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COMUNICATO STAMPA
9 aprile 2015
In piazzetta Palombo con la 'particella di Dio'
Il contributo dell'Italia al Cern nella serata del Festival dell'Astronomia
Venerdì 10 aprile 2015, ore 19, piazzetta Palombo, Campobasso
Piazzetta Palombo come non l'avete mai vista. Come il punto di ritrovo in cui domani sera, venerdì 10
aprile, alle 19, sotto il cielo stellato del Festival dell'Astronomia in corso di svolgimento in Molise,
s’incontreranno il passato e il presente della tradizione artigiana cittadina e una delle storie più incredibili e
appassionanti della fisica moderna: quella del Cern di Ginevra e di una delle sue scoperte più straordinarie,
il bosone di Higgs o 'particella di Dio' come prosaicamente la chiamano in molti. Tutto ben scandito e
illustrato dall'installazione ‘Meet Lhc – 60 anni di Italia al Cern’ dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(Infn), che da poco più di due settimane troneggia, misteriosa e colorata, al centro della splendida piazza
campobassana.
Ha destato la curiosità dei passanti e attirato gli appassionati di fisica veri e propri questa specie di scultura
d'arte contemporanea con la quale, attraverso una mostra itinerante, l'Infn celebra 60 anni di Italia al
Centro di ricerca internazionale.
Attraverso un percorso fotografico, l'installazione racconta la storia dell'imponente laboratorio nei pressi di
Ginevra, evidenziando il contributo che l’Italia, grazie all’Infn, ha fornito per il raggiungimento dei suoi
successi. Tra gli oggetti esposti anche un componente originale del superacceleratore Lhc, il famoso Grande
collisore di adroni, un acceleratore di particelle, utilizzato al Cern per ricerche sperimentali, di grande
attualità, anche perché riacceso domenica scorsa dopo due anni di consolidamento. Al centro della piazza si
parlerà di tutto questo, alla presenza di esperti e appassionati.
Press office Festival Nazionale dell’Astronomia e dell’Esplorazione [email protected]
www.festivaldellastronomia.it 3479437967
Sarà il ricercatore Universitario Francesco Conventi a raccontare la grande avventura dell'Italia al Cern e a
introdurre il tema tanto importante e discusso della cosiddetta 'particella di Dio'.
Il Professor Conventi lavora alla facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope”,
Dipartimento per le Teconologie, per il settore scientifico disciplinare FIS/01 (Fisica sperimentale). La sua
attività di ricerca nel campo della fisica delle interazioni fondamentali è svolta a partire dal 1998 all’interno
dell'Università’ di Napoli “Federico II” e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nella sezione di Napoli.
Dopo aver partecipato all’analisi dati nell’esperimento L3 al Lep (Large Electron-Positron) del Cern dal 1998
al 2001, da più di dieci anni è membro della collaborazione Atlas del Cern. Negli ultimi anni ha fatto parte
all’interno della collaborazione Atlas del gruppo di ricerca del bosone di Higgs la cui evidenza sperimentale
è stata confermata il 4 luglio 2012. Un esperto, insomma, a disposizione dei campobassani che vorranno
addentrarsi nella fisica delle particelle, tra acceleratori, cubi luminosi e parallelepipedi di un azzurro
intenso. Tutto bello e affascinante. Tutto da seguire, prima del momento conviviale e musicale, sempre
sotto le stelle di #astrofest15 primo Festival nazionale dell'Astronomia organizzato in Italia.
Sul Cern
Nato nel 1954, il Cern è oggi il più importante centro di ricerca al mondo in fisica delle particelle, dove
lavorano migliaia di persone di ogni nazionalità, di cui circa 1700 sono italiani. La sua ascesa segna la storia
della fisica moderna e contemporanea. E il contributo degli italiani è stato di fondamentale importanza. Tra
i fondatori, nel 1954, c’era Edoardo Amaldi, uno dei “ragazzi di via Panisperna”. È stato l’italiano Carlo
Rubbia, nel 1984, a vincere il Premio Nobel per la scoperta dei bosoni W e Z. È stata sempre un’italiana,
Fabiola Gianotti (oggi direttore designato del Cern), ad annunciare la più recente scoperta del bosone di
Higgs. E molti sono gli italiani che hanno rivestito o rivestono tuttora ruoli chiave e incarichi di
responsabilità al Cern. Questi risultati sono stati possibili grazie anche all’impegno dell’Infn, l’Istituto erede
della scuola di Fermi e Amaldi, che ha sempre condotto ricerche di punta e goduto di grande prestigio a
livello internazionale.
Per approfondimenti www.infn.it
Press office Festival Nazionale dell’Astronomia e dell’Esplorazione [email protected]
www.festivaldellastronomia.it 3479437967