La libertà della ricerca scientifica: Bellarmino vs

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La libertà della ricerca scientifica: Bellarmino vs
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La libertà della ricerca scientifica: il dibattito tra Bellarmino, Foscarini e Galileo.
Roberto Bellarmino
LETTERA A PAOLO ANTONIO FOSCARINI
II mittente:
Teologo e studioso di grande fama, il gesuita Roberto Bellarmino (1542-1621) fu nominato cardinale ed entrò a
far parte del Sant’Uffizio, la congregazione che presiedeva l’attività dei giudici dell’Inquisizione romana. Si
oppose alla diffusione del copernicanesimo, ritenendolo dannoso per la fede.
Il destinatario:
Paolo Antonio Foscarini (Montalto Uffugo, ca 1565 – Montalto Uffugo, 10 giugno 1616) è stato uno scienziato e
religioso italiano. Autore, nel 1615, della Lettera sopra l'opinione de' Pittagorici e del Copernico, della mobilità
della terra e stabilità del sole, nella quale affermava la verità dell'interpretazione eliocentrica di Niccolò
Copernico, libro condannato nel 1616 dalla Chiesa cattolica.
Foscarini inviò a Bellarmino i suoi scritti, chiedendogli un parere.
Bellarmino rispose con questa lettera, datata 12 aprile 1265, dove si pronuncia con nettezza contro
l’eliocentrismo, citando anche Galileo.
Molto Reverendissimo Padre mio,
Ho letto volentieri gli scritti in italiano e in latino che la Paternità Vostra m’ha mandato: la
ringrazio, e confesso che sono pieni d’ ingegno e di dottrina. Ma siccome lei domanda il mio parere,
lo riferirò con molta brevità, perché lei ora ha poco tempo per leggere e io ne ho poco per scrivere.
Dico che mi pare che Vostra Paternità et il sig. Galileo
farebbero bene ad accontentarsi di parlare ex suppositione
Ex suppositione: come se si
e non assolutamente, come del resto io ho sempre creduto
trattasse di semplici ipotesi, non
che abbia fatto Copernico. Dire che la supposizione che la
ancora scientificamente provate.
terra si muova e il sole stia fermo salva tutte le apparenze
meglio di quanto non facciano gli eccentrici e gli epicicli,
va benissimo, e non comporta nessun pericolo. Ma volere affermare che realmente il sole stia nel
centro del mondo, girando solamente attorno a se stesso senza spostarsi da oriente ad
occidente, e che la terra giri a grande velocità intorno al sole, è cosa molto pericolosa, non solo
tale da irritare tutti i filosofi e i teologi antichi, ma anche da nuocere alla Santa Fede affermando la
falsità delle Scritture Sante. Come lei sa, il Concilio di Trento proibisce di interpretare le Scritture
in modo diverso dai Santi Padri; e se la Paternità Vostra vorrà leggere non dico solo i Santi Padri,
ma anche i moderni commentatori della Bibbia, troverà che
tutti convengono nell’esporre ad litteram che il sole gira
Ad litteram: letteralmente.
intorno alla terra a grande velocità, e che la terra sta al centro
dell’universo, immobile. Consideri ora lei, con la sua
prudenza, se la Chiesa possa sopportare che si dia alle Scritture un senso contrario a quello
sostenuto dai Santi Padri e da tutti gli interpreti greci e latini. Dunque chi sostiene che il sole è al
centro dell’universo è eretico, come sarebbe eretico chi dicesse che Abramo non abbia avuti due
figliuoli e Giacomo dodici, o che Cristo non è nato da una vergine, come dice lo Spirito Santo per
bocca dei Profeti e degli Apostoli.
Dico inoltre che se pure fosse dimostrato che il sole sta al centro dell’universo e che non gira
attorno alla terra, ma è la terra a girare attorno al sole, allora bisognerebbe adottare molta cautela
nello spiegare i passi della Bibbia che sembrano contrari a questa teoria, e piuttosto dire che non li
comprendiamo, non certo che essi siano falsi. La teoria eliocentrica non è sufficientemente
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dimostrata, e in caso di dubbio non si deve mai lasciare
La frase attribuita a Salomone
ciò che dice la Bibbia, né le spiegazioni date dai Santi
significa: “Il sole sorge, tramonta e
Padri. Salomone scrisse: Oritur sol et occidit, et ad
ritorna al punto di partenza”.
locum suum revertitur. Egli non solo parlò ispirato da
Quindi, stando all’interpretazione
Dio, ma fu uomo sopra tutti gli altri sapientissimo e
letterale, il sole si muove...
dottissimo, perciò non è verosimile che affermasse una
cosa contraria alla verità. E se mi dirà che Salomone
parla secondo l’apparenza (secondo la quale è il sole a
girare e non la terra, come a chi si allontana dalla costa sembra che la costa si allontani dalla nave),
risponderò che chi si allontana dalla costa, anche se gli sembra che sia la costa ad allontanarsi da
lui, sa bene che questo è un errore, una semplice illusione ottica, e si corregge, comprendendo
chiaramente che è la nave a muoversi e non la costa; ma quanto al sole e alla terra, non c’è nessuno
che abbia bisogno di correggersi, perché chiaramente si vede che la terra sta ferma e che l’occhio
non s’inganna quando vede che il sole si muove, come pure non s’ inganna quando vede che la luna
e le stelle si muovono. E questo basti per ora. Con che saluto caramente Vostra Paternità, e gli
auguro ogni bene.
