Pubblicità e donne tra connubio e contraddizioni
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Pubblicità e donne tra connubio e contraddizioni
Pubblicità e donne: tra connubio e contraddizioni Università Commerciale L. Bocconi 14 Marzo 2012, Milano 1 Agenda • INQUADRAMENTO DEL FENOMENO • OBIETTIVI DI RICERCA • FRAMEWORK TEORICO • RESEARCH DESIGN - le informant - il campione quantitativo • I RISULTATI • IMPLICAZIONI ETICOMANAGERIALI IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 2 1 Qualcosa è cambiato? • 1946: diritto di voto • Sul lavoro (Istat, 2010): • 1971: tutela della maternità sul lavoro 21% dei ministri • 1974: legge sul divorzio 14% del top management delle grandi aziende • 1975: diritto di famiglia 6% degli a a.d. d in società quotate • 1978: legge sull’aborto • In famiglia (Istat, 2008): • 2000: legge sul congedo parentale 77% del tempo dedicato al lavoro familiare a carico della donne • 2000: possibilità di reclutamento nelle forze armate • In tv (Global Media Monitoring Project, 2010): Il 68% dei talk show condotto da uomini; temi con intervento femminile: astrologia (20,7%) natura (13,8%) politica (4,8%) realizzazione professionale (2%) Protagonista nei servizi di cronaca nera (67,8%) IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 3 Obiettivi di ricerca • COME SI SVILUPPA IL RAPPORTO TRA LE DONNE, L’IMMAGINE E LA CURA DI SE’? • EVOLUZIONE DEI RUOLI CHE LA DONNA RIVESTE NELLA SOCIETA’ MODERNA E LE MODALITA’ MODALITA MESE IN ATTO PER GESTIRLI • COME IL PUBBLICO FEMMINILE PERCEPISCE LA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA? IN CHE MODO TALE RAPPRESENTAZIONE INFLUISCE SULLE SUE SCELTE? Si riscontrano delle differenze sulla base dell’età? Focus sul confronto g generazionale 4 2 Framework teorico La prospettiva interna: “sono quello che ho” La prospettiva esterna: SELF • “Il self è la somma totale di tutto ciò che una persona può òd definire fi i suo”” (James, 1890) • “Quando entriamo in possesso di un oggetto, self e non self si sintetizzano, essere e avere si fondono” (Sartre, 1943) • Gli oggetti esterni sui quali possiamo esercitare controllo sono parte del sé (McClelland, 1951) “sono come gli altri mi vedono” • “Looking glass-self” (Cooley, 1902) • ”Impression management” (Goffman, 1959) • Il self è il frutto delle relazioni “in-group” e “inter-group” (Hogg e Abrams, 1988) • “Individual identity vs Affiliative identity” (Schultz Kleine, Kleine e Allen, 1995) • “Siamo ciò che abbiamo” (Tuan, 1980) • “Extended self” (Belk,1988) • Dato che il possesso è una parte determinante del Self, la sua perdita può causare sconcerto e smarriento (es. Goffman, 1961; MCLeod, 1984) Le due dimensioni sono influenzate da fattori come: il potere simbolico dei prodotti (Belk, 1978; Elliot, 1998; Wattasuwan, 1998) e l’importanza dell’immagine consolidata dall’azione dei mass media e della pubblicità (Hirshman, 1985; McCracken, 1986) IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 5 Framework teorico (II) • Le persone valutano se stesse sulla base del confronto con gli “attractive others” (Bandura, 1994) e la discrepanza tra “l’actual self” e “l’ideal self” può generare sconforto (Festinger, 1954) • I mass media offrono rappresentazioni, più o meno attendibili, di modelli consolidati di vita individuale e di gruppo, indicando modalità di comportamento per il raggiungimento di un determinato obiettivo (Bandura, 1960) e generando aspettative sociali • Maggiore è il tempo dedicato alla visione di programmi televisivi, più facilmente lo spettatore tende a paragonare la vita reale a quella mediatica (Gerbner et al., 1994) • Le pubblicità sono il segno che certi comportamenti sono legittimi ed appropriati (Pratkanis e Aronson, 1996) IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 6 3 Research design (I) ANALISI QUALITATIVA • Obiettivo: Individuare ed esplorare gli ambiti principali presi in considerazione dalle donne nella descrizione del proprio ruolo, della propria immagine e dell’azione dei media • Strumenti di ricerca: Interviste