1 3°SERVIZIO PSICHIATRICO
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1 3°SERVIZIO PSICHIATRICO
3°SERVIZIO PSICHIATRICO Piazzale L.A. Scuro n.10 37135 Verona Tel. 045/8124952 E-mail: [email protected] Resp: Professor Michele Tansella PRESENTAZIONE GENERALE Il 3° Servizio Psichiatrico è gestito dalla Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità (DSPMC) della Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona in convenzione con la ULSS 20 di Verona. Il Servizio Psichiatrico è parte integrante del Dipartimento per la Salute Mentale (DSM) di Verona insieme al 1° e 2° Servizio situati presso l’Ospedale di Borgo Trento e al 4° Servizio situato presso l’Ospedale di San Bonifacio. Il mandato del Servizio, esercitato attenendosi alle direttive nazionali e regionali (Piano Sanitario Nazionale, Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale) e a quelle del DSM di Verona è quello di fornire un’assistenza psichiatrica integrata (prevenzione, terapia e riabilitazione) ai residenti di una specifica area geografica. In tal senso il 3° Servizio Psichiatrico è responsabile dell’assistenza psichiatrica alla popolazione residente nell’area del Distretto Sanitario n. 2 (Verona-Sud) dell’ULSS 20, pari a circa 100.000 abitanti. Tale area è suddivisa in due zone: 1) Comune di Verona: Borgo Roma, Santa Lucia, Golosine; 2) Comune di Verona: Cadidavid, Comune di Buttapietra, Comune di Castel d’Azzano, Comune di San Giovanni Lupatoto. Lo staff permanente del Servizio è costituito da: 10 psichiatri, 5 psicologhe, 3 assistenti sociali, 2 assistenti sanitarie, 18 infermieri/e territoriali (16 infermieri professionali di cui una facente funzione di caposala, 1 operatore socio-sanitari, 1 infermiere generico), 15 infermieri/e di reparto e 3 educatori. Con l’eccezione di 1 psicologo, 5 infermieri professionali e 3 educatori, tutti appartenenti all’ULSS 20, il restante personale è dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata. Nel Servizio opera anche personale in formazione quali psicologi, assistenti sociali e medici iscritti alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Verona. Il 3° Servizio Psichiatrico è dotato di una serie di strutture, successivamente descritte, sia di tipo ospedaliero come il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona presso l’Ospedale Policlinico di Borgo Roma, sia extraospedaliero dell’ULSS 20 come il Centro di Salute Mentale (CSM), la Comunità Terapeutica Residenziale Protetta (CTRP), le due Comunità Alloggio (CA) e i tre Gruppi Appartamento. MODELLO ORGANIZZATIVO La possibilità di fornire una risposta adeguata e completa ai bisogni di salute mentale è garantita dalla presenza di una assistenza psichiatrica integrata che opera in collaborazione con familiari ed operatori delle strutture sociali e sanitarie pubbliche e private. Il raggiungimento di tali obiettivi avviene attraverso la presa in carico dell’utente da parte di 2 équipe pluriprofessionali (una per ogni area territoriale) costituite da medici psichiatri, psicologi, assistenti sociali, assistenti sanitarie, infermieri. Con la sola eccezione del personale infermieristico, gli operatori di ciascuna équipe sono responsabili degli stessi utenti nei vari momenti di passaggio attraverso le diverse strutture del Servizio (ospedaliere ed extra-ospedaliere) e durante le diverse fasi di trattamento garantendo così una continuità sia trasversale sia longitudinale. All’interno di ogni équipe, il singolo utente è affidato ad uno operatore che diviene il suo referente-chiave (“case-manager”). Possono fungere da “case-manager” i medici, gli psicologi o gli infermieri più anziani. I pazienti visti esclusivamente a livello ambulatoriale dallo psichiatra o dallo psicologo non hanno un referente-chiave. Una terza équipe, definita “équipe psico-sociale”, garantisce il coordinamento delle attività terapeutico-riabilitative che si svolgono presso il CSM e le strutture intermedie (CTRP, CA, Gruppi 1 Appartamento). Nell’ambito di tale équipe, ugualmente caratterizzata dalla pluriprofessionalità (medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori e operatori di assistenza), viene anche