7 Come tutelare l`innovazione e gli elementi intangibili

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7 Come tutelare l`innovazione e gli elementi intangibili
innoSkills – Innovation Skills for SME´s
7 Come tutelare l’innovazione e gli elementi intangibili
7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
7 Come tutelare l’innovazione e gli elementi intangibili
7.3
La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
Parole chiave
Proprietà Intellettuale, Tutela dei diritti, Innovazione.
Obiettivo di apprendimento
Dopo aver letto questa Unità, avrai acquisito le nozioni di base relative alla
strategia di gestione della Proprietà Intellettuale, quali sono gli elementi principali,
e quanto sia importante per l’organizzazione aziendale. Sarai inoltre in grado di
individuare le linee guida ed i consigli principali da seguire per sviluppare una strategia di
gestione della PI e le politiche aziendali riguardanti la PI. Il tempo necessario per leggere
questa Unità è di circa 40 minuti.
Introduzione
Ogni azienda ha obiettivi diversi, e quindi le strategie aziendali devono essere
personalizzate per facilitarne il conseguimento. L’importanza della PI, nella creazione e nel
sostegno del vantaggio competitivo, dipende dal settore di attività, dalla strategia
aziendale complessiva, e da come questa interagisce con le strategie dei concorrenti.
Quindi, non esiste una strategia di gestione della PI “ottimale”, ed essa può variare da
azienda ad azienda. L’aspetto economico della PI gioca invece un ruolo importante:
spesso grandi aziende, con risorse finanziarie significative, registrano e rinnovano molti
brevetti. Al contrario, per la maggior parte delle aziende di nuova costituzione, lo sviluppo
e la creazione di un portfolio brevetti può richiedere dei costi economici proibitivi 1 .
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7.3.1
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Cos’è la strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
La gestione aziendale dei beni di PI non si limita alla semplice acquisizione dei diritti
formali di PI: i diritti sui brevetti o sui marchi non valgono molto se non vengono sfruttati in
modo adeguato 2 . Inoltre, è possibile che una parte della PI, considerata di importante
valore per l’azienda, non debba essere registrata formalmente, ma che richieda altre
misure di tutela, come gli accordi di riservatezza. Le aziende che desiderano trarre il
massimo profitto dal proprio know-how e dalla propria creatività, dovrebbero intraprendere
i passi opportuni per sviluppare una strategia di gestione della PI per il proprio business,
cercando di integrarla nella strategia aziendale complessiva 3 . Questo comporta
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1 InnoSupport: Supporting Innovations in SME, 7.4 IP management strategy, 2005
2 www.wipo.int/sme/en/documents/ip_pharma.html
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3 www.1000ventures.com/business_guide/ipr/sme_guide_managing_ia_bywipo.htm
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l’inserimento, nella stesura del business plan e nelle strategie di marketing, di attente
valutazioni sulla PI. La PI dovrebbe essere tutelata anche nei contratti di assunzione, dove
si dovrebbero integrare la tutela del know-how aziendale, la motivazione dei dipendenti,
ecc. Secondo l’OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale), una
strategia di base dovrebbe comprendere almeno le seguenti politiche:
Politica di acquisizione della PI
Un singolo prodotto o servizio può essere protetto da differenti tipi di diritti di PI che
riguardano i diversi aspetti di quel prodotto o servizio. Le PMI dovrebbero esaminare e
scegliere lo strumento migliore per la tutela della PI, secondo il tipo di protezione, la durata
ed il costo, ed assicurarsi che tutti i diritti formali siano acquisiti quanto prima.
