viral marketing: strategie per una campagna virale di successo

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viral marketing: strategie per una campagna virale di successo
www.BusinessTribe.it
Michele Tampieri intervista JOSE' SCAFARELLI
“Viral Marketing: Come Impostare una Campagna di Successo”
Michele:
Benvenuti in Business TRIBE, il blog che tratta argomenti per aumentare i profitti,
gestire meglio il proprio tempo e raggiungere una maggiore indipendenza di libertà finanziaria.
Oggi lo facciamo con un ospite, personalmente parlando, speciale, perché è una persona che
seguo da anni e si chiama Josè Scafarelli. Josè, benvenuto in Business TRIBE!
Josè:
Grazie, grazie Michele. Saluto te e tutti quanti gli ascoltatori.
Michele:
Grazie. Allora, Josè è scrittore, blogger, trainer, ex avvocato, ha abbandonato la sua
professione di avvocato per seguire le sue passioni che sono la Crescita Personale e il Web
Marketing. Ha lanciato diversi progetti che seguo, anche perché furono gli anni in cui anche io
iniziai gli aspetti di web marketing: dal 2007 ad oggi e il progetto più famoso è ricchezzavera.com
ma non è l'unico e poi ne parleremo. Ha un seguito di decine di migliaia di persone, se non sbaglio
Josè, 30.000 mi sembra di aver letto da qualche parte, è possibile?
Josè:
Beh, in realtà attualmente siamo quasi a 80.000, però, diciamo, presi singolarmente
su ricchezzavera.com siamo intorno ai 30.000 si!
Michele:
Quindi parliamo di un volume molto ampio e la cosa interessante che tratteremo
proprio oggi è come Josè è riuscito a creare, attraverso il Viral Marketing, un gruppo così vasto.
Quindi, Josè, oggi parliamo di Viral Marketing, tema di cui tratta nel laboratorio InfoProdotti, ovvero
il suo progetto di Web Marketing. Partiamo un po' dalle basi, dato che sai, in questa chiacchierata
che abbiamo fatto prima dell'intervista che è un progetto che interessa molto anche a me di
Business Tribe. Come hai fatto tramite questo passaparola a creare un volume così ampio?
Josè:
Beh, ci sono tanti motivi, in realtà, me lo sono chiesto anche io, nel senso che è
stato all'inizio un processo molto spontaneo, nel senso che io avevo, in realtà, pubblicato soltanto
quello che doveva essere un libro, l'inizio di un libro che poi non ha mai visto luce, ancora per
adesso non ha ancora visto luce. Ho preso questo inizio di libro, l'ho spezzettato in tre parti e sono
usciti i primi tre passi verso ricchezzavera che sono gli ebook che ho iniziato a regalare nel 2007
su ricchezzavera.com. Da questo, poi è nato un vorticoso circuito di passaparola e quindi diciamo
che, visto anche che il progetto di ricchezzavera era nato come hobby perché, insomma io
svolgevo tutt'altra professione e quindi è iniziato a circolare in modo abbastanza vistoso questo
progetto. A posteriori, sono andato a chiedermi: che cosa ho fatto per realizzare tutto questo e poi
lungo la strada, diciamo, avevo anche messo in atto alcune strategie virali di cui poi magari
parliamo in questa intervista, cioè l'utilizzo di alcuni software e un pochino anche, diciamo che
essendo un progetto nato come hobby io non avevo l'intenzione di investire niente come pubblicità
e di fatto poi ancora non è che abbia mai, diciamo, a parte una campagnola di hard words che ho
buttato li qualche anno fa e che sta li, penso siano 200 euro al mese, per dire, non è che... è una
cosa che non guardo neanche. Non c'è pubblicità sui miei siti, su ricchezzavera neanche e vanno
da soli, vanno tutti, volano sul Viral Marketing. Ora, diciamo, un po' era studiato il Viral Marketing
alla base di ricchezzavera, un po' è andato un pochino al di là delle aspettative quindi è stato più
che altro spontaneo come Viral Marketiting, però questa spontaneità ha delle radici strategiche e
tecniche che sono andato ad analizzare a posteriori.
Michele:
Certo, ma per dare una spiegazione alla Tribù, di Viral Marketing, ed è la prima
domanda che ti vorrei fare. La seconda è: quando tu imposti una campagna di Viral Marketing,
quali sono un po' gli aspetti particolari a cui bisogna tener conto?
Josè:
Beh, ci sono diversi aspetti. Sicuramente la cosa più importante è che quando tu
apri una campagna di Viral Marketing, devi avere ben chiara qual'è la pagina sulla quale tu vuoi
convogliare il traffico e questa pagina deve essere fatta apposta per, deve essere predisposta per
la ricezione di nuovi iscritti, quindi deve essere una squeeze page, una squezze page, lo dico
perché adesso magari non tutti sono così tecnici e non sono infomarketer e quindi magari certi
termini non li possono conoscere, la squeeze page è una pagina il cui unico scopo è quello di fare
iscrivere le persone cioè uno o si iscrive oppure si cancella. Io all'epoca ho impostato l'Home Page
di ricchezzavera, cioè il dominio ricchezzavera.com, cioè una squeeze page. È una squeeze page
però impura, nel senso che una squeeze page non dovrebbe avere link esterni, dovrebbe essere
proprio o ti iscrivi o chiudi, invece lì c'è la possibilità di accedere al Blog o di guardare altre pagine
specifiche però è fatto più che altro per la credibilità perché ci sono pagine in cui ci sono centinaia
di commenti allora mi interessa che le persone vedano anche questo per dire ah ok: “questo non è
nato ieri; questo non..”. Però l'ho fatto successivamente a seguito del successo, all'inizio era una
pagina talmente brutta, beh io ero ai primi passi quindi, era una pagina talmente brutta che non si
può immaginare. A volte quando mi capita di rivedere quelle pagine che le ho conservate proprio
non si possono vedere. Quindi, primo requisito è stabilire subito qual'è una pagina nella quale
dirigere il tuo traffico e che sia una squeeze page questa pagina, ok!
