much eating, throughout the area there is a traditional dish known as “minestra verde”, with different versions; it is made up of boiled vegetables such as fennel, cauliflower, cardoon, onion, “scarola” greens and much more; in a large baking tin, alternate layers of grated “canestrato” cheese and vegetable broth, flavoured with bacon or stewing pork or veal. The many sweets and pastries are a real Tradition THE CHRISTMAS MENÙ Text by Andrea De Palma Food and wine expert Slow Food delegate - Castel del Monte district On this page: Fried seafood 43 tradizione La In questa pagina: Panzerotti e calzoni ripieni Nella pagina a fronte, a sinistra: Il capitone della Vigilia di Natale A destra: dolcetti a base di pasta di mandorle 44 se, con melanzane, e le "squisitissime" polpettine di carne impanate e fritte. In alcuni paesi è di rito il brodo di cappone o di tacchino con le verdure, in particolare il cardo interrato bollito e fatto a listarelle. Per secondo può esserci pesce o carne, al forno o alla brace. I “Sopratavola” sono presenti in ogni pasto e per tutte le feste: ereditati sia dalla Magna Grecia sia dai Romani soddisfano la gola o un residuo di appetito...Il primo posto è destinato alle verdure crude: sedano, finocchi, cime di cicoria dolce, carote, ravanelli, cetrioli e finocchi crudi. Noi abbiamo aggiunto altro, come la frutta secca: mandorle tostate, formaggio canestrato con pere, mozzarelle e burrate, e altro ancora. A Santo Stefano, dopo tanto cibarsi, è in uso su tutto il territorio, un piatto antico chiamato, la “Minestra verde”, con diverse varianti; è composto di verdure bollite come: finocchi, cavolfiore, cardo, cipolla, scarola e altre ancora; disposte a strati, in una teglia capiente, alternando formaggio canestrato grattugiato e brodo vegetale insaporito con lardo o carne di maiale o vitello di secondo taglio. I dolci, fiore all’occhiello del nostro territorio, sono tanti e unici. Un tempo, oltre alla vigna e all'ulivo c'erano massicce coltivazioni di mandorle, principale ingrediente per Mostaccioli, Sasamelli e Marzapane, e della pasta reale, insostituibile per produrre pasticcini al forno ineguagliabili. Altro dolce inimitabile è la "Cartellata", dall'etimologia e origini incerte; rose realizzate con un impasto di farina, vino bianco e zucchero, prima fritte in olio e poi immerse nella "Sapa": un denso sciroppo che si ottiene facendo bollire il mosto di vino. Fichi secchi al cioccolato e Calzoncelli alla marmellata chiudono una lista già colma di prelibatezze. Buon feste a tutti. Per informazioni: Slow Food - Condotta Castel del Monte Tel. +39.330.324421 [email protected] For further information: Slow Food - Castel del Monte district Tel. +39.330.324421 [email protected] Tradition ingredient for making exquisite baked pastries. Other unique pastry is the “cartellata”, whose origins and etymology are lost in the mists of time; roses fashioned out of a dough made from flour, white wine and sugar, first fried in oil and then plunged into “Sapa”, a thick syrup made by boiling grape must. Dried figs with chocolate and jam “calzone” (a type of turnover) bring a mouth-watering list of the finest delicacies to a close. Enjoy the feast, everyone! On this page, on the left: Eel - the classic Christmas Eve dish On the right: Almond-paste cookies highlight of our cuisine. Once, alongside the vine and the olive, locals used to grow huge numbers of almonds, the main ingredient in “mostaccioli”, “sasamelli” and marzipan, and in “pasta reale”, a vital Tripoline with dried cod ragout Soak and rinse away the salt from the “baccalà” dried cod, and cut into pieces. After drying it off and flouring it, fry it in plenty of extra-virgin olive oil. In a separate pan, brown the onion in a little oil. Add the cod until it has taken on some of the onion flavour, and then add chopped plum tomatoes. Cook on low heat until the tomato has thickened. Toss the pasta with the sauce and serve with pieces of “baccalà” and freshly-ground pepper. On the opposite page: “Panzerotti” and stuffed “calzoni” The recipes Maltagliati in turkey and cardoon broth Baked aubergines with meatballs A little known but very typical dish. Make the turkey broth in the usual way: most importantly, do not forget the bones. Make the pasta with equal quantities of flour and semolina, plus one whole egg every 100 g. Mix together and then roll out into sheets which you will then pinch off to make lots of little pieces of pasta. Boil the cardoon and separate it into pieces. Cook the pasta and the cardoon in the broth. Serve with “canestrato” sheep’s cheese and a drizzle of extravirgin olive oil. Cook the plum tomato sauce with the onion browned in extra-virgin olive oil; fry the aubergines and make the meatballs from a mix of meat, eggs, cheese and soaked decrusted bread: they must be really tiny. Flour them and fry them: they are also a wonderful snack for young and old alike. In a separate pan cook the pasta (large). Finally, in a wide baking dish, make layers of pasta, tomato sauce, aubergines, grated cheese and meatballs. Finish off in the oven. 45