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giornalino busnago
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APRILE • MAGGIO • GIUGNO 2010 STAMPATO IN PROPRIO
“PROGETTO VITA” - “PROGETTO CASA APERTA”
PER UNA MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA
LA VITA
IN CASA FAMIGLIA
Nel nostro giornalino abitualmente vi raccontiamo storie di feste, compleanni, anniversari, ecc.,
insomma tutto quello che esula un po’ dalla vita
di tutti i giorni. E’ un giornale e quindi, come
tale, racconta le notizie, il gossip, l’eccezione
all’ordinario. Ma oggi vorrei parlarvi di quotidianità, perché la vita in casa famiglia è fatta di tutti
i giorni e di tutte le notti di tutto l’anno e lo
straordinario è proprio questo… riuscire ad offrire a chi non è più perfettamente autosufficiente una vita “normale”. Le nostre giornate sono
ben organizzate e, come in ogni casa che si rispetti, cominciano con l’alzata, l’igiene personale, la colazione e la comunicazione/informazione, coiè con la lettura del giornale e con il racconto, fatto dalle animatrici, di tutto quello che
succederà durante la giornata. Si comincia dalle
previsioni del tempo, dal Santo del giorno, dal
menù previsto per pranzo e cena ed infine si
parla del programma delle attività ludico ricreative di piccolo e grande gruppo che si svolgeranno sia al mattino che al pomeriggio. Ma intanto hanno cominciato a lavorare anche i fisioterapisti che, secondo il programma di lavoro
concordato con i medici, trattano gli ospiti in camera o in palestra. In fondo, se ci pensate bene
anche nelle nostre case le donne, dopo aver ve-
Marinella Perlini
Coordinatrice
locemente ascoltato il giornale radio e provveduto alle faccende domestiche fanno un salto in
palestra o a fare la spesa prima di tornare per
preparare il pranzo e quindi... non c’è poi tanta
differenza tra le nostre giornate e quelle che si
vivono in casa. Ma la giornata continua con il
pranzo, il riposo pomeridiano, la merenda e
quindi tutti in salone per le attività ricreative,
canto, musica, tombola, giochi, oltre alla Santa
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...LA PAGINA DELLA SALUTE...
Marinella Perlini
Coordinatrice
LA VITA IN CASA
FAMIGLIA
IPERTENSIONE
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Dott.ssa Barbara Mapelli
Messa del venerdì o al Rosario del lunedì. C’è
ancora il tempo per ritrovarsi con i parenti per
un saluto e un po’ di compagnia prima di prepararsi per cena e per una nuova notte di riposo. E’
la descrizione e la cronaca di una vita del tutto
normale, fatta di tanti giorni e di tante notte
tutte uguali inframmezzate e ravvivate da tutta
quella serie di feste e di ricorrenze che vi raccontiamo abitualmente nel nostro giornalino. Quello
che mi preme qui sottolineare è proprio l’impegno quotidiano necessario per fare in modo che
il trascorrere ordinato di tutti i giorni e di tutte le
notti di tutto l’anno sia sempre perfettamente
“funzionante” per offrire ai nostri Ospiti una vita
familiare serena, come e più di quella di cui avrebbero potuto godere nelle proprie case, e
per offrire ai parenti di condividere con i propri
cari i momenti migliori, quelli della compagnia e
dell’intrattenimento, il più possibile lontani dalle
difficoltà che le menomazioni e la malattia comportano per la vita quotidiana. Volutamente non
ho parlato del lavoro quotidiano dei medici e
degli infermieri, che sono una componente essenziale nelle nostre case, che sono una componente essenziale per il mantenimento della salute dei nostri Ospiti, ma oggi qui volevo parlarvi
solo di normalità, di vita quotidiana, per condividere con voi come si vive in Casa Famiglia.