Politica di utilizzo della PI
Si possono utilizzare i beni di PI in vari modi, tra i quali: la commercializzazione dei
prodotti o servizi protetti dalla PI; gli accordi di franchising o di licenza d’uso; la vendita dei
beni di PI ad altre aziende; la creazione di joint venture; l’uso della PI per ottenere
l’accesso alla tecnologia di altre aziende, attraverso accordi di cross licensing; l’uso della
PI per ottenere un finanziamento. Inoltre, esistono casi in cui la PI può essere utilizzata
semplicemente per farsi conoscere: un brevetto, pubblicizzato nel materiale promozionale
di un’azienda, contribuisce a creare una certa fama nel settore. Le aziende dovrebbero
decidere, in ogni caso, come possono utilizzare al meglio i beni di PI, sia a livello
nazionale che internazionale.
Politica di controllo della PI
È importante consultare regolarmente i database dei brevetti e dei marchi, per scoprire gli
ultimi sviluppi tecnologici e le nuove tecnologie, per individuare possibili partner o fornitori
di nuove licenze d’uso, per trovare nuove opportunità che il mercato offre, per controllare
le attività dei concorrenti, per individuare i possibili contraffattori e per evitare di violare i
diritti dei concorrenti.
Politica di applicazione della PI
Una politica chiara sull’applicazione della PI è determinante per evitare di subire perdite,
dovute all’esistenza di merci contraffatte nel mercato, ed agli alti costi impiegati per
risolvere possibili controversie in merito 4 .
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4 http://www.wipo.int/sme/en/ip_business/managing_ip/managing_ip.htm
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7.3.2
Perché utilizzare la strategia di gestione della PI
Conoscere gli elementi fondamentali di una strategia di gestione della PI, e adottarli nella
strategia aziendale complessiva, ha una maggiore importanza nella “new economy” di
oggi, rispetto al passato. Nell’economia della conoscenza, l’attenzione si è spostata dai
beni tangibili a quelli intangibili, in cui la PI è una parte importante. Oggi uno dei requisiti
fondamentali, affinchè un’azienda sia competitiva, consiste nella capacità di creare,
produrre, proteggere e commercializzare i diritti di PI. Spesso le decisioni riguardanti la
strategia di gestione della PI hanno dei tempi di attuazione e delle conseguenze a lungo
termine, con un alto grado di irreversibilità. Nella scelta della strategia, “ciò che si
dovrebbe fare” è più importante del “come” e del “quanto”. Una strategia di gestione della
PI, che potrebbe valere centinaia di milioni, può essere ottenuta con una somma di denaro
relativamente modesta. D’altra parte, gli errori in quest’area possono essere
incredibilmente costosi. I diritti di PI possono così essere pensati come una competenza
da commercializzare. Poiché molti settori di attività stanno cambiando rapidamente, e dato
che per un’azienda non è possibile percorrere tutte le strade, la gestione strategica della
PI può essere una possibilità di business.
Di conseguenza, la PI sta diventando un investimento ed un elemento distintivo sempre
più importante, poiché i beni di Proprietà Intellettuale danno un valore significativo
all’azienda in termini di vantaggio competitivo, di sostenibilità, di attrattività e di ricavi 5 .
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Uno studio, condotto da McKinsey in 40 aziende che si occupano di tecnologia e
innovazione, dimostra che queste aziende potrebbero aumentare i propri ricavi del 1020%, attraverso un utilizzo migliore della PI, ma solo una piccola parte agisce in tal senso.
Sarbanes-Oxley afferma che le aziende quotate in borsa tutelano beni “importanti” di PI,
valutandone tutti i fattori di rischio, non hanno nessuna controversia legale sulla PI e
rivedono annualmente i “danni” e le “perdite” connessi alla PI 6 .
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Dopo aver letto questa Unità, che descrive l’importanza dell’utilizzo di una
strategia di gestione della PI, pensa se nella tua azienda sia necessario
realizzarne una. Pensi che alcuni elementi propri di una strategia di gestione della
PI sian necessari alla Tua azienda? Perché? Quali elementi pensi siano stati trascurati
dalla Tua azienda: l’acquisizione, l’utilizzo, il controllo ola politica di utilizzo della PI? Se
non riesci a rispondere in questo momento, continua a leggere il resto dell’Unità e poi, in
possesso di una prospettiva più ampia, torna indietro per rispondere.