12 di Aprile 1615
Secondo Bellarmino, come hai visto, la teoria eliocentrica è “eretica”. Spiega il significato del
termine:
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Galileo Galilei
LETTERA A BENEDETTO CASTELLI
II mittente:
Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è considerato il padre della scienza moderna. Il
suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia – fra cui il perfezionamento del
telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche – e all'introduzione del metodo scientifico (detto
spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza furono il suo ruolo nella
rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.
Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu
processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno1633, all'abiura delle sue concezioni
astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri.
Il destinatario:
Benedetto Castelli (1577- 1643) è stato un monaco, matematico e fisico italiano, collaboratore di Galileo.
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La libertà della ricerca scientifica: il dibattito tra Bellarmino, Foscarini e Galileo.
Molto reverendo Padre e Signor mio Osservandissimo,
La Scrittura Sacra non può mai mentire o errare; potrebbe però talvolta errare qualcuno dei suoi
interpreti. L’errore più grave e frequente è fermarsi sempre al puro significato letterale delle parole,
senza un’interpretazione approfondita. Se ci si fermasse al puro significato letterale, nella Bibbia
apparirebbero non solo diverse contraddizioni, ma anche gravi eresie e bestemmie, poiché sarebbe
necessario attribuire a Dio piedi e mani e occhi, ed anche sentimenti come come l'ira, il pentimento,
e, a volte, la dimenticanza delle cose passate e l'ignoranza delle future. Nella Scrittura si trovano
molte affermazioni che, quanto al nudo senso delle parole, sono false, ma sono tuttavia presenti per
adattare il messaggio biblico all’ingenuità della gente senza cultura. Ma per le persone istruite è
necessario che i saggi espositori trovino il vero senso delle parole. Poiché, dunque, la Scrittura in
molti passi è necessariamente bisognosa d'interpretazioni diverse dal significato apparente, mi
sembra che nelle discussioni sulla natura essa dovrebbe essere lasciata all’ultimo posto. La
sacra scrittura e la natura derivano entrambe da Dio. Ma siamo tutti d’accordo sul fatto che le
Scritture in molti punti dicono cose diverse dal significato letterale, che viene adottato per farsi
capire dagli uomini. La natura invece è immutabile e non si preoccupa di essere capita dalla gente
semplice, perciò ogni passo della Scrittura non è legato a leggi così severe come un qualsiasi
fenomeno naturale.
Io credo che quanto apprendiamo sui fenomeni naturali con la sensata esperienza o attraverso
le necessarie dimostrazioni, non debba in nessun modo essere messo in dubbio usando passi
della Scrittura che sembrano contraddirle.
Sono portato a credere che le Sacre Scritture hanno l’obiettivo di persuadere gli uomini ad osservare
i precetti necessari alla loro salvezza, ma non credo che quel medesimo Dio che ci ha dotati di sensi,
di discorso e d'intelletto, abbia voluto darci attraverso esse le notizie che possiamo scoprire da soli.
Veda dunque la Paternità Vostra quanto siano in errore quelli che nelle dispute scientifiche, che non
si occupano direttamente di argomenti di fede, si basano su passi della Bibbia, e spesso per giunta
da loro stessi non ben compresi.
21 Dicembre 1613.
Di Vostra Paternità molto Reverenda Servitore Affezionatissimo
Galileo Galilei
Riassumi la posizione di Bellarmino
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Riassumi la posizione di Galileo
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La libertà della ricerca scientifica: il dibattito tra Bellarmino, Foscarini e Galileo.
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Trascrivi il passo della lettera di Galileo da cui si ricava quella che, secondo lo scienziato, era
la vera funzione della Bibbia:
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Trascrivi il passo della lettera di Bellarmino in cui il cardinale spiega perché la teoria
eliocentrica è pericolosa:
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Spiega perché Galileo rifiuta l’ interpretazione letterale della Bibbia:
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Nella lettera di Bellarmino sono nominati gli “eccentrici” e gli “epicicli”. Cerca di spiegare il
significato di questi termini usando internet:
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Evidenzia in rosso le affermazioni attribuibili a Bellarmino, in blu quelle attribuibili a Galileo
Gli scienziati devono tenere conto di ciò che dice la Bibbia
Gli scienziati devono basarsi sull’ esperienza e sulle dimostrazioni razionali
La Bibbia deve essere interpretata alla lettera
La Bibbia non può essere interpretata alla lettera
La Bibbia spiega come si va in paradiso non come funziona l’universo
Chi sostiene la teoria eliocentrica è eretico
La teoria copernicana è solo un’ipotesi
Gli scienziati non possono basarsi sulla Bibbia
La Bibbia è piena di affermazioni ingenue che si discostano dalla realtà
La scienza è autonoma dalla fede
La scienza non è autonoma dalla fede
Le idee di Copernico sono pericolose
Le idee di Copernico sono vere
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