Poi...uhm...diciamo che un'altra caratteristica importante è che la richiesta che fai al tuo iscritto per
la condivisione del il tuo progetto non deve essere invasiva, quindi, per esempio, io con questo
faccio riferimento a un software che ho valutato ma che non ho mai voluto applicare che è il Viral
Friend Inviter, che è un software che all'epoca ci fu un exploit perché fu lanciato mi sembra da
Mike Film Same, adesso non ricordo precisamente. Comunque, questo Viral Friend Inviter
richiedeva praticamente la password, diceva agli utenti inserisci qui l'email e la password della tua
casella di mail principale e io ti invito in automatico tutti quanti i tuoi amici, un po' come anche
Facebook, un po' come anche link che hanno fatto in quel periodo proprio che nascevano. E
questa cosa ha determinato il successo di molti Social Network però chi utilizzava questo Viral
Friend Inviter e io l'ho vissuto da cliente, non ha avuto successo, poi io mi sono anche confrontato
con questi marketer che l'hanno utilizzato, perché? Perché è troppo invasiva la richiesta della
password, cioè io non ti conosco, arrivo sul tuo sito e tu mi dici addirittura dammi la tua email e
anche la password di accesso alla tua email, che ne so io tu che te ne fai adesso che mi entri nella
mia email. Quindi la richiesta non deve essere troppo invasiva, quindi con questo requisito mi
sento di escludere software troppo invasivi. Perché hanno avuto successo con i Social Network?
Perché il livello di credibilità che può avere un Facebook è un livello di credibilità talmente grande
che non lo potrò mai avere io. Allora, può essere utile anche un software di questo tipo, ma proprio
per volerlo salvare se dopo una sequenza di follow up di mesi, cioè follow up lo dico per i meno
tecnici, sono le mail impastate, preimpostate, pre registrate, quindi, per esempio, io mi iscrivo a un
sito, ricevo email per tre, quattro, cinque mesi preimpostate e al sesto mese tu mi vieni a dire
mettimi mail e password per scaricare questo omaggio e allora io ho fiducia in te, so chi sei, so che
non mi vieni a truffare, so che non mi viene a fare chissà che cosa e allora potrei anche pensare di
darti la password, ma comunque mi sembra una cosa un po' troppo esagerata. Quindi non deve
esserci una richiesta troppo invasiva, cioè se mi devi promuovere fai copia incolla e basta oppure
clicca sul pulsante condividi su Facebook e stiamo apposto insomma e io ti sblocco l'omaggio, non
deve essere una richiesta troppo invasiva, insomma penso di essermi spiegato.
Quindi in questo senso non deve essere neanche troppo faticoso farsi promuovere, quindi non
deve esserci invasiva ma, va bene, per esempio, ecco, ci sono poi, quei pulsanti Social sotto ogni
articolo del Blog Wordpress, Wordpress è la piattaforma digitale che per i Blog, oggi come oggi, è
la più usata al mondo e per vari motivi è anche preferita dagli Internet Marketer e ci sono questi
plug-in che ti fanno mettere i pulsanti Social sotto ogni articolo, quelli vanno benissimo perché,
insomma, più che cliccare, vi è piaciuto l'articolo, più lo condivido. Quello va bene, certo in quel
caso, non c'è un vantaggio per chi lo condivide se non il fatto della gioia di condividere un
contenuto che mi è piaciuto. Diciamo che abbiamo saltato come requisito quello più importante di
tutti, cioè che ci sia un contenuto di valore alla base dell'articolo della cosa che si vuole
condividere, quindi se non c'è un vantaggio diretto, un valore per chi condivide, non stiamo
parlando di niente, non ci sarà mai viralità. La viralità c'è solamente quando c'è un contenuto vero,
un contenuto condivisibile. E quindi vanno bene quei pulsanti però è chiaro che non ti consentono
di dare un incentivo. Io quando parlo di incentivo intendo un omaggio, ecco per esempio, un ebook
omaggio, un video, un contenuto extra, un approfondimento ok? Quindi diciamo che va bene il
pulsante social però se c'è la possibilità anche di far anche scaricare un omaggio è molto meglio
per la viralità. Infatti io, per esempio, su ricchezzavera ho utilizzato a lungo un altro software che è
il Telefriend. Telefriend era sicuramente questo di Mike Film Same, comunque, vabbè, un
americano, molto famoso negli Stati Uniti. Il Telefriend fondamentalmente, funziona così, fose chi
naviga ci si sarà trovato di fronte, cioè metti qui il tuo nome e la tua mail, poi metti qui il nome e la
mail di tre o cinque amici tuoi e poi clicca e scarichi l'omaggio extra. Questo va bene, l'ho utilizzato
con successo per molto tempo però moltissime persone mi dicevano che non riuscivano a
scaricare l'omaggio perché magari avevano fatto, a parte che è abbastanza macchinoso, nessuno
si ricorda a memoria le email degli amici, quindi deve andare a fare copia e incolla, copia e incolla,
copia e incolla dieci volte quindi, poi magari un copia e incolla non ti è venuto bene perché hai
messo lo spazio bianco o lo spazio vuoto dopo l'email, quindi il software non ti riconosce quello
spazio vuoto e ti dice che quell'email non va bene. Insomma anche questo software è abbastanza
macchinoso e infatti alla fine l'ho dovuto scartare e sotto alla fine nelle pagine in cui l'avevo messo
ho dovuto mettere anche il link diretto di scaricamento perché per molte persone rappresentava un
ostacolo troppo grosso e quindi, diciamo che anche questo software mi ha creato qualche piccola
difficoltà quindi, va bene come viralità, però un po' fastidioso anche perché, insomma è un pochino
troppo faticoso, ecco, dal punto di vista dell'utente.
