gestione delle principali complicanze post trapianto.
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gestione delle principali complicanze post trapianto.
w SSD-Trapianto di PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto SAMTOBONO PAUStLIPON AZIENDAOSPFDAi ÉRAPEOfATRlCA INDICE: 0. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 1. SCOPO 2. APPLICABILITÀ 3. RESPONSABILITÀ 4. MODALITÀ OPERATIVE 4.1 PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELL'ENGRAFTMENT 4.2 PROCEDURA DI TRASFERIMENTO IN CLINICA DI TERAPIA INTENSIVA 4.3 PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI CONSULENZE 4.4 GESTIONE DEL PAZIENTE TERMINALE 5. RIFERIMENTI 6. REGISTRAZIONI 7. ALLEGATI 0. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI AOR: Azienda Ospedaliera di Rilievo nazionale SSD-TMO: Unità Semplice Dipartimentale Trapianto Midollo Osseo SIMT: Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale PO: Procedura Operativa R: Registrazione della Qualità A: Allegato DRP: Responsabile Unità Operativa e Direzione del programma DRC: Direzione Clinica DRS: Direzione raccolta staminali periferiche DRM: Direzione raccolta midollo SGQ: Quality Management System MED: Medico CMC: Coordinatore medici centro sangue MCS: Medici centro sangue CIC: Coordinatori infermieri centro sangue ICS: Infermieri centro sangue CAN: Coordinatore anestesisti MES: Medici espiantatori MRE: Medici reparto CIS: Coordinatore infermieristico di sala IRE: Infermieri reparto OSS: Operatore socio sanitario DAM: Data manager CMS: Consulente medico specialista PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato • À^J^ SSD-Trapianto di ^> Midollo Osseo SAMTOBONO PAUSIUPON PO 75-31 MacroEmergenze post trapianto AZIENDAOSPFDAL £RAP£D»ATR!CA CNM: Consulenti non medici OPE: Operatore esterno (manutenzioni, pulizie, ecc) 1. SCOPO Questa procedura è rivolta a tutto il personale coinvolto nell'attività trapiantologica. L'obiettivo di questa procedura è di fornire una linea guida per la gestione delle principali complicanze post trapianto. 2. APPLICABILITÀ La procedura operativa si applica alle seguenti attività: A. PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELL'ENGRAFTMENT B. PROCEDURA DI TRASFERIMENTO IN CLINICA DI TERAPIA INTENSIVA C. GESTIONE DEL PAZIENTE TERMINALE 3. RESPONSABILITÀ La responsabilità' della corretta esecuzione della presente procedura operativa è del personale sanitario che si trova ad effettuare l'attività riportata sul campo di applicazione. In dettaglio, la responsabilità della corretta applicazione della presente procedura è così definita: DRP DRC RC R MED MRE CIS IRE oss CMS R R p P p R Legenda: R responsabile, P partecipa all'attività, I informato, C controlla 4. 4.1 MODALITÀ OPERATIVE PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELL'ENGRAFTMENT L'engraftment, o attecchimento, viene definito dall'ottenimento di un recupero granulocitario (conta assoluta dei neutrofili > 0,5 x 109/l per 3 giorni consecutivi, in assenza di stimolazione con G-CSF) e piastrinico (conta piastrinica stabilmente > 20 x 109/l in assenza di PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato SSD-Trapianto di PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto SAKTOBONO PAUStUPON AZIENDACSPF3AI FRAPEDIATR1CA supporto trasfusionale piastrinico) a emopoietiche autologhe o allogeniche. seguito dell'infusione delle cellule staminali Il grado e le tempistiche dell'engraftment sono variabili; dipendono dal tipo di regime di condizionamento e dal grado di immunosoppressione che ne deriva, dalla quantità di cellule CD34+ infuse nel graft. % Tipicamente, le prime cellule a comparire nel sangue periferico, tra il 10° ed il 14° giorno dal trapianto, sono i monociti; seguono il recupero granulocitario e quindi quello piastrinico; normalmente la necessità di supporto trasfusionale si esaurisce nelle prime 3 settimane. 