coordinato il rapporto con gli operatori di assistenza delle cooperative convenzionate con l’ULSS 20 che operano nelle strutture intermedie. Per ognuna delle équipe è prevista la presenza di un medico psichiatra responsabile degli interventi socio-assistenziali erogati. Il mantenimento di uno stile di lavoro condiviso che possa garantire una omogeneità delle risposte fornite dal Servizio viene infine garantito dalla presenza di un medico psichiatra coordinatore delle attività assistenziali. L’applicazione di tale modello di assistenza richiede un elevato livello di comunicazione e di scambio di informazioni tra gli operatori. Per tale motivo ogni mattina presso il CSM si svolge una riunione generale di tipo clinico-organizzativo di tutti gli operatori del Servizio a cui seguono le riunioni delle singole èquipe per la programmazione dell’attività assistenziale. Periodiche riunioni del personale strutturato, indette dal responsabile del servizio, sono inoltre previste per affrontare eventuali problematiche relative all’integrazione degli interventi all’interno del Servizio (rapporti tra le équipe) e tra il Servizio ed altri enti e/o istituzioni (Azienda Ospedaliera, ULSS 20, Comune di Verona, etc.). INTERVENTI Interventi sanitari Comprendono visite ambulatoriali, visite domiciliari, ricoveri in regime ordinario o di Day Hospital presso il SPDC, consulenze psichiatriche al Pronto Soccorso ed altri reparti di degenza dell’Ospedale Policlinico 24 ore su 24. L’attività ambulatoriale è costituita dalle prime visite e dalle visite di controllo. La sede delle prime visite è l’ambulatorio specialistico della Clinica Psichiatrica presso l’Ospedale Policlinico di Borgo Roma nella giornata di giovedì (9.00-12.00) e martedì (9.00-12.00) per l’équipe Borgo Roma/Golosine-S.Lucia, venerdì (9.00-12.00) e giovedì (14.00-16.00) per l’équipe Cadidavid/San Giovanni Lupatoto. Nel corso della prima visita, l’utente, previa impegnativa del medico di medicina generale, viene sottoposto a valutazione clinica da parte dei medici psichiatri e/o degli psicologi strutturati dell’équipe affiancati da medici in formazione della Scuola di Specializzazione in Psichiatria. I risultati della valutazione (presa in carico o meno da parte del servizio, tipologia di intervento terapeutico individuato) vengono comunicati al medico di medicina generale attraverso apposita modulistica (lettera al curante) consegnata all’utente alla fine della visita. A seconda della situazione clinica evidenziata il medico psichiatria o lo psicologo possono affiancare il medico specializzando nella presa in carico o garantire una supervisione continuativa per tutto il periodo di trattamento. Tutte le visite di controllo vengono svolte presso gli ambulatori del CSM dal lunedì al venerdì previo accordo diretto con l’équipe curante. Le visite domiciliari per gli utenti residenti nel territorio di competenza del 3° Servizio vengono organizzate e svolte dagli operatori delle due équipe territoriali. A seconda della situazione clinica, la visite domiciliare può essere fatta dal solo medico psichiatra e/o dall’infermiere territoriale e/o dall’assistente sociale dell’équipe. In alcuni casi, in seguito a specifiche segnalazioni ed in particolari situazioni (impossibilità o difficoltà dell’utente a recarsi al Servizio), la stessa prima visita può essere fatta, possibilmente insieme al medico di medicina generale, presso il domicilio dell’utente. Interventi territoriali da parte delle équipe possono essere svolti anche presso strutture residenziali convenzionate con la ULSS 20 per la verifica dei programmi terapeutico-riabilitativi degli utenti inseriti. I ricoveri ordinari e l’attività di Day Hospital (DH) presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) vengono ugualmente effettuati e gestiti dalle équipe territoriali e dalla équipe psicosociale, nel caso di utenti residenti presso le strutture intermedie. Il ricovero può essere deciso in corso di valutazione ambulatoriale o domiciliare oppure in situazioni di urgenza in sede di consulenza specialistica presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Policlinico. 