Poi diciamo che un'altra cosa importante del Viral Marketing, ecco, perché è stata la prima forma
che ho utilizzato e perché è la più bramata da tutti quanti? Perché fondamentalmente ti consente di
creare un traffico gratuito, non paghi e poi è un traffico continuo, perpetuo che l'hai avviato
potenzialmente all'infinito, cioè se io dico a tre persone c'è questo sito e queste tre persone a loro
volta arrivano sul sito e a loro volta lo dicono ad altre tre persone, il circuito è infinito e perpetuo.
Quindi per questo, il traffico virale è gratuito e a macchia d'olio e ha questo vantaggio
fondamentalmente, della gratuità.
Allora un'altra caratteristica fondamentale per una campagna di Viral Marketing è che non deve
avere un costo per te; quindi per esempio non devi promettere soldi a chi ti promuove, altrimenti
usciamo dai parametri del Viral Marketing, ok per capirci. Quindi in questo senso il programma di
affiliazione che, vabbé non me lo metto a spiegare, penso che tutti sanno cos'è un programma di
affiliazione, quello va bene, però diciamo che non sono puro a una pura forma di Viral Marketing,
quindi vanno associati a una campagna di Viral Marketing, non vanno bene per me proprio
completamente.
Michele:
Anche perché Josè, ha dei costi, quindi non rientra in quello che è il marketing del
passaparola, cioè il marketing virale che è quello che poi si diffonde sugli aspetti che poi ci stai
raccontando...
Josè:
esatto
Michele:
quindi non lo adotterei neanche io.
Josè:
Assolutamente, anzi no, comunque essendo una fonte importante di traffico, il
programma di affiliazione comunque lo vado a inserire tra gli strumenti che bisogna avere, però va
associato a un altro strumento di Viral Marketing.
Beh, questi sono fondamentalmente...diciamo che un'altra caratteristica importante deve essere
molto, l'omaggio che si va a proporre deve essere molto allettante per gli iscritti, quindi deve
essere assolutamente in target, quindi se per esempio io sto facendo un sito su prodotti quindi
sull'info marketing, va bene che ci sia un omaggio che per esempio mi spieghi come creare un info
prodotto per esempio, ok l'omaggio principale magari spiega le ricette per gli info prodotti poi dopo
magari per fare viralità propongo un altro omaggio: i cinque passi per creare un info prodotto, per
esempio. Questi sono gli esempi pratici che ho applicato anche io però, per dire questo deve esser
in target, cioè se io vado a fare una richiesta di condivisione del mio sito su un sito di infoprodotti e
dico scarico questa guida per fare taglio e cucito è una cosa che non c'entra niente e nessuno me
lo va a condividere, quindi l'importante che sia qualcosa di appetibile, di molto appetibile per il mio
target altrimenti, chiaramente non ci sarà viralità, ecco, quindi l'elemento è essenziale che sia in
target, che sia molto appetibile per il target.
Infine, come dicevo prima deve essere, la viralità deve essere a circuito potenzialmente infinito,
non che debba per forza essere infinito perché impossibile, però la potenzialità di essere infinito ci
deve essere cioè, in che senso, se io do la possibilità ai miei iscritti di viralizzare il mio sito, va
bene, però devono avere la stessa possibilità anche quelli che arrivano successivamente grazie
alla viralizzazione. Quindi, chi arriva dopo si ritroverà di fronte alla richiesta di condividere ancora
anche lui ad altre persone e quindi in questo modo: io lo dico a tre persone, queste tre persone lo
dicono ad altre tre e così in modo esponenziale ho attivato il circuito infinito di viralizzazione e
questo per me è un requisito indispensabile. Ecco, io sto parlando sempre di sito, sto parlando di
pagine web, questo perché ovviamente il Viral Marketing è un argomento che è esploso con
internet, ci sono sicuramente campagne virali che isolano da internet anche nel marketing offline,
però internet è uno strumento talmente potente per la viralizzazione che farne a meno oggi nel
2014 è follia, secondo me. Anche se sei un'azienda che non è presente o è poco presente su
internet già è gravissimo, oggi come oggi, pensare a una cosa del genere e cioè comunque
internet, do per scontato che sia uno strumento utilizzato anche se è uno studio professionale, per
me, oggi come oggi, è impossibile pensare a qualsiasi attività che non ha una finestra sul web.
