CONTIGONº 16. IT_Maquetación 1

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CONTIGONº 16. IT_Maquetación 1
CONTIGO
Nº 16. Marzo 2016
OPINIONE IN EVIDENZA
“Questo Anno della Misericordia
rappresenta un momento propizio per
aprire le porte di un nuovo centro in India”
Le Suore Ospedaliere di Trivandrum, India, hanno in programma l’inaugurazione di un nuovo centro con
l'obiettivo di portare la misericordia alle donne che sono state "messe da parte" dalla società.
Suore Ospedaliere di Trivandrum (India)
L'arrivo delle Suore Ospedaliere
in India risale all'anno 2001. Nel
2011 si apriva il primo centro dedicato alla Riabilitazione psicosociale delle donne con disturbi
mentali, con particolare attenzione a quelle senza famiglia e
senzatetto, con una capienza di
20 posti.
Data la grande domanda da
parte di utenti e la carenza a livello nazionale di servizi specialistici di qualità di nell’ambito
della salute mentale, è emersa la
necessità di aprire un nuovo
centro nella città di Kazhakuttom, nello stato di Kerala a sudovest dell'India.
Il nuovo centro avrà una capacità
di 30-60 posti letto in regime di
ricovero (donne da 18 a 65 anni
in riabilitazione) e 40-50 posti nel
centro diurno (uomini e donne).
Tutte le attività di assistenza sanitaria si centreranno sulla riabilitazione e il reinserimento sociale,
nonché sull’assistenza e sul sos-
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tegno alle famiglie nella gestione dei problemi che
possono sperimentare nella cura di persone affette
da disturbi mentali.
“Di fronte alla carenza a livello
nazionale di servizi specialistici
di qualità nell’ambito della
salute mentale, è emersa la
necessità di erigere un nuovo
centro”
Attività assistenziale
Questo processo di riabilitazione sarà composto da
quattro fasi (accoglimento, valutazione, programma individualizzato di riabilitazione e monitoraggio) e si svolgerà attraverso terapie che
aiutino i pazienti ad acquisire e recuperare le loro
abilità nella vita quotidiana, nonché la capacità di
interagire e socializzare con il prossimo e l'acquisizione di competenze che consentano loro di mantenere un livello di vita normalizzato e salutare, al
fine di raggiungere l’interdipendenza e il reinserimento nella società.
Il processo di riabilitazione contemplerà una serie
di programmi di intervento e di attività:
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Riabilitazione cognitiva
Psicomotricità ed esercizi motori
Cura di sé e attività quotidiane
Psicoeducazione
Gestione dello stress
Competenze sociali
Gestione del riposo e del tempo libero
Consulenza, coaching e sostegno familiare
Il centro disporrà di un piccolo appezzamento per
realizzare terapie legate all'agricoltura e all’allevamento di pollame. È prevista inoltre l’apertura di un
piccolo negozio, dove le residenti potranno vendere i prodotti culinari di propria elaborazione, finalizzato a favorire il recupero delle pazienti e
ottenere contemporaneamente una remunerazione
economica.
Gestione del centro
Questa grande sfida è affidata a tre Suore Ospeda-
liere spagnole, insieme ad altre del luogo, con l'obiettivo di portare la misericordia alle donne che
sono state "messe da parte" dalla società. In India
le donne affette da disturbo mentale sono le più
emarginate, che vengono praticamente dimenticate
o rimosse dalla società. Noi vogliamo ridar loro un
volto, un nome, un’esistenza dignitosa... sappiamo
infatti, per nostra esperienza, che anche in questo
paese è possibile aiutarle nel recuperare l'umanità
perduta.
Per questo obiettivo contiamo sull’aiuto di un
gruppo di giovani candidate che iniziano il loro
cammino nella vita ospedaliera: due assistenti, due
cuoche e un conducente. Volontari, come tali, non
ne abbiamo ancora, ma ci sono molte persone che
collaborano indirettamente con noi.
“In India le donne affette da
disturbo mentale sono le più
emarginate, che vengono
praticamente dimenticate o
rimosse dalla società. Noi
vogliamo ridar loro un volto,
un nome, un’esistenza
dignitosa...”
