La canzone politica 1940-1970. Dal colonialismo
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La canzone politica 1940-1970. Dal colonialismo
Media Rossella Marisi La canzone politica 1940-1970. Dal colonialismo francese in Indocina alla controcultura americana Scientific Essay Bibliographic information published by the German National Library: The German National Library lists this publication in the National Bibliography; detailed bibliographic data are available on the Internet at http://dnb.dnb.de . This book is copyright material and must not be copied, reproduced, transferred, distributed, leased, licensed or publicly performed or used in any way except as specifically permitted in writing by the publishers, as allowed under the terms and conditions under which it was purchased or as strictly permitted by applicable copyright law. Any unauthorized distribution or use of this text may be a direct infringement of the author s and publisher s rights and those responsible may be liable in law accordingly. Imprint: Copyright © 2015 GRIN Verlag, Open Publishing GmbH ISBN: 978-3-656-93756-2 This book at GRIN: http://www.grin.com/it/e-book/295839/la-canzone-politica-1940-1970-dal-colonialismo-francese-in-indocina-alla Rossella Marisi La canzone politica 1940-1970. Dal colonialismo francese in Indocina alla controcultura americana GRIN Publishing GRIN - Your knowledge has value Since its foundation in 1998, GRIN has specialized in publishing academic texts by students, college teachers and other academics as e-book and printed book. The website www.grin.com is an ideal platform for presenting term papers, final papers, scientific essays, dissertations and specialist books. Visit us on the internet: http://www.grin.com/ http://www.facebook.com/grincom http://www.twitter.com/grin_com ROSSELLA MARISI LA CANZONE POLITICA 1940-1970: DAL COLONIALISMO FRANCESE IN INDOCINA ALLA CONTROCULTURA AMERICANA INDICE Introduzione 9 1. Un periodo di forti cambiamenti (1940-1946) 16 1.1 Francia: dall’Empire colonial all’Union Française 16 1.2 La canzone francese coloniale 20 1.2.1 La Petite Tonkinoise 21 1.2.2 Qu’est-ce Que T’Attends Pour Aller Aux Colonies? 23 1.2.3 Le Fanion de la Légion 25 1.3 Stati Uniti: dalla guerra contro l’espansionismo giapponese all’amministrazione della Germania occupata 29 1.4 Vietnam: la lotta contro le dominazioni straniere 34 1.5 Conclusioni del capitolo 1 37 2. Comunismo e anticomunismo (1946-1954) 38 2.1 Francia: da guerra coloniale a guerra contro il comunismo 38 2.2 Il pacifismo in Francia 44 2.3 La canzone politica francese: la chanson à texte e i cabaret de la Rive Gauche 49 2.3.1 Quand Un Soldat 50 2.3.2 Le Déserteur 53 2.3.3 Le Soudard 58 2.4 Stati Uniti: la seconda ondata di Red Scare, la teoria del domino, e la strategia del containment 61 2.5 Vietnam: strategia per la vittoria 67 3 2.6 Conclusioni del capitolo 2 69 3. Il Vietnam diviso (1954-1963) 70 3.1 Vietnam del sud: dalla Conferenza di Ginevra alla fine dell’era Diệm 70 3.2 Vietnam del nord: la riforma agraria 75 3.3 Abbandono e ripresa della musica tradizionale vietnamita 77 3.4 Stati Uniti: Eisenhower, Kennedy e la teoria del domino 80 3.5 Conclusioni del capitolo 3 83 4. Gli Stati Uniti nel periodo del boom economico (1950-1965) 84 4.1 Alcune cifre del boom economico 84 4.2 La way of life americana negli anni ’50-’60 86 4.3 La Beat Generation 89 4.4 Il Bebop, colonna sonora della Beat Generation 92 4.5 La lotta per i diritti civili 94 4.6 La musica del Movimento per i diritti civili 99 4.6.1 We Shall Overcome 100 4.6.2 Promised Land 103 4.6.3 People Get Ready 105 4.6.4 Blowin’ In The Wind 107 4.7 La Great Society 110 4.8 Il folk tradizionale 115 4 4.9 Il rock and roll 118 4.10 Il doo-wop 120 4.11 Conclusioni del capitolo 4 122 5. La guerra in Vietnam: dall’ottimismo della volontà… (1964-1967) 123 5.1 Una citazione rovesciata 123 5.2 Stati Uniti: una guerra non dichiarata ma reale 125 5.3 Il folk impegnato 129 5.3.1 What Did You Learn in School Today? 