2 La presenza di eventuali problematiche sociali, segnalate dai medici referenti del caso, vengono valutate dagli assistenti sociali delle équipe. Tale intervento, oltre a soddisfare eventuali bisogni emersi nel corso della degenza, può estendersi alla ricerca e al reperimento di idonee risorse sociali utilizzabili nei programmi di degenza e in quelli post-dimissione. L’attività di DH viene generalmente utilizzata per il monitoraggio di terapie farmacologiche (determinazione della concentrazione plasmatica di alcuni farmaci), per l’esecuzione di consulenze specialistiche ed esami di laboratorio e/o strumentali relativi a condizioni di comorbilità medica in grado di influenzare il decorso del disturbo psichiatrico di base o di essere influenzate da quest’ultimo o dai trattamenti farmacologici ad esso associati. Le consulenze psichiatriche richieste dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Policlinico vengono svolte dal medico reperibile di turno. Nei giorni feriali è previsto che tale servizio possa essere effettuato dai medici specializzandi del III e IV anno, previa valutazione di idoneità da parte della Scuola di Specializzazione, con supervisione e reperibilità di II livello dei medici strutturati. Nei giorni festivi l’attività viene svolta esclusivamente dal personale medico strutturato. Le consulenze psichiatriche richieste da altri reparti di degenza dell’Ospedale Policlinico vengono effettuate dal Servizio Autonomo di Psicosomatica e di Psicologia Clinica del DSPMC dove operano psicologi, medici psichiatri strutturati e medici specializzandi. Le sole consulenze aventi caratteristiche di urgenza vengono svolte dai medici reperibili di turno. Interventi psicoterapici Sedute psicoterapeutiche (individuali, di coppia o familiari) vengono svolte presso gli ambulatori del CSM da parte degli operatori delle équipe territoriali o presso il Servizio di Psicoterapia, situato nell’Ospedale Policlinico. Il Servizio di Psicoterapia, costituito da personale medico, psicologico strutturato e in formazione, è infatti parte integrante del 3° Servizio e prevede sia un accesso diretto da parte dell’utente sia un accesso mediato dall’invio delle équipe territoriali. Interventi sociali Assistenti sociali e assistenti sanitarie (con funzioni sociali) inserite nelle èquipe del servizio svolgono: attività di segretariato sociale, fornendo agli utenti e ai loro familiari informazioni relative all’accesso ai servizi socio-sanitari; lavoro integrato all’interno delle équipe per la definizione dei programmi di riabilitazione, reinserimento sociale e lavorativo e prevenzione del disagio; attività di promozione, reperimento e attivazione di risorse istituzionali e informali, in collaborazione con altri professionisti di enti e agenzie presenti sul territorio; attività di erogazione di servizi di assistenza educativa, domiciliare realizzati in collaborazione con operatori di assistenza del privato sociale e periodicamente supervisionati dall’èquipe curante; inserimenti diurni all’interno di centri educativi diurni occupazionali del privato sociale convenzionato attivati e periodicamente supervisionati dall’èquipe curante; inserimenti residenziali riabilitativi per utenti con limitati livelli di autonomia e necessità di interventi terapeutici-riabilitativi ad alta intensità realizzati all’interno di strutture residenziali di diversa tipologia (alcune gestite direttamente dal servizio, altre dal privato sociale convenzionato con L’ULSS 20); inserimenti lavorativi in collaborazione con altri Servizi dell’ULSS 20, l’Ufficio per l’Impiego e altre agenzie presenti sul territorio; collaborazioni con altri servizi specialistici dell’ULSS 20 per situazioni multiproblematiche in base ai protocolli di intesa realizzati tra servizi specialistici diversi (Handicap Adulto, Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento delle Dipendenze) valutate in sede distrettuale attraverso l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVMD). Interventi riabilitativi Attività finalizzate alla riabilitazione si svolgono prevalentemente presso il CSM (Centro Diurno), le comunità residenziali o a domicilio dell’utente. Includono interventi mirati al recupero o all’acquisizione di migliori livelli di autonomia e vanno dal semplice supporto nella gestione delle attività domestiche o della cura della persona, fino a corsi organizzati di alfabetizzazione, psicomotricità, teatro, gruppi pittura, giornali etc. Gli interventi vengono effettuati dal personale dell’équipe psico-sociale ad eccezione di quelli effettuati a domicilio, svolti da operatori di assistenza (servizio di assistenza domiciliare) con supervisione delle équipe territoriali. 