Michele:
Beh, direi che ci hai già dato diverse informazioni già tecniche e specifiche per
iniziare una campagna virale. Poi invece volevo chiederti questa cosa Josè: dal tuo punto di vista,
a livello psicologico, non tecnico, quali sono gli aspetti che una campagna virale deve avere, per
avere maggiore credibilità, valori, quali sono questi aspetti che rendono, fanno la differenza, ecco,
tra una campagna di un certo tipo virale e quella di un altro tipo?
Josè:
Allora, diciamo, ci sono vari requisiti psicologici che deve avere una campagna di
Viral Marketing per essere diffusa. Sicuramente uno dei principi fondamentali e una delle cose più
importanti è quello che hai detto tu, cioè la credibilità. Ora la credibilità si ottiene in diversi modi,
poi ne diciamo qualcuno per dare più concretezza a quello che stiamo dicendo. È chiaro che ci
sono online persone che non esistono, che non hanno una propria personalità online e ci sono
altre che invece sanno, che hanno una personalità online e quindi sanno che la credibilità è tutto.
La credibilità la si guadagna creando valore e quando questo valore è riconosciuto da una
moltitudine di persone. Quindi per esempio quando io ho scritto qualcosa che ha aiutato una
persona a risolvere dei problemi, ho già iniziato a creare un minimo di credibilità, quando sono
mille, diecimila, centomila persone quelle che sono state aiutate dal mio scritto, allora la credibilità
è sicuramente maggiore. Quindi anche l'ampiezza della visibilità che ha una persona, determina
anche il livello di credibilità di questa persona online.
Quindi punto primo: la base è creare una propria personalità online, come la si crea, generalmente
con un blog, poi dipende sempre dalla situazione, se magari io sono un professionista che voglio
farmi pubblicità in rete, secondo me, sempre comunque il Blog, in quel caso, sarebbe
fondamentale. Però comunque, oltre al Blog, il Blog è lo strumento, però lo strumento per dare
valore, quindi la cosa fondamentale per la credibilità, è che io crei valore. Il valore lo si crea
creando roba di utilità pratica per le persone. Se la persona si legge il mio articolo e dice si ok bello
ma come lo utilizzo praticamente? Allora non c'è stato un reale valore. Oddio, anche
l'intrattenimento ha un suo valore eh! Un video divertente può essere....l'intrattenimento è un
valore, quindi va bene.
Michele:
Ricordo, essendo iscritto alle tue liste che, quest'estate, avevi anche tu partecipato
alla secchiata, adesso non mi viene in mente il nome...
Josè:
Ice Bucket Challenge..
Michele:
Ecco, questa qua, che mi fece sorridere anche a me, quindi va proprio a creare quel
rapporto, se vuoi, con in tuoi utenti di... che supera un po' la barriera dell'online perché ti crea un
po' quell'intimità, quella credibilità, anche nei momenti di intrattenimento che esulano dalla parte,
se vuoi, di valore che stavamo appena parlando, quindi concordo che entrambi gli elementi sono
importanti.
Josè:
Allora, l'Ice Bucket Challenge l'abbiamo analizzato anche sul Blog, è un fenomeno
che rientra in queste caratteristiche che ti stavo dicendo e la credibilità è stato uno strumento molto
sfruttato dall'Ice Bucket Challenge e ora ti dico come: se l'Ice Bucket Challenge non l'avessero
fatto Mark Zuckerberg, ehm...come si chiama...oddio quello di Microsoft...
Michele:
Bill Gates
Josè:
Bill Gates, grazie! E tutte quante...loro due per primi e poi a seguito tutte le altre
star, celebrità, addirittura il mondo del calcio, Neymar, tutti quanti i calciatori più famosi, se non ci
fosse stato quello non sarebbe arrivato con la stessa prorompenza alle masse. Quindi l'Ice Bucket
Challenge ha sfruttato questo principio della credibilità e infatti, quello che stavo per dirti e che ti
avrei detto dopo, è che la credibilità o ce l'hai già e quindi la sfrutti o non ce l'hai ma devi sfruttare
quella di qualcun altro e quindi assolutamente all'inizio cercare di coinvolgere qualcuno che ha
credibilità è molto importante.
Michele:
certo
Josè:
Quindi, mi hai fatto un esempio assolutamente calzante per andare a completare
quello che ti stavo dicendo, poi se vuoi nelle altre caratteristiche ti faccio sempre riferimento all'Ice
Bucket Challenge. Quello è stato un fenomeno che, per esempio, quando l'ho visto è stato
un'apoteosi del Viral Marketing, infatti non c'è nessuno che ha potuto sfuggire a questo fenomeno.
Cioè chi ha Facebook deve aver visto per forza questo Ice Bucket Challenge e vabbé poi non ti
voglio anticipare altre caratteristiche di cui ti volevo parlare quindi diciamo che possiamo
concludere questo capitolo della credibilità, penso siamo stati abbastanza chiari.
Michele:
Fondamentale, credibilità.