I valori normali della pressione arteriosa sono da
considerarsi 140 mm Hg per la pressione sistolica
(la cosiddetta massima) e 90 mm Hg per la pressione diastolica (la minima). Si parla di ipertensione in
presenza di un aumento permanente della pressione arteriosa oltre i valori normali. Ovviamente il
grado dell'ipertensione può essere lieve, moderato o severo (uguale o superiore a 180/110). L'ipertensione può essere un sintomo di uno stato patologico, come nelle malattie cardiovascolari o endocrine, o può essere una patologia indipendente di
cui non si conoscono le cause (ipertensione essenziale). È quest'ultima l'oggetto di questo articolo in
quanto è una delle patologie più gravi della maturità e dell'età avanzata. Poiché l'aumento della
pressione provoca un danno alle arterie con ispessimento e depositi di grassi all'interno delle pareti,
l'ipertensione causa danni in diversi organi: dall'ictus cerebrale (occlusione o rottura di un'arteria del
cervello), all'infarto (occlusione di una coronaria),
all'insufficienza renale (occlusione di un vaso del
rene), a cardiopatia (per il superlavoro che il cuore
deve svolgere per pompare il sangue), a disturbi
visivi (occlusione dei vasi della retina).
I principali fattori da eliminare, prima di ricorrere ai
farmaci, sono: • il sovrappeso • il fumo • l'inattività
fisica • lo stress.
Se dopo aver eliminato i fattori sopraccitati la pressione resta ancora alta, allora si deve intervenire
con i farmaci tenendo in considerazione però che
anche il fattore dietetico svolge un ruolo fondamentale nella gestione dell’ipertensione. L'importante è assicurare al nostro organismo la corretta
ripartizione giornaliera dei macronutrienti che per
la dieta italiana è la seguente: carboidrati: minimo
45%, proteine: minimo 15%, grassi: minimo 25%.
Il restante 15% deve essere personalizzato in base
al grado di sedentarietà del soggetto.
Si moderi invece il consumo di: • cibi fritti o arrosto • carni grasse • formaggi grassi • pizza • cioccolato e dolciumi in genere • bevande gassate •
alcolici e superalcolici.
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CASA FAMIGLIA...
...CASA APERTA
I NOSTRI PRIMI CENTO ANNI!
CASA FAMIGLIA: COMUNITA’ APERTA AL TERRITORIO
Finalmente dopo giorni di trepidante attesa, la
casa famiglia ha potuto festeggiare assieme alla
comunità busnaghese il suo primo centenario.
Sono stati giorni di intensi preparativi sfociati in
due emozionanti giornate: il 29 e il 30 aprile
2010. Nella prima giornata, che coincideva con
la festa dei compleanni del mese di aprile, la
signora Colnago Carolina è stata festeggiata
alla presenza del Direttore Generale Dott. Franceschina, di un rappresentante del “Giornale di
Vimercate”, di parenti e volontari e di tutto lo
Staff di Casa Famiglia coordinato dalla Dott.ssa
Perlini. La signora Carolina è stata omaggiata di
splendidi fiori e fra i tanti regali spiccava la targa
donatale dalla direzione di Casa Famiglia consegnata personalmente dal Dott. Franceschina
e la “laurea ad honorem” con tanto di tocco da
“laureata doc”. In questo clima di euforia e
gioia ad animare ulteriormente l’atmosfera contribuiva la musica e la strepitosa voce del nostro
volontario cantante e strumentista Serse e l’immancabile super torta che facevano da cornice
a questa indimenticabile giornata.
Mentre la giornata successiva ha concluso i fe-
MAGGIO IN FESTA!
Paola ed Erika
Animatrici
steggiamenti con la messa solenne concelebrata dal nostro parroco e da don Fiorino sacerdote spiritualmente vicino alla nostra festeggiata.
Al termine della messa la famiglia ha poi offerto
a tutti i presenti un ricco rinfresco e fra gli applausi e le congratulazioni generali si è conclusa la seconda giornata di festeggiamenti che ha
visto la nostra Carolina felice e stupita da tante
manifestazioni di caloroso affetto nei suoi confronti.
LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA
PRIMAVERA BRILLA NELL’ARIA...
E IN CASA FAMIGLIA ESULTA!
Un altro immancabile appuntamento è stato
quello per la festa della mamma. Per l’occasione il grande salone si è trasformato nell’Antica
Trattoria Lombarda con i caratteristici tavoli in
legno stile country e i decorativi centro tavola di
frutta fresca. A tutti i nostri ospiti è stato servito
un tradizionale menù lombardo: RISOTTO ALLA
MONZESE, COTOLETTA ALLA MILANESE
CON PATATINE FRITTE E TORTA.