in profondità (età informant compresa tra 20-67 anni) Test proiettivi (verbali e figurativi) • Campionamento: Criterio di varietà Snowballing Opportunismo • Dataset: 85 pagine di trascrizione 11 pagine di field notes 12 collage IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 7 Research design (II) ANALISI QUANTITATIVA • Obiettivo: Approfondimento e triangolazione dei risultati più rilevanti emersi durante la fase qualitativa in merito della rappresentazione della donna nei mass media. Focus particolare sulla pubblicità cartacea • Strumenti di ricerca: Questionario individuale • Metodo di contatto: Somministrazione via web • Dataset: 214 questionari raccolti di cui 195 integralmente compilati IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 8 4 Le informant Informant Nome Età Professione Stato civile Figli Nubile No 1 Silvia 22 Studentessa e lavoratrice 2 Irene 23 Impiegata Nubile No 3 Francesca 20 Assistente sociale Nubile No 4 Valentina 25 Studentessa Nubile No 24 Studentessa e lavoratrice Nubile No No 5 Barbara 6 Valeria 28 Impiegata Nubile 7 Rossella 49 Dirigente d’azienda Divorziata 2 8 Teresa 58 Commessa Sposata 2 9 Simonetta 58 Casalinga Sposata 2 10 Franca 63 Pensionata Vedova 1 11 Elisabetta 54 Professoressa Divorziata 2 12 Lia 67 Casalinga Sposata 1 IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 9 Il campione quantitativo Età Titolo di studio 2% 16% 10% Licenzia elementare 0% Licenzia media 27% 15-25 15 25 26-35 11% Diploma scuola superiore Laurea triennale 18% 47% 36-46 over 46 Laurea specialistica/magistrale Dottorato 26% 43% 33,8% Professione 28,2% 3,1% 2,1% 1,5% pensionata operaia apprendista in cerca di occupazione 4,1% casalinga 4,6% studentessa scuola superiore 7 7% 7,7% insegnante dirigente imprenditrice quadro impiegata studentesa universitaria 14,9% IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 10 5 I risultati (I): una modella come modello La cura dell’immagine personale ha un’elevata importanza per tutte le donne MA le motivazioni alla base sono differenti: “Curo la mia immagine … “ (scala 1-7) Età: per vedermi bella * perché da sicurezza * “I vestiti che indosso … “ (scala 1-7) Età: sono di marca * sono di moda * li vedo in tv e pubblicità * sono usati dalle mie amiche * 4,33 15-25 5,51 5, 47 15-25 4,33 4,58 4, 84 26-35 5,92 4,98 26-35 3,20 4,80 5,02 2,66 36-45 5,41 3,50 36-45 2,95 4,05 3,14 2,32 over 46 4,45 3,48 over 46 2,26 2,90 1,81 2,32 media 5,44 4,81 media 3,55 4,31 4,21 3,35 * p-value < 0,05 Tra le ragazze più giovani è alta l’attenzione per l’identità sociale, “affiliative identity” (Schultz, Kleine e Allen, 1995), così come è alto il timore di screditare il proprio ruolo come membro di un gruppo (Goffman, 1959) IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA11 I risultati (II): Femmine si nasce, donne si diventa Diverse espressioni della femminilità: D. “Se tu dovessi completare la frase: mi sento femminile quando…” R. “Quando sono ben truccata, con i capelli in ordine e indosso la gonna e delle scarpe col tacco” Silvia, 22 anni R. “Mah…potrebbe Mah…potrebbe essere anche come una fuma una sigaretta, come tiene in mano la sigaretta, anche come porta un anello, o come accavalla le gambe…sembra una cretinata ma è così, è un insieme di atteggiamenti…” Rossella, 49 anni IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 12 6 I risultati (III): tra sogno… La pubblicità vista come esercizio estetico • I contenuti/ i testi/ le immagini devono rispondere a requisiti di originalità, creatività e innovazione • Ricerca Ri di b benefici fi i edonistici d i ti i e irrazionali i i li • La pubblicità si carica di significati simbolici che vanno al di là del semplice articolo pubblicizzato “Immagini come queste rimangono più impresse nella memoria…sono belle, come foto sono belle proprio da vedere!” Valentina, 25 anni Uso il profumo ‘J’adore’ J adore perchè ho l’idea l idea di concedermi un lusso, lusso un “Uso qualcosa che mi faccia stare meglio…” Elisabetta, 54 anni IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 