Josè:
Quindi ecco diciamo che per la creazione di credibilità volevo parlare del fenomeno
dell' ic down però, diciamo, magari è un fenomeno un pochino troppo tecnico, però posso dire che
uno, qualcuno dovrebbe chiedersi per creare la propria personalità: “che cos'è che mi rende...cioè
partire da dentro no?...e dire che cos'è che mi rende speciale? Che cos'è che rende diverso il mio
messaggio rispetto a quello di tutti gli altri?”. Perché ognuno di noi ce l'ha la propria specialità ok, e
partire da quello, non è una cosa secondaria, è la cosa fondamentale, quindi partire dalla propria
prerogativa che ci differenzia da tutti gli altri e marcarla il più possibile, questo crea molta credibilità
e rafforza il personaggio online che possiamo andare a creare. Quindi primo requisito psicologico è
la credibilità oppure fare leva sulla credibilità di qualcun altro.
Un'altra caratteristica che forse, oddio, non so se l'Ice Bucket Challege rientra in questo, io queste
caratteristiche te le dico, ma non è che ogni campagna deve rispecchiarle tutte
Michele:
certo
Josè:
vanno bene tutte, cioè essere oltraggiosi ok? Diciamo essere oltraggiosi vuol dire
andare al di fuori degli schemi, vuol dire ecco, diciamo, la secchiata in testa è una cosa
abbastanza che uno non se lo aspetta, per chi non l'ha mai visto, vedere una persona, magari
famosa che si tira una secchiata in testa di ghiaccio, è una cosa che esce dagli schemi. Quindi
questo essere oltraggiosi inteso come essere...
Michele:
si, cattura l'attenzione, l'essere oltraggiosi cattura l'attenzione
Josè:
è un essere inusuale, insomma, una cosa del genere, questo facilita la
viralizzazione.
Poi un'altra cosa molto importante è, diciamo, stimolare, diciamo che noi siamo creature, noi esseri
umani, siamo creature guidate dall'amore, anche le persone più cattive del mondo o i più grandi
cattivoni che possiamo conoscere sul pianeta terra, sono persone che sono alla ricerca di amore.
Allora se noi facciamo un video virale, per esempio un video che vogliamo essere viralizzato, se
questo video tocca le corde del cuore delle persone e quindi per esempio il video dei gattini, che
sono i video più condivisi su Facebook, oppure i video dei cagnolini, dei cuccioli o i bambini,
oppure dei video per esempio che spingono determinate cause, e infatti l'Ice Bucket Challenge,
adesso che me l'hai tirato in ballo, tira in ballo la ricerca per la SLA no?
Michele:
Esatto, beneficenza.
Josè:
quindi questo tocca le corde del cuore delle persone e quindi stimola molto la
condivisione ok? Quindi se tu hai qualcosa che, ecco la domanda che puoi farti è, ecco magari tu
sei uno che vende aspirapolvere per dire, in che modo puoi toccare le corde del cuore delle
persone, magari può sembrare che sia impossibile toccare le corde del cuore delle persone con
l'aspirapolvere, non è detto! Se ci si mette li a fare un po' di brain storming, anche un oggetto
inanimato o assolutamente pratico e poco emotivo come può essere un aspirapolvere, si può
trovare la chiave per trovare le corde del cuore.
Michele:
Concordo!
Josè:
Addirittura ci sono, insomma lo sappiamo, in televisione ci sono, ormai le pubblicità
parlano di, ecco, pensiamo a Barilla no, per esempio, ti fa quella pubblicità che per 90% del tempo
ti parla della famiglia, dei valori, della bambina che torna bagnata a casa con il gattino in braccio
che l'ha salvato, adesso ti parlo di una pubblicità di cento anni fa, perché io la tv non la guardo più,
penso saranno ormai sette anni che non ho la tv, ti dico solo che ci hanno regalato una tv un paio
di anni fa, ce l'abbiamo ancora nel cartone, in questi giorni pensavamo di, scusami un paio di mesi
fa, non un paio di anni fa, però, diciamo, non la guardo più. Comunque, dicevamo, che c'era
questa pubblicità, mi ricordo del Mulino Bianco, degli anni '90 forse, in cui 90% è stimolazione delle
corde emotive delle persone, 10% viene buttata la pasta e le persone si mangiano la pasta.
Insomma, l'oggetto della sponsorizzazione della pubblicità è quasi secondario rispetto al fatto di
toccare le corde delle persone, quindi anche questo c'era nell'Ice Bucket Challenge.
Poi, ecco un'altra caratteristica, simpatica da dire che però forse un pochino più difficile da
realizzare è il fatto di rendere come se fosse un segreto quello che andiamo a viralizzare. Quindi,
per esempio, se tu vuoi, mi ricordo quando ero piccolino, in classe se volevo far sapere a tutti
qualcosa, dicevo segreto, si sceglie quello che meno sa mantenere un segreto in classe, se vai a
dire un segreto a quella persona, il giorno dopo lo sa tutta la scuola!
Quindi, diciamo, allo stesso modo, se tu riesci a porre l'accento sulla segretezza di un tuo
messaggio, questa cosa è un segreto, è facile che venga viralizzato ok?
Michele:
Ottieni il contrario, certo.