Il delizioso pranzo si è concluso con la consegna
a tutte le mamme di un dolcetto e di una poesia a loro dedicata!
Giovedì 27 maggio in Casa Famiglia abbiamo festeggiato la primavera! Oltre al consueto banchetto
di vendita dei fiori, confezionati in collaborazione con
alcune nostre ospiti appassionate di giardinaggio,
abbiamo riproposto un allegro pomeriggio musicale
con il cantante Serse, visto il successo riscosso fra le
ospiti e non solo! Ospite d’eccezione il maestro della
scuola di ballo “Pikabu” di Bellusco che si è scatenato in balli latino americani con grande stupore e divertimento dei nostri ospiti. Ma anche questa festa
non sarebbe stata tale senza la scenografica e golosissima torta da tutti i presenti attesa e gradita!
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CASA FAMIGLIA...
Marilena Buratti
parente di un ospite
VIAGGI
NEL MONDO
2010, mondiali di calcio dove?
Nel “Mondo in un solo paese”, il SUDAFRICA.
Otto giorni a disposizione, una semplice utilitaria e dall’aereoporto inizia la mia avventura. Patente internazionale, guida a sinistra e strade immense in un paesaggio ancora più grande. Il primo impatto con Città del Capo è amore a prima
vista, dominata dalla Table Mountain ed incastonata in una splendida baia offre una varietà
infinita di edifici storici, vivaci quartieri e una zona portuale in bilico tra passato coloniale e modernità. Marzo il mese in cui sono sbarcata, ma
pieno autunno per una nazione che si trova nell’altro
emisfero; durante il tragitto
verso il capo di Buona Speranza, un lembo estremo di
terra che separa idealmente
le acque dell’Oceano Atlantico da quelle dell’Oceano
Indiano, tanti vigneti, vendemmia in corso e cantine
attrezzate per la produzione
del vino. Pausa pranzo con
vista “mare” ma che lotta
con le scimmie, impertinenti e dispettose che liberamente circolano; quanti ricordi scolastici e
letterari legati a questo luogo…
Volo per Johannesburg, altra auto, altri km verso
il nord del Paese ma prima un’occhiata a questa
metropoli di solo e puro cemento; costruzioni
protese verso l’alto, lusso sfrenato in alcuni punti
che stride con la miserabile bidonville sovrappopolate della periferia. Vado alla ricerca dei famosi “Big Five” (leone, elefante, leopardo, rinoceronte, bufalo) e mi dirigo verso l’autentico paradiso degli animali, il Kruger National Park. Si sale
al bordo di una jeap, con un ranger/guida e un
uomo della sicurezza armato di cannocchiale e
fucile… inizia l’avventura!
Non è così facile avvistare gli animali per quanto
grandi e grossi siano, talvolta si va contro vento
per non far sentire il nostro odore, talvolta si
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...CASA APERTA
scruta a fondo il terreno alla ricerca di tracce oppure si osserva un ramo se è spezzato, se una
foglia è strappata, se un passaggio sembra sia
stato valicato da poco; tutti i sensi allerta e l’emozione è forte quando improvvisamente ecco
apparire colui che tanto abbiamo cercato… Una
leonessa con i suoi piccoli sdraiata in mezzo alla
pista, un leone che finisce il suo pasto (oh povera gazzella!) una giraffa che con molta calma
ed eleganza se ne va a passeggio e la boc-ca si
apre istintivamente all’arrivo furioso di un rinoceronte: sulle jeap non vola una mosca, i nostri
guardiani ci impongono silenzio assoluto e nessun movimento brusco, che spettacolo straordinario! Al tramonto assistiamo, da un punto
panoramico, alla processione
degli animali verso lo stagno
per abbeverarsi e qui la fan
da padrone gli elefanti, tanti
e tutti in fila.
La giornata non finisce qua,
in piena notte veniamo portati in una radura molto buia
da dove ammiriamo la costellazione della Croce
del Sud, splendida e luminosissima. Tutti col
naso per aria sobbalziamo quando sentiamo un
rumore forte di zoccoli, che sarà mai? Una mandria di bufali che a dir poco non ci investe.