4.1.2. VALUTAZIONE DELL'ENGRAFTMENT Si attua mediante: - controllo regolare (ogni giorno o ogni 2-3 giorni, secondo necessità cliniche) dell'esame emocromocitometrico nelle prime 2-3 settimane dal trapianto, e comunque fino ad engraftment completo; 4.1.3 DIAGNOSI DI ENGRAFTMENT FAILURE Si definisce "engraftment failure" il mancato engraftment entro il 45 giorno dal trapianto. In assenza di un recupero granulocitario e piastrinico al 65 giorno, va eseguito un'aspirato midollare e/o biopsia ossea. L'esame citologico midollare, in caso di graft failure, evidenzerà un quadro di aplasia midollare o comunque di ipocellularità severa. In presenza di un quadro di ritardato recupero ematologico o di citopenizzazione, vanno comunque esclusi: - mielotossicità cotrimossazolo) da farmaci (es. aciclovir, valaciclovir, ganciclovir, valganciclovir, - infezione intercorrente, soprattutto virale (es. CMV, EBV, Parvovirus B19, HHV 6 e 8) - citopenia autoimmune - invio di un campione in edta al CEINGE Centro di riferimento delle metodiche di biologia molecolare al settore di che avendo ricevuto prima del trapianto sia un campione del paziente che un campione del donatore è in grado di valutare il grado di attecchimento del nuove CSE 4.1.4 TERAPIA DELL'ENGRAFTMENT FAILURE Misure generali: PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato /bfeff' SSD-Trapianto di 1-> PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto AZiENDACSPFDAf?RAP£D!ATfHCA - sospensione di farmaci mielotossici (es. dciclovir, valaciclovir, ganciclovir, valganciclovir, cotrimossazolo, micofenolato, diversi antibatterici) - stimolazione granulocitario della granulopoiesi mediante somministrazioni di fattore di crescita - trattamento di eventuali infezioni intercorrenti - eventuale seconda infusione di cellule staminali autologhe (back-up) se a disposizione 4.2. PROCEDURA DI TRASFERIMENTO IN REPARTO DI RIANIMAZIONE La procedura è assicurare ad ogni paziente che lo necessita il trasferimento nel Reparto di Rianimazione in modo tempestivo. Si applica ai pazienti degenti del Centro Trapianti che si trovano in condizioni cliniche critiche o instabili e che necessitano di monitoraggio e/o di terapie che sono di solito di competenza del rianimatore. Tali condizioni cliniche in genere comprendono: • Insufficienza respiratoria grave che necessita di somministrazione di ossigeno > 40% per mantenere una saturazione di 02 > 95% e/o accompagnata da segni di fatica respiratoria e/o con aggravamento progressivo: tale condizione può necessitare di ventilazione assistita non invasiva o invasiva. • Stato di shock da qualsiasi causa (cardiogena, settica, anafilattica, emorragica etc) con PA < 90 mmHg e oliguria, non responsivo al trattamento • Stato di coma da qualsiasi causa (metabolico, centrale etc) che può precedere una compromissione cardio-respiratoria Il medico di reparto ha la responsabilità di valutare la criticità/instabilità della situazione clinica del paziente e attivare la richiesta di trasferimento in Terapia Intensiva. Il medico di reparto ha la responsabilità di valutare che la prognosi complessiva della malattia di base è favorevole e che quindi l'applicazione di un' assistenza di tipo intensivo/rianimatorio ha il ragionevole obiettivo di risolvere una situazione critica temporanea. Il medico di reparto è tenuto, se possibile . a condividere questa responsabilità con il Direttore del Programma e/o il Responsabile dell'Unità Clinica e a tener conto nella sua decisione del desiderio del paziente o di un familiare autorizzatole il paziente non è cosciente) espresso il più possibile in prossimità all'aggravamento della situazione clinica. Il medico di Reparto ha la responsabilità di chiamare il rianimatore non in condizioni di emergenza ( imminente pericolo PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 Rev 0 Approvato SSD-Traplanto di PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto SANTOBONO PAUSI LI FON AHENDACSPFDAi'P^PEOIATRiCA di vita ) ma di urgenza , in cui sia possibile prevedere un aggravamento nel giro di alcune ore-giorni della situazione clinica instabile/critica Una consulenza precoce /tempestiva permette una valutazione clinica complessiva congiunta dell'ematologo e del rianimatore per mettere in atto il prima possibile il monitoraggio e le terapie intensive. 