Josè:
Che bello, devo condividere questo segreto perché è una cosa, e va bene. Poi, per
esempio, c'è stato un fenomeno, poi magari questo non è il settore di molti dei tuoi lettori perché
c'è stato un libro che ha fatto proprio scalpore che si chiamo “The Secret”, il Segreto di Rhonda
Byrne, cinque, sei anni fa è uscito, pochi anni dopo che io facessi ricchezzavera e questo libro
“The Secret”, ha avuto un successo esorbitante e c'era un trailer, diciamo che lo lanciò che faceva
vedere come questo segreto veniva tramandato, dai tempi dei romani, per le logge massoniche,
sai fino ad arrivare ad oggi, che i grandi potenti sono potenti perché conoscono il segreto. Qual'è
sto segreto? Vai a leggerti il libro.
Michele:
Chiaro!
Josè:
Però quello fu molto virale, creò molta viralità e richiamò molto l'attenzione perché
c'era questo segreto ok? Quindi diciamo riuscire a mettere sotto forma di segreto il proprio
messaggio virale, messaggio di marketing che vogliamo viralizzare, è un ottima strategia, insomma
e adesso bisogna poi, ecco ogni punto che sto dicendo, bisognerebbe fare un brain storming no?!
Bisognerebbe mettersi con i propri colleghi e collaboratori dell'azienda e dire ok, in che modo
possiamo trasformare in segreto il nostro messaggio di marketing ok, e quindi poi ognuno deve
vedere come fare!
Michele:
Beh, il segreto sarà poi svelato in qualche maniera tramite il video corso, i prodotti
che poi troveranno sotto questo video qui che potranno poi scaricarsi gratuitamente, quindi
lasciamo un po' questo mistero e potranno avere più informazioni inerenti a questa cosa.
Josè:
Si si si, sotto questo video c'è il pulsante per conoscere sei strategie avanzate di
Viral Marketing, che sono assolutamente segrete e quindi...
Michele:
non lo dite a nessuno, non lo dite a nessuno...
Josè:
non lo dite a nessuno, esatto bravo! Ok, come dicevo poco fa, parlavo di un trailer,
in realtà tutti quanti i film, diciamo i re del Marketing sono ad Holliwood no!? Diciamo, il cinema
crea sempre una grande attesa prima che ci sia il lancio di un film grazie ai trailer.
Ok, creare attesa è un altro dei requisiti importanti del Viral Marketing, quindi noi sicuramente
possiamo prendere esempio dai trailer del cinema e quindi se noi abbiamo la possibilità di creare
un trailer se siamo bravi con il software di creazione di video oppure se vogliamo pagare qualcuno
per farcelo fare va bene, però si può anche fare un lancio di un proprio prodotto in modo molto più
semplice, più economico perché non ci dimentichiamo che uno dei requisiti del Viral Marketing
deve essere costo zero, per lo meno per la mia mentalità e quindi bisogna fare attenzione e creare
l'attesa, secondo me, è fondamentale. Diciamo che l'ideale sarebbe quello di studiarsi il Product
Lunch Formula di Jeff Wolker che ha inventato questo sistema di lancio un po' articolato, è uno
americano che è molto molto famoso nel settore e la creazione dell'attesa attraverso il lancio,
attraverso il trailer è molto importante. Quindi anche nell'ambito della viralità se si riesce a creare
questo lancio, il lancio è virale, durante il lancio, diciamo tra l'inizio del lancio e il lancio vero e
proprio passa, ad esempio un mese, in quel mese avviene il picco della viralizzazione. Quindi
lanciare il prodotto, piuttosto che dalla notte al giorno, faccio il prodotto e beccati il prodotto, non è
lo stesso effetto.
Michele:
È meglio creare aspettativa, certo.
Josè:
Assolutamente, assolutamente.
Michele:
Beh, in questo, per esempio Josè, sono bravissimi, guarda l'I-phone5, l'I-phone6,
loro sono eccezionali nel creare base, nel creare questa attesa che poi comporta file per l'acquisto
del telefono. Quindi un esempio concreto che si può fare perso sia proprio questo qua.
Josè:
Si, beh li poi parliamo proprio dell'apoteosi del marketing, stiamo parlando proprio
del marketing personificato nel maestro Steve Jobs, una buon'anima!
Si, poi un'altra cosa spesso utilizzata dai grandi marchi, dai grandi brand mondiali, è la creazione
di una storia intorno al proprio marchio che spesso è una storia inventata, quindi per esempio,
adesso non lo so, però immagino che la storia di, per esempio, ecco, ma anche la storia dei due
ragazzetti, studenti, hippy, nel garage che creavano i primi circuiti e hanno creato il primo sistema
operativo in questo garage, è una storia e questa storia è un altro elemento importante per la
viralizzazione. Quindi se non c'è una storia, in realtà tutto ha una storia, quindi basta soltanto
focalizzarsi e cercare quali sono gli elementi sul quale porre maggiormente l'accento, tramandare
la nostra storia, la storia del nostro prodotto è molto importante. Se il prodotto non ha una sua
storia vera e propria, anche la storia nostra, di come siamo arrivati a creare il prodotto è un
elemento molto importante perché le persone amano raccontarsi delle storie quindi, per esempio,
quando si incontrano la sera con qualcuno: “ah ma tu hai mai sentito la storia di quel tipo li, che ha
fatto questo questo e quest'altro e poi dopo alla fine se ne è uscito con questo prodotto”. In questo
modo abbiamo dato pane per i denti alle persone per creare dialogo fra di loro e va bene. Se noi
abbiamo ben precisa qual'è la storia è molto meglio ai fini della viralizzazione. Generalmente per la
creazione della storia è importante che ci siano un buono, un cattivo, diciamo un buono che ha una
sua strada, poi trova degli ostacoli e poi riesce a raggiungere o risolvere gli ostacoli grazie al
prodotto o comunque dopo gli ostacoli crea questo prodotto per facilitare la vita agli altri. Questo
potrebbero essere degli esempi di sceneggiatura di una storia. Si può anche inventare come, per
esempio, a me veniva in mente questa storia dei minatori americani che avevano questi, avevano
bisogno di certi pantaloni con un tessuto particolarmente forte per le miniere, per andare nelle
miniere, quindi è stato creato il jeans Levi's, adesso questa non so se è stata inventata come
storia, per quanto mi riguarda potrebbe essere tranquillamente essere stata inventata, però oggi
conosciamo bene i Levi's, probabilmente anche grazie a questa storia.