Economicamente dipendiamo dalla Congregazione,
riceviamo anche donazioni da persone del nostro
ambito, alcune famiglie dei residenti pagano una
piccola quota e molte persone ci donano vestiti,
cibo e medicinali. Le visite di Psichiatria sono gratuite. Ciononostante, siamo alla ricerca di un modo
per ricevere delle sovvenzioni statali che possano finanziare il nostro progetto… Si tratta di un processo
lento e delicato, ma non impossibile.
Speriamo di inaugurare il nuovo centro nel corso
del 2016. Questo Anno della Misericordia rappresenta un momento propizio per aprire le porte del
nuovo centro come "CASA DELLA MISERICORDIA".
Suore Ospedaliere di Trivandrum (India)
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ISTITUZIONALE
Verso i Laici Ospedalieri in America Latina
Inizi
A partire dal processo di Ristrutturazione che stiamo portando
avanti in America Latina dal 2006,
abbiamo visto la necessità di promuovere un processo di formazione
del
discepolato
ospedaliero, invitando collaboratori, volontari, benefattori e altri.
Nel gennaio 2010, la Commissione della Pastorale giovanile vocazionale della Vice-provincia di
Argentina prendeva l'iniziativa di
avviare questo processo con l'elaborazione del PERCORSO DI
FORMAZIONE DEL “DISCEPOLATO OSPEDALIERO".
Il nome ha a che fare con l'invito
della Chiesa latinoamericana, in
particolare di APARECIDA, ad essere Discepoli missionari.
Nel 2013, la Commissione di Formazione congiunta di suore e collaboratori (che è parte del
Discepoli in Argentina
processo di unificazione), insieme
alla Commissione Ospedaliera
dell’ America Latina (CHAL), organizzava un incontro per conoscere la proposta e poterla rendere
estensibile ad altre strutture attraverso la formazione sistematica.
In Brasile esisteva già un gruppo
di persone partecipanti alla vita di
Parrocchia, affini ai valori ospedalieri, dotate delle caratteristiche
necessarie per realizzare questo
percorso formativo.
In Colombia si iniziava questo itinerario grazie alla motivazione di
7 collaboratori di Medellin, che
avevano chiesto alle nostre sorelle di intraprendere questo cammino.
Contemporaneamente,
anche un gruppo di collaboratori
di Bogotà e un gruppo di giovani
di Pasto, da vari anni vicini alla
Congregazione, chiedevano di iniziare questo cammino di identità
ospedaliera.
Inizio dell’itinerario
formativo:
2010: Santa Cruz y Cochabamba (Bolivia),
Montevideo (Uruguay)
e Ituzaingó (Argentina)
2011: Santiago de Cile
2013: Pasto, Medellín e
Bogotá (Colombia)
Obiettivo e sviluppo
L'obiettivo è quello di fornire agli
interessati un’esperienza progressiva di formazione, come Discepoli Ospedalieri.
Il processo consiste in un iter formativo di almeno tre anni in cui il
primo anno è dedicato alla for-
Discepoli a Santiago del Cile
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Discepoli in Uruguay
mazione umana, il secondo alla formazione
cristiana e il terzo alla formazione carismatica.
Questo itinerario formativo si svolge con la
supervisione di una sorella che fa da responsabile, e che accompagna il processo attraverso riflessioni di gruppo e incontri
personali. A tale scopo, vengono elaborate
delle schede di riflessione per ciascun anno.
Apparteniamo a una grandissima famiglia
All’accettare questo invito, ci rendiamo
conto che non siamo i primi ad intraprendere questo cammino e speriamo di non essere gli ultimi. Apparteniamo ad una
grandissima famiglia, nata dall’incontro dei
Dodici Apostoli e di alcune donne che accompagnavano Gesù quando visitava le città
della sua terra annunciando l’avvento del
Regno di Dio, guarendo i malati e confortando i sofferenti.
Quella famiglia iniziò un cammino nel corso
dei secoli, soccorrendo molte persone bisognose di assistenza e di amore; alcuni,
come i nostri Fondatori, si misero in evidenza per la loro identificazione con Gesù
misericordioso. Insieme a loro, nei tempi in
cui ci tocca vivere, ci accingiamo a cercare di
essere autentici Discepoli di Gesù, offrendo
ospitalità a coloro che ci circondano.