4.2.1 • MODALITÀ' OPERATIVE E TAPPE DEL PERCORSO In caso di richiesta di consulenza urgente del rianimatore, la richiesta viene inviata contemporaneamente via telefono! 3346048560) o con numero breve 86095 nelle ore diurne 8-20(In queste ore è sempre presente un anestesista rianimatore nel presidio Pausilipon). Dalle ore 20 alle 8 si fa riferimento direttamente alla Rianimazione allocata presso il presidio ospedaliero Santobono (numero telefonico 5889) Se dopo la consulenza si ritiene necessario un trasferimento in Rianimazione, il paziente viene trasferito mediante autoambulanza rianimativa con l'assistenza del medico rianimatore e del personale infermieristico della nostra unità, munito di lettera di Trasferimento; • In caso di pericolo imminente di vita del paziente si trasferisce direttamente in Rianimazione dopo consulto con il rianimatore presente in sede nelle ore diurne o con il rianimatore proveniente dal Santobono che ne cura il trasferimento e la stabilizzazione nelle ore notturne • Durante la degenza in Terapia Intensiva il decorso clinico del paziente verrà seguito attraverso periodiche consulenze in modo da permettere una gestione integrata delle terapia ematologica e rianimatoria. 4.3 GESTIONE DELLE CONSULENZE La richiesta di consulenza al letto del paziente viene avviata dal medico trapiantologo quando un paziente presenta una problematica specialistica legata ad un organo specifico. I consulenti cardiologici sono presenti nel Presidio Pausilipon. Essi sono contattati tramite chiamata diretta al numero 5488-5489 e/o con la consegna del modulo di richiesta consulenza aziendale. PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato SSD-Trapianto di Midollo Osseo SANTOBONO PAUSILIPON PO 75-31 MacroEmergenze post trapianto AZIENDAOSPE3AI €KAP£DIATRICA Lo specialista Immunematologo è presente nel presidio Ospedaliero Pausilipon 24/24 e il suo coinvolgimento avviene tramite chiamata diretta al 5515 e nelle ore notturne al 5571 e tramite consegna di richiesta scritta. Lo specialista chirurgo è presente nel Presidio Pausilipon e il suo coinvolgimento avviene tramite le modalità su esposte con chiamata al numero 5663-5669 Gli altri specialistici nelle figure di: Nefrologo Pneumologo Neurologo Neurochirurgo Gastrenterologo Dermatologo Chirurgo esperto delle ustioni Ortopedico Odontoiatra Fisiatra Oculista Otorino Urologo Infettivologo (Convenzione con la Clinica Pediatria Federico II) sono presenti presso il Presidio Ospedaliero Santobono. La richiesta di consulenza avviene tramite telefonata diretta e tramite l'invio per fax del modulo aziendale di consulenza che specifica che contiene: • Dati anagrafici del paziente • Reparto di ricovero • Grado di urgenza • Motivo della consulenza • Motivo dell'urgenza • Data ora di invio • Medico che richiede La stessa richiesta è inviata alla Direzione Sanitaria del Presidio Santobono che organizza e coadiuva l'invio dello specialista. PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 Rev 0 Approvato SSD-Trapianto di PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto SANTOBONO PAUSILIPON AZIENDA?.J-,PFDA,.