Poi sicuramente un altro, quindi diciamo questo è un altro requisito, cioè di creare la storia è molto
importante per la viralizzazione e un altro requisito molto importante per la viralizzazione di
qualcosa è la creazione di qualcosa che ispiri simpatia, per esempio un video divertente no?! Ecco
se andiamo a vedere, per capire cosa viene viralizzato basta guardare la pagina principale di
Facebook e vedi cosa condividono le persone, nove su dieci sono video divertenti, video di cose
buffe, video che fanno ridere, le persone ridono e condividono. La simpatia ispira viralizzazione
sempre.
Michele:
Certo
Josè:
Ecco, per esempio, il Daily Mail nel 2006 ha pubblicato una classifica di dieci video
più virali in assoluto di quegli anni e io la sono andato a vedere e otto su dieci erano video
divertenti. C'erano quel bambino grassottello che cantava numma numma yeah, c'era un'altro
bambino sempre grassottello, un video fatto con due soldi, davanti a una webcam così con questo
bambino che cantava in modo abbastanza buffo numma numma yeah, la canzone rumena, ve la
ricorderete e poi c'era un altra sempre di un bambino che tra l'altro gli assomigliava che però
faceva il samurai con una mazza di scopa ed era abbastanza ridicolo. Questo ha creato una
viralità enorme, milioni di visualizzazioni per questi video che se fossero stati resi
commercialmente utili, sarebbero stati dei benefici enormi per loro e questo ha creato una
viralizzazione enorme e otto su dieci video erano divertenti, quindi questo che ci dice? Ci dice che
il video divertente viralizza molto ok? Infatti esistono oggi tantissime Web Agency, che sono
agenzie specializzate in Viral Marketing che fondamentalmente fanno video virali. I requisiti che
vanno a vedere queste agenzie nella creazione del video sono proprio questo generalmente;
creare scalpore, come ho detto prima, toccare le corde del cuore e simpatia, questi più gli altri che
abbiamo detto finora.
Un'altra caratteristica fondamentale è che, non è tanto psicologica, ma è un requisito fondamentale
dal punto di vista tecnico, cioè la presenza sui Social Network, in particolare su Facebook. Oggi
pensare di non essere presenti su Facebook, secondo me, per fare una campagna virale, è
impossibile. Anche per Ice Bucket Challenge, pensavo anche ieri, quando pensavo che oggi
avremmo fatto l'intervista, continuavo a pensare ma l'Ice Buket Challenge senza Facebook,
avrebbe avuto lo stesso successo? Chi lo sa, cioè magari era molto più complicato che uno
facesse la ripresa di sé stesso e si faceva la secchiata e poi mandava tre email a tre amici, poi i tre
amici, era più complicato da fare.
Facebook oggi ha reso ancora più semplice la condivisione quindi secondo me è fondamentale la
presenza su Facebook ed è fondamentale anche rendere facile a condivisione su Facebook.
Quindi, ecco su Facebook ci sono vari modi per farsi viralizzare, quindi questo, sotto l'aspetto
strategico è molto importante questo, cioè è facile fare viralizzare una foto, fare viralizzare un video
e fare viralizzare un link, queste sono le tre cose più facili da far viralizzare su Facebook. Se noi
riusciamo a mettere sotto forma di una di queste tre cose la cosa che vogliamo fare viralizzare è
molto importante. Se è un video è meglio che sia caricato su Facebook direttamente e non su
Youtube perché su Youtube appare in piccolo il video, meno visibile, meno appetibile diciamo,
invece il video caricato su Facebook è proprio un bel finestrone che clicchi play e te lo guardi
direttamente li senza che si aprano altre finestre...
Michele:
si rimane all'interno del contesto di Facebook
Josè:
è più visibile si si si, anche il video di Youtube però è visibilmente meno d'impatto.