5 www.falcoarcher.com/FalcoArcherIPStratFndm0105.ppt
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6 InnoSupport: Supporting Innovations in SME, 7.4 IP management strategy, 2005
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7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
7.3.3
Dove utilizzare la strategia di gestione della PI
Di seguito presentiamo le principali situazioni in cui l’OMPI suggerisce alle PMI di
utilizzare la strategia di gestione della PI.
A prescindere dal prodotto realizzato o dal servizio erogato, è probabile che l’azienda
utilizzi e crei continuamente molte forme di Proprietà Intellettuale. In tal caso, si dovrebbe
sistematicamente prendere in considerazione come proteggere, gestire e applicare la PI,
in modo da ottenere i migliori risultati commerciali possibili. Quasi tutte le PMI hanno un
nome commerciale o dei marchi registrati, e dovrebbero quindi pensare a come tutelarli.
La maggior parte delle PMI possiede informazioni aziendali riservate e preziose da
tutelare: elenchi di clienti, strategie di vendita, disegni e modelli originali e creativi, ecc. In
ogni caso, le PMI dovrebbero pensare a come gestire al meglio la PI a proprio vantaggio.
Essa può aiutare la PMI in quasi ogni fase dello sviluppo aziendale e della strategia
competitiva: dallo sviluppo del prodotto al suo design, dal servizio di consegna al
marketing, dalla ricerca di risorse finanziarie all’esportazione o all’espansione all’estero,
attraverso la concessione di una licenza o in franchising 7 .
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Hai mai sentito i Tuoi colleghi o i manager parlare di strategia di gestione della PI
o di altri elementi relativi alla PI? Hai mai letto il copyright sul sito web aziendale?
Sapevi che i marchi registrati, facilmente riconoscibili, danno notorietà alla Tua
azienda? Sapevi che ogni giorno le persone sono bombardate in media da migliaia di
marchi registrati? Questi sono solo alcuni esempi che ci dimostrano come la PI sia
praticamente ovunque!
7 www.wipo.int/sme/en/ip_business/importance/relevant.htm
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7.3.4
Come realizzare la strategia di gestione della PI
Prima di analizzare alcune strategie specifiche di gestione della PI, presentiamo un quadro
generale che offre un piano d’azione dettagliato su come iniziare a preparare una strategia
di gestione della PI in azienda:
Alcuni principi guida generali 8 , da integrare con la strategia aziendale:
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Considerazioni
Quali obiettivi strategici sono
collegati alla PI? Per esempio, la
quota di mercato, la creazione di un
nuovo mercato (e la relativa tutela),
i margini ottimali, la sostenibilità del
prodotto.
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Focus
 Cogliere le
opportunità, creare ed
utilizzare la PI
Incorporare la
gestione della
PI in azienda
Realizzare e
migliorare
continuamente
 Evitare i rischi
connessi alla PI
La strategia di
gestione della PI
dovrebbe essere
Provenire dalla
Direzione, ma essere
reattiva agli stimoli
interni, non statica:
- le strategie di
business/aziendali
cambiano sempre
 Generare valore
- il business della PI
si occupa del
cambiamento
- creare alternative
ogni qualvolta sia
possibile
Quali importanti fattori di successo
sono collegati alla PI o è più
probabile che soddisfino i requisiti
di gestione della PI? Per esempio,
innovazione continua/rapida,
destabilizzazione del concorrente,
ricettività competitiva, generazione
di ricavi, partnership, ecc.
Fare riferimento agli
obiettivi comuni della
strategia di gestione
della PI (per esempio,
acquisire conoscenze e
intuizioni - vantaggio
creativo - e divenirne
proprietari).
Ricevere input funzionali e
trasversali dagli stakeholders.