13 I risultati (IV): …e realtà Le consumatrici vogliono anche potersi identificare nei modelli femminili presenti • Immagini “irraggiungibili” generano scetticismo Maggiore è la similarità percepita tra la spettatrice di una pubblicità e la modella raffigurata, maggiore sarà l’intenzione d’acquisto (Kozar, 2010) “Qualcuno si è accorto che le donne che comprano non sono esattamente come le modelle che si vedono in pubblicità ?! Mi fanno sorridere quelle pubblicità di prodotti antirughe che fanno vedere la foto di ragazze giovanissime che dovranno aspettare anni prima di vedere una ruga in viso…mi sembra una presa in giro!” Franca, 63 anni • Importanza p della la p personalità dell’endorser e della congruenza g dell’associazione tra testimonial e p prodotto “Ci sono pubblicità dove il personaggio famoso serve solo per attirare l’attenzione ma non ha nessun tipo di collegamento con la vita reale (…) vedere Belen mezza nuda nella pubblicità di un telefonino non serve a niente, è fuori luogo” Irene, 23 anni IL IL DIAVOLO DIAVOLO VESTE VESTE DONNA: DONNA: UNO UNO STUDIO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO QUALI-QUANTITATIVO SULLA SULLA RAPPRESENTAZIONE RAPPRESENTAZIONE DELLA DELLA DONNA DONNA NEI NEI MEDIA MEDIA 14 7 I risultati (V): la pubblicità è femmina, il pubblicitario è maschio Si passa da immagini sexy a messaggi sessisti con troppa facilità • La donna rappresentata dai media è vista “come oggetto”, il corpo è strumentalizzato e mercificato “Penso che non sia proprio l’ideale di donna quello che la tv presenta oggi…è spesso esposta dal lato fisico e poco da quello mentale. Spero che la maggior parte delle donne non si riveda nelle veline solo per il fatto di essere in tv…” Francesca, 20 anni • Il richiamo alla sensualità viene spesso utilizzato in contesti non idonei • “l’uomo-oggetto” non equivale alla parità “Ah ecco, questo dovrebbe farmi piacere?! Non mi fa tanto piacere a dire la verità…invece di andare avanti mi sembra che le pubblicità si stiano allineando verso il basso basso, di questo passo cosa dobbiamo aspettarci ancora?! ancora?!” Teresa, 58 anni IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 15 I risultati (VI): Sensualità vs. sessualità Questo tipo di rappresentazione è ormai una consuetudine ma genera reazioni e risposte differenti nelle tra le diverse generazioni “L’immagine in questa pubblicità…” (scala 1-7) Età: influenza negativamente acquisto offende dignità donna moralmente discutibile riflette società moderna 15-25 2, 92 3,16 3,75 5,16 26-35 2,88 3,22 3,64 5,24 36-45 3,68 3,55 4,82 5,23 over 46 5,19 5,87 5,87 5,74 media 3,36 3,65 4,18 5,28 • provocatrice: 70% del campione totale • sicura: 45% classe “15-25” e 41% classe “26-35” vs 21% classe “36-45” e 20% classe “over 46” • volgare: 42% classe “36-45” e 41% “over 46” vs 26% classe “26-35” e 22% classe “15-25” IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 16 8 In sintesi (1/2) Per le consumatrici più adulte • e’ minore la volontà di emulare modelli femminili mediatici • dove tale desiderio di identificazione è presente, non è esaudito offesa • Messaggi eccessivamente focalizzati sulla componente sessuale creano inibizione all’acquisto Per le consumatrici più giovani • Messaggi eccessivamente focalizzati sulla componente sessuale creano indifferenza IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 17 In sintesi (2/2) I media e la pubblicità devono essere considerati soggetti attivi nel cambiamento Educare “con” Attenzione ai modelli trasmessi: • stabilire “parametri fisici” da rispettare ovunque (es. Spagna) • prevedere l’indicazione “immagine modificata” nelle pubblicità (es. Australia) • collaborazione tra pubblicitari e Ministero delle Pari Opportunità (premio “immagini amiche”) Educare “a” Promuovere il cambiamento all’interno dell’ambiente scolastico: • Inserimento dello studio e dell’analisi critica dei mezzi di comunicazione e del linguaggio mediatico IL DIAVOLO VESTE DONNA: UNO STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI MEDIA 18 9