Discepoli a Medellín (Colombia)
DISCEPOLI DI URUGUAY
“Sono contenta, era l’esperienza che desideravo vivere, approfondire la vita di nostro Signore Gesù
Cristo" (Mary)
"Sono felicissima di poter condividere il lavoro con
la mia famiglia, leggiamo insieme la Parola. Loro
mi aiutano nei miei compiti" (Mariela)
"Questo cammino mi ha aiutato a vedere la vita
in un modo diverso, ad apprezzare altre cose. A
volermi più bene, a riconciliarmi..." (Alicia C.)
"Essere discepola e seguire Gesù non è facile. Molte
volte ci sentiamo come dei marziani, perché richiede di essere veramente presenti, non per obbligo" (Graciela)
DISCEPOLI DI BOLIVIA
“L'esperienza del discepolato è stata una benedizione di Dio e un impegno enorme. Chiedo a Gesù
e alla Vergine Maria che mi aiutino a viverla. Il
fatto di essere discepolo di Gesù significa anche conoscere il Maestro e vivere in base ai suoi insegnamenti"
"Essere discepola di Gesù ha rappresentato una
sfida importante nella mia vita, una gioia immensa, un impegno unico e un apprendimento
costante. Si tratta di un processo di cambio di vita
e di crescita spirituale"
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Carlo Galasso
“Il progetto Desktop è un'iniziativa diretta a
migliorare la qualità di vita di persone con
disabilità intellettiva”
Carlo Galasso, collaboratore dell'Ordine Ospedaliero di San Juan
de Dios (OHSJD) e responsabile
a Bruxelles della sede Hospitality
Europe, ci parla del progetto
DeskTop a cui partecipa la nostra Istituzione attraverso le Province di Francia e Portogallo.
Prima di concentrarci sul progetto Desktop, quali sono le
sfide principali che devono affrontare i centri sociali e sanitari in Europa?
La sfida principale è prepararsi a
vivere in un'Europa con molte
più persone anziane. È importante dotarsi di strutture che
possano ospitare e prendersi
cura di queste persone ed essere
in grado di garantire l’assistenza
domiciliare. Dobbiamo essere
capaci di gestire queste strutture
in modo efficiente e sostenibile
con le risorse disponibili.
Desktop è attualmente il progetto più importante gestito
da Hospitality Europe, in cosa
consiste?
Il progetto Desktop è un’iniziativa innovativa diretta a migliorare la qualità di vita delle
persone con disabilità intellettiva. Attraverso l’ambito educativo
e
l'integrazione
di
applicazioni per dispositivi mobili nella loro vita quotidiana, ci
impegnamo per migliorare la
loro indipendenza e autonomia.
Il progetto è iniziato lo scorso
gennaio, con la partecipazione
di otto paesi dell'Unione Europea.
Quali sono i centri e le organizzazioni coinvolte nel progetto?
Hospitality Europe, coordina il
progetto dal Belgio con la collaborazione della Fondazione
Juan Ciudad e la Fondazione Vodafone Spagna.
I Centri/Province dove l’Ordine
Ospedaliero di San Juan de Dios
(Fatebenefratelli) sta portando
avanti il progetto sono: SJOG
Community Services Limited (Irlanda), Johannes Von Gott-Pflegezentrum
(Germania),
Barmherzigue Brüder GmbH
(Austria), Bonifraterska Fundacja
Dobroczynna (Polonia). E da
parte delle Suore Ospedaliere:
Instituto dar Irmas Hospitaleiras
do Sagrado Coraçao de Jesus
(Portogallo) e Association Benoit
Menni (Francia).
Questo è il primo progetto eu-
ropeo congiunto tra l'Ordine
Ospedaliero e le Suore Ospedaliere.
Come è nata questa iniziativa?
Desktop nasce dall'esperienza
maturata nel corso di due anni
in Spagna, con il progetto "MiCapacita", sviluppato da un
gruppo di educatori ed esperti
nella disabilità intellettiva dei Fatebenefratelli in 14 centri.
Questo progetto utilizza la piattaforma "Mi-facilita", sviluppata
dalla Divisione Innovazione del
Fondazione Vodafone Spagna,
che offre un ambiente semplice
per la personalizzazione di applicazioni adattate alle esigenze
specifiche di questo gruppo,
grazie al quale è in grado di acquisire autonomia in ambiti differenti come quelli lavorativi,
sociali e domestici.
Che impatto ha questo progetto sulle prassi dell’Unione
Europea? Quando terminerà?