Gestire le opportunità
- Escludere gli altri
 Evitare di
rinviare le
strategie
Semplice
- utilizzare la logica
della causa-effetto
 Misurare i
successi ed i
fallimenti
Attinente e collegata
alla strategia aziendale
- Permettere agli altri
- Promuovere
l’innovazione
Raffigurare, sviluppare, e/o
perfezionare il modello di gestione
della PI.
Gestire il rischio
- Sviluppare
un’intelligenza
competitiva in base
alla quale agire
Visibile a tutti gli
stakeholders
(manager, personale,
ecc.)
- “ Strategy maps ”
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Tabella 1: Principi guida generali per sviluppare una strategia di gestione della PI
8 www.falcoarcher.com/FalcoArcherIPStratFndm0105.ppt
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Mentre grandi aziende, come per esempio la Philips, possono permettersi avvocati e
consultenti esperti interni, cosa può fare un’azienda più piccola, per massimizzare il
profitto ottenuto dalle proprie idee e, allo stesso tempo, per evitare che altre idee vengano
rubate? Ecco alcuni consigli da seguire per tutelare e gestire la PI.
Assegnare la gestione della PI ad un manager senior
Se possibile, assumere un manager senior che si dedichi esclusivamente alla gestione
della PI. Se ciò non fosse possibile, assegnare tale responsabilità ad un manager senior
che abbia anche altri compiti. Una gestione ad alto livello della PI aumenta la probabilità
che l’azienda la utilizzi come un bene strategico, invece di concepirla esclusivamente
come un monopolio che i concorrenti devono rispettare.
Implementare un sistema di gestione
Cercare di capire esattamente cosa si possiede in termini di PI, anche se non si può
attribuire un valore monetario preciso. Si può utilizzare semplicemente un foglio excel per
delineare la natura della PI, la sua proprietà e qualsiasi diritto che altri possiedono per
utilizzarla o sfruttarla 9 .
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È consigliabile registrare adeguatamente le invenzioni per tutte le attività di ricerca. Tutti i
dati a supporto e le idee concettuali dovrebbero essere opportunamente raccolti.
Queste informazioni possono essere utilizzate per valutare l’anteriorità di un’invenzione
rispetto ad un’altra, nelle azioni legali contro le contraffazioni o per annullare il brevetto di
un concorrente.
Le politiche devono essere chiare, e le procedure idonee per determinare la proprietà e
per occuparsi della cessione dei diritti. I contratti, con i dipendenti o i consulenti esterni,
devono avere clausole chiare sulla PI. È importante preparare le domande di brevetto con
le tempistiche idonee, per assicurarsi una tutela adeguata 10 .
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Coordinare la PI con gli obiettivi aziendali
È necessario investire denaro e risorse specifici per proteggere e gestire una PI in linea
con la strategia aziendale. Si devono rivedere i beni di PI in modo regolare, almeno
annualmente, nel contesto della gestione aziendale. Bisogna ricordare che alcune
innovazioni strategiche che comunque potrebbero essere difficili da riprodurre da parte di
terzi, possono essere più utili ad un’azienda se restano segrete (“segreto aziendale”)
9 Jane Hogan (2005), Open innovation or open house: How to protect your most valuable assets, Medical Device Technology, 16(3),
pag.30
10 www.liip.org/pdfs/GPG_EN.pdf
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Utilizzare la PI
Mantenere una PI inutilizzata è costoso, ma può essere anche vantaggioso. Le opzioni
sono: concedere in licenza la PI, investirla in una joint venture o utilizzarla per bloccare le
attività dei concorrenti. Le aziende possono anche diminuire i costi lasciando scadere i
brevetti relativi ad una PI divenuta meno importante. È necessario rivedere il portfolio, in
modo regolare e critico, per assicurarsi di non sprecare finanziamenti per mantenere la PI
di prodotti/sevizi che non hanno più bisogno di essere tutelati 11 .