Le fotografie vengono condivise, quindi ricordiamoci di fare la foto e mettere poi il messaggio con il
link ok? Il link alla pagina che vogliamo viralizzare oppure il link direttamente. Ci sono degli
strumenti, per esempio, non ne ho ancora parlato, ma quello che io utilizzo attualmente è il
programma di viralizzazione Viralip di cui parlo poi nei video che sono sotto questa intervista
nostra, quello è un programma di viralizzazione, cioè trasforma i visitatori in affiliati che è una cosa
importante, cioè quello che fanno i visitatori è copiare un link generato dal software e incollarlo sul
proprio profilo di Facebook, nulla di più facile e abbiamo sfruttato proprio questo principio di
semplicità nella viralizzazione. Poi ci sono anche altri strumenti su Facebook di viralizzazione che
sono quelle App che tu devi cliccare, poi dopo ti chiede l'autorizzazione, la App può accedere a
tutti i fatti tuoi su Facebook, quello ha dei pro e dei contro, nel senso, diciamo va a violare quel
principio di minima invasività di cui parlavamo all'inizio e forse non è sempre consigliabile. Diciamo
che poi diventa costoso farsi sviluppare un'applicazione fatta per bene di quel tipo. Anche i giochini
su Facebook possono diventare un veicolo di Viral Marketing, però c'è sempre questo problema;
uno è invasiva la richiesta; due sono costose come applicazioni perché tu le devi far sviluppare
oppure se sei tu a svilupparle è costoso per te in termini di tempo e quindi diciamo non mi sento di
consigliarle, non sono cose che io sfrutto, però magari, se tu hai già una struttura di dipendenti che
può fare per te questo, magari può andare anche bene, però c'è sempre quella questione
dell'invasività che per me è fondamentale che non debba avere una campagna di Viral Marketing.
Poi un'ultima cosa riguardo gli aspetti psicologici per rendere virale il proprio messaggio, che mi
sento di condividere è dare una motivazione. Dare una motivazione deve essere inteso dare una
motivazione per condividere il proprio link no? Intendo questa cosa in due sensi: uno dare una
motivazione, cioè io ti do un incentivo, cioè ti offro un omaggio se tu mi condividi questo link con
tre persone, per esempio, e poi dare una motivazione da punto di vista prettamente psicologico, io
ti dico perché io condivido con te questo messaggio e quindi ti dico: poiché sono stanco di tutti
questi siti che non avendo un grosso budget non riescono ad avere visibilità quando magari invece
il loro messaggio è importante, allora ho voluto creare questo sistema con il quale viralizzare il
proprio messaggio anche per chi non ha soldi da investire, ok io ti ho dato la mia motivazione,
questo potrebbe toccarti anche le corde che abbiamo visto prima del cuore perché dice ah che
bello, c'è un bel retroscena questa cosa, allora la condivido più volentieri piuttosto che dire: qua sta
la cosa da condividere, condividila e allora l'effetto è minore no? Quindi, diciamo, ti do la mia
motivazione che può diventare anche la tua motivazione per la condivisione.
Michele:
certo, certo.
Josè:
Ok, quindi questi sono secondo me gli aspetti psicologici da tener conto nel
momento in cui si va a viralizzare il proprio messaggio. Se vuoi possiamo fare una ricapitolazione
giusto a beneficio della...
Michele:
si per dare una sintesi, ero pronto a farlo io ma te lo lascio fare a te!
Josè:
no! Fallo tu! Ti lascio..
Michele:
no io me la sono segnata effettivamente perché Josè hai dato veramente un sacco
di utili informazioni che molto spesso occorre pagare per avere. Per creare campagne di Viral
Marketing occorrono due cose: un aspetto tecnico e un aspetto psicologico e Josè, oggi, ci hai
dato tanto tanto materiale e se uno pensa, applica i tuoi suggerimenti sui propri scopi, secondo me
avrà veramente dei grandi vantaggi, io personalmente ho già avuto diversi spunti. La prima cosa
che faccio è chiaramente invitarvi, avete visto la qualità dei materiali che Josè da, e quindi
scaricare i materiali che Josè fornisce con le sei strategie per fare Viral Marketing.
Allora la prima, a livello psicologico, la campagna deve essere credibile, devi essere oltraggioso
quindi comunque attirare l'attenzione in modo particolare, diffondere amore, rivelare il segreto, non
dirlo a nessuno, creare attesa, quindi creare quel baz prima di partire a vendere un prodotto o
servizio, dare messaggi di simpatia e anche qui Josè molto molto bravo, essere presenti sui Social
in generale ma ovviamente su Facebook in maniera particolare e dare una motivazione che
ovviamente crea allineamento come diceva Josè, in cui una persona si possa identificare in quella
motivazione che è stata appena detta.
Bene Josè, se una persona volesse avere maggiori informazioni inerenti a te, i tuoi prodotti, i tuoi
servizi, dove ti può trovare?
Josè:
Beh, sicuramente nel link qui sotto il video che è il link al mio progetto al Web
Marketing che è il laboratorio infoprodotti.com e poi c'è l'altro progetto di cui abbiamo parlato in
questo video che è ricchezzavera.com che è quello un pochino che, diciamo, è il progetto più
grande tra quelli che ho realizzato.
Per contattarmi direttamente si può semplicemente rispondere ad una qualsiasi delle email da
ricchezzavera dal momento in cui ci si iscrive per cui sono a disposizione per qualunque cosa .
Michele:
Perfetto, Josè, davvero, ti ringrazio tantissimo, è stata bellissima come intervista,
siamo andati un po' oltre i tempi classici ma ho preferito lasciare andare perché il contenuto era
veramente di alto valore e come sai la cosa che per me mi sta più a cuore nel dare alla Tribù.
Quindi a nome di tutta la Tribù, grazie per il tempo che ci hai dedicato!
Josè:
Grazie a voi, grazie a voi.
Michele:
Ciao e alla prossima!
Josè:
Grazie!