3 Interventi psico-educazionali Hanno finalità educativa e di supporto ai familiari di pazienti psicotici. Esistono due differenti proposte di incontri: Gruppo informazione: comprende una serie di 12 seminari tenuti da esperti su diversi argomenti (psicopatologia, farmacologia, psichiatria forense, organizzazione dei servizi sociali e sanitari, etc.) finalizzati ad aiutare i familiari nella comprensione della malattia e nella relazione con il parente affetto da disturbo psichico. Gruppo incontro: comprende una serie di 10 incontri tra uno staff multiprofessionale (infermiere, psicologo, psichiatra, etc.) ed il gruppo di familiari che nel corso dell’anno precedente ha partecipato ai seminari informativi. Si propone come una possibilità di approfondimento di alcune tematiche specifiche proposte o dagli operatori o dai familiari stessi e sulle quali i partecipanti si confrontano e condividono esperienze comuni relative al vissuto legato alla malattia del congiunto. La finalità è principalmente quella di diminuire il carico psicologico percepito dai familiari creando un contesto adeguato ad esprimere il proprio disagio ed a facilitare il confronto con chi vive situazioni analoghe. STRUTTURE Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) Il SPDC è collocato al primo piano del lotto A del Policlinico di Borgo Roma dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Dotato di 15 posti letto dispone inoltre di 1 posto letto di Day Hospital. Le attività all’interno del SPDC sono garantite dal personale medico, psicologico e sociale delle équipe territoriali. Compito specifico dei medici psichiatri è quello di: decidere per la necessità del ricovero, valutare la situazione clinica generale (sia psichiatrica sia medica), raccogliere l’anamnesi, richiedere eventuali esami e/o consulenze specialistiche, prescrivere la terapia farmacologica e fornire indicazioni relative all’utente ricoverato al personale infermieristico. Nel corso della degenza è ugualmente compito dei medici quello di aggiornare quotidianamente la cartella clinica monitorando le condizioni cliniche del paziente, l’efficacia e la sicurezza delle terapie farmacologiche e più in generale l’intero programma di degenza (eventuali uscite in ambito ospedaliero, permessi per recarsi presso le strutture del Servizio esterne al SPDC o presenti sul territorio, permessi per recarsi a casa, etc.). Tali indicazioni vanno riportate anche sul quaderno delle consegne lasciato al personale infermieristico. Il coordinamento delle attività del SPDC è garantito dalla presenza di un responsabile medico coadiuvato nelle sue funzioni da 2 medici di reparto in formazione (del III o IV anno della Scuola di Specializzazione in Psichiatria). Il responsabile di reparto, oltre a coordinare con il caposala il personale infermieristico in servizio nel SPDC, ha il compito di verificare la completezza della documentazione delle cartelle di ricovero e di DH in uscita dal reparto e di firmarne la loro chiusura prima dell’invio delle stesse presso l’Archivio dell’Ospedale Policlinico. Il medico di reparto può, se adeguatamente informato dall’équipe curante, in caso di temporanea assenza del medico referente del caso: aprire la cartella clinica e prescrivere eventuali esami; contattare il laboratorio e/o i servizi diagnostici; assistere alle consulenze specialistiche richieste; intervenire in situazioni di urgenza sanitaria; consegnare la lettera di dimissione all’utente e/o ai familiari. La presenza medica 24 ore su 24 è infine garantita dal servizio di reperibilità dei medici psichiatri. Il personale infermieristico del SPDC è composto da 1 caposala, 14 infermieri professionali (di cui 4 