Si tratta di una grande opportunità per promuovere uno strumento innovativo, oltre ad
essere una buona pratica da
mostrare alla Commissione europea in vista della sua eventuale adozione nella nuova
normativa europea in materia di
accessibilità.
Il progetto durerà fino al 2017
ed è finanziato dalla Commissione europea.
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Centro Benito Menni
Storie brevi sulla disabilità
Lo scorso dicembre c’è stata la cerimonia per la consegna del Premio "Iº Concorso internazionale di racconti brevi sulla disabilità"
in spagnolo, organizzato dal Centro Ospedaliero Benito Menni di
Valladolid (Spagna) e dalla Fondazione Aranzadi-Nova Lex. Il concorso consisteva in premio di 2.000 euro e nella pubblicazione del
racconto vincente, insieme a quelli di altri cinque finalisti.
Il premio è andato allo scrittore colombiano RENDEY HORACIO
ORTIZ RODRÍGUEZ per la sua storia “Cascarón” (Guscio), premiato
tra oltre 100 opere di scrittori provenienti da 10 paesi diversi.
Questo evento, il primo organizzato in lingua spagnola in Spagna,
mira a diventare un punto di riferimento nel mondo letterario,
senza perdere di vista il mondo della solidarietà e della disabilità.
Cerimonia di consegna del Premio
Distinzione "Sport e integrazione"
Ntra. Sra. del Carmen
Cerimonia di consegna del Premio
Il progetto “Stigma zero con la salute mentale”'
del Centro neuropsichiatrico Nuestra Señora del
Carmen ha ricevuto il riconoscimento "Sport e integrazione" nell'ambito della XVIª Gala dello Sport
"Città di Saragozza", che ha avuto luogo il 15 febbraio nel Salone delle assemblee plenarie del municipio del Comune di Saragozza, in Spagna.
Nuestra Señora del Carmen ha avviato nel 2013 il
progetto "Stigma zero con la salute mentale" con
l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e
denunciare falsi miti sulla malattia mentale e rendere visibile, attraverso lo sport, la piena integrazione nella società delle persone con problemi di
salute mentale.
"Questo riconoscimento è assai importante per noi,
perché dimostra come l'iniziativa che abbiamo lanciato tre anni fa per promuovere l'integrazione attraverso lo sport stia funzionando e serva per
progredire nel campo della normalizzazione della
vita delle persone affette da disturbi mentali" afferma il Dott. Alfonso Cerdán, amministratore del
Centro.
Lo sport come strumento terapeutico
Il Centro neuropsichiatrico Nuesta Señora del Carmen utilizza lo sport come strumento terapeutico
e socio-educativo, con l'obiettivo di migliorare la
qualità della vita delle persone affette da disturbi
mentali. A tal fine, il Centro raggiungeva un accordo con il Club di Pallavolo d’Aragona nel 2013
per combattere lo stigma nei confronti delle malattie mentali e favorire la riabilitazione di questo
gruppo.
Il progetto
La Scuola dello Sport del Centro neuropsichiatrico
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Sigillo di eccellenza
EFQM 400+
Il gruppo di lavoro dell'Associazione europea di psichiatria (AEP) su "Crisi economica e sale mentale in Europa",
coordinato dal Dott. Manuel Martín Carrasco, direttore dell'Istituto di ricerca psichiatrica (Fondazione María Josefa Recio)
ha pubblicato un articolo nel quale ha
posto la domanda se "le crisi economiche siano associate a un deterioramento
della salute mentale". L’articolo è uscito
sulla rivista European Archives of
Psychiatry and Clinical Neuroscience.
Nello stesso articolo figura come autore
anche Eduardo González Fraile, appartenente allo stesso Istituto.
Il lavoro analizza i saggi pubblicati su
questo argomento negli ultimi anni, per
concludere che le crisi economiche esercitano un forte impatto negativo sulla salute mentale della popolazione,
soprattutto nei paesi dove la copertura
sociale e sanitaria è inadeguata. In particolare, ha evidenziato il ruolo negativo
della disoccupazione, nonché di altre circostanze avverse come l’indebitamento,
la precarietà lavorativa o la difficoltà a
mantenere la propria casa, che giocano
un ruolo altrettanto importante.