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Consigli per lo sviluppo di una strategia di gestione della PI:
 sensibilizzare tutto il personale aziendale sull’importanza di avere una
strategia di gestione della PI;
 tenere segreta una nuova tecnologia finchè non è stato chiesto un parere
professionale 12 ;
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 consultare i database dei marchi registrati per evitare di utilizzare un marchio
esistente, e tutelare i marchi prima di lanciare un nuovo prodotto/servizio con un
nuovo brand. Nel far ciò, è importante prendere in considerazione i mercati
d’esportazione ed evitare di utilizzare marchi il cui nome possa avere un significato
indesiderabile in lingua straniera 13 (Vedi anche l’Unità 12 di questa Guida);
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 assicurarsi che i segreti industriali restino all’interno dell’azienda e preparare, se
necessario, degli accordi di riservatezza quando si condividono informazioni con
partner aziendali, al fine di proteggere tali segreti;
 per le aziende esportatrici, assicurarsi che la PI sia protetta in tutti i potenziali mercati
d’esportazione. Nel caso dei brevetti, è importante tenere presente che un’azienda
ha, in genere, 12 mesi dalla data di presentazione della domanda nazionale per
presentare la stessa domanda di brevetto in altri Paesi;
 utilizzare il proprio portfolio di PI come una motivazione vincente, quando si ricercano
finanziamenti per l’azienda (per esempio, includere nel business plan i beni di PI, in
particolare i brevetti, i modelli di utilità ed i disegni/modelli industriali, in quanto ciò
può essere d’aiuto per convincere gli investitori delle opportunità presenti nel
mercato per la propria azienda);
 consultare le informazioni relative ad un brevetto, disponibili nei relativi database, per
sviluppare le proprie strategie di business;
 monitorare il mercato e assicurarsi che i beni di PI non siano contraffatti. Se si
individuano delle violazioni dei diritti di PI, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato.
11 www.liip.org/pdfs/GPG_EN.pdf
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12 www.wipo.int/sme/en/ip_business/managing_ip/ip_strategy.htm
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13 Ibid
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7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
 Questo elenco non è affatto esaustivo. Queste sono alcune delle strategie
fondamentali applicate con successo da quelle aziende che hanno inserito i diritti
della PI nella propria strategia di business 14 .
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STRATEGIE RELATIVE AI BREVETTI
Nelle pubblicazioni riguardanti la PI, vengono descritte varie strategie generali relative ai
brevetti. Eccone alcuni esempi 15 :
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La strategia “ad hoc”
Questa strategia è il risultato di sforzi appositi e di risorse limitate. Uno o più brevetti
vengono utilizzati per proteggere un’innovazione in un’applicazione speciale. Vi sono
molte possibilità per poter inventare, a costi ridotti. Numerose piccole aziende seguono
questo approccio visti i costi contenuti.
La strategia del “franco tiratore‟‟
Molti titolari di brevetti utilizzano questa strategia. Fanno affidamento su pochi brevetti, per
tutelare la tecnologia principale, ma non si concentrano sulla protezione delle possibili
modifiche o miglioramenti che possono venir apportati grazie a tale tecnologia. È una
strategia che comporta un rischio intrinseco, soprattutto se i brevetti principali non sono
considerati validi, in parte o del tutto, e se non vi sono brevetti aggiuntivi per tutelare i
miglioramenti o le modifiche della tecnologia originale. Un altro rischio, associato alla
mancanza degli aggiornamenti costanti, è che i brevetti originali e la tecnologia tutelata
possano risultare obsoleti.
„‟Blocco‟‟
Questa strategia viene applicata quando un’azienda non intende realizzare le invenzioni
brevettate, ma le usa come alternative possibili contro i propri concorrenti.
“Copertura” e “inondazione”
In questo caso, si compiono degli sforzi per tutelare ogni passo di un processo produttivo
mediante brevetti, in modo più o meno sistematico. Questa strategia può essere utilizzata
nelle tecnologie emergenti, quando c’è incertezza nella R&S o sull’importanza economica
della portata del brevetto.