130 5.3.2 Lyndon Johnson Told the Nation 132 5.3.3 Saigon Bride 134 5.4 La musica country 137 5.4.1 Hello, Vietnam 139 5.4.2 What We’re Fighting For 140 5.4.3 Ballad of the Green Berets 142 5.5 La musica soul 144 5.5.1 Never Like This Before / Soldiers Good-Bye 145 5.5.2 Marching Off to War / Share What You Got (But Keep What You Need) 146 5.6 Conclusioni del capitolo 5 149 6. … al pessimismo della ragione (1968-1970) 150 6.1 Stati Uniti: un radicale mutamento di prospettiva 150 5 6.2 La controcultura 153 6.3 Marcuse: il ruolo rivoluzionario dell’arte e della cultura 158 6.4 Il movimento hippie 163 6.5 La New Left 166 6.6 L’opposizione alla guerra del Vietnam 169 6.7 Il rock 173 6.8 Il folk rock 176 6.8.1 Eve of Destruction 6.9.Il rock psichedelico 177 181 6.9.1 I-Feel-Like-I’m-Fixin-To-Die Rag 182 6.9.2 The Unknown Soldier 187 6.10 Il blues rock 191 6.10.1 Fortunate Son 191 6.11 Il soul psichedelico 195 6.11.1 War 195 6.12 L’aumento della conflittualità interna 6.12.1 Ohio 199 201 6.13 La musica dei soldati americani in Vietnam 205 6.13.1 Bad Moon Rising 206 6.13.2 Run Through the Jungle 208 6.13.3 The Boonie Rat Song 210 6.14 Influenza delle canzoni politiche sull’opinione pubblica 214 6.15 Conclusioni del capitolo 6 219 Conclusioni generali 221 Bibliografia 228 6 7 8 Introduzione La partecipazione politica può essere definita un’attività tesa ad esercitare un’influenza su decisioni collettivamente vincolanti all’interno di uno specifico sistema sociale1. Dunque fa politica sia chi, attuando determinati comportamenti, esprime sostegno alla linea seguita da coloro che detengono il potere, sia chi al contrario cerca di influenzarli affinché precisino o addirittura mutino la loro strategia di azione2. Diversamente da quanto accade nelle società autoritarie e totalitarie, in cui il consenso è organizzato dallo stesso governo o da sue ramificazioni3, nelle società democratiche è assai più usuale l’attività di persone in certa misura insoddisfatte dalla gestione politica in essere, della quale esse propugnano un parziale o addirittura radicale cambiamento. Individui e gruppi esaminano dunque preliminarmente la situazione, ne analizzano vincoli e risorse, e propongono poi delle soluzioni complementari o alternative a quelle praticate fino a quel momento. Infatti, i singoli possono agire da soli, e anche unirsi in insiemi sociali: coloro che fanno parte di questi ultimi si uniscono per sentirsi parte di una comunità e difendere gli interessi comuni4, e interagiscono fra 1 Paolo Ceri, “Partecipazione sociale”, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1966, vol. 6, pp. 508-516, 512. 2 Lester W. Milbrath, Political Participation: How and Why Do People Get Involved in Politics?, Chicago: Rand McNally College Publishing Company, 1965, p. 198. 3 Rossella Marisi, Musica e politica nel primo Novecento: conformismo, iconoclastia, mitopoiesi, München – Ravensburg: Grin Verlag, 2012, p. 42. 4 Émile Durkheim, La divisione del lavoro sociale, Milano: Edizioni di Comunità, 1971, p. 21. 9 loro influenzandosi reciprocamente5. In entrambi i casi i soggetti ricevono le informazioni sulla situazione, le selezionano, e le valutano alla luce di determinati criteri. Nella ricezione e diffusione delle informazioni, individui e gruppi sono inseriti in una rete di relazioni, sulla base delle quali essi compiranno la loro analisi. Indubbiamente i messaggi propagati dai mezzi di comunicazione di massa hanno un forte potere persuasivo, ma esso è limitato da quello degli opinion leader percepiti dall’individuo o dal gruppo come più vicini al suo stesso modo di pensare. A tali leader viene riconosciuta una specifica competenza sull’argomento in questione, e dunque attribuito un ruolo guida nella formazione della propria opinione politica. Sotto l’influsso degli opinion leader, gli individui, singolarmente e/o accomunati in insiemi sociali, possono attuare varie forme di partecipazione politica: tra esse vi sono votare, partecipare ad una discussione politica, prendere parte ad una manifestazione, contribuire ad una campagna politica, partecipare a riunioni in cui vengono prese decisioni di carattere politico6, scrivere commenti politici a giornali o personaggi politici, aderire a boicottaggi, praticare l’autoriduzione delle tasse, occupare edifici, bloccare il traffico, partecipare a sit-in, danneggiare proprietà altrui7. Uno degli strumenti più efficaci per far circolare rapidamente ed efficacemente le informazioni, stabilire dei valori condivisi e sostenere la 5 Umberto Galimberti, “Gruppo”, in Id., Enciclopedia di psicologia, Milano: Garzanti, 2003, p. 483. 6 Milbrath, Political Participation …, p. 18. 7 Alan Marsh e Max Kaase, “Measuring Political Action”, in S. H. Barnes and M. Kaase (a cura di), Political Action: Mass Participation in Five Western Democracies, Beverly Hills: Sage, 1979, pp. 57-96, 59. 10