Sigillo di eccellenza EFQM 400+
Clinica San Miguel-LRHP
Istituto di ricerca psichiatrica
Crisi economica e
salute mentale
La Clinica San Miguel - LRHP di Madrid, Spagna, ha
ottenuto il sigillo di eccellenza EFQM 400+, riconoscimento che assegna il Club Eccellenza in Gestione
e la sua convalida a livello europeo come “Recognised for Excellence”, conferita dalla Fondazione europea per la gestione della qualità (EFQM).
Il sigillo di eccellenza EFQM riconosce quelle organizzazioni che stanno lavorando per migliorare il
proprio sistema di gestione e risalta l'ottima gestione dell'organizzazione, rafforzando la fiducia
delle parti interessate.
Nella valutazione è stato sottolineato l’elevata vicinanza del personale ai valori nell’espletamento dei
propri compiti. "La gestione dell'organizzazione genera un elevato livello di fiducia nelle parti interessate”. “L’organizzazione è integrata nei valori
ospedalieri e al suo interno ha definito una Missione
e una Visione in linea con questi valori". Si evidenzia
anche l'alto livello di comunicazione con gli utenti e
le loro famiglie.
Questo riconoscimento rappresenta un ulteriore
passo avanti verso l'eccellenza, in cui la Clinica San
Miguel e la Linea di Riabilitazione Psicosociale sono
impegnate da oltre 5 anni attraverso il loro impegno
per la qualità e il miglioramento continuo.
Eduardo González e Manuel Martín
"Raggiungere questa meta ci spinge a continuare a
progredire, non solo per mantenere e superare il livello di accreditamento raggiunto ma, soprattutto,
per offrire un’assistenza della massima qualità che,
come voleva il nostro Fondatore, San Benedetto
Menni, integri scienza e carità" spiega Aurelia Cuadrón, Superiora del Centro.
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Assemblea di valutazione congiunta
delle strutture dell’America Latina
America Latina
Partecipanti al IIIº Incontro delle sorelle dei Governi di America Latina, gennaio 2016
Nel contesto dell'ANNO DELLA MISERICORDIA e con la recente chiusura dell'anno della
VITA CONSACRATA, due eventi importanti
nella vita religiosa ospedaliera, si inquadra
l'Assemblea di valutazione congiunta delle
strutture dell’America Latina che si svolgerà
dal 24 al 30 maggio di quest'anno.
Stupisciti! Nella Comunione siamo rinati
La mistica che illuminerà questo incontro
sarà il testo biblico di Giovanni 3, 1-8, che
racconta l’incontro di Gesù con Nicodemo, e
da cui è stato tratto il motto dell'Assemblea:
STUPISCITI! NELLA COMUNIONE SIAMO RINATI.
Desideriamo incamminarci verso UN SOLO
CUORE E UNA SOLA ANIMA, nati dal Cuore
di Gesù. Affinché, come Nicodemo, ci lasciamo stupire e ci apriamo allo Spirito, al passaggio di Dio, disponendoci all’ascolto, alla
misericordia, alla riconciliazione, alle novità
che stanno germogliando, ad accettare la volontà di Dio, a pregare unite, pregando per il
frutto della prossima Assemblea di valutazione congiunta delle tre strutture dell’America Latina.
Preghiera in preparazione dell'Assemblea
Dio di misericordia, che ci hai convocato
a formare un solo cuore e una sola
anima in questo tempo di preparazione
all'Assemblea congiunta dell’America Latina.
Inviaci il tuo Spirito, che ci dia la disponibilità di ricercare uniti la tua volontà, che
rafforzi in noi la comunione, che pur diversi formiamo un corpo solo, spinti a ricreare l'ospitalità.
Rafforza in noi la capacità di stupirci, di
aprirci a nuovi cammini di ospitalità, di
riconciliazione e di ascoltare la voce di
Dio, dove potente è la chiamata della
vita.
Te lo chiediamo, per intercessione dei
nostri Fondatori, sotto la protezione di
Nostra signora di Guadalupe, Patrona
dell’America Latina, cui raccomandiamo
questa nascita. Amen
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Ospitalità senza frontiere...
Centro di salute mentale “Saint Benoît Menni” di Douala
Ascoltando l'appello della Chiesa locale, le Suore Ospedaliere
sono arrivate in Camerun il 22 settembre 1993, con l'intenzione
di offrire un servizio di assistenza sanitaria nel campo della salute
mentale.