La strategia del “prestigio”
Alcune aziende ritengono che il possesso di un brevetto conferisca prestigio all’azienda,
andando a rafforzare anche la leadership. È risaputo che anche gli Istituti di ricerca e le
Università, utilizzano lo strumento di brevetto per acquisire visibilità e riconoscimento del
proprio lavoro di ricerca. Anche una piccola azienda può utilizzare un brevetto come
strategia per attrarre nuovi investitori e per promuovere un’innovazione tecnologica.
14 www.1000ventures.com/business_guide/ipr/sme_guide_managing_ia_bywipo.htm
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15 InnoSupport: Supporting Innovations in SME, 7.4 IP management strategy, 2005
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7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
La strategia dello “spaventapasseri”
Il proprietario del brevetto può non aver intenzione di far osservare i propri diritti, ma di
convincere invece i propri concorrenti a stare lontani dall’area tutelata. Il brevetto agisce
semplicemente come uno “spaventapasseri”, per mantenere i concorrenti distanti
dall’attività del proprietario. Questa strategia predomina nelle aziende poco abituate alle
domande di brevetti su larga scala ed alle controversie sui brevetti. Le aziende più
strutturate cercheranno modi per progettare i brevetti, mentre quelle meno strutturate
preferiranno concentrarsi in aree meno tutelate da brevetti.
La Tua azienda ha realizzato una delle strategie descritte sopra? Pensi che la
Tua azienda utilizzerà una di queste strategie per la tutela della Proprietà
Intellettuale? Oltre alla strategia “ad hoc”, che è quella utilizzata solitamente dalle
PMI, non credi che la Tua azienda potrebbe adottare alcuni elementi delle altre strategie
per realizzare una strategia della PI più sistematica?
LE TIPOLOGIE DI LICENZA PIÙ COMUNI
Nelle pubblicazioni riguardanti la PI si descrivono molte licenze generiche. Eccone alcuni
esempi. 16
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Licenza non esclusiva
È la tipologia di licenza più comune. Una licenza si dice non esclusiva se i diritti concessi
al licenziatario possono essere concessi anche ad altri. Un esempio tipico è quello relativo
all’uso di un software commerciale.
Licenza esclusiva
Una licenza si dice esclusiva quando il licenziatario è l’unico soggetto a cui vengono
concessi i diritti di licenza. Un esempio tipico di questa tipologia si ha quando al
proprietario di un fast food in franchising, viene concesso il diritto esclusivo di utilizzare i
marchi del franchising, in una determinata area geografica.
Licenza di brevetto (o altre PI)
Al proprietario di un brevetto, o di un altro tipo di PI, viene concesso il diritto legale di
escludere l’uso, la produzione, la vendita, l’offerta, l’importazione non autorizzata di
prodotti o servizi, che comprendano la proprietà protetta.
Licenza di sviluppo condivisa
Viene utilizzata solitamente dalle aziende di tipo tecnologico che, attraverso un accordo di
sviluppo congiunto con un’altra azienda, collaborano allo sviluppo di un prodotto che
richiede risorse specifiche proprie di ciascuna azienda. Quando lo sviluppo di un nuovo
prodotto è stato completato, la licenza di sviluppo congiunto concederà a ciascuna parte
tutti i diritti che saranno necessari per commercializzare il prodotto.
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Licenza incrociata (Cross-licensing)
Consiste essenzialmente nella combinazione di due licenze in un accordo unico, e viene
utilizzata quando ciascuna parte dell’accordo desidera ottenere alcuni diritti sulla proprietà
dell’altra parte.
Licenza condizionata
A volte entrambe le parti concordano che, se una parte non ha i mezzi per realizzare un
prodotto o un servizio, si crea una licenza. Per esempio, se un’azienda fornitrice di
software non riesce a consegnare sufficienti quantità dei propri prodotti ad un distributore,
a questo può venire concessa la licenza di riprodurre tali prodotti dalle copie matrici,
unicamente allo scopo di soddisfare gli ordini, secondo l’accordo di distribuzione stabilito.