part-time), 2 infermieri generici e 3 operatori socio-sanitari. Compito del personale infermieristico è quello di: accogliere gli utenti ricoverati; preparare la cartella clinica e la termografica; compilare il diario infermieristico; fornire l’assistenza necessaria all’utente sia dal punto di vista psichico sia medico; monitorare la condizione clinica dell’utente, riportando tale valutazione sul quaderno delle consegne; somministrare e registrare la somministrazione delle terapie farmacologiche; registrare gli esami ematochimici/strumentali richiesti; gestire il registro movimento (ammissioni e dimissioni degli utenti). 4 Settimanalmente ogni équipe territoriale si riunisce con il personale infermieristico per una valutazione dei programmi di degenza dei propri utenti ricoverati. Nella sola giornata di venerdì (9.00) la riunione generale del servizio viene svolta presso la Clinica Psichiatrica e dedicata ad una revisione delle condizioni cliniche dei degenti. Il responsabile del Servizio valuta periodicamente con il responsabile di reparto il raggiungimento degli obiettivi relativi alle attività di ricovero, sia ordinario sia in regime di DH, stabiliti dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera. Centro di Salute Mentale (CSM) Il CSM è la sede organizzativa ed il punto di coordinamento di tutta l’attività territoriale del 3° Servizio Psichiatrico. La struttura, situata in via Bengasi 4, è aperta 12 ore (8.00-20.00) dal lunedì al venerdì e 8 ore (8.0016.00) il sabato. Nei periodi di chiusura del CSM (dalle ore 16.00 del sabato alle ore 8.00 del lunedì, dalle ore 20.00 alle ore 8.00 degli altri giorni feriali e nei giorni festivi infrasettimanali) è attivo un servizio di pronta reperibilità infermieristica per gli utenti inseriti nelle strutture intermedie o eccezionalmente per utenti residenti nel territorio di competenza del 3° Servizio Psichiatrico. Tale intervento viene attivato dai medici psichiatri reperibili. L’organico è costituito da: - 1 medico responsabile della struttura - 1 psicologa coordinatrice delle attività del Centro Diurno - 1 infermiera professionale con funzioni direttive di coordinamento - 11 infermieri professionali - 1 infermiere generico - 1 operatori tecnici addetti all’assistenza Il personale infermieristico, suddiviso in due gruppi, ruota a periodi alterni di un anno al CSM e nelle due équipe territoriali. Gli infermieri del CSM sono coinvolti nello svolgimento delle attività terapeutico-riabilitative del Centro Diurno, nelle attività di DHT e nella distribuzione diretta dei farmaci nuovi antipsicotici. Il Centro Diurno funziona con gli stessi orari e lo stesso organico del CSM. Lo scopo del Centro Diurno è fornire agli utenti un ambiente accogliente per l’appoggio giornaliero e la possibilità di partecipare a programmi riabilitativi e di socializzazione. Tali programmi si articolano in: attività in gruppi strutturati; attività libere di tipo ricreativo, culturale, socializzante; attività di sostegno allo sviluppo dell’autopromozione. L’appoggio dei pazienti viene fatto dalle equipe territoriali, dopo presentazione del caso alla riunione settimanale e previa compilazione della Scheda di appoggio. I gruppi strutturati (accoglimento, discussione, giornali, pittura, psicomotricità, teatro, cinema, musicoterapica, cucina, fitness, espressione artistica, informatica, manufatti artigianali…) costituiscono nel loro complesso il cosiddetto “programma diurno” e si basano su un modello integrato di riabilitazione. Sono organizzati e condotti da un team composto da un consulente esperto, infermieri e uno o più medici/psicologi in formazione. Le attività di ogni gruppo sono mirate ai bisogni riabilitativi dei singoli utenti (miglioramento delle capacità di attenzione, concentrazione, critica, proposizione, relazione etc.). Le attività libere (gite, momenti vari di socializzazione) si svolgono in particolari occasioni per periodi temporanei. Sono finalizzati ad incentivare la capacità di vivere in maniera positiva il tempo libero e a favorire il contatto con le realtà extra-istituzionali. Le attività di sostegno allo sviluppo dell’autopromozione sono finalizzate a sostenere le iniziative del gruppo di Auto-Aiuto che coinvolge ormai circa 500 persone tra utenti del servizio e volontari. L’obiettivo è favorire le capacità di iniziativa personale nella risoluzione dei problemi sociali anche attraverso forme di aggregazione sociale utilizzando le modalità di Auto-Aiuto come strumento favorente il processo di crescita. 