Contenti? No, manca il leopardo per chiudere
l’avvistamento dei “Big Five”; ok, dice il ranger,
sveglia prima dell’alba e andiamo a cercarlo.
missione fallita, niente leopardo…
Si torna in strada, per rientrare a Johannesburg
e con il volo in Italia ma lungo la via altre belle
vedute, fattorie dagli spazi incalcolabili, miniere
d’oro, d’argento, di carbone con ville residenziali per i magnati ( di pelle bianca) e personale di
servizio (di pelle nera) e ancora una deviazione,
anche se sfinita da 5000 km in otto giorni ad un
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...CASA APERTA
LA PAORLA ALLE NOSTRE
COLLABORATRICI
“Sono ormai diversi mesi che mi trovo qui in
vostra compagnia, devo dire che in questo caso il
tempo è proprio volato… Da assistente sociale
con la passione per i minori, per i più piccoli, mi
sono ritrovata fra cento bellissimi nonni! Devo
ammettere che è stata un’esperienza costruttiva e
ancora più bella di quanto immaginassi. Giorno
dopo giorno, ho imparato a riconoscere e ricordare nomi e volti, quei volti segnati dal tempo
che nascondono ognuno una storia personale.
Storie a volte lunghe un secolo, che fanno trapelare tante espressioni: affetto, stanchezza, ma anche una gran voglia di dare ancora… E’ stato
emozionante la prima volta che, facendo il regolare “tour mattutino” dei cinque nuclei, mi sono
sentita chiamare per nome: “ciao Chiara!”. Ho
pensato in quel momento che qualcuno si ricordava come mi chiamavo, qualcuno sorridendomi
mi ha fatto capire che forse in un modo o nell’altro un piccolo segno l’avevo lasciato. Molte volte
mi sono sentita domandare come facessi a fare
questo lavoro che porta spesso a contatto con la
sofferenza e il dolore. Il segreto di tutto credo stia
in una sola parola: passione! Quando al mattino
mi capita di arrivare e vedere dal cortile le mani
che mi salutano da dietro le finestre delle camere, e mi accolgono ancora prima che metta piede
all’ingresso, ecco tutto questo come si dice “non
ha prezzo”, ti ripaga di tutti gli sforzi. Spesso si è
soliti associare alla vecchiaia l’idea della fine, di
tristezza e malinconia, in realtà, entrando qui in
Casa Famiglia, chiunque si ricrederebbe! Con la
consapevolezza di una vita vissuta e facendo tesoro delle esperienze maturate, la persona anziana ha ancora tanto da dire, da raccontare e da dare, forse è proprio a questa età che si ha il meglio
da offrire! E’ con questi presupposti che noi operatori cerchiamo quotidianamente di coinvolgere
gli anziani in progetti e attività ricreative che possano stimolarli, motivarli e gratificarli. Ci impegniamo per fargli vivere questa parte del loro
viaggio in allegria e serenità, sentendosi valoriz-
Chiara Sirtori
assistente sociale
Chiara e la signora Alma sono pronte per il ballo
zati e apprezzati. All’interno della Casa Famiglia
ho incontrato colleghi strepitosi, che mi hanno accolto subito senza porsi troppe domande: A.S.A,
infermieri, medici, fisioterapisti… persone che
con grande professionalità, amore e anche qualche sacrificio, svolgono al meglio il loro lavoro per
il benessere degli ospiti. Fra tutti loro però mi è
doveroso ricordare alcune persone, prima di tutti
la Dott.ssa Perlini che mesi fa mi ha scelto per
poter essere qui con voi. Nonostante fossi neo
laureata ha creduto in me, mi ha dato la possibilità di sperimentarmi, conoscere e crescere professionalmente appoggiandomi sempre. Grazie
ancora! Fondamentali in questo mio percorso
sono state anche la Dott.ssa Mapelli, sempre cortese, disponibile e “alla pari”, e Paola e Erika, le
due animatrici, che mi hanno aiutato passo dopo
passo a conoscere gli ospiti, svelandomi in modo
oggettivo e molto professionale preziosissime informazioni che mi hanno permesso di comprendere meglio alcuni atteggiamenti e di instaurare
un corretto approccio con ogni singolo anziano.