Sottolicenza
La clausola della sottolicenza concede al licenziatario l’autorità legale di concedere la
licenza di PI ad altri. Questa tipologia è comune se il licenziatario originale completa la
R&S contestualmente ad un portfolio brevetti, gestiti congiuntamente ad altri che hanno
fornito brevetti.
I vantaggi della licenza sono:
 rientrare dai costi effettivi di investimento in R&S, grazie alla possibilità di entrare in
mercati nuovi nei quali il proprietario della PI non ha accesso;
 la creazione di nuovi rapporti che portano a collaborazioni di R&S;
 la possibilità di controllare, in maniera continua, l’accesso allo sviluppo di nuove
tecnologie.
7.3.5
Caso di studio
Il caso di Eidon Ricerca Sviluppo Documentazione spa 17
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Lo sviluppo di una strategia di gestione di PI nel settore ICT
Eidon Ricerca Sviluppo Documentazione S.p.A. è un ente di ricerca su commessa, privato
ed indipendente, con sede ad Udine e Trieste.
Riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, come laboratorio
altamente qualificato nel settore delle tecnologie informatiche e dell’elettronica, Eidon
affianca altre aziende, operando come partner nella R&S.
L’ambiente competitivo della ricerca applicata, nel settore delle tecnologie ICT, è
estremamente dinamico e soggetto ad un’evoluzione tecnologica rapida. L’azienda
considera fondamentale il controllo dei progressi e dei cambiamenti tecnologici che
potrebbero essere determinanti per la competitività dell’azienda. Negli ultimi quattro anni,
17 www.wipo.int/sme/en/case_studies/eidon.htm
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l’azienda ha stabilito un’attività informale di controllo tecnologico con personale
specializzato.
Il controllo comprende studi ed indagini informali per individuare i concorrenti, ed è
realizzato attraverso l’uso di Internet con una selezione fatta da persone, consultando la
stampa specializzata, partecipando a conferenze e workshop a livello nazionale ed
internazionale, collaborando con le Università ed altri enti di ricerca, realizzando visite ed
analisi di mercato, utilizzando i database dei brevetti (utilizzati raramente) ed acquisendo i
report dai fornitori di informazioni (utilizzati raramente).
Sin dalla sua fondazione, nel 1979, l’azienda si è tutelata con marchi registrati, per creare
un’identità aziendale solida ed un’immagine esterna forte. La tutela del marchio è stata
associata al logo dell’azienda, una doppia freccia che rappresenta l’idea di una ricerca
approfondita riguardo ad un argomento, per trovare una soluzione.
L’azienda ritiene che la tutela del brevetto sia molto importante per le soluzioni innovative
ed altamente tecnologiche, ed ha registrato 15 brevetti in diversi settori, tra i quali
l’industria laterizia, della ceramica, chimica e petrolchimica, alimentare, farmaceutica e
della lavorazione del marmo. Tuttavia, nel caso di innovazioni incrementali, quando il timeto-market diventa più importante delle questioni tecnologiche, l’azienda ritiene che
l’ottenimento di un brevetto possa portare alla divulgazione prematura delle informazioni
strategiche, facilmente accessibili a terzi. Pertanto, quando si tratta di soluzioni altamente
informatizzate, Eidon si affida alla tutela del copyright.
I software originali di Eidon sono protetti da copyright. I diritti per l’accesso al software,
basati in genere sul modello di licenza esclusiva, di solito non comprendono l’accesso al
codice sorgente, che può essere concesso solo in casi eccezionali e può essere oggetto di
accordi separati.