£MAP£OIATRICA Nel caso di attività che prevedono interventi strumentali sul paziente, valutato lo stato di salute del paziente stesso, in accordo con il medico consulente e con il trapiantologo, dopo colloquio con i familiari del paziente, si decide di operare in sede o di trasferire il paziente presso il Presidio Santobono. Il trasferimento se necessario e concordato avviene tramite autoambulanza dell' AORN Santobono Pausilipon con personale della SSD TMO Nel caso di trasferimento presso il Presidio Santobono il medico trapiantologo garantisce la sua presenza presso il reparto di ricovero per garantire e integrare, insieme allo specialista, la migliore cura possibile. 4.4 GESTIONE DEL PAZIENTE TERMINALE La procedura è definire i pazienti terminali, assicurare che ricevano la terapia di supporto e di palliamone necessaria nella loro situazione clinica ed evitare che siano sottoposti a terapie inutili. Si applica ai pazienti sottoposti a un trapianto di cellule staminali emopoietiche che si è associato ad una o più complicanze del trapianto e/o ad una ricaduta della malattia primitiva ematologica , che si sono dimostrate refrattarie a per questo sono giudicate non più reversibili più linee di trattamento o che e a prognosi infausta a breve termine ( in alcune settimane/mesi). Il medico di Reparto ha la responsabilità di valutare la situazione clinica del terminale e Clinica di discuterla paziente con il Direttore del Programma e/o il Responsabile dell'Unità durante le visite collegiali ( la visita del Direttore si svolge due volte a settimana e quella del responsabile dell'Unità Clinica ogni mattina feriale) e/o durante i meeting di Reparto ( una volta alla settimana). Il medico di Reparto ha la responsabilità di informare in modo chiaro e comprensibile i familiari autorizzati della situazione clinica a prognosi infausta a breve termine e di comunicare tali informazioni al paziente , se questi lo richiede in modo esplicito o implicito e se è ritenuto in grado di comprendere ed accettare tali informazioni. La comunicazione può avvenire in presenza o dopo colloquio con la psicologa. Il medico di Reparto ha la responsabilità di riportare nel diario clinico la valutazione collegiale e informazioni comunicate al paziente ed ai suoi familiari. PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato le SSD-Trapianto di PO 75-31 Midollo Osseo MacroEmergenze post trapianto SANTOBONO PAUSJLIPON AZiENDAOSPEDAf? ^PEDIATRICA 4.4.1 MODALITÀ' OPERATIVE E TAPPE DEL PERCORSO La situazione clinica del paziente terminale richiede in genere la sospensione delle cure mediche intensive e il mantenimento delle terapie palliative e di supporto, avviando, se possibile dal punto di vista medico, familiare e logistico, una dimissione protetta del paziente o un trasferimento i una struttura tipo "hospice". In particolare: • La chemioterapia viene sospesa, a meno che non si tratti di una chemioterapia a basse dosi per controllare la progressione sintomatica di una malattia ematologica. • Le emotrasfusioni con globuli rossi concentrati e piastrine vengono limitate nel caso di anemia sintomatica o emorragie in atto, rispettivamente. • La terapia del dolore deve essere adeguata e può necessitare l'attivazione di una consulenza dell'anestesista esperto in Terapia del dolore per scegliere e monitorare la terapia più adeguata. • Le altre cure mediche devono essere progressivamente ridotte al solo supporto. • Il paziente, che non può essere dimesso dal reparto, non deve essere mantenuto più nella Sezione Trapianti in isolamento ma, se lo desidera, deve avere la possibilità di essere assistito continuativamente dai suoi familiari in una stanza singola. • Il paziente, se lo desidera ed è cosciente, e i suoi familiari possono richiedere un supporto psicologico attraverso periodiche visite della psicologa . 5. RIFERIMENTI Norma ISO 9001 edz. 2008 Manuale della Qualità JACIE 4.1 versione 6. REGISTRAZIONI Nella cartella clinica del paziente si terra registrazione delle attività eseguite. 7. ALLEGATI Non sono previsti allegati PO 75-31 Macroemergenze post Trapianto DRP Emesso SGQ 10.12.12 RevO Approvato