Con loro, c’è stato, e continua ad esserci un proficuo lavoro d’equipe, ognuno di noi, nel rispetto
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...VIVERE IN CASA FAMIGLIA...
Elisa Riva
Tirocinate
della scuola
per Operatori
Sociali di Inzago
LA PAORLA ALLE NOSTRE
COLLABORATRICI
“Mi chiamo Elisa Riva, ho 18 anni e da qualche
giorno sto facendo un tirocinio presso la Casa Famiglia di Busnago. Lo stage che sto frequentando è utile per il mio percorso di studi in campo
sociale, infatti, nel corso degli anni scolastici ho
effettuato diversi tirocini in varie strutture per
avere maggiore esperienza. Quest’anno ho ritenuto importante conoscere un po’ più da vicino
la vita delle persone anziane, non autosufficienti.
Le giornate che trascorro con loro mi fanno capire quanto gli ospiti della Casa Famiglia sono fragili e hanno bisogno continuamente di sentirsi
confortati, ma quanto abbiamo ancora da dire e
da dare. Attraverso questo tirocinio ho capito
che posso aiutarli rendendoli partecipi alle varie
attività che si propongono, oppure semplicemente ascoltandoli per dare sfogo ai loro pensie-
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del proprio ruolo, da il suo contributo per portare
a termine interventi finalizzati a migliorare la permanenza dei nostri ospiti in questa che devono
sentire come loro casa. Infine, un grazie a Simona,
la mia collega, fondamentale punto di riferimento
per i miei dubbi e incertezze.
Non so quanto tempo ancora starò qui con voi, ad
ogni modo non potevo iniziare la mia carriera la-
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ri. All’interno della Casa Famiglia mi hanno accolto positivamente e il rapporto con le animatrici,
che mi seguono durante il percorso professionale, è ottimo, infatti, in ogni loro attività sono completamente coinvolta ed inserita. Ho partecipato
per la prima volta anche alla compilazione di PAI
(Piano Assistenziale Individualizzato) e ho capito
quante cose bisogna sapere per saper valutare le
capacità di una persona anziana e quanti confronti ci sono da fare con tutto il personale della
struttura per avere un profilo dell’ospite. Sono
sicura che al termine di questo tirocinio avrò
maturato alcune capacità che in un futuro mi
potranno essere d’aiuto e per questo ringrazio la
Dr.ssa Perlini coordinatrice della Casa Famiglia.
vorativa in un modo migliore, ho imparato tanto,
ho scoperto un mondo, quello dell’età anziana,
che non avevo mai approfondito prima d’ora, un
mondo che mi ha dato grandi soddisfazioni e gratificazioni. Concludo con una citazione che vuole
essere un augurio: “… è splendido sentire un’ennesima volta, dopo le strenue lotte dell’esistenza,
l’ebbrezza della vittoria… amare creature nuove,
essere amati dai giovani sentendosi giovani in
mezzo a loro…”.
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RICETTE TIPICHE REGIONALI
CONSIGLIATE
Augusta e Angela
le cuoche
Nonno Enrico
un ospite
DALLE NOSTRE OSPITI...
...E DALLE NOSTRE CUOCHE...
RICETTA TIPICA LOMBARDA
CROSTATA
ALLE FRAGOLE
RISOTTO
ALLA MONZESE
Nonno Enrico
Ingredienti per 4 persone:
• 300 gr. di riso Carnaroli • 50 gr. di burro
• 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
• 1 litro circa di brodo di carne
• 1 cipolla, sminuzzata • 1 bustina di zafferano
• 1 bicchiere di vino bianco
• grana grattuggiato
• 1 salsiccia ‘luganega’ divisa a tocchetti
Preparazione:
In un tegamino cucinate la salsiccia, rompendola
con un cucchiaio. Quando è pronta mettetela da
parte. Nel frattempo scaldate l'olio e il burro in una
casserouola, aggiungete la cipolla e fatela appassire. Dopo circa 5 minuti aggiungete il riso e fatelo
tostare a fuoco vivo per poco più di un minuto. Aggiungete il vino e lasciatelo evaporare, poi aggiungete due mestoli di brodo e abbassate un po' il
fuoco. Quando il riso avrà assorbito il brodo aggiungetene un altro mestolo e via via cosi' fino a
quando il riso è quasi cotto. Poco prima della fine
della cottura aggiungete lo zafferano sciolto in un
mestolo di brodo. Togliete dal fuoco, aggiungete
un tocchetto di burro e quattro cucchiaiate abbondanti di grana, la salsiccia e mescolate vigorosamente, coprite e lasciate riposare per 3 o 4 minuti.