5 Il Day Hospital territoriale (DHT) funziona con gli stessi orari e lo stesso organico del CSM. In esso si realizzano interventi farmacologici e psicoterapeutico-riabilitativi per situazioni di sub-acuzie psichiatriche per le quali non sia necessaria o opportuna la degenza in regime di ricovero ospedaliero. Gli interventi vengono erogati sino ad un numero massimo di 12 pazienti/die. L’appoggio dei pazienti viene fatto dalle equipe territoriali, dopo presentazione del caso alla riunione settimanale e previa compilazione della Scheda di appoggio. Presso il CSM avviene inoltre la distribuzione diretta dei farmaci antipsicotici nuovi durante l’orario di apertura settimanale. Il personale infermieristico si occupa dell’approvvigionamento (dalla Farmacia dell’Ospedale Policlinico) e della distribuzione dei farmaci previa compilazione da parte delle équipe curanti dei piani terapeutici e della specifica modulistica necessaria all’utente per il ritiro. La valutazione dei programmi di inserimento degli utenti viene effettuata settimanalmente all’interno di una riunione, condotta dal medico responsabile del CSM e dalla psicologa responsabile delle attività riabilitative, a cui partecipa tutto il personale infermieristico (martedì ore 13.30-15.00). Nell’ambito della stessa riunione viene svolto anche il coordinamento delle attività svolte presso il CSM. Strutture intermedie Il 3° Servizio Psichiatrico gestisce diverse tipologie di strutture intermedie finalizzate allo svolgimento di programmi terapeutico-riabilitativi in regime residenziale. Le strutture attualmente disponibili sono rappresentate da: - Una Comunità Terapeutica Residenziale protetta (CTRP) dell’ULSS 20, dotata di 12 posti letto e situata nel paese di Raldon in via Pinzon 9. - Due Comunità Alloggio dell’ULSS 20, in grado di ospitare 4 utenti ciascuna, situate rispettivamente in via Tunisi 11 e via Capodistria 7 - Tre Gruppi Appartamento dell’ULSS 20, situate in via Tunisi 11 (per 3 utenti), via Palazzina 123 (per 1 utente) e via San Giacomo 52 (per 3 utenti) La diversificazione delle strutture corrisponde alla necessità di poter mettere in atto programmi terapeutico-riabilitativi per utenti caratterizzati da differenti livelli di gravità psicopatologica e funzionamento psico-sociale (competenze strumentali e grado di autonomia). La CTRP prevede, infatti, la presenza 24 ore su 24 di personale sociale (educatori della cooperativa e dell’ULSS 20) e sanitario (infermieri del ULSS 20) ed è coperta dal Servizio di reperibilità infermieristica, le CA esclusivamente di personale sociale durante il giorno mentre per i Gruppi Appartamento non è prevista alcuna presenza di operatori delle cooperative o del servizio. Le strutture intermedie sono gestite dall’équipe psicosociale del 3° Servizio Psichiatrico costituita da: - 1 medico responsabile delle strutture territoriali 1 infermiere professionale con funzioni di coordinamento infermieristico 3 educatore professionali con funzioni di coordinamento di sede 3 infermieri professionali 11 operatori socio-sanitari (personale delle cooperative in convenzione) L’inserimento degli utenti presso le strutture intermedie viene proposto dalle équipe territoriali e discusso nelle sue finalità e caratteristiche con l’équipe psico-sociale. In tale fase viene valutata l’appropiatezza dell’inserimento, la tipologia di struttura più idonea per il caso oggetto di esame, gli obiettivi e le modalità di attuazione del programma terapeutico-riabilitativo, il livello di integrazione nell’intervento tra le due équipe. Il progetto, formalizzato come Progetto Terapeutico Individualizzato, viene successivamente monitorato per tutta la sua durata attraverso incontri programmati e non sulla base delle richieste di una delle due équipe. Nell’ambito di tale circuito è 6 possibile il passaggio di un utente da una struttura a più elevato livello di protezione ad una di minor livello (o viceversa) o la dimissione dell’utente dalle strutture intermedie ad altra risorsa reperita nel territorio (propria abitazione, abitazione AGEC, gruppi appartamento del Self-help). Le riunioni di coordinamento delle attività svolte presso le CTRP, CA, Gruppi Appartamento condotte dal responsabile dell’équipe psico-sociale hanno frequenza settimanale. ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E RICERCA DEL SERVIZIO La Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica (Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità, Università di Verona) è stata designata dall’OMS Centro Collaboratore per la Ricerca e la Formazione in Salute Mentale e Valutazione dei Servizi il 23 febbraio 1987. La formazione riguarda studenti dei corsi di laurea in medicina, in riabilitazione psicosociale e in altri corsi delle professioni sanitarie, specializzandi e dottorandi (in Psicologia clinica e Psicosomatica e in Psichiatria). La ricerca è dedicata a temi di psichiatria epidemiologica, genetica e neuroimaging dei disturbi schizofrenici e del disturbo bipolare, psicofarmacologia clinica, psicologia clinica e comunicazione in medicina, geografia della salute mentale, valutazione dei costi e valutazione dei servizi di salute mentale. INTERVENTI DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DEL SERVIZIO Gli interventi di supporto alle attività svolte dal servizio sono di tipo organizzativo, assistenziale e formativo-educazionale. Dal punto di vista organizzativo, il Servizio applica dal dicembre 2002 un sistema di gestione della qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000, certificato nell’ambito del sistema di gestione dell’Azienda Ospedaliera degli Istituti Ospitalieri di Verona e confermato nel gennaio 2008. Ciò significa che tutte le attività sono sostenute da specifiche procedure, approvate dal responsabile del Servizio e distribuite a tutto il personale strutturato, in cui vengono descritte le diverse fasi delle attività stesse e i compiti e le responsabilità dei diversi operatori coinvolti. Copia delle procedure viene inoltre conservata in tutte le sedi del servizio (SPDC, CSM, CTRP) potendo così essere consultata in qualsiasi momento. A tutti gli operatori ed in particolare ai responsabili delle strutture viene dato il compito di segnalare eventuali non conformità evidenziate nei processi che caratterizzano le singole attività al fine di mettere in atto quelle azioni correttive che consentano, laddove è possibile, il superamento del problema. In tal senso è stato costituito un team di cui fanno parte gli operatori di riferimento per ciascuna struttura del Servizio (SPDC, CSM, CTRP) che ha il compito di monitorare ed eventualmente aggiornare sulla base delle esigenze emerse le procedure in corso. Dal punto di vista assistenziale, tutte le attività sono supportate da due specifici strumenti di comune utilizzo nella pratica quotidiana: il Sistema Informativo Dipartimentale Assistenza Psichiatrica (SIDAP) ed il Registro Informatico dei Farmaci (RIF). Il SIDAP è una registrazione longitudinale e centrata sull’utente dei contatti che la popolazione ha con il Servizio. Ciò consente di seguire ed analizzare nel tempo il percorso assistenziale di un utente sia dal punto di vista quantitativo (numerosità degli interventi) sia qualitativo (tipologia degli interventi). Compito degli operatori del Servizio è quello di raccogliere, sin dal primo contatto con l’utente nelle diverse sedi (ambulatori, domicilio, CSM, Pronto Soccorso, reparti di degenza), una serie di informazioni di tipo anagrafico, anamnestico e diagnostico che consentano l’apertura della cosiddetta cartella dipartimentale. Nel corso del periodo di presa in carico tale cartella sarà regolarmente aggiornata registrando tutti i contatti dell’utente. Tale registrazione permetterà di monitorare nel tempo la storia clinica dell’utente e di descrivere la tipologia degli interventi erogati dal Servizio. La consultazione della cartella, attualmente informatizzata, può avvenire attraverso uno specifico programma da tutte le sedi del