Prima di iniziare ala loro missione, svolsero un intenso programma
di formazione e sensibilizzazione sui temi psichiatrici tra la popolazione, attività combinata con visite a domicilio ai pazienti. Allo
stesso tempo, in collaborazione e solidarietà con le altre congregazioni, le sorelle garantivano una presenza sanitaria e sociale
nella prigione centrale del paese, attività che continua a tutt’oggi.
Nel 1997 hanno inaugurato il Centro di salute mentale (CSM) a
Efoulan, Yaoundé (Camerun), consistente in due strutture: un dispensario e un centro diurno. Nello stesso luogo in cui sorgeva il
Centro, hanno istituito anche il noviziato e la comunità di suore
che lo gestivano.
Centro di salute mentale di Douala (CSM)
Più tardi, vista la grande domanda sociale, la Chiesa di Douala
(Camerun) e il reparto di Psichiatria dell'ospedale Laquintinie
hanno chiesto alla Congregazione di creare un centro simile a
quello di Yaoundé anche in questa località, al fine di decongestionare le attività ambulatoriali dell’ospedale e offrire un servizio
migliore alla popolazione locale.
Attività assistenziale
Il Centro di salute mentale (CSM) di Douala ha inaugurato la sua
attività il 24 aprile 2000, con le seguenti strutture: dispensario,
ambulatori (distribuiti in 5 differenti località nei pressi di Douala),
centro diurno, servizio neurologico, sala conferenze e alloggi per
i cooperanti.
Dal suo inizio, il Centro ha assistito 64.674 persone, sia negli ambulatori che nel centro diurno. Dispone inoltre di una struttura di
ricovero con 20 posti letto.
Gestione e riconoscimento
Il personale del Centro è composto da 24 membri, tra religiosi e
collaboratori con diverse specialità: neurologi, psichiatri e psicologi. La comunità di Douala è composta da sei sorelle: 2 di voto
perpetuo, 2 novizie e 2 postulanti 2.
CSM Saint Benoît Menni di Douala
Nel dicembre 2010, la nostra Istituzione ha ricevuto la Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica come riconoscimento per il grande
lavoro svolto in Camerun, a favore delle persone affette da malattie mentali.
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Tributo a suor Santa Monique
“Chi salva una vita, salva il mondo intero”
Il 31 ottobre 2010, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha concesso il titolo di "Giusto tra le nazioni" alla sorella Santa Monique, delle Suore Agostiniane Ospedaliere dell'Immacolata
Concezione, fusesi poi con la nostra Congregazione. Sulla medaglia commemorativa sono incise queste parole del Talmud: "Chi
salva una vita salva il mondo intero". Si tratta della più alta onorificenza civile concessa dallo stato di Israele.
In quest’occasione, il 20 novembre del 2015, sulla facciata della clinica Saint-Gatien (Tous - Francia), è stata posata una targa, postuma, in suo onore. Erano presenti l’arcivescovo della città,
Monsignor Bernard Nicolas AUBERTIN, il rappresentante degli
ebrei della città di Tuos, le Suore Ospedaliere Purificación, María
del Henarm e Florence, i familiari di suor Monique, ed altre persone.
Il tributo ricorda una bella storia d'amore. Mozen Aron Gross, un ebreo di origine polacca, arrivò
a Parigi (Francia) nel 1934. Due anni dopo sua moglie e suo figlio si riunirono con lui. In Francia
la famiglia crebbe con l’arrivo di altri due figli uno dei quali, George, è il protagonista di questa
storia. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la famiglia lasciò Parigi per riunirsi con altri
parenti a Tous, ma nel 1943 i genitori venenro deportati dai nazisti, per non fare mai più ritorno.
Il piccolo George, di 4 anni, venne risparmiato poiché ricoverato all'ospedale Saint-Gatien per
un'osteomielite. Questo ospedale, un ex ospizio gestito dalle Suore Agostiniane, venne requisito
dall'esercito di occupazione. George (Jojo) si salvò rimanendo nascosto, affidato alle cure di suor
Monique.
Date importanti: marzo, aprile e maggio
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Festa di commiato e ringraziamento della Provincia di Palencia, 30 marzo
Festa di commiato e ringraziamento di Madrid, 2 aprile
Festa di San Benedetto Menni, 24 aprile
Creazione della Provincia di Spagna, 24 aprile
Assemblea di valutazione congiunta delle strutture dell’America Latina, 24-30 maggio
Maggiori informazioni e contatto
[email protected]
www.hospitalarias.org