Beni pubblici ed esternalità
Transcript
Beni pubblici ed esternalità
FALLIMENTI DEL MERCATO Il mercato fallisce per: • difficoltà delle parti a realizzare un accordo potenzialmente vantaggioso • mancanza di controllo pieno sui beni • mancanza o incompletezza delle informazioni Questi motivi sono alla base dei casi di fallimento del mercato che vengono illustrati di seguito In quali casi si ha fallimento del mercato? In presenza di: Beni pubblici Esternalità Monopolio Asimmetrie informative 1 Beni pubblici Un bene pubblico presenta due caratteristiche: 1) NON RIVALE: una stessa unità del bene può fisicamente essere consumata da molte persone In altri termini, il costo marginale del consumo del bene da parte di una persona in più è 0 • 2) NON ESCLUDIBILE: non è possibile impedire a qualcuno di consumarlo • (ad esempio imponendo il pagamento di un biglietto, con l’introduzione di una specifica tecnologia) 2 Il bene è rivale? SI Il bene è escludibile? No Si No Beni privati: un gelato, una mela Beni tariffabili: Tv via cavo o via satellite, autostrada Beni comuni: I pesci del mare, l’erba di un pascolo Beni pubblici: La difesa nazionale Esempi di beni pubblici: ¾ Difesa nazionale ¾ Sicurezza pubblica ¾ Politiche antinquinamento ¾ L’aria pulita ¾ Programmi radiofonici e televisivi ¾ Illuminazione pubblica ¾ Giustizia ¾ Il sistema di regole che una società società si è data Per un bene privato, la condizione di efficienza è che il beneficio marginale del consumo (per l’unico consumatore che ne usufruisce) sia uguale al costo marginale di produzione C’ = B’ Se una unità in più di un bene pubblico viene prodotta, essa può essere consumata da tutti, quindi conviene produrla fino a quando il suo costo marginale di produzione è maggiore o al limite uguale alla somma dei benefici marginali che i consumatori traggono da essa Per un bene pubblico, la condizione di efficienza è che la somma dei benefici marginali di tutti i consumatori sia uguale al costo marginale di produzione C’ = ΣB’ 3 Rappresentare graficamente la condizione di efficienza nella fornitura di un bene privato è facile: B’=C’ Come si può rappresentare graficamente la condizione di efficienza nella produzione di un bene pubblico? La curva di domanda aggregata per un bene privato si ottiene sommando orizzontalmente le curve di domanda di ciascun individuo La curva di domanda aggregata per un bene pubblico si ottiene sommando verticalmente le curve di domanda di ciascun individuo Modello di Bowen - Samuelson Bene privato: la domanda aggregata è la somma orizzontale delle domande individuali p p1 p2 p3 0 q 4 Per trovare l’equilibrio, dobbiamo aggiungere la curva di offerta p C’=B’ In equilibrio, p2 prezzo unico, quantità diverse 0 p qb qa q q*=qa+qb Bene pubblico: la curva di domanda si ottiene sommando verticalmente le curve di domanda individuali 0p* = 0pa+ 0pb= 0pa+ pap* Curva di offerta Da+b pa Db p* pb Da pa 0 q2 q1 q • Bene privato X = XA + XB • Bene pubblico X = XA = XB 5 Condizione di efficienza per un bene pubblico: Cm = p = pA + pB = VmA + VmB costo marginale = prezzo = = SOMMA dei benefici marginali La non rivalità rivalità modifica le condizioni di offerta efficiente valide per i beni privati Quanto maggiore è il beneficio che il consumatore dichiara di ricevere dal bene pubblico, tanto maggiore sarà il suo prezzo personalizzato Î Incentivo a sottodichiarare la propria preferenza per il bene pubblico, cioè a tenere un comportamento detto di Free Riding Î Il mercato fallisce, perché si produce una quantità di bene pubblico inferiore a quella che massimizza il benessere sociale perché gli individui non hanno interesse a rivelare le proprie valutazioni marginali dei beni La causa è la non escludibilità del bene pubblico. Se il bene fosse escludibile, non vi sarebbe il problema del free riding • Questo fallimento del mercato può essere analizzato come un caso del dilemma del prigioniero: • Se il bene è prodotto, ognuno ottiene un vantaggio pari a 10. • Chi dichiara di desiderare il bene deve pagare un contributo pari a 5 Gli altri contribuiscono (bene prodotto) Gli altri non contribuiscono (bene non prodotto) A contribuisce 5 -5 A non contribuisce 10 0 Non contribuire è una strategia dominante per A 6 Se il numero dei soggetti coinvolti è basso, è possibile che si raggiunga un accordo, perché ciascuno è più consapevole che la propria dichiarazione ha una influenza rilevante sull’esito Vi sono solo due soggetti, A e B. Se entrambi contribuiscono pagando 5, il bene pubblico, che vale 10 per ciascuno, viene prodotto Se uno solo dei due contribuisce, il bene non viene prodotto ma chi ha contribuito perde i 5 euro pagati Se nessuno dei due contribuisce, il bene non viene prodotto. Quale è la strategia migliore? B Contribuisce non contribuisce contribuisce 5,5 -5,0 non contrib. 