servizio. La disponibilità di un sistema informativo quale il SIDAP consente, inoltre, di portare avanti filoni di ricerca che hanno una diretta ricaduta sull’organizzazione clinico-assistenziale del servizio. Gli studi sui 7 pattern di utilizzazione del servizio da parte degli utenti permettono di individuare indicatori della qualità delle cure erogate quali le percentuali di utenti che interrompono il trattamento o che hanno un singolo contatto con il servizio. Le ricerche relative alla stima dei costi dell’assistenza fornita possono inoltre supportare le decisioni sull’allocazione delle risorse e sul sistema di finanziamento, creando una base appropriata per la pianificazione del servizio e per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse (umane, materiali e strutturali). Il RIF è un sistema informatizzato semplice ed affidabile, utilizzabile dai medici psichiatri in grado di agevolare il lavoro clinico e favorire una riflessione critica sulle abitudini prescrittive. Esso permette, infatti, di risalire con estrema rapidità al trattamento farmacologico di ogni paziente, sia quella in corso sia quello eventualmente assunto in passato, ed alle motivazioni che hanno determinato gli eventuali cambiamenti nel corso del tempo. Tale aspetto risulta di particolare rilievo poiché consente, anche ad un medico che visita per la prima volta un determinato paziente, di usufruire di informazioni anamnestiche relative all’efficacia e alla tollerabilità dei diversi composti sino a quel momento utilizzati. Si viene, dunque, a costruire un archivio elettronico che raccoglie la “storia farmacologica” di un paziente e che assume un ruolo decisivo anche nella pianificazione di un successivo trattamento farmacologico. Attraverso il RIF è inoltre possibile accedere a Micromedex, una grande banca dati con informazioni dettagliate sui farmaci con particolare attenzione alle possibili interazioni in caso di polifarmacoterpie. L’accesso al RIF può avvenire da tutte le sedi del Servizio. Dal punto di vista formativo, l’aggiornamento del personale è garantito da una serie di specifici interventi. Progetti educativi dedicati al personale medico e non vengono, infatti, programmati e successivamente gestiti nel loro svolgimento dal referente formazione del Servizio che ha inizialmente il compito di definire gli argomenti da trattare sulla base della loro rilevanza clinica e della disponibilità di evidenze disponibili in letteratura. Il progetto formativo così come la nomina di un referente formazione e di un eventuale suo sostituto da parte del responsabile è parte integrante del processo qualità ISO 9001:2000. Altro strumento di aggiornamento è costituito dai journal club organizzati nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Psichiatria, in realtà aperti a tutto il personale del servizio. In tale ambito i medici in formazione sono chiamati a trattare problematiche psichiatriche di rilevanza clinico-epidemiologica raccogliendo e valutando criticamente le evidenze disponibili nella letteratura scientifica. Tale iniziative, oltre a fornire possibili raccomandazioni utilizzabili nella pratica quotidiana, consentono di acquisire e/o di rafforzare un approccio evidence-based al trattamento dei disturbi psichici e alla programmazione degli interventi socio-sanitari ad essi correlati. Una ulteriore fonte di aggiornamento è infine garantita dalla presenza della Biblioteca della Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica (Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica) dell’Università di Verona che ha sede presso il Servizio di Psicosomatica e Psicologia Clinica, sempre all’interno dell’Ospedale Policlinico. La Biblioteca raccoglie, organizza e conserva materiale documentario di interesse psichiatrico in supporto all’attività didattica e di ricerca della Sezione di Psichiatria. Sono disponibili circa 2700 monografie e 57 riviste scientifiche correnti. Oltre al prestito e alla consultazione di testi, è possibile accedere a ricerche e interrogazioni su banche dati accessibili in rete di Ateneo e/o online quali MEDLINE, PsycInfo, PubMed, e su cataloghi di biblioteche italiane e straniere. . 8