Il contratto standard di R&S di Eidon, è una combinazione interessante dei diversi
strumenti di PI, che riflettono la complessità delle attività di ricerca su commessa. Spesso
gli interessi dei clienti e quelli degli enti di R&S non convergono, quando si tratta di una
conoscenza brevettabile, creata all’interno di un progetto. Il cliente desidera il diritto
esclusivo di utilizzo, mentre l’ente di R&S vuole utilizzare le proprie conoscenze per
ulteriori sviluppi. Cosciente di questo problema, Eidon ha adottato una soluzione di
compromesso per salvaguardare gli interessi principali di entrambe le parti, che si basa sui
seguenti tre elementi:
 riservatezza;
 riconoscimento dei diritti di PI di Eidon, in merito alla tecnologia di base;
 riconoscimento dei diritti di PI che il cliente può voler assicurarsi in merito ad
un’applicazione specifica.
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I diritti di PI di Eidon sono protetti principalmente a livello nazionale, anche se l’azienda ha
registrato alcuni brevetti europei. Il processo di registrazione viene compiuto con l’aiuto di
esperti legali esterni, che sono responsabili della corretta applicazione dei diversi
strumenti, scelti per la protezione della PI.
7.3.6
Riepilogo dei punti chiave
Le aziende che desiderano ottenere vantaggi dal know-how e dalla creatività, dovrebbero
intraprendere i passi necessari per sviluppare una strategia di gestione della PI a supporto
del proprio business, ed integrarla nella strategia aziendale complessiva. Una strategia di
base di gestione della PI dovrebbe comprendere perlomeno le seguenti politiche: politica
di acquisizione, politica di utilizzo, politica di controllo e politica di applicazione. La PI sta
diventando un investimento ed un valore distintivo sempre più importante, in quanto i beni
di Proprietà Intellettuale possono dare un valore significativo all’azienda in termini di
vantaggio competitivo, sostenibilità, attrattività e ricavi. Esistono varie strategie di gestione
della PI con caratteristiche diverse: in questa Unità sono state descritte le strategie di
gestione della PI più comuni e generiche. Sono stati inoltre presentati i passi da seguire
per decidere quale sia il tipo di strategia di gestione della PI più appropriata per la propria
azienda, e come realizzarla. Sono stati offerti diversi consigli per sviluppare una strategia
di gestione della PI efficace ed, infine, un caso di studio che descrive l’importanza
dell’applicazione pratica di una strategia di gestione della PI.
In questa Unità hai appreso l’importanza della gestione della Proprietà
Intellettuale e quali sono gli elementi principali che la contraddistinguono. Tutte le
aziende, indipendentemente dalla dimensione, dovrebbero proteggere e gestire la
Proprietà Intellettuale. Esistono varie strategie di gestione della PI, che presentano diversi
elementi. Inoltre, hai anche appreso la portata delle attività implicate in queste strategie,
nonché l’equilibrio necessario per assicurare ed utilizzare al meglio i beni di PI di
un’azienda, senza pagare spese elevate. In questa Unità, hai anche imparato a scegliere il
brevetto o la licenza più appropriata per la Tua azienda utilizzando alcuni dei metodi che
Ti sono stati presentati. DovresTi sempre tenere presente che, nell’economia della
conoscenza fondamentale è l’allineamento della strategia di business con la strategia di
gestione della Proprietà Intellettuale.
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7 Come tutelare l’innovazione e gli elementi intangibili
7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
BIBLIOGRAFIA
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7.3 La strategia di gestione della Proprietà Intellettuale
Siti web
http://www.tibicon.net/upload/dqrhjeiiln4ma555x15hliu5200704121155Gestione%20strate
gica%20della%20Propriet%C3%A0%20Intellettuale%20%20Workshop%20White%20&%20Case%20-%202003.pdf . La gestione della Proprietà
Intellettuale. Consultato il 30 ottobre 2009.
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GLOSSARIO
Strategy Map: una strategia comporta la scelta di una serie di attività con le quali
un’azienda eccelle nel creare una differenza sostenibile nel mercato. La Strategy Map è
un modo per fornire una visione d’insieme della strategia aziendale e per offrire all’azienda
un linguaggio con cui poter descrivere la propria strategia, prima di stabilire i criteri per la
valutazione della performance rispetto alle proprie strategie.
(Tratto da: www.projectmanagementsource.com/strategy/index.html )
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