0,-5 0,0 A Ci sono due equilibri di Nash: uno in cui entrambi contribuiscono, l’altro in cui nessuno contribuisce. Uno dei due è molto meglio degli altri; se gli agenti se ne rendono conto, si aprono spazi alla contrattazione Non rivalità ed escludibilità Se un bene è non rivale, ma escludibile sono possibili anche soluzioni “private” (beni tariffabili, club) 7 Come indurre le persone a rivelare le proprie vere preferenze? La rivelazione delle preferenze per i beni pubblici è di fatto attuata attraverso meccanismi di delega politica: il voto. Si tratta però di meccanismi molto imperfetti (teoria delle scelte sociali) Esternalità si genera una esternalità se il profitto di un produttore o l'utilità di un consumatore sono direttamente influenzati dalla decisione di produzione o di consumo di un altro soggetto e tale effetto non è valutato o compensato. 8 OTTO TIPOLOGIE DI ESTERNALITÀ Produttore Consumatore Consumatore Produttore esternalità esternalità positive esternalità esternalità negative ALCUNI ESEMPI DI ESTERNALITÀ POSITIVE • P/P: investimenti in ricerca e sviluppo • C/C: il giardino del vicino allieta la mia vista • C/P: investimento in capitale umano ALCUNI ESEMPI DI ESTERNALITÀ NEGATIVE • P/C: impresa inquina area residenziale • P/P: impresa industriale inquina attività agricola • C/P: traffico privato rallenta trasporto imprese • C/C: fumatore e non fumatore nello stesso ambiente • C/C: la musica del vicino 9 Vediamo perché la presenza di una esternalità è causa di fallimento del mercato ESTERNALITÀ NEGATIVA PRODUTTORE/PRODUTTORE L’impresa A inquina l’impresa B, che subisce l'inquinamento con ∂CB / ∂ QA > 0 CB = CB(QB, QA) ove: QA, QB : produzione di A e B CB : funzione di costo di B Regola generale di efficienza: Una allocazione è P-efficiente se il costo marginale che la società affronta per produrre una unità in più di un bene è uguale al beneficio marginale che la società ottiene Se un bene non produce effetti esterni, i C’ e B’ da considerare sono solo quelli dei soggetti direttamente coinvolti nella transazione Se un bene produce effetti esterni negativi, il B’ è dato dal prezzo, mentre il costo marginale sociale (cioè totale) è dato dalla somma del costo marginale interno, sostenuto dal produttore, e dal costo marginale esterno subito dal soggetto inquinato Î È efficiente la quantità che eguaglia il B’ sociale con il C’ sociale, cioè con la somma di C’ interno e C’ esterno CmA+ CMAE = cmsociale Impresa A che inquina p G pA K CmA B C F 0 Q* E QA CMAE Q 10 POSSIBILI RIMEDI ALLE ESTERNALITÀ • Produzione pubblica • Fusione delle imprese • Diritti di inquinamento trasferibili • Regolamentazione • Imposta pigouviana • Teorema di Coase REGOLAMENTAZIONE Lo stato impone alle imprese limiti all’emissione di sostanze inquinanti. Le imprese reagiscono: -o riducendo la produzione -o investendo in impianti di depurazione. In entrambi i casi, si verifica una riduzione dell’esternalità Soluzione costosa Difficile da controllare Si impone a tutti i soggetti lo stesso comportamento IMPOSTA PIGOUVIANA Lo stato introduce una imposta fissa su ogni unità di prodotto, pari al costo marginale esterno valutato nel punto di ottimo, che induce l’impresa a raggiungere la produzione Pareto efficiente 11 Imposta Pigouviana (T) CmA+T p CmA K pA B T = CMAE C E F D QA Q* 0 CMAE Q TEOREMA DI COASE E’ ispirato ad una filosofia opposta a quella dell’imposta pigouviana: nessun intervento pubblico è necessario per rimediare al fallimento provocato dalle Est. Lo stato si limita ad attribuire i diritti ai soggetti interessati. Indipendentemente dall’attribuzione all’inquinatore o all’inquinato, le due parti, attraverso la libera contrattazione, raggiungono l’equilibrio efficiente (Q*). Primo caso: Diritto attribuito alla impresa A che inquina (A ha il diritto di inquinare) p CmA+ CMAE CmA pA K B D C G E CMAE F 0 Q* QA Q 12 Secondo caso: Diritto attribuito alla impresa B che è inquinata (B ha il diritto di non essere inquinato) p CmA+ CMAE CmA pA H K C R E G CMAE F 0 Q* QA Q Limiti del Teorema di Coase • La contrattazione tra le parti è efficace se queste sono in numero ridotto. • Lascia indeterminato il problema redistributivo che è implicito nella allocazione dei diritti. 13