CHIAVI PROVA B
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CHIAVI PROVA B
CHIAVI PROVA A. PROVA DI COMPRENSIONE DI TESTI SCRITTI TESTO N.1 Che fatica fare la spesa 1.c - 2.b - 3.b - 4.a - 5.a - 6.b. TESTO N. 2 Notizie varie dal mondo \ 1.c - 2.g – 3.a – 4.b – 5.h – 6.d TESTO N.3 Maledetto ristorante 1. fanno vedere le stelle - 2. di qualche pretesa - 3. un po' coccolati - 4. comune mortale - 5. ha un sapore intimidatorio - 6. la sera fatidica - 7. come un vigile che ti sta per dare la multa - 8. fosse gratis B. PROVA DI COMPETENZA LINGUISTICA 1. Italiani sempre più alti, ricchi e tristi 1. è - 2. e - 3. cosa - 4. niente/nulla - 5. ricerca - 6. mostra/presenta - 7. che 8. di - 9. italiani - 10. più - 11. anche - 12. si. 2. In cerca di Puccini 1. si - 2. dalla - 3. Qui/Lì - 4. all’ - 5. (trasferir)si - 6. cui/i quali - 7. alcuni - 8. suoi 3. Donne in famiglia 1. appena - 2. lasciare - 3. impegnate - 4. regole - 5. vince - 6.ruolo - 7. peggiore - 8. sotto 4. Intervista al cantante Albano 1. era - 2. lasciarmi - 3. canticchiando - 4. mi piacciono - 5. studiassi - 6. vorrebbe - 7. serva - 8. sarà 5. 1.b – 2.c – 3.a – 4. c C. PROVA DI COMPRENSIONE DI TESTI ORALI TESTO N. 1 1. Organizzazione famiglia e lavoro M.Piazza 1. 4. 7 L.Battistoni 2. 3. 5. 7 TESTO N. 2 Personaggi famosi 1.d - 2. c- 3.d - 4. b - 5. a- 6. b - 7. a TESTO N. 3 Gli uomini italiani 2-3-5-6 -8-9 PROVA TRASCRIZIONI DEI TESTI ORALI TESTO N. 1 Famiglia, organizzazione e lavoro Voci: conduttrice (C.); 1° intervistata, Marina Piazza (P.); 2° intervistata, Lea Battistoni (B.) C.: Organizzazione era un’altra parola chiave, perché organizzare la vita istante per istante. Incroci magici. Marina Piazza, insomma questa domanda si fa perché in effetti è difficile conciliare le due cose. P.: Sì, io credo che sia molto difficile e forse la cosa da dire è che oggi è diventato più difficile per le giovani donne di quanto era forse per la nostra generazione. C.: ...perché,... P.: Perché noi siamo entrate, dico noi come generazione, siamo entrate nel mondo del lavoro in lavori conciliativi, insomma abbiamo fatto le insegnanti, le assistenti sociali, come dire, per cui c’erano anche degli orari più facili, insomma. No, invece queste giovani donne sono più qualificate, escono dalla scuola, sono molto brave, vogliono, come dire, realizzarsi nel mondo del lavoro e nello stesso tempo sono diminuiti, come dire, anche i supporti. Per esempio le madri, io, in questo momento, non sto facendo la nonna, sono qui a rispondere alle domande. C.: ...anche le nonne stanno cambiando. P.: No, le nonne appunto non ci sono tanto o comunque non vogliono esserci tanto perché anche loro vogliono andare in giro e comunque sono di emergenza, non sono sostitutive; per cui è venuto a mancare, se vuole, questo patto di solidarietà intergenerazionale che ha permesso a noi di arrivare sul mercato del lavoro, e nello stesso tempo, come dire, il mercato del lavoro è diventato molto più feroce da un certo punto di vista, perché richiede più tempo, richiede più disponibilità, richiede un accesso precario al mondo del lavoro, per cui fai tanti piccoli lavoretti e, insomma, e però, mi sembra che sia stato confermato anche qui, come dire, per le giovani donne, oggi è ovvio lavorare, avere dei figli, se vogliono, insomma. Non è più una questione di scelta, caso mai, si sceglie sulla qualità dell’investimento, la quantità etc., ma non di scelta. Non tornano più a casa.... C.: Lea Battistoni, abbiamo detto un prezzo da pagare, c’è da pagare questo prezzo? B.: Sì, come si diceva appunto per, per ... le giovani in particolare, più che per, per ... le persone diciamo come me, che ormai appunto potrebbero essere nonne ma non lo sono, io ho una figlia di trentatré anni, che appunto ha un problema di sviluppo di carriera, e quindi rimanda. E questo rimandare è già secondo me un prezzo, rimandare la maternità significa in qualche modo decidere di fare i figli un po' più tardi, delle volte con delle cose positive, delle volte con delle cose negative. C.: Anche rischiando che poi non vengano... B.: Rischiando che poi delle volte non vengano ... C.: ..quello che diceva prima Marianna De Cinque, perché c’è un’età biologica che va anche rispettata, è vero che noi donne ci sentiamo più giovani, dimostriamo meno anni ... B.: ...ma anche noi potenziali nonne dimostriamo meno anni, ma poi in realtà ce li abbiamo e allora diciamo, il problema qual é? Che spesso le donne nel momento in cui cominciano ad avere uno sviluppo di carriera a questo punto fanno il figlio e ritornano in parte a casa, come diceva Marina, questa generazione non ritornerà mai a casa definitivamente, ma certo decidono di scegliere forse tra lo sviluppo di carriera oppure una conciliazione, questo sì, secondo me. E questo, in qualche modo, va aiutato con un lavoro più flessibile, con la possibilità di scegliere dei tempi per la maternità, dei tempi per sè, dei tempi per il lavoro. E questo, secondo me, le giovani donne stanno