Servite.
Angela e Augusta
Ingredienti per 6 persone:
Per la pasta frolla:
• 200 gr. di farina 00
• 100 gr. di burro • 100 gr. di zucchero
• 1 uovo • 1 pizzico di sale
• 2 cucchiai di vino dolce
• 1 limone (buccia grattugiata)
Per la crema:
• 2 uova
• 30 cl. di latte
• 100 gr. di zucchero
• 1 cucchiaio di farina
• Vaniglina
Inoltre: • Frutta fresca
Per decorare: • 4 cucchiai di gelatina di frutta
Preparazione:
Setacciate la farina e mettetela in una terrina con lo
zucchero, il sale, la buccia di limone, l'uovo, il burro
a pezzi e il porto, impastate velocemente con le mani, formate una palla e mettetela in frigorifero per
mezz'ora, ricoperta da un canovaccio. Trascorso
questo tempo imburrate e infarinate una tortiera di
25 cm di diametro, stendete la pasta facendo tutt'intorno un bordo, bucherellate la pasta con una forchetta, ricoprite la superficie con della carta oleata e
mettete sopra dei fagioli secchi. Fate cuocere in
forno per 45 minuti a 200 gradi. Intanto preparate la
crema pasticciera. Sbattete i tuorli con lo zucchero
fino a renderli ben spumosi, aggiungete la vaniglina,
diluite con il latte bollente, mettete sul fuoco e mescolate con 1 cucchiaio di legno, quando alza il bollore, abbassate la fiamma e fate cuocete per un minuto, togliete dal fuoco e versate la crema sulla pasta. Lasciate raffreddare, disponete sopra la crema le
fragole tagliate a metà e ricoprite con uno strato di
gelatina di frutta.
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...DI TUTTO UN PO’...
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VIAGGI
NEL MONDO
villaggio di aborigeni dove vivono, ancora in modo tradizionale nelle loro case dipinte dai mille colori sgargianti,
quelle donne dal colle lungo lungo infilato da decine di
anelli. Sull’aereo stravolta ripenso al “mondo in un suolo
paese”, deserti, pianure, monti, fiumi impetuosi, ampie foreste, vaste savane, coste sabbiose alternate a quelle rocciose, città affascinanti e cosmopolite: questo il Sudafrica.
TANTI
AUGURI
A...
APRILE
1 PARA SECONDO
16 NAVA MARIA
17 BELLINTANI GINO
21 CARIZZONI FELICITA
22 MARGUTTI ALBINA
29 POZZI ELENA
30 COLNAGO CAROLINA
BERTOLDO EDA
MAGGIO
1 LUCIANI MARIA
3 MARIANI BEATRICE
8 MAGGIONI SANTINA
12 PUGGIONI GIOVANNA
15 BRAMBILLA CARLO
17 CARMINATI PAOLA
27 PENATI IDA
30 BERETTA GAETANA
31 COMI EUGENIO
GIUGNO
7 VALCAMONICA ALDO
10 SALA GIOVANNA
FRANZONI NELLA
22 CRIPPA ANGIOLINA
28 CRIPPA GIUSEPPINA
Alla realizzazione di “I BAGAI DE L’ALTER DÍ” hanno collaborato: gli ospiti della Casa Famiglia, la coordinatrice Marinella
Perlini, la Sig.ra Marinella Restelli, la Dott.ssa Barbara Mapelli, l’Assistente Sociale Chiara Sirtori, la tirocinante Elisa Riva,
le animatrici Paola ed Erika, la sig.ra Marialena Buratti, le cuoche Augusta e Angela e tutti gli operatori della Casa Famiglia.
Casa Famiglia - Via Gramsci n. 31 • 20040 Busnago (MI) • Tel. 039-6885559 • Fax. 039-6823350
E-mail: [email protected]
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