facendo, stanno cominciando forse meglio di noi a mettere insieme i tempi. Noi eravamo più donne ansiose, angosciate, loro, secondo me, lo sono un pochino meno. TESTO N. 2 Personaggi famosi Voci: conduttrice (C.); un’ intervistata, Catena Fiorello (F.); C.: Senti, tu hai intervistato personaggi del mondo dello sport, del mondo dello spettacolo ... F.: Diversi mondi e questo è voluto, questo dei diversi mondi, perché io dico sempre non ci si può identificare soltanto in un grandissimo finanziere come Emilio Niutti o in un grosso personaggio come Maurizio Costanzo che io ho intervistato, ma si può avere anche il desiderio, di non so aver voglia di fare il D.J. egregiamente come è riuscito a farlo Claudio Coccoluto, o far non so il motociclista, diventare un campione mondiale, per carità, Max Biagi è diventato poi un campione mondiale, e quindi ho esplorato vari settori proprio per dare la possibilità a tutti di indentificarsi e devo dire che ne sono uscite delle storie molto belle. C.: Ecco tra ... io ho sfogliato un po’ il tuo libro ... F.: Sì C.: ... tra le tante, Michele Placido, per esempio, come mai hai scelto lui? Di cosa avete parlato? F.: Perché intanto Michele Placido mi è piaciuto sempre come attore, mi è sempre piaciuto, un bravissimo regista. Volevo intervistare qualcuno che avesse qualcosa da raccontare ma che nello stesso tempo avesse anche una bella personalità. Quindi io non cercavo soltanto il personaggio per lo scoop pubblicitario, cercavo un personaggio che avesse profondità di pensiero e secondo me Michele Placido è un bell’esempio di profondità. C.: Massimo Ranieri, non credo assolutamente che sia da meno. F.: No, assolutamente, Massimo Ranieri è una storia bellissima, perché la sua storia nasce proprio nei ..., tra i vuoti di Napoli, e si sviluppa una storia proprio da film, una storia bellissima perché lui faceva il cameriere, faceva, ha fatto il parcheggiatore, ha fatto i lavori più umili, e poi scoperto da una signora, che f ..., da un’artista a 12 anni circa. Gli disse: ‘Vieni con me, ti porto da un grosso impresario perché tu sei bravo e ti farò diventare qualcuno’ e lui da quel giorno non ha mai smesso di lavorare. Dietro queste interviste ci sono delle storie umane, stupende dove i ragazzi, ma non solo i ragazzi, possono veramente trarre non solo insegnamento, ma proprio capire perché certo personaggi sono diventati così importanti, perché ci sono anche dietro delle grosse personalità. C.: Certo, nella moda hai intervistao Ottavio Missoni ... F.: Sì, Ottavio Missoni è una persona particolarissima, è rimasto proprio un bambino nell’anima, veramente. E poi mi è rimasta impressa questa eleganza, questa signorilità di Santo Versace, che per carità, quando tu lo vedi magari in tv, attraverso i giornali, guardi, immagini comunque che lui sia una persona così, però conoscerlo è stato per me veramente un grosso impatto emotivo, perché ho scoperto una persona in Santo Versace che non avrei mai immaginato, grande, grande eleganza, proprio interiore. C.: Senti, Cati, prima ci citavi Max Biagi tra le storie ... F.: Eh, Max Biagi, mi è costato un lungo viaggio in treno, perché sono partita da Roma per andare a Montecarlo a intervistarlo e devo dire un viaggetto abbastanza lungo, perché io prendo malvolentieri l’aereo, e sono arrivata lì e ho visto con quanta ... lui vive veramente, ecco quello che veramente ti sorprende è che Max Biagi, vive veramente come un ragazzo qualunque. Allora abbiamo fatto questa intervista nel suo ufficio a Montecarlo, poi siamo andati in un bar. E devo dire che la gente lo tratta proprio come il ragazzo della porta accanto. Questa è una cosa bellissima, perché Max vive veramente così. TESTO N. 3 Gli uomini italiani Punta emergente delle nuove tendenze maschili sono gli “evoluti”, uomini sofisticati, ricchi nel portafoglio e nello spirito, aperti e tolleranti, sono i più inclini a usare profumi e prodotti di bellezza, si rispecchiano nello stile di Michele Cucuzza, presentatore piacione e fascinoso, mentre è Afè la donna ideale per stare al loro fianco. Agli antipodi c’è la tribù degli “essenziali”, la più numerosa, incurante delle mode, dei Frizzi e dei lazzi, guarda al sodo. Sono gli uomini di una volta che risiedono prevalentemente in piccoli centri, e appartengono a fasce sociali medio-basse. Un po’ contro corrente, anche proprio come il cantante Vasco Rossi che è il loro punto di riferimento. Ma in fatto di donne hanno gusti, ben più raffinati, vorrebbero farsi coccolare dalla bella Alessia Marcuzzi. Numerosi nella nostra epoca i “narcisisti” concentrati su una cura quasi maniacale di se stessi, sono in maggioranza giovani tra i 18 ed i 24 anni, e la palestra è il loro ambiente naturale. La frequentano almeno tre volte a settimana ed è ovvio che guardino al muscoloso Silvester Stallone come a un mito da emulare. E quando si tratta di scegliere la donna da avere accanto, puntano senza esitazione su Elisabetta Canali tanto burrosa, quanto procace.